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Buon salve a tutti cari lettori.

oggi vi voglio
raccontare la mia storia e come sono riuscito ad
arrivare qui, spero che non vi annoi, Comunque
bando alle chiacchiere e cominciamo. (inizieremo a
raccontare la storia dai sui antenati in modo che
possiate capire ancor più nel dettaglio il Mezz-eflo
draw da me creato. scusatemi in caso di errori
grammaticali vari. nel caso non vi piaccia o non sia
sufficiente mi dispiace tanto di avervi fatto perdere
tempo )

• tempo creazione oggi Mostro ..........


dal 1.00 alle 7.39
I primi incroci
(Elisa & Fennet)
La nostra storia inizia nel Faerun, precisamente a Myth Drannor in un tempo non ben preciso ma
di certo molto lontano da questo. In questa bella citta al interno delle parti più altolocate di essa
si inizia a far riconoscere dai paesanti un bel individuo da gli occhi color argento puro un bel
colore biondo di capelli una pelle chiara come il sole snello e molto slanciato su metro e ottanta,
lui e Fennet, Fennet Aman, figlio di un benestante elfo del sole della zona Mityr Aman
arricchitosi grazie alle tratte commerciali da lui comandate e dalla sua concubina Freya Ait, il
caro e giovane (per gli elfi) Fennet si inizio a far notare per la citta grazie alle sue doti nel suono
dello Iuto e delle Ocarine riempiva le vie della citta con lenti e soavi melodie che al sol sentire ti
liberavano da ogni elemento cupo e ti rasserenavano per il resto del dì. L affascinante Fennet
chiamato da chi più lo conosceva Fet aveva studiato per anni le doti musicali perché fin dalla
giovane età sognava di diventare uno dei piu grandi Bardi della storia.

Il giovane Fet aveva quasi raggiunto la maturità elfica ma la sua voglia per l esplorazione
non lo tratteneva più,
quindi ormai preso da questa frenesia organizzo una cena di lusso in un bel ristorantino
della zona con i sui genitori
per avvisarli della sua prossima partenza, i suoi genitori per quanto non avrebbero voluto
la sua partenza non
sarebbero riusciti a fermarlo e in caso contrario non avrebbero voluto ferirlo
emotivamente, quindi con un finto
sorriso in volto diedero il consenso al figlio per partire.
Gli ultimi cinque anni del soggiorno di Fennet volarono in un batti baleno e fu cosi che la
mattina presto al compimento dei suoi cento anni Fet sali su una carovana munita di 2 bei
cavalli bianchi maculati con chiazze marroni fornita di 2 casse di monete d oro e vari
viveri che gli sarebbero potuti essere utili nel viaggio forniti dal padre e parti. I genitori
che a tento riuscivano a trattenere le lacrime abbracciati fra di loro salutavano con la
mano il loro amato figliolo che pero preso dal entusiasmo non se ne accorse e non
ricambio.
Era ormai da poco iniziato il suo viaggio e già
Fet sognava un mondo pieno di avventure, (pur
troppo non fu cosi, ma non fraintendetemi, per
ora non ci sarà niente di tragico quello lo Fet finita la sua esibizione si reco dalla
lasciamo a dopo) durante una piccola sosta a ragazza e le chiese un bicchiere di birra,
Loudwater una piccola cittadella Fet si fermo in mentre la donzella riempiva il boccale Fet
una locanda come suo solito e inizio a sfoderare inizio a domandarle di tutto e di più e cosi in
poco ore i due avevano già iniziato a
le sue doti bardiche, tutti come al solito conversare amichevolmente. la ragazza si
rimasero stupiti, ma fra le fila dei paesani Fet chiamava Elisa Sitan, una semplice ragazza
vide una giovane e insolita donzella che lo come le altre nata da due comuni paesani del
posto. la sua unica peculiarità erano degli
fissava ammaliata. insoliti capelli violacei dati da una
maledizione di qui ancora nessuno sapeva l
origine. Nel chiacchierare ormai si erta fatta
sera e Fet decise di andarsi a riposare in una
camera della locanda per poi ripartire il
giorno dopo
Fet appena di risveglio dalla serata precedente ri passa in locanda e scorge con la vista Elisa si ferma vicino al bancone e
chiede che offre oggi di buono la casa? da li in poi i due continuano la conversazione interrotta ieri e con un batter d occhio e
già quasi pomeriggio, Fet sa benissimo che dovrebbe partire ma ce qual cosa che gli e lo impedisce, e quindi preso da questa
strana sensazione decide di restare. Le giornate passano e i due si conoscono sempre meglio, ormai passati quattro mesi Fennet
decide di comprare una casa nella zona visto che ormai si era quasi dimenticato della sua meta iniziale. Passano i mesi,
addirittura gli anni e Fet decide di fare un azzardo, passa dal gioielliere e decide di prendere l anello più costoso da lui messo
in vendita, pur troppo il negozio non era ben fornito ma qual cosa di amabile c e l aveva pure, Fennet aspetto la sera tarda al
orario nella chiusura della locanda e aspetto che Elisa usci fuori per tornare alla sua dimora, Fet appena la scorse le corse
subito a presso di scatto arrivato a pochi metri da lei si inginocchio e gli disse : dal primo giorno che ti ho vista son rimasto
colpito da te, ho avuto molte donne che cercavano le mie attenzioni chi per un motivo chi per un altro ma non ho mai ceduto
perché avere anche una sola speranza che questa cosa che ti sto proponendo si avveri mi faceva resistere e andare avanti.
quindi elisa.. mi vuoi come tuo futuro marito?! e nel mentre che lo dice sfodera l anello e lo porge alla donzella. Elisa stremata
dalla giornata piena di lavoro racimolò le poche energie rimaste in lei e sobbalzo nelle braccia di Fet e disse si, lo vogli. i due
con un espressione colma di lacrime di gioia si tenettero talmente stretti che anche il più forzuto de gli orchi avrebbe faticato
immensamente a staccarli, Elisa su tutte le gioie prese fra le sue mani il viso del elfo e lo avvicino al suo fino a quando le loro
labbra non si incrociarono, ciò che successe dopo e noto al tutto il villaggio essendo che i due diciamo che non sono molto
silenziosi ma noi per mio dispiacere non abbiamo tempo da spiegare quindi saltiamo questo piccolo paragrafo .

