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Filippo Inzaghi
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Filippo Inzaghi

Inzaghi nel 2011

Nazionalità  Italia

Altezza 181 cm

Peso 74 kg

Calcio 

Ruolo Allenatore (ex attaccante)

Squadra  Reggina

Termine 1º luglio 2012 - giocatore


carriera

Carriera

Giovanili

1982-1985  San Nicolò

1985-1992  Piacenza

Squadre di club1

1991-1992  Piacenza 2 (0)

1992-1993 →   Leffe 21 (13)

1993-1994 →   Verona 36 (13)

1994-1995  Piacenza 37 (15)

1995-1996  Parma 15 (2)

1996-1997  Atalanta 33 (24)

1997-2001  Juventus 120 (57)

2001-2012  Milan 202 (73)

Nazionale

1993-1995  Italia U-21 14 (3)

1997-2007  Italia 57 (25)

Carriera da allenatore

2012-2013  Milan Allievi Naz.

2013-2014  Milan Primavera


2014-2015  Milan

2016-2018  Venezia

2018-2019  Bologna

2019-2021  Benevento

2021-2022  Brescia

2022-  Reggina

Palmarès

 Mondiali di calcio

Oro Germania 2006

 Europei di calcio

Argento Belgio-Paesi Bassi 2000

 Europei di calcio Under-21

Oro Francia 1994

1
 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.

Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

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Filippo Inzaghi, detto Pippo (Piacenza, 9 agosto 1973), è un allenatore di calcio ed


ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, tecnico della Reggina.
Soprannominato anche Superpippo, è stato campione del mondo e vicecampione
d'Europa con la nazionale italiana, rispettivamente nel 2006 e nel 2000. A livello di club,
ha vinto, con il Milan, la UEFA Champions League nel 2003 e nel 2007, il mondiale per
club sempre nel 2007, e lo scudetto nel 2003-2004 e nel 2010-2011; con la Juventus, ha
vinto lo scudetto 1997-1998 e la Coppa Intertoto 1999.
Nella classifica dei gol segnati nelle competizioni UEFA per club[1] è sesto a quota 70 reti,
[2]
 alle spalle di Cristiano Ronaldo (137), Lionel Messi (121), Robert
Lewandowski (81), Raúl[3] (77) e Karim Benzema (73) ed è il miglior marcatore italiano
in Champions League con 50 gol realizzati.[4][5] Inoltre, è il calciatore che ha segnato più
reti (2) in una singola finale di UEFA Champions League (edizione 2006-2007) a pari
merito con altri sei calciatori.[6]
Per quanto riguarda la nazionale italiana, di cui ha fatto parte dal 1997 al 2007, tra le file
degli Azzurri vanta 57 presenze e 25 reti (sesto posto nella classifica storica dei cannonieri
della rappresentativa italiana, alla pari con Adolfo Baloncieri e Alessandro Altobelli). Ha
preso parte a tre edizioni del campionato mondiale (Francia 1998, Giappone-Corea del
Sud 2002 e Germania 2006, vinto dall'Italia), andando a segno nel mondiale tedesco, e ad
una del campionato europeo (Belgio-Paesi Bassi 2000, andando in gol anche in questa
competizione).

Indice

 1Biografia
 2Caratteristiche tecniche
o 2.1Giocatore
 3Carriera
o 3.1Giocatore
 3.1.1Club
 3.1.1.1Gli inizi
 3.1.1.2Parma
 3.1.1.3Atalanta
 3.1.1.4Juventus
 3.1.1.5Milan
 3.1.1.5.12001-
2007
 3.1.1.5.22007-
2012
 3.1.2Nazionale
o 3.2Allenatore
 3.2.1Milan
 3.2.2Venezia
 3.2.3Bologna
 3.2.4Benevento
 3.2.5Brescia e Reggina
 4Statistiche
o 4.1Presenze e reti nei club
o 4.2Cronologia presenze e reti in nazionale
o 4.3Statistiche da allenatore
o 4.4Record
 5Palmarès
o 5.1Giocatore
 5.1.1Club
 5.1.1.1Competizioni nazionali
 5.1.1.2Competizioni
internazionali
 5.1.2Nazionale
 5.1.3Individuale
o 5.2Allenatore
 5.2.1Club
 5.2.1.1Competizioni giovanili
 5.2.1.2Competizioni nazionali
 5.2.2Individuale
 6Onorificenze
 7Opere
 8Note
 9Bibliografia
 10Voci correlate
 11Altri progetti
 12Collegamenti esterni

Biografia[modifica | modifica wikitesto]
È il fratello maggiore di Simone, ex calciatore e allenatore dell’Inter. I due hanno anche
condiviso una presenza in nazionale.[7][8]
È legato sentimentalmente ad Angela Robusti e la coppia ha due figli, Edoardo, nato il 24
ottobre 2021[9] ed Emilia, nata il 21 marzo 2023.[10]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]


Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
«Non è Inzaghi ad essere innamorato del gol, è il gol ad essere innamorato di Inzaghi. [11]»
(Emiliano Mondonico)
Attaccante puro, estremamente rapido,[12][13] pur non essendo molto dotato tecnicamente,
[14]
 era noto per la grande abilità nell'approfittare delle disattenzioni degli avversari e per il
grande senso della posizione e fiuto del gol, [14] doti che ne hanno fatto uno dei più prolifici
attaccanti della sua generazione.[13] Poco avvezzo ai ripiegamenti difensivi,[15] agiva spesso
sul filo del fuorigioco.[12][13]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]
Un giovane Inzaghi in azione con la maglia
del Piacenza nella stagione 1994-1995
Si avvicina al calcio tramite il padre, tifoso del Milan, che lo conduce per la prima volta
al Meazza di Milano a vedere il Mundialito per club 1983.[16] Cresce calcisticamente nelle
giovanili del Piacenza, che lo aveva prelevato dodicenne dal San Nicolò, formazione del
suo paese natale.[17] Con gli emiliani debutta tra i professionisti il 28 agosto 1991, a 18
anni, nella partita di ritorno del primo turno della Coppa Italia 1991-1992 Piacenza-
Modena (1-1).[18] Successivamente esordisce anche in Serie B nel corso della
stagione 1991-1992 giocando due partite, la prima delle quali il 1º dicembre 1991 contro
la Casertana[19] nella quale subentra nei minuti finali,[20] senza riuscire ad andare in rete.
Nella stagione seguente è ceduto in prestito in Serie C1 al Leffe, dove inizialmente è
riserva di Maffioletti e Bonazzi.[21] Segna il suo primo gol in carriera il 20 dicembre 1992
contro il Siena[22] e a fine stagione totalizza 21 presenze e 13 reti.
Nel 1993, a 20 anni, passa in prestito in Serie B al Verona, dove i tifosi lo
ribattezzano Superpippo.[23] Con i gialloblù scaligeri colleziona 36 presenze e 13 reti.
Nella stagione 1994-1995 ritorna al Piacenza, dove gioca con continuità realizzando 15
gol in 37 presenze, che consentono al club emiliano di passare in Serie A.[24]
Parma[modifica | modifica wikitesto]
Inzaghi al Parma nella stagione 1995-1996
Nell'estate 1995 è acquistato dal Parma per 5,9 miliardi di lire.[25] L'allenatore
parmense Nevio Scala, dà subito fiducia al calciatore, inserendolo nel giro dei titolari,
seppur non in pianta stabile. Con i gialloblù ducali esordisce in Serie A il 27 agosto 1995
in Atalanta-Parma (1-1),[12] prima giornata del campionato 1995-1996.[26]
Nel mese di novembre, con la riapertura della sessione autunnale di calciomercato,
il Napoli trova l'accordo con il Parma per il prestito con diritto di riscatto di Inzaghi, ma per
vari motivi (tra cui alcune dichiarazioni dell'allenatore partenopeo Vujadin Boškov poco
lusinghiere nei confronti dello stesso giocatore [27]) la ratifica dell'accordo slitta di qualche
giorno, consentendo a Inzaghi di giocare la partita di ritorno di Coppa delle Coppe contro
l'Halmstad (l'andata era finita 3-0 per gli svedesi), in una sorta di partita d'addio alla
squadra emiliana. In quella gara Inzaghi segna dopo un solo minuto e il Parma vince per
4-0, riuscendo così a passare il turno. Quella stessa sera Inzaghi diventa un idolo dei tifosi
gialloblu e così il giorno seguente la famiglia Tanzi decide di bloccare il trasferimento
dell'attaccante per tenerlo a Parma.[28]
Il 29 ottobre 1995 segna il suo primo gol in Serie A nella vittoria per 3-2 contro la sua ex
squadra, il Piacenza.[29] Pochi mesi più tardi, durante un'amichevole contro i dilettanti del
Collecchio, subisce un infortunio al piede sinistro, in seguito ad un urto contro
il ginocchio di un avversario; Inzaghi rimane comunque in campo anche dopo lo scontro e
segna anche un gol[30] prima che l'allenatore lo obblighi a uscire. La diagnosi rileva la
frattura del quinto metatarso[31] e Inzaghi è costretto a circa tre mesi di stop. [32][33]
Atalanta[modifica | modifica wikitesto]
Inzaghi in azione all'Atalanta nella stagione 1996-1997
Nell'estate del 1996 passa all'Atalanta di Ivan Ruggeri e Maurizio Radici; quest'ultimo era
già stato presidente del Leffe nel periodo in cui il centravanti ne aveva difeso i colori. Si
