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Cresciuto nel Livorno, con cui ha vinto un campionato di Serie C1 (2001-02), ha poi
legato la sua carriera alla Juventus, club in cui ha militato ininterrottamente dal
2005 al 2022 assurgendone a capitano e bandiera,[1] e con cui ha conquistato un
record di nove campionati consecutivi di Serie A (dal 2011-12 al 2019-20), cinque
Coppe Italia (di cui un record di quattro consecutive dal 2014-15 al 2017-18 e
ancora nel 2020-21), cinque Supercoppe di Lega (2012, 2013, 2015, 2018 e 2020) e un
campionato di Serie B (2006-07), raggiungendo inoltre due finali di UEFA Champions
League (2015 e 2017).
Indice
1 Biografia
2 Caratteristiche tecniche
3 Carriera
3.1 Club
3.1.1 Gli inizi, Livorno e Fiorentina
3.1.2 Juventus
3.1.2.1 Gli esordi (2005-2011)
3.1.2.2 Le stagioni dei record (2011-2020)
3.1.2.3 Ultimi anni (2020-2022)
3.1.3 Los Angeles FC
3.2 Nazionale
3.2.1 Nazionali giovanili
3.2.2 Nazionale maggiore
3.2.2.1 I primi anni (2004-2007)
3.2.2.2 Il consolidamento (2008-2010)
3.2.2.3 Verso l'Ital-Juve (2010-2014)
3.2.2.4 Senatore azzurro (2014-2017)
3.2.2.5 Gli anni da capitano (2018-2022)
4 Statistiche
4.1 Presenze e reti nei club
4.2 Cronologia presenze e reti in nazionale
5 Palmarès
5.1 Club
5.1.1 Competizioni giovanili
5.1.2 Competizioni nazionali
5.2 Nazionale
5.3 Individuale
6 Onorificenze
7 Opere
7.1 Prefazioni
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Biografia
Nato a Pisa per mere questioni ospedaliere dato che lì lavorava il padre, medico,
[9] è poi cresciuto con la famiglia a Livorno,[10] nel quartiere dell'Ardenza.[9]
[11] Ha due fratelli, tra cui il gemello Claudio, suo procuratore oltreché
dirigente sportivo[10] e con cui ha peraltro condiviso alcuni anni in seno alla
Juventus,[12] e una sorella minore, Silvia, anch'ella calciatrice e difensore.[13]
Prima d'indirizzarsi verso il calcio, da bambino riponeva le sue ambizioni nella
pallacanestro, disciplina maggiormente radicata nel territorio labronico.[10]
Caratteristiche tecniche
«È una forza della natura, un giocatore universale che ogni allenatore vorrebbe in
squadra.»
(Walter Mazzarri[21])
Protagonista di una costante maturazione nel corso degli anni, nella seconda parte
di carriera ha migliorato la propria gestione atletica, tattica e tecnica, grazie a
una sopraggiunta maggiore capacità di analizzare le fasi del gioco; inoltre, i
contrasti duri che lo caratterizzavano in passato hanno lasciato spazio a
interventi più puliti e precisi.[28] Questa evoluzione ha portato diversi addetti
ai lavori a considerarlo tra i migliori difensori centrali della sua generazione.