Ormai consolidata la loro


relazione i due si sposarono
ufficialmente e decisero di
intraprendere il viaggio per
Grazie a dio non hanno avuto realizzare il sogno di Fet assieme,
problemi con il parto in poco tempo ebbero il loro primo
considerando che le anime de figlio Quill e pochi mesi dopo
gli elfi sono limitate quindi
cera possibilità che i figli non
anche la seconda Mary
le immagini non sono
accurate per mia pigrizia
nascessero
Gli ultimi attimi
Il tempo per la famigli viandante passo veloce, fin troppo, la madre umana mori pur troppo in giovane età a soli
65 anni e Fennet fu distrutto da ciò, io suoi occhi si spensero e lui non si mosse più di un millimetro, pure i due
fratelli rimasero di shock ma con forza continuarono la loro vita dopo aver dato una mano al padre riuscendo
dopo un lungo viaggio a riportarlo alla sua famiglia e nella sua terra natia. I due fratelli non erano visti di buon I fratelli con Quil ancora sbarbato
occhio da praticamente nessuno, e ciò li faceva sentire sempre a disaggio e in pericolo. cosi decisero di
raccattare informazioni in giro per le citta in cerca di formare un gruppo di persone come loro, dopo poco tempo
i due formarono un piccolo gruppetto di una dozzina di mezzi elfi e decisero di andare a vivere in una delle
foreste più grandi della zona. La The High Forest a nord del Faerun. effettivamente nessuno si fidava de gli altri
membri ma presto fecero conoscenza si per loro che non loro volontà. Il gruppo strette subito un forte legame,
oh almeno cosi sembrava,

Quil come gli altri mezzi elfi poteva sviluppare peluria e cosi un
giorno dopo essersi fatto crescere una folta chioma di color castano
chiaro e una aggressiva e folta barba scompari, probabilmente per
cercare di camuffarsi fra gli umani e convivere con loro. Di primo
acchito il gruppo penso che fosse andato a caccia o in cerca di
provviste, ma dopo pochi giorni che non rientrava lo andarono a
cercare, passarono intere notti a cercarlo ma niente, Mary era distrutta
da ciò pensando che il fratello fosse morto e si recluse da sola in una
piccola casa creata in un incavo di un albero secolare della foresta
CHAOS!!!
Mary infranta dopo aver per lei perso il suo ultimo famigliare piange interrottamente per ore fino al arrivo della
sua migliore amica Heia, che le prova di tutti i colori per tranquillizzarla e che per miracolo di dio ci riesce,
Mary se pur ancora sconvolta smette di piangere e ascolta l amica che le propone di andare a fare rifornimenti in
un villaggio vicino per il gruppo, Mary disperata vorrebbe tanto rifiutare ma non si puo mostrare debole essendo
che ormai e rimasta sola a capo del gruppo. Mary esce di casa assieme a Heia e si scusa con tutti per la
sceneggiata a qui hanno dovuto assistere, detto questo le due si incappucciarono e andarono dirette verso
Secomer, piccola cittadella di zona

