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FUNZIONI e ATTI di POLIZIA

GIUDIZIARIA
ART. 57 CO. 3 C.P.P.

Sono altresì ufficiali e agenti di polizia


giudiziaria, nei limiti del servizio cui sono
destinate e secondo le rispettive
attribuzioni, le persone alle quali le leggi e
i regolamenti attribuiscono le funzioni
previste dall’art. 55
ART. 55 C.P.P.
• 1. La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa,
prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati
a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere
gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e
raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione
della legge penale (326, 347 ss.).
• 2. Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata
dall’autorità giudiziaria (131, 3483, 370; att. 77) (1).
• 3. Le funzioni indicate nei commi 1 e 2 sono svolte dagli
ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria
• Funzioni di PG

• discendono innanzi tutto dall’art. 3 l.


283/1962 per il personale abilitato ad
effettuare ispezioni e prelievi ai sensi
dell’art. 1 (come agente o ufficiale di PG)

• hanno poi legiferato le regioni


Notizia di reato (art. 347 cpp)
QUALI CONDIZIONI PER L’INVIO DELLA
NDR?

• Art. 220 n. coord. C.P.P (rapporti tra


attività ispettiva/ vigilanza e attività di PG.):
• 1. Quando nel corso di attività ispettive o di vigilanza
previste da leggi o decreti emergano indizi di
reato, gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e
raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione
della legge penale sono compiuti con l’osservanza delle
disposizioni del codice
SI PUO’ PARLARE DI “ INDIZI DI REATO”
QUANDO SI PROFILANO ELEMENTI -
NON DI MERO SOSPETTO - CHE UN
DETERMINATO FATTO COSTITUENTE
REATO SIA STATO COMMESSO
IN PARTICOLARE NEI SUOI ESTREMI
OGGETTIVI (CONDOTTA)
Art. 9 l. 689/1981
DISCIPLINA IL RAPPORTO TRA GLI
ILLECITI AMMINISTRATIVI E QUELLI
PENALI SECONDO IL PRINCIPIO DI
SPECIALITA’
Comma 1:
Quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da
una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, ovvero
da una pluralità di disposizioni che prevedono sanzioni
amministrative, si applica la disposizione speciale.
(non si applica per le sanzioni amministrative previste da leggi
regionali e delle province di Trento e Bolzano)
Illecito generale illecito speciale
• Questa regola NON SI APPLICA PER I
REATI ALIMENTARI

Art. 9, co. 3, l. 689/1981


• Ai fatti puniti dagli articoli 5, 6 e 12 della legge 30 aprile
1962, n. 283, e successive modificazioni ed integrazioni,
si applicano soltanto le disposizioni penali, anche
quando i fatti stessi sono puniti con sanzioni
amministrative previste da disposizioni speciali in
materia di produzione, commercio e igiene degli alimenti
e delle bevande.
• Modalità di invio NDR (per iscritto, senza
ritardo)

• Entro 48 ore nel caso di sequestro e


perquisizione (convalida)

• O di altri atti irripetibili (354 cpp:


accertamenti urgenti sui luoghi, cose o
persone)
• La PG NON deve fare valutazioni
approfondite sulla esistenza del reato al
fine di escludere l’invio della NDR
• Decidere se sussiste il reato è compito
esclusivo della A.G.
• La PG potrà/dovrà fornire alla A.G. ogni
elemento utile, anche favorevole
all’indagato
• Poteri investigativi della PG anche prima
dell’invio della NDR
• E dopo la NDR (art. 348 cpp):
• Assicurazioni delle fonti di prova/sequestri
/perquisizioni
• Assunzioni testimoniali
• Attività per la identif. autore del fatto
• Elez. Domicilio
• Informazione di garanzia
Identificazione dell’autore
del reato
• E’ importante svolgere ogni accertamento
utile a identificare colui al quale il reato
deve essere attribuito
• Problemi particolari possono sorgere nel
caso in cui il reato sia stato commesso
nell’ambito di strutture aziendale più o
meno complesse
• Se per es. si rinvengono alimenti in cattivo
stato di conservazione nel reparto
macelleria o ittico di un supermercato
appartenente a una società
• Magari con molti altri punti vendita sparsi
sul territorio nazionale
• Difficilmente il fatto è addebitabile al
legale rappresentante
• Infatti, normalmente in questi casi
l’amministratore avrà rilasciato una delega
gestoria a dei soggetti subordinati (per es.
il responsabile del supermercato, il
responsabile di reparto)
• Occorre, perciò, valutare in concreto e in
base al tipo di reato commesso chi
aveva la responsabilità di evitare quel fatto
che si è verificato
Attività produttiva