[2][3][4][5]
Agli esordi nel Livorno si era guadagnato il paragone con Hans-Peter Briegel,
vedendo per questo appellato dai tifosi labronici come il Briegel dell'alto
Tirreno[9] o più semplicemente il Briegel amaranto.[11] Col passaggio alla Juventus
si è radicato il soprannome di King Kong per via del modo di festeggiare ogni suo
gol — ovvero battersi i pugni al petto, imitando la celebre icona cinematografica
—:[33] un'esultanza nata dopo la rete che decise il derby di Torino del 7 marzo
2009.[34]
Carriera
Club
Gli inizi, Livorno e Fiorentina
Inizia a giocare a calcio nel Livorno 9,[35] società dilettantistica dell'Ardenza,
[9] dove entra all'età di 5 anni.[9][35] Una volta dodicenne viene notato dal
principale club cittadino, il Livorno.[35] Coi labronici compie tutta la trafila
delle giovanili fino alla prima squadra; fanno eccezione un periodo in prova con la
squadra Allievi del Milan nel 2000,[36] con cui ha tempo di vincere il Torneo Città
di Arco,[37][36] e un breve passaggio nella squadra Primavera della Roma — che dal
2002 ne diventa anche comproprietaria del cartellino[38] — in occasione del Torneo
di Viareggio 2003.[39][40]
Juventus
Gli esordi (2005-2011)
Nel campionato 2006-07, pur a fronte della giovane età, viene giocoforza promosso
tra i pochi punti fermi attorno cui ricostruire una Vecchia Signora privata di
molti suoi big.[51] Sotto la direzione del tecnico Didier Deschamps si guadagna il
posto da titolare[52] e, occasionalmente, inizia a essere schierato nel ruolo in
cui si affermerà definitivamente, quello di difensore centrale.[53] Realizza il suo
primo gol con la maglia bianconera in Coppa Italia contro il Napoli. In campionato
segna 3 reti,[54] tra cui una doppietta sul campo dell'Arezzo nel giorno della
promozione matematica in Serie A.[55]
Nella stagione 2007-08 conferma definitivamente la sua titolarità per gli anni a
venire,[56] venendo utilizzato inizialmente come terzino sinistro.[56] Il 2
settembre 2007 segna il suo primo gol in Serie A con la maglia bianconera, in
occasione di Cagliari-Juventus (2-3) della seconda giornata di campionato.[57] Dopo
l'infortunio del compagno di squadra Jorge Andrade viene spostato stabilmente a
centrale di difesa,[56] in coppia con Nicola Legrottaglie,[58] anche per via delle
poco convincenti prestazioni offerte nel ruolo da Domenico Criscito:[56] quella con
Legrottaglie finisce per diventare la coppia difensiva juventina di riferimento
negli anni post-promozione.[59] Sul finire del campionato realizza una doppietta
nella vittoriosa sfida interna di campionato contro la Lazio, terminata sul 5-2,
contribuendo al matematico raggiungimento della qualificazione in Champions League.
[60]
All'inizio della stagione seguente, il 13 agosto 2008, realizza il suo primo gol
nelle competizioni continentali, durante la gara di andata del terzo turno
preliminare di Champions League contro l'Artmedia Petržalka di Bratislava,
conclusasi 4-0 per i bianconeri. In campionato, dopo il terzo posto dell'anno
precedente, i bianconeri migliorano il proprio piazzamento classificandosi secondi
alle spalle dell'Inter.
Il biennio successivo risulta deludente per la Juventus, che per due volte
consecutive non va al di là del settimo posto in campionato, piazzamento che nella
stagione 2010-11 costa altresì la mancata qualificazione alle coppe europee; questi
anni, tuttavia, si rivelano importanti per Chiellini sul piano personale poiché
matura e consolida la sua leadership all'interno dello spogliatoio bianconero,[61]
alle spalle delle sole bandiere Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon.[62]
Chiellini al tiro nella sfida di UEFA Champions League 2012-2013 sul campo dello
Šachtar
Nella stagione 2011-12 il nuovo allenatore bianconero Antonio Conte parte dal
modulo 4-2-4, schierando Chiellini in un primo momento centrale, in seguito terzino
sinistro.[22] Sul finire del 2011 viene varata la difesa a tre, con il livornese
impiegato a fianco del «regista arretrato» Leonardo Bonucci.[63] Il ciclo aperto
dal tecnico leccese è vincente, e la Juventus conquista tre scudetti consecutivi —
stabilendo anche due primati: nessuna sconfitta nel campionato 2011-12,[64] e 102
punti in quello del 2013-14[65] —, oltre a due Supercoppe di Lega.
