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Parliamo di astronomia faraonica

di Guglielmo Gualandi

I movimenti apparenti delle stelle ed i mo- come un Horus, per ascendere poi al cielo
come un Osiride, dopo la morte.
vimenti reali della Luna e dei pianeti, hanno
affascinato gli uomini in tutte le epoche e gli “Io non sono per la terra, io sono per il cielo.
antichi abitanti della valle del Nilo furono fra i O tu mio dio locale, il mio Ka è accanto a te,
primi ed i più attenti osservatori del cielo. perché io sono salito al cielo come un airone,
ho baciato il cielo come un falco,
“In Egitto infatti, più che altrove, si os- ho raggiunto il cielo come una locusta che
servavano con gran cura le posizioni ed i oscura il sole.” (2)
movimenti degli astri; e i sacerdoti con-
servano le descrizioni di ciascuna fase a- Sembra praticamente impossibile affrontare
strale per un numero incredibile di anni,
un qualsiasi argomento egittologico senza
perché han fatto a gara in questo studio
parlare di astronomia, eppure gli studi di
fin da tempi antichissimi.”
questa particolare conoscenza degli Egizi è
Diodoro Siculo (1)
stata trascurata dagli studiosi moderni.

Le decorazioni e gli scritti egizi che sono C’è un solo autore italiano che ha affron-
arrivati fino a noi nonostante le ingiurie del tato l’argomento in modo organico, è il Prof.
tempo e degli uomini, ci parlano di eventi ce- Carlo Gallo, lo ha fatto nel suo libro “L’astro-
lesti che coinvolgono astri e dei in stretta nomia egizia”, pubblicato di recente. (3)

connessione fra di loro e/o in chiara sovrap- La situazione non cambia in ambito interna-
posizione. zionale, che io sappia, il solo Marschal Cla-
Nella mitologia, il faraone è un figlio di gett negli ultimi decenni, ha affrontato
Atun Ra il demiurgo autocreato, è un prede- l’argomento in modo analitico nel suo lavoro
stinato a governare il Regno delle Due Terre in tre volumi “Ancient Egyptian Science”. (4)

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Ci sono stati altri autori, sia ortodossi che lasciato traccia della loro sapienza astrono-
mica millenaria ed originale; un’ultima im-
eretici, che hanno scritto di astronomia egi-
portante considerazione da non trascurare è
zia, lo hanno fatto a lato delle argomenta-
relativa alle modalità di rappresentazione di
zioni relative a varie teorie, e, sempre per
una cultura che era già matura all’inizio del-
quanto ne so, sono prevalenti i lavori di stu-
l’era dinastica, come attestano in modo ine-
diosi indipendenti, fra gli altri vanno ricorda-
quivocabile i Testi delle Piramidi, datati al
ti: Il mulino di Amleto – G. de Santillana e H.
predinastico e l’orientazione e della Grande
von Descend; Il mistero di Sirio – R.Temple; Il
Piramide attribuita a Sua Maesta Khufu.
mistero di Orione – R.Bauval e A. Gilbert; La
teocrazia faraonica – Schwaller de Lubicz
ecc… Naturalmente, altri avrebbero fatto un Il calendario
elenco diverso, ma ognuno ha la sua scala di Il primo argomento affrontato si riferisce al-
valori e va comunque rispettata.
la “misura del tempo”, effettuata con l’uso di
Nei lavori degli autori ricordati, vanno se- un calendario lunare in epoca predinastica e
parate le parti di indagine ed analisi dalle successivamente con l’uso contemporaneo di
conclusioni che, a volte, risentono della ne- due calendari:
cessità di “fare notizia” a scopi editoriali, è
- Il calendario lunare modificato, divideva
sufficiente tenere distinte le due parti e ci
l’anno in 3 stagioni di 4 mesi cadauno,
troviamo di fronte a teorie che meritano tutta
ogni mese di 30 giorni per un totale di
la nostra attenzione; la “verità” è un’altra co-
360 giorni ai quali aggiungevano 5 giorni
sa.
intercalari. I 5 giorni intercalari erano
Forse è quella carenza di interesse da parte quindi presenti fin dall’inizio. Una prima
degli studiosi, forse è la diffusa tendenza a traccia di quei 5 giorni, considerati festivi,
scrivere di argomenti appena intravisti, rima- è stata individuata nella tomba di User-
ne il fatto che sull’astronomia egizia, come kaf, 1° re della V dinastia, 2450 a,C, circa,
su atri argomenti, a volte si leggono… cose nonostante quanto scrive qualche “esper-
strane. to” che attribuisce la immissione di quei 5

