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Selvicoltura Generale

Selvicoltura –> aspetti generali e sarà organizzato con una prima parte introduttiva e con
riferimnenti all’ecologia forestale e individuazione del sistema forestale piu ideoneo per gestire i
popolamneti e andremo a concludere nc lpinquadrametno stazionale : per capire l’intervento
selvicolturale da ocndurre . Poi i sistemi selvicolturali che saranno sviscerati negli ambiti delle
fomre di governo ( fustaie e cedui ) con i differenti sitemi selvoclturali . Ultima parte del corso
andremo a trattare gli interventi selvicolturali che non sono quelli normali o regolari
consuetudinari , ma poi interventi particolari legati alle foreste di protezione e altri ambiti da vedere
durante le esercitazioni . Amteriale : slide del corso con riferimenti al capitolo e ai documenti da cui
sono state tratte le informazioni . Al momneto attuale la piattaforma moodle è libera . Ci sono dei
compagni che non si sono iscritti si può fare utilizzando la password . Oltre le slide ci sono gli
appunti e in questa nuova modalità c’è la registrazione della lezione e la spiegazione relativa alle
slide . La slide non è da sola un libro di testo . Le slide sono un ottimo strumento ma devono essere
utilizzate assiem agli appunti e al libro di testo . Libro di testo : selvicoltura generale del piussi dove
trovimao tutti gli argomenti e info trattati in questo ccorso e libro di selvicoltura produttiva , parla di
tutti i sistemi selvicolturali . Selvicoltura produttiva : vedremo che ci occupiamo di selvicoltura che
mira ad ottenere differenti tipi di servizi o funzioni che spessoe volentieri son lontani dalla
produzione in senso stretto di qualche bene o servizio . Altri testi in inglese cno panoramica di
aspetti . Selvicoltura moderna tiene cnto anche dei sdistrurbi naturali . Dizionario di scienze
forestali troviamo tutti i termini in inglese utilizzanti in mabito selvicolturale . Libro italiano si
occua di trovare la traduzonein inglese dei principali termini in selvicoltura . Internalizzazione è
all’ordine del giorno anche negli ambiti forestali . È giusto cominciare ad avere aulche infarinatura
di come si dice in inglese qualche termine . Termine in inglese può essere utile per esempio
( diradamento = thinning) . Alcune traduzioni sono letteralied altre non lo sono per niente .
Selvicoltural sistem di mattew ( europeo e niina nrdamericano ) . esame sarà orale . Il corso è
organizzato con un blocco frontale seguito dalle esercitazioni in campo che avranno un ruolo
fondamentale per maturare la conoscenza della selvicoltura e fissare alcuni eleemnti ostici in
lezione frontale . Modalità per fare comprendere il perché di certi interventi processi e dinamiche
che in campo verranno fissati per tutta la vita. Dopo l’esame questo si dimentica. Altro aspetto :
discorso dei testi soprattuto alla fine della triennale e a fine anno . I testi sono utili nello studio di
caa soprattuto se si svolge u lavroo in ambito forestlae . I libri di testo serviranno nella pratica
professionale e sono uno strumento .
Calendario con 6 ore alla settimana . Il programma spero nonci siano delle variazioni per problemi
da parte nostra lo facciamo sapere e la lezione online si riesce a sfruttare i vantaggi di questo
sisstema . Per marzo noon c’è nessunoo problema . Al momento attuale ci sono a calendario piu ore
del dovuto . Al momento attuale lascio un po di margine in cui si può spostare attività e lezioni . Le
lezioni in alcune giornate verrano spostate . Esercitazioni ni campo : previste e gia messe a
calnedario : 1 giornata a maggio in 14 o 21 . al classe sarà divisa in 2 gruppi . Le esercitazioni di
fenn corso a fine maggio . Esercitazioni congiunte di carattere selvicolturale con diversi gruppi
divisi . Una giornata si farà assieme in campo . Esercitazioni in campo sappianmo di cosa si tratta e
in ambito selvicoltura ìle ci sta dotarsi della attrezzatura corretta . Disocorso sicurezza anche in
funzione covid lo afronteremoo nell’approcciarsi dle periodo perché le cose stanno cambiando nel
periodo . Veneto e regioni limitrofe cambia . Esercitazioni per il nostro corso sono entrambe nel
territorio nazionale . Ci sono delle domande particolari oer l’organizzazione e la logistica del corso i
funzione di quello visto ocn altri docenti ? Contenuto del corso e selviicoltura : materia al centro
delle scienze forestali . Dendoemtria e selvicoltura materie caratterizzanti . Tutto ciò imparato a
dendrometria lo richiameremo . Selvicoltura ( selvi e coltura . Selvi ( selva bosco e foresta in latino
silva sinonimo di boscoe foresta . Apprendimento della terminologia tecnica è importante . Altri
ambiti utilizzano una loro terinologia . La nostra temrinologia è importante con una sola parola
rusciamoo a descrivere termini complessi . Questo può sembrare magari anche forse troppoin
ambito formativo però un domani nella pratica prfoessionale questo termine è riportato nelle leggi
quando stenaimom un parere una perizia un progetto . Selva bosco e foresta . Anche se nel tempo
questi termini hanno avuto una accezione differente diversa . N rata questi aspetti soono da
considerare ocme dei sinonimi . Boscoe foresta sono alla stregua dello stesso oggetto . Bosco e
foresta per noi sono la stessa coa. Coltura → coltivazione ) . agricoltura ( → coltura di campi ) .
coltura complesso di tecniche relative allo sfruttamneto di una risorsa naturale elaborate dall’uomo
per conseguire una produzione che soddifsi una sua necessità . La produzione è la necessita. La
produzione → produzione di differenti servizi ecosistemici e funziooni . Il bosco ( cosa è ??? )
aspetto importante . Quando leggiamo delgi articoli o statistiche dati relativi a bosco o foresta
dobbiamo aver ben charo a cosa si riferistcono . Per l’ISTAT → arre coperte da painte arboree per
piu del 50 percento e di mezzo ettaro . Superfici minime e caratteristiche minime dell’area coperta
da alberi . Il bosco è un insiem di alberi abbastanza denso . Questoo è anhe un limite a tutte le
statistiche forestali . questa definizione non è l’unica.

Inventario Forestale Nazionale Italiano → definiizione di bosco in modo differente . In quel ambnti
superficie occupata dal beri con superfici eminima di 2000 metri quadri con copertura dal 50 al 20
percento . Dimensione minima e appezzamento boscato . Qesti alberi devono essere una striscia di
almeno 20 metri . Anche una siepe . Noi consideriamo bosco anche se è temoranemente sprovvisto
di dopertura arborea per eventi accidentali . Quando pariamo di boscoe selvicoltura , se la copertura
non c’è piu per causa naturale e distriubri naturali . La sueprficie viene ancora onsiderata bosco .
Stessa cosa per tutte el utilzziazioni in ambito forestale . I prodotti del bosco e rinnnovazione .
Deforestaiozne ( nn si pparal di selvicolltrua ma talgi di rapina . ) la copertura del bosco viene
sostituita da altri usi della superficei ( prato ambiente urbano ) definizioni non sono stabili nel
tempo e anche nel secondo inventario nazionale forestale, un parametro importante da individuare
era la quantità di carbonio stoccato . Questo inventario ha recepito una definizione internazionale di
bosco utilizzata dala fao . L’estensione ritorna ad essere un mezzo ettaro ma la coperrtura è
amggiore del 10 percento e le piante devono avere u alteza media a maturità in situ . La specie in u
sito specifico deve essere in grado di raggiungere una certa altezza . Le piante isolate che non
possono raggiungere una altezza speriore ai 2 metri non possono essere considerate bosco . Le
formazioni in cui a matrurità non si arriva a lla’ltezza . → alte terre boscate . Forste e altre terre
boscate ( solo foreste ---< numero in ettari della superficie di bosco ) . anche i soprassuoli ofrestali
giovani o temporaneamte scoperte da sueprficie vengono considerate bosco . In riferimento agli
alberi a maturità con copertura maggiore del 10 percento . I vivai forestalie ele strade forestaliv
engono considerate in qeste statistiche e anche le piccole aperture del bosco per schianti ( gap
dinamics ) . un problema è che ogni regione ha una sua definiizione di boso simile alla definizione
in precedenza che però sono differenti ( problemi legislativi ) . nellambit del TUF testo unico
foreste e filiere forestlai . Articolo 3 ha una definizioone di bosco ( è il primoo momento i cui su un
documento a valenza nazionale si ha una definizione di bsoco , se lo stato parla di bsoco anche se la
competenza è regionale abbiamo una deifnizionunivoca e le regioni possono averne di diverse .
Bosco sueprfici coperte a vegetazione forestale arbore associata o meno a quella arbustiva di
orginnie naturale o artificiale inn qualsiasi stadio di sviluppo ed evoluzione con estensione non
inferiore si 2000 metri quadri larghezza media non inferiore ai 20 metrie con copertura arborea
forestale maggiore dle 20 percento . Ripercussioni in discussione delle forme di governoo
trattamneto per cosa si può fare o no all’interno di un soprassuolo forestla e. noi sia degli ecologi
forestlia che applicano i conceti dell’ecologia all’utilizzo del bosco . Il bosco è qualcosa di piu del
mero raggingimento di una soglia numerica , e nella pratica profesionale saremo chiamati a sapere
la deifnizione id bosco , ma dal punto di vista ecologico definizamoo il bosco comm eun insieme di
alberi con una ceta dimensioni , che GENERA UN MIICROCLIMA FORESTALE . alberi che sno
in grado di cambiare le condizioni rispetto all’esterno . A quel punto non è piu un semplice gruppo
di alberi ma un bosco . Il bosco può essere un filare un viale alberato ,, u giaridno di una casa
( manon sono un bosco ) . conal selvicoltura urbana si stacercando di portare un esempio dibsco per
ricreare degli ecosistemi forestlai . I questo contesto un bosco gestito ricade all’interno della
definizione del bosco . Gli alberi modificano il clima al loro interno . Ill ippeto è una tecnica
agronomica ce selvicolturale . Il pioppeto non è un bosco epr la legge italiana . Mentre in altri paesi
lo è . spesos e volentieri doopo l’utilizzaiozn esi svolgono altre colture . Quando aprliamo di bsoco
non è solo un insieme di piante ma qualcosa anche pu complesso che ha una componente epigea e
ipogea e ci sono differenti taa che constirbuisconoo alla creazione del bosco formato
dallacomponente naniimale funginea e da tutti i microorganismi nel suolo . La gestione forestal
edeve fa attenzione a questi aspetti eprchè agendo su una componente i agisce anche sull’altra .
Forestale andremo a determinare delgi svantaggi epr esempio nel suolo e negli habitat ( e non nella
componente arborea). Ci sono delle conseguenze del sistema complessodel bosco che vanno oltre il
sito specifico e ripercuzizoni che possono essere esterne . E’ facile intuire che la regimazione delle
acque con il controllo e interecettazione delle precipitazioni sono dei processi che vanno a ricadere
anche moto lontani dalla posizione del popolamento stesso . Ill bosco foornisce anche i servizi
ecocsistemici di regolazione e protezioneceh trovano il lor sfruttamneto al di fuori dell’ecosistema .
In temrini numerici in base alle definizioni in precedenza possiamo ntrerpretare la tabella delle
foreste ealtre terre boscarte . La siperficie riportata int abella piu di 8 milioni diettrai sono coperti
da soprassuoli forestlae altre terre boscate 1 milione . Formazioni forestlai in senso lato 10 milioni
di ettrai ( 35 percento dela usperficie italiana . Percentuale moolto importante piu di 1 3. le foreste
si concentranoo in determinati ambiti montani e collinari . Le foreste sono relgate in determinati
ambiti che non erano a predilizione agraria . I paesaggi tipici dela pianura e collina tipiicamente
agrari con diversità di colture ( produzionii che eranoo piu convenineti a quella forestale ) . terreni
fertili con sostituzione del bosco . In passato il bosco copriva praticmanete tuttal alsuperciei ma
ora è un terzo . Al copertura forestale sta aumentando anche a livello europeo ed extraeuropeo
soprattuto nei paesi sviluppati ( perche? Soprattuto epr l’abbandono delle aree amrginali .
Economia basata sulla produzione e produizonii vengono magari delocalizzate in altri apesi .
Aumento di certura forestale è dovuto in grna parte alla riforestazione naturale ) . la percentuale
che si è calcolata a lielo europeo di 0,4 ercento di aumento della supericie forestla e. in italia tra
85 e 2005 . aumento della supericie dello 0,3 percneto per anno scesa allo 0,2 percneto ne 2015 . il
trend va a dimiuire ma sempre in aumento . . ado ogni modo la percentuale è maggiore . Migliaia e
migliaia di ettari oogni anno . Dato del 2015 con la prima fase dell’inventari conclusa siamo a
quasi 11 milioni di ettari , qausi 500 mila ettari in piu rispetto al 2005, stesso trend anche err le
terre boscate anche se non eclatante. Terrreni agricoli abbandonati avevano una buona fertilità
sufficente ad sopitare un terreno forestale con . Aumneto c’è stato per l’abbandono delle are
marginali e allinizio del secono scorso il territorio era sovrasfruttao e c’era fame id legname e poi
bisognava rifornire gli opifici dela ppianura e poi si andava a pascolare . Il nostro apese è noltre
stato teatro dei due guerre mondiali alcuni territornii sono stati direttamnete interessati dai
conflitti . Danni bellici per ottenre degli introiti per pagare lo sforzo bellico . Riduzione drastica
della supericie forestale . Leggi : serpieri sisono messi de paletti allo sfruttamneto della risorsa
forestla e. politica di rimboschimento ( 1 milione di ettari messi a dimora) e abbandono delle
pratihe agricole e urbanizzazione del nostro paese. Altopiano di asiago con footo del 1918 . fronte
in avanzamento con terreno nudo non coperto da formazioni boschive . Copertura forestale
ottenuto grazie a delle opere di rimboschimento ( problemi gestionali ) discorso per esempio vaia e
bostrico . In passato per il tipo di economia i terrnei ad alta quota venivno mantenuti liberi dal
bosco e il limite è stato abbasato per che servivano gli alpeggi . Contratti di affitto dei pacoli cera
obbligo epr il pastore di estirpare larinnovazione del pino cembro e di altre specie . Pino cembro .
Il larice veniva mantenuto epr la caratteristica chioma leggera che permette la formazione di un
pasoclo con specie foraggere . Il fuoco veniva utilizzato . E blanda fertilizzazione con la tecnica che
non è nientaltro di quello che si fa in altri ambiti di pianura : mantenere la fertilità del pascolo con
molte problematiche . In grnaid piante ci sono cicatrici e segno di diversi incendi anche radenti che
ahno ucciso le piante e hanno interesat le parti del coleto . In passaot ilbsco è stato compresso dall
piannura e la colllina anche dall’alto . Il bosco ha riconquistato dopo i teereni marginali il
territorio di sua pertinenza . In piu ortre che ppromoossa dalla assenza di attività antropica è
facilitata dal cambiamneto climatico ( l’innalzamneto del li ite dle bsoco ) . il territorio può essere
ricolonizzato da piante arboree ) espanzione del bsoco in alto e uamento della superificie forestlae.
Forsta di aneveggio teatro di scontri . Nella foto storica l’aseenza di copertura forestla e foto
odierna foresta denza che copre tuta l’area. Oltre all’espaznsione del bosco c’ stato unf ernomeno
di infilling i bsochi sono piu densi di quello che rano in passato e venivano mantenuti piu radi e
nelle zone abbandonate abiamo un amneto della densità .a che se ocme coperura l’espazione è
ridotta come provvigione questa sta crescendo notevolmente anche graize ai cmabianmenti .
Grazie alle deposizioneni azotate e alle lunghe stagioni vegetative. Stress stanno aumnetando e la
grande superficie foretale è sempre un sink di carbonio ao canhe una source ? Magari può anon
bilanciare le perdite in seguito agli stress e ai distrubri. Oltre 10 milioni di ettari sono occupati
dalle foreste . Questi ettari da chi sono detenuti : la magior parte è privata ( 2/3 del proprietaà . La
proprietà privata pesso è frammentaria e in picocle superfici . In determinate szone è dificli e anche
recuperare il proprietario . La gesitiine i questo paese è differente anche nelle tradizioni ( per
esempio nl maso chiuso ) . la proprietà dell’azienda veniva dato tutto al primoogenito maschio e la
proprietà rimaneva accorpata . Polverizzazione delle proprietà per esempio in piemonete ogn figlio
doveva avere la stessa percentuale di terreno ( strisien cn forme partioclari e bosgonava garantire
lacceso alla strada ad ogni erede ) . grossa problematica per na gestione accorta del territorio
forestlae . Proprietà pubbliche piuttosto che quele in mano ai comuni oppure situaizoni pparticolari
di proprietà pubblica o privata tipo reogle o consorzi che getiscono proprietà indivise . Per
l’organizzaiozne deisistemi selvicolturali abbiam bosnogno di grani suerfici eda orgnaizzare nelllo
spazio e enl tempo di solito.

Fustaia e ceduo → due forme di governo del bosco . Come il nostro bosco si rinnova ( fustaia da
seme e ceduo da gemma ) . fustaia rinnovazione GAMICA e ceduo AGAMICA . in effetti
poossiamo capire che la superficie forestale italiana la maggior parte è piu ceduo che viene sfruttato
epr legna da arere e la fustaia è stato oggetto di parecchie discussione di dibattito sula bosta di
queste forme di governo . Alcuni terminii . Sueprficie dele diverse fomre di governo e trattamento .
Schemino e grafiico quando stiamo studiando i vari ssistemi selvicolturali e trattamenti . 20
percento noon classificato e su buna parte della superifice abbimoa difficolta a individuare un tipo
di gestione e trattemnto diverso . Gran parte della suericie forestale non è attivmanete gestita e non
sono facilente ascrivibili a delle categorie . Raf o rapporto annuale delle foreste : troviamomolte
informazioni legate al settore forestlae . Informazionii dettalgiate : singole regioni hanno pubblicto
un docuneto regionale ??. il primoo rapporto verrà pubbliacato in veneto a breve mentre per altre
regioni avremo altri raaporti . Cosa molto interessanti degli inventari e statistiche riportate nel raf :
quantità di carbonio stoccato nelle foreste italiane . A noi interessa di piu quasi quello che si lascia
in bosco rispetto queelo che si porta via ( epr esempio sotccaggio di carboonio per l’opinione
pubblica è importante . Quanstità di caronio che l bsoco può stoccare e fissare impportante . Le
fooreste italine stanno stoccando circa 140 tonnellate all’ettaro di cabronio epr valore medio . Ad
esempio le abetine sono le foreste che stoccno una maggior quantità di carbonio . O sugehrete di
non notevole statura hanno dei valori inferiori . Sul raf troviamo la quantità media stoccata dalle
formazionii forestlai in italia . 140 tonnellate ad ettaro di carbonio attualmente sotoccato nei boschi
e 1,5 tonnellate di carboniv eien fissato nell’incemnerto corrente delel painte . 1,4 tonnelate ad
ettaro equivalgono a 5 tonnellate di CO2. Da carnboniooa d anidride 3, 6 fattore . La biomassa
epigea è responsabile soltanto del 38 percento di carbonio stoccato nelleforestle . Piu del 50
percento a livello del suolo . Parte epigea srettamnete arborea è poco meno del 40 percento e la
magggiora parte eè stoccata in altri ambiti . Questo trend è in aumento o è costante e condizioni sdi
stress collegate ai disturbi che abbiamo avuto negli ultimi 10 anni . Il bosco nel suo ecosistema ha
anche un aspetto culturale impoorte dal punto di ista del apesaggio ed effetto che abimao a scala
maggiore . Una cosa da considerare . Quello che nooi osseivamo è un paesaggio colturale e non
naturale . I boschi sono sempre stati gestiti a seconda della esigenza particolare . per esempio i
lariceti era necessario pascolarli e separazione tra cinfere ela tifogie per opera monastica gestione e
conservaiozne che ne è conseguita all’’internodel panorame faorestae delle foreste per esempio in
vallombrosa . Situaiozni in cui bosco è gestito e coltivato separando nettamente l’abete bianoco dal
faggio ( bianco legname da opera e faggio da ardere) . Formazioni semplificate . I popolamneti sono
puri laddove dovrebbero invece essere misi . Qundo si gestisce per ottimizzare la gestione ss è
sempre semplificato a popche specie e struttura molto semplice. Fustiaa coetanea e regolare . Stessa
età dimensione e specie . Paesaggio deve essere “ artificiale “ . le specie in alcuni casi potrebbero
essere le stesse . Il territorio è gestito in ambito forstale e ricolonnizato a livello agrario e sui trreni
avremmo delle dinamiche che poertnao a delle strutture naturali. Latifoglie e specie pioniere vanno
ad occupare i terrazzi e vanno a determinare delle formazioni boschive particolari . Quando
parliamo di sevlicoltura dobbiamo ffare attenzine all’oggetto di cui ci occupiamo e possiamo
definire che cosa fa e dobbiamo capire cosa vuol dire coltivare il bosco . E’ qualcosa di piu
complesso che tagliare e ottenere una risosrsa. Definizionii di selvicoltura sono molto piu akbpiie
che la semplice colvtivazione del bosco . La selvicoltura è la scienza e la pratica di coltivare i
booschi . e’ una scienza e una pratica ( aspetti teorici ma anche pratici ) . si apppicano i principi
dell’ecologia forestale . Co la selvicoltura speciea eandiamo a completare il bagagli colturale
necessario epr la martellata . Appllicare i principi dell’ecologia forestale sia se si tratta di ecologia
forestale e interventi devono essere razionali e gli interventi che alterano la struttura e la
ocmposizione specifica dei popolamneti forestlali . Deifniizoni centroeuropee . Sevlicoltura arte di
applicare delle tecniche scientifico biologiche per guidare . Tutto un concetto sempre piu collesso .
Quello che viene sottolineato è il momento giusto è il modo razionale applicando i princip
dell’ecologia e applicando gli interventi idonei . Insieme delel attività di coltivazione svolte in
bosco con scopindiversi ( scopi diversi risposte alle esigenze dei singoli e delle comnuità
pereservando la qualità e quantità del patrimonio forstale . Le esigenze non sono fisse ma mutevoli
e identificate in un particolare ocntesto storico e sociale . La selvicoltura vuole presevare a qualità e
quantità del patrimonio forestale nel tempo . La produzione è sostenibile sotto differenti aaspetti . Il
bosco ora non deve solo produrre ( ua volta era così . ) mentre ora le ppiante vecchie e antiche
assumono un altro significato ma se noi andiamo a vedere la camminata escalinata dei larici,
oggetto di attrazione turistica e si gestisce ilhsco in modo tale da preservare questi elementi . La
selvicoltura nel tempo deve essere aaplicata diversamente. L’obbittivo della gestione varia nel
contesto cutlurale e socio economico . Nn è statica ma dinamica e in funzione dell’obbiettivo che ci
si vuole prefiggere . Ora non di rado ci imbattiamo in prescrizioni per manteren piante deperienti e
mort in piedi ( per esempio pianta picchio ).
la nostra selvicltura è prossima alla natura ed è quasi un aprecision foresstry . In altri ambiti che
trattano superfici omogenne con tipo di intervento differente alcuni concetti devono essere rimarcati
nelo spiegare al selvicoltura . Forestry managment ( gestione ofrestlae.) la selvicoltura non è solo
come si tagliano le foreste . La gestione selvicolturale deve essere sostenibile e sostenuta . La
selvicoltura è sempre stata sostenibile . Una corretta gestione selvicolturale impica una produzione
continua nel termpo : il bosco viene mantenuto attraverso particolari sistemi selvicolturali .
Ssostenibilità era insito nel termine selvicoltura . Concezione che varia da luogo a luogo e nel
tempo . Selvicoltura e materi selvicolturali utilizzano le conoscenze eoclogiche biologiche botanice
delle diverse specie e applcano delle tecniche gestionali . Si cerca di ottenere il massimo possibble
cercanodo di sfruttarlla risosrsa naturale nel migliore modo possibile con tutte le limitazion
economiche finanziarie e sociali del caso . Sostenibilità : una corretta gestioone deve essere svolta
per determinare la resislienza del sistema nel medio e lungo periodo ( vigore del sistema forestale ) .
selvicoltura enerale ( forniamo le basi e in quello speciale verrnao applicati i metodi alle diverse
specie . E’ tutto un unico grosso calderone dela gestione dei popolamneti con diversi ste successivi .
Il cuore del corso è relativo ai sistemi selvicoltruali o inseme delle operazioni per la coltivazione e
rinnovazione del popolamento foorestale . Metodo di rinovazione definisce legrandi famiglie dei
sistmei selvicoltruli . Ci sono delle differenze oggettive tra selvicoltura e agricoltura . I cicli di
produzione sono piu lungh nella selvicoltura . Legati ai tutnir di 100 120 anni . Cose che non sono
conepibili in un sistema agricolo . Tendenzialmente si utilizza una risorsa naturlae . Il territorio ha
una maggiore nautralità del sisitema produttivo ( tirni lunnghi : catene trofiche e habitat diversificati
. ) le secie sono vicine alla natura anche se ci son orimboschimenti artificiali . Gli animali e le iante
spontanee però fano parte della flora e fauna della determinata area . Diffenrete dal campo agricolo
questa cosa. Anche in u sistme aomc epuò essere il bosco ceduo con turni brevi e sistema di
rinnnovazione naturale e particolare . Il sistema ospita differenti sistemi naturalie catene trofiche .
Al cosa molto importante che garantisce la coltivazione del bosco : c’è una multi funzionalità del
sistema non c’è un signolo prodotto ma abbiao anche differenti prodotti o servizi che la copertura
forestale ci offre per il sempice fato di esserci ( non come in cmpo agrario ) . il sistema forestale è
uno dei piu complessi e ariticolati erchè si svilupp ain altezza . Essendo un cecossitema complesso
con dimensioni raggguardevoli lo ritroviamo verso al fine delle serie della successione . La
comlpessità e la possbilità di ospitare tante specie è dovuto al fatto che c’è ua elevata stratificazione
. Le risorse sono sfruttatein maniera differente e si sfrutta la verticalità dell’area : growing space .
Nell’ambito ecologico importante .nel bosco non c’è solo la compoente arboren amna notevole
quntità di organismi che influenzano la coponente arborea . Il carbonio nelle foreste è allocato nella
ocmponente ipogea di solito . Eosistema è così complesso , perché c0’è la necessità di coltivarlo il
bosco ? In un contesto in cui dobbiamo ottenere delel risorse dobbiamo gestire le risosrse forestali .
Il bosco ha dei prodotti e servizi . E’ luomo che ha bisogno del boscoe non il contrario . Si cerca di
produrre in modo continuo nel tempo unn been e servizio in modo sostenibile . Bisogna pprodrre in
modo continuo . Noi vogliamo produrre nel tempo in maniera continua e dobbiamo mantenere le
risorse anche per el generazioni successive . Fnzioni del bosco quali sono ? A seconda della
funzione prevalente faremo delle scelte gestionali . Attraverso la selvicoltura ci saranno deli
interventi che massimizzerano o andrano a scapito di particolari funzioni del bosco , le stesse sono
date adall’uomo . Il massimo obbiettivo del bosco è di crescere e riprodursi . VISIONE
ANTROPOCENTRICA. Noi abbiamm delle aspettative nel confronti del boscoe che possno anche
essere cambiate nel tempo . Ci sono grandi categorie . Utilizzazioni del bosco : racolta di qualcosa .
Taglio d utilizzazione ci eprmette di raccogliere un prodotto legnoso nel bosco . Servizi : il bisco
fornise un servizio pepr la sola sua presenza . Per esempio servizio di protezioen ( per esempio
contro le valanghe . Uso del bosco : quando il nostro beenficio viene ottenuto entrando in bosco . Se
facciam una passeggiata è un uso quello del bosco . Non stiamo consumando un prodotto ma
otteniam n beneficio . Concetto dei servizi ecossitemici ( che l’ecostitema svolge e forniisce alla
colletività come per esempio le funzioni del bosco i differenti servizi del bosco sono quelli di
forntura dei beni di regolazione e culturali . Servizi di supporto che il bosco sovlge per il fatti di
esistere ( epr esempio elevata biodiversità ) . oggigiorno si cerca di valutare economicamente i
servizi ecossitemici e valorizzarli , è iportante comprenderli . In base al CICES ha definito 3
macrocategorie ( servizi di approvigionamneto, dove è inserita l’acqua , regolazione controllo di
erosione del suolo e servizi piu generali che vanno poi ad influire sulla vita delle persona e
mantenimento e servizi colturali , legati al supporto della attività turistica che rivestono una
notevoel importanza a scala naturale ed effetto cartolina che è il valore aggiunto di una gestioe
forestale ad esempio con il turismo ) . riuscire a remuneralre la gesitone ofrestale rp dei servizi non
sfruttati o totenuti epr il bosco ) evoluzione culturale ha determinato dei cambiamenti nella
gestionforestale . La frunzione produttiva è la funzione prevalente ma anche le funzioni culturali e
ambientli in senso lato perdono completamnete di significato . Nel taglio raso ad esempio ci sono
delle variazioni per esempio limiti per mantenre gi altri servizi attivi e eficenti nel poplamneto
forestlae. La fuunzio produttiva classica è quella produttiva in funzione della quantità e qualità della
biomassa . Servizi ci sono anche altri prodotti o non wood forest products o prodotti spontanei nel
bosco come i mirtilli e animal e frutti del soottobosco che non venivano considerati . Prodotti ceh
sono dei beni e merci tangibili che non sono piu lasse eil paslo e la legna da ardere e roduzione di
servizi . Spesso si dimentica che la produzione legnoosa è uno dei benefici che la fooresta da
all’uomoo . La produzione legnoosa rimane un servizio ecossitemico con svariate afaccettature le
produzione di legna da ardere è ancora oggi uno delle prrincipali finuzioni degli ambienti forestlai
con delle problematiche che si possonoo sviluppare . Per esempio la carbonaia ha bsognodi un
particolare tipo di materiale che ha biisogno di energia termina . Prdotti legnosi del bosco =
assortimento . Assortimento = prodotti che si possono ricavare dal legno vari dimensioni e
diametri . In base all’assortimento da ritrarre dovremmo adottare una certa pratica selvicolturale
( assortimenti di qualità che hano valore economico principale ( primo toppo o llibero da rami che
deve eesere il piu lungo pssilibe . Tutto il resto legna da ardere cippato e . con la selvicoltura
cerchiamo di massimizare al pproduzione di qualità oppure andremo a valorizzareala produizone e
oqauntità . Gli assortimenti . Tutto ciò che è visto a dendrometri diventa il temrine tecnico per
definire gli assortimenti forestali . Il turno tecnic è definito in funzione del tempo necessario a
produrre u determinato assortimento . Stecchetti da agrofano . Erano necessari ochi anni per
quell’’assortimento . Pali da vigna o pali per il telefono . Oltre alla dimensione dovbbiamo
considerare dei difetti per esempio . Discorso dimensionale . Conka selvicoltura possiamo
migliorare al qualità e ridurre il numero dei difetti . Aclne anomaie dela pianta possono essere
difetti ma anche pregi . . commercialmente alcni difetti possono essere commercializzati bene . Man
mano ce ci allontaniamo dalla base gli assortimenti cambiano per il diminuzione del diametro . Il
primo toppo basale per esempio è importante di solito di 2 metri , se presenta un andamneto
rettilineo regolare e non ha nodi possiamoo ottenere gli fsfogliati . Dobbiamo giocare allo spazio
della pianta a ella dimensione del popolamento . La soflgiatura forma imballaggi compensati o
tranciati tinti . Quaificare il legname e classificarlo visivamnete : si ottiene un diverso valore
aggiiunto a seconda della qualità del materiale . Con la selvicoltura dobbiamo ottenere il materiale
di qualità migliore . Se andiamoo ad utilizzare iil materiale per la triturazione ottenere il cippato .
U conto è la qualità oggettiva del legname e un conto è quelo che ci chiede il mercato , per esempio
dei bei faggi che possono essere utilizzati per tavole vengon messi ini vendita per legna da ardere
perche lo richiede il mercato . Anche i pannelli di particelle se pensiamo al sistema nord americano
sono i pannelli che formano i mueir delel case ( asseconda dlela situazione e tessuto sociale i snstri
assoritmenti hanno valore differente ) . il settore forestaledi un ceto tipo in stait uniti per esempio ha
una richiesta maggiore nella edilizia per un motivo culturale e tradizionale . I vari assortimenti
servono per massimizzare iil prodotto , vogliamo avere meno scarti possibili e in selvicltura il fusto
deve essere regolare e sezione simmetrica e meno scarto possibile e il fsuto deve essere di qualità .
Aspetto di utilizzazioni forestali e motosega 8 farwrder harvester gru a cavo e funicolo , apsetti
importanti nel determinare come vogliamo fare gli interventi selvicolturali ) . er mettere ni atto il
nostrointervento dobbiamo minimizzare i danni e massimizzare l’economicità del,’interventoo con
operazioni fatte in sicurezza . Come le piante vengono abbattute e deforestate. L’utilizzazione
forstale è l’attivtià di taglio allestimento e moviemntazione della legna . Com eutilizzatori
dobbiamo sceglere le pante da bbattere e e a questo punto comenciacm a processara , la depezziamo
la srammiamo e il materiale sul eltto di caduta viene concentrato ed esboscato tramite differenti
mezzi ( motosega strumneto selvicolturale per esccelenza ) altri strumenti piu o meno efficienti .
Tutto sev epr talgiare allestire aconcentrare e desboscare le piante . La meccanizzazione spinta che
porta ad aumentare la pproduttività per unità di tempo si pootra fare . Col tagio raso si tagliano tutte
le piante in una sueprficie possiamo adottarlo. Cantieri post vaia . Abbiamo potuto osservare una
molteplicità di organizzazione eemzzi complessi e grandi rispetto a quello che troviamo nella
sevicoltura alpina . Dobbiamo poi definire o organizzare la martellata in funzione di sistema di
esbosco . I toppi delle piante abbattute per esmepio vengono gia allestite sramate e depezzate epr
redenrel da mettere sul cambio . Linea di gru a cavo : dobbiamo eliminare una linea di bosco ,
durnate la martellata per esempio dobbiamoo indiviudare la linea della gru a cavo . Processori con
sistemi complessi . Harvester tagliano abbatono la pianta e la allestiscono in alcuno momento . La
pianta viene trattenuta dal braccioe i dischi fannoo muovoere i tronco all’interno e raggiunta la
dimensione voluta la pianta la allestise . Produzione legnosa : tutti i sistemi selvicolturali sonos nati
in funzione della massimizaazione della prduzione . Poi questi sistemi si sono adattati . Altri prodott
non legnosi epr esempio la racolta di funghi piante aromatiche e medicinalei pascolamento in bosco
e produzione di semi e ghiande e ecorteccia dlel esugherete e altri prodotti come il tannino ottnuto
dal trattamento del castagno per la concia delle pelli e resine e llifne grzze di diverse speice .
Scioopo d’acero per esemppio linfa del’acero saccarino . Prodtti che non sono legnosi hanno un
elevato valore di mercato . Servizi di regolazione che gara tiscono il benessere delle persone
proteggendo gli abitati . Per esempio il boscho ppotegge gli abitati . Boco localizzato sopra il centro
storico dell’abitato e struttura paravalaga . Funzioe è semrpe statacosiderata ela gestione
selvicolturale è semre stata considerata in questiambienti . In questi popolamenti si effettua una
selvicoltura attiva di protezione . O selvicoltura particolare . Funzione protettiva : protezione
dall’erosione sueprficiale . Un versante coperto sal popolamento forestale ha poco trasportosolido
nell’acqua del versante a parità di condizioni metereologiche e viene a mancare l’effetto spunga che
il bosco svolge. Foreste di protezioen : abbiamo un elemento che è un pericolo dovuto alla
pendenza e lemento da proteggere . Ruolo molto importante se cerchiamo delel piante molto
vecchie vicino a vilaggi e luoghi di comunicazione di ambiente alpino le trocviamo in foreste
bandite e tutto il resto è stato utilizzato in diversi tempi . Protezione attiva e passiva ( mitigano il
fenomeno per esempio i sassi staccati dale frane vengono fermati nagli alberi 9 protezione attiva
( non permettono il distaccamneto di sassi per esempio . Funzione di protezione è storiaca . L’uomo
ha colonizzato le vallate alipne e si è spostatonel tempo . Aspetti turistico ricreativi e paesaggistici
eccetera . Troviamo giovamento dei asistemi forestlai anche per eakktre attività per esempio l’uso o
beneficio di avere un bel paesaggio boscato da utilizzare . Molti di questi servizi vengoono
mantenuti articficalente . Massimiziamo per esempio la funzione turistico ricretiva curando i boschi
a discapito di altre per esempio che nn hanno la stessa importanza. Apesaggio forestla eè stato
culturale : per l’uomo per mantenere la funzione paesaggsitica dobbiamo intervenire con la
selvicoltrua per amntenere un bsoco stabile . Habitat e stoccaggio del carboniio e serbatoio di
biodiversità che il bosco può fornire . Miportanza di apetti legati a servizi ecosistmemici . Dal punto
di vista culturale spesso vengonodefiniti dei protocolli da seguire nel rilasciare alcune piante epr
amssimizzare . Leffetto dialcune piante. Un tto di piante per esempio vengono lasciate per le loro
dimensioni e mantenedeo piante di grandi dimensioni e necromassa alle chiome . Latifoglie questo
aspetto è ipoortante differentemente dalle conifere . Ooggigiorno molte volte bbiamo degli
obbiettivi selvicolturali rivolti a ciò che ci lasciamo in bsoco puttosto a ciò che prtiamo via .bsoco
vetusto e naturale ( noon gestito ) ppossiede diversi elementi particolari : piante grandi di diverse
specie e morte in piedi e abbondante necromsaa . Alcune funzionii vengono massimizzate solo in
queste condizioni . Tutta la copertura forestale può essere non gestitta ? . per la funzione produttiva
e protettiva non è il massimo lasciare la foresta così , dobbiamoo trovare un comporomesso dtra le
esigenze sociali . Ppacicfic nortwest foresta di sequoia sempervirens . Struttura diversa da quella
vista in precedenza e elevata biomassa e quantità in assenza di gestione . Siamo noi che abbiamo
bisognoo del boosco e il bosco può evolvere benissimo da solo ed ottenere delgi ottimi risultati con
una longevità e tempo e agenda . I sevlcioltori devono massimizzare le multifunzionalità del bosco i
seguito ai nostri inteventi doobbiamo pensare al medio periodo e alla fine del turno che ci siamo
imposti o pefissati . Nel futuro dobbiamo comprendere tutto il sistema che si viene a creare e anche
l’ecosistema boosco le’’’ambito della pprogrammazione e gestionen forestale . Molto semplice ed
introduttiva .
Boschi a funzione protettiva da una valanga perché vanno gestiti ? Per esmepio per gli alberi moorti
in piedi . Nelle dinamiche naturali dei boschi ci sono delle fasi i cui ci sono crolli o distrubi naturali
e quaindi strutture e situazioni in cui la funzione produttiva non è piu garantita. Per manteenre la
funzione produttiva nel tempo dobbiamo sostituirci ad alcune dinamiche naturali . Non devo avere
della perture pu grandi se no c’è il riscio che parte una valanga in bosco ( nelle foresta naturali
queste dinnamiche fanno rinnovare i popolamento ) . noi vogliamo rinnovare le superfici su piccole
aperture e la funzione protettiva arà efficace . Quando le piante comincialìno ad essere vecchie e
csenscenti avremmo una densità che non è massima .s e abbiamo solo piante grand riduciamo il
numero e queste non ci bastano . La selvicoltura non è andante ma sarà sulle cure minime con
piccoli itnerventi mirati cercando di perpetuare la funzione protettiva. Il popolmaneto deve esere
giovane e maturo e non senescente . Grandi piante crollano e c’èerno delle ceppaie edal punto di
vista naturale la perfezioone è la foresta non gestita ma noon dal punto di vista protettivo ( ci saràa
massima biodiversità ma l’intervento dovrà essere mirato ) .
albero e ecosistema forestale deifnito ootto diversi punti di vista si caratterizza per avere un
astruttura spaziale di elementi che determina l’instaurars di procesie dinamiche cha vnno ad influire
sulle dimensioe ecaratteristiche degli assortimenti . Ciò che ci interessa sono le relazioni che
poortanoo all’accrescimento longitudinale delle onstre piante . Condizioni stazionali del sito . In
altre situazioni possiamoo gestire e manipolare il portamneto della pianta stessa . Albero : pianta di
una certa altezza caratterizzata da diverse parti eprò non è coosì semplice dae una definizione
univoca .se cominciamo ad osservare el cratteristiche di un ceduo . Una caratteristica riconosciuta
per definire l’allbero abbiamo un signolo fusto dei rami e una chioma . Nel ceduo abbiamo dei
singoli fusti che partono dalla base . Un albero è in effetti un altro elemento da utilizzare e che viene
riportato indiverse situazioni è la definizione di fusto legnoso . Non è propriamente corretto deifnire
un fusto legnoso . Abbbiamo degli absutie specie arboree che non hanno un fusto legnoso
propriamente detto . A volte si riportanoo delle soglie di sviluppo verticle com epianta pib alta di 5
7 10 metri . Se utilizzimoa come portamento arboreo ma non quando deifniamo un albero . La
stessa specie può avere degli habitus differenti . La stessa specie possiamo trovarla al limite del
bosco prostrata ma che non ha un portamneto propriamente detto . Se vogliamo classificare ua
pianta dobbiamo fare riferimento alle gemme dei macroblasti o rmai che si sviluppanoo in modo
longitudinale . Gli alberi vengono portati lontani dal suolo . Gli alberi hanno sviluppato nel tempo
una struttura che è il tronco che ssotieme l’apparato fotosintetico edi conduzione e trasporto dalle
radici alla chioma . La nostra piantainnveste motli carboidrati nella costruzione del fusto e usa degli
elementi ottenuti dala fotosintesi . Costruendo queste strutture raggiunge ua maggiore auntità di
luce. Le piante piu longeve eutilizzano questo investimento eprchè a longevità si è allungata . La
nostr apianta o specie è arborea o meno se le gemme sonooportat e ai apici dei rami . Il ceduo è
generato da delle gemme provennitzie o avventizie ma le gemme sonoo all’apice dei rami . Arbusti
e alberi co discrete altezze . Specie legnose e ubicazione delle gemme permette una distinzione che
non da abtoo a confusioni ed errori . Quando andiamo ad osservare lalbero facciamo una analisi del
portamneto della pianta ( aspetto fondamentelae. ) tutti gi interventi sono fatti per avere un
poortamnetro per esempio portemnto forestale ( eprseguito er massimizzare il futo libero da rami
con fusto rettilineo . Questo portamneto è dettato da diversi fattori come quelli propri della specie e
genetici altri fattori dettati dalle condizioni stazionali e condizioni alle quali la pianta si è
accresciuta. Dovremmo considerare diversi aspetti del portamento chioma fusto e radici . Chioma :
analisi visiva . Il portamneto delle radici è complicato . Elemento dettato dal genotipo
( infromazion del corredoe pool genetico della specie e fenotipo coorripondente in fuzionedeel
caratteristiche circostanti ) . alcune piante per esemio avrebbero un portamneto arborero di tutto
rispetto . Un conto sono le caratteristiche della specie e un contto è il enotipo . La selvicoltura non
può variare il genotipo ma può modificare il portamento andando ad agire gli aspetti legati al
fenotipo che fanno s che il nostro assortimeto abbia le caraterisiche volute . l’’ambiente cirscostante
ci epremette di avere determinate situazioni. Componente climatica e dimensioni ed altezze sono
possibili in base al clima e al sito fertile per esempio nelle foreste pluviali temeperate . Noi
poassiamo modificare la collocazione nello spazio dell apiianta ( pposiamo lavorare sulle relazioni
con i competitori ) . la chioma di una pianta : può essere pllasmata e la dimensione dele achioma è
direttamnete proporrzionale alla cpaaitctà di accresciemtno pperchè avvengono la fotosintesi e c’è
tutt la produzione dei carboidrati utilizzatiepr al costruzionedella pianta cno la riproduzione delle
cellule . Nel determienare il protmaneto della chioma sono l’ubicazine e o svilupo delle gemme ) .
quaeste cose possono essere governat da alcunii interventi . Le gemme hanno e producono sostanze
e ormniche possno iibire la cesita di altre specie . Olte alla domninaza apicali ci sono degli aspetti
elgati alla architettura della chioma . l’’internodoo è lo spazio tra i rami e permette id vreare delel
choime con particolari carattteristiche di densità al loro onterno e caratteristiche diel tipo di foglia
( per esmepio chioma di luce o di ombra ) . luche : carattterizzate da una maggiore eficacia di
produzione . Ombra ( ofglie che sono efficienti a footosintetizzare a bassi livelli di luce . Il turnover
della chioma ha una certa durata e al variare delle condiizoonii questo ci mette tempo a trasformare
per esempio lachioma c’ombra in quela di luce. Portmaento : abbiamo deitipoi generali ( conifere
per semepio molto probabilmete è monoopodiale dominanza apicale cn gemma apicale che inibisce
le geme laterali , è molto differente dal portamneto sinpodiale dove non c’è una dominanza apicale
ma il portameto è legato a getti differenti che crescono e abbiamo una forma globosa caratteristicad
elle latifoglie . Durantte o sviluppo della pianta possimao avere delle speice che hano dominanza
apicale viene persa da un certo ppunto in poi, ma anche nelle confiere dopo u po si perde , e si
cresno i cosiddetti nidi di cicogna . Forme fastigiate dominanza apicale elevata . In altre situazionii
la dominnanza apicale cessa e le cacciate latearli hanno preponderanza per semepio nel pino
domestico → forma a cima . Diverse specie hanno questa caratteristica. Il portmaetno delle specie
le definiscono . Ogni specie ha la sua carattteristica architettura e non sempre viene sviluppatna in
maniera perfetta . Spesos e volentieri il genotipo viene speressos in piieno campo quando non c’è
competizionne . Con l’eta il portamneto può cambiare ( nelle fasi giovanili è marcato e mantenuto )
con la senescenza abbiamo formazioni di alberi anche detti a cndelabro che denotano che la pianta è
in una fase di senecenza : laccrescimento è solo diametrico e ridotto ) . chiavi per determinare l’età
osservanod il solo portmaneto della chioma esistono . Portmaento di piante reali per esempio di
oduglasia e per definire l’eta delel piante ha svilupato lo schema e profilo delle apinte . All’inizio il
portamneto è monopodiale e l’altezza si riduce con l’età . Le perturbazioni esterne vanno a
modificare il portmaneto . La’nalisi visiva è utile per identificare la vitalità delle piante e definire le
piante da tagliare durante i diradamneti . Trmaie il vigore della chioma . Posizione sociale della
pianta classifica il popolamento in idversi modi e tipo di diradametno che sitamo adottando . Il
fattore espetrmo proncipale è dove si coloca lalbero . Per esmepio setssa specie ed età per una panta
isolata e nata in bosco ci sono differenze sostanziali . La pianta che cresce da sola che differenza ha
rispetto alle piante n gruppo . La pianta da sola è piu bassa e il fusto pricipale è piu corto e piu
grande ( non ha competizione laterale cresce e antienen naucoma sviluppata e il nostro fusto parte
libera da rami è molto rastremato . Questi sono difetti . Le piante creicute in bosco densono hanno
un portamneto forestla elibero da rami e non abbiamo grossi nodi c’è stata un aa utopotatura della
pianta . Nn si creano nodi molto rilevanti duusl fusto che è molto rettilineo piu picolo lungo e
cilindrico .la’’sottimento dsarà migliore e la pianta potra mangiare di meno ripetto a quella isolata .
Portamneto forestal cioma portata in alto e fusto slnello elibero da rami e con un portmaneto
volutamnete rettilineo . Con gli interventi selvicolturali non dobbiiamoo esagerearesugliinterenvti
perché vogliamo mantenere una stabilità efficiente .

