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preparazione del match contrapposizione tattica
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N° 201
Novembre 2021
REDAZIONALE 1
Occorre aumentare i giri
del motore e alzare il livello
di Massimo Lucchesi
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Massimo Lucchesi Redazionale
CEO Allenatore.net
Allenatore UEFA B
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Redazionale
Buon lavoro!
Foto: Shutterstock.com - Fabrizio Andrea Bertani
7
PALINSESTO N. 201 – Novrembre 2021
CONTRIBUTO N° 1 – REDAZIONALE
Il nuovo Focus
Massimo Lucchesi
PDF – Occorre aumentare i giri del motore e alzare il livello.
La presentazione del palinsesto e delle novità del mese.
CONTRIBUTO N° 2 – GIOVANI
L’importanza della didattica nei giovani
Luca Danieli
PDF – Ricezione e indirizzamento della manovra.
L’importanza del primo controllo per l’indirizzamento della manovra offensiva.
CONTRIBUTO N° 4 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
a cura della redazione
Aggredire la profondità: la soluzione tattica utilizzata dal Venezia contro la Fiorentina.
L'analisi del gol di Aramu in Venezia - Fiorentina e le esercitazioni per allenare la squadra.
CONTRIBUTO N° 5 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Raffaele Barra
PDF – Sviluppi perimetrali: la soluzione tattica utilizzata dalla Fiorentina di Italiano nella
gara contro il Napoli.
L'analisi dello sviluppo adottato dai viola e le esercitazioni per allenare la squadra.
CONTRIBUTO N° 6 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Vincenzo Russo
PDF – Sviluppo sotto pressione con l’utilizzo del vertice lontano come raccordo: la
soluzione tattica utilizzata dall’Inter di Inzaghi contro l’Atalanta.
L’analisi della soluzione tattica e dei movimenti della squadra lombarda in funzione degli avversari e le
esercitazioni per allenare la squadra.
CONTRIBUTO N° 7 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Federico Trudu
PDF – Rotazioni e interscambi nella catena laterale: la costante adottata dal Leeds di Bielsa.
L'analisi dello sviluppo perimetrale utilizzato dalla compagine inglese e le esercitazioni per allenare la
squadra.
CONTRIBUTO N° 8 – ESERCITAZIONI
Dalle statistiche alle esercitazioni
Mattia Balestracci
PDF – La gestione del possesso.
Saper gestire, manipolare e utilizzare il possesso è diventato un requisito fondamentale per cercare di
mantenere il controllo della gara.
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N° 201
Novembre 2021
SETTORE GIOVANILE 2
Ricezione e indirizzamento
della manovra
di Luca Danieli
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Luca Danieli
Allenatore UEFA C. responsabile tecnico attività di base SC United.
Co-fondatore dell’Accademy calcistica ASD SIFTA. Autore dei libri -
Settore giovanile
Lo sviluppo della tecnica nel giovane calciatore e lo sviluppo del
pensiero tattico.
“Dallo stop si giudica un giocatore. In quel gesto c’è il rapporto naturale che il
bambino ha con la palla.
Testa-palla, petto-palla, coscia-palla. E poi il piede: interno, esterno, punta, tacco,
suola”
FONTE: tratto dal libro "I segreti dell’osservatore di calcio"
edizioni Mursia (Mino Favini)
10
Settore giovanile
Obiettivi:
sviluppare varie tipologie di controllo orientato in fase di ricezione di un passaggio radente.
Descrizione:
i giocatori vengono divisi in 3 stazioni nelle quali effettuano in forma semplificata differenti controlli su trasmissione
radente, in relazione alle necessità e alle scelte di gioco che caratterizzano in gara i vari contesti di gioco.
Punti chiave:
verificare l’abilità di controllo palla mostrata dai propri giocatori per comprendere su quale tipologia di ricezione
orientata “intervenire” maggiormente durante la pratica d’allenamento correttiva dei gesti tecnici fondamentali.
Come viene evidenziato nel disegno, i giocatori effettuano un controllo orientato a 45° (ricevendo un passaggio
frontale), un controllo a 90° (passaggio da un compagno posto lateralmente) e un controllo a 180°.
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Settore giovanile
Obiettivi:
allenare la ricezione orientata per velocizzare l’indirizzamento della manovra offensiva.
Descrizione:
si gioca un rondo 4+1 vs 2 a due tocchi obbligatori, vincolando di fatto i calciatori in possesso all’esecuzione continua
di ricezioni orientate a preparare la giocata immediatamente successiva.
In caso d'intercetto colui che ha sbagliato il passaggio assume il ruolo di difendente al posto del calciatore che ha
conquistato la sfera. Non vale il contrasto sui calciatori perimetrali alla struttura di gioco, mentre si può intervenire sul
giocatore interno.
Punti chiave:
verificare l’abilità dei possessori nell’eseguire un primo controllo funzionale a una rapida prosecuzione della manovra
offensiva.
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Settore giovanile
Obiettivi:
indirizzare la manovra offensiva alternando imbucate dirette a scorrimenti in ampiezza per poi trovare la
verticalizzazione alle spalle della linea di pressing avversaria.
Descrizione:
in un campo come in figura (12 x 18 mt) si effettua un possesso mobile a due settori. Nel settore in cui si trova il
pallone si gioca un 2vs2, mentre nello spazio opposto si resta in una condizione di parità numerica 1vs1. Sulle fasce
laterali del perimetro di gioco si muovono due sponde con funzione di jolly, sfruttabili per aggirare la pressione rivale e
imbucare poi alle spalle dei primi pressatori avversari. Inoltre vi è la presenza di un jolly interno che ha la libertà di
muoversi in ambedue i settori interni per generare una condizione di superiorità numerica in zona palla o alle spalle
della prima linea di pressing.
E' importante scegliere il giusto indirizzamento della manovra alternando imbucate dirette a scorrimenti in ampiezza
per poi trovare la verticalizzazione alle spalle della linea di pressing avversaria. Ciò dipende ovviamente dallo spazio
concesso dall'avversario e dalla capacità del possessore di ricevere e orientarsi nella direzione più funzionale.
Punti chiave:
osservare la funzionalità dei primi controlli scelti dai possessori per verificare se le modalità d'indirizzamento
dell’azione offensiva sono adeguate rispetto alle scelte di contrapposizione difensiva rivale.
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Settore giovanile
Obiettivi:
allenare la squadra all’indirizzamento della costruzione offensiva ricercando l’uscita per vie centrali.
Descrizione:
in un campo 25 x 30 circa si gioca un 1+5 vs 4 per stimolare l'indirizzamento della manovra per vie centrali in fase di
costruzione.
Obiettivo della squadra rossa è trasmettere la sfera in una delle due porticine mentre quello dei difendenti è
riconquistare il pallone e concludere a rete nella porta difesa dal portiere rivale. I possessori lavorano in posizione e
formano una struttura composta dai due difensori centrali, il vertice basso e le due mezze-ali.
Posizionando le porticine internamente i giocatori saranno “indotti” a ricercare imbucate interne e di conseguenza
utilizzare controlli funzionali a quel determinato sviluppo.
E' importante monitorare i controlli orientati dei possessori (funzionali a giocare dentro) e gli smarcamenti dei
riceventi che devono fornire linee di passaggio alle spalle dei difendenti.
Punti chiave:
osservare le scelte dei calciatori sui primi controlli, cercando di evitare ricezioni orientate in direzioni inopportune, che
non favoriscono quindi un indirizzamento efficace dell’azione offensiva.