aggiudica, primo atalantino a riuscire nell'impresa, il titolo di capocannoniere del
campionato di Serie A 1996-1997 con 24 marcature[12], andando a segno contro 15 delle
17 squadre rivali: eguaglia così, dal punto di vista numerico, il primato di Platini, che
nel 1983-1984 marcò almeno una rete ad altrettante avversarie (in un torneo con 16
partecipanti).[34]
Il 9 marzo 1997 realizza la prima tripletta in A, risultando protagonista nella vittoria per 4-0
contro la Sampdoria.[35]
Juventus[modifica | modifica wikitesto]
Nell'estate del 1997 è acquistato dalla Juventus per 20 miliardi di lire.[36] La sua prima
stagione in bianconero inizia tra lo scetticismo generale: [37] si dice che lui e Del
Piero formerebbero una coppia d'attacco troppo leggera. [12][38][39] I due rispondono con i
fatti: Inzaghi segna 27 gol (18 in campionato,[12] 6 in Champions League, uno in Coppa
Italia e 2 in Supercoppa italiana[40]) e Del Piero 32.[38] In quella stagione Inzaghi vince la
Supercoppa italiana (3-0 al Vicenza con una sua doppietta nella prima partita ufficiale in
bianconero[40][41]) e lo scudetto, conquistato alla penultima giornata grazie alla vittoria
casalinga per 3-2 contro il Bologna, partita nella quale Inzaghi mette a segno una tripletta.
[37]
 In Champions League, invece, la Juventus perde in finale ad Amsterdam contro il Real
Madrid per 0-1 grazie alla rete di Mijatović, con Inzaghi due volte vicino al gol.[42]
Nella stagione 1998-1999, in un'annata nella quale i risultati per la Juventus non arrivano
e l'allenatore bianconero Marcello Lippi si dimette a febbraio sostituito da Ancelotti, Inzaghi
non fa comunque mancare il suo apporto di gol in tutta la stagione, segnando 20 reti e
risultando il miglior marcatore della propria squadra. [43] In Champions League i bianconeri
sono eliminati in semifinale dal Manchester Utd: Inzaghi segna due reti nei primi 10 minuti
della semifinale di ritorno, ma gli inglesi rimontano e vincono per 2-3. [44] In questa annata
Inzaghi realizza 6 gol nella massima competizione europea, fra cui una
spettacolare rovesciata contro il Galatasaray il 16 settembre 1998 al Delle Alpi.
[45]
 In campionato invece la Juventus si piazza al settimo posto dopo aver perso lo
spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA contro l'Udinese, accedendo così alla Coppa
Intertoto.
Inzaghi esulta per la Juventus nella stagione 1997-1998,
dopo una rete siglata al Feyenoord nella fase a gironi di Champions League
La stagione 1999-2000 si apre con la vittoria della Coppa Intertoto anche grazie ai
numerosi gol di Inzaghi, autore di 5 reti in semifinale contro il Rostov e 2 nella doppia
finale contro il Rennes.[46] In campionato la Juventus riesce a rimanere in testa alla
classifica per quasi tutto il torneo e Inzaghi segna 15 gol fino a marzo, [47][48] ma all'ultima
giornata i bianconeri perdono in casa del Perugia per 1-0 sotto una pioggia incessante e lo
scudetto va alla Lazio. Inoltre nel corso dell'annata nascono presunti dissapori con Del
Piero, che non riesce a segnare su azione dopo il suo ritorno dall'infortunio. [49]
Nella stagione seguente Inzaghi non fa mancare i suoi gol in Serie A (11 reti), dove, dopo
una rimonta, la Juventus si classifica al secondo posto dietro alla Roma, e anche
in Champions League (5, tra cui una tripletta all'Amburgo[50]) dove però la Juve è eliminata
nella prima fase a gruppi. In totale nel corso della stagione realizza 16 gol risultando il
miglior marcatore bianconero[51] per il terzo anno consecutivo.
Milan[modifica | modifica wikitesto]
2001-2007[modifica | modifica wikitesto]
Al termine della stagione Inzaghi viene acquistato dal Milan per 70 miliardi di lire (40 in
contanti più Cristian Zenoni).[52][53][54][55][56] Esordisce con la maglia della
squadra milanese alla prima giornata di campionato in Brescia-Milan (2-2) del 26 agosto
2001[57] e segna il suo primo gol con i rossoneri nella giornata successiva contro
la Fiorentina (9 settembre 2001, 5-2).[58] Disputa una prima stagione con alti e bassi a
causa di un grave infortunio al legamento collaterale mediale