• Dopo poche ore di viaggio le amiche arrivarono al citta e si divisero per fare provviste, Haia andò per i viveri e
Mary per le armi e cure. Mary mentre andava dal primo alchimista per comprare delle pozioni vide per chiaro e
per tondo suo fratello, ne era sicura non poteva sbagliare, la sorella inizio a correre verso di lui urlando il suono
nome ma Quil di pronta reazione inizio a fuggire, i due si rincorsero per un paio di dozzine di minuti fra la citta
causando decine di monete d oro di danni, l inseguimento fini quando Mary si perse in un insolito vicolo buio
stretto e desolato della citta, Mary con il cuore in gola si sedette per terra (non l avesse mai fatto) di istante boom,
ricevette una bastonata di ferro e sveni. poche ore dopo si ritrovo con i vestiti strappati di dosso srdraiata al suolo
e con due strane creature dalla pelle griggiasstra che la stavano violentanto e il fratello che dal alto la guardava
con ribbrezo. finito l atto osceno Quil disse voi stupidi e finito il divertimento, i due si alzarono ma con mano
lesta pugnalarono da dietro Quil che cadette a terra, i due si allontanarono ma ancora prima di svanire dalla
visuale di Mary uno dei due assassino il suo compagno e lancio un piccolo coltellino avvelenato a Mary e nel suo
fiero camminare nelle ombre disse : Oh mia dea Lolth sii fiera di me.
A.. A. ADIO...
Ormai per Mery era finita almeno cosi sembra, arrivo di tutta furia la sua amica che attirata dal trambusto in quella via per colpa del suo
inseguimento si provoco, Heia estrasse subito d al amica il coltellino e la porto di fretta e furia da un medico, (giusto per infierire Heia nel
trasporto fece cadere un paio do volte la poveretta per il troppo peso in carico) arrivate a stento da un chierico Heia supplico che la sua amica
venisse curata, ma il chierico con tono superbo disse : servono soldi cara, soldi. Heia senza indugiare si sfilo una sacca di ori dalla sua cinta e
disse : fatteli bastare e ora muoviti. IL chierico sorrise e si mise al opera, in poche ore Mary torno come nuova ma scioccata da ciò che ha visto.
Heia provo in tutti i modi ad interagire con Mary ma niente, era paralizzata dallo shock subito, Heia ormai non sapendo che fare prese l amica
in spalla usci dalla sala del medico sputandogli sul pavimento e si diresse a comprare un cavallo con i soldi rimanenti a Mary, preso il cavallo
Heia carico Mary e si ri diresse al loro acamapamento, al arrivo diede la notizzia e quasi un quinto del gruppo irritato le sbraito contro. hai
speso quasi tutti i nostri averi per quella statua (disse indicando Mary) ma che cazzo qui non si può vivere e un gruppetto da tre mezzi elfi se ne
andò, il restante non era felice del accaduto ma non poteva fare altro che restare ormai spulciato dai suoi averi. passarono i mesi come la solito
ma al comando ora cera Heia fino a un giorno esattamente nove mesi dopo il tragico accaduto, finalmente Mary parlo, anzi meglio dire urlo, nel
mezzo della notte quasi tutto il gruppo si sveglio per il rumore e si diresse da lei, ciò che vissero era raccapricciante, c era la povera ragazza
magra come uno scheletro che aveva appena fatto uscire dal suo corpo quello che sembrava un feto di mezz elfo morto era cosi scuro di pelle
quasi inquietante. Il gruppo ebbe paura di quella cosa ma scoppio in terrore quando respiro. La gente inizio ad allontanarsi dalla stanza con
passo svelto9 e chiamarono Heia di fretta e furia e di scoppio urlarono che ci fa la tua amica con un draw in grembo?

