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Peste Suina Africana

1) Agente Patogeno: Virus

2) Caratteristiche della malattia:

a) Chi colpisce (effetti della malattia sull’uomo)


- La malattia colpisce unicamente maiali e cinghiali, infatti sono gli unici
ungulati ad esser colpiti; l’uomo per fortuna è immune a questa
malattia.
b) Sintomi
- Il virus provoca sintomi come: Febbre alta, debolezza, vomito e diarrea
con emorragia, tosse e possibile prole non nata.
c) Letalità
- Questo virus ha una letalità altissima, in quanto ha il 95% di probabilità
di morte.
d) Resistenza e permanenza del virus
- È un virus che permane fino alla morte dell’animale colpito, ed ha una
resistenza incredibilmente alta; in quanto si adatta e si espande,
creando diverse mutazioni, quindi è praticamente impossibile riuscire a
creare delle cure contro questa malattia.

3) Trasmissione:

- La trasmissione del virus, può avvenire attraverso: cinghiali selvatici che


si avvicinano ai maiali di un allevamento, l’attrezzatura dell’uomo
contaminata e le ruote di una macchina/trattore anch’esse
contaminate.

4) Diffusione:

a) Zone dove la malattia è endemica, anche in Italia


- In Italia, la malattia è endemica anche in Liguria, e in Piemonte, oltre
alla Sardegna che attualmente è la regione con più casi di Peste Suina
Africana, ma allo stesso tempo, sono riusciti a contenere la malattia.

b) Zone di diffusione in Europa

- In Europa, la maggior parte dei paesi dell’Est sono contaminati dalla


Peste Suina Africana, arrivò in Russia e Bielorussia nel 2007, dopodiché
nel 2014 circa, raggiunse la: Lituania, Polonia, Lettonia ed Estonia.
Nel 2019 era presente in totale già in 9 stati: Belgio, Bulgaria,
Slovacchia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania.

5) Misure di contenimento della malattia

- Per contenere la malattia, hanno trovato il metodo di utilizzare i


predatori naturali contro i cinghiali selvatici, in questo modo
ridurrebbero la probabilità di contaminazione verso i maiali degli
allevamenti.

6) Quali sono gli allevamenti più a rischio

- Gli allevamenti più a rischio, sono:


Allevamenti allo stato brado, Allevamenti all’aperto dove i maiali hanno
la possibilità di stare a contatto con i cinghiali selvatici; e gli Allevamenti
degli agriturismi, dove le persone che vanno a visitare, possono dar da
mangiare del cibo contaminato ai maiali, e in questo modo
prenderebbero la malattia.

7) Danni che la diffusione della malattia può provocare, in particolare nel nord
Italia
- La diffusione di questa malattia, può provocare danni a livello
economico, essendo una malattia che colpisce i maiali, fa perdere
milioni di € di carne agli allevatori.
8) Implicazioni di tipo ecologico dell’epidemia
- Le implicazioni di tipo ecologico dell’epidemia, riguardano le morti dei
cinghiali selvatici, soprattutto nel momento in cui si trova una carcassa
di cinghiale, che bisogna subito chiamare o la guardia di zona, o il
veterinario.

9) Implicazione per il settore agrario:

- Le implicazioni per il settore agrario, riguardano i numerosi fallimenti di


moltissime aziende, e quindi l’elevata possibilità del non poter
esportare prodotti suini, o derivanti dalla carne suina al mondo intero.

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