del ginocchio sinistro[59] occorsogli a dicembre in uno scontro con
il portiere del Chievo Lupatelli.[60][61] Chiude la stagione con sole 10 reti in campionato,
[57]
 ma molte delle quali fondamentali per la rincorsa alla qualificazione alla Champions
League dell'anno successivo.
Inzaghi con la maglia del Milan nella stagione 2001-2002
Molto meglio va nella stagione 2002-2003, quando scende in campo 30 volte in
campionato mettendo la palla in rete in 17 occasioni. [57] Determinante inoltre il suo apporto
in Champions League, dove con i suoi 12 gol[62] trascina la squadra fino alla vittoria finale.
Un centro per lui anche nella finale di ritorno di Coppa Italia, vinta contro la Roma, dove
segna il gol del definitivo 2-2. In totale nell'intera stagione realizza 30 reti. [57]
Una serie di infortuni alla schiena, al ginocchio, al gomito, ma soprattutto alla caviglia gli
precludono la titolarità nelle due annate successive, in cui si deve sottoporre a due
delicate operazioni chirurgiche e si deve accontentare di 43 partite totali con soli 8 gol.
Nella stagione 2005-2006, dopo aver recuperato dagli infortuni patiti, porta a termine un
finale di stagione eccezionale, segnando con i rossoneri 12 gol in campionato e 4
in Champions League, tra cui una doppietta all'Olympique Lione nel ritorno dei quarti di
finale, grazie alla quale i rossoneri passano il turno. [63] Le prestazioni convincenti in Italia e
in Europa gli valgono la convocazione da parte di Marcello Lippi nella Nazionale vittoriosa
al Mondiale di Germania 2006, dove riesce ad andare a segno, contro la Rep. Ceca, pur
avendo giocato solo 33 minuti.
Nella stagione 2006-2007 è decisivo con il Milan in Champions League, dove segna i gol
con i quali la squadra rossonera supera il preliminare con la Stella Rossa e soprattutto la
doppietta con cui vince la finale di Atene contro il Liverpool, deviando
una punizione di Pirlo e scattando sul filo del fuorigioco su assist di Kaká. Al termine
dell'incontro Inzaghi è nominato "man of the match".[64][65] La maglia preparata per tale
partita e autografata da Inzaghi viene messa all'asta per beneficenza nei giorni seguenti. Il
ricavato dell'asta, 17.335 euro, viene devoluto alla Fondazione Milan per il progetto di
costruzione del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva dello Holy Family
Hospital di Nazaret.[66]
2007-2012[modifica | modifica wikitesto]
Grazie alla vittoria della Champions League 2006-2007, il 31 agosto 2007 i rossoneri
disputano la Supercoppa europea contro il Siviglia. La partita termina 3-1 per il Milan e il
momentaneo pareggio arriva proprio per opera di Inzaghi che segna con un colpo di testa
su cross di Gattuso. Dopo la doppietta segnata allo Shakhtar Donetsk il 6 novembre 2007,
Inzaghi raggiunge Gerd Müller a quota 62 gol nella classifica dei marcatori
nelle competizioni UEFA.[67][68] Supera il tedesco nella successiva partita europea
disputata, segnando il suo 63º gol europeo contro il Celtic il 4 dicembre 2007.[69][70] Inzaghi
si rivela decisivo anche nella finale del Mondiale per club, giocata contro il Boca Juniors il
16 dicembre 2007: in questa partita realizza due delle quattro reti (entrambe su assist
di Kaká) grazie alle quali il Milan si impone sulla formazione argentina con il risultato di 4-
2.
Il 24 febbraio 2008 Inzaghi, segnando contro il Palermo la rete del 2-1 finale, realizza il 90º
gol con la maglia del Milan, che diventa così la squadra con cui Inzaghi ha segnato di più,
essendosi fermato a 89 reti con la Juventus. Dopo la gara di ritorno di Champions League
contro l'Arsenal del 4 marzo 2008, un'ernia inguinale lo tiene fermo per un mese.[71] Torna
nuovamente in campo il 5 aprile 2008 realizzando 10 gol in 7 partite: 2 reti contro
il Cagliari (3-1), un'altra doppietta a Torino contro la Juventus (3-2 per i bianconeri), un gol
contro la Reggina (5-1), una tripletta al Picchi contro il Livorno (4-1), un gol
nel derby contro l'Inter (2-1) e un gol contro l'Udinese (4-1). Quest'ultima è la sua
centesima marcatura con la maglia del Milan.[72]