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Settore giovanile
Obiettivi:
allenare i calciatori a ricevere negli spazi di mezzo e incentivare l'indirizzamento della manovra “verticale”.
Descrizione:
la seguente partita a tema prevede un 9vs9 in campo diviso a 3 settori, con l’aggiunta di due porzioni di spazio
intermedie (delimitate da coni e cinesini gialli in figura) tra i reparti di gioco delle due compagini.
In tali spazi si possono muovere solamente i calciatori della squadra in possesso, i quali devono effettuare ricezioni
adeguate con l’obiettivo di sviluppare l’azione offensiva. Lo sviluppo prevede l'occupazione obbligatoria di tali spazi.
Con questa esercitazione si cerca di allenare il ricevente a posturarsi e scegliere il controllo orientato più vantaggioso,
considerando il fatto che inizialmente non potrà essere attaccato.
Ogni qualvolta la palla esce dal campo di gioco l’azione ripartirà dal portiere della squadra che avrebbe beneficiato
della rimessa laterale.
Punti chiave:
verificare la qualità tecnico/tattica del controllo, lo scaglionamento offensivo e l’occupazione dinamica degli spazi di
mezzo da parte dei calciatori della squadra in possesso.
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Settore giovanile
Obiettivi:
incentivare il primo indirizzamento dell’attacco manovrato verso il centro del campo e lo sviluppo successivo per vie
esterne.
Descrizione:
si gioca una partita 8vs8 in campo a clessidra, al fine di stimolare la ricerca di diagonalità di passaggio da parte dei
calciatori della squadra in possesso.
In particolar modo la forma della struttura di gioco induce a ricercare un primo indirizzamento per vie interne e,
successivamente l’attacco della trequarti avversaria attraverso sviluppi per vie esterne.
Nella metà campo di costruzione i giocatori in possesso lavorano in situazione di superiorità (4vs3).
Quando la palla giunge nella metà campo offensiva un “costruttore” può andare a collaborare con i compagni,
attaccando quindi gli avversari in parità numerica.
Punti chiave:
osservare la tipologia di primo controllo scelto dai calciatori in fase d'indirizzamento della manovra offensiva per
verificare la funzionalità delle ricezioni (con il tipo di controllo che ho eseguito mi sono relazionato con i calciatori
ideali per indirizzare la manovra?
O devo ritoccare la palla, con conseguente perdita di utili tempi di gioco, per collegarmi a loro per un indirizzamento
efficace?
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N° 201
Novembre 2021
IN PRIMO PIANO 3
Ribaltare il gioco: le soluzioni adottate
dalla squadra di Diego Simeone
di Alberto D’Arcangelo
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Alberto D’Arcangelo In primo piano
Allenatore UEFA B, Ha lavorato nel Brescia Calcio (Serie
B) e nell’Udinese calcio (serie A) e nel Crotone (serie B)
come collaboratore tecnico e videoanalista tattico.
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In primo piano
In questa situazione di palla laterale, il quinto di parte (Carrasco) porta pressione sul
portatore (Depay), mentre la mezzala di parte (Lemar) assorbe l’accenno di inserimento di
Mingueza alle spalle di Carrasco (fotogramma 1).
Il play (Koke) segue Iglesias, mentre la mezzala opposta (De Paul) l’uomo di zona
(De Jong): inserimenti che vengono poi “consegnati” al reparto difensivo.
Dopo aver visionato il video, per tornare all’articolo, clicca sul tasto indietro del browser
21
In primo piano
Su quel lato ripiega anche la punta di parte (Joao Felix), mentre resta alto Suarez.
La mezzala (Lemar) raddoppia su Depay, Mingueza si è sfilato per dare sostegno al
compagno e su di lui arriva a scalare il play (Koke) (fotogramma 2).
Quest’ultimo riconquista palla sullo scarico di Depay e la tocca per Lemar; questi è bravo a
guardare e servire in avanti Joao Felix, abile a smarcarsi alle spalle di Mingueza
(fotogramma 3 e 4 a pagina successiva).
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In primo piano
23
In primo piano
Si crea una situazione di 2v1 a campo aperto contro Piquè, nella quale Lemar può servire
Suarez. L’azione si conclude con il gol del raddoppio dell’Atletico (fotogramma 6).
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In primo piano
25
In primo piano
La palla viene riconquistata dal quinto madrileno (Saùl), che guarda subito in avanti
trovando un passaggio in verticale sullo smarcamento di Koke (fotogramma 3).
Una volta giocata palla, Saùl vede ed attacca lo spazio davanti a sé; Koke gli restituisce
palla andando a chiudere un triangolo lungo (fotogramma 4).
26
In primo piano
Da rimarcare in questo caso anche i movimenti delle due punte: Carrasco (punta sinistra)
taglia profondo, allungando e liberando spazio all’inserimento di Saùl, mentre l’altra
(Correa) si smarca fuori linea sul lato opposto.
Determinante questo smarcamento di Correa per essere servito da Saùl ed andare a
concludere a rete (fotogrammi 5 e 6).
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In primo piano
Recuperata palla, De Paul guarda immediatamente in avanti e può giocare palla “sopra”,
alle spalle della linea difensiva alta dell’Elche (fotogrammi 2 e 3 a pagina successiva)
28
In primo piano
Correa attacca molto bene la profondità e, favorito anche da un intervento a vuoto del
portiere avversario (Casilla), va a segnare il gol partita (fotogramma 4 e 5).
In questo caso c’è da sottolineare la priorità della giocata in verticale successiva alla
riconquista abbinata alla capacità delle punte di posizionarsi adeguatamente per essere
innescate velocemente in profondità.
ESERCITAZIONI
Nelle pagine a seguire alcune esercitazioni funzionali per allenare gli aspetti tattici descritti
in precedenza: in ribaltamento veloce del gioco in verticale.
In particolare mostreremo una prima esercitazione svolta in forma didattica analitica utile
all’allenatore per spiegare i principi ed i comportamenti collettivi desiderati in fase
difensiva, seguiti da transizioni positive “ombra”, quindi senza la presenza degli avversari.
Passeremo poi a descrivere delle partite a tema con regole e vincoli studiati per abituare la
squadra a pensare in verticale a recupero palla nella propria metà campo, lavorando sugli
smarcamenti preventivi ed accompagnando la transizione con più uomini.
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In primo piano
Obiettivi:
lavorare in forma didattica sugli scivolamenti, scorrimenti verticali, risalite del blocco difensivo, sulla lettura della palla
coperta/scoperta e sulla capacità di dispiegarsi velocemente in verticale a recupero palla.
Spazio:
tutto il campo.
Strumenti:
casacche e palloni.
Descrizione:
si lavora con l’intero blocco squadra a muoversi in funzione della palla, gestita dagli sparring rossi posizionati come in
figura. Questi ultimi, su segnale dell’allenatore, possono girarsi e coprire palla, calciare profondo, condurre per
qualche metro; i blu reagiscono collettivamente secondo i principi richiesti. Il tecnico stesso e dei collaboratori (in
figura disegnati in grigio) posizionati in vari punti del campo possono introdurre a chiamata un secondo pallone, che
sarà subito attaccato dai blu. Recuperata palla, i blu andranno a sviluppare una ripartenza ad un tocco andando
sempre a concludere l’azione in porta.
Su segnale dell’allenatore, gli sparring laterali potranno battere una rimessa laterale, sulla quale i blu dovranno
assumere i comportamenti richiesti: leggere l’eventuale rimessa lunga, risalire sullo scarico, aggredire il giropalla.