Lasciamo alle spalle le considerazioni di


giorni ai greci, i quali non hanno fatto al-
tro che dare a giorni un nome greco;
natura varia e procediamo con una elenca-
- Il calendario civile, ugualmente organiz-
zione di argomenti inerenti le conoscenze e-
zato in stagioni, mesi e giorni, ma con
gizie di astronomia, ricordando che Otto
l’accortezza determinante dell’ancoraggio
Neugebauer & Robert Parket negli Egyptian
ad un evento astronomico certo e ricor-
Astronomical Texts (5), hanno fatto un elenco
rente puntualmente ogni anno, la levata
di circa 100 documenti egizi, nei quali sono
eliaca mattutina di Sirio, la “ascesa di
presenti riferimenti astronomici; quei docu-
Sopdet”.
menti sono stati catalogati su base cronolo-
gica separando i documenti datati a prima Nel retro verso del papiro medico Ebers, i
della conquista di Alessandro Magno, da
due calendari sono scritti appaiati, per per-
quelli nei quali è evidente la presenza di in-
mettere al medico di indicare ai pazienti, che
fluenze ellenistiche.
probabilmente utilizzavano il calendario di
Noi ci limitiamo ad esaminare solo docu- derivazione lunare, i giorni esatti nei quali
menti nei quali i sacerdoti astronomi hanno assumere determinati medicanti sommini-

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strati.
- nel primo periodo (IX–XII dinastia) si
Il capo d’anno del primo calendario, deter- utilizzava il sorgere ad est di particolari
minava una lunghezza dell’anno a 365 giorni, stelle ben individuate e disposte su una
quindi inferiore di 0,25 giorni ad un anno so- fascia decanale che si estendeva per tutti
lare, con la conseguenza che ogni anno “per- i 360°, 36 stelle utilizzate per 10 giorni
deva” 0,25 di giorno, quindi un intero giorno ognuna ed altre 12 stelle per determinare
ogni 4 anni. le ore nei 5 giorni intercalari;

L’ancoraggio alla “ascesa di Sopdet” deter- - nel secondo periodo (XII–XVII dinastia)
gli orologi stellari rinvenuti sono pratica-
minava una durata effettiva di 365,25 giorni.
mente uguali al primo, ma la fine delle ore
La differente lunghezza faceva si che il capo veniva segnato dal passaggio al meridiano
d’anno del primo calendario vagasse fra le delle stelle prescelte;
stagioni a causa del suo ritardo annuale, (che - nel terzo periodo (epoca ramesside,
gli valse il nome di calendario vago) in modo 1200-1100 a.C. circa) il cambiamento è
che i due capi d’anno si allontanassero per stato radicale, le ore vengono segnate
diversi secoli e ritornassero a coincidere solo dalla posizione di particolari stelle rispet-
ogni 1460 anni circa. to ad una sagoma opportunamente orien-
tata.
Il mese era diviso un decadi ai fini dell’uti-
lizzo delle stelle decane, le festività cadevano L’egittologia afferma che gli Egizi divideva-
a fine anno, a fine mese, a metà mese ed in no in 12 parti la notte e in 12 parti l’intervallo
altre ricorrenze legate al culto di particolari compreso fra l’alba ed il tramonto, indipen-
divinità o ricorrenze legate alla vita ed al dentemente dalle variazioni stagionali della
regno del faraone. durata delle ore di luce e di buio.
C’è chi attribuisce agli egizi la divisione del L’affermazione non è convincente, ci sono
tempo in settimane, evidentemente non sa sufficienti indizi per rimettere in discussione
che l’idea della settimana è un concetto bi- questa convinzione che viene ripetuta acriti-
blico: camente.
“Ed Iddio benedisse il settimo giorno, e lo Abbiamo appena ricordato le 36 + 12 stelle
beatificò “, Genesi.II.3.
decane utilizzate per “far funzionare” un oro-
ed è questa la ragione della presenza della logio stellare e ricordiamo che negli Astro-
settimana prima nelle religioni monoteistiche nomical Texts sono state elencate più di 100
e da qui alla cultura occidentale. stelle decane aprendo il varco a considera-
zioni diverse rispetto alle convinzioni dell’e-
Gli orologi stellari gittologia accademica moderna della seconda
metà del XX secolo.
Le ore del giorno erano determinabili utili- Prima di affrontare il prossimo argomento,
zzando meridiane, gnomoni e clessidre ad
è opportuno ricordare le concezioni che sup-
acqua. Per le ore notturne si poteva ricorrere
portavano le esigenze figurative di artisti che
alle clessidre ad acqua, probabilmente ine-
appartenevano ad una cultura separata da noi
satte, ed ai più precisi “orologi stellari”.
da almeno 5.000 anni.
Si sono succeduti tre tipi di orologi stellari: Sbaglia chi confronta quelle rappresenta-

