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N° 201
Novembre 2021

REDAZIONALE 1
Occorre aumentare i giri
del motore e alzare il livello
di Massimo Lucchesi

La presentazione del palinsesto mensile

Foto: Unsplash.com - Fabrizio Andrea Bertani

RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO ( LU ) TEL. 0584 976585 - FAX 0236215556
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Massimo Lucchesi Redazionale
CEO Allenatore.net
Allenatore UEFA B

Apro una piccola parentesi e mi fa molto


piacere condividere questa notizia in
anteprima con tutti gli abbonati: nel 2022
potremo finalmente riprendere con gli
eventi nazionali e internazionali.
In particolare, in merito a questi ultimi,
saranno due gli appuntamenti clou: il primo
a Lisbona in Aprile e il secondo a Valencia a
Maggio.
Torneremo quindi a far visita al settore
giovanile del Benfica, uno dei più quotati
del panorama internazionale e, grazie alla
collaborazione e al supporto di VFC Italy,
voleremo quindi in Spagna dove andremo a
studiare le metodologie dell'accademia del
Valencia.
Si tratta di due stage straordinari che
soddisfano sia l'esigenza di aggiornarsi e
scoprire metodologie nuove, sia la voglia di
condividere momenti spensierati con altri
colleghi.
Ne riparleremo più avanti con tutti i
dettagli.

Il campionato di serie A ha intanto ormai


superato la soglia delle dieci giornate
(sopraggiunta nel turno infrasettimanale) e
diventa interessante comparare il
rendimento delle diverse squadre in merito
a quanto raccolto, nello stesso periodo, lo
scorso anno.
E' chiaro che si tratta di valutazioni inficiate
dal fatto che la sequenza di partite
affrontate dalle varie compagini è diversa
da quella dello scorso anno ma, a
prescindere, alcune utili indicazioni
possono essere tratte.
Il Napoli di Spalletti (+7), la Fiorentina di
Italiano (+6) e il Torino di Juric (+5) sono
le squadre cresciute maggiormente. Segue
l'Atalanta che ha tre punti in più rispetto
Foto: Shutterstock.com - Ettore Griffoni
alla stagione 20/21.

6
Redazionale

Il Milan di Pioli ha invece due punti in più


rispetto allo scorso anno mentre l'Inter di
Inzaghi ha ottenuto gli stessi punti della
squadra di Conte.
Sempre per ciò che concerne le big l'arrivo
di Sarri alla Lazio, Allegri alla Juve e Mou
alla Roma non è coinciso con un netto
cambio di passo.
La Juve ha addirittura due punti in meno
rispetto alla stagione passata e anche le
squadre della capitale sono in linea con lo
score dello scorso anno (+ 1 per Mou
rispetto a Fonseca mentre Sarri e Inzaghi
pareggiano con 17 punti).
Per concludere, i cali più evidenti sono
invece quelli di Sassulo (-5), Cagliari (-6) e
Verona (-4), con queste ultime due
compagini che, al pari della Salernitana,
hanno già provveduto a cambiare guida
tecnica.
Sarà interessante scoprire, nel proseguo
della stagione se Milan e Napoli riusciranno
a mantenere l'incredibile marcia tenuta fino
ad ora; se la Juve saprà invece invertire la
rotta; se Inter e Atalanta saranno in grado
di accelerare per competere per il titolo e
chi tra Torino, Fiorentina, Sassuolo e
Bologna riuscirà a ritagliarsi un ruolo da
protagonista. Con grande attenzione
seguiremo anche Lazio e Roma per capire
chi, tra Sarri e Mourinho, riuscirà a
effettuare quel cmbio di passo che si
auspicano le due tifoserie.
Premesso ciò tutti i campionati, da quelli
professionistici a quelli dilettantistici,
stanno entrando nella fase cruciale e dal
mese di novembre è importante alzare i giri
del motore per aumentare il livello di
performance della propria squadra.
Dopo un anno e mezzo di sosta forzata non
ci possiamo permettere di perdere ulteriore
tempo.

Buon lavoro!
Foto: Shutterstock.com - Fabrizio Andrea Bertani

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PALINSESTO N. 201 – Novrembre 2021

CONTRIBUTO N° 1 – REDAZIONALE
Il nuovo Focus
Massimo Lucchesi
PDF – Occorre aumentare i giri del motore e alzare il livello.
La presentazione del palinsesto e delle novità del mese.

CONTRIBUTO N° 2 – GIOVANI
L’importanza della didattica nei giovani
Luca Danieli
PDF – Ricezione e indirizzamento della manovra.
L’importanza del primo controllo per l’indirizzamento della manovra offensiva.

CONTRIBUTO N° 3 – IN PRIMO PIANO


L’approfondimento del mese
Alberto D'Arcangelo
PDF – Ribaltare il gioco: le soluzioni adottate dalla squadra di Diego Simeone.
Analisi tattica ed esercitazioni per allenare la squadra a ribaltare velocemente il gioco.

CONTRIBUTO N° 4 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
a cura della redazione
Aggredire la profondità: la soluzione tattica utilizzata dal Venezia contro la Fiorentina.
L'analisi del gol di Aramu in Venezia - Fiorentina e le esercitazioni per allenare la squadra.

CONTRIBUTO N° 5 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Raffaele Barra
PDF – Sviluppi perimetrali: la soluzione tattica utilizzata dalla Fiorentina di Italiano nella
gara contro il Napoli.
L'analisi dello sviluppo adottato dai viola e le esercitazioni per allenare la squadra.

CONTRIBUTO N° 6 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Vincenzo Russo
PDF – Sviluppo sotto pressione con l’utilizzo del vertice lontano come raccordo: la
soluzione tattica utilizzata dall’Inter di Inzaghi contro l’Atalanta.
L’analisi della soluzione tattica e dei movimenti della squadra lombarda in funzione degli avversari e le
esercitazioni per allenare la squadra.

CONTRIBUTO N° 7 – TATTICA
A lezione dai grandi allenatori
Federico Trudu
PDF – Rotazioni e interscambi nella catena laterale: la costante adottata dal Leeds di Bielsa.
L'analisi dello sviluppo perimetrale utilizzato dalla compagine inglese e le esercitazioni per allenare la
squadra.

CONTRIBUTO N° 8 – ESERCITAZIONI
Dalle statistiche alle esercitazioni
Mattia Balestracci
PDF – La gestione del possesso.
Saper gestire, manipolare e utilizzare il possesso è diventato un requisito fondamentale per cercare di
mantenere il controllo della gara.

WWW.ALLENATORE.NET MAGAZINE: N.201 novembre 2021


Editore: Edizioni Allenatore.net, via Francalanci 418 – 55054 Massarosa (LU). Tel: +39 0584 1841812.
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Direttore Responsabile: Ferrari Fabrizio
Direttore Editoriale: Lucchesi Massimo
Fotografie: Shutterstock.com, Fotolia.com, 123rf.com, Pixabay.com, Dreamstime.com pxhere.com - Unsplash e VisualHunt
La foto di copertina è di Celso EFKS/Shutterstock.com
Provider-stampatore: Genesys Informatica Srl. (www.hostingsolutions.it) Via dei Cattani 224 / 18 - 50145, Firenze (FI)

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N° 201
Novembre 2021

SETTORE GIOVANILE 2
Ricezione e indirizzamento
della manovra
di Luca Danieli

L’importanza del primo controllo per l’indirizzamento della manovra offensiva

Foto: Shutterstock.com - Vlad1988

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DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Luca Danieli
Allenatore UEFA C. responsabile tecnico attività di base SC United.
Co-fondatore dell’Accademy calcistica ASD SIFTA. Autore dei libri -
Settore giovanile
Lo sviluppo della tecnica nel giovane calciatore e lo sviluppo del
pensiero tattico.

“Dallo stop si giudica un giocatore. In quel gesto c’è il rapporto naturale che il
bambino ha con la palla.
Testa-palla, petto-palla, coscia-palla. E poi il piede: interno, esterno, punta, tacco,
suola”
FONTE: tratto dal libro "I segreti dell’osservatore di calcio"
edizioni Mursia (Mino Favini)

In fase di possesso durante l'attacco E' vitale quindi sottolineare la stretta


manovrato possiamo distinguere differenti relazione e interdipendenza tra la
momenti o fasi. tipologia di primo controllo che
Sicuramente l'obiettivo principale è quello effettua il ricevente e gli scenari che
di superare le varie linee avversarie. possono aprirsi.
Inizialmente vi sarà una fase che possiamo Un giocatore che effettua un controllo in
definire di “appoggio della manovra”, nella apertura offre un'opportunità
quale si sceglie dove e come spostare la d'indirizzamento ben differente rispetto a
sfera, per muovere e destabilizzare gli un ricevente che esegue uno stop in
avversari con la finalità di superare la prima chiusura verso la direzione di provenienza
pressione. del passaggio (magari per proteggersi da
Successivamente vi sarà una fase un'eventuale pressione avversaria).
d'indirizzamento, ovvero, dove far Nel primo caso il possessore ha la
progredire la manovra con la finalità di possibilità ricercare sviluppi verticali,
andare a creare situazioni favorevoli che cercando di imbucare in zona rifinitura o
permettano di “aprire” sviluppi di rifinitura. trasmettere direttamente in profondità, o,
Da una situazione di rifinitura si passerà poi in alternativa, coinvolgere i compagni
agli sviluppi che permettono di attaccare posizionati sul lato debole effettuando un
l'ultima linea avversaria. cambio gioco.
In ognuna delle seguenti “tappe” di attacco Nel secondo caso il controllo chiuso
manovrato è evidente come il controllo precluderebbe queste soluzioni obbligando
della palla debba essere considerato un la squadra a mantenere la sfera in “zona
pre-requisito fondamentale per lo sviluppo palla” per poter uscire successivamente.
di qualsiasi azione offensiva, e quindi la Allo stesso modo un controllo a seguire
relazione tra il tipo di ricezione e lo sviluppo trasferisce un grado di dinamicità alla fase
di gioco è molto alta. d'indirizzamento sicuramente differente
Un buon primo controllo orientato, rispetto a una ricezione sul posto con la
possibilmente derivante da una postura pianta del piede, più funzionale ad esempio
corretta in pre-ricezione, spalanca al per attirare e mantenere (lo spazio tra le
possessore molteplici possibilità di scelta, linee viene ricercato successivamente).
soprattutto in fase d'indirizzamento della Dobbiamo quindi considerare il primo
manovra. controllo come il primo “segnale
Ovviamente poi sarà anche il tattico” che indica il successivo
comportamento avversario a incidere sulla sviluppo perseguibile.
scelta finale del possessore. In certi casi il ricevente, compie un
determinato controllo volutamente, dopo

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Settore giovanile

aver analizzato in fase di pre-ricezione la Ÿ Oriento la ricezione verso la porta rivale


situazione, altre volte potrebbe sbagliare il per poter giocare in verticale (imbucata o
controllo, non riuscendo a effettuare la lancio diretto), o per andare in
ricezione come avrebbe voluto. penetrazione.
A prescindere da ciò i giocatori possibili
riceventi devono avere la capacità di saper Nel percorso di settore giovanile è
“interpretare” la tipologia del controllo fondamentale lavorare sulle tipologie di
effettuato per poter fornire le soluzioni controlli e soprattutto cercare di formare
necessarie a sviluppare l'azione successiva. giocatori abili a compiere ricezioni in modo
Ecco alcune forme di dialogo (controllo / consapevole, consci che il tipo di controllo
sviluppo). effettuato incide sul comportamento dei
Ÿ Controllo sul posto per mantenere la palla possibili riceventi e di conseguenza sul
al sicuro e attrarre l’avversario. possibile sviluppo di gioco.
Ÿ Oriento il controllo verso una delle due
fasce laterali del campo per aggirare il
reparto di centrocampo avversario.