Dopo la riconquista si va sempre in transizione ad un tocco.
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In primo piano
Obiettivo:
lavorare sulla difesa posizionale nella propria metà campo con difensori e centrocampisti e sulla transizione positiva a
recupero palla (ricerca della verticalizzazione immediata ed inserimenti a rimorchio dei centrocampisti).
Spazio:
tutto il campo.
Strumenti:
casacche, palloni.
Descrizione:
la partita si svolge in tutto il campo ma è suddivisa in due step differenti. All'interno di un settore giocano 8 giocatori
per squadra. I blu devono imbastire una manovra offensiva, cercando di finalizzare, mentre i giocatori rossi devono
riconquistare e cercare di transare immediatamente. Per fare ciò la squadra rossa, conquistata palla, deve servire
entro 5 secondi uno dei due attaccanti posizionati nella zona franca di sei metri (evidenziata nella figura). Qualora la
squadra non riesca a giocare per gli attaccanti la palla torna in possesso degli otto giocatori blu. Se invece l'attaccante
viene servito, quest'ultimo deve scaricare di prima per un compagno a sostegno. A questo punto altri giocatori si
proiettano in avanti andando quindi ad attaccare i due difensori blu posizionati nella zona difensiva. In questo caso si
sviluppa quindi una situazione di 4/5 v 2 in ripartenza veloce.
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In primo piano
Obiettivo:
lavorare sulla contrapposizione e sui meccanismi difensivi, stimolando la capacità della squadra di transare/dispiegarsi
a recupero palla.
Spazio:
tutto il campo.
Strumenti:
casacche, palloni.
Descrizione:
si gioca una normale partita con porte e portieri nella quale i blu costruiscono per poi sviluppare, mentre i rossi
difendono secondo le indicazioni impartite dal tecnico. A recupero palla, i rossi sviluppano la transizione positiva
contro il solo reparto difensivo avversario (escluso il terzino lato palla, entrambi i terzini oppure contro i tre centrali
difensivi se i blu sono schierati a tre dietro).
L’azione riparte sempre dal portiere blu.
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In primo piano
Obiettivo:
lavorare sui duelli e sulla gestione del rinvio lungo da fondo campo avversario, stimolando la capacità di ricercare
immediatamente la profondità a recupero palla.
Spazio:
tutto il campo.
Strumenti:
casacche, palloni, cinesi.
Descrizione:
si gioca una partita in cui l’azione parte sempre da un rinvio lungo da fondo campo dei due portieri; le due squadre
sono schierate in una porzione centrale del campo di 40 m, mentre all’esterno vi sono due zone franche di 32m.
Le due squadre devono contendersi la palla sulla rimessa lunga ed immediatamente servire in profondità un
compagno in zona franca. I difendenti non possono entrare in zona franca, la squadra che attacca può entrare con tre
uomini.
33
1 A lezione dai grandi allenatori
Venezia (4-3-1-2):
Romero; Ebuehi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Ampadu, Vacca (21’ st Crnigoj), Busio; Aramu (43’ st
Caldara); Henry (43’ st Heymans), Johnsen (5’ st Okereke). A disp.: Maenpaa, Forte, Kiyine,
Mazzocchi, Molinaro, Peretz, Sigurdsson, Tessmann.
All.: Zanetti
Fiorentina (4-3-3):
Terracciano; Odriozola (1’ st Benassi), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura (31’ st Maleh),
Amrabat (11’ st Torreira), Duncan (37’ st Pulgar); Callejon (12’ st Nico Gonzalez), Vlahovic, Sottil. A
disp.: Rosati, Martinez Quarta, Munteanu, Nastasic, Saponara, Terzic, Venuti.
All.: Italiano
Arbitro: Massimi
Marcatori: 36’ Aramu (V)
Ammoniti: Amrabat, Odriozola, Benassi (F), Henry, Ceccaroni, Ampadu (V)
Espulsi: Sottil (F)
a cura della redazione
www.Allenatore.net A lezione dai grandi allenatori
ANALISI TATTICA
Nell'incontro disputato al Penzo di Venezia, i padroni di casa si sono schierato con un
dinamico 4-3-1-2 che prende forme diverse (4-3-2-1, 3-4-3) durante la partita.
La Fiorentina di Italiano è disposta in campo con il consueto 4-3-3.
La rete che ha deciso ha inizio al 35'10” dopo un intercettamento palla dei padroni di casa
che hanno consolidato il possesso giocando all'indietro.
Con la sfera tra i piedi del difensore centrale di destra Svoboda, si nota come il Venezia sia
schierato con Busio, alto a impegnare Biraghi e Ebuhei aperto in fascia alle spalle di Sottil.
In mezzo al campo
agisce Vacca, con
Ampadu in
posizione di
interno a sinistra e
Johnsen che è
posizionato sulla
trequarti. Aramu e
Henry giocano da
attaccanti alle
spalle della
retroguardia
ospite che è alta
(fotogramma 1).
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38
A lezione dai grandi allenatori
Lo sviluppo dell'azione inizia con un doppio scambio palla tra Svoboda e Busio che è
fondamentale per varie ragioni. Intanto permette al Venezia di avere il tempo per “girare a
tre” dietro, con l'inserimento di Vacca in mezzo ai due centrali e l'accentramento di
Ampadu che da
interno di sinistra
viene a giocare in
mediana,
obbligando
Bonaventura a
stringere. Inoltre,
l'arretramento di
Busio e il fatto che
Ebuhei sia
avanzato
lateralmente
induce Biraghi a
ripiegare, con
Sottil che a quel
punto è fuori
tempo per
aggredire il
giovane
centrocampista
statunitense
(fotogrammi 2
e 3).
39
A lezione dai grandi allenatori
Il passaggio su
Vacca induce la
Fiorentina a
riposizionarsi in
maniera
simmetrica, con
Bonaventura che
lentamente si
riporta a destra
anche perchè nel
frattempo il
Venezia “ruota”
pure a sinistra con
Haps, terzino, che
viene dentro e
Johnsen che si
apre in fascia
tenendo
impegnato il
laterale destra
viola, Odriozola.
Proprio il riposizionamento degli ospiti induce Vacca a tornare di nuovo a destra dove il
Venezia prova a sfruttare la superiorità numerica e posizionale: il quadrilatero Ebuhei –
Svoboda – Busio – Ampadu contro la catena a tre formata da Sottil – Biraghi e Duncan.
Vacca, una volta
controllato il
pallone gioca a
destra su Ebuhei
che si abbassa
lateralmente ed è
libero di ricevere
alle spalle di
Sottil, accentratosi
su Busio, e
lontano da
Biraghi, che fa
reparto
(fotogramma 7).
40
A lezione dai grandi allenatori
Ebuhei preferisce
non forzare la
giocata e torna di
nuovo indietro su
Svoboda e si
muove verso
l'interno con Busio
che a sua volta
sterza e rientra in
posizione di
laterale, largo, a
destra
(fotogramma 9).
Il fotogramma 10 mostra invece l'imbucata di Svoboda per Ampadu, con Duncan che è
preso in mezzo tra Ebuhei e il centrocampista veneto.
L'immagine mostra chiaramente come il Venezia sia in superiorità numerica (e
posizionale)
rispetto agli
avversari e come la
manovra,
articolata e ben
congegnata, abbia
mandato in tilt il
pressing gigliato.