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zioni astronomiche simboliche ad una “map- orologi stellari, erano le stelle che seguivano
pa della volta celestre” ricavata con strumenti il percorso di Sirio, su quella che viene defi-
moderni. nita come Fascia Decanale, che scorre paral-
lela alla fascia zodiacale, più “bassa di circa
Le costellazioni 20°, come si vede nella Tav. 1.

Ci sono diversi documenti nei quali sono


Fra le i diversi documenti nei quali sono
rappresentate sia le costellazioni del Nord
state rappresentati aggregati di stelle, quegli
che quelle del Sud, ci limitiamo ad osservare
aggregati composti dalle stelle più luminose
le decorazioni del soffitto astronomico del
di una porzione di cielo che chiamiamo co-
cenotafio di Seti 1° ad Abido.
stellazioni.

Le costellazioni della nostra cultura sono in Il soffitto a volta si divide in due lati, uno
meridionale, quello superiore nella Tav. 2,
gran parte di derivazione ellenistica, assorbi-
ed uno settentrionale, nella parte bassa della
te a loro volta dalla cultura babilonese.
Tav. 2; nel lato Sud si vedono Osiride-Orione
Gli Egizi conoscevano aggregati di stelle e Iside-Sirio, che precedono nell’ordine Sa-
sulle quali apporre delle immagini e gli egit- turno, Marte, e Giove, dopo le colonne nelle
tologi le hanno divise in costellazioni del quali sono registrati i nomi di alcune stelle
Nord, composte dalle stelle fisse, le sempi- decane addizionali, troviamo Mercurio ed in-
terne, il cui solo movimento si limitava ad fine Venere, rappresentata da un Airone Co-
una rotazione attorno al polo Nord, e le mato.
costellazioni del Sud, fra le quali Orione-
Osiride ed il sistema di Sirio-Iside. (6)
Nella parte centrale del lato settentrionale
troviamo rappresentate le Costellazioni del
Nord. A sinistra c’è l’ippopotamo femmina
che regge sulle spalle un coccodrillo e sotto
le zampe il “palo d’ormeggio” che secondo
alcuni rappresenta la nostra Orsa Minore, in
alto cìè Mes, rappresentata da un toro pos-
sente, la nostra Orsa Maggiore, in totale ci
sono 8 figure nelle quali un egittologo ha in-
dividuato altrettante costellazioni; uno studio
poi dimenticato dall’ortodossia, anche se il
confronto fra quella tavola e la porzione di
cielo corrispondente sembra proprio dargli
ragione.

Ricordiamo come F.Petrie, utilizzando i

Tav. 1 - Fascia decanale nomi delle stelle decane, abbia ricostruito


delle rappresentazioni di “costellazioni egi-
Gli Egizi non avevano dato importanza alle zie” del Sud e del Nord; un tentativo poi di-
menticato dall’ortodossia.
stelle che compongono le costellazioni dello
Zodiaco, la stella del Sud più importante era Prima di chiudere il punto, ricordo che fra le
Sirio, per cui le stelle identificate come stelle “cose strane”, c’è stato chi, pur ritenendosi
decane, utilizzate per il funzionamento degli un’esperto, ha affermato che: …scientifica-

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mente Orione è individuato come una costel- astronomici egizi, non si conosce neppure un
lazione del Nord”. accenno degli astri che brillano nel nostro

Peccato, oltre a non conoscere i documenti cielo.