Poniamo il caso di prodotto non conforme per presenza di


additivi

Poniamo che ci sia un direttore di produzione

Se la presenza dell’additivo sia contemplata dalla ricetta del


prodotto, ne dovrà rispondere il direttore di produzione

Ma anche l’amministratore, che avrà senz’altro approvato e


imposto quella ricetta
Se viceversa la presenza dell’additivo (specie se eccedenza
rispetto a limiti consenti, non come additivo di per sé vietato)
dipenda da un errore produttivo di dosaggio ne sarà responsabile
il direttore di produzione, ma di regola non l’amministratore

A meno che tale errore di dosaggio sia stato causato dalla assenza
di un adeguato piano di autocontrollo volto a prevenirlo

O da difettosità dei macchinari e il direttore di produzione non fosse


dotato dei poteri decisionali e di spesa per ovviare
all’inconveniente
Schema di indagine per la
identificazione del responsabile
• Gli accertatori dovranno ricercare il
responsabile non in base a schemi astratti
ma dovranno
• 1. considerare la specifica tipologia della
violazione riscontrata
• 2. verificare l’organigramma aziendale
• 3. verificare la ripartizione delle
competenze in base a eventuali deleghe
aziendali
Cassazione sentenza n. 3107 del 22.1.2014

All’interno di un ipermercato destinatario delle


disposizioni relative al controllo sulla messa in
vendita di sostanze alimentari è il
responsabile del relativo reparto e non il
direttore della struttura.
• La delega al controllo non deve essere
necessariamente conferita per scritto,
essendo sufficiente che ne sia provata
l’esistenza.
• Nelle società di notevoli dimensioni la delega
di funzioni si presume.
DECALOGO per ritenere legittima ed applicabile la delega
(Cass. 23.4.1996, Zanoni)

Sotto l'aspetto oggettivo:

• le dimensioni dell'impresa, che devono essere tali da giustificare


la necessità di decentrare compiti e responsabilità;
• l'effettivo trasferimento dei poteri in capo al delegato con
l'attribuzione di una completa autonomia decisionale e di gestione
e con piena disponibilità economica;
• l'esistenza di precise ed ineludibili norme interne o disposizioni
statutarie, che disciplinino il conferimento della delega ed adeguata
pubblicità della medesima;
• uno specifico e puntuale contenuto della delega
Sotto l'aspetto soggettivo:

la capacità e l'idoneità tecnica del soggetto delegato;

il divieto di ingerenza da parte del delegante nell'espletamento


dell'attività del delegato;

l'insussistenza di una richiesta d'intervento da parte del delegato;

la mancata conoscenza della negligenza o della sopravvenuta


inidoneità del delegato
persiste la responsabilità del delegante quan do
l’illecito derivi da cause strutturali (riconducibili
ai vertici aziendali) ovvero da una certa
politica aziendale ovvero per omessa vigilanza
sul delegato
Art. 348 cpp
• 3. Dopo l’intervento del pubblico ministero, la
polizia giudiziaria compie gli atti ad essa
specificamente delegati a norma dell’articolo
370, esegue le direttive del pubblico ministero
ed inoltre svolge di propria iniziativa,
informandone prontamente il pubblico
ministero, tutte le altre attività di indagine per
accertare i reati ovvero richieste da elementi
successivamente emersi e assicura le nuove
fonti di prova
Tempi di invio ex art. 1 l. 283/62 nel caso di
analisi

• FRODE TOSSICA

• Il medico o veterinario provinciale, qualora


si tratti di frode tossica o comunque
dannosa alla salute trasmetterà
immediatamente le denunce all’Autorità
giudiziaria.
Contenuto della NDR

• Elementi essenziali del fatto

• Indicazione delle fonti di prove

• E delle attività compiute


Modalità di redazione della NDR e degli
atti accompagnatori (art. 357 cpp)