41
A lezione dai grandi allenatori
42
A lezione dai grandi allenatori
43
A lezione dai grandi allenatori
CONCLUSIONI
SESSIONE DI ALLENAMENTO
44
A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
La sessione è composta da una prima fase di attivazione, che prevede esercizi su figure geometriche e sviluppi di gioco in
posizione reale.
Successivamente viene svolto un gioco di posizione e per finire una partita a tema.
I focus principale sono la capacità di palleggiare con il rombo di centrocampo per liberare una palla aperta e attaccare lo
spazio alle spalle della linea appena vi è la possibilità.
Descrizione
Creiamo due stazioni composte ciascuna da un rombo e una y. Come si nota dall'immagine in ogni figura geometrica lavorano
5 giocatori, per un totale di 10 a stazione.
I 10 giocatori vengono distribuiti nelle due figure. Nella y i blu effettuano una sequenza di questo tipo: A gioca per B, che
scarica nuovamente ad A, il quale passa a C. C gioca in scarico per B che va sotto a sostegno e indirizza per D. D effettua un
uno/due con C. D ricevuta la palla di ritorno nello spazio serve il giocatore posizionato alla stazione di partenza.
Nel rombo i giocatori rossi effettuano questa sequenza: A per B che scarica nuovamente per A, il quale serve C in verticale. C
scarica per B che si propone sotto. B chiude il dai e vai con C, il quale passa a D e si propone a sostegno. C ricevuta la palla
di scarico indirizza in verticale per il giocatore posizionato al cinesino di partenza, che effettua un dai e vai con il giocatore D.
La sequenza prevede quindi la realizzazione di uno /due sui vertici (A e C) mentre scarico e passaggio al terzo giocatore sui
cinesini B e D.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi di inserimento.
45
A lezione dai grandi allenatori
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
46
A lezione dai grandi allenatori
Nell'esempio in figura abbiamo sviluppato un'azione simile a quella proposta nell'articolo che ha portato al goal il Venezia. In
questo caso i giocatori del rombo ruotano e scambiano le posizioni costantemente. Interessante notare il movimento a venire
dentro al campo del
terzino sinistro coordinato
al movimento in ampiezza
della mezzala.
La mezzala opposta
invece si avvicina molto al
lato palla fungendo da
appoggio.
Inoltre il trequartista si
alza notevolmente sulla
linea degli attaccanti,
pronto anch'egli ad
attaccare gli spazi.
In questo secondo esempio dopo aver mosso palla sul rombo, la palla viene indirizzata fuori per il terzino (che rimane in
ampiezza), il quale gioca dentro per il play, che imbuca per la mezzala di parte posizionata “tra le linee”. In questo caso
l'attaccante lato palla si è
aperto mentre l'attaccante
più lontano attacca lo
spazio con un taglio e il
trequarti si inserisce
anch'egli con un fuori
linea.
Ovviamente questi sono
solamente due esempi dei
moltissimi sviluppi
perseguibili.
47
A lezione dai grandi allenatori
Descrizione
In uno spazio come in figura svolgiamo un gioco di posizione 10 vs 9 con un jolly che gioca da vertice basso. Le due squadre
lavorano nei ruoli e la direzione di gioco offensiva è ovviamente la stessa per entrambe.
La squadra in possesso deve cercare di mantenere la palla per almeno 7 passaggi consecutivi per poi andare a sviluppare
azioni che favoriscano l'attacco della profondità da parte dei giocatori offensivi. Un difensore può seguire l'inserimento.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
48
A lezione dai grandi allenatori
Descrizione
In un campo delimitato come in figura si gioca una partita a tema per incentivare l'attacco dello spazio (quando si presenta
una palla favorevole nella metà campo avversaria). Il campo di gioco è volutamente suddiviso in due (linea tratteggiata gialla),
per “stimolare “sviluppi manovrati che portino a servire un giocatore nel settore di rifinitura, il quale possa a sua volta giocare
per gli attaccanti nello spazio. L'attaccante che riceve nello spazio deve segnare entro 3 secondi.
Se la squadra difendente recupera palla nella metà campo offensiva, può immediatamente servire un compagno nello spazio.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
49
2 A lezione dai grandi allenatori
Fiorentina (4-3-3):
Dragowski; Odriozola (32' st Benassi), Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura (32' st Kokorin),
Pulgar (20' st Torreira), Duncan (32' st Maleh); Callejon (13' st Sottil), Vlahovic, Nico Gonzalez.
A disp.: Amrabat, Igor, Munteanu, Nastasic, Terracciano, Terzi, Venuti.
All:. Italiano.
Napoli (4-2-3-1):
Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (39' st Mertens), Anguissa; Lozano
(13' st Politano), Zielinski (13' st Elmas), Insigne (25' st Demme); Osimhen (39' st Petagna).
A disp.: Ghoulam, Jesus, Malcuit, Manolas, Marfella, Meret, Zanoli.
All.: Spalletti.
Arbitro: Sozza
Marcatori: 28' pt Quarta (F), 38' pt Lozano (N), 2' st Rrahmani (N)
Ammoniti: Quarta, Bonaventura, Pulgar (F); Anguissa, Rui, Demme (N). Recupero 1' pt e 4' st.
Raffaele Barra
Allenatore UEFA B, laureato in Comunicazione, ha A lezione dai grandi allenatori
frequentato un corso di specializzazione in psicologia
dello sport. Attualmente è Tecnico dell'Albignasego calcio
società che milita nel campionato di Eccellenza del veneto
ANALISI TATTICA
La costante della Fiorentina è quella di produrre gioco sulle corsie, con la collaborazione
terzino-mezzala-esterno alto (nella partita in esame a sinistra Biraghi, Duncan, Gonzalez e
a destra Odriozola, Bonaventura, Callejon). I viola prediligono ricercare il prima possibile i
giocatori esterni offensivi per poterne sfruttare la velocità e le abilità nell’1vs1, o sviluppare
combinazioni di catena.
Lo sviluppo laterale porta spesso all’utilizzo di cross per Vlahovic e gli altri giocatori
(esterno e mezzala opposti) che riempiono sistematicamente l’area di rigore.
Nella gara contro il Napoli, la squadra di Italiano, che utilizza il 4-3-3 come sistema di base
ha prevalentemente sviluppato sulla corsia di destra, dove Odriozola, Bonaventura e
Callejon hanno dimostrato buona intesa.
L'azione che proponiamo è "presa" da una uscita sulla destra ed è una delle svariate
combinazioni viste nel corso della gara, segno degli automatismi che si sono creati
all’interno delle catene laterali.
Dopo un primo tentativo sfumato, Milenkovic recupera il rilancio del Napoli e inizia la
costruzione di una nuova azione.
Il centrale viola porta palla fino alla metà campo dove è già alto il terzino Odriozola
(fotogramma 1).
51
A lezione dai grandi allenatori
Il Napoli schierato 4-2-3-1, difende 4-5-1 abbassando i due esterni e facendo entrare
Zielinski nella
linea dei
centrocampisti.
Notiamo il
"lavoro" della
catena laterale con
Callejon che
dall’esterno
converge verso il
centro, il terzino
che si alza in fascia
e Bonaventura che,
da mezzala,
completa la
rotazione
abbassandosi a
sostegno
(fotogrammi 2-
3).
52
A lezione dai grandi allenatori
Il Napoli per
contrastare la
superiorità
numerica sulla
fascia è costretto a
far abbassare
molto Insigne e
nel successivo
scarico verso
Bonaventura,
anche Zielinski
(fotogramma 4).