Pare iniziare nel migliore dei modi l'annata 2019-20 quando, in avvio di
campionato, il 24 agosto realizza il decisivo 1-0 che vale la vittoria sul terreno
del Parma;[78] tuttavia appena sei giorni più tardi, in allenamento si procura un
serio infortunio al legamento crociato del ginocchio destro, che gli preclude
anzitempo il prosieguo della stagione.[79] Per tornare in campo deve attendere il
16 febbraio 2020, in occasione del successo casalingo contro il Brescia (2-0),
subentrando al 78' al compagno di reparto Bonucci;[80] tuttavia il successivo stop
ai campionati dettato dalla sopraggiunta pandemia di COVID-19, e ulteriori ricadute
fisiche, non aiutano Chiellini a tornare a pieno regime, permettendogli solo una
manciata di presenze stagionali. Pur relegato forzatamente fuori dal campo, in
quest'annata riesce comunque a dare il suo contributo alla causa bianconera da
«capitano non giocatore»,[81] ruolo con cui coglie il nono scudetto consecutivo per
il club juventino — record assoluto nella storia della Serie A e dei maggiori
campionati nazionali d'Europa — oltreché a livello personale, divenendo il
calciatore più titolato nel dominio domestico bianconero di questo decennio.[82]
Los Angeles FC
Una volta risolto il contratto che ancora lo legava alla Juventus, nel giugno 2022
lascia per la prima volta il calcio italiano e si trasferisce in Nordamerica per
militare nel Los Angeles FC, squadra della Major League Soccer.[89] Debutta in
maglia losangelina il successivo 17 luglio, scendendo in campo da titolare nella
vittoria esterna 2-1 sul Nashville.[90]
Nazionale
Nazionali giovanili
Ha giocato in tutte le nazionali giovanili italiane,[91] trionfando con l'Under-19
all'europeo di categoria del 2003 disputato in Liechtenstein.[92] L'anno
successivo, con la maglia della nazionale olimpica vince la medaglia di bronzo al
torneo di Atene 2004, collezionando 2 presenze a partita in corso. Con l'Italia
Under-21 prende successivamente parte agli europei di categoria del 2006 e del
2007, in quest'ultimo caso indossando la fascia di capitano,[51][91] segnando 2
reti e venendo inserito dall'UEFA nel Dream Team dell'edizione.[93] Proprio nel
2007 si esaurisce l'esperienza con gli azzurrini, con un bilancio di 26 presenze e
6 gol.
Nazionale maggiore
I primi anni (2004-2007)
Il 17 novembre 2004, a 20 anni, esordisce in nazionale maggiore con il
selezionatore Marcello Lippi, subentrando nel secondo tempo della vittoriosa
amichevole di Messina contro la Finlandia (1-0).[56][94] Nei mesi successivi Lippi
gli concede altre quattro presenze tra cui, il 26 marzo 2005, la partita valida per
le qualificazioni UEFA al campionato del mondo 2006 e vinta per 2-0 contro la
Scozia a Milano, in cui scende in campo per la prima volta da titolare.[95] Nel
successivo biennio, ancora impegnato in primis con l'Under-21, il difensore rimane
ai margini della nazionale maggiore, non rientrando tra i convocati per il
vittorioso mondiale tedesco[96] e pagando oltremodo quanto a visibilità la stagione
2006-07 trascorsa in Serie B.[51] Tornato in pianta stabile nel giro azzurro
dall'annata successiva, il 21 novembre 2007 realizza il suo primo gol in nazionale,
nel successo di Modena contro le Fær Øer (3-1) valevole per le qualificazioni al
campionato d'Europa 2008.[97]
Il consolidamento (2008-2010)
Chiellini (a destra) alle prese con lo spagnolo Fàbregas durante la finale di Euro
2012
Il 14 novembre 2012, in occasione dell'amichevole persa per 2-1 in casa contro la
Francia, veste per la prima volta la fascia di capitano degli azzurri dal primo
minuto.[108] Viene confermato da Prandelli nella rosa che parteciperà alla
Confederations Cup 2013,[109] dove gioca tutte e cinque le partite della nazionale,
segnando una rete contro i padroni di casa del Brasile nella terza partita del
girone.[110] A fine competizione vince con l'Italia la medaglia di bronzo, dopo il
successo ai rigori contro l'Uruguay.[111]
Statistiche
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 29 luglio 2022.