Foto: Shutterstock.com - Dziurek


Settore giovanile

ATTIVAZIONE TECNICA: stazioni tecniche per la ricezione orientata di una palla


radente

Obiettivi:
sviluppare varie tipologie di controllo orientato in fase di ricezione di un passaggio radente.

Descrizione:
i giocatori vengono divisi in 3 stazioni nelle quali effettuano in forma semplificata differenti controlli su trasmissione
radente, in relazione alle necessità e alle scelte di gioco che caratterizzano in gara i vari contesti di gioco.

Punti chiave:
verificare l’abilità di controllo palla mostrata dai propri giocatori per comprendere su quale tipologia di ricezione
orientata “intervenire” maggiormente durante la pratica d’allenamento correttiva dei gesti tecnici fondamentali.
Come viene evidenziato nel disegno, i giocatori effettuano un controllo orientato a 45° (ricevendo un passaggio
frontale), un controllo a 90° (passaggio da un compagno posto lateralmente) e un controllo a 180°.

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Settore giovanile

ATTIVAZIONE TECNICO-TATTICA: rondos 4+1vs2 a due tocchi obbligatori

Obiettivi:
allenare la ricezione orientata per velocizzare l’indirizzamento della manovra offensiva.

Descrizione:
si gioca un rondo 4+1 vs 2 a due tocchi obbligatori, vincolando di fatto i calciatori in possesso all’esecuzione continua
di ricezioni orientate a preparare la giocata immediatamente successiva.
In caso d'intercetto colui che ha sbagliato il passaggio assume il ruolo di difendente al posto del calciatore che ha
conquistato la sfera. Non vale il contrasto sui calciatori perimetrali alla struttura di gioco, mentre si può intervenire sul
giocatore interno.

Punti chiave:
verificare l’abilità dei possessori nell’eseguire un primo controllo funzionale a una rapida prosecuzione della manovra
offensiva.

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Settore giovanile

ESERCITAZIONE SITUAZIONALE: possesso mobile 3 vs 3 + 3 jolly (2 esterni e 1


interno)

Obiettivi:
indirizzare la manovra offensiva alternando imbucate dirette a scorrimenti in ampiezza per poi trovare la
verticalizzazione alle spalle della linea di pressing avversaria.

Descrizione:
in un campo come in figura (12 x 18 mt) si effettua un possesso mobile a due settori. Nel settore in cui si trova il
pallone si gioca un 2vs2, mentre nello spazio opposto si resta in una condizione di parità numerica 1vs1. Sulle fasce
laterali del perimetro di gioco si muovono due sponde con funzione di jolly, sfruttabili per aggirare la pressione rivale e
imbucare poi alle spalle dei primi pressatori avversari. Inoltre vi è la presenza di un jolly interno che ha la libertà di
muoversi in ambedue i settori interni per generare una condizione di superiorità numerica in zona palla o alle spalle
della prima linea di pressing.
E' importante scegliere il giusto indirizzamento della manovra alternando imbucate dirette a scorrimenti in ampiezza
per poi trovare la verticalizzazione alle spalle della linea di pressing avversaria. Ciò dipende ovviamente dallo spazio
concesso dall'avversario e dalla capacità del possessore di ricevere e orientarsi nella direzione più funzionale.

Punti chiave:
osservare la funzionalità dei primi controlli scelti dai possessori per verificare se le modalità d'indirizzamento
dell’azione offensiva sono adeguate rispetto alle scelte di contrapposizione difensiva rivale.

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Settore giovanile

ESERCITAZIONE SITUAZIONALE: gioco di costruzione per l’indirizzamento


dell’attacco manovrato

Obiettivi:
allenare la squadra all’indirizzamento della costruzione offensiva ricercando l’uscita per vie centrali.

Descrizione:
in un campo 25 x 30 circa si gioca un 1+5 vs 4 per stimolare l'indirizzamento della manovra per vie centrali in fase di
costruzione.
Obiettivo della squadra rossa è trasmettere la sfera in una delle due porticine mentre quello dei difendenti è
riconquistare il pallone e concludere a rete nella porta difesa dal portiere rivale. I possessori lavorano in posizione e
formano una struttura composta dai due difensori centrali, il vertice basso e le due mezze-ali.
Posizionando le porticine internamente i giocatori saranno “indotti” a ricercare imbucate interne e di conseguenza
utilizzare controlli funzionali a quel determinato sviluppo.
E' importante monitorare i controlli orientati dei possessori (funzionali a giocare dentro) e gli smarcamenti dei
riceventi che devono fornire linee di passaggio alle spalle dei difendenti.

Punti chiave:
osservare le scelte dei calciatori sui primi controlli, cercando di evitare ricezioni orientate in direzioni inopportune, che
non favoriscono quindi un indirizzamento efficace dell’azione offensiva.

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Settore giovanile

PARTITA A TEMA: indirizzare il gioco tra le linee difensive rivali

Obiettivi:
allenare i calciatori a ricevere negli spazi di mezzo e incentivare l'indirizzamento della manovra “verticale”.

Descrizione:
la seguente partita a tema prevede un 9vs9 in campo diviso a 3 settori, con l’aggiunta di due porzioni di spazio
intermedie (delimitate da coni e cinesini gialli in figura) tra i reparti di gioco delle due compagini.
In tali spazi si possono muovere solamente i calciatori della squadra in possesso, i quali devono effettuare ricezioni
adeguate con l’obiettivo di sviluppare l’azione offensiva. Lo sviluppo prevede l'occupazione obbligatoria di tali spazi.
Con questa esercitazione si cerca di allenare il ricevente a posturarsi e scegliere il controllo orientato più vantaggioso,
considerando il fatto che inizialmente non potrà essere attaccato.
Ogni qualvolta la palla esce dal campo di gioco l’azione ripartirà dal portiere della squadra che avrebbe beneficiato
della rimessa laterale.

Punti chiave:
verificare la qualità tecnico/tattica del controllo, lo scaglionamento offensivo e l’occupazione dinamica degli spazi di
mezzo da parte dei calciatori della squadra in possesso.

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Settore giovanile

PARTITA A TEMA: diagonalità di passaggio, dall’indirizzamento per vie interne allo


sviluppo

Obiettivi:
incentivare il primo indirizzamento dell’attacco manovrato verso il centro del campo e lo sviluppo successivo per vie
esterne.

Descrizione:
si gioca una partita 8vs8 in campo a clessidra, al fine di stimolare la ricerca di diagonalità di passaggio da parte dei
calciatori della squadra in possesso.
In particolar modo la forma della struttura di gioco induce a ricercare un primo indirizzamento per vie interne e,
successivamente l’attacco della trequarti avversaria attraverso sviluppi per vie esterne.
Nella metà campo di costruzione i giocatori in possesso lavorano in situazione di superiorità (4vs3).
Quando la palla giunge nella metà campo offensiva un “costruttore” può andare a collaborare con i compagni,
attaccando quindi gli avversari in parità numerica.

Punti chiave:
osservare la tipologia di primo controllo scelto dai calciatori in fase d'indirizzamento della manovra offensiva per
verificare la funzionalità delle ricezioni (con il tipo di controllo che ho eseguito mi sono relazionato con i calciatori
ideali per indirizzare la manovra?
O devo ritoccare la palla, con conseguente perdita di utili tempi di gioco, per collegarmi a loro per un indirizzamento
efficace?

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N° 201
Novembre 2021

IN PRIMO PIANO 3
Ribaltare il gioco: le soluzioni adottate
dalla squadra di Diego Simeone
di Alberto D’Arcangelo

Analisi tattica ed esercitazioni per allenare la squadra a ribaltare velocemente il gioco

Foto: Shutterstock.com - lev radin

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DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Alberto D’Arcangelo In primo piano
Allenatore UEFA B, Ha lavorato nel Brescia Calcio (Serie
B) e nell’Udinese calcio (serie A) e nel Crotone (serie B)
come collaboratore tecnico e videoanalista tattico.

Il calcio di Simeone è da anni basato sull’organizzazione, sulla compattezza


difensiva, aspetto sul quale l’Atletico Madrid ha costruito i suoi successi, non ultimo il
trionfo della stagione scorsa nella Liga Spagnola. Il tecnico argentino ha sempre
sottolineato l’importanza di avere una fase difensiva organizzata e di come, a suo
modo di vedere, le squadre in grado di difendersi bene abbiano alte probabilità di
vincere.
Da un punto di vista tattico, l’Atletico ha avuto un’evoluzione nel percorso, raffinandosi
negli anni anche sotto l’aspetto della manovra. Partito da un compatto 4-4-2, passando per
l’utilizzo del 4-3-3, ultimamente il Cholo si sta affidando spesso al 3-5-2 / 5-3-2.
Ciò che negli anni è rimasto costante è la scelta di avere un baricentro
tendenzialmente medio-basso, specie contro avversari di livello, lasciando l’iniziativa
ai rivali per agire di rimessa. Questo pur conservando sempre un atteggiamento
aggressivo ed alzando in alcuni momenti della gara la pressione nella metà campo
avversaria.

L’obiettivo del blocco difensivo è quello di muoversi e scivolare in funzione della


palla, portare pressione costante sul possessore, togliere giocate avversarie tra le
linee, invitando il gioco rivale nelle zone esterne per portare raddoppi e densità in zona
palla. Si sfrutta la linea laterale come “alleata”. Il reparto arretrato lavora prevalentemente
in superiorità numerica, sa stare alto e leggere la palla coperta/scoperta.
Una proposta di calcio che può piacere o meno a seconda delle preferenze ma comunque
efficace.

Foto: Shutterstock.com - cristiano barni

20
In primo piano

Dalla teoria alla pratica


In questo contributo, ci concentriamo su alcuni spunti che la squadra di Simeone offre in
transizione positiva, vero punto di forza dei Colchoneros.
In particolare, andiamo a vedere come l’Atletico sia abile nel ribaltare velocemente il fronte
del gioco sfruttando tre concetti chiave:

1. ricerca di un passaggio in verticale al primo/secondo tempo di gioco


post riconquista per uno smarcamento in zona luce;
2. capacità di chi ha dato palla di leggere ed accompagnare, attaccando
immediatamente lo spazio libero davanti a sé (andando se possibile a
ricevere nuovamente);
3. capacità delle punte di “allungare”, tagliare in profondità, smarcarsi
preventivamente fuori-linea.

Vediamo a seguire alcuni esempi pratici tratti da partite della Liga.

Atletico Madrid – Barcellona


Al minuto 43’ la squadra di Simeone, a seguito di un’azione offensiva interrotta dagli
avversari, ripiega e difende con il blocco 5+3.

In questa situazione di palla laterale, il quinto di parte (Carrasco) porta pressione sul
portatore (Depay), mentre la mezzala di parte (Lemar) assorbe l’accenno di inserimento di
Mingueza alle spalle di Carrasco (fotogramma 1).
Il play (Koke) segue Iglesias, mentre la mezzala opposta (De Paul) l’uomo di zona
(De Jong): inserimenti che vengono poi “consegnati” al reparto difensivo.

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In primo piano

Su quel lato ripiega anche la punta di parte (Joao Felix), mentre resta alto Suarez.
La mezzala (Lemar) raddoppia su Depay, Mingueza si è sfilato per dare sostegno al
compagno e su di lui arriva a scalare il play (Koke) (fotogramma 2).

Quest’ultimo riconquista palla sullo scarico di Depay e la tocca per Lemar; questi è bravo a
guardare e servire in avanti Joao Felix, abile a smarcarsi alle spalle di Mingueza
(fotogramma 3 e 4 a pagina successiva).

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In primo piano

Lemar è bravo a leggere lo spazio libero a metà campo ed attaccarlo


tempestivamente, ricevendo il pallone di ritorno da parte di Felix (fotogramma 5).
Notiamo, in questo caso, anche lo smarcamento preventivo fuori-linea di Suarez.