Lezione 3

portmaneto forestlae : importante e conla selvicoltura possiamo ottenere una determinata forma e
portamento che riuscimao a modificare perché agiamoo sull’ambiente in cui l’alabero vive . Molt
interventi selvicolturali fanno rife
rimneto a questo aspetto . Fondamnetale impoortanza è anche la posizione sociale della pianta .s e l
tutte le pante osno sullo stesso livello oppure chè ua competizione le pante riescoon a mantenere
maggiori risorse e le piante idi uno strato in funzioned ella posizione sociale le piante verrano
classificare e vedremo quali piante dobbiamo far cadere durante i diradamneti basati sulla posizione
sociale dlel apinte . Classificazionii che ci aiutano kraft hans huffman . Le piante dominanti
possono esperimere meglio le loro caratteristiche . Nelle apinte dommite manca al careanza di
risoreluminose . Fattori climatici e topografici possono megliio esprimente i fattori dlla chioma .
Chome non sviluapte a ppieo e asimemtriche a bandiera si sviluppano in funzione della direzione
dominante dei venti e dobbiam ricordarci che ci sono vari fattori che determinao il reale portmneto
dela chioma . Per esmepio i distrubri con gli schianti e chioma parziammete interessat ada un
incendio su questi ossiamo agireain maniera limitata . Ci son o dei siìdistrurbi esterni possono avere
un effetto rilevanti sulla determinazionedele chio e le caratteristiche della chioma e del fusto sono
importanti . Se consideriamo l’apparato radicale dobbiamo osservare che in linea di msssima ci
sono dei protamentri specifici 3 macrotipi di radici co apparato radicale fittonate suerficiale e
cuoriforme che sonod eterminate dal ametriale in cui si sviuppnoa . Ruolo delle radici : fnzioendi
ancoraggio e assunzione di nuutrienti . Cosa essenziale : anche se abbiamo dele painte di notevole
altezza e dimensioni lo sazio occupato della radici non è importante . Le radici di solito si siluppano
nella prima parte delle forestlae .tendenzialmente l’areainteressata dalla proiezione della chioma è
occupata dalle radicidella pianta . Una cosa fondamentale è che esste unacompetizione non solo
alivello pigeo ma anche a lovello radicale e si possono anche avere dei fenomienti di anastomosi
radicale e sovrapposizione delle radici che creano dlels situaiozni intermendie tra facilitazione e
competizione dlel radici. Le radici sono molto adattabili al mezzo in cui si sviluppano risppetto alle
chiome . Sooomolto plastiche . Se parliamo della rinnoovazione artificiale dobiamo conoscere le
caratteristiche dell ‘apparato radicale delle apintine che vogliamo mettere adimora . La messa
dimora dovr seguire determinate praticeh . Se l’apparato radicale è fittonante . Fa crescere le piante
in maniera rilevata e va a seccare gli apici radicali . Se abbiamo un fittone troppo lungo nella messa
a dimora non riusciamo a dargli un portamento geotropico negativo e non attecchisce.
L’assimiliazione de nutrienti è svolta dalle radici fine che hanno un peso rilevante nella biomassa
prodotta. Turnoover delle radichette è veloce e la sostanza organica anche e la magior parte è
sotccata nelle radici . Deterinare come la pianta alloca le risorse della fotosintesi . A seconda delle
varie situaizne la pianta allocherà le risorse nelle radici o per costruire altre arti del fusto . Se siamo
in condizioni di aridità dobbiamo cercare l’acqua e evedere un apparato radicale maggiormente
allocato . i 3 tpi di apprato radicale della piante forestalei ( fitonate con fittone dominante da molta
stabilità all’albero per gli schianti da ventono . Apparato superficiale radicale . Apparato fascicolato
cuoriforme ( all’inizio c’è un fittone che si sviluppa ma subito si creano dlele radici ooblique e se
vogliamo dare dei noomi alle specie rappresentate n questi disegni . Nella parte destra con apparato
sueprficiale troviamo l’abete rosso che sviluppa radici nella parte supperficiale . Grande quantità di
shianti e sradicamenti nelle peccete . Nell’apparato fittonante il fittone del pino silvestr fa si che la
specie è resistente alle sollecitaizoni esterne . Il larice in realtà è un fittone che nonn è domminante
ma comqune esiste . Si hano groosee radici oblique laterali che dannno una stabilità al apinata .
Altre specie hanno dimensione media delle radici che non è rilevante . Ogni specie ha delle
caratteristiche prorpie dell’adattamneto della specie all’habitat . Specie che vivono in ambietni
paludosi tipoo taxoium disticum ( foreste del sud est delgi stadi uniti ) . nissa cquatica per semepio
haun rigonfiamneto alla base del fusto epr evitare l’asfissia alla base dell apianta )
. apparato radicale si sviluppa i funzione del sito . Anche se una specie si porta nel genotipo ua
particolare architettura delle radici il genotipo non permette l’effettivo sviluppo dell’apparato
radicale . Lo sviluppo delle radici fini che svolgono il ruolo di assimilazione sono spesso molto
superficiali e gran parte della sostanza orgniaca deriva dallo sviluppo della lettiere e le radici fine
vengoono prodotte nei primi strati e determinano con il turnove nuu a abbondaza. Questo mantierne
la fertilità delle froeste boreali . Co il turnover delle componenti abbiamo una fertilità del terreno .
Dal punto di vista della produzione le radici soono importanti come la chioma ma determinano
l’accrescimneto del fusto , che è il prodotto principe , e queloo su cui vogliamo lavorare e vogliamo
ottenre la maggiore quantità e aulità possibile . Il fusto è la struttura che sostieme la chioma e
garantisce il trasporto delle ssotanze nutritive e funziona da orgnao di riserva n minoore funzione
delle radici . Questione importante è individuare il corretto epriodo epr effettuare i talgi .
Ceduazioni fanno riferimento all’aspetto di riallocazione delle risorse nell radici d aprte della pinta .
Il fsuto è il vaore aggiunto dell’albero . Avere una struttura sopraelevata ci permette di disseminare
lontano ed avere un maggio successo riproduttivo . La rinnovazione varia iin funzione della
distanza . In dendrometria il profilo della pianta varia dalla base al cimale . Cubatura dei fusti si
utilizzano delle figure gemoetriche date dalla rotazione dei un asse centrale di una figura
geometrica.a dnadno adooosservar eove i solidi si creano possimo osservar eprchè iano necessario
ottenere un portamneto frooestale dal nosto popolametno. Il topo di qualità è di solito qello con
pfroflio cilindrico con maggior volume e chioma verde e componente marcatamnete cilindrica e
relativa alla chioma . E la chioma va portata in alto perché questo determina parte libera da rami che
si accresce piu veolocemente e secondo le nostre sigenze . Densità da ottenere in bosco e stabilità el
sinoglo albero è importante da considerare . Le piante quando sono giovani nella parte dove c’è la
chioma producono il legno giovanile che aratteristiche differntei ripetto a quelo prodotti nelle paltre
aprti della pianta . Mantenere la chioma ci permette id avere unapercentuale di legno giovanile
miniimizza i difetti . Durame e alburnoo anche hanno ruolo fondmanetale nella selvicoltura ad
albero . I criteri determinano i rapporti tra propfondità di vhioma er determinare il valre qualitativo
del nostro toppo principale . La posizione della pianta fa la differenza e il profilo cambia tra le iante
di margine ele piante del bosco . Le piante di margine mantengono elevta rastremazione eprofondità
id chioma . Osservando i rami di grandi dimensioni e rastremazione del fusto possimao osservre lsel
la pianta è isolata . Il fusto di solito cresce rettilineo e il baricentro deve ricadere all’interno del
fusto fattor esterno però cmabianoo questo equilibrio come le chiooomme a bandiera per esmepio .
Sciabolatura alla bae . Sito in pendenza e concorrenza co piiante vicine . Le piante vicine anche in
competizione per lo spazio non hanno lasciato il loro aspetto rettilineo . Pino cembro sciaboltao per
esempio è dovuto allo scivloamneto della neve . Anon rettilietnità del fusto deprezza molto e
all’interno possimao avere delle variazioni a libello strutturale . Legno di rezione reagisce ad un
cambiamento e la pianta deve putellarsi a seconda che ci troviamo in angiosperme e gimnosperme .
Legno di compresiosne ( gminosperme ) . tendenzialmene è piu scuro e viene collocao dove
abbimao la compressione tendenzialmente . In pendenza viene costruito a vale . Angiospemre è
tennsione costruito a monte . Ripercussioni che dl punto di vsita tecnologico crea delle difficolta
notevoli della lavorazione . Struttrua differente ha un ritiro delle circostanze . Legno che viene
prodotto amonte o a valle ha unaccresicmento inferiore . Se il midollo è in centro ala pianta
avremmo una sezione ovale e un deprezzamento delle tavoe che non posson essere prodotte come
vogliamoo . Il tipo di legno costruito lo possiamo trovare anche nei rami di grandi dimensioni. Il
peso stesso del ramo crea delle sollecitazioni eper riuscir e arimanere attaccato alla pianta deve dare
stabilità al sistema. Spesso nei rami l’assortmento retraibile non lo si considera molto ma nel fusto
diventa fondamentale . Legno di comepressioe etensione . Nelle gimnosperme abbiamo sciaobltaura
alla base che porta ad un sicostamneto del baricnetro e la pianta deve puntellarsi e costruisce legno
di comperssione a valle essendo una gimnosperma uamenta la resiteza andando a putellare a valle .
Nella angiosperme oposto abbiamo un legno di tenione costruito a monte . Legno viene costruito
ogni ualo volta abbiamo un portamneto asimemetrico dell’albero e chioma costruita in maniera
simemtrica . Nelle chiome e bandiera per eventi interessanti vanno a roipercuotersi sul legno di
reazione . Se adniamo a datare il moento in cu comincia la formazionie del legno di reazione
possiamo determinare l’anno i sui è stato alterato il legno . La pianta cresiuto ain modo regolare può
costruire legnoo di reazionie o compresisonen . Colore scuro cambio delle strutture tecnologiche .a
ltre zone con altre sollecitazioni parziali dovuste ad una singola stagio e situaizone cronica dovuta
alla sciabolatura della pianta ebaricentro è sempre spostato alla base della pianta . Strutture le
possiamo ritrovare in differenti strutture a seconda della sollecitazione seterna . Il legnoo di reazone
è i chiome sbandierat on cportmaneto eretto ma noon abbiamo delle grosse conseguenze sul
portmaneto del fusto ma sualla senzione che è ovla e e non circolare . Apsetto negativo per il
mercato del nostro assortimento . Sciabolature alla bae delle apinte dovute al fatto che sono
cresciute in endenza . Accumulo di neve e scivoammeteo del amnto nevoso lavremo la
sciaboltarua . Se la sciabolaur non è molto accentuata a maturità possimoa perderla . Ma dobiamo
counque condierarla perché avremmo degli scarti . Una particolare forma di governo a ceduo
presenta sempre questo difetto . Non si genra da smee ama da gemem caulinari che sono alla base
del fusto e crescono tutte assieme dalla ceppaia , sono molto vicini i fusti e comppetono e tendono
ad allontanarsi . Alla base dei fusti abbimao sempre la sciabolatura . Assortimento meno pregiat
quando governiamo un ceduo . Altra irregolarità nella parte basale sono i contrafforti radicali
( molte ondulazioni sulla parte epriferica della sezione : carattersitica di molte specie radicali ,
problematiche nell’abbbatimento , c’è anche un deprezzamento dnella parte del toopo basale per la
struttura anomale che otteniamo in questa zoan . Il dimametri a petto du’mo è misurato al netto dei
contrafforti . Il carpino bianco ahnno delle corndonature sul fusto che influiscono e fdetemrinao
delgi scarti e ogni specie ha dlel esue caratteristiche particolari . Alburno e duramen. Dal punto di
vsita della produzione degli assortimenti per lacune specie sarà importante raggiungere la
dimensione al netto della’lburno che ha una percentuale abbastanza costante ( 2 5 ) anelli esteri . In
alcuni sistmei si può decidere di allungare i periodo conn cui gli alberi elettti li lasimoa in bosco epr
risurre la percentuale id alburno . Durame parte piu apprezzata che da il colore anche . Alberi
classficiatiin funzione di dove portano le gemem dei macroblasti . Portmaneto arbustivo differenze
sostanziai legate al processo di lignificazione . Il supporto meccanico deve essere bisognoso di
caratteristiche particolarei . Diominanza apicale deel egemem e polloni basali vengono emessi
anche in assenza di traumi . Come si accrescono le piante . Le specie botaniche abbiamo degli
accrescimenti differenti e se parliamo di alberi parliamo di un accrescimento radiale .
Accrescmiento radiale abbiamo un cambio che produce dele cellule sia internamnete che
esternamente . Libro e floema e produzione di legno sono differenziti. Ogni specie ha caratteristiche
differenti di struttura e individuazione degli anelli dic acresciento . Nel legno tardivo i vasi sono
molto piu piccoli . L’accrscimento diende d quante risorse abbiamo a disposizione . Possiamo
amnipolare alianta ma poi alla fine l’accrescimeto è determintao dlla feracit dstazionale questo
dipende dalle risorse disponibili o assimilati della pianta che devono essereindirizzati alle vaire parti
della pianta . A seconda del periodo e speice possiamo avere differenti tiip di allocazione delle
rsorse . Gerarchia di allocazione delle risorsa ci siuta a capire molte cose .a ccrescimento è una
risultane del bilanciamneto tra fotosintesi e rpirazione . Il fusto non ha dei tessuti fotosintetizzanti
ed è un costo per la pianta deve essereci u equilibrio . Strategamente l’allocaizone delle risorse
viene effettuatain modo differentaun painta annuae deve avere tutto e subito . Il fusto costa dal
punto di vsita dell’investimento e la pianta isolata compete con lo strato erbaceo ed ottiene molta
luce rispetto allasueprficie che occuperebbe co la sola proiezione . Produzione di biomassa non è
stabile statica . Ll’inizio le risorse sono destinate alla chioma nelle confiere all’inizio abbiamo
produzione die aghi e di piu fusto man mano . Produzione di coni è assenta all’iznizio . La
produzione diminuisc ele tempo . Per la pianta la produzione è investimneto importante . A questo
punto dobbiamo ricordarci che ci troviao di fornte alle specie smepreverdi e caducifoglia . Nel
primo caso nn viene prodotto ogni anno . A seconda della secie e del sito il turnover deve essere piu
omeno rapido . Nella latifoglie o caducioglie abbiamo una rilevante importanza delel riserve e delle
radici . Tendenzialmente la gerarchia da ricostruire all’interno di una pianta dobbiamo variarla in
base alle ocndiizoni . Maggiore ocndizione delle gemme cambio e sostanze di difesa e allopatiche e
durame che il legno ha bisogno di produrre sostanze . Inn questo chema manca la componente
riproduttiva che però non è consideraa per che non è regolare . Per esmepio annate di pasciona ( in
cui viene rischiestw molte piu sostanze per la produzione di semi che si alternano ad annate dove
anche noon c’è a produzione dei smie
. rapporto tra ssotazna secca e area fogliare è indicatore di fitness . A apri supericie fogliare quanto
ha prodotto laapinta . Ci sarà. Il efficienza fogliare cambia e non è costante . Il periodo è molto
breve e gi nel primo periodo abbiamo una daccrecimento sensibile . Dinamiche stravoe in funzione
dellec ondizioni . Efficienza di crescita è valutata suall coomponente epigea e allocazione delle
risorse vedeva al primo posto la produzione di foglie radici . A seconda del sito abbioa uno
stravogimento di questa gerarchia . Maggior quantità dii radici sono responsabili della
assminilazione dei nutrineti e acqua . Se abbiamo unna elevata allocazione di risorse . Abbiamo
azoto e irigazione ampia , e tutto questo viene allocato nelle foglie . I caso di solelcitazioni esterne
abimao bisogno di risorse per costriuire il legno . La solelcitazione esterna va ridotta. Componente
produttiva : può essere privilegata soprattuto insiutuazioni di stress . Piante di ridotte dimensione
ma cono produzione abbondante di coni : segno di stress del apint
. se noi formniaom acqua e sostanze nutritive l’allocazione delle risosrse cambia nel breve termine .
Se abbiamo il controllo le ppiantine di pino silvestre irrgate e fertilizzate . El componenti epigeee i
pogee. Piantine differneti ocn maggiore diposnibilità idrica maggiore allocazione nella parte
ipogea . A seocnda della disponiibilità di risorse la gerarchia di allocazione camia . Ance i queso
caso possiamo aggiungere il concetto di tempo . Applicando l’indice di efficeza di cresci per 10 aani
. Elpaintine hann efficienza che decresce con i tempo in funzione dell’aumento della supericie
fogliare è dovuto all’acresciemnto delle iante . Quelo che determina l’accresicmneto legnoso è
legato alle condizioni ambientali e staizonali elgate al climma ae alla fertilitò del suolo combinata
con fattori esternii legati ai processi di comeptizione come densità di popolamento e posizione
dell’alllbero : apsetti che possiamo cambiare con a slevicoltura . Possiamo concnetrare le risorse su
singoli individui per il loro acrscimento . La capaicta pertane dell’acosistema è acneh wulladel sito .
Vale per gli animali e anche per le pante. Ci sonos pecie a rapido accrsimcneto che sono piu onoe
esigenti e si posssno differenziare in rzze e varietà eccetera. c. massimizzare accrscimenti . In
situazioni con amolte coperture dei popolamenti . Se andimao nel dettaglio le caratteristiche
genetiche del singolo individuo sono importanti . Ritmi di acrcescimento diversi . Breve o lungo
periodo . Età della pianta determina un diverso accrescimento . A dendrometria l’incrmeneto di
massa di una pianta segue una curva logistica di una pianta . Abbiamo una fase di atteaa in cui
la’ccrrescimnetonon è elevato mentre abbaimo una fase in cu l’accrscimento no è alentat . Fase di
senescenza l’incremto viene stabilizzato . Tutte le specie in lineadi massima segue questa curva .
Pendenza e durata delel fasi dipende dal temepramento dele fdiverse specie . Se le specie investono
graparte delle srisorse nalaprte epigea aooopure uupogea . Determinazione della lunghezza del
turno fisiocratico e massimizzare la produzione di biomassa e produzione in temrini di quantità di
legname se parliamo dell’accrsicmneto longitudinale parliamo dell’accresicneto in altezza . Quello
in altezza e dimmaetrico a seonda della specie possiamo avere degli sviluppi differneit . Ci sono
alcune specie in cui abbiamo accrscimmneto predetrrminato daastagione vegetativa precedente
opppure accrscimenti predeterminati e indefiniti e al piianta si accrssce affinche può . Le salicaceae
sono specie utilizzate nella produzione di biomassa per esempio . Ciò è be evidente nelle conifere e
produzione di diversi palchi derivando l’età del apiianta . Accrscimneti di diversi metri e turni con
pino radiata piante che raggiungono la maturità dopo pochi anni . E hanno accrscimenti elevati e
sono piu sensibioli a perturbazioni esterne e meno resistenti alle interperie per esempio . Limite di
altezza è in lazione al sistea di trasportao . Incremento longitudinae è il primo che culmina. Quando
aprliamo di diverse forme di governo l’accrscimento diende dallorigine e la culminazione
dell’incremento dipenderà da queste carateritsiceh . Con interventi selvicolturali e diradaenti
possiamo agire sugli incrementi diametrici e no su quelli longitudinali . Accresicmneto del cambio .
Epr potersi accrcre deve produrre le linnee e il meristema è portato esternamente e sarebeb
ipossibile riprodurre un meristema . La dimensione dell’anello che si viene a generare aogni anno è
ciò che ci interessa . E’ ilincremento emdio o corrente del periodo i coorso ci siuta a determinanre la
culminazione dell’incremento che vogliamo conseguire . La dimensione dell’anelo dipende dal sito
dall’anelo e dalla specie . Accrscimento radiae è sensibilmente influenzato dalal densità del
popolamento . I diradamenti su popolamenti sono per massimizzre la pproduzione legnosa . La
produzione legnosa è ttuta nell’accrsimcneto radiale . S l’accrescimneto in altezza è gia culminato
anche il volume ma n mano aumenta perché a apritò di altezza occupaimo piu vuoti . Densità è
fattor efondamentale da considerare . Questo si evince anche nella gesitone della fustaia disetnae
aon il colpo di fruta di alcune specie sciafile . Questa produzione . Quella dimaetrica e la creazione
di anelli di accreicmneto è legato dalla produzione legata ad anelli climatici . Ci saranno anelli piu
grandi con condizioni climatiche migliori e strtti con condizionii climatiche avverse .
Dendrocronologia ci aiuta a ricostruire il clima del apssato . Condizioni avverse date dai distrubi
biotici o abiotici foco schianto parziale della chioma . Lo schianto di uanpianta vicina per esempio
può dare piu luce e le altre painte dis possono accrescere velocmente . Incremento volumnetrico : il
volume è la formaula generel : area basimetrica per altezza pper f . f man mano che crescw
cambia . La rasremazione è portata ni alto ed è l’ultim incremento che culmina . Accresicmneti con
oordine di grandezza con qualche metro cuvbo ad ettarno caratteristiche stazionali e della seice
eposiizone sociale e densità del popolemanto determina la possibilità della pianta di assimilare la
luce . Andiamo a variare le relazioni delle apinte e permettiamo ad alcune di utilizzare i nutrienti e
otteniamo degli assortimmenti di nostro interesse
. f spesos è . curva .
Abete bianco è fittonante.
Le piante si accrescono i maniera differente . Accrescimento radiae e selvicoltura . E’ con gli
interventi selvicolturai che possiamo massimizzare la produzione legnosa che è l’obbiettivo
gestionale . Se analizziamo la sezione della pianta l’accrsxcimneto non è costante ma determinato
dalle caratteristiche climatiche . Noi non possiamo agire auslle caratteristiche climatiche ma sula
competizione . L’ampiezza dei anelli legnosi non determina solo la produzione di biomassa ma
anche la qualità di assortimenti . Per un cerro tipo di utilizzao una crescita regolare è milgiore
rispetto ad una irregolare . Per altre situazioni è preferibile avere anelli stretti e resistenti . In
funzione della destinazione degli assortimenti dobbiamo fare attenzione a determinati aspetti on
intereventi che servono a ridurre la densità nel popolamneto dobbiamo capiire se è meglio fare un
diradamento leggero o intenso.
Sezione trasversale di anelli diversi . All’inizio Gli anelli sono molto grandi a via via diventano
molto simili e fini . La competizione ha un ruolo determinante . La pianta giovane aveava spazio
per cresceee ha iniziato a entrare in competizione con i vicini poi e poi si accresciuta molto poco .
Pianta liberata : competizione e poi qualcosa è successo come per esempio il diradamento e la
pianta a di nuovo cominciato ad accrescersi in maniera sostenuta . Accrescimento sostenuto fino ad
arrivare un punto i cui la comeptizione si faceva sentire e gli anelli si accrescono pooco . La
comeptizione si faceva di nuovo sentire e era oportuno fare un nuovo diradamento . Tempo tra un
diradamento e l’alatro in relazione alturno . Sezione trasversale con anelli annuali di accresicmento
a zig zag valore notevole al metro cubo si utilizza spacco e non si può tagliare cn la sega
ecceteraecceterae ha delle caratteristiche da rispettar di ua stagionatura . Legno di risonanza . Gli
accrscimenti possono essere molto diversificati tra di loro . Anellid agelo o traumatici . Anni senza
anello particolarmente estremi o siccitosi opure dove si hanno avuto delle sollecitazioni esterne .
Accrescimmento radial di una pianta : ci ospno degli eventi esterni che possono ridurre la chioma
come per esempio un incendio schianto da ventono e tutto quello che va adiinfluire sulla
dimensione della chioma influisce sulla dimensione dell’anello . Nonsempre un anell corrisponde
ad un anno e corrisponde ad un anno nelle nostre latitudini . Se abbiamo un riposo vegetativo
d’estate . Il deficit che si viene a creare nelle situazioni è difficile vedere gli aelli legnosi che
corrispondo ad un anno . Culminazione dellincremento loongitudinale e radiale e volumetrico .
Ogni specie ha una tendeza diversa ad avere un aculminazione . Specie di pino silvestre ha una
culminazione dell’incremento longitudinale precoce e altre specie definitive hanno una
culminazione piu avanti nel tempo . In termini asosltui la culminazione può variare . E’
interessantenotare che ‘abete rosso ha una ottima produttività ed è per questo che è sempre presente
anche per il suo adattamento ecosistemico . Accrescimneto longitudinale e altezza sostenuta .
Componenti . Altezza che può raggiungere e gli incrementi elevati ha fatto si che la aspecie fose
prediletta nella selvicoltura europea . Età : arrivnoa fino ai 100 anni e la culminazione avviene
molto presto e l’incremento radiale continua e quello longitudinale avviene con ritmi moto pi lenti .
I turni selvicolturali sono relatimvanete corti . Turno età massima dei popolamenti gestiti . Le piante
posono accrescersi non in modo indefinito ma ci sono delle limitazrti non verdi e va incontro a
senescenza e morte . ioni . La pianta non sostiene il peso stesso e fotosintetizzar abbastanza per
bilanciare i tessuti mon.
L’incremento longitudinale . Hyperion individuo di sequoia semrevires campione albero vivente piu
alto del mondo . Le dimensioni . Quando siamo in bosco non è sempre facile valutare l’altezza dlele
piante perché l’occhio sovrastima o sottostima le dimensioni . Le piante altre . Il record delle piante
piu grandi delle aplpi o europa centrale . Si arriva ai 55 60 metri in europa in situaizoni molto fertili
e piante in boschi indistirbati . La sempervirens . Sono pregiate dal punto di vista tecnologico
perché hanno un legno durabile sul mercato hanno un prezoz elevato . Le pante ocn ontevole
dimensione si trovano in pooplamneti in parchi naturali dove gli interventi selvicolturali sono
proibiti a protezione di certe piante . Il valore di queste piante è legato al fatto che sono scarse . Le
redwood ci sonos ancora dei popolamenti in cui si possono tilizzare ed hanno un valore intrinseco .
Ognuna di questw piante . Applichiamo . Pianta da 100 metri avrà un area basimentrica superiore al
metro quadro . Piante che da sole hannn diversi metri uadri di area basimmetrica . I valori di
provvigione di una pianta li otteniamo in un etttaro da noi . Queste piante occupano molto spazin
ma il nostor ettaro vale molti solti . Nella humble forest c’è una particella innn cui il valore è 10000
metri cubi . Popolamenti secondari e terziari si posson ancor sviluppare. Le redwood ricacciano e
abbiamo dei cedui di sequoia semrevirens . Quallo che vediamo nelle foreste secondarie sono i
ricacci delle piante abbattute e non piante da seme . Questa pecie non è considerata on vai di
estinzione ed è difficile paragonalra a specie conv valore di mercato . Su acune specie anilai
funziona l’aspetto del proibito protetto e tutto questo influisce . Altre speice che raggiugono
ragguardevoli dimiensioni . Ci sono dei documenti che non si è potuto dare n riscontro fisico di
dimensioni d painte abbattute in cui si riportano dei dati di lunghezza della pianta abbattuta notevoli
che però non sono controllabili e non vengono considerati attendibili al 100 percento. Nuerii relativi
a piante viventi . Hyperion e la sua dimensione è enomere ma non viene diffusa la collocazione
della pianta. Sequoia gigante del sequoia national park piante piu grandi cmoe cubatura , sono tosse
e tarchiate a differenza della sequoia semprevirens che si sviluppa in altezza . Il genale shermann
raggiunge delle ragguardevoli dimensioni . Le piante latigfoglie che raggiungono maggior altezza
sono gli eucalipti che sono piu di 100 e quella che raggiunge il maggiore sviluppo è l’eucaliptus
regnans che ragginge i 1000 metri . Ad ogni modo soono delle iante ragguardevoli . Se vediamo le
foreste tropicali dell’asia si arriva agli 88 metri mentri ni africa 88 metri . Sequoia gigante generale
shermann volume di 1487 metri cubi quasi 10 volte la provvigione di 10 ettari di una foresta media
italiana . Un ettaro e mezzo produce una singola pianta del generale shermann assurdooo fraaaa.
Cubatura assurda , si accresce in zone meno aride . Ledimensioni che una pianta può raggiungere in
natura in assenza di distrubi antropici e in natura sno considereveli . Il dimaetro a etto d’uomo è di
7,7 metri . Noi simao interessati all’incremento e accrescimento della pianta e diobbiamoo
considerare però anche lo sviluppo della pianta . Svilluppo : raggiungimento di una particoare fase
ovvero quella riproduttiva o quando la pianta inizia a diseminare . Rinnovazione naturale dobbimao
considerare questo aspetto ovvero aundo la pianta che ci interessa arrvia a maturità . Le fasi dell
apianta interessano diverse parti della gestione della pianta . Ci interessa conoscere per considerare
l’ecologia della speic e. la fase di plantula fa riferimmento alla gemrinazione del seme e si conclude
con le foglie cotiledonari . Nella fase govanile abbimo la produsione del elgno giovanile . Ma n
mano che la pianta si accresce comincia a disseminare ed è la fase dipfertilità uesto diventa
dfondamnetale nei tagl id didseeminazione che permettono lespansione dlel achioma e i propaguli
della speice . Fodpo la fase id fertilità arriva quella di maturità , quando c’è la culminazione
dell’incrmeneto volumentrico e culminazione del turno fisiocratico,.a questo punto il popolamneto
ha raggiunto la massima prduzione possibile . Dinamiche del corso di dendrometria a una fase id
amturità cresce na fase di senescenza dove gli incrementi si riducono la frutttificazione è scarsa e la
chioma si dirada e si arriverò ad un punto in cui la pianta non è ppiu in grado di autosostemnersi e
avremmo la mortalità naturale . Le piante potrebbero vivere per centinaia e migliaia di anni . E di
solito muiono per colpa di na pertubrazone esterna nevicate schianti da vento e patogeno che nella
fase di senescenza riesce ad andare oltre alle difese della pianta . Cause di mortalità legate al
trasporto xilematico e floematico crean delle soluzioni di continuità per cui non si riesce ad avere il
flusso della linfa grezza e questi sono fenomeni che si vengono a creare legati a periodi di stress e
siccità . Iu una pianta è alta e piu mantiene una catena efficace e come difesa concetra in una fase
distale delle radici . Normalmente le piante raggiungono la mortalità per fattori esterni . La pianta
avrebbe potuto continuar a vivere per molti anni conque . Le sieci a maggiore longevità sono quelle
che vivoocno i ambienti estremi e l’accrescimeto è limitato . Lngevità è inveramente proporzionale
all’acresimcnete ( es. : specie pioniere si accreescono molto velocemnete ma mmuiono presto ) .
specie piu lngeve investono nel tempo e vivono piu a lungo . Piiante piu vecchie sule alpi nelle
foreste a ascala moondiale . In queste condizioni anchele pertuurbazioni sono diverse e ridotte e
glli agenti biotici non hanno vita facile . L’origine da seme o agamica va ad influire sulla longevità .
Se una pianta è nata da smee o pollone . Quella nata da seme avrà na longevità maggiore di quella
da polllone . Culminazione delgi accrescimenti precoce e la stessa specie può vivere molto a lungoo
in condizioni stazionali sfavorevoli e se la frtilità è elevata si accresce molto velocemnte . Quando
parliamo di eta dele apinte dobbiamo accennare al dendrocronologia . Negli anelli di
accrewsicmento , possiamo collegare un anello ad un determinato anno in base al fatto che
sappiamo che si sono stati determinati condizioni climatiche di una piianta. Con i dati
metereliogici . Possiamo così datare elementi fossili andando a cercare elementi lignei e carote negli
anni . Se estraiamo un campione il pattern di anelli inuna poanta morta per esempio poossimao
trovarle in piante vive e la pianta morta può essere datata in base alla somiglianza di una pianta viva
. Possimao datare cosi dei macrofossili e macrreti che abbiamo nel suolo .serie molto lunga di
incrementi possiamoo utilizzarla per ricostruire ilclima e creiamo delle relazioni tra accrescimento e
clima dell’anno e possiamo così ricostruire il clima del apssato . In effetti grazi a questa tecnica si è
riusciti a datare le piante piu vecchie del moondo .
Le piante piu vecchie sono datati dall’analisi degli anelli legnosi dell’università dell’arizona . Alcon
atà piu elevata superavano i 4000 anni di età . La storia è particolare perché era interessato alle
condizioni climatiche del passato . Gli alberi definiscono il lcima . White mauntains : area che ha le
caratteristiche per permette ad una specei di ragiungere la maggiore età . Precipitazioni sono
invernali e basta e le piante si accrescono molto lentamnete e anno un legno molto resistente e
hanno le caratteristiche eressere le spiecei piu longeve e il popolamneto principalee è a 3500 metri
di quota . Abbiamo una doppia tree lne . Le piante ocntinuan a crescere e gli anelli escono solo da
un aparte . L parte morta è molto resistente e anche piante morte in piedi possono resistere da 1000
anni . Nel 1964 ha cominciato a cmapionare poplamenti di una notevole età per trovare dei dati per
la tesi di dottorato rlaitva lala piccola era glaciale e quando è in nevada al winner peak la stagione
volgeva al termine ha chiesto l’autorizzazione epr abbattere la pianta , ha abbattuto la pianta piu
antica del mondo ed era sopravvisstua a 4440 anni però è stata abbattuta . Per esmepio approccio
scientifico imbarazzante . Per esempio estinzione di specie animali e e alberi sono stati studiati e poi