Tav. 2 - Soffitto astronomico del cenotafio di Seti 1°

quella separazione fra pianeti interni ed e-


I pianeti sterni e del fatto che il nome del dio Ra ve-

Nel lato meridionale dela Tav. 2. Abbiamo niva rappresentato con un geroglifico com-
posto da un cerchio con un punto al centro.
visto i pianeti che seguono Orione e Sirio,
Era troppo forte la tentazione di affermare
prima i tre pianeti esterni, Saturno-Marte-
che rappresentava il sole al centro ed i pia-
Giove, ed infine i due pianeti interni all’orbita
neti che ruotavano attorno.
della terra e più vicini al sole, Mercurio-Ve-
nere. Uno dei problemi di interpretazione delle

I pianeti interni, oltre ad essere ben separati rappresentazioni egizie è costituito, oltre che
dall’abisso di differenza di mentalità che ci
dagli altri, avevano anche nomi con riferi-
divide, dal fatto che quelle rappresentazioni
menti al loro moto diverso ed a tratti retro-
funerarie non erano destinate ad essere viste
grado, da quello degli altri tre.
da altri esseri mortali ma dagli dei e, noto-
Non sappiamo fino a che punto arrivasse la riamente, gli dei non abbisognano di molte
conoscenza del sistema solare e del movi- spiegazioni per comprendere il significato
mento dei pianeti, dobbiamo accontentarci di delle opere degli uomini.

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Un osservatore posto al centro, dovrebbe


L’orientazione della far segnare sull’orlo del muretto il punto del-
piramide di Sua la levata del sole ed, alla fine della giornata, il
maestà Khufu punto dove il sole tramonta.

Una delle discussioni che hanno animato


La posizione media fra i due punti doveva
indicare il polo Sud.
l’egittologia, è quella inerente alla orienta-
zione dei monumenti egizi in generale e della Le obiezioni eretiche si riferiscono al fatto
Grande Piramide in particolare. che il sole è “troppo grande e troppo acce-
Il punto è costituito dalla precisione con la cante” per essere traguardato con precisione,
inoltre la luce solare subisce una forte rifra-
quale le facciate della piramide sono orien-
zione che inficia la precisione dei rilevamenti.
tate rispetto ai punti cardinali, ad onor del
vero, non è solo la precisione dell’orienta- Le osservazioni del sole, utilizzate per la
zione, ma c’è anche la precisione con la quale navigazione astronomica, sono effettuabili
è stata definita la base quadrata e poi la grazie all’utilizzo di un sestante dotato di
esecuzione dell’intero monumento che fa di- cannocchiale, di filtri per selezionare i raggi
scutere. solari, di specchi il cui movimento permette
In questa occasione ci limiteremo ad esa- di effettuare una rilevazione con un margine
di errore ridotto grazie ad un misuratore di
minare le problematiche relative all’astrono-
angoli con regolazione micrometrica, serve
mia.
inoltre un cronometro di precisione ed una
Il quesito del “come sia stato possibile” si è tavola aggiornata delle effemeridi; strumen-
immediatamente intrecciato con altri aspetti tazione ben diversa da quella disponibile per
quali l’esistenza di una religione solare o gli astronomi Egizi che si dovevano accon-
stellare ed il livello delle conoscenze astro- tentare di una foglia di palma con uno spacco
nomiche degli Egizi del 3° millennio a.C.. e di una sorta di filo a piombo.

L’egittologo inglese Edwards, sostenitore L’unica conclusione credibile consiste nel-


della religione solare, proponeva rilevamenti l’accettare una elevata conoscenza delle stel-
effettuati al sorgere ed al tramonto del sole le e delle loro posizioni relative e nel fatto,
con un metodo rappresentato nella Tav.3, che si ripete anche in altri aspetti di quella
che è stato accettato da quasi tutta l’egit- cultura, che quegli osservatori del cielo riu-
tologia accademica. scivano ad ottenere risultati straordinari uti-
lizzando strumenti elementari, seguendo tec-
niche che non comprendiamo. Un briciolo di
umiltà non guasta mai.

Le strane coincidenze
Ci sono due epoche della millenaria storia
egizia che vengono ricordate più volte in mo-
do più o meno esplicito, sono la metà del-
Tav. 3 – Muretto di Edwards l’Undicesimo millennio, e la prima metà del
Terzo millennio a.C.