L amica pure era sconcertata dal accaduto, e chiese spiegazione a


Mary che si era risvegliata finalmente per il dolore, ma che pero non
diede risposta. il gruppo era nel delirio voleva al più presto
andarsene da qui e Heia se pure a capo del gruppo non poteva
metter loro a tacere, il gruppo ormai credeva che il posto era stato
maledetto da gli dei per colpa del arrivo di quel essere e ormai non
cera più nessuno che li reggeva per fermarli, Heia un pò impaurita sia
dal gruppo che dal neonato decise di seguire la massa se pur in
dispiacere per Mary, come ultimo dono pero le lascio dei viveri per
un pò di giorni un coltellino artigianale per il cordone e un pò di orno
Mostro & il mio nomE
Ho coscienza dio ciò che mi e accaduto fin dalla mia nascita, mia madre o almeno credo non faceva altro che chiamarmi mostro, orrore,
demone ma al cun tempo non riusciva a vedermi soffrire e mi sfamava e curava sempre. I giorni con lei erano orribili io finche ero con lei ero
ancor peggiore del male più assoluto io ero la sua nemesi ma al con tempo con le sue azioni sembravo per lei un normale figlio, ogni giorno era
l inferno nel girone peggiore. Per fortuna quei tempi finirono presto se cosi si può dire, erano passati 8 anni e fu in quel giorno che mia madre
fece capire come mai se pur mi odiasse mi teneva in vita, voleva vendetta voleva vedermi soffrire e a aspettato che divenissi più grande in
modo che non morissi subito alla sua prima tortura, pur troppo per lei la guerriera che era in se ormai e svanita e fu stato molto facile ucciderla
appena provo a legarmi. Non ebbi problemi a nutrirmi del suo cadavere e degli insetti che ne erano attratti quindi non era difficile per me
restare in piedi, ma ben presto le sue carni finirono e quindi non sapevo più cosa fare il cibo era finito e non sapevo dove andare, per fortuna
vidi un vecchio cavallo magrolino legato qui vicino, lo presi assieme a tutto ciò che aveva mia madre e andai più a est possibile. non ci misi
molto a trovare un villaggio e se non sbaglio il primo che trovai fu Red Lurch, non capivo bene tutto ciò che dicevano essendo che non ho
avuto l occasione di studiare il comune, ma una cosa che capivo ce ne era io non ero normale per davvero, appena per minimo se pur di notte un
paesano scorse il colore della mia pelle in un batter d occhio tre guardie mi scortarono furi dal cancello con le lance puntate alla gola dicendo :
ringrazia che sei ancora vivo, ora parti abominio.

Capii che la sola mia vista mi avrebbe potuto causare la morte e che il solo andare in giro con il sole mi
avrebbe distrutto(metaforicamente). Ripresi il cavallo e mi diressi seguendo le indicazioni a Waterdeep
citta costiera li per me era pericoloso stare pure di notte contando il gran movimento quindi la mia unica
opzione era coprirmi con li stracci logori della mia defunta concepitrice e camminare più attento
possibile a non farmi notare al inizio fu facile vendetti il cavallo per degli ori con qui poi ci comprai dei
viveri ma gli ori finiscono presto e quindi non sapevo più cosa fare di nuovo, sembrava un loop non
sapevo come uscirne. ne pensai di tutte i colori ma l unica se pur rischiosa era iniziare a rubare,al inizio
mi venette bene merito della mia piccola statura ma ben presto con l età arrivato ai quasi 20 anni le cose
divenivano sempre più difficile per me. Per un po ero sistemato con l ammontare di ori che avevo preso
ma poi con cosa mi sarei sostenuto. Cazzooo siamo di nuovo qui ancora in questo loop di mera non ce la
faccio più.
?DIO! Sono stufo di questa merda di vita ora basta, non ce la faccio più disse il drow mentre si incamminava in una locanda un pò particolare, entro
dentro e noto che era vuota come al solito, poco dopo essere entrato disse al locandiere : ciò che hai di più forte ma che non sia alcol. poco dopo
il locandiere li poggio sul tavolo questo strano infuso liquido e li disse : se resterai ancora in vita sono 35 ori. si si non ci sono problemi rispose
il oro e svelando un pochino la maschera il giusto per bere ma non farsi notare trangugio la sostanza. cadde con la testa sul tavolo e inizio a
sudare in modo anomalo nel mentre che gli usciva una strana schiumetta dalla bocca. nella sua testa cera un miscuglio di colori oggetti e rumori
a non finire, questo era molto più forte rispetto a gli altri acidi. mentre il draw era in piena incoscienza vide una strana figura multi alata e piena
di occhi che mi disse.... non mi ricordo cosa mi disse ma quella cosa mi svolto la vita, dopo solo una decina di ore mi svegliai posai le monete
sul tavolo e mi diressi dal primo fabbro che trovai per strada. Prendo questo questo e questo indicando pezzi di armatura pesante e uno spadone
posai un eccesiva quantità di ori rispetto al prezzo e mi diressi con passo pur troppo lento avendo a carico chili di roba sulle spalle, arrivai che
era quasi sorto il solo giusto in tempo in tempo entrai in chiesa mi inginocchiai e dissi nella mia testa io giuro solo e unicamente di servire te
mio dio nel bene e nel male ora e per sempre, finito il mio giuramento mi incamminai nei vicoli buii della citta e mi cambiai armatura comprai
con gli ultimi ori rimasti un cavallo e mi incamminai la notte seguente al avventura ormai come un essere nuovo

Qui e la fine della mia storia per ora qui parla


Mostro per gli amici che non ho Abigheil
(molto simile alla parola abominio per lui) per
ora io mezzo elfo draw paladino ho finito di
scrivere, spero ci risentiremo Abigheil ........

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