Sei sulla pagina 1di 7

GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2014

Cerca nel blog

 HOME
 AMBIENTE
 ARCHEOLOGIA
 MISTERI
 RICERCA SCIENTIFICA
 SOCIETÁ
 SPAZIO
 VITA EXTRATERRESTRE

QUANDO LA SMITHSONIAN INSTITUTION


SCOPRÌ UN’ANTICA COLONIA EGIZIANA NEL
GRAND CANYON
Secondo un articolo pubblicato su un quotidiano dell'inizio del ventesimo secolo, all'interno del
Gran Canyon, Arizona, esisterebbe un enigmatico sistema di gallerie, prova di un'antica presenza
egizia in Nord America. Tuttavia, le indagini e i riferimenti a questa incredibile scoperta sono
caduti nel dimenticatoio. Cosa hanno trovarono realmente gli archeologi? È tutto falso, o c'è
qualcosa di vero che è stato nascosto all'opinione pubblica?
18 settembre 2014 | Sei in Categoria: Archeologia, Misteri | Tags: america precolombiana, antico egitto, cospirazioni
Un tempo è esistita una fiorente civiltà di matrice egizia in Arizona, Nord America?
Per quanto bizzarra possa sembrare questa domanda, essa si inserisce in una serie di
questioni poco chiare che sono causa di acceso dibattito tra i ricercatori, come il motivo
per il quale gli antichi popoli mesoamericani rappresentassero le loro divinità con la
pelle chiara o il perché gli olmechi avessero raffigurato teste gigantesche con sembianze
africane.
La domanda suggestiva nasce da una notizia riportata il 5 aprile 1909 sulla prima pagina
dell’Arizona Gazette, nella quale si legge di una spedizione archeologica nel cuore del
Gran Canyon finanziata dalla Smithsonian Institution che avrebbe portato alla scoperta
di numerosi reperti egiziani.
L’articolo originale riporta il ritrovamento di una rete sotterranea di tunnel, con accesso
in una parete rocciosa che costeggia il fiume Colorado, all’interno della quale ci
sarebbero manufatti, statue e persino mummie.
I responsabili della scoperta furono due archeologi finanziati dalla Smithsonian, il prof.
S.A. Jordan e il prof. G.E. Kinkhaid. Come scritto nell’articolo:
“La scoperta mostra quasi definitivamente che una civiltà abitava questa misteriosa
grotta scavata nella roccia, e che era di origine orientale, forse egiziana, risalente al
governo di Ramses.
Secondo le teorie dei due ricercatori saranno confermate dalla traduzione delle tavolette
incise con geroglifici, il mistero dei popoli preistorici del Nord America – chi erano e da
dove sono venuti – sarà risolto”.
Una scoperta importante, non c’è che dire. Eppure, questa storia sembra essere caduta
maliziosamente nel dimenticatoio. La stessa Smithsonian Institution riferirà di non aver
nessuna notizia del genere in archivio. Allora, che cosa è successo?
Alcuni autori sostengono che l’intera vicenda è il centro di un grande insabbiamento,
apparentemente nel tentativo di mantenere la teoria tradizionale secondo la quale gli
antichi Egizi non si sono mai avventurati fuori dalle tranquille acque del Nilo.
La storia diventa ancora più strana quando la Smithsonian addirittura nega l’esistenza di
documentazione riguardante Kinkaid e Jordan. In una richiesta fatta nel 2000, così
risponde l’istituzione:
“La Smithsonian Institution ha ricevuto molte domande su un articolo del 5 aprile 1909,
nel quale si parla di G.E. Kincais e della sua scoperta di una ‘grande cittadella
sotterranea’ nel Gran Canyon, scavata da una civiltà di origine orientale, forse
egiziana.
Il dipartimento di Antropologia della Smithsonian ha cercato i file senza trovare alcuna
menzione del professor Jordan, Kincaid o di una civiltà perduta in Arizona. Tuttavia, la
storia continua ad essere ripetuta in libri e articoli”.
Dunque, esiste un articolo di giornale, ma non esistono i riferimenti ufficiali che ne
confermino l’autenticità. È possibile che l’Arizona Gazette si sia inventata tutto? Se è
così, quale sarebbe la ragione?
Secondo i teorici della cospirazione, ce ne abbastanza abbastanza per ipotizzare che la
Smithsonian abbia distrutto le prove documentali e occultato le scoperte per mantenere
intatta la visione storica tradizionale. Gli esponenti di questa teoria citano diversi tumuli
artificiali sparsi in tutto il Midwest, il cui accesso sarebbe impedito da mura realizzate di
recente.
Si potrebbe obiettare che ogni anno più di cinque milioni di turisti visitano il Gran
Canyon. È possibile che nessuno abbia mai notato queste cavità sotterranee. Come
spiega Philip Coppens, la maggior parte dei turisti si intrattiene nel sito al massimo per 3
ore, solitamente visitando il leggendario South Rim, dove si trovano la maggior parte
delle strutture geologiche migliori.
È un fatto che il Gran Canyon presenti molte grotte e cavità, la maggior parte delle quali
sono state scoperte da escursionisti. Un elemento a favore di una connessione con
l’Antico Egitto sono i nomi di alcuni siti nei pressi delle aree di Mile Creek e Trinity
Creek, come Tempio di Isiede, Torre di Set, Torre di Ra, Tempio di Horis, Tempio di
Osiride, ecc…
Leggi anche:
Un disco e un giaguaro di basalto riaccendono il mistero degli Olmechi
Antico Egitto e America Precolombiana: così distanti, eppure così simili
Che ci fa il dio egizio Anubi in un’antica grotta dell’America del Nord?
L’origine delle denominazioni esoteriche è misteriosa quasi quanto il Gran Canyon, il
quale ha dato luogo a diverse speculazioni su ciò che i primi esploratori trovarono nella
regione. Tuttavia, potrebbe essere una memoria perfetta del suo tempo, rivelando una
remotissima connessione tra nativi americani e antichi egizi.
Allora, dove ci porta tutto ciò? Coppens ritiene che la verità potrebbe trovarsi nel mezzo.
Con così tante grotte, non è improbabile che alcune di esse contengano qualcosa.
Kinkaid non ha mai detto che i reperti fossero egiziani, ma solo fatto paragoni. Potrebbe
trattarsi di reperti di una cultura nativa.
La prima cultura ad occupare la valle fu quella degli Anasazi. Secondo l’archeologo
italiano Giulio Magli, gli Anasazi sono gli antenati degli odierni nativi americani
Hopi/Zuni, tribù che vivono oggi lungo il Rio Grande, nel Nuovo Messico e l’Arizona.
Tracce archeologiche di questa cultura si ritrovano già nel 1500 a.C., ma la civiltà fiorì
nel X secolo d.C., in tutta la zona che corrisponde oggi al confine incrociato di Utah,
Colorado, Arizona e Nuovo Messico. Riuscirono a costruire un’economia florida basata
sulla caccia e su un’efficiente pianificazione agricola.
Vivevano in villaggi caratterizzati spesso dall’architettura monumentale. Nel 1250 d.C.
molti villaggi vengono abbandonati e altri vengono costruiti in posizioni più
difficilmente raggiungibili. Erano privi della scrittura. Le cronache ci consegnano grandi
edifici, come il sito archeologico di Sand Canyon, con una struttura di 420 stanze, e che
fu realizzato, abitato e abbandonato nell’arco di soli cinquant’anni intorno al 1200.
Dunque, è possibile che Kinkaid abbia scambiato le vestigia di una cultura locale con
quelle di una cultura che si trova dall’altra parte dell’oceano? Tuttavia, se così fosse,
rimane l’enigma di come sia possibile che culture tanto distanti siano anche così simili…