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In primo piano

Si crea una situazione di 2v1 a campo aperto contro Piquè, nella quale Lemar può servire
Suarez. L’azione si conclude con il gol del raddoppio dell’Atletico (fotogramma 6).

Foto: Shutterstock.com - Christian Bertrand

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In primo piano

Celta Vigo – Atletico Madrid


Al minuto 62’ i Colchoneros difendono raccolti nell’ultimo terzo di campo su una
situazione di rimessa laterale avversaria. Notiamo come sullo scarico all’indietro del
battitore (terzino destro, H. Mallo), la squadra effettui una risalita collettiva, portando
immediata pressione con le punte (Carrasco – Correa) sul giropalla dei centrali del Celta
Vigo (Araújo - Fontan). In virtù di questa pressione, il centrale di sinistra (Fontan) è
costretto ad affrettare la giocata in avanti (fotogrammi 1 e 2).

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In primo piano

La palla viene riconquistata dal quinto madrileno (Saùl), che guarda subito in avanti
trovando un passaggio in verticale sullo smarcamento di Koke (fotogramma 3).

Una volta giocata palla, Saùl vede ed attacca lo spazio davanti a sé; Koke gli restituisce
palla andando a chiudere un triangolo lungo (fotogramma 4).

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In primo piano

Da rimarcare in questo caso anche i movimenti delle due punte: Carrasco (punta sinistra)
taglia profondo, allungando e liberando spazio all’inserimento di Saùl, mentre l’altra
(Correa) si smarca fuori linea sul lato opposto.
Determinante questo smarcamento di Correa per essere servito da Saùl ed andare a
concludere a rete (fotogrammi 5 e 6).

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In primo piano

Atletico Madrid – Elche


Al minuto 37’ il gioco riprende da una rimessa lunga da fondo campo, con le due squadre
a contendersi la riconquista.
Nel fotogramma 1 notiamo come, l'Atletico sia abile a fare densità sul punto di caduta
della palla, con il "braccetto" di parte (Kondogbia) abile a rompere il reparto, con Koke e
De Paul.
Da notare, in questo, caso le due punte (Correa – Carrasco) già posizionate fuori-linea
rispetto ai diretti avversari.

Recuperata palla, De Paul guarda immediatamente in avanti e può giocare palla “sopra”,
alle spalle della linea difensiva alta dell’Elche (fotogrammi 2 e 3 a pagina successiva)

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In primo piano

Correa attacca molto bene la profondità e, favorito anche da un intervento a vuoto del
portiere avversario (Casilla), va a segnare il gol partita (fotogramma 4 e 5).

In questo caso c’è da sottolineare la priorità della giocata in verticale successiva alla
riconquista abbinata alla capacità delle punte di posizionarsi adeguatamente per essere
innescate velocemente in profondità.

ESERCITAZIONI
Nelle pagine a seguire alcune esercitazioni funzionali per allenare gli aspetti tattici descritti
in precedenza: in ribaltamento veloce del gioco in verticale.
In particolare mostreremo una prima esercitazione svolta in forma didattica analitica utile
all’allenatore per spiegare i principi ed i comportamenti collettivi desiderati in fase
difensiva, seguiti da transizioni positive “ombra”, quindi senza la presenza degli avversari.
Passeremo poi a descrivere delle partite a tema con regole e vincoli studiati per abituare la
squadra a pensare in verticale a recupero palla nella propria metà campo, lavorando sugli
smarcamenti preventivi ed accompagnando la transizione con più uomini.

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalla partita trasmessa da DAZN.


Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

29
In primo piano

Scivolamenti – scorrimenti – risalite blocco difensivo + transizione positiva


“ombra”

Obiettivi:
lavorare in forma didattica sugli scivolamenti, scorrimenti verticali, risalite del blocco difensivo, sulla lettura della palla
coperta/scoperta e sulla capacità di dispiegarsi velocemente in verticale a recupero palla.

Spazio:
tutto il campo.

Strumenti:
casacche e palloni.

Descrizione:
si lavora con l’intero blocco squadra a muoversi in funzione della palla, gestita dagli sparring rossi posizionati come in
figura. Questi ultimi, su segnale dell’allenatore, possono girarsi e coprire palla, calciare profondo, condurre per
qualche metro; i blu reagiscono collettivamente secondo i principi richiesti. Il tecnico stesso e dei collaboratori (in
figura disegnati in grigio) posizionati in vari punti del campo possono introdurre a chiamata un secondo pallone, che
sarà subito attaccato dai blu. Recuperata palla, i blu andranno a sviluppare una ripartenza ad un tocco andando
sempre a concludere l’azione in porta.
Su segnale dell’allenatore, gli sparring laterali potranno battere una rimessa laterale, sulla quale i blu dovranno
assumere i comportamenti richiesti: leggere l’eventuale rimessa lunga, risalire sullo scarico, aggredire il giropalla.
Dopo la riconquista si va sempre in transizione ad un tocco.

30
In primo piano

Partita a tema: situazione 8 (+2) v 8 (+2) con transizione immediata

Obiettivo:
lavorare sulla difesa posizionale nella propria metà campo con difensori e centrocampisti e sulla transizione positiva a
recupero palla (ricerca della verticalizzazione immediata ed inserimenti a rimorchio dei centrocampisti).

Spazio:
tutto il campo.

Strumenti:
casacche, palloni.

Descrizione:
la partita si svolge in tutto il campo ma è suddivisa in due step differenti. All'interno di un settore giocano 8 giocatori
per squadra. I blu devono imbastire una manovra offensiva, cercando di finalizzare, mentre i giocatori rossi devono
riconquistare e cercare di transare immediatamente. Per fare ciò la squadra rossa, conquistata palla, deve servire
entro 5 secondi uno dei due attaccanti posizionati nella zona franca di sei metri (evidenziata nella figura). Qualora la
squadra non riesca a giocare per gli attaccanti la palla torna in possesso degli otto giocatori blu. Se invece l'attaccante
viene servito, quest'ultimo deve scaricare di prima per un compagno a sostegno. A questo punto altri giocatori si
proiettano in avanti andando quindi ad attaccare i due difensori blu posizionati nella zona difensiva. In questo caso si
sviluppa quindi una situazione di 4/5 v 2 in ripartenza veloce.

31
In primo piano

Partita 11v11 con transizione positiva

Obiettivo:
lavorare sulla contrapposizione e sui meccanismi difensivi, stimolando la capacità della squadra di transare/dispiegarsi
a recupero palla.

Spazio:
tutto il campo.

Strumenti:
casacche, palloni.

Descrizione:
si gioca una normale partita con porte e portieri nella quale i blu costruiscono per poi sviluppare, mentre i rossi
difendono secondo le indicazioni impartite dal tecnico. A recupero palla, i rossi sviluppano la transizione positiva
contro il solo reparto difensivo avversario (escluso il terzino lato palla, entrambi i terzini oppure contro i tre centrali
difensivi se i blu sono schierati a tre dietro).
L’azione riparte sempre dal portiere blu.

32
In primo piano

Partita a tema: duelli su rinvio e profondità immediata

Obiettivo:
lavorare sui duelli e sulla gestione del rinvio lungo da fondo campo avversario, stimolando la capacità di ricercare
immediatamente la profondità a recupero palla.

Spazio:
tutto il campo.

Strumenti:
casacche, palloni, cinesi.

Descrizione:
si gioca una partita in cui l’azione parte sempre da un rinvio lungo da fondo campo dei due portieri; le due squadre
sono schierate in una porzione centrale del campo di 40 m, mentre all’esterno vi sono due zone franche di 32m.
Le due squadre devono contendersi la palla sulla rimessa lunga ed immediatamente servire in profondità un
compagno in zona franca. I difendenti non possono entrare in zona franca, la squadra che attacca può entrare con tre
uomini.

33
1 A lezione dai grandi allenatori

Aggredire la profondità: la soluzione


tattica utilizzata dal Venezia
contro la Fiorentina

L'analisi del gol di Aramu in Venezia - Fiorentina e le esercitazioni


per allenare la squadra
In questo articolo andiamo ad mandato fuori giri il pressing viola e
approfondire il bellissimo sviluppo che colpito in profondità la retroguardia
ha portato Aramu, trequartista del ospite, impreparata nell'occasione.
Venezia, a segnare a porta vuota Il contributo è arricchito e
contro la Fiorentina, nella gara vinta completato da una sessione
dai lagunari per 1-0. sull'allenamento di questa specifica
La rete ha denotato la grande mobilità situazione tattica.
degli uomini di Zanetti che hanno

Venezia - Fiorentina 1-0: il tabellino della gara

Venezia (4-3-1-2):
Romero; Ebuehi, Svoboda, Ceccaroni, Haps; Ampadu, Vacca (21’ st Crnigoj), Busio; Aramu (43’ st
Caldara); Henry (43’ st Heymans), Johnsen (5’ st Okereke). A disp.: Maenpaa, Forte, Kiyine,
Mazzocchi, Molinaro, Peretz, Sigurdsson, Tessmann.
All.: Zanetti

Fiorentina (4-3-3):
Terracciano; Odriozola (1’ st Benassi), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura (31’ st Maleh),
Amrabat (11’ st Torreira), Duncan (37’ st Pulgar); Callejon (12’ st Nico Gonzalez), Vlahovic, Sottil. A
disp.: Rosati, Martinez Quarta, Munteanu, Nastasic, Saponara, Terzic, Venuti.
All.: Italiano

Arbitro: Massimi
Marcatori: 36’ Aramu (V)
Ammoniti: Amrabat, Odriozola, Benassi (F), Henry, Ceccaroni, Ampadu (V)
Espulsi: Sottil (F)
a cura della redazione
www.Allenatore.net A lezione dai grandi allenatori

ANALISI TATTICA
Nell'incontro disputato al Penzo di Venezia, i padroni di casa si sono schierato con un
dinamico 4-3-1-2 che prende forme diverse (4-3-2-1, 3-4-3) durante la partita.
La Fiorentina di Italiano è disposta in campo con il consueto 4-3-3.
La rete che ha deciso ha inizio al 35'10” dopo un intercettamento palla dei padroni di casa
che hanno consolidato il possesso giocando all'indietro.

Con la sfera tra i piedi del difensore centrale di destra Svoboda, si nota come il Venezia sia
schierato con Busio, alto a impegnare Biraghi e Ebuhei aperto in fascia alle spalle di Sottil.
In mezzo al campo
agisce Vacca, con
Ampadu in
posizione di
interno a sinistra e
Johnsen che è
posizionato sulla
trequarti. Aramu e
Henry giocano da
attaccanti alle
spalle della
retroguardia
ospite che è alta
(fotogramma 1).
Dopo aver visionato il video, per tornare all’articolo, clicca sul tasto indietro del browser

Foto: Shutterstock.com - Ettore Griffoni

38
A lezione dai grandi allenatori

Lo sviluppo dell'azione inizia con un doppio scambio palla tra Svoboda e Busio che è
fondamentale per varie ragioni. Intanto permette al Venezia di avere il tempo per “girare a
tre” dietro, con l'inserimento di Vacca in mezzo ai due centrali e l'accentramento di
Ampadu che da
interno di sinistra
viene a giocare in
mediana,
obbligando
Bonaventura a
stringere. Inoltre,
l'arretramento di
Busio e il fatto che
Ebuhei sia
avanzato
lateralmente
induce Biraghi a
ripiegare, con
Sottil che a quel
punto è fuori
tempo per
aggredire il
giovane
centrocampista
statunitense
(fotogrammi 2
e 3).

La manovra veneta prosegue Svodoba ancora in cabina di regia. Il difensore veneto


appoggia
internamente per
Ampadu che tocca
su Busio che fa
ripartire l'azione
da dietro,
scaricando su
Vacca in posizione
di difensore
centrale
fotogrammi 4 e
5 - 6 a pagina
successiva).