sono estinti grazie al apaporccio sicnetifico . I dati raccolti negli anni hanno eprmesso di datare i
amnufatti con el nformazioni desunte dalle carote estratte dai bristlecones pines . El apinte veccie
possono ragguingere notevoli dimensioni. Sequoia semrevirens si accssce piu velocemnete e non
riesce a resistere inmabienti aridi e hauna ragguardevole età . Nelle situazioni il fuoco può noon
coppire alcune sequoie per la loro corteccia in altre sono un problema . Sulle alpi la pianta a
longevità maggiore è il larice e l’individuo datato ad tà piu avanzata ha perso la sommita e l’apice
ed ha raggiunto 1050 anni su una morena laterale del ghiacciaio dell’ventitna in un area non utile pr
il pascolamento . Se andimoa a vederre altre specie l’aete bianco ad esempio raggiunge i 550 anii in
val venosta e non è una pianta enorme però si accrsciuto nìlentamnete ed ha una età ragguardevole .
Oltico : esemplare di abete roosso che cresce in svezia che supera i 9000 anni . Si è sviluppata in
maniera colnale ocn layering dei rami piu bassi . La datazione e l’età dell’individuo è stata fatta cno
il carbonio 14 . ma non è un individuo nato da seme ma è n scostante ringiovinimeto della struttura .
Dalla fine delgli anni 40 un getto ha cominciato a crescere in maniera eretta ma l’abetere srsso si è
sviluppato nei 9000 anni in una forma arbustiva . Quando aprliamoo di piante piu vecchie parliamo
di individui singli da seme . I clonni il materiale è vecchio ma la pianta non ha la stessa età . La
specie piu longeva che ha raggiunto un eta elevata otenuta tramite analisi scientifica è il larice . Che
in realtà è una specie pioniera : ma ha comportamnto ibrido ricolonizza per esempio il terreno
minerale . Una quota parte di alrice è sempre meglio averla in bosco è epro anche una specie
longeva che si distingue dalle altre specie nel nostro contesto . Larice specie che consideriamo
ioniera perche soddisfa tutti i criteri di una speice pioniera . Cambiamenti climatici come inflezano
queste cose . Le piante rischiano molto er esempio mortalità del bristeclose pine . Ci sonoo dei siti
che piante muiono facilmente per il cambiamento clmmatico . Per le pinate che ci sono sono un
problema . Il fatto che le iante muiano o sopravvivano il cambiamento climatico innfluenza le
specie . Cambiamenti climatici preoccupanti . Nella stragrande maggioranza dei casi porterranno a
maggiori stress piante non abituate e ridurrano la longecvità dleel piante ni essere . Le altre painte si
ppossono adattare a cllimatare e la preparlazioone in altura . Poi dipende dìanche dalle
caratteristiche genetiche delle specie . Alcune piante rispondono bene ai cambiamneti .
Carattteristica iportante delel apinte arboree è l’inerzia . Le pante non possono spostarsi . Le paiinte
lo possono fare co il seme . Il smee prima di cadere e germogliare e arrivare a maturità e
disseminare serve tempo . Il seme deveinsediarsi svilupparsi e disseminare . Nel bene e nel male .
In alcuune condizioni un popolamento forestale non potrebbe insediarsi . Inerzia anche nel bene è
un fattore positivo . Se noi cambiamo le condizioni la rinnovazionenon si insedia mentre le iante
adulte sopravvivono e abbiamo una certa inerzia . Il popolamneto maturo vecchio però non avrà
rinnovazione con i cambiamenti clmatici . Le piante arboree fanno investimenti nel tronco
dobbiamo considerare la biological inertia . Effetti si vedranno piu avanti nel bene e lnel male .
Carta di distribuzione del faggio e abete rosso nel 2050 per esmepio faggio e abete rosso non sarà
on graod di disseminare . Questi sistemi sno comlesssi e questi studi bisogna considerare differenti
aspetti . Dal punto di vista selvicolturale diventa importante considerare questi aspetti perche per
esempio posos fare delle scelte gestionali . Per esmepi possono considerare altre scelte gestioonali e
portarmi avanti . Per esmepio con vaia e abete rosso ci sono delle previsionii che sparirà con siccità
e bostrico per esempio no ci sono molte alternative per il povero abete rosso . Allora dal punto di
vista selvicolturale posso ripartire da popolamenti misti a fine turno . Noi partimao dal presupposto
che lagestione deve essere sostenibile e sostenuta. Dobbiamoo pensare a delle alternative . C’è
inerzia e turni lunghi eccetera e dobbiamo pensare anche a quale sarà il cima tra 100 anni . La
produzione deve essere sostenuta . Tutto quello che abbiamo visto vanno a determinare le
condizioni della pianta . Struttura dei popolamenti . Struttura è collegata alle succesioni e alla
dinamica forestla evera e propria . Succesioni e dimaniche forestlia e struttura va a descrivere acuni
procesis . Con gli interventi selvicolturaliniterveniamo sulla struttura e dinamica die oppolamento .
La struttrua è la modalità con quali le diverse parti di ua counità forestlai si distribuiscono nello
spazio e tempo e queste combinazionii determinano o vengono detemrinate dallorgazzazione
fnzioonale del sistema alle diverse scale di analisi sotto certi punti di vista che possono apparire
strani . Strutture diversficiat peremette sds fruttare meglo le risorse . Popolamneto forestla e.
termine utilizzato in modo specifio . Interventi selviclturali . Gruppo di alberi coon struttura e
composizione uniforme e che si saccresce all’interno delle stesse condizioni climatiche e di suolo .
Al cambiare di quette ocndizioni cambia il popalmento che asusme struttura e composizione
differente e si cresnoo delle relaizoni funzionali eprchè variano le condiizoni edafiche e
climmatiche . In zone pianeggainti formazioni di strutture e in oendio altre strutture in u
popolamnento gestito è quello che si è generato doop il talgio di utizzazione o coorte . Coetaneità
età simile all’interno del popolamneto . Da ricordare la struttra spaziale e temprale il popolamneto
cos’è . nella struttura spaziale abbiamoo un ambito verticale e uno orizzonatla( o tessitura e
localizzazione delle piante se ono a gruppi o regolari o con alt. Lastruttura vertical dei popolamneti .
re strutture ) struttura verticale serve a determinare la posizione sociale dell apianta . Possiamo
avere dei diversi strati in altezza e la vera foresta puristratificata è quella pluviae e equatoriale .
Nelle nostre situazionii spesso non è difficle riuscire ad individuare gli strati del oplamento . Quella
foressta veramnete plluristratificata è quella equatoriale . Aii fini selvicolturari ci interessa sapere le
risorse . Nello specifico la risorsa. Pedite di energia lungo lo svilupo verticale della foresta . Se un
aspecie vuole sopravvivere negli strati inferiori dovra avered egli adattamneti particolari deve essere
sciafila . All’interno della chioma di una pianta abbiamo foglie i luce e ombra . Una specie sciafila
si può trovare . Le caratteristiche spesso cambianoo durante la vita della pianta . A maturità . Le
specie eliofile di solito sviluppano una chioma leggera . Una specie sciafli . Potrà insediarsi perché
ha una chioma densa e non peremtte l’arrivo della luce al suolo ( er esempio faggio sciafilo ) . larice
e eliofila . Il larice non potra mai accrescersi sotto il faggio . Al di sotto di na certa percentuale di
energi anon potremmo avere vegetazione erbacea che si accresce la stratificazione dipende dalla
sìdensità degli strati e alle caratteristiche dlel specie ce troviam . Un bosco e altre vegetazioni
catturano la radiazione soltare e riesce a permeare altro tipo di radiazione . Del 100 perento che
arriva di radiazione e 10 percetno viene riflesso e il 79 percento viene catturato dalla strato
dominante e poi si riduce la quatità agli astrati inferiori . Se abbbiamo una formazione di specie
eliofile al di sotto arrvia una ntevoae queantità di energia luminosa . Le caratteristiche dlel fgolie
anche in piante ercee cambia notevoltmente. Piante saranno dominnati oocdominanti soppresse o
dominate . Il criterio da adottare è dben codificato . Oggigiorno l’analisi della stratificazione dei
popolameti forestlai è agevolata da notevol qauntità di strumenti e sensori , la chioma di singole
piante ad esmepio è apprezata conla struttura verticale del popolamento e larga scala queti parametri
sono osservati.
Struttura del popolamneto froestla dla punto di vista toerico ma ci sono anche degli indicatori e dei
paramentri. Caratteristiche relative ai popolamneti formati da specie siafile o eliofile . La
stratificazioone del popolamneto forestale sarà piu o moeno marcata . Sppecie sicafile avreemo
delle specie che si autoperpetuano . Man mano che ci allontaniamo dal pianto domiinante non tutte
le specie riescono aa fotosintetizzare a quei livell di radiazione luminosa . La struttura di un
popolamento forestali . Quello che normallmente si fa è accomunare la struttura epigea con quella
ipogea . La condizione a livello di apparati radicali dovrebbe esere la stessa . La protezione. Foste di
protezione per esmepio : plurispecifici e pluristratificati . Sfruttamneto della luce e delle risorse
minerali . Quello che vediamo a livello al di sopra della supercici elo vediamo anche al di sotto . La
struttura orizzonatal può essere piu compesssa di quella verticale . Quella orizzonatale si sviluppa
ad ettari nomrlamnete però noi facicmao delle macroclassi e andiamo i disribuzione casuale
regolare oppure a grupi . Regolar ( in un pipoppetto ogni piianta ha la massima superficie
disponibile e ad ogni pianta corrispondeuna suppericie media ouguale all’altr . Distribuzioni in
natura . La msssima sueprficie media disponiile per piante con quella densità . Su questa struttura è
facie comprendere se le piante sono grandi uguali e in po complicate è vedere se le piante sono di
diverse idmensioni . Ogni piianta in funzione della dimensione h anunnasueprficie media . Fattori
differenti innsiti nella strategia di riproduiozne della specie . Mano mano entreronna in giocio
fattori stazionari come la mortalità e ocmpetizione intraspecifica e ojnìterspecifia o predazione dal
seme e brucameto sono fattori che influiscono sulla struttura del oppolamento . Tutta la
rinnovazione tendenzialmmente tende al grupo che può esssere piu o meno piccolo o grand e la
rinovazione tende ad essere raggruppata. La distribuzione se no è regolare ele piante soono molto
distnati tra di loro e hanno a disposizione unaa sueprficie . Distribuzione casuale è in mezzo .
Distribuzione che ha dlel . Relazini funzionali tra le piante . Non ci sono oslo strutture ma anche
delle relazioni tra piante . Sistemi selvicolturali da trattarea vremmo una differenza tra la
rinnovazione gamica e agamica . La rinnovazone sarà raggrupata intorno all’eelmnto che ha dato
origine . Ricacci e pollonii radicali . I ricacci seguiranno il pattern della pianta che li genera e
tenderanno ad essere raggrupapti verso la ianta madre . Distribuzione zoocora importante soprattuto
in determinati ambienti . Il sito ocmuqneu la farà da padrona e la stazione determina dellel
condizioniall’intenro del popolaneto forestla alcune piante avranno un accrescimento sostenuto per
il semplice fatto di essere crescitue in un sito favorevole . Stazione e microsito o macrosito
determinetrà la distribuzione . Componente staizonale detemrina i pattern . La struttura orioznatel
influisce sulladistribuzione dei particolair microabitat e di taxa . Ci sono zone dove arriva piu luce
ed altre in cui ne arriva di meno . Struttra ptemporale . Le piiante rispetto agli naimali non sono
mobili ma determinano delle aprticalri condizioni che si ripetono nel tempo basate su caratteristiche
intrinseche e fisiologiche . Caratteristiche finzinali che sfrtuttano la caratteristicha che arinao nel
tempo di quete piiante . Per un certo periodo arrivmao molta luce al suoo e la faggeta emette molta
lce al suolo ed allcune pianta fioriscono prima dell’esmissione delle foglie . Diversa fenologia
latifoglie perdono le foglie e per un certo periodo arriva molta luce al suolo . Alcune piante
fioriscono prima dell’emissione delle foglie . Studi fenologici in alcuni anni sono colegati ai
cambiamenti climatici e la feasi fenologiche cambiano la struttura teporale de sistema forestlae e la
struttura temporal epremtte allepiante di tollerare certe situazioni critiche ad esempio , non trovari
con una fioritura durante le gelate . Con i cambiamenti climatici sesso dsi ha lafioritura di alcune
secie . Linnalamneto della temepratura ha fatto si che le fasi fenologiche venganoo riprese. A una
struttura fisica corrispondoo smepre procesis e funzionalità legate tra di loro . Con l’azione sulla
parte fisica inneschiamo delle conseguenze . Dal punto di vista tmeporale un altro aspetto è al
struttura demografica ovvero come la popolazione si distribuisce quando si sono insediate le varie
composnneti nell’ecossitema . Analisi per la dinamica dlle popolanzioen : in base a delle curve si
prednono delle decisioni sevlicolturali . Con curva onrmale o esponenzialle negativa si capisce il
perché ci stroviamo di fornte a determinate strutture . Dttaglilegati al concetto di insediamento e di
coorte . Bisgna osservare e comprendere la struttura dei opolamneti foretali eprchè questa è colegata
al concetto di diversità e biodiversitaà . Nella gestione forestale diventa iportante conciliare
l’ottenimaneto di particolai assortimenti con amntenimento elevato della attività foretlae . Nella
gesitione del bosco si guardava alle specie piu produttive e spesso e volentieri una specie veniva
antenuta e le altre venivano elinate e coltiva in altri siti con altri turni e sistmei selvicolturali . Le
strutture onoplane e monosppecifiche con sempllicifaczione del popolaemnto foorestlae . Questo
era all’ordine del gornoo e in passato e ora si aumetna la diversità strutturale dei popooalneti . Il
numero delle speice è il fattore ofndamnetale per descrivere la biodiversità di un sistem a. la
biodiversità è già stata afforntata . Negli ambiti temeprati montani tendenzialmente la biodiversità
non po' essere relegata alla composizione specifica . Diversità strutturale : qune condizioni
differenti si creano all’’interno del ssitema forestale . Con le fomra di governo andiamo ad agire
direttamnete sul popolamento forestla e dobbiamo cercare di migliorare la biodiversità del nostoro
ambiente forestlae . Le foreste gestiteocmunauq evano mantenuti livelli di biodiversità .
Selvicoltura del centro nord europa con sistemi a taglio raso l biodiversità è molto piu bassa della
nostra poposlazione . Agiamo sulla struttura dei popolameti forestlai . Biodiversità ua dlle
definizione piu riconiiscieute è quella delle convenzioni di rio . Quaesot include diversità all’interno
delle specie tra le specie enei sistemi . Ovvero diversità genetica che si degrada molto in
popolamenti gestiti con rinnovazione artificiale . Se ilbosco è gestit a rtificialmente . In alcuni
situazioni si fa ricorso ad un unica pianta madre e ci sono dellecoltivazioni di piante forestlai che
riducono al minimo la diversità genetica . Così non avvine enei ppopolamenti forestlia naturalei . La
diversità specifica non è soltanto la ricchezza specifica . Ci sono deigli indicatori di ricchezza
specifica e altri che osservano se alllinterno del nostro sistme ale secie sono equiripartite e
domainnzandi una sola specie . Solo il numero di specie non è indicaore utilie per la biodiviersità,
dierstià ecositemiche differenti ecossitemi allinterno del pianeta . Indice di shannnon non viene piu
utlizzato molto ma è quello che funziona peggio in ambito forestlae esi pprefesriscono utilizzarne
altri . Utilizzano sia la ricchezza che l’eterogeneita e equipartizione delle specie . Biodiversità
immportante . Diversità strutturale e dei processi . In ambito forestlae piu che il numero di specie è
importante avere differenti nicchie habitat e strutture . Ospitano taxa differeniti e catene trofiche
differenti . Opoolamento forestale che se è monoplano la sua biodiversità è molto bassa rispetto ad
un sito con diverstià di piatne presenti e necromassa . La necromassa è la abse per diverse catene .
Indici ce ci osccupanodi valutare la distribuzione spazione la diversità specifica . Popolamneto
formato da 2 3 specie si portanodietro anche una strruttura differente . Faggeta e lariceto sono due
formazioni con strutture diverse . Anche solo avere l’individuazione delle specie si riercuote sulla
distribuzione delle specie . Relazioni topoplogiche per esempio e interdistanza tra le piante . Come
si struttura il opolamento forestlae. La struttura forestale è misurabile tramite indici distance
independet che non hanno bisogno di conosce la distanza tra piante . A livello di opolamneto e area
di saggio estraiamo dei paaramteri ocm eil numero di piiante ad ettaro l’area basimetrica ad ettaro e
densità . Distance dependent . Dobbiamo conoscere le coordinate di ogni singol painta e la distanza
tra painta struttura a livello di ogni singolo albero . In questo caso possiamo individuare deglhotspot
e con lausilio di strumeti gis e dati telerilevati tuttte le leimitaioni che avevamo in passato è
importante . Applicazione di questi indici per esempio . Aree dell’alta val tellina aree permanenti
sono collocate al limite del bosco e dell’area . Nei grafici come vienen catturata la struttura ocn
indici distance dependent in cui si possono vedere le relazioni all’interno delle classi . Le relazioni
che abbiamo tra le diverse specie all’interno dello stesso versante le relazioni possono cambiare .
Per esempio al imite del bosco abbiamo un aggregazione con le piante vecchie e giovani e le iante
giovani si insediano vicine a quelle vecchie . All’interno del bosco innvece la prepulsione cmoincia
subito e la rinnnovazione si insedia piu lontano possibile dalle piante mature . Aggregazione a quote
inferiori diminuisce e socmpare in foresta . Le relazioni possono cambiare o essere stabili e possono
cambaire nel tempo e le realzioni possono varire .le relazioni vanno a definire le dinamiche delle
succesioni tolleranza facilitazione e inibizione o processi con cui le piante si svilupno durante le
serie successionali . Dinamice froestali non soggette a gestione . Nel libro tra quelli consigliati
come oliver e larrson per esempio ci sono alcuni terminida trattare ocme il ppolamento forestale o
nsieme di painte che crescono in simmili condizioni edafiche e climatiche . Singolo popolamneto .
Nel tempo sotto le stesse condizioni climatiche e di suolo . L’unita di riferimento è sempre il
pooplamento e le sue dinamiche vengono analizzate attraverso la strututra dei popolamenti
foreestlai e lo sviluppo dei popolamenti è come gli stessi variano nel tempo . Per comprendere le
idnamiche forestali dobbiamo dire cosa è un disturbo naturale : eventoo discreto nel tempo che
altera . Il disturbo fa partire la successione e azzera il popolamento forestale e crea lo spazio perché
si insedi il popolamneto .la successione parte . La ssucecesione viene detrminata da diversi fattori e
parte da uun distrubo e si hanno successioni ogniqualcvolta di hanno dei cambiamenti e i parletrà di
csuccesione secondaria . In diverse condizioni le varietà cmabiano . Successione ecologica .
Successione primaria . Ha inizio su unsubstrato privo di copertura vegetale cme dopo l’eruzione
vulacnica frana e ritiro di un ghiacciao , negli altri casi successione seocndaria . La successione può
essere autogena : i processi avvengono all’interno della comunità dvegetale in lalcuni momenti le
specie domineranno . Oppure cmabiamenti indotti da sollecitaizoni esterne determinatid adisturbi
naturali o anntropici . Successione primaria licheni muschi ervbe e muschi , dopo il ritiro dei
ghiacciai cominciano i lichenie muschie poi forete . Il larice per esempio si insedia sulle morene
laterli . Il peridio che intercorre tra il ritiro e la ricolonizzazioen è variabile in funzione al periodo
storico e quota e anni e è chiamato echased. Le dune e colonizzazione della vegetazione dunale per
esempio importanti . Coloinzzazione secondaria avviene quando abbiamo già una cuopertura
vegetale ed è generato da disturbi o dall’assenza dei distrurbi . Successione secondaria prato e
pascolo e terreno . Ogni successione ha il suo iter ocn diversi stadi in cui abbiamo diverse specie
tipiche della zona e ceh si venogno a determinare in seguit al distrubo . Ocn la selvicoltura andiamo
a determinare particolari strutture che ci servono alla produzione degli assortimenti che vogliamo
ottenere . Elementi che fanno aprtire le successioni possono essere un incendio . Specie che
ricolonizza l’area dei distrubi . Per esmepio discorso vaia . Pproblematica di ettari che si ritrovano
inuna fase di successione cno interrgoativi gestionali . Cartolina di un paesaggio alpino con
abbandono dei coltivi e colonizzazione di latifoglie ppiniere e . succesisone secondaria a e specie
piioniera al di sotto ci sono delle specie sicafile definitve che sisono insediate . La specie pionier
apoi dovrà lasciare lo spazio alla specie definitiva . Tipico caso per esepio nei lariceti delle alpi
orinetali a fronte id un popl,neto di larice puro per attività di rimboschimento e retaggi del
popoalneto sfruttato in passato . L’abete rosso epr esmepio si insedia e sostituisce il popolamneto
pioniero . Metodo con cui poossiamoo analizzare la succesisoen . Metodo diretto o diacronico
oppure sincronico che va a cercare aree nella fase di successione differente . Informazioni
dimmnamiche e modellizazione e studio storico per migliorare la conoscenza dei processi di
suuccesisone . Evoluzione storica . Le succesiosni sono state alla base del concetto di climax o
specie climatica . Partendo dalam succesiosne sulle spode di laghi nelle condizioni climatiche la
vegetazione che siviene a creare che è in equilibrio con i fattori dominanti è la climmax . Il climax è
lo stadio migliore che può instaurarsi in quelle condizioni , tendenzialmnte dovremmo ottenre uina
particolare ocndiizone complessa e in equilibrio si parla di ecosistema . Il cimax è un
superorganiismo e quello che si fa è cnsiderarlo come una cosa stabile e il massimo è il climax che
deve permanere . I distrubi naturali riportnao le successioni all’inizio della serie . Paraclimax
eccetera . Ci sono anche dei consorzi durevoli . Qualcosa bollccato da unn distrubo durevle .
Valanghe ricorrenti e insediamento di altre vegetazioni . Limitazioni con caratterisihc eparticolari
emacchie diverse nella ocmnuità . In assenza di ulteriori perturbazioni in realtà allinterno di una
determinata area trviamo riscontro di diverse situazioni o mosaicon con diverse situazioni e fasi del
processo . Abbiamo delle fasi in cui la ocmnuità costruisce e un altra fase in cui c’è una
demolizione e le piante invecchiano e proccesso di senescenza e ciò che è stato accumulato viene
rilasciao . Qusto è dinamico ed è un nuovo paradigam che da supproto alle terie che cominciano ad
incorporare i distrubi e agenti esterni che pertuurbano il sistema . Ncendi e schianti da vento e
perturbazione esterna oltre all’uomo . Visioni moderne . Per esecrive il popolamneti forestlai
parliaamo di un sistema che è in costante evoluzione e cambiamento piutotsto che qualcos id stabile
. Il ocncetto di climax non è piu accettato non adniamo a descrivee un aprticolare unita come unita
climax . A aptia di considzionistazoneli e cli . Gli strati della successione seguono differenti
cronosequenze in funzione della longevità della specie e gli stadi durnoa piu o moeno a lungo . In
alcune situazioni dopo 100 anni il popolaneto è maturo e in altri anche 1000 anni . Come le specie si
alternano . Relaizoni all’interno della struttura forestlaie. Processi funzionali legati alle strutture
fisiche la staffetta o inizio comune . Nelle succesisoni abbiam due modelli in cui nel primo abbiamo
la staffetta con specie che arrivnao e il sito è adatto ad altre specie . E le specie cambano le
cndizioni ambiente e lo rendono pii ospitale . Base del concetto di succesione di clements . Initial
floristic tutte le specie sono presenti all’inizio e cambia la performance ocmpettitiva ei vari
momenti della succesione. Sfruttamneto delle risorse e l’opportunità che si viene a creare .
Meccanismi di facilitazione tollerana e inibizione. Co la faclitazione una specie migliora le
condizioni per un altra . Questo avviene contemporaneamnete all’interno dello stesso sito . Slcne
specie mantengo il sito umido e freddo come per esmepio alcni arbusti . Alcune specie forestli si
insediano neli arbustiche possono proteggere dalla comeptizione . Li arbusti spoinosi contengono la
rinnovazione perche a stessa è protetta . Queste condizioni sono le relazioni di faiclitazione che
sono molto presenti nelle situazioni avverse . Quando analizzavamo la struttura dei popoalenti a
diverse quaota le relazioni erano piudi faiclitazione alle quote alte . Mentre e bassa quota le specie
competono . La facilitaizone e competizione variano a seconda della fase della pianta che può agire
in differneti modalità quando è in fase giovanile e cambia i fase adulta . Nei cambiamneti climatici
utilizzare le dinamiche di faiclitazione può essee interessante per utilizzare i territori degradati .
Contesto molto ocmplesso per cui dobbiamo considerare molti fattori . Inibizione è fondamentale
nel capire perché non tutte le specie si resentano con la stessa percentuale e altre specie hanno una
domninanza . Alcune piante hanno sviluppato alcuni tratti che vanno a competere con altre specie .
Dinamiche di tolleranza o di comeptiizone pr le risorse . In alcune situazioni alcune avranno il
sopravvento. Tut idppende dalle caratteristiche della specie e dala capaità produttiva. Concetto il
pooplamneto ofrestale , quali sono i processi che determinano l’insediamento e lo sviluppo del
popolamento foestlae .

Coorte : popoalmenti forestlai e rinnovazione , gruppo di alberi insediato in seguito ad un singolo


disturbo . Si tratta di un gruppo di piante che si è insediato ni seguito ad un singolo distrubo . Non
vuol dir che le piante abbiano la stessa età ( fustaiai coetanea ( dove si far ifermiento al concetto di
coorte piante che si sonos insediate er esempio dopo n talgio ma non è detto che abbiamo la stessa
età perche alcune crescono dopo ) e disentanea. Per esmepi all’internoodela stessa coorte possimao
avere piante dii diversa dimensione . La coorte si ridue di intensità . All’interno id nu poplaento
forestal possiamo individuare le coorti e cosa determinano in realzion lamal dstribuzione delle età e
del ppopoelmento . Quando osserviamo il primo grafico in altor abbiamo già cjiamato la fustaia
coetanea di diametri . Nonstiamo facendo riferimento all’eta e la magio rparte dei dimaetri in una
zona è di dimensioni medie e le pianta sono raggruppate in una dimenzione . Fustaia disetane con
piante di diversadimensioneed età ottrremo na curva disetanea . Nelle dinmiche rnaturali
difficilmente ci trovetremmo queste curve . Anche peresemppio la curva disetania , tutt el clasi di
età vegnono rappresentate nlela stessa età , cosa imposssinl in un poopalmentoo non gestito .

Dstadii della deinamica oforestlae .

Dopoo l’evennto traimntico abbiamo no stadio di crescita e poi competizione e stabilizzazione e


differenziazione social edele piante e pi senecscneza in boschi vetustu . Classificazioni fanno
sermpre ritrovate di fiano una all’altra . Stadi di rinnovazione comeptizione vetusta e maturazione .
Inizi del pooplamneto è l’nsediametno della coorte , cos amolto importante in ogni fase della
dinamica le diverse ocmponenti hanno un ruolo differente soprattuto er quello che riguardala
bomassa che è morta oviva . Biomassa morta e viva . A componente morta all’inizio sarà
tendenzialmente elevata e il distruerbo ha rilaciato tutto il maetriale sul campo . La necrmoassa isi
ricostituisce nelle fasi di vetustà nei popolamnei soggetti a gesiotne ocn il talgio abbimao asportato
i amteriale che ci serve . Idamic naturalle e getistiti chenno uneste dinamiche . Accmulo dii
biomassa e ripercussioni delle gestioni sevicolturali traisistei aturae e selvicolturali .

Stadi delle dinamiche dei popoaleti forestali e coorte . Gruppo di alberi che si insediano tutte
insieme dopo un evento distruabnte . Le piante si insedina lo stesso anno ma possono variare . La
rinnovazione contiinua non può essere considerata ocme una singola coorte . La rinnovazione onc
diverse dimensioni e eta abbiamo uno sclalre insedimaneto di piantine . La distribuzione diametrica
dlel curve . Il concetto fondamnetale è che le curve classiche sono raramente osservate in popoalneti
naturali in questo modo perché ci soo disturbi e irregolarità nel popoalmento e difficilemnte
troveremo delle curve perfette . Impareremo a modulare gli interventi e lintensità della martellata in
funzione della forma dela fustaia disetanea . Per esmepio . Gli stadi della diinamica forestlai .
Rinnovazione comeptizione stabilizzazione e senescenza . Gli stadi vanno a speigrei procesis delle
diverse fasi . Affronteremo questo discroso nelle differenti fasi . Tabellina è il puto di partenza .
Dalla douglasia la dinamica organizzata in fasi . Abbiamo una indicazione di anni riportata e
differente da formazioen a formazione .a lcune specie hanno bisogno di 200 anni per raggiungere la
vetustà . Mnetre nelllefreste di douglasia anche molti piu anni fino a 1000 . i boschi cotivati
abbiamo sempre un disturbo che da inizio alla succesione secondaria che determina un popoalneto
vetusto e eni boschi coltivati il disturbo è sosstituito cno ‘uitlizzaione forestlae . Il disstrubo azzera
le condizioni e una sigonal corte . Siamo ell’ambito della fustia eregolare . Nell’altro ambtio ci
coollochiamo in un altra parte della dinamica 4 stadi della dinamica forestal enaturale possiamo
comprednere i processi in ato . Nei bosci coltivati non arrivnoam mai a raggiungere le fasi di
vetusta . La fase può durar centinaia di anni . Nei boschi cooltivati non potremmo mantenre quest
eomcponenti . Dalm punto di vista di conservaizone saranno da mantenere assolutamnete .
Necromassa . Distruo naturale genera una notevolae quantità della stessa . Evoluzione dei
popolementi naturali cosa succede all coponente morta e viva. I 4 stadi delel componente. Nelle
prime fasi abbiamo una produzione rapida e sostenuta di biomassa viva per la rinnovaiozne e
ocmpetizione . Quando eravamo nelle fasi di vetusta . Sulla’sse delle x dove vengono riportati gli
nni fino a 150 anni abbimao un accumulo di biomassa viva e quella totale ocntinua ad amentare .
Per quello che interessa a nooi dal punto di vista della produzione nei boschi coltivati non arrivaimo
mai ad avere . Tutti i sistemi seilvcicolturali sonos stati implementati per la produzione ed adattati
altre funzioni . Dinamiche forestali e caratteristiche ele specie . Differenza tra specie pioniere e
definitve . Specie di inizio successione fine succesiosen ( sciafile e eliofile ) il termepaento delle
specie frestali . Alcune specie sono tolleranti l’ombra e altre sono eliofile e amano il sole . Le specie
sciafile soo shade tolerant. Eliofile light demanding spesso i termini in inglese sono piu chiari . Se
noi parliamo di colonizzazione . Le specie sciafile sono meno conpetitiv delle eliofile in contesti
luminose . Ci sono anche specie che hanno comprtamenti intermedi oc eil faggio specie sciafile che
in fase adulta apprezza la luce . Densità dell achioma e raporto foglie luce ed omrba . Specie eliofile
le fogli cercano di non ombreggiare la stessa parte della chioma . Le chiome delle specie eliofile
sono molto meno dense delle sciafle. Specie ce si presentano all’inizio delle succesione specie
piniere . Elenco delle principalei caratteristiche delle specie piniere . Produzione continua e
abbondante di semi. I semi nel momento in cui si verifica un disturbo colonizzerà l’area . I semi
hannodipersione anemocoroa . Isemi sono dormineti nella seed bank di solito . Semi piccoli . Secie
pioniere hanno bisogno di terrneo disturbato e minerale . Il seme piccolo per sviluppre una radice
forte tendensiazlmente le specie hanno biomassa nella parte epigea e rapido accrescimento iniziale e
poco longeve e sono eliofile perché occupano siti non occapti da altre piante aorbrei . Piante con
strategia r . si basa sul potenziale riproduttivo della specie e lapopoalzione cresce in maniera
esponenziale finoa a quano la capacità portante lo ammette . L’habitat poi si ha iil corlodi capacità
portante e di pollulazioniie . Nel caso delgi insetti la popolazione cresce velocemente per a
disponbilità di nutrienti e poi crolla perché amnca il cibo . Per esmepio fa tanti semi e poi pazienza
se gi stessi muion la magior parte . Per esempio pioppo trmulo e betulla e pino silvestre e larcie .
Numero . Semi grandi al contrario vengonno prodotti in periodi dipasciona . Stagioni con
elevatissima produizone di seme e stagioin contrarie. Se l eghiiande vengono predate gli anima. In
produzioni fluttuanti in casi esteemi con assenza di produzioni . Fenomeni causano ingetni
cambiamento . I predatori di semi diminuiscono perche gliuccelli migrano . Essendo grande viene
affidato spesso ad animali . Perché se no cadrebbbe sotto la pianta madree ci sarebbe competizione .
Il problema è che essendo grande il seme non è duraturo e vitale prun lungo periodo di tempeo .
Essere grandi ha degli svantaggi avere delle risorse . Allinizio le specie investono nell’apparato
ipogeo e l’accresicmnot è lengto e lespecie sono tendenzialmente longeve . Mentre le specie
pioniere si riproducono quele definitive investono e la maturità arriva piu tardi . A questo punto è
chiaro che si tratta di specie con strategia k . strategia r pioniere e k definitive . K caring capacity .
Le specie tendono a passare tempo piu possibile a quel livello .