• Chiarezza
• Completezza
• Specie degli atti irripetibili (art.
431 cpp) (entrano nel fascicolo
del dibattimento)
ATTI IRRIPETIBILI
• Sequestri
• perquisizioni
• che contengono osservazioni compiute in
quel certo luogo e in un dato momento
(per es. cattivo stato di conservazione,
insudiciamento, alterazione, muffe ecc.)
• Separare in atti distinti l’annotazione e
gli atti irripetibili
Tipologia dei sequestri di pg
• Sequestro probatorio del corpo del reato
• in casi di urgenza e con trasmissione del
verbale al PM nelle 48 ore
• il PM dovrà (o meno) emettere decreto di
convalida nelle successive 48 ore
• se non vengono rispettati questi termini il
PM deve dissequestrare la merce (salvo
che non emetta autonomo decreto di
sequestro)
• l’organo di vigilanza non può
dissequestrare in assenza di un
provvedimento del PM (anche se i
termini sono scaduti).
Sequestro su delega del PM
Se la PG è delegata alla esecuzione
di un decreto di sequestro emesso
dal PM non deve essere rispettato il
termine di 48 ore
Sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.)
DUPLICE FUNZIONE
1. Impedire che la libera disponibilità di una
cosa pertinente al reato possa
aggravare o protrarre le conseguenze
del reato o agevolare la commissione
di ulteriori reati
2. assicurare un bene quando ne sia
consentita la confisca
• Il verbale di sequestro effettuato dalla PG
deve essere trasmesso al PM entro 48
• Il PM nelle successive 48 ore dalla
ricezione deve trasmettere il verbale al
GIP
• Con richiesta di convalida e di emissione
del decreto di sequestro
• Nel caso di sequestro preventivo
disposto dal PM ed eseguito dalla PG, la
PG una volta data esecuzione al
sequestro, deve trasmettergli quanto
prima il verbale
• Per consentire al PM di richiedere la
convalida al GIP entro 48 ore dal
sequestro
• Qualora i termini non siano rispettati il
sequestro decade

• Se il sequestro è stato disposto


direttamente dal GIP non operano i termini
di decadenza suddetti
Spesso le funzioni del sequestro probatorio e del
sequestro preventivo si sovrappongono

• Rinvenimento di prodotto alterato


(ammuffito)
• Il sequestro probatorio si giustifica per
assicurare il corpo del reato
• Pure il sequestro preventivo si giustifica:
• 1. per evitare che il prodotto venga esitato
al consumo
• 2. il prodotto è suscettibile di confisca
Come si deve regolare la PG?
• In ogni caso in cui il sequestro possa
giustificarsi in funzione probatoria è
preferibile per ragioni pratiche adottare il
sequestro probatorio
• In quanto richiede un solo “passaggio”
(convalida del PM)
• Senza interessare anche il GIP
• In determinate situazioni, però, la funzione
preventiva appare prevalente
• Sequestro di impianti dove avviene la
macellazione clandestina
• Si tratterà di evitare che l’attività abusiva
prosegua
• Dunque sì al sequestro preventivo
Sequestro amministrativo e
sequestro penale: Rapporti
SEQUESTRI AMMINISTRATIVI
- art. 1 l. 283/162: gli organi di vigilanza
possono procedere al sequestro delle
merci e, ove dagli accertamenti eseguiti
risulti necessario per la tutela della
pubblica salute, alla loro distruzione.
- Dunque anche prima e a prescindere dalla
pericolosità della merce (per es. merce
campionata)
• Il sequestro cautelativo di merce campionata va usato
con oculatezza in
• quanto è in grado di creare un danno ingiustificato
• all’operatore (qualora la merce risulti regolare)

