RIASSUNTO “NON MI VOGLIO SPOSARE”

Il brano “Non mi voglio sposare!” è tratto dal libro “Io, Safiya” e racconta di
una bambina della Nigeria sottoposta al fenomeno delle spose bambine.
Safiya era una bambina che viveva una vita abbastanza tranquilla, nel suo
presente c’erano la scuola islamica, i fratelli e la migliore amica, l’unico
momento in cui pensava ad un ipotetico matrimonio era quando dava uno
sguardo sul futuro, pensando a quello che sarebbe diventata, e non la vedeva
come una realtà vicina. Una mattina Safiya notò un comportamento strano da
parte della madre, fece caso al fatto che la madre la fissasse, come se la stesse
vedendo per la prima volta e percepì uno strano presentimento, lo stesso fu
anche dalla parte del padre, che la chiamò nella sua stanza, cosa che era al
quanto farà, lei lo raggiunse, ma lui non parlo per diverso tempo, fino a
quando accarezzandola le disse che era una brava bambina e che un giorno
Allah l’avrebbe messa di fronte alle prove della vita. Sofiya era convinta che il
discorso continuasse, ma il padre non disse più nulla, così perplessa dopo
aver aspettato ulteriormente abbandonò la stanza. La mamma era lì in attesa,
e le mando un sorriso con uno sguardo tenero, che le scaldò il cuore,
lasciandola sorpresa, continuava a chiedersi perché di punto i bianchi per i
genitori fosse diventata così speciale. Tutta questa situazione continuò fino
alla sera, momento in cui la famiglia si riuniva, dove il dubbio e la “felicità”
svanirono, e il padre senza preavviso le annuncio che si sarebbe sposata.
Safiya rimase sbalordita, pensando e sperando di aver sentito male, ma così
non fu, rimase estremamente delusa sia da parte del padre, ma soprattutto
dalla madre, nonostante la cultura le impedisse di parlare e opporsi, si
aspettava che almeno in quel contesto sarebbe intervenuta difendendola.
Continuò ad aspettare sperando per questo intervento, che non ci fu, al posto
della madre ricominciò a parlare il padre, descrivendo questo futuro marito di
nome Yussuf e tutti i benefici che porterebbe il matrimonio, come una buona
dote ed una vita agiata. Safiya rimase paralizzata dalla paura, avrebbe dovuto
abbandonare la sua casa, i suoi amici, la sua famiglia e la scuola, tutto sarebbe
cambiato in peggio. Dentro di lei aveva l’impulso di opporsi, ma sapeva di
non poter pronunciare i suoi pensieri e quindi rimase lì, ferma con la testa
bassa, aspetto fino a quando il padre se ne andò per poter parlare con la
madre. Safiya si sfogò con lei aspettandosi che la appoggiasse, ma invece si
creo un silenzio, coperto da un semplice abbraccio, il quale significava che
non c’era via d’uscita.