39
A lezione dai grandi allenatori

Il passaggio su
Vacca induce la
Fiorentina a
riposizionarsi in
maniera
simmetrica, con
Bonaventura che
lentamente si
riporta a destra
anche perchè nel
frattempo il
Venezia “ruota”
pure a sinistra con
Haps, terzino, che
viene dentro e
Johnsen che si
apre in fascia
tenendo
impegnato il
laterale destra
viola, Odriozola.

Proprio il riposizionamento degli ospiti induce Vacca a tornare di nuovo a destra dove il
Venezia prova a sfruttare la superiorità numerica e posizionale: il quadrilatero Ebuhei –
Svoboda – Busio – Ampadu contro la catena a tre formata da Sottil – Biraghi e Duncan.
Vacca, una volta
controllato il
pallone gioca a
destra su Ebuhei
che si abbassa
lateralmente ed è
libero di ricevere
alle spalle di
Sottil, accentratosi
su Busio, e
lontano da
Biraghi, che fa
reparto
(fotogramma 7).

40
A lezione dai grandi allenatori

Con palla sui piedi


del laterale veneto
Busio corre in
diagonale per
attaccare alle
spalle di Biraghi e
attirare
lateralmente Igor,
centrale di
sinistra
(fotogramma
8).

Ebuhei preferisce
non forzare la
giocata e torna di
nuovo indietro su
Svoboda e si
muove verso
l'interno con Busio
che a sua volta
sterza e rientra in
posizione di
laterale, largo, a
destra
(fotogramma 9).

Il fotogramma 10 mostra invece l'imbucata di Svoboda per Ampadu, con Duncan che è
preso in mezzo tra Ebuhei e il centrocampista veneto.
L'immagine mostra chiaramente come il Venezia sia in superiorità numerica (e
posizionale)
rispetto agli
avversari e come la
manovra,
articolata e ben
congegnata, abbia
mandato in tilt il
pressing gigliato.

41
A lezione dai grandi allenatori

Ampadu, una volta


ricevuto il pallone
gioca di prima
verso Busio, con
Ebuhei che attacca
alle spalle Biraghi
mentre Henry, che
si era proposto
abbassandosi, che
è pronto a
ripartire in
profondità.
Il terzino viola è
morbido nella
pressione sul
possessore mentre
Igor, che legge
tardi le intenzioni
avversarie, si
lascia attirare dal
movimento del
laterale veneto
perdendo Henry
(fotogrammi 11
- 12 - 13).

42
A lezione dai grandi allenatori

Busio può quindi


controllare e con il
destro riesce a
scodellare una
palla in
profondità, alle
spalle di Igor, per
Henry che non ha
alcuna difficoltà
nell'addomesticare
il pallone per poi
servire Aramu
libero di segnare
nella porta
sguarnita
(fotogrammi 14
- 15 - 16), con
Milenkovic preso
in mezzo dai due
attaccanti del
Venezia e
Odriozola che non
lo aiuta avendo
letto la situazione
con colpevole
ritardo.

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalla partita trasmessa da SKY.


Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

43
A lezione dai grandi allenatori

CONCLUSIONI

La sequenza ha mostrato una squadra, il


Venezia, capace di disinnescare il pressing
viola attraverso due presupposti
fondamentali:
1. la buona gestione della sfera da parte dei
giocatori del reparto arretrato che
sfruttano la superiorità numerica;
2. la volontà del Venezia di “ruotare” per
andare a creare una asimmetria sul
settore destro del campo, con
conseguente superiorità numerica, oltre
che posizionale;

Queste condizioni sono naturalmente


sostenute da:
Ÿ i sincronismi tra i giocatori senza palla,
che si muovono per spostare gli
avversari o comunque obbligarli a fare
delle scelte sugli spazi da occupare e
liberare;
Ÿ le interazioni tra i giocatori con la palla
che consentono alla sfera di circolare
rapidamente limitando notevolmente il
tempo di innesco del pressing viola.

Si tratta di una serie di requisiti che


collegano la tecnica (individuale)
all'organizzazione (collettiva) e che,
relazionandosi tra di loro, si alimentano e si
valorizzano vicendevolmente.

SESSIONE DI ALLENAMENTO

A seguire una sessione di allenamento nella


quale andiamo a evidenziare alcune
esercitazioni tecnico-tattiche, utili ad
implementare la nostra organizzazione di
gioco con i principi presentati nell'articolo.

Foto: Shutterstock.com - Ettore Griffoni

44
A lezione dai grandi allenatori

SESSIONE DI ALLENAMENTO
La sessione è composta da una prima fase di attivazione, che prevede esercizi su figure geometriche e sviluppi di gioco in
posizione reale.
Successivamente viene svolto un gioco di posizione e per finire una partita a tema.
I focus principale sono la capacità di palleggiare con il rombo di centrocampo per liberare una palla aperta e attaccare lo
spazio alle spalle della linea appena vi è la possibilità.

ATTIVAZIONE: SEQUENZA DI PASSAGGI NELLA Y E NEL ROMBO


Set up
Il focus delle sequenze di passaggio è quello di lavorare su competenze tecniche individuali in particolare su sviluppi palla
avanti-palla indietro e palla nello spazio o al terzo, cercando di stimolare mobilità e attacco dello spazio vuoto.
Giocatori utilizzati: 20 (10 per stazione).

Descrizione
Creiamo due stazioni composte ciascuna da un rombo e una y. Come si nota dall'immagine in ogni figura geometrica lavorano
5 giocatori, per un totale di 10 a stazione.
I 10 giocatori vengono distribuiti nelle due figure. Nella y i blu effettuano una sequenza di questo tipo: A gioca per B, che
scarica nuovamente ad A, il quale passa a C. C gioca in scarico per B che va sotto a sostegno e indirizza per D. D effettua un
uno/due con C. D ricevuta la palla di ritorno nello spazio serve il giocatore posizionato alla stazione di partenza.
Nel rombo i giocatori rossi effettuano questa sequenza: A per B che scarica nuovamente per A, il quale serve C in verticale. C
scarica per B che si propone sotto. B chiude il dai e vai con C, il quale passa a D e si propone a sostegno. C ricevuta la palla
di scarico indirizza in verticale per il giocatore posizionato al cinesino di partenza, che effettua un dai e vai con il giocatore D.
La sequenza prevede quindi la realizzazione di uno /due sui vertici (A e C) mentre scarico e passaggio al terzo giocatore sui
cinesini B e D.

Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi di inserimento.

45
A lezione dai grandi allenatori

ATTIVAZIONE TATTICA: SVILUPPI DI GIOCO IN POSIZIONE PIÙ ATTACCO SPAZIO


Set up
Il focus è quello di lavorare sugli sviluppi in posizione in modo analitico, curando le combinazioni sul rombo che portano
all'attacco della profondità (la linea viene simulata dalla presenza delle sagome).
Giocatori utilizzati: 20 (posizionati nei doppi ruoli)
Descrizione
In uno spazio come in grafica svolgiamo una sequenza di passaggi inizialmente sulla figura, mantenendo quindi le posizioni,
curando controllo e passaggio, per poi sviluppare combinazioni reali che prevedono eventualmente rotazioni o interscambi,
con l'obiettivo di andare a rifinire per un giocatore offensivo che attacca lo spazio alle spalle delle sagome. L'esercizio è utile
per lavorare anche sui tempi di attacco dello spazio.

Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.

46
A lezione dai grandi allenatori

Nell'esempio in figura abbiamo sviluppato un'azione simile a quella proposta nell'articolo che ha portato al goal il Venezia. In
questo caso i giocatori del rombo ruotano e scambiano le posizioni costantemente. Interessante notare il movimento a venire
dentro al campo del
terzino sinistro coordinato
al movimento in ampiezza
della mezzala.
La mezzala opposta
invece si avvicina molto al
lato palla fungendo da
appoggio.
Inoltre il trequartista si
alza notevolmente sulla
linea degli attaccanti,
pronto anch'egli ad
attaccare gli spazi.

In questo secondo esempio dopo aver mosso palla sul rombo, la palla viene indirizzata fuori per il terzino (che rimane in
ampiezza), il quale gioca dentro per il play, che imbuca per la mezzala di parte posizionata “tra le linee”. In questo caso
l'attaccante lato palla si è
aperto mentre l'attaccante
più lontano attacca lo
spazio con un taglio e il
trequarti si inserisce
anch'egli con un fuori
linea.
Ovviamente questi sono
solamente due esempi dei
moltissimi sviluppi
perseguibili.

47
A lezione dai grandi allenatori

GIOCO DI POSIZIONE 10 VS 9 CON ATTACCO DELLO SPAZIO


Set up
Il focus del gioco è quello di lavorare sul mantenimento della palla e sull'attacco dello spazio.
Giocatori utilizzati: 19 + 1 portiere (i due giocatori che fanno i jolly si alternano, quando uno dei due non partecipa
all’eseritazione, effettua un lavoro specifico con il prof). I due portieri si alternano anch’essi.

Descrizione
In uno spazio come in figura svolgiamo un gioco di posizione 10 vs 9 con un jolly che gioca da vertice basso. Le due squadre
lavorano nei ruoli e la direzione di gioco offensiva è ovviamente la stessa per entrambe.
La squadra in possesso deve cercare di mantenere la palla per almeno 7 passaggi consecutivi per poi andare a sviluppare
azioni che favoriscano l'attacco della profondità da parte dei giocatori offensivi. Un difensore può seguire l'inserimento.

Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.

48
A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA 10 VS 10 CON ATTACCO DELLO SPAZIO


Set up
Il focus del gioco è quello di lavorare sul mantenimento della palla, sull'attacco dello spazio ed eventualmente sugli sviluppi
richiesti dal mister in funzione della prossima partita.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri.

Descrizione
In un campo delimitato come in figura si gioca una partita a tema per incentivare l'attacco dello spazio (quando si presenta
una palla favorevole nella metà campo avversaria). Il campo di gioco è volutamente suddiviso in due (linea tratteggiata gialla),
per “stimolare “sviluppi manovrati che portino a servire un giocatore nel settore di rifinitura, il quale possa a sua volta giocare
per gli attaccanti nello spazio. L'attaccante che riceve nello spazio deve segnare entro 3 secondi.
Se la squadra difendente recupera palla nella metà campo offensiva, può immediatamente servire un compagno nello spazio.

Punti chiave:
Ÿ trasmissione e ricezione,
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.

49
2 A lezione dai grandi allenatori

Sviluppi perimetrali: la soluzione tattica


utilizzata dalla Fiorentina di Italiano
nella gara contro il Napoli

L'analisi dello sviluppo adottato dai viola e le esercitazioni per


allenare la squadra
In questo articolo andiamo ad su come organizza gli sviluppi
approfondire una situazione tattica di perimetrali.
sicuro interesse, tratta dalla gara tra In questo nuovo corso, sotto la
Fiorentina e Napoli, settima giornata guida di Mister Italiano, la
del campionato di Serie A, giocata al Fiorentina predilige sviluppare
Franchi di Firenze il 3 ottobre 2021. prevalentemente sulle vie esterne ed
Ci concentriamo in particolare sulle è interessante, dunque, vedere quali
modalità con le quali la squadra di siano i principi di gioco e gli
Italiano lavora sulle catene laterali e automatismi della squadra viola.

Fiorentina - Napoli 1-2: il tabellino della gara

Fiorentina (4-3-3):
Dragowski; Odriozola (32' st Benassi), Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura (32' st Kokorin),
Pulgar (20' st Torreira), Duncan (32' st Maleh); Callejon (13' st Sottil), Vlahovic, Nico Gonzalez.
A disp.: Amrabat, Igor, Munteanu, Nastasic, Terracciano, Terzi, Venuti.
All:. Italiano.

Napoli (4-2-3-1):
Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (39' st Mertens), Anguissa; Lozano
(13' st Politano), Zielinski (13' st Elmas), Insigne (25' st Demme); Osimhen (39' st Petagna).
A disp.: Ghoulam, Jesus, Malcuit, Manolas, Marfella, Meret, Zanoli.
All.: Spalletti.