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La prima era, oltre a coincidere con la parte piramidi di Giza ed alla Grande Piramide at-
tribuita a Sua Maestà Khufu in particolare.
terminale della fine dell’ultima era glaciale, è
stata anche il momento nel quale Orione, co- Dopo quella costruzione che esprime l’api-
me gli altri astri dell’emisfero Sud, si è tro- ce della capacità tecnica ed organizzativa, i-
vato al punto più basso della sua culmina- nizia un lento degrado dimostrato dallo stato
zione al meridiano ad appena 9° circa. delle piramidi dei faraoni della V e VI dina-

Quello era il primo momento, lo Zep Tepi, stia.

l’inizio del ciclo precessionale nel quale vi- In quell’epoca, all’equinozio di primavera, il
viamo anche noi e che si concluderà quando sole sorgeva fra le zampe di Horakhti, “Horus
Orione, dopo essersi innalzato fino ad oltre dell’orizzonte”, davanti al lato orientale della
59° sarà ritornato alla posizione di partenza. Grande piramide, Hor em akhet, “Horus nel-

In quella stessa epoca, nell’alba dell’equino- l’orizzonte”.

zio d’estate, mentre il sole sorgeva nel suo


punto vernale, Orione culminava nel suo
punto più basso.

Tav. 4 - Equinozio d’estate nell’11° millennio a.C.

Tav. 5 – Equinozio d’estate nel 2500 a.C. circa

La seconda era coincide con il momento di


massimo splendore della civiltà egizia, come Irrilevanti coincidenze, giochi del fato che
attesta, fra altre cose, la realizzazione del hanno eccitato fuor di misura l’intelligenza di
complesso monumentale di Giza. alcuni egittomani, o incredibile dimostrazio-
C’è stata una evidente evoluzione dalla ne dello stretto intreccio esistente fra eventi
astronomici, concezione filosofica della vita
realizzazione della piramide a gradoni dedi-
prima e dopo la morte ed espressione monu-
cata a Sua Maestà Djiose, la prima piramide
mentale di entrambi?
nella quale sono stati impiegati blocchi di
calcare in sostituzione dei mattoni crudi.

Il secondo livello evolutivo della scienza del- La precessione


le costruzioni Egizia viene identificato con le Uno degli aspetti fra i più intriganti dello
due piramidi di Dashour, attribuite a re Sne- studio delle conoscenze astronomiche degli
fru, il padre di Cheope, per arrivare alle tre Egizi è certamente costituito dalla accetta-