Nella successiva
giocata verso il
play Pulgar
(fotogramma 5),
che si avvicina
creando un rombo
di costruzione, la
viola mette ancora
in difficoltà il
Napoli.
Pulgar, vista la
libertà iniziale,
può infatti giocare
una palla aperta
per Odriozola che
attacca lo spazio
alle spalle della
linea partenopea
(fotogramma 6).
53
A lezione dai grandi allenatori
CONCLUSIONI
Per concludere questa breve analisi, la sequenza proposta ci mostra una delle varie
costruzioni effettuate durante la gara dalla Fiorentina attraverso l’utilizzo delle catene
laterali.
La perfetta scelta dei tempi di inserimento, di attacco allo spazio e di comunicazione tra i
giocatori ci fanno percepire le grandi abilità con le quali la Fiorentina sfrutta questo tipo di
attacco laterale.
Il Napoli soprattutto, nella prima frazione di gara, ha dovuto chiedere molto sacrifico ai
suoi giocatori offensivi per ristabilire la parità numerica in fascia, lasciando il solo
Osimhen davanti.
Questi sviluppi perimetrali, bilanciati dal play che aiuta a comporre un rombo di
costruzione e che funge da bilanciamento tra le catene di destra e sinistra, ci mostrano un
calcio dinamico, veloce fatto di ottime scelte di tempo e di buoni raccordi tra i giocatori.
54
A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
Vediamo allora alcune possibili esercitazioni che ci consentano di allenare la squadra a trovare automatismi e sviluppi
perimetrali e che portino a costruire con i giusti tempi nelle catene laterali.
Iniziamo proponendo un’attivazione tecnica utile sia a curare il gesto tecnico che gli scambi all’interno delle catene, per poi
passare ad un’esercitazione situazionale e delle partite a tema.
La seduta di allenamento è pensata per l’intera rosa, fatta da 20 giocatori di movimento e due portieri. Nelle situazioni pensate
per gli sviluppi offensivi i giocatori si alternano nel lavoro.
55
A lezione dai grandi allenatori
Variante 1: (interscambio esterno alto – esterno basso) A trasmette la palla a B che gioca a muro per A. A ricevuto il
passaggio di ritorno serve D che nel frattempo si è scambiato con C. D (con funzione di esterno basso) trasmette palla su B
che serve C (che nell’occasione diventa esterno alto).
Rotazioni: A va al posto di B – B va in D – D si posiziona al posto C.
Variante 2: (inserimento mezzala) A trasmette la palla a C, che effettua un controllo orientato aperto e gioca su D. D viene
incontro e gioca a muro per C (simulando una giocata chiusa). C ricevuto lo scarico, trasmette nello spazio per B (mezzala)
che si apre in fascia. Rotazioni A va al posto di C – C va in D – D si posiziona al posto B)
Punti chiave:
Ÿ postura del corpo del ricevente,
Ÿ qualità della trasmissione,
Ÿ tempi di gioco durante gli interscambi.
56
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ quando lo sviluppo finisce, o la palla esce dal campo, l’azione successiva ricomincia sempre dal Play,
Ÿ le catene, nei settori laterali possono essere contrastati solo dal difensore rosso di parte,
Ÿ se la squadra rossa conquista il possesso guadagna il punto se effettua 10 passaggi consecutivi.
Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco durante gli interscambi,
Ÿ qualità della trasmissione e della ricezione.
57
A lezione dai grandi allenatori
PARTITA A TEMA – 9 VS 6
Set up
Il focus di questa prima partita a tema è quello di trasferire il lavoro precedente in un contesto reale, anche se in superiorità
numerica.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri (i giocatori effettuano un lavoro fisico e poi subentrano secondo il proprio ruolo).
Descrizione
Su una metà campo, 9 giocatori blu, (due catene laterali, il centrale, il play e una punta) devono affrontare 6 avversari disposti
come in figura, cercando gli sviluppi e le combinazioni laterali. La squadra rossa deve cercare di recuperare la sfera e
verticalizzare immediatamente per il riferimento avanzato e andare a rete.
Regole:
Ÿ se il goal arriva dopo uno sviluppo laterale vale doppio.
Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco,
Ÿ velocità di trasmissione,
Ÿ immediata riaggressione per la chiusura della palla scoperta.
58
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ l’azione inizia sempre dal portiere.
Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco,
Ÿ velocità di trasmissione,
Ÿ transizione negativa.
59
3 A lezione dai grandi allenatori
In questo articolo andiamo ad gli spazi alle spalle delle linee rivali.
approfondire una situazione tattica Il contributo è arricchito e
tratta dalla partita Inter e Atalanta (6° completato da una sessione
giornata di serie A). Ci concentriamo incentrata sull’allenamento di questa
in particolare sulla modalità con la specifica situazione tattica.
quale, in fase di costruzione bassa,
l’Inter di Inzaghi ha attirato la
pressione avversaria per poi sfruttare
INTER (3-5-2):
Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12' st Dimarco); Darmian (12' st Dumfries), Barella (45' st
Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12' st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36' st Sanchez).
A disp.: Cordaz, Radu, D'Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli.
All.: Inzaghi
ATALANTA (3-4-1-2):
Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25' st Maehle); Zappacosta (32' st Pasalic), De Roon, Freuler,
Gosens; Pessina (18' st Djimsiti); Malinovsky (17' st Ilicic), Zapata (18' st Piccoli).
A disp.: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk.
All.: Gasperini
Arbitro: Maresca
Marcatori: 5' pt Martinez (I), 30' pt Malinovsky (A), 38' pt Toloi (A), 26' st Dzeko (I), 43'
Ammoniti: Bastoni, Calhanoglu, Barella (I), Malinovsky, Palomino, Zapata, Zappacosta, Toloi (A).
Vincenzo Russo
Allenatore UEFA B. Match Analyst FIGC 110/110. Autore A lezione dai grandi allenatori
del libro "Palle inattive: le soluzioni delle squadre
professionistiche", editore Allenatore.net
ANALISI TATTICA
Nella gara analizzata evidenziamo una soluzione in fase di costruzione nella quale l’Inter
decide di costruire corto nonostante l’Atalanta effettui un pressing, come suo solito, uomo
contro uomo. La squadra neroazzurra sembra accettare questa situazione, consapevole dei
vantaggi che si possono ottenere nel caso si riesca a superare la pressione ultra-offensiva.
Vediamo, grazie all’analisi dell’azione, quali sono gli aspetti rilevanti che rendono lo
sviluppo efficace. Ricordiamo che l’Inter utilizza il 3-5-2 come sistema di base, mentre
l’Atalanta il 3-4-1-2.
In prima costruzione l’Inter crea una struttura 4+2, posizionando: Skriniar e Bastoni sui
vertici dell’area piccola, Darmian e Perisic in ampiezza e De Vrij e Brozovic in appoggio.
L’Atalanta
risponde
aggredendo alto in
3v3 centrale
lasciando
inizialmente la
giocata esterna
agli avversari
(fotogramma 1).
Nel momento in
cui Bastoni
trasmette per
Handanovic ci
sono due
possibilità, giocare lungo o andare lateralmente su Skriniar e Darmian, cercando un’uscita
laterale. In questa specifica situazione i nerazzurri scelgono quest’ultima soluzione
arrivando su Darmian.
Come si vede dal fotogramma 2 i neroazzurri vengono aggrediti uomo su uomo fin nel
primo terzo di
campo chiudendo
ogni soluzione di
uscita sul corto.