Cronistoria della presenza aliena sulla Terra: foto e video di una compagnia molto antica

Quei ricercatori di vita extraterrestre morti in circostanze misteriose...

NWO e Transumanesimo: un chip impiantato sotto la calotta cranica ci trasformerà in


Cyberman

Cosa ha causato il grande fuoco che ha distrutto una delle città più fiorenti dei nativi
d'America?

Controllo mentale nel 21° secolo: tra fantascienza e realtà


L'enigma delle figurine androgine di Valdivia

Il labirinto di Meride conserva i segreti della storia dell'Antico Egitto?

Scoperte in Perù nuove linee più antiche dei geoglifi di Nazca

alimentazione america precolombiana anomalie antica asiaantica


europa antichi astronauti antichi romani antico
egittoantropologia astronomia atlantide biologia cambiamenti
climaticiciviltà
extraterrestri cosmologia cospirazioni economia esobiologiaesplorazione
spaziale fisica quantistica geologia giganti inquinamento isonluna luoghi
misteriosi marte medio oriente mesopotamia mitologia nuova era
glaciale oggetti fuori posto persone piramidi politica salutesistema
solare siti megalitici siti sommersi tecnologia teologia teorie esoticheufo vita dopo la
morte zoologia


UNO STRANO FORMICOLIO: PERCHÉ MANI, PIEDI, E GAMBE SI “ADDORMENTANO”?


UNA SCOPERTA SCIOCCANTE COSTRINGE A RIVEDERE L’ORIGINE DEL NOSTRO PIANETA


HA’AMONGA ‘A MAUI: LA PORTA MEGALITICA COSTRUITA DAGLI DEI

STEPHEN HAWKING: IL BOSONE DI HIGGS POTREBBE DISTRUGGERE L’UNIVERSO


VIAGGIATORI TEMPORALI: UN CELLULARE IN UN VIDEO DEL 1938?


LA “GRANDE MACCHIA ROSSA DI GIOVE” STA RIMPICCIOLENDO…


DEJA VU, UNA SBIRCIATINA NEGLI UNIVERSI PARALLELI?


UNO STUDIO AMERICANO RIVELA CHE UMANI E ALIENI POTREBBERO AVERE LO STESSO
DNA!


LA MISTERIOSA FUGA DI 100 MILA DELFINI: DA COSA SCAPPANO?

ESISTE DAVVERO LA TELEPATIA TRA INNAMORATI?


LA CLASSIFICA DEGLI OTTO MISTERI INSOLUTI DELL’ASTRONOMIA SECONDO SCIENCE

 DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non
può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
 L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Verranno cancellati i
commenti ritenuti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o che
contengano dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy.
 Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico
dominio. L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può
essere soggetto a variazioni nel tempo.
Copyright © 2014 Il Navigatore Curioso - Viaggio di confine tra scienza e mistero. Informazioni e
Approfondimenti su scienza, spazio, tecnologia, notizie, salute, ambiente, meteorologia, archeologia, e storia.

Potrebbero piacerti anche