Inzaghi celebrato dai compagni dopo un gol al Torino nel


campionato 2008-2009
Dopo essere stato raggiunto il 5 marzo 2008 in vetta alla classifica dei marcatori nelle
competizioni UEFA per club a quota 63 reti da Raúl, stacca lo spagnolo il 23 ottobre 2008
realizzando il terzo gol rossonero contro gli olandesi dell'Heerenveen, 64º personale in
Europa[73] e 100º dei rossoneri in Coppa UEFA. Più volte raggiunto da Raúl, Inzaghi
supera nuovamente l'allora capitano madridista il 15 settembre 2009 segnando il 68º gol
nelle competizioni UEFA per club con una doppietta contro l'Olympique Marsiglia.[74] Il 15
marzo 2009, segnando una doppietta nel 5-1 in casa del Siena, realizza il 300º gol in
carriera[22] (272 con squadre di club e 28 in Nazionale),[29][75] festeggiato mostrando una
maglia celebrativa rossonera recante il numero 300. [76][77] Il 26 aprile 2009 realizza il 150º
gol personale in Serie A, segnando la seconda rete dei rossoneri nella vittoria per 3-0
contro il Palermo a San Siro.[78]
Nella stagione 2009-2010 Inzaghi segna la prima rete in campionato nel turno
infrasettimanale contro il Napoli al San Paolo e dopo un lungo periodo passato in panchina
torna al gol il 21 marzo 2010 nella gara casalinga del Milan sempre contro il Napoli,
segnando la rete del pareggio di testa su assist di Ronaldinho.[79] Il 21 maggio 2010
Inzaghi prolunga il contratto con il Milan, in scadenza nel giugno seguente, [80] di un anno,
fino al 30 giugno 2011.[81]
Inzaghi inizia la stagione 2010-2011 segnando il gol del definitivo 4-0 a San Siro contro
il Lecce nella prima giornata di campionato.[82] Dopo essere stato superato da Raúl come
miglior marcatore nelle competizioni UEFA per club il 20 ottobre 2010 (doppietta all'Hapoel
Tel Aviv),[83][84] il 3 novembre 2010 anche Inzaghi, nella partita del 4º turno della fase a
gironi di Champions League 2010-2011 contro il Real Madrid, segna una doppietta che gli
consente di raggiungere nuovamente lo spagnolo a quota 70 gol nelle competizioni UEFA
per club[2][85] e di superare Gerd Müller (69 reti) come primatista di reti nelle coppe
europee.[67][86][87] Allo stesso tempo raggiunge e supera Marco van Basten nella classifica
dei cannonieri di tutti i tempi del Milan [90] e diventa anche il più anziano giocatore a
realizzare un gol in Champions League a 37 anni e 85 giorni, superando il precedente
record del capitano interista Javier Zanetti.[91] Successivamente è a sua volta superato
da Ryan Giggs, che il 26 aprile 2011 nella semifinale di andata contro lo Schalke 04 segna
in Champions League a 37 anni e 148 giorni. [92] Il 10 novembre 2010, in occasione
dell'incontro casalingo contro il Palermo valido per l'11ª giornata di campionato, si
infortuna procurandosi la lesione del legamento crociato anteriore e del menisco esterno
del ginocchio sinistro[93][94][95] per le quali viene operato a Barcellona dal professor Ramon
Cugat il 23 novembre seguente.[96] Il 15 febbraio 2011 viene superato come migliore
marcatore nelle competizioni UEFA per club da Raúl, [3] che lo appaia anche in vetta alla
classifica dei capocannonieri delle coppe europee. [97] Il 7 maggio 2011 vince il suo
secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0
contro la Roma[98] e una settimana più tardi, il 14 maggio 2011, a 185 giorni di distanza
dall'infortunio, ritorna in campo contro il Cagliari,[99] sostituendo Pato all'81º minuto di
gioco.[100]
Il 18 maggio 2011 rinnova il contratto con il Milan, in scadenza a fine stagione, fino al 30
giugno 2012.[101][102] Dopo 11 anni passati con la maglia rossonera, l'11 maggio 2012
comunica ufficialmente che la stagione 2011-2012 è stata l'ultima con la maglia del Milan,
come concordato con la società.[103] Due giorni dopo, il 13 maggio, gioca la sua 300ª e
ultima partita in rossonero[104] a San Siro contro il Novara; entrato in campo nel corso del
secondo tempo, segna anche la sua ultima rete (156º gol in Serie A [105] e unico stagionale)
che vale la vittoria finale per 2-1. Quel pomeriggio Inzaghi diventa anche il quarto
giocatore per anzianità nella storia del Milan, essendo sceso in campo all'età di 38 anni, 9
mesi e 4 giorni: fino ad allora, soltanto Alessandro Costacurta, Paolo Maldini ed Enrico
Albertosi avevano disputato una partita ufficiale con il Milan avendo un'età maggiore della
sua.[106]
Con il Milan ha vinto due Champions League, una Coppa del mondo per club,
due Supercoppe europee, due scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. In
totale con la maglia del Milan ha collezionato 300 presenze e 126 gol.
Nazionale[modifica | modifica wikitesto]
Inzaghi (in piedi, secondo da destra) in nazionale
maggiore a Bologna nel 1999, per la gara contro il Galles valevole per le qualificazioni
al campionato d'Europa 2000
Inzaghi esordisce nella nazionale italiana Under-21 il 22 dicembre 1993
nell'amichevole Italia-Israele, conclusasi 0-0.[12] L'anno seguente prende parte alla fase
finale dell'europeo Under-21, vinto dagli azzurrini, giocando il ritorno dei quarti di finale
contro la Cecoslovacchia e la finale contro il Portogallo. Nel biennio successivo disputa le
qualificazioni per l'europeo Under-21 del 1996 (7 partite e 2 gol) ed è convocato per la
fase finale in Spagna,[107] ma viene poi sostituito da Francesco Totti per un infortunio alla
caviglia.[108] In totale con la Nazionale Under-21 ha giocato 14 partite e ha realizzato 3 gol.
[12]

Debutta con la nazionale maggiore l'8 giugno 1997, con il CT Cesare Maldini,


nell'amichevole Italia-Brasile 3-3,[12] valida per il Torneo di Francia.[109][110]
Partecipa ai Mondiali di Francia '98, regalando un assist a Roberto Baggio per il secondo
gol azzurro nella partita contro l'Austria (2-1).[111]
Il 18 novembre 1998 segna le prime reti con la maglia della Nazionale azzurra grazie alla
doppietta realizzata nell'amichevole di Salerno contro la Spagna.[112][113] Al campionato
d'Europa 2000, che gioca da titolare, realizza due reti: prima trasforma il rigore decisivo
contro la Turchia al debutto (2-1)[114], poi segna nei quarti contro la Romania (2-0).[115] È il
capocannoniere azzurro nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002 con 7 reti:
l'attaccante segna - tra l'altro - tre doppiette contro Ungheria[116], Romania e Lituania.[117][118]
[119]
 Nella fase finale disputa due partite, vedendosi annullare un gol (parso regolare ai più)
contro la Croazia.[120]
Nelle qualificazioni agli Europei 2004 è il miglior marcatore azzurro con 6 reti e secondo
assoluto alle spalle dello sloveno Ermin Šiljak (8 gol),[121] ma il tecnico Trapattoni non lo
convoca per la fase finale della manifestazione, anche a causa di una stagione in cui
aveva giocato poco con il Milan per via di alcuni infortuni, preferendogli Marco Di Vaio.[122]
[123][124]