Su Darmian esce il
quarto di
centrocampo
(Gosens), mentre
su Barella il
mediano di
sinistra (De Roon).
62
A lezione dai grandi allenatori
Da questa situazione di ipotetico vantaggio per gli avversari si genera la soluzione studiata
da Inzaghi per superare il blocco di pressione avversario, andando in pochi passaggi ad
attaccare la
profondità.
Darmian, gioca un
filtrante su Dzeko
che si muove
incontro, sul quale
accorcia il centrale
(Demiral)
(fotogramma 3).
Il centravanti
bosniaco ricevuta
palla, deve
necessariamente
effettuare uno
scarico o sul
metodista
Brozovic
posizionato al
limite d’area o
andare in
ampiezza sulla
mezzala Barella
smarcatosi
lateralmente.
Dzeko sceglie di
scaricare su
Barella e
muoversi in
direzione opposta.
Il movimento del
bosniaco da una
soluzione di
passaggio alla
mezzala
neroazzurra e
questo permette di
superare la
pressione avversaria (fotogramma 4-5). Dobbiamo evidenziare quindi l’importanza del
vertice lontano (Dzeko) che funge da raccordo e fornisce una soluzione incontro alle spalle
dei 4 giocatori in pressione. Inoltre è fondamentale la giocata "palla avanti-palla indietro-
palla nello spazio" effettuata dal bosniaco e da Barella. Grazie a questa giocata tutta di
prima l’attaccante si trova in condizione di fornire un passaggio nello spazio alle spalle
dell’ultimo difensore.
63
A lezione dai grandi allenatori
L’Atalanta si ritrova infatti con i giocatori totalmente fuori posizione, attirati dal palleggio
avversario e presi in controtempo dalla combinazione laterale.
Come si vede dal fotogramma 6 Demiral rincorre Dzeko mentre Palomino è in ritardo,
visto che aveva
accorciato su
Martinez.
Il braccetto di
destra (Toloi) deve
così assorbire
l’inserimento di
Calhanoglu.
Il bosniaco serve
nello spazio
proprio il
calciatore turco
(probabilmente in
fuorigioco) alle
spalle dell’ultima
linea avversaria,
giungendo così in
pochi passaggi
all’ultimo terzo di
campo
(fotogrammi 6-
7).
CONCLUSIONI
64
A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
L’obiettivo di questa seduta di allenamento è sviluppare "l’idea tattica" che prevede il superamento di un’aggressione alta
(pressing ultra-offensivo) avversaria giocando corto nel primo terzo, con l’obiettivo di creare i presupposti per sviluppare un
rapido attacco alla porta avversaria.
Si parte proponendo un’attivazione tecnica utile a curare il gesto tecnico e allo stesso tempo gli automatismi nei movimenti per
poi passare ad un’esercitazione situazionale e delle partite a tema funzionali a rendere ancor più situazionale l’idea tattica di
fondo.
ATTIVAZIONE TECNICA
Set up
Il focus di questa attivazione è quello di allenare ricezione, trasmissione e l’attacco dello spazio alle spalle della sagoma.
Giocatori utilizzati: 20 + 1 collaboratore tecnico (o 2 portieri che si devono alternare, uno partecipa all’esercitazione l’altro
lavora con il preparatore dei portieri).
N.B.: non potendo contare su un collaboratore o su un portiere da impiegare per creare tre postazioni da 7, si può anche
lasciare che in una stazione si lavori con solo 6 giocatori.
Descrizione
Si formano 3 esagoni delle dimensioni di 8-10mt con al centro una sagoma o un cono, a simulare un avversario.
Agli estremi della figura geometrica si posizionano 7 giocatori, 2 sul cinesino rosso di partenza e 1 per ogni angolo.
L’attivazione parte con il giocatore A che serve B. B chiude il triangolo con A (smarcatosi alle spalle del rispettivo delimitatore
colorato), simulando così un rapido uno-due con attacco alle spalle dell’avversario in pressione (fig. A).
Nel frattempo il giocatore C, partendo dal cinesino giallo, si muove verso il centro andando a posizionarsi alle spalle della
sagoma.
2
1
65
A lezione dai grandi allenatori
C si smarcai davanti alla sagoma per ricevere il passaggio di A. C Impossibilitato a girarsi, (vista la presenza potenziale di un
avversario alle spalle), gioca lateralmente per B che si è smarcato dal cinesino blu (fig. B).
A questo punto C, scaricata palla, si smarca nello spazio laterale alla sagoma, per ricevere il passaggio di ritorno di B.
Ricevuta la sfera da B, C trasmette su D che si è aperto sul fianco del cinesino rosso (fig. C).
Le rotazioni prevedono che A passi sul cinesino blu, B su quello giallo e C sulla postazione iniziale. D, ricevente finale dello
sviluppo, avvierà la medesima attivazione sul versante opposto, finendo con il passaggio lungo per il giocatore “doppione”
posizionato sul primo cinesino rosso.
Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza (forza, precisione) dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento,
Ÿ monitorare l’attacco allo spazio e le posture dei riceventi.
66
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ solo uno dei due giocatori posti su ogni delimitatore colorato sarà chiamato in causa, l’altro rimarrà fermo sulla posizione
iniziale,
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra (tranne per la rifinitura finale),
Ÿ massimo due tocchi per i giocatori di movimento.
Lo sviluppo dell’esercitazione inizia con una navetta dei singoli elementi che simulano un innalzamento del baricentro
allontanando la pressione avversaria dall’area, dando l’idea di una costruzione lunga del portiere. Successivamente ripiegano
rapidamente sul punto di partenza per poi iniziare lo sviluppo dal basso con il portiere che trasmette palla per il difensore
centrale (fig. A).
67
A lezione dai grandi allenatori
A questo punto si avvia lo sviluppo i giocatori che inizialmente giocano corto nel primo terzo di campo (fig. B).
A chiamata del tecnico la manovra del gioco progredirà per linee esterne o interne andando a sviluppare determinate soluzioni
offensive finalizzate alla conclusione nella porta (fig. C).
Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento e l’efficacia negli smarcamenti,
Ÿ monitorare l’aspetto metabolico con il preparatore adeguando le metrature delle navette.
68
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra,
Ÿ obbligo di due tocchi per i giocatori di movimento.
Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte sulla ripresa del gioco,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli sulla prima pressione,
Ÿ monitorare l’aspetto tattico della riaggressione immediata nel gioco di posizione.
69
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra,
Ÿ obbligo di due tocchi per i giocatori di movimento,
Ÿ attaccanti - il goal su rifinitura laterale: 1 pt,
Ÿ attaccanti - il goal su passante/filtrante: 2 pt,
Ÿ difendenti - il recupero della palla nella metà campo gialla (vicino alla porta avversaria) con goal: 2 pt,
Ÿ difendenti - il recupero della palla nella metà campo difensiva: 1 pt.
Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte sulla ripresa del gioco,
Ÿ monitorare l’aspetto tattico degli inserimenti senza palla,
Ÿ monitorare l’aspetto tecnico delle rifiniture differenti,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli sulla prima pressione.
70
4 A lezione dai grandi allenatori
LEEDS (4-1-4-1): Meslier, Shackleton ( 91’ st Summerville), Cresswell, Cooper, Firpo, Phillips, Raphinha (69’ st Roberts), Klich, Dallas, James (45’ pt
Harrison), Rodrigo. A disp.: Drameh, Fuhr Hjelde, Summerville, Harrison, McCarron, Greenwood, Roberts, Gelhardt, Klaesson.