Arbitro: Sozza
Marcatori: 28' pt Quarta (F), 38' pt Lozano (N), 2' st Rrahmani (N)
Ammoniti: Quarta, Bonaventura, Pulgar (F); Anguissa, Rui, Demme (N). Recupero 1' pt e 4' st.
Raffaele Barra
Allenatore UEFA B, laureato in Comunicazione, ha A lezione dai grandi allenatori
frequentato un corso di specializzazione in psicologia
dello sport. Attualmente è Tecnico dell'Albignasego calcio
società che milita nel campionato di Eccellenza del veneto

ANALISI TATTICA
La costante della Fiorentina è quella di produrre gioco sulle corsie, con la collaborazione
terzino-mezzala-esterno alto (nella partita in esame a sinistra Biraghi, Duncan, Gonzalez e
a destra Odriozola, Bonaventura, Callejon). I viola prediligono ricercare il prima possibile i
giocatori esterni offensivi per poterne sfruttare la velocità e le abilità nell’1vs1, o sviluppare
combinazioni di catena.
Lo sviluppo laterale porta spesso all’utilizzo di cross per Vlahovic e gli altri giocatori
(esterno e mezzala opposti) che riempiono sistematicamente l’area di rigore.

Nella gara contro il Napoli, la squadra di Italiano, che utilizza il 4-3-3 come sistema di base
ha prevalentemente sviluppato sulla corsia di destra, dove Odriozola, Bonaventura e
Callejon hanno dimostrato buona intesa.

L'azione che proponiamo è "presa" da una uscita sulla destra ed è una delle svariate
combinazioni viste nel corso della gara, segno degli automatismi che si sono creati
all’interno delle catene laterali.
Dopo un primo tentativo sfumato, Milenkovic recupera il rilancio del Napoli e inizia la
costruzione di una nuova azione.
Il centrale viola porta palla fino alla metà campo dove è già alto il terzino Odriozola
(fotogramma 1).

51
A lezione dai grandi allenatori

Il Napoli schierato 4-2-3-1, difende 4-5-1 abbassando i due esterni e facendo entrare
Zielinski nella
linea dei
centrocampisti.
Notiamo il
"lavoro" della
catena laterale con
Callejon che
dall’esterno
converge verso il
centro, il terzino
che si alza in fascia
e Bonaventura che,
da mezzala,
completa la
rotazione
abbassandosi a
sostegno
(fotogrammi 2-
3).

Foto: Shutterstock.com - Mikolaj Barbanell

52
A lezione dai grandi allenatori

Il Napoli per
contrastare la
superiorità
numerica sulla
fascia è costretto a
far abbassare
molto Insigne e
nel successivo
scarico verso
Bonaventura,
anche Zielinski
(fotogramma 4).

Nella successiva
giocata verso il
play Pulgar
(fotogramma 5),
che si avvicina
creando un rombo
di costruzione, la
viola mette ancora
in difficoltà il
Napoli.
Pulgar, vista la
libertà iniziale,
può infatti giocare
una palla aperta
per Odriozola che
attacca lo spazio
alle spalle della
linea partenopea
(fotogramma 6).

53
A lezione dai grandi allenatori

Da questa sequenza, presa a titolo esemplificativo, è interessante notare come:


Ÿ la rotazione della catena laterale preveda due giocatori ad attaccare lo spazio e uno a
scarico e in copertura (nel caso di specie Bonavetura);
Ÿ la rotazione e gli scambi all’interno della catena creino difficoltà al Napoli costretto a far
arretrare molto in copertura Zielinski e Insigne;
Ÿ l’aggiunta del play nella costruzione a rombo ricrei inizialmente la superiorità numerica
dei viola, compensata nel finire azione dall’arrivo dell’altro centrocampista partenopeo.

CONCLUSIONI

Per concludere questa breve analisi, la sequenza proposta ci mostra una delle varie
costruzioni effettuate durante la gara dalla Fiorentina attraverso l’utilizzo delle catene
laterali.
La perfetta scelta dei tempi di inserimento, di attacco allo spazio e di comunicazione tra i
giocatori ci fanno percepire le grandi abilità con le quali la Fiorentina sfrutta questo tipo di
attacco laterale.
Il Napoli soprattutto, nella prima frazione di gara, ha dovuto chiedere molto sacrifico ai
suoi giocatori offensivi per ristabilire la parità numerica in fascia, lasciando il solo
Osimhen davanti.
Questi sviluppi perimetrali, bilanciati dal play che aiuta a comporre un rombo di
costruzione e che funge da bilanciamento tra le catene di destra e sinistra, ci mostrano un
calcio dinamico, veloce fatto di ottime scelte di tempo e di buoni raccordi tra i giocatori.

Foto: Shutterstock.com - Medialys Images

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalla partita trasmessa da DAZN.


Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

54
A lezione dai grandi allenatori

SESSIONE DI ALLENAMENTO
Vediamo allora alcune possibili esercitazioni che ci consentano di allenare la squadra a trovare automatismi e sviluppi
perimetrali e che portino a costruire con i giusti tempi nelle catene laterali.
Iniziamo proponendo un’attivazione tecnica utile sia a curare il gesto tecnico che gli scambi all’interno delle catene, per poi
passare ad un’esercitazione situazionale e delle partite a tema.
La seduta di allenamento è pensata per l’intera rosa, fatta da 20 giocatori di movimento e due portieri. Nelle situazioni pensate
per gli sviluppi offensivi i giocatori si alternano nel lavoro.

WARM UP – ATTIVAZIONE TECNICA PER COMBINAZIONI


Set up
Il focus di questa attivazione è quello di allenare i fondamentali tecnici all’interno di sviluppi reali per le combinazioni delle
catene laterali.
Giocatori utilizzati: tutti quelli a disposizione escluso i portieri.
Descrizione
La squadra viene divisa in due gruppi da 10 giocatori che eseguono l’attivazione all’interno di due spazi.
Come in figura, la squadra esegue un riscaldamento tecnico effettuando una sequenza di trasmissioni propedeutiche alle
combinazioni all’interno delle catene laterali.
Prima sequenza: (sovrapposizione) il giocatore A trasmette palla al compagno C. C (esterno basso) gioca su D (esterno alto)
chiamando “uomo”. D scarica per B (interno) che trasmette la sfera nello spazio per C andato in sovrapposizione.
Rotazioni: A va al posto di B – B va in D – D si posiziona al posto C.

55
A lezione dai grandi allenatori

Variante 1: (interscambio esterno alto – esterno basso) A trasmette la palla a B che gioca a muro per A. A ricevuto il
passaggio di ritorno serve D che nel frattempo si è scambiato con C. D (con funzione di esterno basso) trasmette palla su B
che serve C (che nell’occasione diventa esterno alto).
Rotazioni: A va al posto di B – B va in D – D si posiziona al posto C.

Variante 2: (inserimento mezzala) A trasmette la palla a C, che effettua un controllo orientato aperto e gioca su D. D viene
incontro e gioca a muro per C (simulando una giocata chiusa). C ricevuto lo scarico, trasmette nello spazio per B (mezzala)
che si apre in fascia. Rotazioni A va al posto di C – C va in D – D si posiziona al posto B)

Punti chiave:
Ÿ postura del corpo del ricevente,
Ÿ qualità della trasmissione,
Ÿ tempi di gioco durante gli interscambi.

56
A lezione dai grandi allenatori

ESERCITAZIONE SITUAZIONALE – ATTACCO CONTRO DIFESA 8 VS 4


Set up
Il focus di questa esercitazione è quello di "portare" le combinazioni di catena in situazione, attraverso un lavoro di attacco
contro difesa in superiorità numerica.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri (i giocatori effettuano un lavoro fisico e poi subentrano secondo il proprio ruolo).
Descrizione
8 giocatori, esterno basso, mezzala, esterno alto nelle due catene, più punta e play, cercano di andare a rete contro 4
difensori.
Le catene a turno devono cercare delle combinazioni per creare sviluppi perimetrali.
Variante: si può aggiungere un centrocampista (8 vs 5) che vada a disturbare la prima costruzione del play, obbligando gli
interni di centrocampo a smarcarsi e aggiungere un lavoro di transizione nel caso i rossi recuperino palla, facendoli condurre
oltre la metà campo.

Regole:
Ÿ quando lo sviluppo finisce, o la palla esce dal campo, l’azione successiva ricomincia sempre dal Play,
Ÿ le catene, nei settori laterali possono essere contrastati solo dal difensore rosso di parte,
Ÿ se la squadra rossa conquista il possesso guadagna il punto se effettua 10 passaggi consecutivi.

Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco durante gli interscambi,
Ÿ qualità della trasmissione e della ricezione.

57
A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA – 9 VS 6
Set up
Il focus di questa prima partita a tema è quello di trasferire il lavoro precedente in un contesto reale, anche se in superiorità
numerica.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri (i giocatori effettuano un lavoro fisico e poi subentrano secondo il proprio ruolo).
Descrizione
Su una metà campo, 9 giocatori blu, (due catene laterali, il centrale, il play e una punta) devono affrontare 6 avversari disposti
come in figura, cercando gli sviluppi e le combinazioni laterali. La squadra rossa deve cercare di recuperare la sfera e
verticalizzare immediatamente per il riferimento avanzato e andare a rete.

Regole:
Ÿ se il goal arriva dopo uno sviluppo laterale vale doppio.

Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco,
Ÿ velocità di trasmissione,
Ÿ immediata riaggressione per la chiusura della palla scoperta.

58
A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA – COMBINAZIONI LATERALI CONTRO RIPARTENZA


Set up
Il focus di questa partita a tema conclusiva è quello di ricercare continui attacchi perimetrali in un contesto reale e in parità
numerica, curando anche la transizione negativa. In questo caso si lavora in particolare sulle rotazioni e combinazioni laterali
in costruzione, nella propria metà campo.
Giocatori utilizzati: 20 + 1 portiere che si alterna.
Descrizione
Su una metà campo si disputa una partitella 10 vs 10 dove ogni squadra ha un obiettivo diverso. In un tempo prestabilito la
squadra blu, attraverso delle combinazioni laterali e dei lavori di catena ha il compito di portare la sfera all’interno di una delle
2 porticine rosse poste sulla trequarti campo.
La squadra rossa, invece deve cercare di riconquistare il possesso e verticalizzare immediatamente per andare alla
conclusione nella porta difesa dal portiere.
Al termine del tempo prestabilito si invertono i ruoli delle squadre.

Regole:
Ÿ l’azione inizia sempre dal portiere.

Punti chiave:
Ÿ tempi di gioco,
Ÿ velocità di trasmissione,
Ÿ transizione negativa.