Convocato dal CT Marcello Lippi nella Nazionale partecipante al Mondiale 2006, Inzaghi


scende in campo in una sola occasione, entrando a partita in corso, riuscendo comunque
a mettersi in evidenza: il 22 giugno contro la Rep. Ceca, finalizzando un veloce
contropiede, mette a segno il gol del 2-0 con cui l'Italia chiude la partita [125] e ipoteca il
passaggio agli ottavi di finale come prima classificata nel girone E. [126] Il 9 luglio 2006, a
quasi 33 anni, festeggia con i suoi compagni la vittoria della Coppa del Mondo.
Dopo il Mondiale, è impiegato in 6 partite di qualificazione agli Europei 2008, nelle quali
segna 3 reti, di cui 2 alle Fær Øer il 2 giugno 2007,[127] ma il tecnico Roberto Donadoni non
lo convoca per la fase finale della manifestazione. La sua ultima partita in Nazionale è
stata quella dell'8 settembre 2007 disputata contro la Francia a Milano (0-0).[109]
In totale con la Nazionale italiana ha disputato 57 partite segnando 25 reti, [128] grazie alle
quali è al sesto posto nella classifica dei marcatori dell'Italia: lo precedono solo Gigi
Riva (35), Giuseppe Meazza (33), Silvio Piola (30), Roberto Baggio e Alessandro Del
Piero (27).[129]
Allenatore[modifica | modifica wikitesto]
Milan[modifica | modifica wikitesto]

Inzaghi a San Siro nel prepartita di Milan-Lazio del 31


agosto 2014, gara che segnò il suo esordio da allenatore in Serie A
Dopo il ritiro, accetta l'incarico di allenatore degli Allievi Nazionali rossoneri: il contratto
sarà valido per le stagioni 2012-13 e 2013-14. [130][131] Il 10 dicembre 2012 inizia il corso
di Coverciano, per ottenere l'abilitazione a tecnico professionista. [132] La stagione si
conclude con il raggiungimento della fase finale del Campionato di categoria, in cui la
squadra è eliminata dall'Empoli in semifinale. [133] Il 7 giugno 2013 diviene allenatore della
formazione Primavera,[134] che condurrà a vincere il Torneo di Viareggio nel febbraio 2014.
[135]

Il 9 giugno 2014 viene promosso a tecnico della prima squadra. [136] Esordisce da


professionista alla prima giornata del campionato di Serie A 2014-2015, con i rossoneri
vittoriosi per 3-1 sulla Lazio.[137] La posizione finale sarà il decimo posto (13 vittorie, 13
pareggi, 12 sconfitte), che comporta l'esclusione dalle coppe europee della squadra per il
secondo anno consecutivo, fatto che non avveniva dalla stagione 1997-1998.[138] A giugno
viene così esonerato, nonostante il contratto fosse valido per un'altra stagione. [139]
Venezia[modifica | modifica wikitesto]
Il 7 giugno 2016 viene scelto come nuovo allenatore del Venezia, club neopromosso
in Lega Pro, in sostituzione di Giancarlo Favarin.[140][141] Il 15 aprile 2017, il Venezia vince
il campionato e viene promosso in Serie B con tre giornate di anticipo, grazie al pareggio
interno col Fano. Il 26 aprile seguente, Inzaghi ottiene anche il trofeo della Coppa Italia
Lega Pro ai danni del Matera, vincendo la doppia finale con il punteggio complessivo di 3-
2.
Nel campionato di Serie B 2017-2018 raggiunge i play-off con tre giornate di anticipo,
posizionandosi in quinta posizione nella classifica generale; la squadra lagunare si ferma
in semifinale, eliminata dal Palermo dopo aver pareggiato per 1-1 in casa e perso per 1-0
in trasferta.
Bologna[modifica | modifica wikitesto]
Dopo essersi dimesso da tecnico del Venezia,[142] il 13 giugno 2018 diventa il nuovo
allenatore del Bologna.[143] Il club felsineo aveva infatti ufficializzato, pochi giorni prima
della disputa dei play-off da parte del Venezia, l'ingaggio di Inzaghi come tecnico per la
nuova stagione, in sostituzione di Roberto Donadoni.
Alla sua seconda esperienza da allenatore in Serie A, ottiene 2 vittorie, 7 pareggi e 10
sconfitte: la squadra chiude la prima parte di campionato al 18º posto e con 13 punti.
In Coppa Italia, invece, il Bologna riesce a qualificarsi agli ottavi di finale, dove viene
eliminato dalla Juventus.[144] Il club rossoblù inizia il 2019 con un pareggio e una sconfitta
per 4-0 contro il Frosinone, diretta concorrente per la salvezza, disfatta che causa il 28
gennaio l'esonero di Inzaghi, sostituito da Siniša Mihajlović.[145]
Benevento[modifica | modifica wikitesto]
Il 22 giugno 2019 viene nominato nuovo tecnico del Benevento, in Serie B.[146] Dopo una
stagione condotta saldamente al primo posto della classifica, battendo numerosi record
per la categoria (promozione con maggiore anticipo sulla fine del campionato, numero di
punti nella B a 20 squadre, miglior attacco e difesa) la squadra campana ottiene, con sette
turni di anticipo (record per la categoria), il 29 giugno 2020, l'aritmetica promozione in
Serie A da capolista (la seconda della sua storia), vincendo la Coppa Ali della Vittoria.
[147]
 Termina il campionato con sole 4 sconfitte in 38 partite e un distacco di 18 punti
sul Crotone, secondo.
Nel campionato di Serie A 2020-2021, dopo un girone di andata fruttuoso, il Benevento ha
un crollo di rendimento nel girone di ritorno, in cui raccoglie solo una vittoria (sul campo
della Juventus) in diciannove partite, retrocedendo in Serie B al termine della penultima
giornata di campionato.
Brescia e Reggina[modifica | modifica wikitesto]
Il 9 giugno 2021 viene nominato nuovo tecnico del Brescia, in Serie B.[148] A lungo in lizza
per il primo posto della classifica nel campionato cadetto, la squadra ottiene 3 punti in 4
partite prima della sosta per le nazionali di metà marzo, scivolando al quinto posto. Il
bilancio delle ultime settimane, unito al deterioramento dei rapporti con il
presidente Massimo Cellino (andato vicino a esonerarlo già a febbraio), [149] causano
l'esonero del tecnico piacentino, ufficializzato il 23 marzo 2022. [150]
Il 12 luglio 2022 diventa il nuovo allenatore della Reggina, nel campionato cadetto;
[151]
 dopo una prima parte di campionato condotta ai vertici della classifica, conduce la
squadra al settimo posto finale con cinque punti di penalizzazione, con qualificazione ai
play-off, da cui i calabresi vengono eliminati dal Südtirol al primo turno.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, Inzaghi ha giocato globalmente 695
partite segnando 316 reti, alla media di 0,45 gol a partita.
Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]
Campionato Coppe nazionali