All.: Bielsa
WEST HAM (4-2-3-1): Fabianski, Coufal, Zouma, Ogbonna, Cresswell, Soucek, Rice, Bowen, Fornals, Benrahma, Antonio. A disp.: Dawson, Johnson,
Diop, Lanzini, Noble, Vlasic, Král, Yarmolenko, Areola.
All.: Moyes
Arbitro: Friend
Marcatori: 19' pt Raphinha (L), 67' st Firpo (L autogol), 90' st Antonio (WA).
Ammoniti: Raphinha 20' (L), Fornals 28' (WA), Antonio 55' (WA), Meslier 70' (L), Roberts 81' (L).
LEEDS (4-1-4-1): Meslier, Shackleton, Llorente, Cooper, Firpo, Phillips, Raphinha, Dallas (78’ st Roberts), Klich (94’ st Struijk), James, Rodrigo. A
dispo.: Cresswell, Harrison, Gelhardt, Klaesson, Hjelde, Struijk, Greenwood, McKinstry, Roberts.
All.: Bielsa
WEST HAM (4-2-3-1): Foster, Femenía, Troost-Ekong, Sierralta (68’ st Kabasele), Rose, Kucka, Sissoko, Sarr, Tufan (59’ st João Pedro), Dennis,
King (46 st Sema). A disp.: Masina, Kabasele, Gosling, Bachmann, Ngakia, João Pedro, Cucho Hernández, Sema, Cleverley.
All.: Llompart
Arbitro: Hooper
Marcatori: 18' pt Llorente (L).
Ammoniti: Femenía 59' (W), Sarr 65' (W), Dennis 90' (W).
Federico Trudu
Allenatore UEFA B. Attualmente allenatore presso A lezione dai grandi allenatori
US Arborea che milita nella cat promozione. E tecnico
ufficiale under 13 CFT Sardegna
ANALISI TATTICA
Lo sviluppo del gioco della squadra del “LOCO”si basa spesso sulla ricerca dell’attacco
laterale.
La fase di possesso alterna momenti in cui viene controllato il ritmo attraverso il palleggio,
a fasi in cui la squadra effettua attacchi diretti alla linea difensiva avversaria, grazie a
movimenti continui senza palla.
La dislocazione di partenza utilizzata nell’ultimo periodo (ma già presente nella passata
stagione) è un 1-4-1-4-1, diverso per occupazione degli spazi dal famoso e tanto analizzato
1-3-3-1-3 ma non differente per "concetti" e principi.
Ovviamente parlare solo in termini numerici del calcio di Bielsa è riduttivo se non del tutto
inefficace visti i numerosi movimenti, rotazioni e interscambi che vengono richiesti ai
giocatori.
Nel fotogramma 1 si vede come la squadra vada a ricercare la densità laterale con più
giocatori.
La squadra Inglese come detto in precedenza usa molto le catene laterali andando a
ricercare, con i tre giocatori coinvolti, la figura geometrica del triangolo e mantenen-
do tale struttura anche nel momento in cui gli interpreti effettuano interscambi e rotazioni,
riuscendo ad occupare sempre la zona del vertice, la zona interna e la massima ampiezza.
Partendo da questa struttura, ai giocatori è richiesta sempre una costante, ovvero l’attacco
dello spazio.
72
A lezione dai grandi allenatori
Vediamo alcuni esempi grafici sia della disposizione a triangolo laterale, sia dei movimenti
che i tre giocatori effettuano senza palla.
In entrambi i
fotogrammi 2 - 3
si nota subito:
1) la disposizione a
triangolo dei tre
giocatori,
2) il continuo
attacco dello
spazio da parte di
uno o più elementi
della catena, (nelle
immagini è
l’interno che
invadere lo spazio
alle spalle della
linea difensiva
avversaria).
Anche nel fotogramma 4 preso al minuto 21, si riscontra la solita struttura ma in questo
caso è l’esterno
basso che attacca
lo spazio dopo ver
effettuato un
interscambio con
l’interno.
Questo a
testimonianza
dell’occupazione
variabile delle
posizioni.
73
A lezione dai grandi allenatori
Nei fotogrammi 5 - 6, presi dalla partita che il Leeds a giocato contro Watford, altri due
esempi di attacco
dello spazio.
Come si evince
dalle immagini lo
spazio viene
sempre attaccato
da uno dei
giocatori della
catena laterale,
nel primo caso è
l’interno di
centrocampo nel
secondo è
l’esterno basso.
In questo ultimo
caso l’esterno
basso sibutta alle
spalle del terzino
avversario, mentre
nei fermo
immagine
precedenti
l’inserimenti
avvenivano tra
terzino e centrale
L’attacco della profondità con questo tipo di inserimenti porta notevoli benefici, in quanto:
Ÿ disorganizza il blocco difensivo avversario che deve rispondere con degli adattamenti
immediati;
Ÿ offre una soluzione di passaggio qualora lo spazio non venga difeso;
Ÿ dilata la zona di rifinitura, con la linea avversaria che in caso di palla aperta deve
reagire coprendo la profondità;
Ÿ isola gli esterni in alti in 1v1 creando cosi superiorità qualitativa.
74
A lezione dai grandi allenatori
Nel fotogramma 7 si nota molto bene come l’attacco allo spazio dilati le distanze tra
reparto di
centrocampo e
difesa avversaria.
CONCLUSIONI
75
A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
A seguire una sessione di allenamento nella quale andiamo a evidenziare alcune esercitazioni tecnico-tattiche, utili ad
allenare i principi di gioco esposti nell'articolo.
ATTIVAZIONE TECNICA
Set up
Il focus dell’attivazione è quello di lavorare su interscambi di posizione effettuati con i giusti tempi di gioco e sull’attacco dello
spazio alle spalle della linea difensiva avversaria.
Giocatori utilizzati: 20 (10 per stazione) + 2 portieri che si alternano.
Descrizione
La squadra viene divisa in due gruppi, uno lavora sulla catena di destra e l’altro sulla catena sinistra.
La combinazione inizia con il giocatore 1 che trasmette palla a 2 che conduce palla. La conduzione di 2 è l’innesco per gli
interscambi dei giocatori della catena laterale, i quali devono costruire una combinazione che prevede l’inserimento finale oltre
la linea avversaria (rappresentata dalle sagome rosse).
Possiamo decidere di codificare la combinazione, o fare in modo che siano i giocatori a decidere come muoversi e come
giocare la palla, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo che è quello di ricomporre sempre il triangolo e di attaccare la
profondità.
Punti chiave:
Ÿ la capacità dei giocatori di riconoscere tempi e spazi,
Ÿ collaborazione offensiva,
Ÿ interscambi e movimenti senza palla.
76
A lezione dai grandi allenatori
RONDOS 6V4
Set up
Il focus del rondos è quello attaccare lo spazio in maniera continua senza interruzioni.
Giocatori utilizzati: 20 giocatori (10 per campo).
Descrizione
In un campo suddiviso in due settori (diviso dalle sagome), si gioca un possesso 6 vs 4. L'obiettivo per i blu è quello di
passare da un settore all'altro servendo un compagno nello spazio oltre le sagome.
Nel “settore di possesso” i giocatori rossi difendono con tre uomini, mentre un quarto si posiziona nel settore vuoto, in attesa
di un avversario.