Dinamica forestlae . Primo stadio , di rinnovazione . In cui il oppolamnto comincia . All’inizio


evento che fa partire la idnamica forestlae o evento discreto a questo punto possiamo aver iverse
situazioni in seguito all’evento . Incendi lascino moalte piante in piedi bruciate e schianti da vento
lasciano piante a terra . Il popolamento nei casi in cui parliamo di distrubi naturali abbiamo una
componente di necromassa che rimane . Un intervento selvicolturale abbiamo soltanotuno spazio e
materiale che non era id interesse . . durante la rinnovazione inizia il ciclo con secie piioniere.
Possimoa avere anche specie sciafile co rinnovazione anticipata e schianti da vento oc rinnovaione
presente sotto copertura . Nel caso di incendi la rinnovaiozne viene a macare . Lo spazioa
disposizione è tanto e le specie piu competitive sono le pioniere . Il pioppo tremulo specie che è gia
presente ed è ingrado di ricacciare dalle radici tramite polloni radicali che occupano lo spazio . Al
dispersione è gamica . Recenti studi hanno evidenziato come questa specie ora n seguito ad u
distrubo is rinnova per via gamica , interesse ecologico . A noi la consideraimo marginale . Quello
che rimane in seguito al disturbo è anche la necromassa che è molto abbndaten normalmente .
Necromassa è di notevoli diensioni . In quest momento abbimao un elevato livellodi diversità in
seguito ad u distrubo abbiao tante specei che rioccupano il sito . In seguito ad un distrubo nelle aree
schiantate per esmepio di vaiai osserveremo un elevata ricchezza secifica . Le specie animali e
vegetali sono abbondanti . E’ questione di spazio e nicchie per esempio specie legate al legno morto
e psecie che hanno bisogno di luce . In questa situazione elevati nueri di psecie vegetali e animali .
Le specie pioniere sono quelle che si insediano maggiormente . Lo stadio finisce growing spac .
Stadio di rinnovazione e growing space non è disponibile . Le piante sono vive e le chiome arrivnoa
al suolo e la profondità di chioma è del 100 percento ed è equilavente all’altezza della pianta . La
necoromoassa o materiale a terra possiamo rinvenire delle componenti del popolamento precednte .
La ccorte ja tutte piante vive on chioma fino al suolo . Disturbo iniziale e caratteristiche e strategie
di insediamento delle specie pioniere sia che qeste arrivi da fori o che sia present nell’area stessa .
Parola e processo chiave che avviene è la cresita rapita e le risors ein questo momento sono
disponibili . Localmente ci può essere una mortalità dovuta ai nuceli ma non c’è una comeptizione
tra individui della stessa coorte . . fotografia del parco di yellowstone . La rinnovazione si sta
insediando e le chioma soo aocra portate fino alsuolo perché c’è spazio e non c’è competizione e no
n c’è autopotatura e autodiradamento . Quando comincia la autopotatura siamo inuun momento in
cui la copertura è ocmppla e c’è comeptizione . Nel primoo stadio parliamo di pantue e la chioma è
amntenuta a livello del suolo . Il distrubo cn elementi in piedi . La ocmponennste viva sono le
piante di reazione insediate non acnroa in competizione tra di loro e arriva ancora energia luminosa
al suolo . Quando lo spazio viene occupato e siamo allìinterno della canopy closure . 7 stadi
diversficiazione con la fase di rinnnovazione e seconda fase in cui le chiome si ciudono e si toccano
. Mortalità da comeptizione . Mortialità in quuesta fase è legata a fattori esterni predaione
brucamneto degli ungulati malattie re insetti e pian piano aumenta lo competizione quando si
comincia a competere per ele risorse entriamo nello staidi di competizione os stem exclusionn . Le
piante devono uscire dal sismte ae perderanno lacompetizione. All’inizio la competizione non è
spinta ma poi porterà alla mortaità delle giovanipiante . Quuando non si possono insediare nuovi
idividui fase di competizione . Se on c’è spazio parte la competizione e alcuni individui riescono a
vincerla e occupano gli stadi superiori e abbiamo un adiversificazione della struttura verticlae .
Specie eliofile con elevate mortalità questa fase dura molto di piu della precedente cominciamo
osservare una necromassa del distrubo precedente che è decomposta e le piante relaitvamnete
piccole e giovan possono morire nuova necromassa . Se vogliamo migliorare la biodiversità negli
popolamente . Di deafult le nostre apinte non avranno il 100 percento della chioma e qundi
autopotatura e i rami piu bassi dissecamneto e le piante cadono . Il diradamento e quando
intervenire ocn lo stesso sarà importante . La chioma e le chiome non sono tutte uguali ma abiamoo
unna differnziazione . Mortalità da competizione e autopoptatura vuol dire che il popolamneto è
molto buio e avviene lautopotatura e non ci onn risorse o spazio per i nuovi individui per insediarsi
e si innescano processi di mortalità da competizione dovuta alla desità del popolamneto e non sono
legati ad attacchi esterni ma mortalità intrinscea del sstema e le chiome e le iante dominate vengono
perse e abbiamo un self thinning e self plunning o autopotaturad elle chiome . A questo punto
abbiamo dela limitazione nei nutrienti . Il nostro profilo si vede come avanziamo nella dinamica .
La mortalità è dovuta dalal competizione e dipendente dalla densità del popoalmento . Piante on
competizione quele che perdon sono dominate e le altre crescono e creano un nuovo
stratodominante . In ogni caso ci sono specie che reagisocno molto bene . E ci sono specie
tendenzialmente pioniere e eliofile . Se le piante sono sciafile sono state dominate fanno ilc olpo di
fruta e gli accrescimenti piccoli si traspfonramo in grandi perché sonos stati liberati . Con gli
interevetni selvicolturale manipolo se posizioni sociali delle painte per esempio diradamenti dallalto
si eliminano quelli dominanti che noon si fa quasi mai se non in casi particolari e si fa quando nel
piano dominante non vogliamo piiu o dal punto di vista teconooligo non è corretto continuare a
investire in quelle pante . Con i tagli intercalari . Acndimao a fare , ci stimao asostituendo alla
mortalità da competizione . A noi non interessa vvere tante piante ch ecrescono e muiono quindi
idminuitmoa la densità articficialmente e interveniamo prima che la ocmpetizione sia al limite e
vogliamo raggiungere l’obbiettivo selvicolturale . Fase povera dal punto di vista della biodiversità e
il sottobsco è in una fase ombreggiata ma non arrvia luce per diamiche i decomposiizone dal punto
di vista delle specie vegetali e animali è la fase piu povera , support aun minor numero di specie e l
epiante competono per la luce all’inizio e in queste fasi l’incrmeento logitudinale è molto psinto e
aumeta il raaporto altezza dimaetro o raaporto di snellezza. Le piante crescono in altezza molto piu
che in diametro . Siccome sono popolamenti densi le pajitne si sorreggono a icenda . Se il vento
insiste s questi popolamenti possiamo avere die crolli perché il rapporto di snellezza è critico .
Le ipante che si sonos insediate alla fine della parte precedente hanno un hanndicap di partenza che
afa si che vengono relegate negli strat odminati . La necromassa del popoolamento in precedenza è
presente e sidecompone e quella precendete sidecompone. Fattori importanti genetici e selezione
dele painte migliori per variazioni microstazionali . Tendenzialmente la natura seleziona gli
individui piu vigorosi e che cìriescono a crescere in quelle condizioni . Piu simooa in condiizoni
pfertili e assenza di limitaioni e piu le dinamiche sono veloci se la feritlità è ridotta questo avviene
in un periodo piu lungo e le dinamiche sono molto elevate . Qua possiamo ancora inndividuare la
necromassa di granid e piccole dimensionie ( quelle piccole è la nuov coorte 9 . el chioe
diversificano a questo punto e possiamo fare dei tagli intercalari . Posizione sociale delgi aleri e
classificazione . I popolamneti forestali . La classificazione è ipstata nella chioma a libvello
produttivo avremmo alberi predominanti dominanti e codominati e dominati . E’ proprio la quantità
di luce che arriva dlla chioa è dall’alto o solao dai margini ( la luce arriva dll’altoe di finaco ) . le
piante grandi sono sempre nel pianto dominante ma noon hanno luce che arriva da tutte le aprtie
dai lati . Se ci spostiamo nelle paite scarsamente codominanti o intermendie questa rrvia dall’alto .
Al di sotto abbimao quell ehce non ricevono luce diretta ma diffusa e le loro caratteristiche sono
determinate dal temperamento della speice mortalità della legge del’autodiradamento o self
thinning . Un determinata superficie può manetenere un certo tnumero di individui a seconda della
dimensione . Nuero di individui e volume medio delgi individu sono trasfomrate inn numeri
logaritmici e traduce tutto in una retta . A endezza della retta èm -1,5 il popoaeto parte da una certa
deinsita e continua ad accrescersi fino ad arrivare adun limite in cui deve ridurre il numero di piante
se vuole incrementale la dimensione media del popolaneto . Dobbiamo concentrare le risorse su un
numeroinferiore di individui . Il sistema troverenmo sempre popolamenti che arrivano vicini a
questa linea ma non la superao mai . La ocmeptizione è quando arrivnaimo vicini alla linea .
Regola generale e rett eper ogni singola specie . Differenza tra singole rette è molto limitata stand
density index . Indice che fornisce un numero per il popolamneto e posismoa inserire il nuero
allintenro di un normogramma per vedere che intervento selvicolturalo posson fare . Ceppaia
residua dle popolamento precedente e interventi e leevatadensità e diversificazione diametrica è
notevole e lepiante che hanno vinto la cometizione hanno un accresimento radiale maggiore .
Quando arriviamo alla fine dlelo stadio comincia non a ritrovarsi la necrmassa che si è decomposta
ma lo strato dominante è ben oorganizzato ma le chiome sono diversitficate . Stadio di maturità
porta ad una maggiore eterogeineità dle popomaneot . Le piate che muoiono per competizione
hanno raggiunto una notevole idmensione e comunicia a arrivare la luce nel suolo . C’è abbataza
luce e le specie sciafile e il sottobosco si riopolano . La mortalità è nel ianoo dominnante la biomasa
viva comincia a dimiuuire e aumenta quella morta . Ela piante fruttificano e dal punto di vista
selvicolturale facciamo agli di utilizzazione e le painte mature comincian a disseminare e gli habitat
e le cateee trfiche si ricostruisono e il piano dmoniannte sta comincinado a . la chioma dominnante
la lauce al suolo e specie sciaflie ocminciano ad avvenire . Stadio con sottobosco specie ebacee o
arbustive e rinnovazione di psecie sciafile e interruzioni nella cpertra gao reati da piate morte nello
strato odminante di notevoli idmensioni e imput di necromassa onpiante id u acet voume e strutture
particolari realtiva al corllo dell apianta e questo genera ua notevole diversificazion edegli habitat er
le atre specie . Imput di necromassa con piante di una certa cubatura . Corllo dell apianta : o piante
completamnete mort eo in piedi oìche sono state stroncate . Constinuua ad esserci la mortalità a da
competizione ma si è ridotta la densità . C’è uuna soluizone di continuità nella hio a che determina
aree differenti e ci sono alcune specei eliofile . Insedimaeto dell specie sciaile all’interno del
popolamneto forestlae. Maturità abbiamoo fenomeni di mortalità ma elementi esterni che causano
mortalità come vento e schianti . Quelli dello strato dominante sono i vinncitori . Alla fine della
dinamica stiamo entrando nell afae piu compelssa diversificata e fase di vetustà e senescenza e alla
fine del nostro ciclo . Nella classificazione a 4 stadi siam arrivai alle foreste vetiste e nella
concezione di franklin abbiamo altre fasi . Cmabiamenti che avvengono sul iato dell struttura
verticale e orizzontale . Fase di vetustà la mortalità è di singole piante di notevoli dimensioni o
gruppi del piano dominante el epiante ocminciano a diminuire la cpaacità fotosisntetica e l achioma
si riduce e la respireazine è suepriore allafotosintesi e arriv aun distubro che porta allamortlaità .
Piante occupano molto spazio e abibamo una coorte iniziale dopoo che le piante muiono abbiamo
infetti piu spazio. Fasi in cui possiamoo dividere le all grown forest sono la fase id maturazione . Le
piante che si sono insediate nelle fasi recedenti raggiungono lo strato dominante . Diversificazione
verticale e poi orizzontale . La mortalità e lo schianto di una singola pianta del piano dominnante
crea un apertura grande e diversificazione orizzontlae . Ppianta stroncata ha lasciaot lo spazio per le
piante che arrivano alle risorse per lo stadio dominante . Necormoassa generata dalle piante vecchie
grandi elementi di necromassa e la mortalità è dovuta ad agenti esogeni e le piante non posssono
soffrire di competizioen delle piante piu piccole e la stessa è spostata ad altri strati e non è piu s
tutto il popolamneto ma rimmane negli strati inferiori per la creazione di aperture nel nuovo
popolamneto . La coorte ha raggiunto il ciclo e massima longevita e non abbimoa piu un sito
disponibile per la rinnovazione . Se la nostra specie pioniera era il larice la fase ci sarà nell’all
grown se parliamo di specie caratteristiche di ambienti fiertili con longevità minore . La fase non la
ritroviamo sempre distribuzione diametrinca nelle varie fasi . All’iniizio abbiamoo piante di ridotte
dimensioni o fase di rinovazione . Il diametro è piccolo . Distribuzone a cmapana stretta . La
seriazione dei dimaetri con specie nel pinao dominante che si accrescono e la camapna si appaittisce
. Nel terzo stado id maturità osseviamo ce la coorte coetania va avnati e abbiamoo il nuovo
insediameto . Nell’all grown stage abbiamoo un insedimaneto negativo . Con l’insorgere di disturbi
naturali la curva che trovimao è una sigmooide rotata in cui la curva dopo il distruboo si cambiamo
i rapporti tra le diverse classi cronologiche . Parti in cui c’è insedimento di rinnovazione . Fase di
allgrown dura di piu e dipende dalla longevità dele specie che forma il consorzio e diooende da
quanto un distiubrno dura . Possiamo ammirare forazioni comoplesse fino a quando non ci sarà un
nuovo distruboo .
Dinamiche naturali dei popolamenti forestlai . All gwrown : popolamenti vetusti particolari strutture
e distribuione degli alberi da tutti i punti di vista . Elementi chiave per etichettare un popoaneto
come foresta vetusta . Alberi di diverse dimensioni devono essere e avremmo piante giovani e
vecchie che devono riuscire a ocnvivere . All grown curva esponenziale negativa devono coesistere
piante vecchie e giovani perche si creano delle soluzioni di continuità nella copertura dominante
quando unna poanta o singole piante ocminciano a crollare . Dinamiche viste in precedenza e
eterogeneità e disetaienta. Individui grandi e piccoli e di grandi dimensioni . Piante con massimi
dimensionali che la specie può ragiungere sono grandi e acnhe vecchie la mortalità in questa fase
avviene per la maggior parte negli stadi dominanti e muiono pinte dominnati elemnti di necromassa
in piedi e a terra ( snag e log ) sono di notevole dimensioni . Le ceppaie sono piu rare e soltanto in
alcune vengono cereate . La pianta viene sradicata a stroncata a una certa altezza . Componenti in
piedi e a terra . La ceppaia è uno snag che crolla ed è di orginie naturale . La supericie di taglio non
è regolare ma dovuta alla pianta morta in piedi . Il sottobosco ha una diversificazione strutturale e i
processi e le strutture come sono legati tra diloro . Quello che guida la dinamica è la formazione di
gap che vengono determinate dalla morte di una o piu piante . All grown stage e foresta vetusta.
Sono differenti . La fase di vetusta . La foresta vetusta non ha solo fasi di all grown ma abbiamo
anche delle aree che si trovano all’interno delle fasi precedenti . Ci sono effettivamnete pressioni e
esigenze di individuare le forete vetuste . Se vediamo la slide poossiamoo fare un parlalleo tra
dinamiche di foreste naturali vetuste e boschi coltivati . In un bosco coltivato non ci sarà mai la fase
di all grown . Nel caso della fustaia stra matura il suo incremento è ridotto e gli incrementi sono già
culminati fustaia stramatura non è piu conveninete dal punto di vista di produizone . Accezzione è
pertanto negativa come per esempio i larici . Nelle foreste gestite manca la quantità di necromassa
rispetto alle vetuste ( dove la necro può esere un 30 40 percento ) . la maggior parte è normalmente
necromassa a terra . In quelle gestite la necoromassa è ceppaia e noon c’è a terra perché nooi
asportiamo biomassa e questo è un aspetto importante . Dove troviamo le foreste vetuste in europa .
Le foreste vergini e questo gruppo di foreste si trova concentrato nelle forste tropicali e boreali ,
dove troviamo la maggior parte di foreste vetuste in amazoznia posti dove ci sono grandi nuclei e
popolamneti di ampie dimensioni . In europa le foreste vetuste si collocano in sovrapposizione con
catene dei pirenei alpi carpazi e aree nella fascia centrale dell’eropa e zone nella foresta
mediterranea. Che cosa consideriamo come foresta vetusta ? E’ un grosso problema . In italia
abbiamo delle foreste vetuste . Abbiamo delle foreste che presentan o alcuni aspetti delle vetuste .
Per foresta vetusta di intendono delle formazioni primarie mai state interessate da un disturbo
antropico diretto oppure solo marginalmente . Taglio e pascolo hano manipolato le foreste molti dei
popolamneti che sono stai in qualche modo descritti come prossime alla vetusta o vetuste in realtà
vanno adescrivere popoalmenti che hanno raggiunto una certa età . Per esempio le faggete che in
realtà in passato erano state utilizzate e sono stat ebbandonate da ssvariati decenni . Per la foresta
vetusta diverse utilizzazioni . Nessuna delle foreste vetuste italiane sono acritte a foreste vetuste .
Le specie sono corrette per la stazione ed in alcuni casi il popoalmento è originato da una
rinnovazione ad esempio artificiale . La foresta di panegeggio per esempio deriva dalla gestione
austro ungarica e il popolamento non è stato interessato direttamente da tagli e l’origine è
antropogenica e vere foreste vetuste in italia non ce ne sono .
Oggi dobbiamo individuare e redigere cmopilare un registro delle forste vetuste in italia . A breve
verrà definito con un decreto che cosa considerimoa vetusta . Vincoli di utilizzazione e gestione
degli interventi nelle aree . Che cos’è una foresta vetusta . Gli stati di vetusta non vanno ocnfusi
conla naturali forsta vergine è considerata la massima espressione della naturalità non è mai stata
interessata dall’’uomo . Dalla foresta vergine alla oresta coltivata dall’uomo . Foreste non
modificate sensibilmente dall’uomo . L’uomo non ha mai calpestato il suolo forestale e non lo ha
alterato invece foreste che da una notevole quantità di tempo non sono state interessate dal disturbo
antropico. I cambaimenti climatici sono legati al comportamneto dell’uomo com el’inquinamento e
quando si parla di queste influenza si parla di un effetto diretto l’uomo ci è entrato e ne ha causata la
alterazione . La presenza di alta biomassa è essenziale . A volte sono sufficenti aulche decina di anni
per cominnciare a maturare caratteristiche di vetustà . Quando comincia ad iniziare la formazione di
vetustà . Foresta vetusta presenta anche altre fasi . La fase all grown stage . All grown stage fase che
manifesta le caratteristiche . E’ quasi miposibile trovare su grandii superfici solo fase di all grown .
Nella superficie partirà la dinamica in precedenza con fasi di rinnovazione fino ad arrivare su un
pezzo di superficie con alla grown . La maggior parte dell’alra superficie è ancora all grown . La
foresta è smepre vetusta al di la del fatto che ci soo all’interno della stessa popolamneti che si
trovano nella stessa fase . Foresta vetusta deifnisce anche superficie minima che riesca a manteren
all’interno fasi minime . Se innizialmente abbiamo 3 decimi della superficie occupata dalal
dinamica possiamo comunqeu considerarla una all grown forest . Nella sua totalità la foresta è
ancora una all grown forest . . dinamica di struttura e stadio di vetusta ( struttura alla fine della
dinamica e del profilo ) . foresta vetusta parliamo di foresta e non di popoolamneto . Ci saranno
delle aree all grown e altre aree precedenti . Foresta di krnaka gora ni montenegro . Perlustrando la
foreste con distrubo nel caso dell avecchia frana ricolonizzata dall’acero . E pooi c’è una specie con
individui di 500 600 anni . La foresta è sempre all grown e le dinamiche viste ocn dominazione di
acero e insediazione dell specie successive . In altre zone abbiamo un paesaggio puro con schianto e
modifica lo stratp intermedio . Il problema non è banale . Proteggere le foreste vetuste bisogna
prima definire cosa è una foresta vetusta . Foreste non gestite se diventano vetuste . Vincoli
gestionali creano unproblmea. Foreste di produzione non èoptremmo fare degli interventi . Gestione
delle foreste vetuste sono delle foreste in cui si manifestnao dlele strutture che non troviamo nelle
altre fasi . Fasi in cui si creano degli habitat per acune specie che non riescono a trovarle nelle fae
pprecedenti . Quandio si raggiunge all grown determienati organiismi possono vivere e mantenersi .
Classifcazione e descrizione di foreste vetuste ce ne sono notevoli . Definizio e di toreau . Divideva
il popolamneto in second grown . Noi non li trattiamo normalmnete . I popollamnti primari si sono
insediai al di sotto di una frane quando è arrivato l’uomo il popolamneto insediato è equiparabile
alle dinamiche viste in precedenza . Il punto di partenza è l’evento antropico . E’ statag sasportat
abiomassa . La biomassa però non è rimasta in loco ma asportata . Altro aspetto importante in
ambito europeo in alcunii paesi . Cosiddetti primitive woodland . Superfici forestali sempre state
bosco che mangari storicamnete la copertura forestale non è mai mancata anche se il bosco è stato
gestito . In alcuni ambiti questo ha un valore intrinseco . Alcuni licheni si riproducono se questi
garantiscono ua copertura forestale e migrazione laterale e riescono a propagarsi . La lobaria soffre
di questo ma anche la usnea . La forestta vergine . E cooperti da . Quando parliamo di all grown
forest iamo in corrispondenza di un area occupata da foreste per molot tmepo . Non è detto che tutte
le foreste vergini siano all grown alcune aree sono occupate da foreste giovanile . Questo è
dipendnete dalla classificazione che si vuole fare . Al cosa che ci aiuta è il fatto che le foreste amche
quelle gestite e abbandonate e di orignie antropica possano ruscire il massimo della diversificazione
strutturale . Emepio di franklin delle doulgasie 300 anni . Se ci troviamo inn foreste boreali questi
sono raggiunti molto prima e superati i 100 anni troviamo queste dinamiche .alcune immagini di
foreste vetuste possono essere diferentei el especie hanno srutture e diensioni delle pante differenti a
econda del sito . Piante di 50 metri con diametri che superano il metro e trenta. Nel piano subalpino
le alteze saranno ridotte. 300 350 400 anni . U altra carattteristica è il discorso legato alle specie
indigene . La foresta vetusta dovrà abbandonare le specie invasive . Specie vetuste e nativ . Una
cosa che abiamo già anticipato all grown tage sono riconducibili al concetto di climx di stabile
equilibrio . Se ci ritroviamo tutte le specie diventano fondamentali le all grown forest . Altri stadi
troviamo tutte le specie che all’interno della foreta occupano le diverse strutture e il massimo
possibile di dive. Piante nel nostro popolaneto eterogenea e casuale e ragggruppata per le piante
giovani . Range di dimensioni diametrico e ipsometrico e ele strutture saranno eterogenee e
pluristratificate ela competizione è differente dagli stadi visti in precedenza. Anche nelle indicazioni
delel foreste coltiate si sta cercando di inserire delle regole per il rilascio di necromassa . Tante
definizioni e ìognuna delle quali va a definire un aspetto . Alcune sottolineano la mancanza di
distrubo antropico . Alcune spuntano sula età minima del popolamneto e il tip di popolamneto e
specie che ci troviamo a descrivere e quelle che vanno a sottolineare lo stadio dell’intervento
antropico con dei parametri che vanno a individuare se abbiamo raggiunto u tot di biomassa viva
morta . Ce ne sono poi alcune che putano al discorso economico produttivo . Popolameto vetusto
con foresta stramamtura che sta invecchiando e accumulando biomassa a delle velocità ridotte .
Deifnizione elementi . Alla foresta non interessa come vine classificata ma noi abbiamo bisogno di
classificazioni e indicazioni per i popolaeti . Poolaneti vetiusti conndiverse dimensioni e morte e
aterra e stroncate e necromassa di diversa età e fasi d deconmposizione . Moncone denoota un
distrurbi indietro nel tempo e altro aspetto fondamentale è un range ampio dell’età e delle apinte e
biomassa della decomposizione sia necromassa fresca che alterata che cmnica ad essere unn
substrato fresco epr la necromassa . Alcune parti delle foreste vergini dei blacani . Le forsete dei
balcani utilizzate per una distribuzione eterogenea delle iante a diversa eta e diverse etichette che in
relatà sono dei sinomi. Foresta gestita con dinamiche a scala locale con dei nuclei di rinnovazione .
Quello stato fatto in svizzera ha dato origine alla scuola di selvicoltura tecnica selvicolturale della
forest jardineee . Le specie coinvolte sono sempre le solite 3 abete bianco rosso e faggio ein
abiemnte mediterrano il disturbo antropico è stato intenso e è dififcile trovare delle foreste vetuste .
Ciclo che si basa su 3 differenti fasi . Ci sono 3 fasi in cui c’è la crescita di ottimo e di
decadimento . Possiamo abbastanza accomunarla alle dinamiche in precedenza ocn maturaiozne e
senescenza o vetustà queste fasi si posssono sovrapporre temparlmente e spazialmente crreando un
partioclare modello . Modello di korpel . C’è unna sovrapposizione tra fase di senescenza e
accrssicneto . Fase di optimum è ricondotta a un breve epriodo di tempo . Specie ce formano i
popolamneti con gestione coetanea della foresta. Variazioni sul tema . Un ciclo di questo tipo è
molto semplicficato . Deviazioni all’interno del ciclo dovute a degli agenti esterni che alterano delle
successioni . Popollamneti misti . Forma grafica le dinamiche imparate assieme in precedenza .
Alterazioni del ciclo . Distrubo che ci riporta indietro . Fase di accrescimento e raggiungere la fase
id senescenza e cdecaidmentoe all grown . Nella gestione classica noon viene presa in
considerazione l’ipotesi che qualcosa ci porti via dal ciclo normale . Coltivare il bosco e raccogliere
i frutti e i distrubi ha determinato particolari conseguenze nello sviluppo dei modelli forestli .
Sovrapposizioni dei diversi cicli e vera fase di all grown non la bbiamo sulla piccola supercficie . In
natura in effetti non è così rappresentatoil ciclo che è un po troppo severo o rigido . Cicli si
sovrapponevano tra diverse specie . Cicli dell’abete bianco e rosso e classificazioni serie i cicli sono
stati mantenuti dall’intervento antropico . Fase di crolo e senescenza e iniziamo la fase di crescita
possiamo ritrovare elementi di vetusta . Elementi di all growness non vetustà . Caratteristica della
slide precendete e che riscontrimao nelle foreste vetuste che hanno le caratteristiche di essere occate
dal popolaneto forestale roviamo una serie di taxa differneti che trovano habitat in questi ambienti .
Piante morte in piedi per esempio sono u substrato ottimale . Habitat e spazi e specie . Le strutture
sono quelle dell’all grown a seconda delel specie possamo avere delel formazioni differenti e piante
che formano una determinata foresta . . specie monoplane e se ci spostiamo nelle foreste di sequooia
sempreviens le forste vetuste ahnno questo aspetto perché sono iate piu grandi del mondo che
arrivnao a delle età ragguardevoli e la fase in cui ci sono specie dominanti che ooccupano parte del
suolo e rinnovazione può essere scarsa e un elemento giovane che si è insediao all’interno delle
foreste vetustr . Se ci spostiamo sulle alpi come per esempio a paneveggio . Caratteristiche di
vetusta si ocmincia ad avere anche una diversificazine del poolamneto e quello che manca è
l’apporto e quantita di necromassa al suolo . Nelle foreste vetuste il rapporto è di un 30 40
percento . Se si tratta di popoalmneti che raggungono i 1000 metri cubi . 200 300 400 metri cubi di
necromassa morta . Dove ritroviamo le formazioni che cominciano ad avere molto alle foreste
vetuste . Foreste bandite , dove era bandito il taglio ritroviamo piante vecchie e necromassa . Queste
foreste erano di ridotte dimensioni e la parte centrale della foresta era ridotta . In appennino
ritroviamo diverse formazione legate alla gestione dei moanci in cui alcune foeste eranoo vetuste .
Val cervara in agosto per esempio . Importante dai punti di vista della conservazione faunistica . Per
esempio faggio che ha l’aspetto della matricina o pianta che ha apparenza di alto fusto che ha
diverse funzioni . Componente di all grown può venire meno ed è non infunezata dall’impatto
antropico . Nella vicina sovenia foreste vergini e nella gestione austor ungarica in tutte le foreste
gestite veniva preservata una riserva . Foreste be conservate . Foreste formate dalle nostre 3 specie
conngrandi indivicui di faggio e abete atterrati con necromassa in piedi tutte nello stesso territoorio.
Foreste emgllio conservate nel contesto dell’europa meridionale e kranska gora . Vengono effettuati
studi di susmel che definiscono dei parametri per la gestione della foresta coetanea inn queste
formazioni in presenza di conifere possiamo osservare na eterogeinita nella copertura . Si creano dei
piiccoli gap tra le piante vicine per colpa della ocpetizione ed abbiamo cosi . Gap in popolamenti di
latifoglie vengono occupati dalla chioma di margine. Quando lo spazio sarà di nuovo occupato dopo
la rinnovazione si andrà a tagliare di nuovo . I gap nelle foreste vetuste sono creati dalla morte degli
esemplari . Gap filler in alcuni casi è ua specie i altri è una altra . La necromassa è sempre presente
sia in piedi che a terra . Muschi e piante superiori foresta studiata dal dipartimento della università
di padova . Elementi di necormassa . Predneza di piante grandi in piedi e pianemorte a terra e piante
giovan insediate in tempi diversi : caratteristica della all grown tipica . Notevole quantità di
biomassa per esempio a fronte di 1000 m cubi di viva ce ne sono 400 500 di morta . ( in tot 1500) .
per decrivere i popolamneti si fa rapporto tra necromssa e biomassa viva . Ners log . Necromassa
perché è così importante ? Perche constituisce il substrato per la rinnovazione in molte foreste .
Nerso log ospita anche la rinnovazione al di sopra . Abete rosso nelle formazioni alll grown
centroeuropee si rinnoova sopra il legno marcio o sul patto radiclae delle pante sradicate . Durante i
rimboschimenti in determinate situazioni si emtte la piantina su un montaroozzo che permetteva di
suerare ilristagno di aria fredda . Rimboschimenti nuova zelanda per esempio è marcatamnete
seguito e si applicano pratiche sfruttate dalle piante e la rinnovazione si trova solo in quelle
situazione . Luble forest . Ettaro i cui la provivione supera i 10000 metri cubi . Diversificazione del
popolamneto . Le piante piccole e domanincati son 80 90 mentri e quelle piccole 30 . importantza
paesaggistica e riscreativa di queste foreste è importante per l’atmosfera . Le all grown sono
localizzate in aree protette e sono interessate da uno sfruttamneto a fini turistico ricreativi .
Preservaizone di questi habitat spesso e volentieri non è stata diretta . Si è ruisciti a proteggere gran
aprte id questi habitat ponendo l’attenzione su quete specie . Per esmepio ìsulle specie di naimali .
Per esmepio la sequoia semprevirens per la sua protezione si sono prtette lefoorme vetuste . Diversi
casi che hanno determinato questo apsetto . La cosa importante ogni specie ha le sue caratteristiche
e onii foresta vetusta e le sue caratteristiche dipendon dalla specie chele forma . Sequoia in foresta
gingante . Diversa perché si raggungono dimensioni magiori ed età maggiori e conseguenze sono
notevoli . La necromssaa avrà caratteristica di massa elevata . Qequoi e aterrat eci si può passare
con la macchina . Immagini storiche famose dlele piante e delle dimnesioni che possono
raggiungere hanno fatto il giro del mondo . Importanza della cnservazione e preservazione delle
foreste vetuste . Foreste vetuste piante di diverse dimensionii ed eta e saranno caratterizzate da
diversi parametri . Necromassa fatica a decomporsi ed avrà un ruolo di protezione ppiu che id
substrato . Diverse le caratteristiche di necromassa e all grown forest nel sito . Estrema
frammentazione . Specie speranza che non foosse tropo tardi per proteggere . L’habitat idi una
specie per mantenre e riavere il woodpecker allinterno delle foreste . All grown forest di queste due
specie . Co questo abbiamo finito il blocco id presentazioni e possimoa interrompere la lezione
odierna.
Dinamiche dei popolameti forestali naturali e siamo arrivati alle foreste vetuste . Parliamo della
rinnovazione e la maodalità di propagazione delel specei forestali . Spesso i sistemi selvicolturali
vengono etichettati in base al metodo id rinnovazione . Rinnovazion forestale può avvenire in
svariati modi . Per via naturale cono la disseminazione o con altri metodi . Via gaamiica e patimonio
genetico ereditato è una combinazione del patrimonio genrtico dei genitori piant amdre e ppadre e
pool genetico che si può mischiare . Craatteriscti che che sono signole ripetto ai genitori . Epr
esmepio il fagilol di mendel . Via gamica : SEME se non c’è stato l’incootro tra i gameti .
Riprouzione per via agamica . Vivne ereplicato il patrimonio genetico del geniitorie . Riproduzione
agamica è nel governo a ceduo ( le piante e il popolemnato è cstituito da piante nate unicamente per
via agamica ovvero da pollone . Riproduzione epr via gamica e colonizzazione di vaste aree da
determinate . Piante che tuttoin seguito ad un distrubo rioccapa lo spazio graze a dei pollonii
radicale per esmepio la pianta madre muore pioppo tremulo ma dalle sue radici partono dei polloni
radicali che si allargano e un nuica piata può dare origine adei grossi teerreni ricolonizzati . Queste
strateige tipo del pioppo può riprodursi i questo modo. Anche dal punto di vista gestionale possiamo
sfruttare queste trategia . Riproduzione per via gamica dobbiamo aspettare che la painta raggiunga
lo stadio di fertilità . Questo di dipende dalla specie le specie piioniiere sono ppiu precoci ad
arrivare a questo stadio e dippende dalle piante nel popolanento . Le piant piu isolate raggiungono
qquesto stadio prima delle apinte che cresconoiin bosco . Un fattore da ricordare è che la produioe
di sems è u costo per la piianta che deve investire prima ni altre risorse e allocar nutrineti in altre
obietivi soprattuto in condiizoni di competizione . Piante che prodcono piu seme hanno chioa piu
ampia e luce a dispoosiozione . Chioma esanza produzione maggiore di seme . La situazione con
taglio . A volte noon soltanto la specie e la posizione all’interno del popolamneto influisce sulla
fertlità ma anche l’origine stessa della pianta per esmpio origine agamica o pollone o seme questo
arriva nfertilità prima . Non tutte le piante producono la stessa quqntità di seme . Tendenziakente le
speice definitive hanno una produzione discontinua . Quando la produzione di seme c’è opur è
scarsa oppure non c’è proprio. Il seme può essere formato da tessuto di riserva e in alcuni anni la
pianta alloca le risorse per altre finalità questo è legato alle condizioni cliatiche ovvero se in queslla
stagione la pianta ha potuto ftosintetizzare o no ma anche in funzione di altri eleemnti .
Connessione a livello di pooplazioni . Una strategia di questo tipo è stata adottata per produrre il
seme quando era pi favorevole produrlo e i smei gìdi grandi dimnesionii sfruttano gli animali e