Stagione Squadra

Comp Pres Reti Comp Pres Reti

1991-1992  Piacenza B 2 0 CI 1 0

1992-1993  Leffe C1 21 13 CI-C 1 0

1993-1994  Verona B 36 13 CI 1 1
1994-1995  Piacenza B 37 15 CI 4 2

Totale Piacenza 39 15 5 2

1995-1996  Parma A 15 2 CI 1 0

1996-1997  Atalanta A 33 24 CI 1 1

1997-1998 A 31 18 CI 4 1

1998-1999 A 28+2[152] 13+1[152] CI 1 0

 Juventus

1999-2000 A 33 15 CI 2 1

2000-2001 A 28 11 CI 0 0

Totale Juventus[153] 120+2 57+1 7 2

2001-2002  Milan A 20 10 CI 1 2

2002-2003 A 30 17 CI 3 1

2003-2004 A 14 3 CI 3 2

2004-2005 A 11 0 CI 2 0

2005-2006 A 23 12 CI 2 1

2006-2007 A 20 2 CI 5 3

2007-2008 A 21 11 CI 0 0

2008-2009 A 26 13 CI 0 0
2009-2010 A 24 2 CI 2 1

2010-2011 A 6 2 CI 0 0

2011-2012 A 7 1 CI 2 0

Totale Milan 202 73 20 10

Totale carriera 468 198 36 16

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia

Data Città In casa Risultato

8-6-1997 Lione Italia  3–3  Bras

10-9-1997 Tbilisi Georgia  0–0  Itali

11-10-1997 Roma Italia  0–0  Ingh

28-1-1998 Catania Italia  3–0  Slov

11-6-1998 Bordeaux Italia  2–2  Cile

23-6-1998 Saint-Denis Italia  2–1  Aus

10-10-1998 Udine Italia  2–0  Svizz

18-11-1998 Salerno Italia  2–2  Spag

16-12-1998 Roma Italia  6–2  Wor

27-3-1999 Copenaghen Danimarca  1–2  Itali

31-3-1999 Ancona Italia  1–1  Biel

28-4-1999 Zagabria Croazia  0–0  Itali


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia

Data Città In casa Risultato

5-6-1999 Bologna Italia  4–0  Gall

9-6-1999 Losanna Svizzera  0–0  Itali

8-9-1999 Napoli Italia  2–3  Dan


9-10-1999 Minsk Bielorussia  0–0  Itali

13-11-1999 Lecce Italia  1–3  Belg

23-2-2000 Palermo Italia  1–0  Svez

29-3-2000 Barcellona Spagna  2–0  Itali

26-4-2000 Reggio Calabria Italia  2–0  Port

3-6-2000 Oslo Norvegia  1–0  Itali

11-6-2000 Arnhem Turchia  1–2  Itali

14-6-2000 Bruxelles Italia  2–0  Belg

24-6-2000 Bruxelles Italia  2–0  Rom

0 – 0 dts
29-6-2000 Amsterdam Italia   Paes
(3 - 1 dtr)