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3 A lezione dai grandi allenatori

Sviluppo sotto pressione con l’utilizzo


del vertice lontano come raccordo: la
soluzione tattica utilizzata dall’Inter di
Inzaghi contro l’Atalanta
L’analisi della soluzione tattica e dei movimenti della squadra lombarda in
funzione degli avversari e le esercitazioni per allenare la squadra

In questo articolo andiamo ad gli spazi alle spalle delle linee rivali.
approfondire una situazione tattica Il contributo è arricchito e
tratta dalla partita Inter e Atalanta (6° completato da una sessione
giornata di serie A). Ci concentriamo incentrata sull’allenamento di questa
in particolare sulla modalità con la specifica situazione tattica.
quale, in fase di costruzione bassa,
l’Inter di Inzaghi ha attirato la
pressione avversaria per poi sfruttare

Inter - Atalanta 2-2: il tabellino della gara

INTER (3-5-2):
Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12' st Dimarco); Darmian (12' st Dumfries), Barella (45' st
Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12' st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36' st Sanchez).
A disp.: Cordaz, Radu, D'Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli.
All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2):
Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25' st Maehle); Zappacosta (32' st Pasalic), De Roon, Freuler,
Gosens; Pessina (18' st Djimsiti); Malinovsky (17' st Ilicic), Zapata (18' st Piccoli).
A disp.: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk.
All.: Gasperini

Arbitro: Maresca
Marcatori: 5' pt Martinez (I), 30' pt Malinovsky (A), 38' pt Toloi (A), 26' st Dzeko (I), 43'
Ammoniti: Bastoni, Calhanoglu, Barella (I), Malinovsky, Palomino, Zapata, Zappacosta, Toloi (A).
Vincenzo Russo
Allenatore UEFA B. Match Analyst FIGC 110/110. Autore A lezione dai grandi allenatori
del libro "Palle inattive: le soluzioni delle squadre
professionistiche", editore Allenatore.net

ANALISI TATTICA
Nella gara analizzata evidenziamo una soluzione in fase di costruzione nella quale l’Inter
decide di costruire corto nonostante l’Atalanta effettui un pressing, come suo solito, uomo
contro uomo. La squadra neroazzurra sembra accettare questa situazione, consapevole dei
vantaggi che si possono ottenere nel caso si riesca a superare la pressione ultra-offensiva.
Vediamo, grazie all’analisi dell’azione, quali sono gli aspetti rilevanti che rendono lo
sviluppo efficace. Ricordiamo che l’Inter utilizza il 3-5-2 come sistema di base, mentre
l’Atalanta il 3-4-1-2.

In prima costruzione l’Inter crea una struttura 4+2, posizionando: Skriniar e Bastoni sui
vertici dell’area piccola, Darmian e Perisic in ampiezza e De Vrij e Brozovic in appoggio.
L’Atalanta
risponde
aggredendo alto in
3v3 centrale
lasciando
inizialmente la
giocata esterna
agli avversari
(fotogramma 1).
Nel momento in
cui Bastoni
trasmette per
Handanovic ci
sono due
possibilità, giocare lungo o andare lateralmente su Skriniar e Darmian, cercando un’uscita
laterale. In questa specifica situazione i nerazzurri scelgono quest’ultima soluzione
arrivando su Darmian.

Come si vede dal fotogramma 2 i neroazzurri vengono aggrediti uomo su uomo fin nel
primo terzo di
campo chiudendo
ogni soluzione di
uscita sul corto.
Su Darmian esce il
quarto di
centrocampo
(Gosens), mentre
su Barella il
mediano di
sinistra (De Roon).

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A lezione dai grandi allenatori

Da questa situazione di ipotetico vantaggio per gli avversari si genera la soluzione studiata
da Inzaghi per superare il blocco di pressione avversario, andando in pochi passaggi ad
attaccare la
profondità.
Darmian, gioca un
filtrante su Dzeko
che si muove
incontro, sul quale
accorcia il centrale
(Demiral)
(fotogramma 3).
Il centravanti
bosniaco ricevuta
palla, deve
necessariamente
effettuare uno
scarico o sul
metodista
Brozovic
posizionato al
limite d’area o
andare in
ampiezza sulla
mezzala Barella
smarcatosi
lateralmente.
Dzeko sceglie di
scaricare su
Barella e
muoversi in
direzione opposta.
Il movimento del
bosniaco da una
soluzione di
passaggio alla
mezzala
neroazzurra e
questo permette di
superare la
pressione avversaria (fotogramma 4-5). Dobbiamo evidenziare quindi l’importanza del
vertice lontano (Dzeko) che funge da raccordo e fornisce una soluzione incontro alle spalle
dei 4 giocatori in pressione. Inoltre è fondamentale la giocata "palla avanti-palla indietro-
palla nello spazio" effettuata dal bosniaco e da Barella. Grazie a questa giocata tutta di
prima l’attaccante si trova in condizione di fornire un passaggio nello spazio alle spalle
dell’ultimo difensore.

63
A lezione dai grandi allenatori

L’Atalanta si ritrova infatti con i giocatori totalmente fuori posizione, attirati dal palleggio
avversario e presi in controtempo dalla combinazione laterale.
Come si vede dal fotogramma 6 Demiral rincorre Dzeko mentre Palomino è in ritardo,
visto che aveva
accorciato su
Martinez.
Il braccetto di
destra (Toloi) deve
così assorbire
l’inserimento di
Calhanoglu.

Il bosniaco serve
nello spazio
proprio il
calciatore turco
(probabilmente in
fuorigioco) alle
spalle dell’ultima
linea avversaria,
giungendo così in
pochi passaggi
all’ultimo terzo di
campo
(fotogrammi 6-
7).

CONCLUSIONI

Aldilà di un eventuale intervento del VAR sull’iniziale posizione di Calhanoglu, rimane


valida la soluzione tattica escogitata da Inzaghi, che è stata quella di attirare la squadra
avversaria per sfruttare il disequilibrio posizionale ed il loro baricentro altissimo per
superare con pochi passaggi le linee di pressione della compagine atalantina.
Fondamentali contro avversari che effettuano pressing ultra-offensivi sono:
1. la ricerca di un vertice lontano che si muove incontro dietro il blocco di pressione,
2. le combinazioni di prima tra il vertice e un sostegno (uno due in scarico) come quella
vista nel contributo.

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalla partita trasmessa da DAZN.


Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

64
A lezione dai grandi allenatori

SESSIONE DI ALLENAMENTO
L’obiettivo di questa seduta di allenamento è sviluppare "l’idea tattica" che prevede il superamento di un’aggressione alta
(pressing ultra-offensivo) avversaria giocando corto nel primo terzo, con l’obiettivo di creare i presupposti per sviluppare un
rapido attacco alla porta avversaria.
Si parte proponendo un’attivazione tecnica utile a curare il gesto tecnico e allo stesso tempo gli automatismi nei movimenti per
poi passare ad un’esercitazione situazionale e delle partite a tema funzionali a rendere ancor più situazionale l’idea tattica di
fondo.

ATTIVAZIONE TECNICA
Set up
Il focus di questa attivazione è quello di allenare ricezione, trasmissione e l’attacco dello spazio alle spalle della sagoma.
Giocatori utilizzati: 20 + 1 collaboratore tecnico (o 2 portieri che si devono alternare, uno partecipa all’esercitazione l’altro
lavora con il preparatore dei portieri).
N.B.: non potendo contare su un collaboratore o su un portiere da impiegare per creare tre postazioni da 7, si può anche
lasciare che in una stazione si lavori con solo 6 giocatori.
Descrizione
Si formano 3 esagoni delle dimensioni di 8-10mt con al centro una sagoma o un cono, a simulare un avversario.
Agli estremi della figura geometrica si posizionano 7 giocatori, 2 sul cinesino rosso di partenza e 1 per ogni angolo.
L’attivazione parte con il giocatore A che serve B. B chiude il triangolo con A (smarcatosi alle spalle del rispettivo delimitatore
colorato), simulando così un rapido uno-due con attacco alle spalle dell’avversario in pressione (fig. A).
Nel frattempo il giocatore C, partendo dal cinesino giallo, si muove verso il centro andando a posizionarsi alle spalle della
sagoma.

2
1

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A lezione dai grandi allenatori

C si smarcai davanti alla sagoma per ricevere il passaggio di A. C Impossibilitato a girarsi, (vista la presenza potenziale di un
avversario alle spalle), gioca lateralmente per B che si è smarcato dal cinesino blu (fig. B).

A questo punto C, scaricata palla, si smarca nello spazio laterale alla sagoma, per ricevere il passaggio di ritorno di B.
Ricevuta la sfera da B, C trasmette su D che si è aperto sul fianco del cinesino rosso (fig. C).
Le rotazioni prevedono che A passi sul cinesino blu, B su quello giallo e C sulla postazione iniziale. D, ricevente finale dello
sviluppo, avvierà la medesima attivazione sul versante opposto, finendo con il passaggio lungo per il giocatore “doppione”
posizionato sul primo cinesino rosso.

Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza (forza, precisione) dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento,
Ÿ monitorare l’attacco allo spazio e le posture dei riceventi.

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A lezione dai grandi allenatori

ESERCITAZIONE DIDATTICA – 11v0 CON LAVORO FISICO INTEGRATO


Set up
Il focus di questa esercitazione didattica è quello di abituare i giocatori a giocare sul corto in prima costruzione per poi
sviluppare una rapida azione offensiva.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri.
Descrizione
L’esercitazione si sviluppa su tutto il campo con l’intera rosa di giocatori impiegata in alternanza.
I giocatori possono essere disposti secondo il modulo scelto, in questo caso si utilizza il modulo 1-3-5-2.
I calciatori vengono posizionati su dei cinesini colorati con un delimitatore gemello posizionato poco più avanti o indietro a
seconda del movimento che si vuole simulare per quel ruolo (le distanze vengono definite insieme al preparatore atletico).
Rosso – Difensore centrale / Giallo – Braccetti / Blu – Quinti - - - Bianco – Metodista / Nero – Mezzeali / Azzurro – Attaccanti.

Regole:
Ÿ solo uno dei due giocatori posti su ogni delimitatore colorato sarà chiamato in causa, l’altro rimarrà fermo sulla posizione
iniziale,
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra (tranne per la rifinitura finale),
Ÿ massimo due tocchi per i giocatori di movimento.

Lo sviluppo dell’esercitazione inizia con una navetta dei singoli elementi che simulano un innalzamento del baricentro
allontanando la pressione avversaria dall’area, dando l’idea di una costruzione lunga del portiere. Successivamente ripiegano
rapidamente sul punto di partenza per poi iniziare lo sviluppo dal basso con il portiere che trasmette palla per il difensore
centrale (fig. A).

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A lezione dai grandi allenatori

A questo punto si avvia lo sviluppo i giocatori che inizialmente giocano corto nel primo terzo di campo (fig. B).

A chiamata del tecnico la manovra del gioco progredirà per linee esterne o interne andando a sviluppare determinate soluzioni
offensive finalizzate alla conclusione nella porta (fig. C).

Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare i tempi di movimento e l’efficacia negli smarcamenti,
Ÿ monitorare l’aspetto metabolico con il preparatore adeguando le metrature delle navette.

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A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA – ATTACCO ALLA META + GIOCO DI POSIZIONE


Set up
I focus in questa parte della seduta sono i seguenti: la capacità di costruiire corto in situazione di parità numerica e il
mantenimento della sfera in posizione.
Giocatori utilizzati: 20 giocatori (10 per campo) + 2 portieri che si alternano
Descrizione
CAMPO A: 10 giocatori sono impegnati in una partita a tema su una metà campo delle dimensioni di 50mt x 50mt con una
zona di metà di 10mt. L’obiettivo della squadra in possesso (blu) è quello di costruire dal basso cercando di superare la
pressione avversaria e servire un compagno che si inserisce nella zona di meta.
La squadra rossa ha l’obiettivo di aggredire uomo su uomo gli avversari cercando il recupero della palla.
Il punto si assegna ai blu se raggiungono la meta e ai rossi se riconquistano la palla.
CAMPO B: nel campo “verde” delle dimensioni di 40mt x 35mt circa, si esegue un gioco di posizione 4v4 + 2 jolly, con
l’obiettivo di dare continuità al lavoro tecnico-tattico dell’esercitazione precedente prestando attenzione a smarcamento e
trasmissione e contemporaneamente lavorando sulla riaggressione immediata in transizione negativa.
Dopo un determinato tempo, le due squadre si invertono I compiti.

Regole:
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra,
Ÿ obbligo di due tocchi per i giocatori di movimento.

Punti Chiave:
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte sulla ripresa del gioco,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli sulla prima pressione,
Ÿ monitorare l’aspetto tattico della riaggressione immediata nel gioco di posizione.