fluttuano nella poplazione epr creare la dinamica preda e predazione in modo tale che durante una
annata di pasciona no ci siano trooppi predatori . E i smei possono così sopravvivere . Popoalmnto
forestale : rispetto alle iante che hanno vinsto la competizione e le piante che si trovano in un gradi
o piu sotto hanno una produzione ridotta del 40 percento e ancora al di sotto le piante producono
una ppercentuale sotto al 5 percento e poosiione sociale che ha piu risorse e ahu a maggiore
probabilità di rinnovarsi . Pi una pianta è domincnate e piu potra disseminare otano . Le piante non
hanno condizini idonne epr il semenzale . Rinnovazioone incorcia . per esmepio ab rosso si rinnova
sotto abete bianoo e contrario e impollinazioe e fiori . Piu la choima sarà ampia e esposta e avrà pu
possibilità di essere raggiunta dagli insettio essere a contatt con l’aria . Immpollinazione dobbiamo
considerar ce le specie forestali hanno una dispersione del polline in periodo primaverile . Alcune
specie la anticipano molto e altre osno a fine stagione . Ed altre sono tardive come il cedro che
surante ottobre novemrbe diperde il polline . Impollinazione produzione antere e stigma . Come
avviene l’impollinazioen L aneomfila tramite vento e entomofila tramite animali ( in realtà zoofila
dipsersione di animali e entomofila insetit . Alcune specie di imenotteri e ditteri sono fondamnetali
e alcunne pecie sviluppano dei odori simili a quellid iuna carogna era ttrarre i ditteri e possono poi
produrre seme e risporduzione per via gamica . Impollinazione anemofila e zoofila abbiamo
differneze in distanze ragigunte . Le dis. tanze sono così relativamnete brevi . Insetti sfruttano le
risorse viicine e se ci spostimoa sulla impollinazione anemofila le sditanze sono notevoli e sono
tutti dei fattori che vanno ad influire sulla dispersione del seme . La dispersione del seme può
avvenire a distanze molto magiori ripetto alla dispersione del polline . Nelle noostre situazione
avremmo dele specie che si ssono adattate ad un cero ti po di inseimazione e altre adattate ad altro
tipo . Nelle latifolgie anemofila . Il castagno e il,t igli per le caratteristiche del fiore sif ailitno la
dispersione anemofila del fiore distanz apossibilità di rimescolamento genetico tra le popoalzioni.
Lo stesso investimento er costruite un albero facilità l’impolliazione aemofila . Oggetto rilascito da
altezzamaggiore raggiunge distanze maggiori . Differente dalle piante rbacee . La caratteristiche dle
plline faranno faiclitare la dispersione . I granuli di polline piccoli isolati e esposti allla’ria . Le
spiecei che sfruttano gli insetti avremmo dele strutture che facilitano io trasporto da parte delgi
animali . Prduzine di sostanze che atttiran gli insetti a che fungono da collante e adesivo . In piu piu
unità in movimnto ci epremette di ovviare alllo spreco per l’impolinnazione entomofila essendoci
uesto adattamneto l’inseto va di fiore i fiore e lo spreco è ridotto . In relatà è semplicemente uun
adattamneto alla probabilità di trovare un altro genitore . La strategia adottata n componente di
impollinazione è divrsa . Bontà dell’impollinazione è indipendente dal vettore ed è dipendente dalle
ocondizioni metereologiche che possono favorire la disperiosne del polline per esempio la
teepratura troppo alta o bassa ( se è bassa gli insetti nono volano ) . la pioggia appesantice a abbatte
il poolline e gli insetti noon volano. Produzione di frutta con condizioni molto osteggiate e temiute .
La grandine per esmepio danneggia il fiore e ci può essere un grosso danno . In ambiente
controllato si limitano questi aspetti . Il vento per eempio favorisce la dispersioni pdel poolline
mentre ni altri casi può essere un ostagolo come le variazioni di pressione con mivimenti di aria
orizzontali . Amggiori saranno e correnti del polline e magiore sarà la distanza . Il cielo è tempo
nuvoloso e soleggiato . Ianta con dipsersione entomofila arà maggiore probabilità di disperdere
grandi uantità di poloine . Il vento facilità la dispersione ma oltre ad una certa velocità il vento va in
direzioni che non sono quelle che servono . Meglio un vento calmo che delle folate . La distanza
ragiunta magari è piu breve ma l’efficacia del sistema è maggiore . Disseminazione o passo che
recede la nascita dell aplantual . In uqesti cas può avvenire in diversi modi . Possiamo gia intuie che
una può essere basata sul vento e l’altra sugli animlai .alcuinsemi non sono direttmanete
disponibilima sono all’interno di frutti . Necesitanimo di adattamenti per liberare i fiori . Il seme e il
cotenuto esterno sono differenti . Coontenutro esterno è importante epr una disseminazione della
specie . Quando la pianta diseemina in modo attiva non c’è bisogno di un imput esterno . Quando il
frutto e seme cade dal suolo nell specifico abimao la barocoria quando il contatot con il uolo
avviene epr gravità . In alcuni casi il seme è portato a contatto cn il solo. Se la pianta è in grado di
proiettare a contatt con il suolo il seme per esempio cocomero asinino . Fa esplodere il frutto e
libera smi lontani dalla pianta amdre . In antura si cerca diallontanare il sem dalla pianta . Altre
specie ahnno dellecaratteristiche meccaniche del pfurtto che eprmette id liberare il seme nell
spazio . Anemoocoria e zoocoria : disperiosne da aprte del vento e delgi animali . Due emtodi
conncui le specie forestali si riproducono maggiormente nle specie forestali . A dsiperisone viene
faciitata dla limitato peso del seme piccolo . Strutture del seme fanno volare il seme . E se il seme
raggiunge delel dimensioni nelel samare negli aceri ci sonno diversi angoli che permettono dei moti
differneit . Alcune sono piu adattate a spostaris in situazionii di vento forte e quelel che hanno due
aghi tendonoo a sfruttare situazini di vento forte . Anche in presenza di poco vento la pianta di
sopsta dalla pianta madre . Pappi e strutture pennate eresempio sevono a questo scopo . La struttura
inr elatà è stata costruita con i carboidrati ma nonha nessuna fusnzione se noon quella di trasportare
il seme piu lontano dlla pianta amdre . Idrocoria dispersione con acqua noce di cocco . Il smee deve
viaggiare finno a che non ragiunge una spiaggia dove insediarsi . El auerce con ghiande particlari
vengono pi trasportate dall’acqua in sepcie piu idoneee . L’acqua che trasporta il seme andranno ad
ua distanza piu notevole dela pianta madre . Il traposrto normalmente è in questo caso ad una dista
nza piu ridotta i semi dovranno sviluppare delel strtture piu idonene per sopravviver ein quest e
condiizoni zoocoria o epizocoria . Il seme non viene mangiato ma spempllicemnte ha delel strutture
che gli peremtto no di attacarsi alle sueprfici dell’animale con strutture ad unicino . Vantaggio
evolutivo di alcunne specie e seme viene disperso moto lontano dallapianta madre . Il seme germina
se va a cadere per disperzione anemocora se il sito risulta ideoneo all’attecchimento e sarà uun
fattore che diminuisc il fattore di specie . Epizocooria e endozoocoria . Isemi sono spesso dentro dei
frutti che attirano l’animale che mangia una parte del frutto e quindi vinee adisperderlo in una
posizione lontana quaeleo che succede è che l’apparato digerente dell’aniimale attacca il seme che
deve avere un tegumento in graod di reistere alel sotanze chimiche nell’apparat digerente . Sisitemi
si sono coeevoluti . Nella’mbito della zoocoria l’animale che ne è riesponsabile e gli insetti si
cibano delle sostanze intorno al seme e a volte questi vengono accantonati nel formicaio o nei lati e
prepatuano la specie nel caso dellefomriche . Saurocoria rettili e glirocoria roditori dal ghiro .
Dipsersione dei micromammiferi e delgi uccelli . In alcuni ambietni . Grandi dimensioni nel frutto
che enl chirottero . Casi piiu emblematici sonoo i crovidi come la ghiandaia e relazioni di
disseminazione delle quesrce ad eempio . La ghiandaia va araccogliere le ghiande e le nasconode in
gran numero perché è mort ao stata . Quota parte viene lasciata . E questo da orginie alla nuova
piantina . La nocciolaia e nucifera cariocatartes. E’ responsabile della dispersione del pino cembro e
senza questa specie non avremmo la dipersione che abiamo . La nocciolaia va a cibari ei pinoli che
vengono poi immagazzinati in diverse popolazioni . Ka nocciolaia dove nasconde i semi ne nascnde
diversi . Relazionesretta tra nocciolaia e pino cembro la nocciolaia nasonoc de i semi in punti simili
inposti e situazioni rilevate e va amettere il seme al di sotto si una copertura . Lo protegge dalle
diverse tmeprrature ed escrusioni . La nocciolaia va a finne stagione le scorte di pinoli e nidiacei i
troviamo ancora e il territorio è coperto da neve e fa ricorso alle scorte di pinoli raccolti ell’anno
rpecedente . Le scorte poi danno orginie allabanca del seme precedente . Ance i mammiferi hanno
nu ruolo fondamnetale nella dipseriosne dei semi . Martora e volpe . Mammiferi responsabili della
dispersione di seme di diverse specie . Se aumentiamo le dimensioni ci troviamo di fronte ale fatte
di un aniimale di orso . Nell’orso grande uantità di semi. Aspetto importante la fatta . Per sempio
diverse specie però si riproducono tramite la zoocoria . In natura la specie si riproduce e germina
dalle fatte con percentuali del 80 90percnrto e il frutto è mangaito da un particolare insetto . Frutti
di questa pianta vneogno ingeriti e attrverso l’apparato digerente la membrana che aracchiude il
seme è alterata e espulsa cn le fecie nucleo di rinnovazione e semi . Anche la eliminazionne di n
elemento nell’ecosistema forestale può essere pericoloso eprchè compromette la permanenza di una
specie arborea all’interno della forresta .a tnropocoria . Rpcurata dal’uomo. Ni ci spostiamo con i
viaggi in arero e trenoo e spoostare semi volontariamente o involontariamente. Cibo e semi
malattiee discorso legato alla disppersione di nuove secie i un nuovo ambiente . Distanza del
smenzale . Il seme ha tendenzialmente unamaggiore probabilità di arrivare al terreno i prossiità dell
apianta madre e avremmo una magior uanttità di seme in porssimità dell apinta ma dre o lntano ,
sepcie con diseminazioen anomocora tanti vicini e pochi lontani . Ricchezza specifica degli
ambietni tropiaceli . Le piante adulte erano molto rare di alcune specie . Specie arboree nella stessa
area fondmantalmente è vero che abbiamo un numero di semi per unità di superficei che crolla ma
la probabilità di sopravvivenza del semenaale aument all’aumentare della distanza dell apianta
madre per condiizoni di luce e patogeni che trovavamo sotto la pianta madre . E questo si può
applicare A TUTTE LE SPECIE . la piant aha piu porbaibltià di riprodursi se finisce fuori
dalla’reale della piant amadre . Distanza dalla pianta madre ci devono essere abbastanza semi .
Quellco che effettivamnete dobbiam consiiderare con dei tagli di semntaizone e utilizzazione le
dimensioni dele tagliate e delle buche . Quando abbiamo tanto seme eprobabilità di germinazioen e
sporavvivenza sarà bassa e viceversa . Le specie e l’impollinazione e disseminazione . Il periodo
maggiore . Periodo auttunnale . Dispersione e caduta delle foglie da un lato avremmo coperture
delelf oglei e può essere svantaggioso per le specie del popolamento e sclalarità della perdita delel
foglie .a clune specie avranno uan cresxita precoce . Periodo id vernalizzazione e passare l’inverno
come seme e durante la primavera germna . La banca del seme e all’’intnr del suolo abbiamo una
notevole quantittà di semi e la plantuale radichetta e cotiledone . Le specie coseme pesante hanno
unanvitalità del seme limitata ad una stagione e anche aunaod li utilizzaiamo in abito vivaistico
diìobiaomo fare attenzio ne . Alcune sppecie dlele montagne abbiam una disseimnazione tardinva
sulla neve . Epr esempio come il larice che sfrutta pr racolgiere il seme stesso si rastrella il sme
esula neve per raccoglierlo . . speice ocn adattamneti particolari e coni serotini . Alcune conifere
sviluppano i coni con cere cuticole che vengono sciolte soltanto ad alte temeprature . Passato
l’incendio i coni si apronoo a vanno a seminare . Il letto di vegetazione e il terreno minerale sarà .
Se abbiamo molto seme partiamo bene con notevole quanttità d propaguli . Perché poi dobbimao
aggiungere la probabilità di atterare il seme in un letto di germinazione idoneo e questo è un primo
filmtro che va a diminuire iluumero di smenzali . Il smee poi dopo deve sopravvire in una
detemrinata ocndizione con mortalità doviuta a competiizone e caratteristiche del siito . Differneza
tra semi delel specie forestlai di nostrointeresee . E ‘ importante ocmprendere la differenza ta una
specie e l’altra. Unn chilo di semi di abete bianco diverso dal chilo di semi di quercia . Il peso può
variare da centigrammi a dimensioni diverse einformazioni con diversi parametri eprquanto
concerne . Semi che dano orginie ad una pianta . Passiamo dai dei numeri relativamnete bassi a
relativamnete elevati se anoi servoono 100 indiviui dovrò comrarnne molti di piu noon si comrano
a volumne ma a peso . Quanti semi ci sono in un chilogrammo ??? . nel caso del pino sivlestre
abbiamo 150000 mila semi nel caso del pino silvestre e il caso del seme dell’acero è olto piu
ingombrante del pino silvestre . Quani semi devo mettere a dimora per ottenere le piante .
Carattetristiche d successo dell’impinato lo vedremo in altri cosri . In alcune situazioni i siti
favorevoli saranno disponbili . La rinnovazione insediata dappertuto e i siti favorevoli erano
disponobili . Il larice si insedia soltanto in detemirnati micrositi . Il nujero di semi e precentuale di
germinazione e letto di germinazione idoneo riduciamo il numero di sem id partenza . Siti
sfavorevoli possono essere bipasssati con la facilttazione che è l’opposto dell aocmpetizione . Le
speice per il solo loro essere presenti . Quandola rinnovazione arborea si insedia su rbusti questo
gioa nu ruolo ofndamnetale . Sitazioni in cui due speic esono in cometizione e specie in equilibrio
oopure faciitazione . Questo avviene quando parliamo di componenti vive . Elementi inerti e
necromassa i questo caso non abbiam la componente di . Arbusto ottenuiamo senza comeptizione
delle risorse . Relazioni tipiche del acmbiamento climatico . Siti a dimmora dlele apintine nei
rimboschimienti in seguito a vaia . Sopravvivenza di relazione aumentnao la rpobailità del seme che
si permiin unacondizione ak corteccia dlele piante atterrat può influire . Piu è corrugata e piu crwa
u trappola per il seme . Altri . Forestla è particolamrente suscettibile da danno da brucamneto e
comportamenti dovuti all’alimentazione epr marcareil territorio. Selvicoltura e rinnovazione
naturale . Se il carico di ungulati è elevato dovremmo implementare delle attività aggiuntive ocme
la creazione di shelter idividuali delle piante o recinti di esclusione degli ungulati . Inseero della
slide alcune specie vengon indivi. Le latifoglie . Abete bianco nelel confiere sta soffrendo molto
questo impatto . Le popolazioni di ungulati non sono in equilibrio ocn l’’ambiente perché la
densità . Mancanza di classi demografiche boisgona trovare una soluzone come protezione delel
paintine . Percezione della caccia e delle battute . Propagazioen delle specie forestlai modalità
gamiche e agamiche . Propagazione gamica con passaggi necessari dall’impollinazione lal
desisminzazione . Questi processi hanno insito delle difficoltà e la percentuale di piantihne che
sopravvivonoo è molto bsso rispetto a cio che viene messo in gioco e discorso della competizione
quando la pantula si insedia . Con la moltipicazione ci sono dei vantagi e le tecnichhe di
moltipicaizone hanno avuto degliinnvestimenti notevoli . C’è l’interesse di mantenere un particolare
genotipo per quello è utilizzato . Accrescimenti sostenuti e assortimento con fenotiop e
contaminazione del genotipo di un altro parente voglio mntenere in toto il patrimonio genetico di un
dinogollo genitore e c’è la colnaizone con patrimoonio gentico identico al geniitore . Ci soono
diversi etodi alcuni naturali e altri artificiiali . Alcune specie in natura saranno piu propense ad
avere un tipo di propagzione e altre non risciranno ad averlo . Specie a ceduo e moltiplicaiozne per
via aamica con una agemma è molto pi facile nelle angiosperme che nelle gimnosperme . Com ein
tutte le cose ci sono delle eccezioni. Dal punto di vista selvicolturale ci sono deissitmeni che fanno
riferinto alla moltiplicaizone . Forma di governo come si rinnova ilsoc . ( smee fustaia e agaamica
ceduo ) . ceduo con tutte le sue accezioni e fommre di trattamneto utilizziamo questo i po di
trattamento . Particolari caratteristiche epr ringiovanire piante di pregio . Arboricoltura da legno la
moltiplicazione è utilizzata inmaniier aimportante prche per esmepio gli ibridi sono difficili da
riprodurre e la moltipicaizne er via agamica è difficile da riprodurre la moltiplicaizone storica
avvine eper mezzo di gemma di solito oppure per mezzo di ramo quando si utilizzano piu gemem .
Con una singola gemma otteniamo i polloni nel ceduo e alcune gemem sono in grado di ricacciare e
danno origine a nuovi individui . Kk’apparato radicale è giia a disposizione dalla pianta madre . Se
parliamo di gemme che danno orginie ad una pianta geme da legno e generno un fusto e siformano
o ernao presenti sulla pianta . Geme provenitzie danno orgiine ai poolloni veir e sono portate dia no
in anno verso l’esterno e hanno una connesione con il midollo della pianta e permetto di aver eun
poollone stabilmente e saldnametei connesso ai tssuti dell apianta amndre . Geme avventizie invece
is formanoo dive eè avenueta la ferita e sono aventizie perché compaiono al momento del taglio e
non sono connesse strettmanete conla pianta . Gememiposibili da staccare dalla ceppaia . Le gemem
vengono stimolate da un trauma e perdita delaprte epigea e sono una forma di resilienza in seguito
ad u distrubo . La compresenza di gmeme avventizie e proventizie ci garantisce una . Ripercussioni
gestionali quando aprleremo del governoo a cedu . Pollone radicale . Gemem radiclai possono
essere messe in movimento quando c’è un trauma sula pianta madre . Gemem caulinarie e radicali
vengonoriattivate possiamo fare delel ulteriori distinzioni . Possiamo avere moltiplicazioni sia se
stacchiamo una gemma dal genitore sia che non l arimuoviamo . Possamo utilizzare una singola
gemma o piu gemem all’ineno d uno stesso ramo . Per gemma senza distacco siamo nella
ceduazione . Abbiamo tagliato la pianta ma non c’è distacco della gemma dal geniore . Se avvinee il
distacco della gemma dal genitore abbiamo un innseesto per gemma . Innesto epr marza o talea
differente . Moltiplicaizone senza distacco ma con piu gemem quando adottiamo la tecnica della
propagine morgotta o pollone radicato . Il ceduo è quello piu utilizzato ma anche la moltiplicazione
per rmao senza distacco diventao importanti quando viogliamo salvare die singooli alberi e vengono
utilizzatie in parchi o giardini o ambiente urbano . In situazioni di ceduo degradato ci mancano dlele
amtricine e poossimao ricorrere alla . Propagazioen . Immagini nele rpsiime slide e principali tiip di
innesti er gemema e modalità in cui vengono effettuati . Innesti nell’aboricoltura e innesti per
gemma e singola gemma spostata e portata sul soggetto . Ogni specie ha una tecnica che si utilizza
preferenzialmetne e l’innsesto a t o scudeto o occhio è uno dei pisempici . Incisione a t sulla ipanta
che va a ospitare l’innesto . Nella tasca a t la gea asportata dalla pianta da motiplicare .
Moltiplicazione . Concetto fondametale è che dobbiamo mettere a contatto il cambio e i tessuti
meristematici . Tutte le tecniche ceracono dimmassimizarre le tecniche sule superfici . Quando i
tettui comincia a crescere si fonderanno e la moltiplicazione avrà effetto la dimensione della
gemma se è superiore per esmepio innsesot a pezza . La gemma viene asportata e innestata ul
portainnseto . Le suerfici sono identiche e è una sorta di pezza che si porta le dimensioni sono
identiche . Le due superfici superiori e i lati sono in corrispondenza delle sueprfici
meristmeatiche . . mastice e uso dle mastice non è cnosigliato prchè si crea una sorta di incubatrice
epr le spore . Se andiamo non piu a inseriie una singola gemma ma n ramo o pezzo di tessuto con
piu gemem sulla porta innesto entriamo nelle tecniche per porta innseto . Se la marza è della stessa
idmennsione del porta innesto e se il porta innesto è piu grande della marza . Innesto a spaco o
doppio spacco inglese . Le dimensioni devono essere indenti che e il cambio deve essere a contatto .
Se abbiamo delgi innesti e marze che sono piu piccole del porta innsesoo avremmo dlele tecniche
ddifferneti . Nell’innesto laterale o a enna è stato inserito u innesto in maniera inclinata e questa non
viene inserita centrlamente o laterlamnete . Inesto per spacco con cpassco del porta innesto e si
inseriscono le de marze ocn sezione a cuneo . Importante è l periodo in cui si fano gli innsesti . Pper
poter solevare la corteccia e staccarla dai tessuti ssottostanti devo farlo quando comincia ad esserci
il trasporto linfatico . Alzo la cortccia e poi avremo uno sclaino che si inserirà allintenro della sacca
che si crea tra la acorteccia e il tessuto sottostante . I rami e le piante che sono unite ad una certa
altezza . Innseti naturai per approsimazione . Due piante vengono a contatto e accrescendosi si
ingolbanoo . In questo caso asporto la cortesccia e metto il cambio a contatto tra le due piante le
unisco le lego e a questo punto una volta che i vasi del meristema ha fatto ilsuo dovre talgio la parte
che non mi interessa e ottengo la nuova pianta . Il problea dell’innesto è che devoaver 2 piante
vicine . Se noo ho la necessità di moltipllicare l’apparto epigeo e se devo ssostituire quelloipogeo .
Modalita con cui posso mettere a contatto le iatneper l’innesto sono semplici e predono punto alle
modalità viste in precedenza . Quello che viene utilizzaot in situazioni in bosco . Intarsio nella
pianta in cui vado a collocare una pianta di piccole dimensioni in cui ho rimosso la corteccia . Ci
serve qundo vogliamo rinvigorire la piante . Pianta che per qualche mootivo è stata danneggiata per
problema fungineo o carie o danno meccanico . A questo punto si piantano delle piante da seme
negli stessi pressi metto a dimora delle apintine dell piante da seme e creeo delgi intarsi da
rinvigorire nella pianta . La pianta avrà un apaprato radicale sostituivo creato da nuovi elementi .
Questo intervento è complesso mafunzionale alla sostituzione di apparati radiclai che non sono piu
utilizzabili . Moltiplicazione epr talea . Non c’è soltanto una gemma ma c’è u distacoc . Le talle
vengon utlizzate epr la moltiplicazione di determinitate specie . Diverse latifoglie di alcuni gruppi si
prestano molto bene alla moltiplicazione per talea . Utilizzo di talee e di salice è una consuetudine .
Talee radicate e barbatelle . A seconda della fomra e del tipo di talea abbiamo delle talee semplice
oppure a maglio o martello oppure a tacco ( a tacco il nome deriva dlala biforcazione del ramo in
modo da vere un amaggior epossibilità di attecchire nelle specie difficili ) . queste talee possonoo
essere inserite in pieno campo o substrato o ocn sostanze radicanti . Si può così ottenre una radice
raidchetta e trapianto della talea radicata . Per altre specie basta inserire delle talee nel terreno e una
specie deve eseeresommera dal substrato e poi darà origine all’apparato epigeo . I salici hanno
questa caratteristica come adattamento . Mooltiplicaizoni complesse che producono talea radiccata .
Margotta metodo con cui io stimolo il ramo a produtrre le radici avventizie e pooi si taglia il ramo e
lometto a dimora . Si fa una cercinatura del rametto e poi si inserisce dle materiale del substrato
tetrricio e torba che da probabilità maggiori di radicazione . Si può trattare nco die rizositolanti .
Moltiplicazione per propagie . Prede dei rami laterali della pianta e si piegano e si interrano per una
parte per poi farli subito riscire i rami emettono e producono radici . Poi rimuovo il cordone
ombelicale e la pianta amdre . Tecnica che è semrpe stata utilizzata per soostiuire delle ceppaie nei
polloni degradati . Metodologia per esmepio nei cedui di fagigio trattato a sterzo . Questa
metodologia può esserre signola se ottengonouna sola pianta oppure può essere multipla . Otterrò
diverse piantine dalo stesso rmao . Se sosno in un ceduo e h bisogno di sostiuire una ceppaia
deperiente ma voglio mantenre le caratteristiche del pull genetico posoon ottenere una nuov apianta
che darà origine ad una nuova ceppaia . Moltiplicaizone in pioppicoltura o diverse specie in
frutticoltura . Amrgotta su ceppo : houna piantina che viene talgiata alla abse per far si che ci sia u
ricacico . Quando i polloin hanno una certa idmensione cmincioad aggiungere terra che copra la
base die poolloni con montagnolia di circa 20 centimeti che copre la base . La pianta e i nosti
polloni emettone delel radici e a questo punto aundo il polloni hanno rodotto delel radici possoono
essere rimossi e ottengono delle talee. Barbatelle o talle raidcata ei psorducono in campo .
Barbatellai hannoipante che per vent’anni ci sono barbatele. Tecniche di moltiplicazione . Il
vantaggio è che so esatttamnete ciò che ottengo , ma producendo delle talee accelero moltissimo le
fasi giovanili . Durante l’insediamento devo costruire un appparato epigeo di grandi dimensioni .
L’apparato raidclae della pianta madre o utilizzo e dop u anno ho gia ua piantina con dieverse
gemme e apparato radicale che non sarà molto diverso dalla ianta madre . Metodi dimoltiplicazione
gamica o agamica. Nella moltiplicaiozne tendenzialmete mettoe dimora uanpianta e ottngo una
panta. Nella rinnovaizone gamica metto a dimaora un seme e non so se otterrò una pianta . Tecniche
invece di microporopagazioen : in alcuni cais utilizzato ni campo aronomico molto di piu risetto al
forestale . Totipotenza delle cellule vegetali . Le cellule veteali da una singola cellua costruiscono
un inter individuo . In un ambiente controllato noi possiam partendo dauun tessuto che all’interno
ha delle cellule . Patrimonio genetico della pianta e ambiente è controllato . Io non ho nessuna
contaminazione esterna . Che porterei in campo . Ella vivaistica il problema è avere dei vivai che a
livello sanitario mi diano una garanzia . Vivaio e serrre ho delle malattie o patgoeni e lo prto in
campo . La nostra pianta se cresce ni ambiente sterilein laboratorio. Sostanze nutrienti e tecnica piu
utilizzata soprattutto in ambito foestale . Grandi proprietà che fanno rimmboschimenti . Amcbiente
controllato e si possono creae delle banche di germoplasma con n pezzettini di iante che possiamo
moltiplicare a piaciimeto o all’infinito . Gli individui prodotti sono sani e possiamo ottenre tanti
individui da una ridotta prozione di tessuti anche in tempi brevi . . temepramento dele specie
forestali. Le speice forestali hanno delle carateristiche e sono definite in termini di temepramento
nei confronti dela temperatura e delle consdizionii idriche . Abbiamo delle specie esigenti . Alcune
specie sono apprezzate anche per la loro plasticità . I rimboschimenti artificiali e popolamenti fuori
areale cominciano a davere segni di cedimento e non fanao parte delle specie del sito .
Caratteristiche termiche delle diverse specie ci sono le microterme e el macrotemre. Micro : adattate
alle temerature basse e possono sopportare temeprature molto ridotte anche sotto lo zero meno 20
30 gradi . Specie macroterme o termoofile prediligono temeprature alte e non sopportano le gelate e
hanno difficioltà a sopravireve a periodi pfredid . Specie mesofile . Nel mezzo per le esigenze
terminche e di acqua e hannno un temepramento intermedio e non hanno particolari adattamneti per
temeprautr aprticolarmente fredde o alte . Le specie possono inoltre essere oceaniche o
continentali . Specie microterme sono spesso delle specie continental. Le specie cotinentali riescono
a resistere a sbalzi termici . Le specie oceanice sono in condiizoni mesofile in quanto sonos secie
piu miti . Specie possono essere piu resistenti . Caratteristiche delle esigenze idriche . Specie
mesofile ch non hanno adattamenti ne a eccesso ne a carenza idrica e specei xerofile adattate anche
ai climi aridi e riescono a tollerare per periodi la aridità . Specie idrolabili e idrostabili adattate a
quando fanno la traspirazione rispetto alla giornata. Specie in base alle esigenze trofiche . Sppecie
esigenti e frugali. Per esempio ortica esempio di sppecie nitrofile . Esigenze legate al pH e acidità
del substrato . Secie basofile e acidofile . Se abbiamo invece delle specie che rifuggono queste
caratteristiche . Abbiamo un pH superiore del 7, 5 abbiamo dele secie vicarianti . Per esepio il
rododendro ferrugineum . Mentre nelle alpi orientali hirsutum . Specie che possono avre una
indicazione . Possiamo anche fare una osservazione della vegetazione con il pH pper vedere un
esame e nua reazione con acido per capire se il sto è acido o basiico . Sppecie sciafie o ekiofile .
Specie che masssimizzano l ffotsintesi a elevati livll di luminosit. Eliofile sciafile e sciafile
facoltative. O specie che riescono a fotosintetizzare a livelli inferiori delle specie eliofile ma
possono crescere in pieno campo . Faggete al di sopra hanno sempre una protezione . El piiate n
pienza luce soonello stato dominante . Le specie efliofilee quelle sicafie vivono comnuqe entrambe
in piena luce . Selvicoltura : descrizione dei popolamneti forestalie e quali sono gli strumenti della
selvicoltura . Selvicoltura : applicare i dettami dell’ecologia forestale alla colivazione del bosco . Ci
sostituitmo alle dinamiche della comppetizione forestalee . Il principale strumento tecnico è
l’asportazione di piante . Lo strumento pricnipe è la mootosega ma è . non sempre c’è la necesità di
rimuovere piante ma è oppportun ance rimboschire alle ovolte. Dinamiche naturali sono copiate . Il
sistema selvicolturale . Dbbiamo pensare ad un procesos naturale che porta ad una determinata
struttura . Dobbiamo orientare i raaporti di cometizione su alcuni individui o su unn gruppo di
individui . Noi possimao seguire le dinamiche anturali accellerandole oo andare contro le dinamiche
naturali . La selvicoltura naturalistica cerca di . Concesioni mmderne della selvicoltura cercano di
facilitare le dinamiche naturali in modo da ottenre dei reciproci vantaggi . La selvicoltura non è
semplicemente il talgio dell’albero ma è una gestione noi non eliminiamo delle apinte ma abbiamo
dei fii gestionali . Ci deve essere uno scopo e un obbiettivo . Noi faccimoa un aoprazioonenon
necessari ama facciamo dei costi sull’intervento . Sistemi selvicolturali . I ssitemi selvicolturali :
insieme delle operazioni per la coltivazione lutilizzazione e la rinnovazione del boosco . Durante la
vita del soprassuol si suseguono delgi interventi e ogni specie chiama e ha un sistema selvicolturale
che si presta maggiormete. In funzione del temeprameto delle specie possiamo applicare un sistema
selvicolturale . Se una specie è eliofila dbbiamo fare per esempio il talgio raso . Mentre per la
sciafila non lo sarà perché in quelle cndizioni non riuscirà a rinnovarsi . Ogni sistema selvicolturale
poi hauna intesnità che poi siplasma sulel caratteristiche della specie in interesse. Governo di un
bosco è il modo in cui rinnova. Ceduo : moodalità agamca e fustaia avviene con una propagazione
da seme e gamica . Sistemi selvicolturali saranno a seconda del . Popoolmento gestito a fustaia
hanno un inizio turno e fine turnoo ( periodo di tempo che intercorre tra due tagli di utilizzazione ) .
ad inizio turno nessuna pianta e il poolamento cresce ed intervengo co i diradamenti ed arrivo a fine
turn con pnt mature e le talgio e faci ripartire il turno . La rinnovazione agamica la situazione
cambia perché avrò dei turn tendenzialmente piu brevi e degli individui generati dalle gemem
provventizie che sono sulla ceppaia e sul residuo del popolamneto dopo la utilizzazione . Amtricine
possono essere nate da seme come dovrebbe essere pricniaplmete . La matricina se no è unn pollone
che viene rilasciato nella ceppaia . Differenza della dinamica a fustaia e ceduo . Ci snno delel
differenze e dei vantaggi e svantaggi ripetto alal scelta della forma di governo . Ceduo composoto o
governo misto . All’interno dela stessa particella e suprici epoassimo avere una cmmoponente e
aceuo e una a fustaia . Governo misto . Oltre alalforma di governo dobbimo conoscee la form adi
trattamneto . Il sistema selvicolturale è il sismmte ordinato delle operazioni che vanno arinnovare la
forma del bosco . Fomre di trattamneto vengono etichettatein base a come voglio rinnovare il
bosco . Avremmo differenti trattmenti in base a come voglio rinnovare ilbsoco. Per esmeio il talgio
raso peremtte id rinnovare il bosco . Trattaneto modalità con cui facico il talgio di rinnovazione .
Talgio raso fustaia coetane a e genero una singoola coorte doopoil mo intereveto e il trattamento
avrà una serie di operazioni . Ci son vari step asetti e parametri che ci ermetton di meglio deifnire i
trattamneti . Talgi di rinnovazione rimuoviaom la vecchia generazine e permetiam a quella nova di
insediarsi e crescere . Talgi intercalari interventi che hanno principale scopo la regolazione della
densità del pooplamneto . Eliminiamo parte del soprassuolo per rilasciare lmaggiori riosorse alle
piante del poolamento . I talgi intercalari migliorano il popolamneto stesso . Quando noi deifniamo
il turn dnell fustei coetaenne deifniamo il erpido che intercorre tra le due utilizzazioni del
soprasuoslo maturo . Nella fustaia disetane e governo a ceduo a terzo non si parlerà di turno .
Conversione e trasofrmazione aspeto legato alle forme di overno e trattamento . Quando abbiam un
camiamento nella forma di governoo : conversione . Ccambio di forma di trattamneto :
trasofrazione . Passaggi da ceduo a fustaia per esempio conversioone . Il contraio è vietato perché si
considera il ceduo dalla forma degradata . Intervento non economice e che spesso veniva atto su
terreni pubblici perché per . Parco . Fageta zona dove c’è una pendenza gentile . Le noostre piante
sono sciabolate alla base . Nel cedu c’è questo difetto . Ceduo all’alto futo conversione . Fustaia
transitoria . In realtà è ancora nnu ceduo in conversione . Trattamneti interventi della fustaia a tagli
successivi . Condiizioni per disseminare e generazione nata da seme ma non ci sarà piu il ricaccio
dei polloni . Singolo intervento e trattamneto con ceduo matricinato o semolice con singolo
intervento facendo un talgio raso . Da li tutte le ceppaie ricacciano . Forme di governo fustaia ceduo
e superficie che osptia le forme di goveno precedenti . Piante nate da seme possono essere
trapiantate in bosco . Piante che ho in vivaio sono nate da seme e è una forma di goverono a fustaia.
Rinnovazione naturale e artificiale legatoe allafmra di governo . Nel ceduo è scontato che la
rinnovazione sia naturale e quando taglio do un impiut alle gemem rpovventizzie di svegliarsi e
produrre polloni . Nella fustaia devo sceglere se ricorrere all rinnovaizne naturale o artificiale .
Prima di poter scegliere il sistema da applicare e quale intervento dobbiamo conoscere bene il
territorio e le caratteristiche ambientali del sito e dobbiamo definire bene le condizioni del
pooplamneto e le caratteristiche ecologiche e genetiche . Fisico biotico e condizioni del sito
possiamo accoppiarel con le carateristiche della specie . Dobimao collocarci in una situazione con
partiolari strutture e devono essere anaizzati per poter rispondere alle doande . Interpretare il
popolamneto forestale dobbiamo chiederci chi è doove sei dove stai andando e dove voglio che tu
vada . Analisi staiozionale andrà a considerare gi aspeti fisici dell’ambiente ci soono due
componenti una preliminare e una in campo dove acquisiamo delle informazioni nel popolamneto
forestlae . Epr esempio area di saggio e rpendere le misure e alcuni parametri per vedere dove si
troova il popoalmento forestla e a che stadio .