3-9-2000 Budapest Ungheria  2–2  Itali

7-10-2000 Milano Italia  3–0  Rom

15-11-2000 Torino Italia  1–0  Ingh

28-2-2001 Roma Italia  1–2  Arg

24-3-2001 Bucarest Romania  0–2  Itali

28-3-2001 Trieste Italia  4–0  Litu

25-4-2001 Perugia Italia  1–0  Sud

1-9-2001 Kaunas Lituania  0–0  Itali

5-9-2001 Piacenza Italia  1–0  Mar

6-10-2001 Parma Italia  1–0  Ung

7-11-2001 Saitama Giappone  1–1  Itali

17-4-2002 Milano Italia  1–1  Uru

18-5-2002 Praga Rep. Ceca  1–0  Itali

8-6-2002 Kashima Italia  1–2  Croa

13-6-2002 Ōita Italia  1–1  Mes

21-8-2002 Trieste Italia  0–1  Slov

7-9-2002 Baku Azerbaigian  0–2  Itali

12-10-2002 Napoli Italia  1–1  Serb

20-11-2002 Pescara Italia  1–1  Turc


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia

Data Città In casa Risultato

12-2-2003 Genova Italia  1–0  Port

6-9-2003 Milano Italia  4–0  Gall

10-9-2003 Belgrado Serbia e Montenegro  1–1  Itali

11-10-2003 Reggio Calabria Italia  4–0  Aze

2-6-2006 Losanna Italia  0–0  Ucra

22-6-2006 Amburgo Rep. Ceca  0–2  Itali

2-9-2006 Napoli Italia  1–1  Litu

6-9-2006 Saint-Denis Francia  3–1  Itali

7-10-2006 Roma Italia  2–0  Ucra

2-6-2007 Tórshavn Fær Øer  1–2  Itali

6-6-2007 Kaunas Lituania  0–2  Itali

22-8-2007 Budapest Ungheria  3–1  Itali

8-9-2007 Milano Italia  0–0  Fran

Totale Presenze 57

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]


Statistiche aggiornate al 10 aprile 2023. In grassetto le competizioni vinte.

Campionato Coppe nazionali Coppe co

Stagione Squadra

Comp G V N P Comp G V N P Comp G

2014-2015  Milan A 38 13 13 12 CI 2 1 0 1 - -

2016-2017 LP 38 23 11 4 CI-LP 9 5 3 1 - -

 Venezia

2017-2018 B 42+3[158] 17+1 16+1 9+1 CI 1 0 0 1 - -

Totale Venezia 83 41 28 14 10 5 3 2 -

2018-gen. 2019  Bologna A 21 2 8 11 CI 3 2 0 1 - -


2019-2020 B 38 26 8 4 CI 1 0 0 1 - -

 Benevento

2020-2021 A 38 7 12 19 CI 1 0 0 1 - -

Totale Benevento 76 33 20 23 2 0 0 2 -

2021-mar. 2022  Brescia B 31 14 12 5 CI 1 0 1 0 - -

2022-2023  Reggina B 38+1[159] 17 4 17+1 CI 1 0 0 1 - -

Totale carriera 288 120 85 83 19 8 4 7 -

Record[modifica | modifica wikitesto]
 Unico calciatore della sua generazione ad essere
riuscito a segnare in tutte le competizioni UEFA per
club all'epoca vigenti.
 Calciatore italiano che ha segnato più gol nelle
competizioni UEFA per club (70).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Giocatore[modifica | modifica wikitesto]
Club[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inzaghi (a sinistra) e Antonio Conte con il trofeo


della Supercoppa italiana 1997 vinta dalla Juventus

 Campionato italiano di Serie B: 1


Piacenza: 1994-1995

  Supercoppa italiana: 3
Juventus: 1997
Milan: 2004, 2011
  Campionato italiano: 3
Juventus: 1997-1998
Milan: 2003-2004, 2010-2011

  Coppa Italia: 1
Milan: 2002-2003
Competizioni
internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Inzaghi (n.
9) festeggia la vittoria della UEFA
Champions League 2002-2003 con il Milan

  Coppa Intertoto UEFA: 1


Juventus: 1999

 UEFA Champions

League: 2
Milan: 2002-2003, 2006-2007

  Supercoppa UEFA: 2
Milan: 2003, 2007

  Coppa del mondo


per club: 1
Milan: 2007
Nazionale[modifica | modifica
wikitesto]

  Campionato
d'Europa Under-
21: 1
Francia 1994

  Campionato
mondiale: 1
Germania 2006
Individuale[modifica | 
modifica wikitesto]
 Capocanno
niere della 
Serie A: 1
1996-1997 (24 gol)

 Oscar
del
calcio
AIC/Gra
n Galà
del
calcio
AIC: 2
Miglior giovane: 1997
Premio alla carriera: 2012

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2007

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Premio alla carriera per calciatori: 2014

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1[1
60]

Premio alla carriera: 2017


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Milan: 2014
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  Co
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Italia
Lega
Pro: 1
Venezia: 2016-2017

 Lega Pr
1
Venezia: 2016-2017 (girone B)

  Camp
o italian
Serie B:
Benevento: 2019-2020
Individuale[
odifica | mo
ica wikitest

 Panchin
d'argent
2019-2020

Onorific
e[modifica 
fica wikites

Cavaliere O
al merito de
Repubblica
italiana
— Roma, 1
luglio 2000
iniziativa
del Preside
della Repub
Italiana.[161]

Collare d'or
merito spor
— Roma, 2
ottobre 200

Ufficiale Or
al merito de
Repubblica
italiana
— Roma, 1
dicembre 2
Di iniziativa
Presidente
Repubblica
Italiana.[163]

Opere[m
a | modifica
wikitesto]

 300 gol
ancora
con Gio
Olivero
Schianc
Mondad
2010, IS
04-5965

Note[mo
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wikitesto]

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