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A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA – SUPERAMENTO DELLA PRIMA PRESSIONE E ATTACCO ALLA PORTA


Set up
Il focus di questa partita a tema è quello di abituare la squadra a superare il pressing ultra-offensivo dell’avversario, ampliando
gli spazi e gli uomini impiegati.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri
Descrizione
L’intero campo da gioco vede contrapposte due compagini, una blu (in possesso) e una rossa (difendente). Lo spazio viene
suddiviso in tre sezioni: gialla (metà campo difensiva), blu (trequarti offensiva) e rossa (corsie esterne).
Nella zona gialla si gioca in situazione di parità numerica con la squadra blu che può contare sul portiere come uomo in più.
L’obiettivo della squadra in possesso è quello di superare le prime due linee di pressione per andare a sviluppare il gioco nella
metà campo opposta.
Nella metà campo offensiva bisogna sempre mantenere la parità numerica, ogni rosso dovrà sempre seguire l’avversario blu
di competenza. La squadra che attacca sviluppa il gioco senza codifiche ma deve obbligatoriamente rifinire l’azione o dalla
fascia (zona rossa) o dalla trequarti (zona blu) con filtranti o passanti.
I difendenti devono intercettare le giocate avversarie per interrompere il gioco e guadagnare un punto.

Regole:
Ÿ obbligo di passaggi rasoterra,
Ÿ obbligo di due tocchi per i giocatori di movimento,
Ÿ attaccanti - il goal su rifinitura laterale: 1 pt,
Ÿ attaccanti - il goal su passante/filtrante: 2 pt,
Ÿ difendenti - il recupero della palla nella metà campo gialla (vicino alla porta avversaria) con goal: 2 pt,
Ÿ difendenti - il recupero della palla nella metà campo difensiva: 1 pt.

Punti Chiave
Ÿ monitorare la qualità e l’efficienza dei gesti tecnici (passaggio, ricezione),
Ÿ monitorare le scelte sulla ripresa del gioco,
Ÿ monitorare l’aspetto tattico degli inserimenti senza palla,
Ÿ monitorare l’aspetto tecnico delle rifiniture differenti,
Ÿ monitorare le posture e le scelte dei singoli sulla prima pressione.

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4 A lezione dai grandi allenatori

Rotazioni e interscambi nella catena


laterale: la costante adottata dal Leeds
di Bielsa

L'analisi dello sviluppo perimetrale utilizzato dalla compagine


inglese e le esercitazioni per allenare la squadra
Nell’articolo verranno analizzati gli della squadra allenata dal tecnico
interscambi e i movimenti nelle Argentino, va sottolineato come tale
catene laterali del Leeds di Bielsa, "principio" sia presente in ogni gara
attraverso immagini che spiegano la a prescindere dalla contrapposizione
costante tattica. e dall’avversario e quindi dalla
Le gare analizzate sono Leeds – West strategia inerente alla partita stessa.
ham giocata il 25 Settembre e Leeds Al termine dell’analisi verranno
– Watford giocata il 2 ottobre. inserite quattro esercitazioni che
Trattandosi di una costante tattica allenano questi aspetti.
che fa parte del modello di gioco

Leeds - West ham 1-2: il tabellino della gara

LEEDS (4-1-4-1): Meslier, Shackleton ( 91’ st Summerville), Cresswell, Cooper, Firpo, Phillips, Raphinha (69’ st Roberts), Klich, Dallas, James (45’ pt
Harrison), Rodrigo. A disp.: Drameh, Fuhr Hjelde, Summerville, Harrison, McCarron, Greenwood, Roberts, Gelhardt, Klaesson.
All.: Bielsa

WEST HAM (4-2-3-1): Fabianski, Coufal, Zouma, Ogbonna, Cresswell, Soucek, Rice, Bowen, Fornals, Benrahma, Antonio. A disp.: Dawson, Johnson,
Diop, Lanzini, Noble, Vlasic, Král, Yarmolenko, Areola.
All.: Moyes

Arbitro: Friend
Marcatori: 19' pt Raphinha (L), 67' st Firpo (L autogol), 90' st Antonio (WA).
Ammoniti: Raphinha 20' (L), Fornals 28' (WA), Antonio 55' (WA), Meslier 70' (L), Roberts 81' (L).

Leeds - Watford 1-0: il tabellino della gara

LEEDS (4-1-4-1): Meslier, Shackleton, Llorente, Cooper, Firpo, Phillips, Raphinha, Dallas (78’ st Roberts), Klich (94’ st Struijk), James, Rodrigo. A
dispo.: Cresswell, Harrison, Gelhardt, Klaesson, Hjelde, Struijk, Greenwood, McKinstry, Roberts.
All.: Bielsa

WEST HAM (4-2-3-1): Foster, Femenía, Troost-Ekong, Sierralta (68’ st Kabasele), Rose, Kucka, Sissoko, Sarr, Tufan (59’ st João Pedro), Dennis,
King (46 st Sema). A disp.: Masina, Kabasele, Gosling, Bachmann, Ngakia, João Pedro, Cucho Hernández, Sema, Cleverley.
All.: Llompart

Arbitro: Hooper
Marcatori: 18' pt Llorente (L).
Ammoniti: Femenía 59' (W), Sarr 65' (W), Dennis 90' (W).
Federico Trudu
Allenatore UEFA B. Attualmente allenatore presso A lezione dai grandi allenatori
US Arborea che milita nella cat promozione. E tecnico
ufficiale under 13 CFT Sardegna

ANALISI TATTICA
Lo sviluppo del gioco della squadra del “LOCO”si basa spesso sulla ricerca dell’attacco
laterale.
La fase di possesso alterna momenti in cui viene controllato il ritmo attraverso il palleggio,
a fasi in cui la squadra effettua attacchi diretti alla linea difensiva avversaria, grazie a
movimenti continui senza palla.
La dislocazione di partenza utilizzata nell’ultimo periodo (ma già presente nella passata
stagione) è un 1-4-1-4-1, diverso per occupazione degli spazi dal famoso e tanto analizzato
1-3-3-1-3 ma non differente per "concetti" e principi.
Ovviamente parlare solo in termini numerici del calcio di Bielsa è riduttivo se non del tutto
inefficace visti i numerosi movimenti, rotazioni e interscambi che vengono richiesti ai
giocatori.
Nel fotogramma 1 si vede come la squadra vada a ricercare la densità laterale con più
giocatori.

La squadra Inglese come detto in precedenza usa molto le catene laterali andando a
ricercare, con i tre giocatori coinvolti, la figura geometrica del triangolo e mantenen-
do tale struttura anche nel momento in cui gli interpreti effettuano interscambi e rotazioni,
riuscendo ad occupare sempre la zona del vertice, la zona interna e la massima ampiezza.
Partendo da questa struttura, ai giocatori è richiesta sempre una costante, ovvero l’attacco
dello spazio.

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A lezione dai grandi allenatori

Vediamo alcuni esempi grafici sia della disposizione a triangolo laterale, sia dei movimenti
che i tre giocatori effettuano senza palla.
In entrambi i
fotogrammi 2 - 3
si nota subito:
1) la disposizione a
triangolo dei tre
giocatori,
2) il continuo
attacco dello
spazio da parte di
uno o più elementi
della catena, (nelle
immagini è
l’interno che
invadere lo spazio
alle spalle della
linea difensiva
avversaria).

Anche nel fotogramma 4 preso al minuto 21, si riscontra la solita struttura ma in questo
caso è l’esterno
basso che attacca
lo spazio dopo ver
effettuato un
interscambio con
l’interno.
Questo a
testimonianza
dell’occupazione
variabile delle
posizioni.

73
A lezione dai grandi allenatori

Nei fotogrammi 5 - 6, presi dalla partita che il Leeds a giocato contro Watford, altri due
esempi di attacco
dello spazio.
Come si evince
dalle immagini lo
spazio viene
sempre attaccato
da uno dei
giocatori della
catena laterale,
nel primo caso è
l’interno di
centrocampo nel
secondo è
l’esterno basso.

In questo ultimo
caso l’esterno
basso sibutta alle
spalle del terzino
avversario, mentre
nei fermo
immagine
precedenti
l’inserimenti
avvenivano tra
terzino e centrale

L’attacco della profondità con questo tipo di inserimenti porta notevoli benefici, in quanto:
Ÿ disorganizza il blocco difensivo avversario che deve rispondere con degli adattamenti
immediati;
Ÿ offre una soluzione di passaggio qualora lo spazio non venga difeso;
Ÿ dilata la zona di rifinitura, con la linea avversaria che in caso di palla aperta deve
reagire coprendo la profondità;
Ÿ isola gli esterni in alti in 1v1 creando cosi superiorità qualitativa.

Inoltre questo smarcamento in allontanamento permette di:


1. portare via eventuali raddoppi sul possessore di palla,
2. creare situazioni favorevoli ai due esterni alti.

74
A lezione dai grandi allenatori

Nel fotogramma 7 si nota molto bene come l’attacco allo spazio dilati le distanze tra
reparto di
centrocampo e
difesa avversaria.

CONCLUSIONI

All’interno del modello di gioco di Mr Marcelo Bielsa sussistono e si intrecciano diversi


"principi" che hanno come filo conduttore il continuo movimento senza palla, e il ritmo
alto, incessante.
I movimenti nelle catene laterali rivestono una parte importante in fase di possesso,
ribadendo ancora una volta come ampiezza e profondità siano complementari e necessarie
per creare un attacco funzionale ed efficace.
Il tutto con obiettivi chiari e precisi elencati in precedenza.
I movimenti esaminati non rappresentano di per sé un qualcosa di mai visto o di
innovativo, soprattutto se presi al di fuori dell’interezza di una partita, ma se si osserva una
gara per intero non si può che rimanere affascinati da questo continuo e perpetuo "attacco
e movimento" che rende il calcio di Bielsa uno dei più riconoscibili, divertenti e
spettacolari.

Le immagini a corredo dell’articolo sono tratte dalle partite trasmesse da SKY.


Le grafiche sono state fatte utilizzando il programma Tactics Manager

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A lezione dai grandi allenatori

SESSIONE DI ALLENAMENTO
A seguire una sessione di allenamento nella quale andiamo a evidenziare alcune esercitazioni tecnico-tattiche, utili ad
allenare i principi di gioco esposti nell'articolo.

ATTIVAZIONE TECNICA
Set up
Il focus dell’attivazione è quello di lavorare su interscambi di posizione effettuati con i giusti tempi di gioco e sull’attacco dello
spazio alle spalle della linea difensiva avversaria.
Giocatori utilizzati: 20 (10 per stazione) + 2 portieri che si alternano.
Descrizione
La squadra viene divisa in due gruppi, uno lavora sulla catena di destra e l’altro sulla catena sinistra.
La combinazione inizia con il giocatore 1 che trasmette palla a 2 che conduce palla. La conduzione di 2 è l’innesco per gli
interscambi dei giocatori della catena laterale, i quali devono costruire una combinazione che prevede l’inserimento finale oltre
la linea avversaria (rappresentata dalle sagome rosse).
Possiamo decidere di codificare la combinazione, o fare in modo che siano i giocatori a decidere come muoversi e come
giocare la palla, mantenendo sempre chiaro l’obiettivo che è quello di ricomporre sempre il triangolo e di attaccare la
profondità.

Punti chiave:
Ÿ la capacità dei giocatori di riconoscere tempi e spazi,
Ÿ collaborazione offensiva,
Ÿ interscambi e movimenti senza palla.

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A lezione dai grandi allenatori

RONDOS 6V4
Set up
Il focus del rondos è quello attaccare lo spazio in maniera continua senza interruzioni.
Giocatori utilizzati: 20 giocatori (10 per campo).
Descrizione
In un campo suddiviso in due settori (diviso dalle sagome), si gioca un possesso 6 vs 4. L'obiettivo per i blu è quello di
passare da un settore all'altro servendo un compagno nello spazio oltre le sagome.
Nel “settore di possesso” i giocatori rossi difendono con tre uomini, mentre un quarto si posiziona nel settore vuoto, in attesa
di un avversario.
I giocatori blu devono cercare d'imbucare per un compagno che si inserisce, il quale una volta entrato nell'altro settore deve
cercare di superare l'avversario e portare la palla oltre la linea di fondo del campo. Contemporaneamente tutti gli altri giocatori
si spostano nel nuovo settore, all'interno del quale ripartirà nuovamente il 6 vs 3 (un giocatore rosso rimane nel “campino”
precedente).