Lezione 10

selvicoltura e sistemi selvicolturali saranno dopo ora fase intermendia . Dobbiamo descriver eil
popolamneto in modo tale dandivisuar il sismte o itervento selvicolturale da programmare .
Dobbiamo comprendere chi sei da dove viene dove stai andando dove voglio che tu vada . Chi sie :
descrizine dello stato attuale e della fotografia del popolamento . Dinamico : storia del popoalnneto
da dove viene e dove stai aindando dove sta evolvendo il poplameto seocno le dinamiche naturalei .
Obbiattivo e destinazione . Devo saper ela funzione del poplameto l’obbiettivo selvicolturale e poi
possono implementare degli interventi selviclturali . Quando cercod i rispondere a chi sei afonto gli
elementi e parametri visti nelle lezioni precedenti . Facico una analisi stazionel e analizzo il
popoalmento . Per stazione intendiamo un area che è topograficamnete definita sulla quale
dominano ocndizioni ecologicaemnte uniformi , caratterizzata da una omogenea vegetazione
naturale perché l’uomo è intervenuto . Area totpografixmanete circoscritta ci sono le stesse
caratteristiche ecologiche carattterizzata da ua . Componenste forestla esi trovava in una zona con
una certa stazione con caratteristich climatiche di un certo tipo . Dobbiamo anche considerate
l’mogeinete della poapalmzione e dei caratteri strutturlai . Il popolamneto presenta delle
caratteristiche oomoogenee su cui applicare gli interventi selvicolturali . Non possiamo appicare un
intervento selvicolturale in unna situazione. La staizone è craatterizzata dall’aspetto delel condizioni
climatiche e dalla fertilità del sito stesos questi due elementi determinano la vegetazione insita
nella popolazione . A volt eposso avere delel info oservando la popolanzine . Unado si fa l’analisti
staizonale dobbiamao analizzare gli aspetti della grandezza fisica . Fas epreliminare che segue una
successiva e si fa in ufficio . Inquadramento geograficoe topografico lo posso far innufficio e i
ambiente gis per esempio . Posso estratrre le informazioni di pertinenza . Informazioni legate al
bacino di appartendneza conoscendo l’ubicazione della stazione da indagare possono ga in uffic o
tenere u a gran parte di informazione anche con uun collegamento ad internet per esmepio taovltte
di igm o cartografie tecniche regionali interrogabili e analizzabili in ambiente gis e ortofoto digitale.
Diverse domande dle popolamneto . Sulla superficie c’è sempre stato bosco opppure no . La
trasofrmazione uso suolo puuò essere ammessa per il ripristino dell’area . Dati lidar danno unn lidar
. Dati post processati e inquadramneto geografico di partenza è importante . Esigenze del suolo
richiedono cartografie tematiche del suolo che ci danno onofor sulla pedologia dell’area .
Conoscendo la matrice e il substrato pedologico e danno luogo ad una diversa evoluzione
dell’orizzonte minerale possiamo comprende come si comporteranoo clune specie e che direzione
predenrrao il suoolo . Se l anostra amtrice è carbonatica ae carsica raggiungeremo dei valori
differenti . Aclune specie pur avendo delle carattristiche non i ilinea onc le caratteristiche
fìclimatiche del sito le caratteristiche del suolo controbilanciano gli esccessi delle caratteristiche
gclimatiche . Carte pedologiche ci dannoo informaizonii di questo tipo . Inquadramaetno
staizonale . L’inquadramento climatico svolge un ruoo chiave . Il clima è diverso dalla meteorologia
. Le alnalisi si fanno preliminarmente in ufficio cn dati dell’arpa che danno una serie storica di dati
medi per una determinata area . Si possono vedere i dati delle stazioni vicine e ci sono software che
interpolano i dati in fuzione della quota e della temeprature . All’aumentare della quota diminuisce
la temepratura media ad esempio . Eper la quota ci permette di ottenree valori attendibili . Valori di
termometria ci sono dei valori medi o estremi in funzione delle situaizoni critiche . Valori medi e
estremi durante l’inverno permettono la crescita e permanenza di sppecie microterme e i valori di
termometria devono essere individuati i vincoli stagionali in stagione a riposo e stagione vegetativa.
La pluviometria e totale annuale er il sito se la distribuzione durante l’anno ci danno delle
indicazioni . Se siamo a uote elevate possimao conoscere i arametri nivometrici e uanto tempo è
coperto dlala neve e l’altezzamedia del manto nevoos alcune specie sono pu sensisbili alla
permanenza dellinnevamento . Dettaglio del pino cemrbo che soffre dei siti incui l’innevamento
perdura ed è soggetto all’attaco dei funghi criofili . La simbiosi tra noccioliai e cembro . Fattori che
sono piu complessi da determinare in alcuni casi renono possibile la perpmamneza delle specie in
slcuuni siti . Disponibilità idrica com epere esempio precipitazioni occulte come nnei casi della
nebbia . Per esempio nella bay area pe condizioni climatiche essendoci notevole umidita on le
nebbie mattutine abbiamo delel consdizioni complesse fertilie produttive. In alcune zone aride
abbiamo fenomeni che sno in relaione con la vegetazione stessa . Nel deserto del nabib abbiamo
dlele nebbie dall’oceano altantico che vengon condensate sulle superfici delle dune e sulle
vegatazioni erbacee e anche gli insetti per esempio si fanno condensare le goccioline oer bervle . Il
vento anche può essere un fattore litante per la crescita e per la velocità che limitano la crescita ni
altezza e perché influisce sull’evapotrapiraioze deficit idrico superiore . Bollettini etereologici di
idversa natra ed al momento attuale abbiamo diverse stazioni meteo che registrano i dati . Er il
veneto le stazioni arpav ci danno tutte queste situazioni . El stazioni meccaniche facevano
riferimento alle autorità di bacino . Indici climatici ci vengono in soccorso quando dobbiamo
sintetizzare dei dati . Che cosa mettono in evidenza i dat e come dobbiamo leggerli . I valori di
precipitaizone e temepratura con dei rapporti vengono messi in funzione . Si è trovata un arelazione
tra indive r o precipitaizone /temepratura . Fattori inquadramento generale che funzionano ad una
scla vasta e sono delgi inici climatici che possno inquadrare la sitazione generlae . Pluviofattore di
lang . Indice di aridità di de mrtonne derivaizoone del precedente in cu al denominatore
aggungiamo 10 alla temepratura media annuale . Questo è stat omesso in relazione con la
vegetazione . Le steppe fino al cima umido sub umido troviamo delle formazioni comllesse con
forest di scleoriflle fino a foreste temeprate umide . Quest indici possono essere deifniti su base
annuale e base mensile . Irrigazione durante i periodi di aridità e in funzione dell’indice di
martoinne possia mo trovare 3 fasce su base annuale l’area che necessita irrigaiozne . L’indice così
congeniato è annuale . Precipitaizoni cumulative annue e temeparute sono medie annue . Periodi
sono indeifcit idrico e altri simoa in eccesso . Problema cnzone di parigi che avevno gli stessi valori
di aridità che torviamo nell’area . Gia calcolando l0indice epr una quota parte del epriodo questo
problema comincia già ad essere bipassato . Per il discorso dell’agricoltura dobbiao aedere
l’irrigaizone . La zona alina ha un area no considerata l’irrigaizne come indispensabile . Erp ovviare
al problema u base annua si è aggiunta la componente dele precoipitazii e temeprature medie del
mese piu arido da moltiplicare per 12 e lo sommiamo all’indice che considera i valori di
precipitaizoni cumulate e dividiamo il tutto epr 2 . un anno formato da 12 mesi aridi e poi dima nu
peso al epriosdo arido e discriminiamo le situuaiozne differenti su baseannua . Pssiamo fare delle .
Specie continentali aatlantiche e oceaniche che vanno a identificare tramite indici complessi
fornicìscono per esmepio informazioin importanti . Indice xerotermico di bagnouls gaussen .
Definito sul mese arido con precipitazioni espresse in millimetri . Questo è facilmente individuabile
su un grafico . Ci idica i esi aridi quando abbiamo un crossover . Iil periodo arido è estato
esmeplicifacro nei diagrammi termici con periodo arido indicato ocn dei puntini. Quando in un
grafico c’è una texture puntinata sappiamo che quelo è un periodo arido . Tratto tratteggiato indica
una disponibilità di acqua non limitante . Le informazioni sulla barra delle x qrelative alla
temepratura quando le temeprature sono al di sotto dello zero . Quando il mese è caratterizzato da
una texture completa nera vuol dire che latemepraturea media è inferiore allo zero . Quand è
tratteggiato le temeprature minime posonoo scnedere al di sootto dello zero . Quaesto è importante
pr compredner eperchè una specie si trova i un sito o nell’altro . Gradienti latitudinali possiamo
ossservarediverse curve con differenti caratteristiche . Precipitazione media annua è di 558
millimetri in entrmabi i casi la temepratura noon cambia di tanto ma otterremo dei valori uguali e
ricadremmo nelle diverse fasce e classi e il termogramam a pargini non abbima periodi di siccita
mentr enell’are amediterranea lo abbiamo . Nella area nord africana siamo ancora in una zona
deserta . Zone in cui abbiamo disponibilità irica per esempio le teemprature medie sono basse e le
precipitazionii sno abbodnati abbia sempre un surplsu di disponibilità idrica ma l’acqua non è un
problema . Ci sono dei siti anche in area dolomitica in cui noi ossevimaingenti quantità di
recipitazione ma le vegetazione e simile areein cui la preceiptazione scarsa . Se il suolo non è in
grado di manteenrla . Periodo del sud est asiatico abbiam periodo di aridità e una ltro in cui le
pprecipitazionei sono differneti . Molto importante ossefvare che ci sono delle coltivaizoni e
sgestione forestale connessa a questi evfn3ti . Abbiamo delle carte dellea vegetazione e abbiamo
una cronosequenza di classi di uso suolo e piabbiamo le carte forestali delel singole regioni che ci
forniscon nua rima indicazione della copertura forestale di una determinata area. In alcune
situazioni sapapaimo quale sarebbei tipo forestla potenziale che dovremmo aspettarci dall’uso del
solo dell’uomo . Differenza tra copertura del suolo e uso del suolo . Importante informazione che
possiamo otenre è la presenza di vincoli che possono influire sulla gesiotn della nostra area in aree
protette o soggette a vincoli ad esmepio in siti natura 2000. possamo gia definire al storia del
popolamneto . Dobbiamo poi vedere se ci sonon elemnti che precludono l’utilizzo di alcui
amcchinari che non semrpe si pososno desumere dalla cartografia disponibile. Analisi pedologica
vedo la profondita dello strato e del suolo e potenza disponibile per lo sviluppo dell’apparato
radicale . Dobbimoa poi vedere se c’è il suolo disponibile . Analisi del soprasusolo arboreo .
Dobbimoa ornganizzar eil nostro soprasuolo forestla con parametri utili per descrivere il popolaneto
. Per esmepi quando dobbiamo redigere u poano di assestamento o richiesta di talgio verrano
utilzziati per descrivere il soprassuolo . Tutto connesso ad una analisi floristica speditiva per especie
nidicatrici per esmepio . O zone con accumulo di azoto con specie nit. Ci soo dei parametri
importannti che ci danno delle nidicaizoni dirette rispetto alla fertilità stazionale . Erp esempio per
la’ltezza delle piante . Altezza dominncat nelle fustaie coetanee e statura elle fustaie disentanee.
Dobbiamo rilevarele caratteristich della rinnovazioen forestlae. Unn domani dobbiamo trovare roba
per la rinnovazione eil seme c’è ed è ingrado digerminre in detemrinate specie . Paraemtri
quantittaviti epr esmepio al densità o u ero di iante per nuità di sueprficie. La presenza di
necrmoassa è un parametro sempre piu importante . Destinazione d’uso del bosco quale è il
servizio ecosttiemico . bosco aprametri quantitativi e stima visiva e compposizione specifica. Il
numero di piiante dal punt di vista selvcolturale non ci dive un agranche . Commposizione specifica
per area basimentrica è iportante .
Composizione specifica è legata ai parametri specifici possiamo avere un aparametro dominante di
specie e uno dminato . Composizione specifica ci dice la ricchezza delle specie e come vengno
organizzat . Estensione del popolaneto e sueprficie della’rea che andimao a descrivere . A volte il
poplameto può corripsondere con la particella forestale e legame con assestamento .la struttura del
popoaeto di solti o è momogemnea . Denistà valore cardine per descrivere i parametri forestlae e
quanti idividui ci sono all’’ettaro i risultati vano semrpe riferiti all’ettaro . Epr ipopoekaenti
cooetanei si utilizza il gradi dicopertura e si guarda se le chiome sn piu o meono chiiuse . Quando è
stracolma le chiome si intrecciano . Se le nostr choime occuano tutto lo spazio ma sono ben
distribuit eè definita normale e drada se ci sono degli spazi vuoti. Luce cha rriva al suolo , si può
fare totale o diversitficare oer ogni singolo piano. Il grado di copertura è un parametro misurato epr
la vegetazione erbacea e arbustiva. Comeptizione nei confrotidella rinnovazione . Copertura a
livelllo erbaceo quanti campioni da prelevare in unn ettaro epr esempio ? Dpende dalla eterogeneità
del soprassuolo forestlae . Ni funzione della deviazione standar dper esempio noi dovremmo avere
un certonumeroo di campionii e si fanno alcuni rilievi e si analizzano i dati e si vede il valore medio
e si va a d individuare il nuemro dlle aree di sagio co nu determinato errore ocn rrore percenuale e
varibiltià del tdato posso individuare il numero di cmapioni sufficente epr descriver eil popalmeto
. numero di campioni o punti di campionamneto sufifcente a descrivere l popolamento . Se io voglio
campionar il numero di specie di na determinata zona opoi ottengo un flesso e delle curve
dicampionamneto . Se adotto i grigliati gli stessi devono essere rappresentativi di tuta l’area . Il
campionamneto potrebbe essere anche relativamete ridotto . Devo avere un numero sufficente . Se
io facico una area di saggio epr la copertura delllo strato erbaceo e in bosco posso avere della
eterogeneità dello strato erbaceo . Nella spessina o nell afustaia disetanea riuscire ad avre un buon
rifeimento necessita un campionamneto maggiore . A volte non possiamo permetterci di fare rilievi
specifiiic per determinati parametri . Strato erbaceo perlustrando area e i valori vengono assegnati
in funzione di quello che si osserva . Noi lo faremo in funzione delle aree di saggio e si faranno
riliervi per quanto concerne la copertura . Si può fare utilizzando tutti i quadranti e nei settori vari .
Il valore medio è in base all’area . Se devo fare dgli studi appropriati ne devo fare molti di pi devo
fare delle calate e dei transtti epr la copertura erbacea e lettiera . Verrtici di triangolo fanno delle
claate . Grado di copertura e periscopi si utilizzano e ogni passo si ferma . E i periscopi ci insdicano
se in quel unto abiamo copertura arbrea oppure no . Si può fare così per la copertura ma cneh per la
copertura erbacea ed ottengo una proporzione stima della variabilità nellarea determino il numero
dicalate . 10 aree e 10 metri quadri sono sufficenti e alle volte si seguono dei protocolli standard e
con errori di campionamneto statistici . Cambiando sito la bonta dei ssitemi di campionamento .
Assestamneto e inventari forestali e assestamneto sono legati e quello imparato in dendrometria .
Un sngoolo rilevaento ha pooco significato ma se lo metto in rete o serie . La valutazione della
struttura orizzontale la dobbiamo descrivere in aniera speditiva . Quando si descrive il popolamneto
per quanto concerne la tessitura si fa rifermineto alla dimensione classica a gruppi o casuale . In
quella raggruppata adniaa definire delgi elementi differenti . Dimensione del grupop con ciffo se è
un gruppo di piante gruppo fino a 1000 metri quadri e così via . La clasficiazione si utilizza anche
nel corso di selvicoltura speciale . Tessitura fine grossolana e intermedia . Grossonolana 2000 metri
quadrtri nella fustaia disetane a. fine . Interventi in passato . Struttura verticale . Struttura verticale
cosa comporta . Ppopooaneto monoplano pluripllano stratificatoe pluripano . Quelo che influirà
uslla diversificazione sarà lo sviluppo in altezza el caratteristiche delle specei e la classificazione ci
viene in aiuto per descrivere i popolamenti . I tipi di classificazione che possiamo adottare .
Classificaizone è basata su poolaneti coetanei e in ulle disetanee abbianmo una struttura verticale
diversificata . Nei popolaneti cooetaneifoormi abbiamo piante che occupano striti differenti . . fusti
predominanti che ricevono la luce da sopra o dai lati e dominanti la ricevono dall’altro o dai lati e
dominanti non ricevono la luce dai lati . Classi di kraft sono 5 predominanti alberi dominanti albero
e scarsamnete dominanti e completamnete sottostanti . Kraft viene appplicata a popolaneit
monospecifici e coetaneiformi . I popolaneit isti si può applicare solse abbiamo le stesse
caratteristiche di esigenza della luce . Quando si fa questotipo di classificazione si calssificano
popoaneti coefaniformi e monospecifici . Dalla classificazione di kraft ci sono pi la sclasificaiozne
di haamms che unisce delle caratteristiche di vigorria e chioma e possibilità di ricevere luminosità
dalla chioma . Posizioni soociali differenti in 5 classi che determinao il valore delle centinaia . Le
decine invece si far iferimneto alla qualità dela chioma ( vigoria della choioma elevato cnelle decine
è 1 , mentre in chiome degradate e rarefattte aumentiamo il valore fino a 5 con una quantità di
massa fogliare scarsa . Grado di illuminazione della chioma ocollegata alla posizione sciale . Pianta
lobera da goni lato numero 1 e 5 pianta ostacolata da ogni lato . Pianta che si trova nello strato
predominnante ma ha avuto dei dani a livello della chiom ma ne ha una asimemtrica . Possiamo
aggiungere una tripletta di informazione . Iufro organizzazioneinternazinale che racchude tutte le
informazioni di ricerca . La prima tripetta da 1 a 3 in base a ioante del painto superiore inferiore o
dominato . Iil dinamismo sociale della pianta ance importante doobbiamo capire quale è il
dinamismo socciale che la ianta può avere in base a forti accrescimentoi. Accrescimenti medi o
ridotti . Se la pianta è nella fase predomincnatr oppure noo . A questa tripletta viene accoppaita una
seconda tripetta dove i valri non sono sotto il 4 . posizione sociale classe sivlicolturale va ad
indicare la scelta selvicolturale . Valore colturale è assegnato da me nella selvicoltura albero scelto
accessorio uutile o dannoso . Anlbero scelto che voglio portare avanti fino alla fine del turno e in
alcuni casi neoglio amtenere alcunni o ci sono delle piante che possono essere in comeptizione .
Qualità del fusto anche immportante e dell’assortimento retraibile . Il fusto è di valore normale o
difettoso a seconda del fatto che il 50 percento è di caratterisitche di pregio normale oppure se non
esiste nemmeno . Classi di chioma percentuale del fusto coperta dalla chima . Chioma lunga è a
metà dell’altezza dell’albero . Parametri fondamentali perché alcuni interventi non potranno essere
effettuati n chhioma breve . Se le chiome sono raccolte nel quartosuepriore della pianta al stessa
non sarà piu reattiva agli interventi selvicoltrualei . Orginie del soprassuolo importante e alcuni
parametri come vengono misurati e a cosa fanno riferimento . Propedeutico alla attività in campo
parte i campo con sopralluogo e descrizione della sruttura forestla eocn numeri e indicatori da
utilizzare ai nostri fini la lista E’ IMPORTANTE :
Dobbiamo rispondere alla domanda chi sei orgini gamica agamica e struttura . E’ facile entrare in
un popoalneto gestito regolarmente cn trattamento mantenuto negli anni e risult aun po complesso
in popoalmenti abbandonati obosco ad alto fusto . Fomra di ogverno ? Forma di trattamneto se
gestito . Forma di governo : modalità con cui il popolamneto si rinnova ovrno a ceuod fustaiai o
misto . Se parliamo l’insieme degi intereventi che servono alla coltivazione del popa,neto forestale e
agli interventi intercalari parliamo di forma di trattmaneto . Dopo aver definito l’origine del
popoalmento dobbiamo definire le forme di trattmento . Trattmaneto della fustiai coetanea e
principali trattmaneti o sistemi silvicolturali . Dalla rinnovazione fino alla utilizzazione finale . PER
INDIVIDUARE E DEFINIRE OGNI SINGOLA FORMA DI trattamentoo ado gno specie
corrisponde una forma di trattaemnto piu idone e all’intern della stessa fora id trattamneto possiamo
avere una forma specifica a seconda dell apsecie che ci interessa . Dobbiam perciò conoscere bene
l’ecologia delle soecie forestali che ci interessa. Altro arametro da individuare è lo stado evolutivo
del popoal emnto o dove si trova il popoalmento e che ricorda gli stadi naturali della dinamica
forestale . Popoalmenti gestiti per esempio non considersimo la necromassa. Stadio evolutivo
novlleto spessina perticaia e fustaia. Novelleteo . Piante con rinnovazione erbaceae e legnsa e soo in
competizione con la ocmponente erbacea ee arbustiva e abbimoa dei danni meccanici indiretti
anche . Aletzza circa è intorno ai 2 3 metri . Novelleto le chiome sono portate fino a terra e non c’è
autodiradamento delle chiome . Quando questo si presenta siamo nella soessina dove le chiome
nentrno in contatto e c’è competiizone e diversificaizone sociale tra le painte. Questo stadio si
protae fino alla differenziazione tra chiome e suolo e autopotatura. Tendenzialmente per
sempllicficare le soglie dimensionelai sdi passaggio . Questo spazio è fino a 7,5 metri di diametro .
Spessina perticaia differenziazione sociale evidente e competizione sta avvenendo e vediamo la
moortalità e l’altezza cresce e convenzionalmente e sgolia di 17 , 5 centimetri tra perticaiai efustaia
passaggio . In alcuni cavallettamneti venivano considerati sollo i fusti di queste dimensioni.
Perticaia facciamo i diradamenti si fanno . Perticaia bassa e alta . Distinzione tra la classe del 10
bassa perticaia e d 10, 5 e 17 ,5 alta perticaia . In questo stadio forte competizione e nelle fasi
precedenti noi non parliamo di diradamneti ma di altri interventi intercalri. Nel novelleto ripuliture .
Ela spessina soflli . In perticaia e giovane fustaia diradamenti . In bosco individuiamo in quale di
questi stadi ci troviamo. Quando le piante hanno una dimensione duperiore ai 17 , 5 diminuiscono
gli incrementi . Prima quello lomgituinale e poi quello dimaetrico . Il piano dominante è vigoroso
maturo e fertile e siamo arrivati alla fine del ciclo del popoalemnto gestito. Disinzioni. Tra giovane
matura e stramatura . Altri aprametri sono quelli della densità riferita all0ettaro . Se siamo in
popoalmeti a fustiaai sarà sufficente dare il numero di fusti ad ettaro e nei cedui il numero di capaie
ad ettaro . Differenza tra fsto e albero è abbastanza chiara . Spepcie che riescono a rinnovarsi senza
problemi eccetera. Strato arboreao dobbiamo definire la composizione delleo strato arbustivo ed
erbaceo . Ostacolo alla rinnovazione e il dimetro abbiamo gia imparto a fare nu paragone .
Distribuzione dimaetrica ci da l’idea della struttura e del range dimensionale del popoalmeto .
Distribuzione delle altezze e misura delle altezze in bosco richiede tempo . . normalente si fa
semrpe ricorso alla distribuzine diametrica. In un popoalneto con lo stesso numero di piante ad
ettaro abbiamo una fustaia coetanea con dimensione media dei 40 centimetri poppure presenza di
una elevata quanttità di piante con dimensioni . Tutti questi parametri evono essere accompagnati da
altre dimensioni . La densità anche può avere un altro significato . Al distribuzione dimaetrica ci fa
desumeree le forme classiche ma possiamo individuare anche strutture piu complesse e
popoalmento stratifiato con diverse coorti e specieie distribuzioni con culmini di diverse posizioni.
Fustaia disetanea viene imposta una serie di ogbbe o classi che si riscontrano nei diversi gruppi .
Coetanea con riserv è utilizzata i particolri sistemi e può essere il risultato di alcuni vincolinel
rilascio di piante con alcuni vincoli .
Parametri che possiamo misurare quali sono ?
Ci sono delle variabili dendrometriche piu importanti diametro . Per area basimetrica sueprficie dell
asezione a 1, 30 emtri . Altezza che può essere anche parametri di feracità stazionale e indice fdi
fertilità con altezz dominante e statura e età degli lberi . Cubatura del ppopoalmento legnooso con
volume area basimetrica per altezz aper f . alcunedi queste grandezze sono misurate e altre calcolate
. Strumenti forestali . Ci sono delle misure dirette o indirettte. Cavalletto dendrometrico molto base
grosso calibre che eprmette di miisurare il dimatero . Nu metro e 30 strumenti emplici rotelle
emtriche e per rilievi piu specifici semre piu richiesti al forestale . Stazione per la maatura di
elementi e diametri. In questo caso il sistema è laser scanenr terrestre che . Nipossiamo poi avere .
Quale è l’assrotimento retraibile . Combinazione di strumenti complessi con sitemi integrti di gps
telemetrolaser e strumenti fotogrammetrici . Laser scanner portatile . Si porta in mano e
camminando possiamo recuperare il odello tridimensionale del nostro popolamneto . Scansione in
tempo reale viene inviata al servere già in campo possiamo vedere se l’acquisizione è andata a
buon fine .a nche nel settore digitale questi sistemi stanno portando a delle conseguenze . Lase he
gira in questo modelloe in queloo precedente differente tutti questi strumenti sono trasportati su
droni e sistemi lidar leggeri . Anche solo oggi soon stati presentati i dati lidar scaricabili dal
geoportale della regione veneto . Il diametro da sia la indicazione della provvigione legnosa
ottenibile da un area a ebiomassa e ci possimo ricostruire la distribuzione dimaetrica. Area
basimetrica è una parametro di densitò misurabile cno diametrometro dove abbiamo una scala
graduata centimetrica e dalla’ltra il diametro per la pianta . Ni alcuni abbakmo etnrame ble scale ed
altri riportano magari soltanto il diametro . Altri strumenti ne abbiamo visti e altri stano
cominciando ad essere utilizzati sempre di piu . Ssitemi di distanze a remoto e relascopio di
bitterlich e criterion e altri sistemi particolari e cavaletto ottico e bastone di biltomore molto
speditivo costa poco e ottimo strumneto per la stima dei diametri in bosco . Dopo vaia sta
prednendo piede anche l’utilizzo di metodi fotografici e stima di cataste adesso possono essere
stimate con l’utilizzo di applicazioni con modelli tridimensionali oopure sul telefonino si possno
vubare le cataste andando a deifnire le sezioni di testa o i vuoti e i pieni . In esercitazioe magari
possiamo prenderci un po di tempo epr qeusti ssitemi . La digitalizzaionze nel setot eforestale anche
è importante . Lotti in ui ci sono diversi camio e autoarticolati dobbimo accellerare el . Braccio
scorrevole su uno fisso ocn regolo in cui possiamo fare la lettura del diametro e delle classi
dimaetrice lo mettiamo sulla painta cno lettura accurata e non faccimoa pergare il bracico mobile
ele due misure ortogonali vanno fatte che vengono ppoi mediate ad u metro e 30 e se ci fossero
degli ostacoli dobbiamo attuare tutti i metodi di dendrometria .se una pianta è biforcata sotto a un
metro e 30 conteggimao 2 volte . Queste cose le consideriamo in campo e poi dobbiamoo misurare
il dimaetro . Strumenti per la misura del dimaetro con area dbasimetrica. Con2 pulsanti si tiee tracic
adlee apinte misurate e dell’area asimmetrica daa daal seomme .all’interno della area . Modello e
prototipo strumento ingegnoso per l’eppoca strumento con cavalletto registratore con datalogger nel
calibro e misure trasferibili al computer e traferire le elaborazioni . Una sola persona è sufficente
perché registra soprattutto nelle cataste serono calibri eletronici con sistema gps dove possiamo
registrare la poosizione del noostro . Quello che costa di piu in selvicotura è il tempoo o ora uomo .
Tempo è denaro . Bisogna trovare il comporomesso tra quantità da misurare e lotti . Se siamo
squatrniati possiamo utilizzar il dimaetrometro ocordella metrica . Ceduometro dibernetti . Sistema
di misura per el piate piccole veniva utilizzto nei cedui con misurazioni di painte picole . Cavalletto
fonlandese montato al di sopra di un asta . Cavalletto ottico può essere utilizzato epr la misura dii
una prisma . E dimametro ad una determinata altezza . Bastone di biltmore strumento preciso e
speditivo . Si appoggia il righelo al tronco dela pianta e allineo il lato sinitro e lo 0 del irghello
eleggo la grandeza del dimaetro sul lato destro . Lettura a 17 epr esempio in pollici posso fare la
mialettura . Strumento poco accurato ma per alcune cose può andare bene . Il relascopio utilizzato
epr il calcolo del dimaetro e are abasimetrica . Criterion o relasocpio digitale ci permette di misurar
con piu faiclità il dimaetro a diverse altezze e dialoga con data logeer. Telemetro laser e tablet
sistema colelgato ad un criterion con dimaetro da distante e posizione della pianta e info per una
precisa definizione delppolamento . Utilizziamo strumenti differneti e vediamoo come questi
operano in dettaglio . Rilievi da condurre in comppleta autonomia. Diametro dobbiamo considerare
quello con o senza corteccia ( come per esmepio nel aso del larice cortecciamo molto spessa ) .
altezza classica misura che nn si fa quasi mai direttamnetr . Miisura indiretta nvece . Gli ipsometri
si utilizzano come . Tipo il verte suunto blume leiss. Altezze differneti : totale cormometrica e di
inserzione dela chioma . Dobbiamo conoscerw l’altezz totale e di inserzione della chioma .a ltezza
delle piante richiede delle misure indirette. Erpq uelle direte dobbiamo misurare una pianta abbattua
oppure una diretta con la altezza della pianta . Stime da lidar e da drone per valutare l’altezza del
dato si utilizzano le altezze misurat in campoo . Misure in campo sono variabili con errori ogetivi e
soggettivi e quelle dirette sono quelle accurate . Quando si usano strumenti che semrbano essere
precisi gli errori ci possono esssere . Noi utilizzeremno sempre questi strumneti con misura indiretta
della pianta . Diretta a contatto della pianta o se no ipsometri molta attenzione dobbimaoo fare con
gli errori che vengono a generarsi . Blume leiss per esempio . Le scla graduate possono anche
cambiarr e. vertex ad ultrasuoni e laser e ci sono sistemi complessi in cui abbiamo gps dento il
vertex e sistemi di registrazionedel dato che prima non c’erano . Lo strumento lavorando con
ultrasuoni deve essere calbrato e bisogna stimare il tempo di ritorno attraverso l’aria . Alte modaità
per la misra della’ltezza . Quelo che si può fare è delienare l’area di saggio cn il vertex stesso .
Processmaneto dei datine vertex e registrare delle informazioni e gli strumenti fortali stannoa
ndando nela direzione della connetività . Vertex laser ha un costo molto elevato . Ci sono anche dei
telemtri laser trupalse ipsometro conssitema a sfera che permette id misurare con tutte le
inclinazioni e ospita una bussola digitale per le coordinate poalri . Ha dei vantagi notevoli perché
permette id utilizzare unn filtro er misurare un segnale cno un catarifrangeten. Mapppa del
popolamento con proiezione al suolo delle chiome di ogni singola pianta . Riusciamo cosi a
perimetrare l’area di saggio e registrimao tutte le informazioni . Questi dati possono essere trasferiti
in ambiente gis . Se noi integriamo con dei tcallaetti in tempo reale abbiamo le grandezze registrate
senza inserirle sul computer . Misuraizoni su ampie superici si fa ricorso alle tecnologie lidar e
dimaetro tramite rilievo laser scanner. Dato è spazializzato e abbimoa alcune aree di sagio e misure
specifiche con modello apposito per claibrare il odelo . Alcuni dati sno indipendenti per la
calibrazione evalidazione . Spermpre piu si utilizzano dati pper questi strumenti . Finanziamento
tramite psr che utiilizzanoo questa tecnologia dati lidar . In provincia di trento e bolzano lidar è
molto presente e il dato a disposizione c’è e sempre di piu verrà utilizzato invveceche nuov aree di
saggio . Altezza media dominante e coefficente di snellezza . Parametri nella diefinizione delgi
interventi e trattmaneti selvicolturali . Valore medio : parametro della pianta media che ha
teorigacmente il voleume medio cona rea asiemtroca media .a tezza media area basimetrica media .
Ni alcuni casi si parlerà di diametro medio e in altri di emdia dei diamteri ( in questo caso
deviazione standard utilizziamo per individiuare la divertsità strutturale del popoalmento ) . are
absimetrica cresce al crescere del volume non in maniera ineare quindi questi parametri siìono
differenti . Analisi delle grandezze forestlai digitale da remoto in cui diventa piu importante
l’altezza . Relazioni dimetro altezza sono fondamnetali a questo putno . Rapporto tra dimaetro
chioma e della pianta poossiamo utilizzare altr grandezze senza misurare il dimetro della pianta . In
bosco la dimensione della chioma e l’altezza della pianta è dovuta a diversi fattori è necessario
riusciere ad avere dei rilievi a terra e costruire delle curve ipsometriche per differenti situazioni . In
mancanza di dati si utilizzano determinate situazioni. Se andiamo ad osservare il concetto di
incremento dobbiamo utilizzare altri strumenti . Come si misura l’incremento medio corrente
martello incrementale e succhiello di pressler per esmepio . Possiamo determinare lo stadio in cui ci
troviamo e il turno della nostr aparticella se vogliamo ottenere la massima produzione di biomassa.
Ncremento corrente intervallo di tempo ridotto o in un periodo piu ampio . Trend non è direttamnetr
collegato alla fluttuazione climatica. Possiamoo desmere se il popoalmneto ha superato la
culminazion e dell’incremento corrente quando si incontrano abbiamo una riduaiozn
dellincremneto medio . Punto in ui determineremo la lunghezza del turno fisiocratico che
massimizza l aproduzione legnosa . Massimizzazione dell’incrmeento medio . Quello corrente
culmia prima . Lincremento di volume sarà relativo ad ogni singola specie o pseice pioniere quelle
che investoo nella produizone dell’apparato epigeo e poi piu avanti . Ultmie considerazioni legate