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zione o meno del fatto che conoscessero il tazione fatalistica degli eventi che li coinvol-
fenomeno astronomico della precessione de- gevano.
gli equinozi.
Altri propendono per l’idea che gli uomini si
Quel lento movimento determinato dal fatto sentissero padroni del loro destino.
che i prolungamenti dell’asse polare, attorno
al quale ruota il geoide, disegna cerchi nella
Questa seconda ipotesi viene avvalorata dal
comportamento del Ka del defunto nella ca-
volta celeste, uno a Sud ed uno a Nord..
mera delle due Ma’at.o della psicostasia, co-
Una delle conseguenze di quel processo ci- me la hanno chiamata i greci.
clico che si compie in circa 26.000 anni, è
costituita dal fatto che le costellazioni dello
Lo spirito del defunto, accompagnato da
Anubi “colui che apre la via”, si presenta al
zodiaco, al loro apparire ad est nell’equinozio
processo di fronte ad Osiride ed è il suo
d’estate, “ritardano” di qualche frazione di
cuore che viene posto su un piatto della bi-
grado ogni anno.
lancia per fare da contrappeso alla levità della
Quando si parla della New Age, ovvero l’av- piuma che rappresenta la Ma’at; è il cuore del
vento dell’Acquario, stiamo dicendo che la defunto, che ha conservato memoria delle
costellazione dei Pesci, che da qualche secolo azioni compiute nel corso della vita, a con-
prima di Cristo appare ad Est qualche attimo dannarlo o a decretarlo “giustificato”, idoneo
prima del sorgere del sole nell’equinozio per l’eternità.
d’estate, sta lentamente ma inesorabilmente
“precessando”, slitta indietro con un movi-
Nella sala del processo lo spirito del defun-
to deve fare anche la “dichiarazione negati-
mento antiorario e, fra qualche decennio, la-
va”, deve elencare tutti i comportamenti ne-
scerà il posto alla costellazione dell’Acquario.
gativi di cui non si è macchiato:
Se accettiamo il fatto che gli Egizi si ren-
“Non ho fatto del male.
dessero conto dell’evento descritto nella Tav.
Non ho infranto le leggi del regno.
4, vuol dire che essi conoscevano almeno gli
Non ho offeso gli altri.
effetti apparenti della precessione.
Non ho ucciso, non ho rubato.
Ci sono stati vari studiosi che hanno avvalo- Non ho sottratto il latte ai neonati.
rato quella conoscenza, ricordiamo fra gli Non ho arrestato l’acqua del canale.
altri Giorgio de Santillana e R. Bauval. Non ho spento il fuoco nel suo ardore.
Sono puro, sono puro, sono puro
Sono degno di figurare nell’assemblea
È scritto nelle stelle? degli dei.”
Questa od altre frasi simili che sentiamo ri-
petere noi come gli uomini del passato.
Nei 10 comandamenti, che sembrano una
derivazione di quella dichiarazione, è il dio
Quella concezioni richiama almeno due ar- che impone le regole, qui è il ka del defunto
gomenti: l’esistenza di quello che noi chia- che parla delle sue scelte in vita che, eviden-
miamo Libero Arbitrio e la possibilità di leg- temente potevano anche essere diverse.
gere il futuro osservando le stelle.
Sia la pesatura del cuore che la dichiarazio-
Il volere degli dei – Alcuni autori ci parlano ne negativa non avrebbero nessun senso se
di una mentalità egizia tendente alla accet- l’individuo non fosse responsabile delle sue

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(4) The Anciet Egyptian Science - Marschal Clagett – reperibile


scelte.
presso la Egyptbook di Torino.

Leggere il futuro – Anche i regnanti Egizi (5) Egyptia Astronomical Texts – O. Neugebauer e R.Pater – repe-
ribile solo in copia presso la Egyptbook di Torino.
venivano consigliati da sacerdoti ritenuti ca- (6) Il mistero di Sirio – Robert Temple – Piemme - 1998
(7) Bibbia – Genesi XVI.13
paci di prevedere gli eventi ma, per quanto
mi è dato sapere, le previsioni avvenivano
prevalentemente con la lettura dei sogni.

L’interpretazione del volere divino tramite


la “lettura” delle stelle era una pratica
mesopotamica, era l’astrologia, basata sulle
coincidenze della presenza delle costellazioni
dello zodiaco e dei pianeti a definire il futuro
degli uomini.

È un caso se nella Bibbia si narra di Giu-


seppe chiamato dal Farone per interpretare
un sogno?

“E Faraone disse Josef, io ho sognato un


sogno, e non v’è niuno che l’interpreti: or
io ho sentito dire di te, che tu intendi i
sogni per interpretagli.” (7)

Uno dei primi documenti attestanti la pre-


senza delle costellazioni zodiacali è lo zodia-
co circolare del tempio di Hator a Dendera la
cui costruzione è iniziata in epoca tolemaica
ed è stata ultimata in epoca romana e poi ri-
strutturata per volere di alcuni imperatori ro-
mani.

Questo articolo ha lo scopo di suggerire ar-


gomenti e sollecitare curiosità. E’ mia inten-
zione continuare riprendendo un argomento
alla volta per entrare più nel dettaglio. Sono
comunque gradite domande, osservazioni e/o
critiche che permetteranno di arricchire gli ar-
gomenti accompagnando le risposte con ade-
guata bibliografia.

Note:
(1) Diodoro Siculo – Cap. 81 – 1° libro - Biblioteca Storica – Edito-
re Sellero
di Guglielmo Gualandi
(2) Testi delle Piramidi - Il re defunto raggiunge il cielo come una
locusta – A cura di Sergio Donadoni – Testi religiosi dell’antico ggual@libero.it
Egitto – Mondatori. tel. 0544/433580
(3) L’astronomia egizia – Carlo Gallo – Franco Muzzio Editore -
1998 www.altroegitto.com

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