Regole:
Ÿ la squadra rossa si deve sempre posizionare con tre giocatori nel settore dove si trova la palla e uno nel settore senza
palla,
Ÿ l’attacco allo spazio deve essere continuo,
Ÿ se il giocatore blu che attacca lo spazio non viene servito dal possessore deve rientrare nel settore dove si trova il
possesso,
Ÿ una volta arrivati nel secondo settore il difensore che si trova all’interno dello stesso diventa attivo, il ricevente deve
superare il difendente e portare la palla oltre la linea che delimita il campo. Intanto gli altri giocatori si spostano nel settore
dove "risiede" la palla,
Ÿ si può ricercare un secondo attacco allo spazio solo dopo aver ricostruito la situazione numerica di partenza (6v3) nel
settore con la palla.

Punti chiave:
Ÿ attacco dello spazio,
Ÿ gestione del possesso,
Ÿ gestione superiorità,
Ÿ interazioni offensive.

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A lezione dai grandi allenatori

GIOCO DI POSIZIONE MONO DIREZIONALE A TEMA 4V4+2


Set up
Il focus del gioco di posizione è quello allenare gli inserimenti e i movimenti senza palla nelle catene laterali.
Giocatori utilizzati: 20 giocatori (10 per campo).
Descrizione
Si gioca un gioco di posizione all’interno di un campo come in figura, obiettivo per entrambe le squadre è quello di riuscire a
servire un compagno in zona meta oltre la linea delle sagome rosse.
I ruoli presenti per le due squadre sono:
Ÿ esterno basso,
Ÿ esterno alto,
Ÿ interno di centrocampo,
Ÿ difensore centrale.
I jolly sono la punta centrale con funzione di vertice e un difensore centrale con funzione di sostegno.

Regole:
Ÿ il gioco di posizione è mono direzionale, una volta che una delle due squadre arriva all’obiettivo si parte da un altro
pallone sempre a favore della squadra che ha appena fatto il punto,
Ÿ i jolly e il difensore centrale non possono attaccare lo spazio.

Punti chiave:
Ÿ occupazione spazi,
Ÿ interazioni offensive,
Ÿ interscambi di posizione,
Ÿ attacco dello spazio.

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A lezione dai grandi allenatori

PARTITA A TEMA 10V11


Set up
Il focus della partita a tema è l’attacco dello spazio in contrapposizione con la creazione di duelli laterali.
Giocatori utilizzati: 20 + 2 portieri (che si alternano).
Descrizione
Si gioca una partita a tema con contrapposizione reale in un campo diviso con tre settori. I blu sono schierati 4-1-4-1 i rossi
1-4-4-2. L’obiettivo per la squadra blu è quello di andare a concludere nella porta difesa dal portiere. L’obiettivo della squadra
rossa è quello di recuperare la palla e gestire il possesso.

Regole:
Ÿ la linea difensiva rossa può difendere l’area solo nel momento in cui ci sia entrata la palla,
Ÿ nei settori esterni possono entrare solo le catene laterali (terzino, esterno, interno di centrocampo),
Ÿ l’attacco alle spalle della linea rossa può avvenire sia centralmente che lateralmente,
Ÿ se il goal arriva dopo un attacco dello spazio laterale vale doppio,
Ÿ se il goal arriva da un’azione centrale le squadre cambiano i compiti,
Ÿ se la squadra rossa conquista il possesso guadagna il punto se effettua 10 passaggi consecutivi.

Punti chiave:
Ÿ creazione di duelli nelle catene laterali,
Ÿ ricercare movimenti e interscambi che permettano un attacco alla linea laterale,
Ÿ transizione negativa in riaggressione immediata per il recupero della palla e il conseguente riposizionamento.

79
N° 201
Novembre 2021

ESERCITAZIONI 8
La gestione del possesso
di Mattia Balestracci

Saper gestire, manipolare e utilizzare il possesso è diventato un requisito fondamentale per


cercare di mantenere il controllo della gara

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DIRETTORE EDITORIALE: LUCCHESI MASSIMO
Mattia Balestracci
Allenatore UEFA B. Attualmente è Tecnico under 14 Esercitazioni
ACF Fiorentina

Il mantenimento del possesso deve essere raggiungimento degli obiettivi, ovvero


interpretato come “comportamento tattico creare pericolosità offensiva.
collettivo” capace di portare vantaggi. E' fondamentale quindi “monetizzare” la
Vediamo quali possono essere. gestione della palla in occasioni da gol
In primis permette alla squadra di rimanere (riuscire poi a segnare non dipende dal
corta e gestire al meglio un'eventuale possesso).
transizione negativa in caso di perdita palla, Un’altra analisi importante che potremmo
inoltre, garantisce un'occupazione razionale fare sul possesso palla è l’altezza di campo
del campo e grazie ad esso è possibile dove mediamente questo avviene.
disorganizzare le “scelte” difensive degli Gestire il possesso nella propria metà
avversari (per esempio attirandoli su un campo ha finalità precise, che possono
lato per poi attaccare l’opposto) e ancora, portare vantaggi, tra i quali quella di “tirare
consente di gestire i ritmi della gara, fuori” gli avversari per poi attaccarli in
accelerando o diminuendo la “velocità degli parità numerica, ma anche dei rischi
sviluppi” in base al momento della partita e (vicinanza alla propria porta in caso di
al risultato. perdita palla), mentre mantenere nella
Naturalmente il possesso non deve risultare metà campo avversaria riduce
fine a sé stesso e quindi avere valenza necessariamente gli spazi da attaccare, ma
estetica, bensì deve essere funzionale al allo stesso tempo tiene gli avversari molto
lontani dalla nostra porta.

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Esercitazioni

Andando ad analizzare i dati statistici, il non solo sull’idea tattica, ma anche a livello
primo aspetto interessante è il “fattore tecnico e mentale, anche su giocatori che
allenatore”: non sono necessariamente (o precedentemente non spiccavano in questo
solamente) le squadre con giocatori più contesto tattico.
tecnici a gestire di più il possesso, ma sono
invece le squadre con i mister che basano il Si nota comunque che nessuna squadra
loro modello di gioco su questo aspetto. arriva in media al 60% di possesso palla,
In particolare Italiano e Sarri, che vedono le indicando così un equilibrio a livello di
loro squadre Fiorentina e Lazio appaiate dominio della gestione nel campionato.
per “tempistica”di possesso palla, sono Così come è interessante vedere che la
allenatori che in ogni società dove hanno fascia con più possessi a livello di tempo in
allenato hanno portato questa “filosofia” media è quella che va dai 5” ai 15”, dato che
legata al mantenimento, andando a lavorare fotografa bene la durata delle azioni.

Andiamo allora a vedere alcune migliorare questo aspetto, sempre più


esercitazioni che possano andare a principale nel calcio di oggi.

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Esercitazioni

RONDO’ A SETTORI PER IL MANTENIMENTO E LA SUPERIORITA’ NUMERICA

Numero di giocatori: 16
Età consigliata: 14/18 anni

Obiettivo:
stimolare la squadra a gestire il possesso spostando palla nelle zone di campo (in questo caso settori) solo dopo essere
riusciti a garantire la superiorità nella zona di campo in possesso.

Descrizione:
in un campo suddiviso in 9 settori si gioca un rondo 10 vs 6, nel quale la squadra in possesso (in superiorità numerica)
si disloca in campo rispettando le posizioni del proprio sistema di gioco (a metà tempo si cambiano i 6 ruoli).
L’obiettivo della squadra in possesso sarà quello di creare superiorità nel settore dove si trova la palla, mantenere la
sfera per almeno quattro passaggi e poi andare a giocare in un altro settore.
E' importante che i giocatori posizionati negli altri settori siano ben scaglionati in modo da creare linee di passaggio
utili per uscire dal settore, oltre a essere pronti in transizione negativa in caso di perdita di possesso. L'obiettivo dei 6
difendenti è quello di recuperare palla e portarla fuori dal settore di competenza.

Aspetti principali da osservare:


capacità di mantenere il possesso leggendo gli spazi e la condizione numerica dei compagni. Capacità di attrarre per
attaccare un altro spazio.

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POSSESSO PER ATTRARRE E CAMBIARE FRONTE

Numero di giocatori: 16
Età consigliata: 14/18+ anni

Obiettivo:
preparare la squadra a gestire il possesso sotto pressione andando a creare superiorità in una zona per attirare
avversari e poi attaccarli nella zona opposta.

Descrizione:
si crea un campo diviso in 5 settori, dei quali uno (il centrale) viene considerato di passaggio. L'obiettivo della squadra
in possesso, che gioca in superiorità 10 vs 6, è quello di mantenere la sfera in uno dei quattro settori perimetrali e
utilizzare quello centrale come “sfogo” per andare nel settore opposto a quello dove si trova la palla (alto-basso,
destra-sinistra). I possessori ottengono il punto ogni 6 passaggi (così da stimolare la pressione forte avversaria) e ogni
volta che riescono ad andare nel settore opposto passando per la zona centrale, (dove si è attaccabili ma non contano
i passaggi). Se la squadra in non possesso recupera ottiene 3 punti se riesce a guidare palla fuori dal campo, in modo
da stimolare la squadra in possesso a lavorare compatta e pronta alla transizione negativa.

Aspetti principali da osservare:


capacità della gestione per attirare, velocità nel passaggio da una zona all’altra, capacità di reazione ad una palla
persa.

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GIOCO DI POSIZIONE 7 VS 7 + 3 JOLLY

Numero di giocatori: 17
Età consigliata: 16/18+ anni

Obiettivo:
allenare il mantenimento del possesso in posizione, indirizzando la manovra creando zone di superiorità grazie
all'utilizzo dei jolly.

Descrizione:
si gioca un possesso schierati nei ruoli, avendo come obiettivo principale quello del mantenimento. Possiamo
assegnare un punto dopo un certo numero di passaggi eseguiti vincolando i jolly a non giocare tra di loro o a eseguire
al massimo 2 passaggi consecutivi tra essi.
La squadra difendente ha l'obiettivo di recuperare palla cercando, una volta conquistata, di giocare sul jolly per
rendere effettivo il cambio di possesso.

Aspetti principali da osservare:


i focus principali come in ogni G.d.p sono le competenze tecnico tattiche individuali, in particolare smarcamento,
controllo e passaggio e le interazioni tra i giocatori (occupazione corretta delle posizioni, sviluppi di gioco etc).
Attraverso il posizionamento dei jolly possiamo “forzare” e indirizzare la manovra.

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Esercitazioni

PARTITA-POSSESSO A SETTORI ORIZZONTALI

Numero di giocatori: 20 + 2 portieri


Età consigliata: 16/18+ anni

Obiettivo:
“risalire” il campo con il possesso.

Descrizione:
si crea un campo con 3 settori orizzontali, in alcuni dei quali vi sono vincoli ben precisi.
Nel primo settore (difensivo) la squadra dovrà eseguire almeno quattro passaggi prima di poter “servire” un
compagno nello “spazio” successivo o invadere il settore in conduzione.
Nel secondo settore (il più ampio) non ci sono vincoli di passaggi, ma si può uscire da esso (verso l’ultimo spazio) solo
nel momento in cui tutti i giocatori della squadra in possesso hanno liberato il settore difensivo.
Nel terzo settore non ci sono vincoli. Se la squadra in non possesso recupera palla giocherà con i vincoli del settore nel
quale si trova.

Aspetti principali da osservare:


capacità di gestione del possesso in costruzione con focus sul superamento della prima linea di pressione avversaria;
gestione del possesso nella zona centrale con l'obiettivo di “organizzarsi” mantenendo la palla.

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