allo stati fitosanitario e presentza di patogeni e fenomeni di trasparenza della chioma ad esempio .
Dobbiamo così monitorare il vigore della pianta . Trapsarenza dele chiome e deperimento dovudto
alla epioggie acide . Condizione fitosanitaria del popoamento .a cluni interventi possono essere
progettatiinii seguito ai tagli fitosanitari o di sgombero quando al cnodizione è comppromessa .
Ultimi punti sono relativi alla destinazione d’uso del popolamento o la funzione d’uso del
popooalmento . Tutto quello che notiamo lo appunteremo nella ostra cscheda di campo .
Indivviduato le caratteristiche del popoalmento possiamo vedere chiè e da dove viennei. Origine
naturale o artificiale e se l’uomo ha influitp dulla distribuzione delel piante . Vaia per esempio se c’è
stato unos chianto il confine del popoolamento è neto con chioma portata in alto .se prima il cofine
er amolto piu in la e ora è spostato le piante sono instabili e devo fare una intervento epr le piante.
Forme di trattamneto e governo in bosco e a composizione specifica se è statamanipolata
dall’intervento o dal popoalmento . Perturbazioni nel popooalmento ci sono dei fattori limitanti
come eccessivo brucameneto e forma d’uso dei terreni circostanti . In alcjnni casi dobbiamo avere
dei documenti a disposizione . Aspeto dfficile è rispondere a dove stai andando . Dopo analisi
staizonale del popolamento e dopo aver desunto la stioria passata dle bosco dove andrebbe il
popoamento forestlae , cosa succederebbe ? . rinnovazione . Se non facio niente cosa succederebbe .
La rinnovazione non avrà successo per esempio pe uci se non libero la rinnovazione la stessa
sosccomberà per esmepio e le valutazioni devono essere fatt ein maniera asettica . Erpese mpi la
nirinnovazione può essere una coosa positiva o anche negativa diepnde dalla situazione . Dove
voglio che tu vada . In assenza di interenti selvicolturali devo capire auqle è la direzione che voglio
che predna il popoalmento possiamo fare un intevento selvicolturale opure interverro in manier
pesante se le due direzioni andranno in direzione opposta . Dobbiamo vedere dove ilpoppoamento si
troverà in ani successivi .
Descrizione stazionale e uali aspetti dobbiamoo considerare visti nella scorse lezioni. Queste info ci
serviranno per comprende re megkio i sistemi selvicolturali che applichiamo . Ogni forma di
governo avrà degli appropriati sistemi selvicolturali e alcune avranno delle similitudini ma anche
delle peculiarità legate alal modalità di rinnovazione del popoalmento . Governoo a fustaia ea ceduo
e ceduo composto e forma di governo mista o combinata . Diverse fomre di governo condiverseo
fomre di trattamneto . Al rinnnovazione può essere naturale o artificiale . C saranno poi dele
modalità . Uso di entrambe le modaità dobbiamo individuarela corrt. Per esempio dovrmmo dire se
ricorrere alla rinnovazione artificiale o naturale. All’interno del ceduo per esempio ceduo semplice
matricinato e a sterzoe composto . Interventi e tipi di selvicoltura che non riesntarno nei ssitemi
selvicolturli classici . Variazioni sulel modalità di applicaiozne degl stessi è giusto parlarnel in
separta sede . Epr esempio selvicoltura naturalistca e d’albero . Interventi che si poosso colocare in
particolari circosanze . Per esmepio taglis anitari o fitosanitari che possono essere eseguiti nellle
fustaia coetanea disetanea e nel ceduo . Governo a fustaia e modalità di rinnovazione da seme e
riprouzione gamica : trttamenti ? Fustaia coetanea ( pianta con stessa età simile allla coorte , le
forme di trattmaneto epr ottenere uqesta struttura abbiamo la famiglia del talgio raso e dei tagli
successivi ) e disetanea ( trattamento sulla stessa superficie piante di diversa età e dimensione ,
trattamento a talgio saltuario ) . talgio di rinnovaiozne come viene fatto importante. Il taglio raso :
tagliamo tuto quello che c’è all’interno di una determinata superficie . Nei talgi successivi non
taglio tutto lo spazio ma lo faccio in tagli successivi . Sistema selvicolturale è insieme ordinato di
interventi ce si occupa della silvogenesi dalla rinnovazione ala utilizzaiozne e operazioni per portare
a bon fine il ciclo produttivo . Piante con stand tending . Operazioni di cura dle popolamneto .
Interventi otalgi intercalari . Fustaia cetanea . Popolamento forestale che si insedia . Interventi
intercalari vanno a ridutrre la densit de popoalmento e a fine turno riduci la densità del popolamneto
. A fine turno si asporta tutto il soprassuolo forestale : taglio raso . TURNO : come possiamo noi
sevlcioltori deciddere la lughezza del turno . E’ determinata dalle noostre scelte colturali uando
entrimao in osco e faccimao i talgio di utilizzaizone finale . Durata del turno . All’interno del turno
eseguiamo diverse oerazioni . Bonta dei trattamneti e sistemi selvicoluralii . Tue le operazioni che
faccio all’interno del turno sono determinanti per garantire un buon successo della gestione .
Operazioni propedeutiche per la raccolta del bosco. E popolamenti forestlai che sono instabili
eprchè in passato si sono ridotti gli interventi surante il turno . Quello che costa alla fine è il tempoo
e l’ora di lavoro. Alcuni interventi sonos a macchiatico negativo ( quando un intervento che
facciamoo . I costi i utilizazione sono usperiori ai ricavi della vnedita ) tutti gli interventi nella
prima parte del turno sono tendenzialmente a macchiatico negativo costi per intervento noon sono
coperti . Uando aprliamoo di gestione non possiamo permetteric di entrare nele utlime fasi della
dinamica e tendenzialmente interveniamoo qundo stiamo passando nella rpiamfase diamturità . Non
ci conviene procedere oltre . Tutti i turni sono molto piu brevi dei periodi indicati negli stadi
nautrali . Non arriveremo mai all all grown . Nella fustaia coetanea abbimoa stadi cronologici
differenti in cui abiamo nu novelelteo pi sessina e forteto e perticaia bassa e alta e fustaia . Poi curve
diametriche . Coetanea si svilupa in un momento in cui tuttala popoalensione si insedia e da rogine
alla distribuzione coetaneoa o ceoteniforme . Rpime fasi di semenzali e poi fine turno. Distribuzione
coetanea con taglio raso . Curba di sitribuzedei dimaetri è di froma gaussiana . Ocurva simmetrica
cond eviazione standard e proporzione di elementi con determinata dimensione . Curva gaussiana e
normale per descrivere la curva standard viene descrivtta per la eterogeenieta dei popoalmeti . A
seocnda della finalità . In un popoaneto coetaneo utilizzare i popoalemtnii forestli ha un sensno
perhcè la curva è gaussiana e a deviaizone standard ci indiva una curva sulla emdia . Noi abbiamo
visto che gli incrementi non sono regolari er tutt al avita della pianta . All’inizio abbiamoo un
periodi dove la crescita non è ancora elevata e poi la pendenza cresce e pooi a biamo un flesso
quando il popoalmento invecchia . Decremento di provvigione le piante grandi cominciano a mrire .
Ii turno 4 strategie differneti . Tuurno finanziario si basa su criteri finanziari va a guardare la
convenienza dell’investimento in boscoe compara i tassi di interesse ottenuti su mercato inanziario.s
esu mercato c’è un tasso di interese alto mi interessa perché i turni per esmepio sono brevi . Se
laciamo il vapitale in bosco oppure no cosa cambia . Se il tasso di interese è particolamrmente alto a
quel punto ho l’interese ad avere del capitale da investire . Se non o convenienza ad avere liqudità
ma il turno . Turno conlunghezza massima in unfizone di altri parametri come l’incremento edioo .
Se il nostro tasso di interesse è basso l turno sarà fisiocratico . O turno ni cui abbiamo la massima
produzione media e l’incrmeento edio culmina quando curva id inceremnto edio e corrente si
incrociano . Per unità di superciie e anno ho la mia massima produzione possibile. Quando vedno il
mio lotto se ho seguito il turno ho il massimo guadagno e il turno finanziario veràà comunque
soddsfatto . Un annno in piu investito nei prodotti finanziari . Ci sono però delgi altri turno che non
rispondono a regole generli come quello consuetudinario che dice che cnsuetudinariamente si è
fatto così e si fa così . In iatlia ci sono delle piccole produzione con gestione diretta del fondo da
parte dle proprietario . Se dobbiamo gestire una azienda o multinazionale è differente . Turno
tecnico guardiamo alla miglior eproduzionerelativa d un assortimento di una dimensione in termini
quantitativi . Turni tecnici che sono brevi .a.cunne specie tip il catano aveva dei truno molto brevi di
qualche anno che non erano ideali . Il mercato epr empio ha determinate esigenze di tempo e
bisogna adeguarsi . Per esempio paleria per il telefono avremoo un turno tecnico perhcè dovremmo
raggiungere una deterinata dimensione . Il nostro magazzino è il boscoe non è deperibile al
massimo aumnet di incremento . Questi turni vengono decisi ma p variable la decisione . Se il
turnoo era scritto di 60 anni devo per forza talgiare . Questi trattamenti sono stati essi in atto per
ampeie superfici e sono molto generalizzate .si parlla quindi di adaptive managment o getione
adattiva al contesto . Magari 100 anni fa ho piantato un bosco e poi ra 100 anni faccio u taglio .
Negliltimi 100 anni le condizini climatiche sono cambiate e le ainte si accrescono diversamnete
rispetto al passatoed abbiamo il camb iamento climatico che ha cambiaot l istuazione . Anche quel
turno fisiocratico che poteva essere di 100 anni viene ragiunto prima prchè il dimaetro è raggiunto a
85 anni e non a 100. in ogni redazione e revisione del piano di riassestamneto posso cambiare il mio
turno ed è importante capire perché faccio una sceltà anzche un altra e la durata e la lunghezza può
essere modificata allnterno del turno . Il turno si può allungre anche se la riinnovazione stenta ad
avviarsi . Un turn piu breve e nelel gestionii spinte si fa ricorso sempre alla rinnovazione artificiale
le curve di incremento corrente e medio e la cultimazione è dove posso collocare il turno
fisiocratico . Incrmeneto corrente sopra a quello emdio vuol dire che un anno in piu mi va a ridurre
l’incrmeentoo medio. Fustaia coetanea . Doobbiamo utilizzare dei parametri propri della stessa situa
. Nela fustiaai coetanea dobbiamo utilizzare l’altezza dominante o emdia delle altezze delel 100
piante di maggior dimaetro a d ettario . Nonn è un parametro facilissimo da misurare ma l’altezza
nelel fustie coetanee laltezza è abbastanza simile . All’interno del turno ci saranno interventi medi
onitercalari . Inteventi con rinnovazione sia che facciamo rifermineto alla naturale o srtificiale. In
alcune situazioni dobbiamo controllare il sitto e fare delle azioni s di esso . Se la nostra specie è
pioniera dobbiamo fare delel operazioni che dovranno rimuovere delle zoelle erose o schiarficare.
Durante la mobilitaizone . All’inizio le piantine sono in competizione con le erbe e gli arbusti .
Differenza tra buona risultato e risultato scarso . Se abbimaoo un allungamneto del tuno esso sarà
piu rischioso in determinate forme di trattmaneto . Una fustaia può ancora definirsi coetanea se il
pperiodo in cui si insedia la rinnovaizone rimane all’interno el 20 percento dle turno . La
rinnovazione dovrebbe insediarsi entro i primi 20 anni .se si insedia oltre questa infestra tmeproale
la struttura non è piu quella e doovremmo camiare la forma di trattmaneto o portarla a il trattamneto
voluto . Fustaia irregolare nel senso che non riuscima a caratterizzarla nelle due categorie principali.
In ambiente alpino si cerca di fare il meno possbile . Nella selvicoltura piu spinta e produttiva ci
possono essere diverse preparazioni del sito . Poi c’è lo slash and burn causa di prolificaizone di
incendi booschivi ( slash intervento elimino tutto e poi brucio . Bruciano ridooc la necromsaa e o
una fertilizzazione blanda . Il sito è sprovvisto di competizione eposso rimboschire in modo
artificiale oppure naturale . Per esmepio taglio raso e si è dato fuoco a quello che è rimasto
materiale di scarto e presenza di arbusti ed erbe e tecnica che da noi è vietata ma in nord america è
una prassi . Le operaizoni relative alla rinnovazione non sono le uniche relative alla . Poi c’è la
preparazione del sito e di cura del popolamneto e a caico della nuova coorte e sono comuni al taglio
raso ai tagli successivi e ance nela fustaia disetanea avremo delle operazioni elative alla cura del
popoalmento che verranno fatte nello stesso momento . Operaizoni relative al talgio di rinnovazione
poosson favorire speice con tmeperamenti diversi . Alcuni interventi favoriscono le specie eliofile e
altri quelle sciafile . Il taglio raso rimuove tutto il soprassuolo presente su ua supericie il taglio raso
va a favorire le specie eliofile . I tagli successivi nivece quelle sciafile . Possiamo migliorare le
condizione di germinazione e crescita dei smeenzalie in ambito forestale italiano e di selvicoltura di
montagna a preparazione del sito è ridotta ai minimi terminii . Per esmepio il lariche che è una
specie longeva e pioniera ha bisogno di terreno minerale per insediarsi . E’ opportuno
accompagnarlo con delel rinnovazioni artificiali . A questo punto la rinnovazion edel larice
dovrebbe funzionare molto . Llo strascico dei tronchi crea delel soluizoni di continuita sul cotico
erboso per la rinnovazione ad esmepio . Preparazione del sito : possiamo mettere in pratica le cose
che vanno a creare le condizioni per l’insediamento . Quando c’è il popoalmento inseidato .
Definito nei tagli intercalari. Il ciclo tutti i tagli fatti quando il popoalmento è insediatohanno
l’obbiettivo di ridurre la densità e favorire le specie di interessee riduzione della lunghezza del
turno . Taglio di rinnovazione e taglio raso . Il talgio di rinnovazione va a creare le condizioni per la
specie di interesse . Nle taglio raso abbiamo l’asportazione di tutte le paiinte peresenti in una
superficie e l arinnovazione può essere aritificiale o naturale . La rinnovazione nel tagli raso è
posticipta . Con il taglio d tuttel elpiante su una superfici eandrei a danneggiarla . Se entro in u
popolamento gestito a tagli raso non sono preoccupato se non vedo rinnovazione . Ma vedo se ci
sono dei smemzai che indicno a disponiibilità di seme . Se il popolamneto è trattato in questo modo
la nuova coorte saràa marcatamente coetanea . La superficie viene liberata in un slo momento . Il
talgo raso rimuove il soprassuolo arboriea nallea superficie . No dobbiamo semplicemente
individuare il margine . In italia non si può applicare soppra ad una certa uèerficie . Il taglio raso è
abbastanza osteggiato in alcuni casi . Avere un area sprovvista di popolamento forestlae è un
problema . Deifnizione piiu corretta di cosa è un taglio raso dal punto di vista ecologico. Lha data
kimmins. La dimensione del taglio raso è quella che se rimuoviamoo il soprasuolo al di sopra
modifichiamo l’ambiente e se faccimao piccole buche non modiichiamo così tanto l’ambietne .
Tagli rasi su grnadi superfici c’è il problema della rinnovazione . La densità di seme che arriva
diminuisce sempre piu . Nei ssitemi che ammettono i tagli rasi si fa corso alla rinnovazione
articficiae posticiata . La rinnovazione messa a dimora nell’area dell’intervento . Pius radiata riesce
a crescere ance in suoli non partioclarmete fertili . Le piantine sono messe a dimora prodotte in
vivaio . Al coetaneità sarà marcatamente espressa in unna situazione . Rinnovazione è collocata
sopra a un montarozzo perché quando faccimao un taglio raso e modifichiamo le condizioni
ambientali esponiamo le giovani piantine a degli stress particolari . Considerando il calore durante i
periodi freddi e la notte abbiamo ua elevata stress termico con ristagno a livello del uolo e meorte
dei smeenzali . Quando il semezale cresce allo stadio di semenzale saràa suscettbile agli stress. Il
taglio raso e la rimozione su n ampia supericie varia la untit di acqua al suolo . Poi arriva piu acqua
al suolo e allinterno della tagliata la quantittà di acqua è superiore rispetto alla altra. Possiamo avere
dei problemi di aridità . Possiamo anche notare la permanenza della neve al suolo. Per alcunne
specie sarà un fattore positivo e per altre negativo . Il ostro popolamneto progredirà in modo
omogeneo e coetaneo con una struttura che rimane omeogenea su ampie superfici e uniformità sul
materiale da produrre . Soprattutto se facicmao ricorso alla rinnoovazione artificilae . Er esmepio
distanza minima sesto di mmipiato come si fa : bisogna trovare n compromesso tra investmento e
compettizione . 2000 2500 piantine ad ettaro . Nella specie eliofila sesti piu larghi e sciafila piu
stretti . Tendenzialmente i sesti che si usavaon classicamnete . Ora c’è una tendenza a non utilizzare
i sesti di impianto regolari . Altre aree sono lasciate a libera utilizzaiozne . Tendenzialmente l’ordine
di grnadezza siamo a 2500 pintine ad ettaro poi si fanno distanze tra le file e tagli intercalari tra
ripuliture e sfolli. Se parliamo di pioppeti si va a mettere la pianta con il sesto definitivo e
semidefinitivo . Mnte se i sesti di imiato sono con densità maggiore nella superficie. Se mettiamoo a
dimmora del materiale vivaisticoe edelel apintine e non dei semi e se vogliamo ricorrere alla semina
l’approccio sarà differente e dovremmo definireuna quantità di seme da mettere a dimora lungo una
line a e trincea . Se no si ricorre allo spaglio che è piu tradizionale . Spesso se ci mmuoviamo su
territori con gestione produttiva particolarmente intesa troviamo dei cartelli scritti con scritto
quando il popoalmento è stato impiantato e il tipo di interventi . Per esempio mla aprticella fatta
nell’88 e poi nell’89 e primointervento nel 96 per esempio . Il costo della rimozione dlele ceppaie è
relativamnete piu elevato e nei nostri contesti le ceppaie di solito si lascianoo in bosco se si fa
ricorso alal rinnovaizone anutrale . Le ceppaie vengono rimosse se ostacolano gli interventi
meccanizzati se avessimo tuttele ceppaie tra i piedi si rimuovono e si procede con il
rimboschimento . Ci sono dellenuove macchine che vengono utilizzate per la rimozione delel
cepppaie soprattuto nei terreni non pendenti . Macchina in friiuli per esmepio può lavorere soltanto
in aree pianeggianti . Fino a poco tempo fa non era nemmeno interessante asportarle e se non ci
sono dei mootivi che ci spingono a toglierle dall’area i costi non servono . Il ricorso alla fomr aid
trattmaneto può avere delle ripercussioni a livello di paesaggio . Per esempio una tagliata a raso non
è bella da vedere . Ha un impatto notevole dal punto di vista paesaggistico . Non idoneo per la
funzione turistico ricreativa . Per esempio se adiamo i austria sonoo permesse se classifichiamo i
tagli rasi facciamoo delle distinzioni dimensionali che nontengono contoo di legge. Per noi il taglio
raso sotto l’ettaro piccola superificie e spora lettaro grande superficie . Quando arrivamo a delle
superfici ridotte parliamo di taglio a buche . Ambiente che si genera all’interno della tagliata è
influito dal boscoe dalla fresta . Il taglio a bche per esempio avrà forme differneti . Taglio raso a
strisc ad orlo fesusra e tagli amrginali . Taglio raso abbmoa la nostra particella e asportiamo tutto . Il
vantagio è di avere tutto il maetriale concentrato in un unnivca area . Esbosco anche riduco i costi .
Se i tagli a buche che hanno superfici inferiore per avere la stessa quantittà di materiale asportato
dovrò farne diversie per ogni cantiere avrò dei costi differenti a fronte della quantità di amteriale
ridotta . Se faccio ricorso alla rinnovzione artificiale noon devo preoccuparmi della dimensione
della tagliata e piu la mia tagliata è piccola e piu territorio sarà coperto dalla seed rain . Con la
rinnovazione artificiale posso collocare all’interno della tagliataua piantina artificiale . Taglio a
buche noi andiamo a ricreare la stessa superficie del taglio raso divisa per diversi interventi
localizzati in area abbastanza limitata . Ricordala schiumarola per la pasta . In questo caso si aprono
delle piccole buhe all’interno del bosco e pooi si vanno a ripetere. Noi andimoo ad utilizzare la
particella con diversi interventi che localmnete apppkciano questo intervento . Riuesciamo cos’ a
rimanere all’internoo della durata del tuno per la coetaneità . Pino nero e sirano soprattuto dove si
può interevenire con piccole buche che vanno amantenere piccole buuche . Dimensione della buca
va ad influire sulla suscettibilità dello schianto . Il talgio raso espone il margine alle cndoizioni
esterne al vento e alle condizioni avverse . Il margine del bosco che ora è esposto erano cresciute
all’interno di un popoalmento nei primi anni è instabile nei confornti del vento e con gli ani invec
ridurràa il coefficente di snellezza e sarà cos piu resistenzte . Far epiu buche all’interno della stessa
area e a ciclo breve dovremmo complletare la superficie della particella e ottnere ua fustaia
coetanea . Possiamo così ottenre tagli abuche orginiari . Esempio di una gestionne che utilizza
sismeti di tagli raso alternatinel temposu ampie superfici . Particolari evidenze che possiamoo
notare : a fronte di aree liberate abbiamo delel pinte in piedi che hanno una dimensioneche era delle
painte mature in piedi . Rilascio di piante all’interno della tagliata hanno lafunzione di disseminare
anche ad una distanza elevata dal bosco. Se la dimensione della tagliata supera una certa soglia si
rilasciano sia piante vive che morte per motivi legati ad habitat e amntenimento diuna certa
copertura .
Tagi raso prima forma di trattamneto che fa riferimneto alal fustaia regolare coetanea . Il soprassulo
forestla eha deterinate caratteristiche mnoplane acoetanei frome e regolare. Cn la scorsa lezione
abbimo visto le forme semplici del talgio raso e abbiamo visto . anche in alcuni casi se le bche sono
in moodo regolare nellaschiumarola si parla di taglio a scacchiera . Al dimensione e forma della
nostra tagliata individuerà differenti caratteristiche ambientali climatiche che ritorveremo all’interno
della superficie . Piu il taglio sarà su piccole superficie e una dimensioenè noteovlemnte piu ruidotta
ripetto alla’ltra. Giocando con i raaporti di forma e dimensioe possiamo individuare la specie che si
insedierà meglio .quando apprliamo di tagli in cui le due dimensioni sono differneti si parla di taglio
raso a strisce o difessura. Se la dimensione minima della nostra tagliatà è circa 1,5 2 volte massimo
delle apinte dimargine l’effetoo margine può verificarsi fino alla parte centrale della tagliata . Se il
raaporto è inferiore a 0,5 abbiamoo un effetto che è iportante in determinate formazioni o se
abbiaom una grande differneza . A questo piutnod ivienta iportante l’orientamento del lato piu lungo
. Nei popoalmeti montani questo è importnat eprcheè la superficie in pendenz aha un ruolo di
esposizione che è fondamnetale . Arriva così 2 3 ore di luce al giorno . Al rinnovaizone così
difficilnte si insedia e questo è ottenuto con esposizione al amttino o pomeriggio e possiamo
favoreiri specei eliofile e orinetali . Questo emtodo è fattbile con esbosco in via aerea e liberiamo un
area che soggiace alla linea e possiam essere efficnti senza danneggiare il popoalmnto limitrofo . Si
fanno delle piccole striche in moodo tale ad esporre le piante alle condizioni esterne prima di
tagliarenel mezzo . Taglio a fessura o di solmento mettimaoo in una condizione le piante che prima
eranoo in bosco . Il marigne dovrebbe essere piu stabile in bosco . Ci sono dei tagli pparticolari che
si sviluppano in maniera alllungata e sono tagi marginali e si va ad intervenire in una zona di
margine perché c’è una buon aaccesibilità e si crea una zona man mano si procede e si etnra nel
popoalmento contagli successivi . Il termine di talgio amrginale o ad orlo si confondono e vengoon
utilizzati ocme sinonimi . La rinnoovaizone is insedia cosi nellarea tagliata e all’interno dle
popoolamento . L’orlo è creato dal poolazione nel marigne del bosco . Benomale vengono tulilizzati
ocme sinonimi nel taglio raso . Dopo il rpimo taglio marginale dovrbbe esserci un ataglio ad oorlo .
Questi sistemi di talgio dobbiamo eliminare i soprassolo . Normalmente la prerinnovaizone non ci
interessa molto e il discorso del taglio ad orlo di fa astrice . Disseminazione della specie e a
seconda che l nostra specie produca abbondante seme farà la differneza piuttosto che una specie
produca pooco seme e in annate di pasciona . Tendenzialmente la fuustaia è coetanea se la
rinnovazione avviene al 20 percento nel turno . Nel caso del taglio raso dobbimoo intervenire con la
rinnovazione artificiale . Perché siamo sicuri di avere un nuovo soprassuolo coetneo e accorciamo il
turn se i semenzaliahnnno qualche anno . In acuni casi farmeo delle scelte differenti pepr vlutare
l’economicità dell’intrvento . Valutazione della tecnica e del metodo di rinnovazione importante .
Nella selvicoltura produttiva esiste il clear cuttinng . Commercial or economic clear cutting . Sulal
nostra area taglio tutto ma le cose brutte le lascio in bosco e taglio tutto . Le piante isolate ce
vengonno rilascite devono essere eliminate in un momento successivo perché sonno di ostacolo
algin interventi meccanizzati che si fanno nei primi momenti . Tagli id liberazione liberano la’rea
dagli elementi poco produttivi con un avalore quantitativo e qualitativo ridotto . Se i tagli sono
applicati in un contesto alpino e di montagna . Per questo motivo il taglio raso nel nostro paese è
vietato . Stabilità del margine se osseriamo l’jmmagine del margine individuiamo la struttura dei
singoli alberi con chioma molto in alto e dimensione dei fusti è in alto e se si fnno operaiozni di
talgio raso manteniamo una stabillità del distrubo vento e le sollecitazioni del vento . Ppossiamo
lavorare sula forma delel tagliate conoscendo la direzione di provenienza del vento . Se agiamoo
stringendo la apertura ni direzione del vento poossiamo averede i problemi di schianto nel alto
esposto alvento . Ad esempio per vaia negli anni successivi ci sono stati degli schianti dei margini
creati da vaia stesso . Sia il vento che il crico della neve hanno aigto sulle painte id margine che
sono molto instabili e sono state soggette ad evento esterno e sono schiantate perché non erano
abbastanza resistenti . Eranecessrio definire una forma e si cercava di individuare delle apinte piu
stabili di margine se abbiamo delle problematiche legate a questo aspetto effettauiamoo nu taglio di
isolemnto e intervenendo in antifcipo sul confine su i n due popolamneti e se vdo ad attuare taglio
raso sulla particella matura il margine sarà stabile e dovro avere dele condizioni smili al tagli raso .
Le piante di margine saranno milto piu resitenti . Se in seguiito al taglio raso avessimo esposto le
piiante al confine con la tagliat ail t agli sarebbe stato molto instabile . Sistemi con da un alto posso
proteggrre la tagliata e se vado a creare i taglio vicino ad un area matura che cadra al taglio grazie al
vento avrò una disseminazione magioe . Posso usare il vento per aumetnare la disseminazione e
posso creare una struttura ce prmta la disseminazione grazie al vento . L’are ain rinnovaiozne è
protetta dal vento mariceve la piogig adi seme dalarinnovazione . Il vento è portatoin alto da una
progressiva striscia che cadrà al taglio . Ci sarà uno scivolo per il vento . La direzione di taglio delle
strice è verso il vento e così posso mantenere u ssitema stabile anche dove il vento è un problmea .
In alcuni casi il problema nonè legato alla stabilità meccanica del margine ma alla rinnovazione . La
distanza di disseminazione segue una curva di probabilità di insediamooento che crolla . Epr
ovviare a questa problemantica si può fare il taglio raso con riserve. Le riserve sono individui
all’interno della tagliata e devono riuscire a disseminare all’interno di tutta la superficie della
tagliata. Se le piante che rilasciamo nella tagliata hanno le stesse caratteristiche delle apinte e se
vengono islate sono sucettibili allo schiatno . Si può aaplicare solo per alcune specie e sel epiante
hanno un equilibrato portamento . In determinate situazioni questo può essere anche utilizzato come
vantaggio . Per la produzione di qualità può essere iteressante e in alcuni casi si rilasciano le piante
di riserva per tutto il turno successivo . Le specie diverse dalla pianta dominante. Questo sistema è
nato per la rinovazione e si porta dietro dei vantaggi per la biodiversità che opsson anche dare un
effeto ottico a livello di impatto paesaggistico (per il taglio raso ) . piante rilasciat singole sono
instabili . Taglio raso con riserve a quinte . La stabilità è sempre del popolamneto precedente .
Dobbiamo magai martellare altre apitne e fare una scelta positiva sule piane con profondità di
chioma maggiore e mortalità di individui vicini e scelta della pianta piu stabile deve essere
importante . La scelta deve ricadere sulle piante con buon portamento . Le piante che disseminano il
patrimonio genetico idoneo mache non sono coode dal punto di vista commerciale . El piante le
devo portare via . S devo entrarenlella tagliata con la rinnovazione rischio di portarle . Via taglio
raso su grandi superfici normalmente si fa ricorso alla rinnovazione artificiale che deve coprire
abbondantemente il soprassuolo . Le isole devono essere rilasciate per altre finalità come la
biodiversità come per esempio lasciare legno morto. Nell’immagine un popoalmento di pino
silvestre dove sono state riasciate delle riserve. Lasciate per poco o molto tempo. Taglio raso risulta
molto impattante . X esempio in ambiente alpino è osteggiato dalle leggi . Nel regolamneto del
veneto . Taglio raso taglio superiore al mezzo ettaro divieto di taglio raso ? Taglio raso si fa
esclusivamnete riferimneto alla fustaia. Nel ceduo c’è un trattamneto simile , ma in realtà non è
assimilabile al taglio raso per fini giuridici e sarà na ceduazione semplice con limitazioni a livello
dimensionale. Nonostannte tutte le indicazioni perché il talgio viene effttuato per motivi economici
ma ci sono anche motivi ecologici . In natura si vengono a creare queste condizioni in seguito a
particolai condizioni. Perdita dell’intero soprassulo o schianti da vento diversi tipi di esempi che
ricreano il talgio raso . Per esempio specie pioniere e che soffrono la competizione . Tutte le piante
che nuiono c’è un aumneto di fertilità e riparte una nuova popoamzione . Non tutte le specie sono
adattate a questo sistema selvicoolturale . Specie anemocore e . sistemi cmoe tagli successivi .
Favoriscono ad esmepio el specie piu sciafile . Specie eanche eliofile con sistemi a taglio raso .
Andiamo a massimizzare l’effetto di mmargine tramite la forma della buca e avremmo anche
l’insediamento di sppecie sciafile all’interno della buca . Abete rosso sarà la specei favorita . Con
buche piu piccole sarà il bianco la specei favorita perché può rinnovarsi meglio in buhe piccole .
Avendo una superficie di intervento raccolta ho dei vantaggi notevoli e all’interno dell’area tutto
viene asportato . Cantere va organizzato in funzione dele piste di esbosco e se siamo in terreni non
troppo pendenti posso adottare una meccanizzazioen psinta. Vantagio di questo sistema è che
ottengo una elevata quantità di assortimenti omogenei . Pper avere un potere contrattuale forte devo
alvorare ocn robe elevate . Il popolamneto che è omogeneo . Clear cut e taglio raso clear day
( giorno pulito ) . problemi di biodiversità inondazioni colate del fango e problemi ecosistemici e
colate di fango : ci possono essere oggettivamnete delel problematiche . Per esempio le ceppaie non
vengono rimose e a vlote rimangono anche 50 60 70 metri cubi di necromassa a terra . Una quota
parte di carbonio ritornoa nel sito e la fertilità è mantenuta. Grosso problema erosione
superficiclae . Impatto ecologico o interruzione della ocntinuità della copertura forestale .piu grande
è la tagliata e magiore saà il problema della ricolonizzazione . Stabilià meccanica e ecologica può
essere un problema . Rinnovazione artificiale problema vivaistico con variabilità genetica ridotta .
Mescolanza di genotipi ma tutta la tagliata è originata da una pianta madre e dal punto di vista
ecolgoio il popoalmento è meno adattabile alle condizioni che si creano. Dobbiamo ottenere una
produzione di qualità con degli assortimenti standard . Questo è vero a patto che vengano fatte
tuttele poerazioni relative ai tagli intercalari . . questo ssitema è semplice ma ha una scarsa elasticità
. Il taglio di utilizzazione è fatto su tutta la superficie in un univco momento . Ssitema è basato sulla
fustaia coetanea e tutti gli investimneti e ricavi sono distanti nel tempo . Coi tagli intercalari non o
spesso un grosso introito . Con altri sistemi possiamo avere i ricavi piu vicini agli investimenti . C’è
una selvicoltura che mima quello che avviene in natura . Per esempio mimo i disturbi naturali che di
solito soon molto eterogenei . Per esempio se avvien eun incendiio noon è ugugla e al taglio raso . E
poi in un distirbo naturale la massa rimarrà in bosco in sito . Nel caso di taglio raso asportiamo tutto
il materiale . Con il tagli raso asportiamo la biomassa . Differenza ssotazioae tra il taglio raso e il
distrubo . La ramaglia va tolta oppure no . Ci può essere il problema di rischio incendi , se c’è
questa problematica la ramaglia è cippata e aumento la decomposizione epuò essere raccolta e
accumulata e ad ogni modo esistono delle prescrizioni in determinate situazioni. La ramaglia è
lasciata in bosco solo se esbosco solo il topp per esempio . Tutto il materiale è lasciato in bosco e il
resto è messo in piazzale . Nei casi in cui il suolo è particolarmente umido e con l’utilizzo dei mezzi
meccanici ci sono dei danni … la ramaglia che si ottiene dalla preparazione o allestimento del
ateriale va lasciata sulla pista di esbosco . Fondamntalmente la ramaglia si riduce quando ci sono
dei rischi per carico di incendio e negi altri casi nono ci sono grosse limitazioni . Soprattutto perché
di piccole dimensioni . Per esempio il bostrico è interessatto a colonizzare la corteccia della
ramaglia .