• Nella scelta se operare o meno il sequestro vanno


• contemperati l’interesse pubblico a cautelare la
• merce per il caso che essa sia non conforme e
• l’interesse privato di non subire danni a seguito del
• pur temporaneo vincolo
ART. 16 L. 283/1962
L’autorità sanitaria, quando accerti la
nocività di sostanze di qualsiasi natura
destinate all’alimentazione, ne ordina il
sequestro e la distruzione, almeno che
non ritenga di consentirne l’utilizzazione
per scopi diversi dall’alimentazione
umana.
• L’ART. 16 L. 283/1962 NON TIENE
CONTO DEL FATTO CHE SE LA MERCE
è NOCIVA SUSSISTE UN REATO
• E PERCIO’ IL SEQUESTRO DOVREBBE
ESSERE GIUDIZIARIO-PENALE, NON
AMMINISTRATIVO
• E DOVREBBE ESSERE LA A.G. A
DISPORRE LA DISTRUZIONE
Art. 22 d.lg. 158/2006
• . Qualora si constati un trattamento illecito
l'autorità competente sottopone a sequestro gli
allevamenti sottoposti alle indagini di cui
all'articolo 18, comma 1, lettera b), dispone che
tutti gli animali interessati siano muniti di un
contrassegno o di un'identificazione ufficiale e
ordina un prelievo di campioni ufficiali su un
insieme di animali statisticamente
rappresentativo fondato su basi scientifiche
internazionalmente riconosciute
• Possibile convivenza tra sequestro penale
e amministrativo

• Necessità di coordinamento in questi casi


tra organi di controllo e A.G.
PROVE nel PROCESSO PENALE
• referti di analisi
• verbali di sequestro
• Verbali perquisizione
• Verbali di altri accertamenti irripetibili
come per es. accertamenti di cattivo
stato di conservazione, muffa, invasione
da parassiti, corpi estranei
ANALISI: ART. 223 N. COORD.
C.P.P.

• 3. I verbali di analisi non ripetibili e i verbali


di revisione di analisi sono raccolti nel
fascicolo per il dibattimento, sempre che
siano state osservate le disposizioni dei
commi 1 e 2.
ART. 223
• 1. Qualora nel corso di attività ispettive o di
vigilanza previste da leggi o decreti si debbano
eseguire analisi di campioni per le quali non è
prevista la revisione, a cura dell’organo
procedente è dato, anche oralmente, avviso
all’interessato del giorno, dell’ora e del luogo
ove le analisi verranno effettuate. L’interessato o
persona di sua fiducia appositamente designata
possono presenziare alle analisi, eventualmente
con l’assistenza di un consulente tecnico. A tali
persone spettano i poteri previsti dall’art. 230 del
codice.
ART. 223
• 2. Se leggi o decreti prevedono la revisione delle
analisi e questa sia richiesta dall’interessato, a cura
dell’organo incaricato della revisione, almeno tre giorni
prima, deve essere dato avviso del giorno, dell’ora e del
luogo ove la medesima verrà effettuata all’interessato ed
al difensore eventualmente nominato. Alle operazioni di
revisione l’interessato e il difensore hanno diritto di
assistere personalmente, con l’assistenza eventuale di
un consulente tecnico. A tali persone spettano i poteri
previsti dall’art. 230 del codice.
GARANZIE DIFENSIVE E
ANALISI DI LABORATORIO

Analisi ripetibili: difesa garantita solo in sede di


revisione di analisi (art. 1, l. 283/1962)

Analisi irripetibili: difesa garantita fin dalla prima


- in quanto unica – analisi (microbiologica di
prodotti deperibili)

ma non nella c.d. “preanalisi” (art. 4 d.lg. 123/1993)


Le analisi
Possono essere di tipo Le analisi di tipo micro-
chimico. biologico sono di regola
irripetibili.
In questo caso è Per i prodotti deperibili non
prevista la possibilità è prevista la revisione
di richiedere la ma una forma di
revisione partecipazione anticipata
delle analisi dell’operatore
da espletare presso
l’ISS
Cass. 3.8.2006 n. 30805 ha esteso l’applicabilità dell’art.
4, d.lgs. 123/1993 al caso di analisi CHIMICA su prodotto
DEPERIBILE (d.m. 16.12.1993), ritenendola irripetibile
(anidride solforosa – sostanza volatile – rinvenuta in
campione di salsiccia fresca)

Quindi garanzie difensive da accordare fin dalla analisi


di prima e unica istanza
TESTIMONIANZA DEL
VETERINARIO
• di regola non possono deporre su
dichiarazioni ricevute da testimoni e
verbalizzate
• ma se non vi è stata possibilità di
verbalizzazione (per es. per ragioni di
urgenza o per le modalità in cui è
avvenuto l’intervento) possono deporre (C.
cost. 305/2008)

• di regola debbono deporre su fatti e non
fare valutazioni
• Salvo che queste non siano strettamente
legate ai fatti
• Tale ultima condizione è facile che ricorra
nel caso di testi esperti come il personale
di vigilanza

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