I giocatori blu devono cercare d'imbucare per un compagno che si inserisce, il quale una volta entrato nell'altro settore deve
cercare di superare l'avversario e portare la palla oltre la linea di fondo del campo. Contemporaneamente tutti gli altri giocatori
si spostano nel nuovo settore, all'interno del quale ripartirà nuovamente il 6 vs 3 (un giocatore rosso rimane nel “campino”
precedente).
Regole:
Ÿ la squadra rossa si deve sempre posizionare con tre giocatori nel settore dove si trova la palla e uno nel settore senza
palla,
Ÿ l’attacco allo spazio deve essere continuo,
Ÿ se il giocatore blu che attacca lo spazio non viene servito dal possessore deve rientrare nel settore dove si trova il
possesso,
Ÿ una volta arrivati nel secondo settore il difensore che si trova all’interno dello stesso diventa attivo, il ricevente deve
superare il difendente e portare la palla oltre la linea che delimita il campo. Intanto gli altri giocatori si spostano nel settore
dove "risiede" la palla,
Ÿ si può ricercare un secondo attacco allo spazio solo dopo aver ricostruito la situazione numerica di partenza (6v3) nel
settore con la palla.
Punti chiave:
Ÿ attacco dello spazio,
Ÿ gestione del possesso,
Ÿ gestione superiorità,
Ÿ interazioni offensive.
77
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ il gioco di posizione è mono direzionale, una volta che una delle due squadre arriva all’obiettivo si parte da un altro
pallone sempre a favore della squadra che ha appena fatto il punto,
Ÿ i jolly e il difensore centrale non possono attaccare lo spazio.
Punti chiave:
Ÿ occupazione spazi,
Ÿ interazioni offensive,
Ÿ interscambi di posizione,
Ÿ attacco dello spazio.
78
A lezione dai grandi allenatori
Regole:
Ÿ la linea difensiva rossa può difendere l’area solo nel momento in cui ci sia entrata la palla,
Ÿ nei settori esterni possono entrare solo le catene laterali (terzino, esterno, interno di centrocampo),
Ÿ l’attacco alle spalle della linea rossa può avvenire sia centralmente che lateralmente,
Ÿ se il goal arriva dopo un attacco dello spazio laterale vale doppio,
Ÿ se il goal arriva da un’azione centrale le squadre cambiano i compiti,
Ÿ se la squadra rossa conquista il possesso guadagna il punto se effettua 10 passaggi consecutivi.
Punti chiave:
Ÿ creazione di duelli nelle catene laterali,
Ÿ ricercare movimenti e interscambi che permettano un attacco alla linea laterale,
Ÿ transizione negativa in riaggressione immediata per il recupero della palla e il conseguente riposizionamento.
79
N° 201
Novembre 2021
ESERCITAZIONI 8
La gestione del possesso
di Mattia Balestracci
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Mattia Balestracci
Allenatore UEFA B. Attualmente è Tecnico under 14 Esercitazioni
ACF Fiorentina
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Esercitazioni
Andando ad analizzare i dati statistici, il non solo sull’idea tattica, ma anche a livello
primo aspetto interessante è il “fattore tecnico e mentale, anche su giocatori che
allenatore”: non sono necessariamente (o precedentemente non spiccavano in questo
solamente) le squadre con giocatori più contesto tattico.
tecnici a gestire di più il possesso, ma sono
invece le squadre con i mister che basano il Si nota comunque che nessuna squadra
loro modello di gioco su questo aspetto. arriva in media al 60% di possesso palla,
In particolare Italiano e Sarri, che vedono le indicando così un equilibrio a livello di
loro squadre Fiorentina e Lazio appaiate dominio della gestione nel campionato.
per “tempistica”di possesso palla, sono Così come è interessante vedere che la
allenatori che in ogni società dove hanno fascia con più possessi a livello di tempo in
allenato hanno portato questa “filosofia” media è quella che va dai 5” ai 15”, dato che
legata al mantenimento, andando a lavorare fotografa bene la durata delle azioni.
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Esercitazioni
Numero di giocatori: 16
Età consigliata: 14/18 anni
Obiettivo:
stimolare la squadra a gestire il possesso spostando palla nelle zone di campo (in questo caso settori) solo dopo essere
riusciti a garantire la superiorità nella zona di campo in possesso.
Descrizione:
in un campo suddiviso in 9 settori si gioca un rondo 10 vs 6, nel quale la squadra in possesso (in superiorità numerica)
si disloca in campo rispettando le posizioni del proprio sistema di gioco (a metà tempo si cambiano i 6 ruoli).
L’obiettivo della squadra in possesso sarà quello di creare superiorità nel settore dove si trova la palla, mantenere la
sfera per almeno quattro passaggi e poi andare a giocare in un altro settore.
E' importante che i giocatori posizionati negli altri settori siano ben scaglionati in modo da creare linee di passaggio
utili per uscire dal settore, oltre a essere pronti in transizione negativa in caso di perdita di possesso. L'obiettivo dei 6
difendenti è quello di recuperare palla e portarla fuori dal settore di competenza.
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Esercitazioni
Numero di giocatori: 16
Età consigliata: 14/18+ anni
Obiettivo:
preparare la squadra a gestire il possesso sotto pressione andando a creare superiorità in una zona per attirare
avversari e poi attaccarli nella zona opposta.
Descrizione:
si crea un campo diviso in 5 settori, dei quali uno (il centrale) viene considerato di passaggio. L'obiettivo della squadra
in possesso, che gioca in superiorità 10 vs 6, è quello di mantenere la sfera in uno dei quattro settori perimetrali e
utilizzare quello centrale come “sfogo” per andare nel settore opposto a quello dove si trova la palla (alto-basso,
destra-sinistra). I possessori ottengono il punto ogni 6 passaggi (così da stimolare la pressione forte avversaria) e ogni
volta che riescono ad andare nel settore opposto passando per la zona centrale, (dove si è attaccabili ma non contano
i passaggi). Se la squadra in non possesso recupera ottiene 3 punti se riesce a guidare palla fuori dal campo, in modo
da stimolare la squadra in possesso a lavorare compatta e pronta alla transizione negativa.
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Esercitazioni
Numero di giocatori: 17
Età consigliata: 16/18+ anni
Obiettivo:
allenare il mantenimento del possesso in posizione, indirizzando la manovra creando zone di superiorità grazie
all'utilizzo dei jolly.
Descrizione:
si gioca un possesso schierati nei ruoli, avendo come obiettivo principale quello del mantenimento. Possiamo
assegnare un punto dopo un certo numero di passaggi eseguiti vincolando i jolly a non giocare tra di loro o a eseguire
al massimo 2 passaggi consecutivi tra essi.
La squadra difendente ha l'obiettivo di recuperare palla cercando, una volta conquistata, di giocare sul jolly per
rendere effettivo il cambio di possesso.
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Esercitazioni
Obiettivo:
“risalire” il campo con il possesso.
Descrizione:
si crea un campo con 3 settori orizzontali, in alcuni dei quali vi sono vincoli ben precisi.
Nel primo settore (difensivo) la squadra dovrà eseguire almeno quattro passaggi prima di poter “servire” un
compagno nello “spazio” successivo o invadere il settore in conduzione.
Nel secondo settore (il più ampio) non ci sono vincoli di passaggi, ma si può uscire da esso (verso l’ultimo spazio) solo
nel momento in cui tutti i giocatori della squadra in possesso hanno liberato il settore difensivo.
Nel terzo settore non ci sono vincoli. Se la squadra in non possesso recupera palla giocherà con i vincoli del settore nel
quale si trova.
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