Tagli intercalari

per ragggiungere determinati obbiettvi come la standardizzazione del nostro popolamneto


doobbiamo fare un intervento che viene fato prima del taglio di utilizzazione e dopoil taglio di
rinnovazione : questo è il taglio intercalare . A secoda dello stadio evolutivo del popoalmento
avremo diversi tipi di tagli itervcalari . Al finalità degli stessi nrmalmente non è legata alla
rinnovazione . Non ci sarà mai comem obbiettivo quello della rinnovazione . Quello che vogliamo
fare è sostiituirci alla mortalità naturale da competizione andando a ridurre il numero di ppiante e
fornendo piu spazio ale piante che hanno un futuro . E tendenzialmente ci sostituiamoallamrtalità da
comeptizione . Tagli intercalari non facciamo riferimneto alla rinnnovazione . Unico momento in
cui andremo a lavorare nell’ottivca di rinnovaizone quando andremo a migliorare le condizioni del
sito ma mai direttmanete er favorire la rinnovazione naturale . Noi vogliamo manipolare la densità
del popalmento . Ci interessa smepre di piu aumentare la stabilità dei popoalmenti forestali .
Cambiamnti climatici riducento la densità creiamo deoipopoalmenti piu resisteni alla siccità per
esempio . Diversi studi stanno mettendo a confronto diverse particelle sottoposte a diversi
trattmaneti e quelle con una densiità minore dimmostrano una maggiore resistenza ripseto alla
siccità iportante soprattutto negi anni a venire . Tagi intercalari . Sfolli o ripuliture nela fse di
novelleto o sesina , nella fase i dperticaia e fustaia diradamneto . Si differiscono anche er la
modalità all’inizio nelle primefasi è ua selezione negativa su quelllo che vogliamo eliminare .
Quando parliamoo di selezione negativa andiamo a scegere le painte che nonci interessano e
faccimoo l’intervento in funzione della loro posizione . Le scellte su quale pianta andare a eliminare
le facciam in raapoorto con le piante sclete . Singoli tipi di diradamento i prii interventi . Ripuliture
o interventi che ruducono la presenza della componente erbacea o arbustiva. Diseri per ridurre o
eliminare la competizione con le piantine messe a dimora . Tecniche meccaniche per esempio con i
mezzi o interveniamo con i decespiugliatori . Ripuliture e sfolli tendenzialmnete non vengono fatti
con motosega ma con decespugliatori er esempio per uso forestale che soono in grado di trancirre
fusti di qualche centimetro . Sfolli intervento a carico dela specie forestale di interesse e devo
ridurre la quantità di individui e mi sostituisc alla competizione tra individui e posso regolare
lamescolanza e posso avere piu specei sia incaso di rinnovaizone artificiale e tendenzialmente gli
sfolli si eseguono quando si parla id rinnovazione naturale dove si insediano grandi numeri . Posso
così regolare rla mescolanza dlle specie ed aumentare la stabilità sceglendo gli individui migliori .
Per cui posso attraverso la scelta dlel specie e aumento la prooduzione di valore così . In una
particolare forma di selvicoltura gi a livello di sfollo la selvicltura ad albero posso intervenire
aeducanzo e selezionando detemrinate piante . Questo itpo di selvicoltura è remmunerativa o di
garande interesse perché diminuiscono i talgi intercalari . Ripuliture e sofolli non vengono di norma
eseguiti se non con particolair egsigenze . Il costo orario di un operaio forestale è crsciuto molto se
comparato con la crescita del legname e della produzione forestale. Approccio diverso nei diversi
sistemi . Rimboschimento di pinus in nuova zelanda contro sistemi che vedono il bosco con diversi
servizi ecossitemici e tutto quello che va a danneggiar ele altre funzioni è da evitare. Il diserbo
chimico va a interessare tutte le specie forestali . In foresta si ha un ecossitema piu complesso e la
vegetazione spontanea e la fauna si accumula la pedofauna e catene trofiche . In foresta si e in
agricoltura no ? . per qunto concerne i nostri ssitemi di gestione non ha tanto enso mettere in atto il
diserbo chimico . Il coosto di queste operaizoni non sarebbe sostenibile se non in particolari
condiizioni . Epr il diserbo chimico in ambiente naturale è evitato . Iin alcune situazioni vengono
utilizzati alcuni composti per altre finalità come spennellare con dei repellenti gli individui di
rinnovazione . I italia non venono piu utilizzati . Sistemi adottati nella lotta dei insetti nocivi . Il
diserboo chimico della vegetazione non è ppiu attuato e c’è un problema di flade e altre condizioni .
Tendenzilamente siccome gli interventi su grandi superfici non vengono piu effettuati anche la
convencineza non è la stessa. Dispersione con elicottero barra ugelli che spruzzano devono ricoprire
chilometri quadrati per ogni periodo. Ogni tanto l’aumneto dei costi con questo tipo di gestione ha
portato anche a vantaggi ecologici . Dopo gli incendi si tagliava tutto e si faceva rimboschimento .
Siccome non ci sono piu soldi per questi interventi si è semsso di farlie i boschi ritornano a pprima
e si è ottenuto un risultato positivo dove sono mancate le risorse economiche . In alcune situazioni
c’è anche la pacciamatura che in zone di pianura mantieen i rischi pacciamnati e via dicendo . In
bosco queste pratiche sono abbandonate . . diradaneti dall’inizio ala fine. La coniferàmè l’obbietivo
dell’intervento on internodi moolto elevati nelle formazioni giovani . Incremento elevato crea delle
ripercussioni sulla stabilità delle piante . Devo così intervenire ocn dei tagliintercalari quando è
elevato . Se ocmincia a lignificare la pianta questo rapporto tra jugnhezza e diaetro comincia ad
esser eun problema . Ripuliture e sofolli a carico della specie di interesse. Devo ridurrela quantità di
individui posso così mantenere le piante migliori e selezionare le specei di interesse .
Lezione 14
tagli intercalari : interventi eseguiti tra taglio di rinnovazione e l’altro . Nelle rpime fasi
cronologiche questi tagli sonos ripurliture a carico della componente erbaceae arbustiva e sfoli nel
caso dele piante abroree. Sfolli : tendeznioamente sono deliinterventi massali . Ora si cerca di agire
sulla qualità anche delle apinte che utilizziamo . Riduciamo il numero : eliminiamo così una certa
competizione . Possiamo regolare la mescolanza specifica e individuare e eliminare gli individui
menomati . Le apinte non hanno ancora svilupppato una gerarchia e nons sammpi ancora se la
pianta sarà una pianta ce ivcerà la competizione . In u poplamento misto scegliamo le specie id
interesse e poi possiamo eliminare gli individui mal fomrati . Gli interventi nella giovane fustaia
saranno compelssi e avremmo molte piu frecce al nostro arco . Questi interventi si possono
applicare in ppolamenti a rinnovazione naturale e artificiale pure . Modalità della coltivaiozne . In
un popoalmneto coetaneo frutto di un rimboschimento riuscia già a vedere che nonostante la
regolarità dello spazio abbiamo una regolarità nei dimaetri . El piante manifestano una performance
differenti . Se ci sono dele piaccole variazioni eccetera eccetera ci sono diverse cose.
Gerachizazzione e differenziazioni delle pinate . Che si riperciuotono con el dimensioni a petto
d’’uomo dlle epiante . Tagli o intercalae punta alla diminuzione della densità del nostro
popolmenato riduciamo il numero di piante . Non c’è spazio e momento per arrivare . Interventi
sono economicatmente a volte vantaggiosi . Ppagare le spese può essere difficle e a volte si rilascia i
materiale e terra dopo il taglio ora con una maggiore richiesta di materiale a scopi energetici e
biomasse c’è una diversa tendenza. Questo ssitema si mantiene con suppporto pubblico e la
questione potrebbe cambiare anche abbastanza i fretta . Il idradaento si fa in previsione di un
miliore risultato con il taglio di diradazion. Se nooi non diradassimo il popoalmennto
tendenzialmnete avremmo piu biomassa ma di peggiore equaità. A fine turno potremmoo avere piu
volumen. La differenza i valore sarà elevata e piu le dimensioni della’ssortimento aumntanoo e piu
il valore aggiunto dell’asortimento sarà maggiore. Superata una soglia dimetrica il prezo potra
anche cominciare a scnedere i materiale leggermente piu piccolo . Il turno ha una durata in linea
con l’assorimento o produzione ma non lo allunghiamo . La pianta con dimaetrio piu grande. Già i
60 centimetri sono un limite per la produzione . Un ppoopalmento di faggio trova la sua
collocazione sul mercato ocme legna da ardere . . detto questo osseriamo l’andamneto della curva
non tratteggiata e non diradato e quella continua è diradato . Ogni dente di sega corrisponde ad un
periodo ce culmina con il diradmaneto . Ad un certo punto abbimoa un crolo del volume nell
aparticella . Abbiamo portato via del amteriale e tagliato delle apinte. Le apinte che abbiaom lasciao
crescono perché hanno molto spazioe risorse . Poi faccimoa un altro diradamneto fino a ifne turno .
I diradaneti si susseguono durante il turno . Dobbiamo così fare un cetro numero di diradamenti in
base a cio che vogliamo fare. I diradamneti dobbiamo iniziarli preso e fanre freuenti ravvicinati nel
tempo . Tutte le volte che entriamoo ni bosco sosteniamo delle speceie dobbiamo far euna
valutazione economica di cio che faccimoa . Porudzione totale del popoalmento considerando la
mortalità dobbiamo aggiungere una produzione che sta al di sopra del grafico . Popoalmento
interessato dai diradamnete . In quell non diradato produzione iu bassa . Ma otterniiamo. Il
materiale che abbiamo asportato con il diradamneto . Oltre alla quantità di materiale utilizzato a ifne
turn otteniamo anche la biomassa man mano che procediamo cn i diradamenti. Biomassa persa cnla
dinamica naturale di competizione e mortalità . Primi interventi sono a macchiatico negativoo .
Produzione di carta in scandinavia . I diradamneti . I mezzi meccanici possimo entrar innbosco che
spesso è pianeggiante e poosso avere delle ricostruzioni . Sistemi anglosassoni : commercial
thinning e pre commercial thinning. Pre commercial il ricavo e inferiore al costoe commercial
thinning il ateriale riesce a coprire i costi . Curve posso considerarle . Quelle della produzione
lorda . Il materiale perso nel poplamento onn gestito è ottenuto con il diradamneto . Il peso deve poi
essere valutato di vota in volta. Cominciare onc i diradamneti presto e farne tanti indicaizoni che
vanno a cozzare ocn la convenienza economica delgi interventi . Diradamneto da alle piante piu
growing space a livello di apparato radicale . Abbiamo così intervento che poi si chiude di nuovo .
Poi bisogna entrare far eun altro diradamneto . Il puto pi in cui si sta perdensdno i materiale . Per
definire gli intervalli i fa riferimneto ad un concetto di stoc e si fano delle analisi sulla densità
relativa del popolamneto . Noi poasiamo vedere che la competizione comoincia a manifestaris
uqando siamo . Capacità portante della particelle a. quando arrivmooa all’80 percento la mortalità
da comeptizione è sostanziale . Oltre l’8 percento le painte muiono perché perdono la
competizione . Con i diradamneti si rimane nella finestra di accrescimento e ognii qualcvolta si
riporta indietro la densità e negli anni si ritornoa a un valore di 80 percento e agisco con dente di
segma di numero di piante ad ettaro e dimensioni medie dei poopoamnenti . Per sapere quandi
individuare il diradamento e stand density index applicato in foreste italian . Applicato in
poopoalmenti di douglasia . Mette semplicemente in relazione un nnumero di piante ad ettaro con
ildimaetro medio . Questo mi dice dove epr una determinata dimensione possiamo avere solo un
determinaitao numero di painte. Nnel nostro popolamneto se abbiamo tante piante piccole e molte
grandi . Retta dell’autodiradamento e espoenente 3 mezzi . Indice di densità di popoalmento si basa
sull’esponenete . A nooi ci interessa che utilizzando indici che si basano sulla’utodiradamento posso
collocare nello spazio in funzion deladensità epr ogni specei abbimao un valore di stand density
index massimo per la specie basto su inventario di popalezione per la specie . Il valore massimo
deve essere calcolato . Nel grafico a destra abbimao un diagramma ci le nostre misure mentre a sex
pollici ed acri sul sistema non nostro . Noi abimao dimensione media del popoalmento . Il
ppopoamento si muove all’interno di questi sazio .se oltre il 60 percento cominciamo ad avere
moralità le apinte accreescono ed aumentano le dimensioni medie ed entrano nella zona oltre il 60
percento .se noi vogliamo ricavare tutta la biomassa prodotta dobbimoa entrare ogniqualcvotla la
diemnsione media del popoalmento di piante ad ettar si collloca nel 0 percento dlele painte ad ettaro
. Il popoalmento ricomincerà a crescere . Variabilità genotipica della coorte e della variabilità ocale .
Al posizione sociale delle painte nel profilo verticale del popoalmento utile in questi casi . Wolf o
albero lupo albero che per determinati motivi anche se forniscono u elemento di stabilit del
poopalmento rubano molto spazio al popoalmento . Sono piante dannose da eliminare . Aprametro
che dobbimao considerare . Caratteristiche intrinseche del popolamento . Con altri tipi sarà u
diradmaneto massale come quello visto nel caso delgi sfoli . Il diradamento può aumentare la
stablità meccanica del popoalmento . Piante dannose a avvenire. Dobbiamo cercare di aumentare la
stabilità dei nostri alberi . El painte possono così aumentare la stabilità e spazio occupato dalle
radici . Rocordiamoci semrpe . Particelle con la stessa altezza in funzione. Il popolaneto soggetto
alo stesso vento .dopo il diradamneto se vogliamo aumentar a stabilità subito dopo il diradamneto la
stabilità è inferire e poi aumentaaaaaaaa molto rapidamnete . Parametri da osservare per capire s la
pianta è stabile . Rapporto altezza e dimaetro e lunghezza della chioma . Nella bassa montagna c’è
una assenza di diradamneti ma tutte le apinte hannn chioma in altor perché c’è stata competizione .
O si interviene con apertura delle biche per rinnovare il diradmaneto ma ocn delle buche differnete.
Diradamneti li cassifichiamo in funzione di 4 parametri tipo grado intensità inizio ecc. quando
aprliamo di tipo del diradamento faccimoa riferimento ad un aspetto qualitativo vvero i princii che
ci fanno martelare la pianta . Se creiamo delel soluzioni di continuità en definite e le chiome se sono
bn separate il diradamneto sarà ocn una elevat aintesntià . Tipi di diradamneto : diradamneto deinifti
infunzione della posizione sociale delle apinte h eandiamo a riuovere. Diradamneto dal basso
otedesco agisce sulle posizioni sociali inferiori e sugli strati piu bassi . Diradamneto piu in alto piani
piu alti . Diradamneto delle chiome si va ad agire sula copertura del popoalmento . Diradamneti
misti . diradaeti che non resuppongono . Diradamneti si va in campo e in base al aprametro che si
scegke ci saranno piante che soddisfnao vari criteri . Nel diradamneto dal basso la martellata viene
effttuata sul piano domincato . Le piante che cadono non darebbero fastidio al popoalmneto
dominante . Ora il diradmaneto c’è la tendenza ad abbandonarlo . La puliizai del bosco non ha
nessun valore ed è una pratica che viene abbstanza bbandonata soprattutto seil grado è basso . Non
interrompiamo la copertura del popoalmento e non portiamo gandi vantaggi alle apinte che
rilasciamo . Al dipartita delle piante è iportante. Con i dirada neti ci sostiutiamo alla mortalità
naturale . In quelle classiche si entra in bosco e si rimuove quelle naturali . El painte con
diradamneto e grado ed intesnità maggiore . Eliminiamo ad esempio le piante biforcate e malate .
Rimuovo le piante . Distribuzione diamterica se la osservo in seugioto spostiamo la curva verso
destra e rimuoviamo la coda dlle classi inferiori . La forma di emdia e moda verrnao spostati verso
destra . Diradamento dal basso popoalmento di conifere prima del diradamneto e dopo dell stesso .
Il diradmaneto non va solo ad agre sulle painte dominate e orte ma anche sul piano doinante per
andare dale piante che danno fastidio . Otteniamo una struttura che ancora di piu è monplana ed
apbbiamo pulito la struttura. Il diradmaneto dall’alto facciamo altre considerazioi . In questo caso
eliminiamo piante mal conformate nel piano dominante . Per un popoamento puro . Il piunto di
partenza è diverso parto dall’alto e il mio intervento non porterà dei vantaggi alle painte che voglia
rilasciare . E piante dominate avranno un rolo di piante accessorie che avranno un modo doi essere
rilasciate. Con un diradameto vediamo coela curva cviene modificata . A questo punto si è
intervenuti ullle piante di notevole dimensione e non sule painte piu grnadi che hanno vinto
lacomeptizione esi accrescono meglio . Agiro sulla parte intermedia della distribuzione con una
percentuale maggiore sulle piante piu grandi . In questo caso abbiamo un popoalmneto
tendenzialmente coetanei forme che ritroviamo anche dopo il diradamento che è stato a scapito di
piante del apino dominnante oc unn portamneto nonidoneo . Il diradmnto è altro forte ele chiome
dele painte sono state liberate parecchio e le piante . Diradmneto forte la separazione delle chiome
permette una maggiore energia luminosa ricevuta dlale piante rilasciatr . Le painte doominate sono
rilasciate perhcè noi anche nelle zone dove abbiamo aperto di piu manteniamo una copertura dle
suolo . No dovrebbe ocoì subentrate una ulteriore rinnvazione . Rilasciare una ianto con strategia
per limitare l’ingresso di altre specie o di rinnovazione di altre apinte. Un piano dominaoto nonin
cometizioe puo avere dei vantaggi . Un diradamneto dall’alto con popoamento in cui vengono
indicate le painte che cadono al taglio . Il popoalmeto è evoluto e le piante di avvenire si sono
sviluppate ed andando ad eliminare le piate conun diradament dal’alto potevamo sviluppare le loro
chiome . Piante nell parte dominante e codominante . El piante piu cnaiddate si sono svilupate un po
di piu . Se osserviamo possiamo intervenire e decidere di intervenire con un altro tipo di intervento
dal basso rimuovendo le iante in quest profilo ed eliminare le piante negli strati superiori solo se
mal conformate . C’è un caso piu particolare che è il selection thinning o diradmanetroo dei
dominanti . Con lil termine di diradaneto selettivo facciamo riferimneto ad un diradamneto libero
che va a lavorare ulla qualità dei singoli alberi . Diradamneti con la selezione sui diradmaneti
classici . Sdiradamneto dei dominanti viene indicato alll’’interno dei diradamneti liberi . Qeusto tipo
di diradmaneto è a acarico di piante dominanti che epr un motivo o per l’atro manifestano dlele
caratteristiche basse dal punto di vista della qualità delgi assortimenti che hnnao provocato la
biforcaizone delle apinte che hanno nu ridototo vaore. Il diradmaneto è nel piano dominante e solo a
carico dei dominanti . El painte dominanti si da spazio ale codominanti che se sono cresciuute meno
non presentano le malformazioni . Non posso ripeterlo nel tempo questo popoalmeto e si fa per
correggere il tiro e si continua con i diradamneti visti prima e con altre situazioni . Se io mantengo il
diradmaneto per piu tempo rischio di aprire delle busche ogni volta che tolgo una pianta dominante
bisogna cos combinarlo os ostituirlo con altri diradamneti . Questo tipoo di diradmaneto
vieneeffetuato se le piante dle paino dominante presentano delle caratteristiche negative come
biforcazione . Se le piante dominanti sono piu soggette alle perturbazioni climatiche e ad un certo
punto vengono overtopped. Se le piante sono di ridotta idmnesione lassortimento ridotta dimensione
. Si può decidere di sostituire il toppo e se le piante sono piu basse ma non sono dominanti . E se le
piante sono dominanti possono sostiurire il poplamneto . Il termine ricorda il diradmaneto seettivo
che ha un altro significato . Condsideriamo diradmaneto dei dominanti . Diradmaneto dei dominanti
. I dominanti li rilasciamo . Nel diradamento togliamo i dominanti solo se hanno dei problemi .
Alcuni elementi climatici colpiscono solo le piante piu grnaid .abbiamo così lo svettamneto delle
apinte fino ad una certa altezza e le apite possono accrescersi con la fomra che ci aspettiamo . Le
piante al momneto dell amturità . Piante che hanno 10 15 20 anni . Esse sono piante a metà turno o
ancora prima . Le piante che hanno 10 centimetri a petto d’uomo possiamo sostituirle conle vicine .
Nei dirdamneti dla basso le piante abbattute , se si parla di sfolli e ripuliture , il materiale si lasci
ainbsoco perché costa troppo asportarlo . Entrando nel diradmaneto ci uoviamo in maniera ottimale
e poossiamo scegere se asportare il materiale che non è conveniente a meno che non ci simao ddelle
limitazioni o pericoli . Dipende sempre dalle dimensioni e dalla fase evolutiva in cui siamo e dal
mercato se ci coprano il materila epiccol il materiale si esbosca . Durante lo sfollo quelllo che si fa
si lascia tuttoin boosco e i alcune situazioni anche 10 centimetri il mercato li acquaista . Nella
perticaia si vende materiale come iballlaggio e material eprr carta o per particolari esigenze . Per
esmepio estrazione del tannino . Se è conveniente li portiamo fuori e se non lo è li portiamo fuori .
Proliferare di patogeni e altre situazioni sono importanti . In deteminati sistemi selvicolturali o nei
boschi di proteione spesso si lascia il materiale sempre inbosco e servirà ocme protezione per il
substrato superficiale epr la rinnovazione eccetera eccetera. Se siamo all’interno di rimboschimenti
possiamo attuare il diradamneto meccanico schematico e gemoetrico e. quesit diradamneti non
presupposngono la scelta del cnadidato . Decido così che dopo tot ani vado a ridurre la densità del
poppolamento seguendo questo shcema . Queste valutazioni le faccio in uffici e non in campo . In
questo diradmaneto ci sono dlel variazioni in cui cerco vedee la qualità del nostro sistema . Se è il
primo dirdamento e intervento . Vado a creare dlle file e strisce vuote vado ad organizzare il
popolamento . Questo tipo di popolamneto lo facico anche nelle formazioni di orgine artificiale .
Diradamneto per file : ogni 3 file ne asporto una . Diradmaneto dlela lettera b . si apsorta una fila
centrale e si asportano delle diagonali o chevron . Motivo dei diradamneti è perché si può entrare
ocn imemezzi meccanici e possiamo eprò fare dei diramaneit misti combinati in cui andiamo ad
eliminare dlele piante mal confomrate e facimoa un diradamneto meccanico er file e poi facciamo
un diradamneto dal basso . Altro sistema simile al diradmaneto schematico è il diradamneto
distanziale . Decido di sceglere una painta all’interno di unità di spazio . Cosa complessa e lo faccio
schmeaticamnete er unità di superfici e ogni tot ditanza vado e faccio l’intervento è diverso da
uqelli che vedo dopo perché seguono un criterio distanziale . Popoalmenti tendenzialmente coetanei
. Distribuzioni diametriche , piante che osno state eliminate . La martellata che va a ricadere conla
stessa etità .
Le piante migliori . Se vado ad aire sui piani superiori vado ad agire sui codominanti intermnedi o
sui dominati . Piu aumneto l’intensità e piu vado a distanziare lachioima sulle diverse piante. Se
parto dall’alto non vado ad interessare lo strato o piano dominato . In due momenti diversi abbiamo
analizzato la struttura verticale come si classifica e i diversi parametri ecc ecc . S epooi siamo liberi
di far un selezione differente e non seguiamo i principi classici ma andiamoo a dterminare la pianta
che cadrà al taglio in funzione di altre caratteristiche che sono individuali tendenzialmnete e
andiamo a individuare il singolo elemento . Idipiendentemente dalla possizionie sciale della apitna
vado a toglierla e vado a vedere il singolo elemnto lo martello opure no . Piante mal confomrate
oppre che hannocompetizione . Vedemo come uando entriamo nella selvicoltura ad albero e nei
diradaneti selettivi adiamo verso una selezionepositiva. Vediamo la pianta di avvenire e il
diradmaneto lo decido in funzione dell apianta . Alcune painte del piano dominato saranno utili per
proteggerela pianta di avvneire ad esmepio protegennodne il fusto e sono di educazione e
mantengono la piant aonc un prtmaneto forestale . Causo così una ridotta autipotatura e dei nodi .
Selvicoltura ad albero varie fasi . Diradmaneto seletivo o che fa parte die diradameti liberi .
Diradmaneto . Con modalità complesse e soprattutto viene per ogni stadio evolutivo definito un
obbiettivo differente . Menteniamo lo stato di salute del pooplamento e facciamo. Dobbimao
considerare l’evoluzione del popolamento con educazione collettiva che è quella che riduce al
densità nel popoamento . Mentre se si parla di individuali condsideriamoola singola pianta .
Sieliminano le piante cha dnno fastidio . Unità in cele di didradamneto dove si individua il
cnadidato o pianta di avvenire . Si definiscono piante indifferenti o concorrenti o dannose al
candidato . Piante utili di specie differneit . Apinte utili servono a protegger il cnaiddato . E apinte
idifferneti se onn creanoprobllemi le possiamo lasciare. Lepiante concorrenti vengono invece
selezionate e cadrano al talgio . Parto così suubito dal presupposto di fare una sleezione positiva e
devo individure un albero scelto o cnadidato . A volte si rilasciano gli indifferenti percè potrebbero
sostiuire il naiddto . Il candidato viene scelto e quando lo o scelto vedo se si presentan oppure no i
idfetti della fase successiva . Questo deve essere compensato da una qualità di numero ridotto di
piante che dnano la remunerazione della gestione . Producento i fusti di ciliegio odi ciavardello
ripago gli intervenit fatti co un gran margine . I candidati sono scleti e eliminiamo i concorrenti e gli
indifferenti li lasciamo anche in funzione del fatto che maniteniamo un fusto libero da rami . Se
faccio delel scelte selvicoturali devo considerare nel’alltoo pratico se la pianta mi ostacola
l’esposboco e ogni tanto si eliminano le piante che si possono rilasciare . Diradmmaneti fatti con
linee di gru a cavo devo fareuna mappa idonea per tracciare la linea . Devo poi tenere in
considerazione qestoquando fremo la martellata .
Diradmaneto dobbiamo ancor acaratterizzarli scondo alcuni parametri . I diradamenti possonoessere
definiti a seconda dle tipo dle grado . Qundo intendiamo l’intensità del diradmneto e al numero e ala
unatità di massa parliamo del grado di diradamneto che può essere debole moderato forte fortisismo
. Il diradmaneto debole non copre mai tttal acopertura. Diradmaneto forte interrompre il
diradmaneto ache in modo prolungato . Se ci troviamo nella famiglia dei diradmaeti dall’alto e dal
basso utilizziamo delle accessioni differenti . Diradamento dal basso ( debole moderato forte o
superdiradmaneto ) . quello debole si occupa di elliminare il morti ed è un diradmaneto che non
viene eseguito eprchè è una pulizia del bosco . Quelo moderato porta via le apinte del piano
sottmosesso ma anche alcne malconfomrate dle pianocoodminante . Opi partimao dal basso e
entriamo nel painto dominnante interomprnod lcampertra e togliendo le painte maldominanti
malconfomrmate e riduciamo ilnumero degli effettivi. Chiome che vanno a reucperare l spazio.
Semrpe nella famiglia dei diradamneti dal basso ci sono altri diradamneti che si succedono nel
tempo organizzati ocn delle intensità differenti. Diradamneto celero incremetnali : precoce inizia
molto presto ed ha una nitensità forte. Graduale diradmaneto forte e man mano che seguono i
diradmaneti sono deboli . Famiglie di diradmaneti che si sono applicate in sistemi centroeuropei e
che sono state cidificate nitensit a nostro piaciento e inbase alle carattersitche dl poplamento opure
possiamo inserirci in una serie di interventi definita dal iano di assestamneto . Quno parliamo dei
diradamneti dall’altro i gradi sono ridotti e stimoa già intervenendo sul piao dominante e stiamo gi .
Diradmaneto dall’alto e forte libera ogni singoa chioma e interrompe la copertura. Quelli forti
iterrompono la copertura delle chiome . Per definire l’intnesità de diradmaneto e il numero di piante
da rilasciare e cceteral. Poassiamo utilizzare per esempio le tavole alsometriche che ci danno un
numero di piante ad ettaro epr quell’età e specie in condiizoni normali . Abbiamo delle classi di
fertilità in base all’altezza de popolamento . Area basimetrica quela massima quella ottimale e
quella critica . Per esmepio stock indici un po piu complessi epr esempio fattore distanziale di
hartbeckin raaposrto i percentuale tra distanza media delle apinte nel popalmento e altezza
dominante . Facciamo un rapaposrto cojn .laltezza dominante e in base a questo aprametro pissiamo
individuare qual’elottimale per la speceie intervenire co diradamneto ose non dobbiamo intervenire
. In rimboschienti la distanza oo spazio delel painte è gi ain partenza ottimale e in italia è stato
applicato a rimboschimenti di douglasia . . non sono piu regolari ocme una volta ma si fannno
quando si fanno ed è diffiile seguire e regoe in maniera ferrea. Indicaizone quantitativa sul
diradamento possiamo ottenre degli indici sempici come rapporto con painte medie del
popoalmento e diametro medio del popolamneto . Possiamo così aere delle famiglie di numeri e
rappporti . Alcune in cui il dimetro medio dlel epiante aposrtate arà amggiore dle diametro medio
del popolamneto prima del diradamneto in base al fattore che è maggioe minoore o uguale ad 1 .
quand’è che il dimaetro delel apinte rimoss e. diradmaneto dla basso . In quae sarà il contrario nel
diradmanto dall’alto non sempre ma lo è semrpe . Nel diradmaneto dall’alto . Nel selction thinning
ad esmepio togliamo sempre quelle piu grandi . Lo stesso valore di dimaetro medio dele painte che
tagliamo e prima del diradamento lo abbimao ocnil diradmaneto meccanico . Con i nostri
diradamneti possiamo definire i diradmaneti in funzione del tipo. An mano si allontana e a quel
punto possiamo confrontare l’intensità nei popoamneti a nche il diradmaneto libero ci da dei
rapporti inferiori all’ anche perché non vado a toccare le paitne grandi che lascero sempre in bosco .
Grad del diradamneto come si possono visualizzre in un poplamneto . Popolamneto che è di un pino
nordamericano sono stati fatti diversi diradamneti per il diradaneto dal basso utilizziamo il a b c d
coe i voti all’univeristà . Dal basso di grado A che non viene riportato e in B C D . sono stat
eeliminate le apinte dominate e poi codominanti e in quello d abbiamo separato bee le chiome .
Diradmaneto moderat e forte e super diradmaneto . Se vediamo il popoalmento dall’alto osserviamo
subito che in questo caso viene riportato la’eto basso ed abbiamo eliminato le piante dominate che
non avevano access alla luce . In relata osserviamo che non abbiamo cambiato nulla a livello di
copertura e nelle relazioni competitive diradmanteo dla basso debole spreco di risorse e ha n senso
se devo diminuire il combustibile .devo così distanziare le chiome o se ho dlel aprticolari esigenze
fitosaniterie . Nnell’opposto nddella figura ci tutt ele chiome sono state liberate almeno da un lato e
questo ci permette id lasciar passare piu tempo prima del prossimo diradamento vantaggi e
svantaggi dal punto di vista gestionale . Se le chiome is chiudono rientriamoo in bosco per
mantenere levato l’incremento e l’accrescimento dlle apinte. Quando mi conviene entrare in bosco e
alpplicare il diradamneto cn elevata intensitaà nei primi diradmaneti ad esmepio . Dove le apinte
sono molto reattive ed è tuile intervenire con le mano penate . In situazioni di elevata intensità
comincia ad essere importante il popolamento stessi . dobbiamo po comprende r il emrcato
locale e se è recettivo per il mercato locale . E il prezoz è buono possiamo aumetare l’intesità del
diradmento e se è previsto che devo fare un diradmaneoo di un cero tipo non devo stravolgerlo e
devo bilanciare queste esigenze . Si può così dilazinare il prossimo intervento .se c’è un
popolamneto misto in cui una delle specie non è gradita posso applicare un diradmanetointenso per.
Diradmaneo pesante e pooplamento instabile . Se gia il popoalmneto è rado è inutile che continui a
diradarloe se il mercato in quel momento non è recettivo per il ametriale posso intervenire in modo
piu leggero e tra 1’0 ani il mercato deve essere piu recettivo e faccio un diradmneto di tio forte .
L’intenistà deve esere nellecondizioni del popoalmnto e dell aremunerabilità del poppoalmento
stesso . Per l’eta di inizio facciamo dinstinzione tra diradmaneri precoci ( prima della culminazione
dell’incrmeneto in altezza , molto efficaci eprchè la pianta è n una fase che si accresce moto. La
ipanta reagisce bene alle nuove condiizoni ) . superato questo incremneto l’elasticità della chioma
non è piu cosi realttiva . Sorpatturro per el specie che soffrono l’ombreggianeto e l’eccessiva
competizione i diradmaneti precosi son pratimcamente indispensabili . Intervenire precoecmente
prima della culminazione dell’incremneto in altezza è la cosa migliore. Le specie eliofile e pioniere
avranno un picco ppiu precoe . Per esmepio il pino silvestre ha u picco precoece . Il rpimo
dirsdmneto dipenderà dls sito e dalal specie . Per aiutarci ci sono diversi strumenti che mettono in
relazione l’aktezza dominante con l’eta e la classe di fertilità del sito . Con queste curve ci viene
indicato quando iniziare il rpimo diradmaneto a seconda dell aferitlità della staiozne . Curva vista
relatia a dei rimboschimenti di abete di siscas. Co’è che comporta il periodoo di inzio . Bisogna fare
i diradmaneti quando le chiome si toccano e noi vogliamo sostituirci ala mortalità naturale . Se
cominciamo presto il diradmaneto abbiamo molta scelta e poossiamo sceglere le aipnte da lasciare e
da togliere . Il nuero di piante tra cui sceglere si riduce poi se comincio tarid la comeptizione
naturale e riducomil numero degi interventi e il numero di piante che taglio è inferiore rispetto ad
un inizio precoce . Scelta tra inizio precoce e tardivo . Se lascio il mio pooplaneto denso per un po
spingo all’autoopotatura pr un po e per alcun e specei mi può essere utile tardare il diradmaneto per
portate piu in alto possibile la chioma e laculminazione avviene a 10 20 30 anni . Io intervengo ma
lascio fare alla antrua . Qundo non entro con le potature . Frequenza è un concetto semplice e si dice
che i diradamneti sono frequenti se l’intervallo tra un diradmaneto e l’altro è un decimo del turn. Al
freqiesnza dei diradaneti è legata al tipo e al grado del diradamneto . Se faccimao un
siperdiradmaneto lo stesso non sraà freqente nell’area e prima ce ci ritroviamo in una sitazione di
competizione potrano passare anni e dipenderà dlla specie e dal sito . Diradmaneti frequenti sono
oggigiorno tendenzialmnete rari perché costano molto . Si preferisce intervenire meno piuttosto che
molto frequentemete . Si interviene con a meccanizzaiozne spita se si interviene frequentemente .
Se i turni sono brevi sarà impossibile far un diradamneto ogni 4 5 anni e discriminizamo il
diradmanto così . Diradmaneto dall’alto debole con età di inizio e frequente noi diciamo che tutti gli
elementi necessari per comprednere di che cosa si tratta e per quanto tempo è svolto . Variabilità
notevol i ogni ingolo parametro 4 parametri e il diradmaneto è eterogeneo negl aspetti che
applichimoa . Gli effeti del diradamneto sono 1 legati all’aumento della stabilità dele piante . Pianta
molto filata con chioma molto in alto . L’apparato radicale sarà compresso nella zona di pertinenza .
Il diametro saràmaggiore e la chioma profonda e l’apparato radicale avrà avtuo piu spazio per
radicarsii. Nel nostro appezzamneto . Aumneto della stabilità del popolamento . I idradmaneit in
questi casi sono indispensabili per arrivare a fine turno . Le 3 curve della massa totale corrente e
principale . Corrente in un dterminato momento e forma i denti di sega . Con un diradmaneotporto
via una quota parte di una massa corrente e poo na principae . La massa totale è data dalla sommma
della massa principale piu la massa tagliata nei diradmaeti. Curve degli incrmeneti fanno
riferimneto ad u popoaletno in accresimcneto . Con i diradmanet ifaccimao crescere alcune piante
molto piu di altre . Se il ostro turno è tecnico la dimensione la raggiungerò prma . I diradmaneti
possoon influire sul turno ne tradizionale ne finanziaro che dipendono da altri fattori . Diradamnti
altri effetti . Piante malate e fonte di sviluppo di aptologie e difesa contro gli incendi boschivi e se
arriva il carico di combustinbiel morto e di paiitne indipendenti e piano dominato i mot esituaizoni è
repsonsabile di incendi distruttivi . Ci sono così notevoli vantaggi per i diradmaneti che sono quelli
che si psindono a falri e ci sono degli svantagi : costano e la stabilità dle poplamento nel beve
periodo può essere compromessa. I diradaneti dal basso non hann vantaggi se non i pochi. Efficiacia
e convenieza economica sono importante . Cerchiamo di ridurre le operazioni da effetturae per
mantenere efficaci queste attvità . I diradmaneti che vanno ad intervenire sula desntà del popoaento
permettono di spostare in avanti la culminazione dell’incrmeneto . Se il nostro interesse è arrivare
allamassima produzione dobbiamo incremnetare il turno . Applucando i diradamneti ci sono piu
spazi a disposizione eor le radici e le chiiome . Il poopalmento diradato e non diradato sono
diifferenti . Abbiamo una culminazione che viene mantenuta piu a lungi . La pianta continua a
crescere fino a un certo punto poi riduce l’incrmeneto e poi ripredne a crescere . Al culminazione la
abbiamo piu avnati . Cosa diversa per il turno tecnico : se facicocrescere le piante piu in fretta se
l’assrtimento è di 50 centimetri la pianta arriverà a quella dimensione in un popalneto diradato
rispetto ad uno nonn diradato . Io posso allungare il turno . Turno finanziario dipende da altri fattori
per esempio collegati al turno fisiocratico . Se io alla painta do piu spazio l’incrmeneto medio sarà
maggiore e si sposterà nel tempo . Tagli intercalari fine

tagli successivi

anelllo di congiunzione tr aintercalari e successivi . Legato alle caratteristiche dlel hciome delle
apinte. Solo nell’utkkmo diradamneto andremo a considerare le caratteristiche delle chiome in
funzione dell. L’ultimo diradmaneto sarà il talgio di preparazione. I tagli successivi sono una forma
di trattamneto dellefustaie coestanne . Trattmaneo a tagli successivi : il nome è dato dalla modalità
cn la quale viene fatto il taglio . Il soprassuolo è eliminato in forma gradulae . Alcuni tagli ci
saranno sempre altri sono facoltativi. Taglio di sementazione : io entro e vado a liberare spazio per
l’insediamento della popoalzione . Asporto una quota prte di volume delle piante . El apinte che
rilascio hanno il compito di diesseminare e proteggere la rinnovazione . Taglio di reparazione o
facico quando entro in bosco ma qguardando le chiome le stesse sono striminzite . Piu ampia è la
chioma e la fioritura e la fruttificazione . El chiome che ci servono sono espanse e se le condizioni
non sono perfette allora l’utimo diradamneto sarà vocato alla preparazione del soprassuolo. Non è
sempre necessario ma solo quando le caratteristiche dlele ciome non sono soddisfacenti . La
rinovazione si insedai dopo il rtalgio di rinnovazione e semntazione . Il taglio di sementazione viene
effettuato riduecendo la densità e mantendendo le piante che voglio rinnovare . Le painte devoon
essere mantenute nela poopalzione e traferite alla stessa. Tagli successivi per specie sciafile e per la
rinnovazione naturale . Viene ache applicato alle specie eliofile e il mio taglio disementazione è
applicato alle specei eliofile . In trealta rimane ancora una copertura ma si tratta di specei ce si
rinnovano sotto copertura siamo nelal . La percentuale di iante asportate o rilasciate influisce sui
tagli successivi sul numero e sulle caratteristiche . I talgi secondari . I tagli secondari non sono
sempre presenti a tagli di sgombero e ttalio di sementaizone . Tagli secondari hanno il compito di
ridurre gradualmente la densità delle piante lasciate a disseminare . Se io ho attuato un taglio di
sementazione asportando il 70 percento delle painte qunti tagli secondari adnro a fare ? Neanche
uno . Disseminazione e metà di see passa al taglio di sgombero . Tagli secondari saranno fatti a
seconda dela densità residua e di come l rinnovazione si insedierà nel sito . Distanza tempoerale tra
il taglio di sgombero e se la rnnovazione stenta a d insediarsi posso alllungare la distanza tra taglio
di smeentazione e di sgombero . Se lascio il portasemen ad un centro punto il periodo può diventare
eccessivamnete lungo . Il poopalmento che si genera sarà marcatamnete coetaneiforme . Anche in
questa situazione parliamo di fustaia coetanea. Se la rinnovazione afatia ad insediarsi si può fare
ricorso alla rinnovazione artidficila e. rinnovazione naturale e specei sciafie. Pino silvestre e tagli
successivi utilizzate con questa specie . Taglio raso con riserve è differnete. Questo dipende dal
numero di piante che si rilascia con il taglio di sementazione . Per le specie elofile possono essere
considerati simili tutto dipende dal numero di piante che is rilascia . E aipnte che rilasciamo dopo il
talgiodi smenetazione hano anche piu anni per crescere . Lasciare gi individui migliori a
disseminare può aumentarr il valore dele apinte perché aumentano le loro dimensioni. Le painte
sono cresciute ocmunqeu n foresta e possono essere instabili o avere ani da cottatura della corteccia.
Protezione laterale anche è differnete dal concetto di taglio raso con riserve s emanteniamo
coperture elevate. Tagli secondari differenti da quellli conriserve. In seguto al taglio di sgombero
quando avendo lasciato piante grandi si creano delle buche e a vlote è necessairo intervenire a
rimboschimenti in piazzole corrispondenti a piante grandi .s e si lavoa su specie cno un
temepramento non così sciafilo potremmo avere delle difficltà . Nel caso dei tagli successivi ci
troviamo in una stuazione di curva . Rinnovazione si è gia insediata nle momento c . a sinistra di a
abbiamo curva ocn denti di sega e per otenre una buona gestione con tagli successivi . I questo caso
è necessarior effettuare i diradamneti con specie che devono disseminare cn buona intensità . Se i
diradmanet sono stati fatti in maniera regolare ipotetiamnete non dovremmo fare il taglio di
preparazione . Il taglio di searazione sarà in corrispondenza delle annate di pasciona per avere
maggiore disponibilità di seme per ridurre il periodo di rinnovazione . Migliore sarà a ridurre il
numero dei tagli secondari . Dopo il taglio di smentazione devo veere quanti tagli secondari e
quando fali . Tagli successivi di una fustaaia di faggio dopo un turno di 100 ani si individua un
periodo di 30 . il turno di 100 anni è ilminimo dell sementazone. La rinnovazione magari non parte
subito . Il punto critico del ssitema è il periodo di rinnovazione. Queste fustaie stannoorganizzando
una allungamneto dei turni che può essere a 120 anni ad assorimenti inferiori. Qunado entro nel mio
poplamento faccioun taglio di smeentazione e mn mano faccio i tagli secondari . La rivnnovazione
si inisedia soloin seguito ai tagli di smeentazione . Accrescimmneto delle ipante rilasciate. Le prime
piante rilasciate hanno 100 anni e le altre 130 anni . La rinnovazione non è così ostacolata dalla
copertura ma la posso anhc evvantaggiare . Nel taglio di sementazione non c’è rinnovazione ma con
i tagli successivi ho qusta problematica soprattutto ni quelli disgombero . Per un periodo di
rinnovzione lungoo. Il danno meccanico può essere e pu danneggiare la nuova ccorte ce si è
insediata . Se il nostor popoalmento per esmepio non abbiamo effettuato diradmaneti regolari
dobbiamo entrare ocn un talgio di chiusura. In alcune situazioni alcune piante possno avere
necessità di un taglio di preparazione e in questo diradmaneto vado a lvaorare sulla chioma delel
apinte con finalità riproduttiva . Poi faccio un taglio di sgombero e ci sono tagli secondari .
Popalmento misto con specie intermedie rispeto al temepramento nei confronti della luce posso fare
unn tagli successivo e poi ritorno al popoalmento iniziale. . la difficoltà sarà riuscire a ocmprendere
le carattristiche delle singole specie per non favorire ua rispetto all’altra. Taglisuccessivi uniformi :
lo applico su tutta la particella e area. Unità strutturale : unità omogenea nella particlela. Una volta
la particella corrispondeva ocn il popoalmeto e adesso invece eterogeneità nella particella con aree
che si accrescono meglio e al particella non corrisponde con il popoamento . Una volta no . Sulal
particella tagli successivi uniformi . La particella è circa 5000 metri quadri . Taglio successivo
unifomre in superifci superiori ai 5000 metri quadri . Se non è così e meno tagli successivi per
piccole superfici , su aree ridotte e si differenziano nella forma dell’area di intervento e da dvove
partità tagli succesivi a gruppi strice e orlo . Idmensioni ridotte. Tagli a gruppi aprtono da un nuceo
di rinnovazione. Nella fustaia abbiamo tendenzialmnete delle zone idonee a ppre rinovazione . Se
partiamo dal presuppost che non ci sarà taglio nel nucleo di rinnnovazione . Taglio di sementazione
e taglio di sgombero e poi taglio di smeentazione . Concentricamnte facciamo i tagli successivi i
tagli devono essere organizzati . Nel talgio di sementazione ci portiamo verso l’esterno e non
passiamo con i fusti sopra i nuceli di rinnvoazione . Nell’anello verso l’interno facciamo . Danni
sulla rinnovazione li abbiamo nei letti di caduta. Nel nostro popolamneto faccimao dei tagli nei ga
iniziali. I nuclei di rinnovaione li andiamo ad allargare. Man mano mi alontano sempre di piu
abbiamo un sistema a gruppi . Tendenzialmnete il periodo è moolto simile ma quello che cambia è il
periodo dei tagli . Tendenzialmnete io non creo danni sulla rinnovazione . Nuclei di rinnovazione
partire da quelli. Sistema è utile per rinnovare specie sicafile e mantenere un mescolanza di specie .
Ci sono poi delle uletriori modifiche di questo sistema applicate nelle foreste iste che vanno ad
assomigliare alla fustaia disetanea. Nei tagli successivi parlo sempre di fustaia coetanea. Il periodo
di rinnovazione rimane nell’ambito della percentuale ipotetca del 20 percento rispetto alla
lunghezza del turno . Giocando sulla ampiezza dei grupi posso giocare sulla composizione specifica
dei nostri gruppi . La rinnovazione si insedia dopo il taglio di sementazione . Il taglio a strisce è
simile a quello precedente am avviene a stricsce e faccionnu taglio di smeentaizone e poi procedo
nche contro la direzione del vento i modo tale dmantener eil poopalmento protetto se ho un
margine del bosco dove si è già insediata la rinovazione poi lo posso anche creare . Procedo così
con i tagi andando in direzione opposta a quellla del vento . Molte volte protegge il sito dalle gelate
e può dare una protezione dal vento SHELTERWOOD ( SHELTER = PROTEZIONE) . Taglio di
sementazione ho una area che procede con la rinnovazione e ho il mio popolamneto che procede di
conseguenza . Per far partire il tutto posso utilizzar iltaglio successivo a orlo o di wagner. Questio
tipo di intervento trova riscontro nei tagli successivi a cuneo o ventaglio dove abbiamo la direzione
del vento dominante per minimizzare il danno con le fasi di esbosco e possiamo anche seguire
l’andamnetoo del vento . La dimensione e forma delle tagliate in questo caso hanno questa
direzione . Fondamnetalmente ho dlle vie di accesso da ua parte e dall’altra. Queste due sono due
piste su cui posso estrarre il materiale e possiamo apssare per il popoalmento interessato da tagli e
possiamo arrivare alla pista id esbosco e questo minimizza il dannno . Popoalnneto a stricsce devo
passare nlelle aree in rinnnvazione per ua superific emaggiore . In uesto caso abbiamo un ottima
condizione tra l’andare nella direzione del vento e sferuttare i tagli . Se abbiamo unna buona . Il
taglio può essere combinato con tutte le vie di esbosco possiamo allargare sempre di più il nostro
cuneo e tutti gli esboschi vengono fatti in un moodo tale da minimizzare gli impatti . Nei tagli a
strics. Minimizziamo la distanza dall’accesso . Tagli combinati possiamo combinare i tagli succesivi
a grupppi con i tagli a strisce. I tagli successivi a gruppi onn possiamo poi iniziare con degi
itnerventi . E particolari interventi avvengono su piccole superfici e poi dobbiamo mantenere la
fustaia coetanea sul taglio a superfici . Come possimoa cmbinare i tagi a sementazione procedendo
nella direzione di avanzamneto dei tagli possiamo fare dellecombinazione degli interventi che sono
abbastanza complessi ma sono molto piu malleabili rispetto alla singola posizione . Abbiamo fatto
dei diradamneti inamniera accurata. I tagli successvi a gruppi regolari . Si basano sulle linee di
esbosco e si faceva riferimneto al concetto del limite di trasporto o ditanza tr 2 piste di esbosco .
Questo intervento no può prescindere dalla viabilità forestlae. Io minimizzo i danno al popoalneto
se posso entrare con delle vie permanenti . L’obbietivo è quelo di non intervenire nelle nostre piante
passando attraverso una area in rinnovazione sennò danneggerò i popoolamento . Se aumento
l’entropia entro nei tagli successivi regolari . all’’interno del popolamneto alle vote siamo tra fustia
acoetanea e disetanea . Il sistema vado a ricercare i nuclei di rinnovazione ma siccome il
popolamneto è denso magari vado a creare delle chiarie in cui si può insediare la rinnovazione e
vado ad allargarle . Alla fine avremo una coorte con età confrontabile . Con questo metodo avrò dei
popolamenti misti . Posso anche manipolare la composizione specifica a questo livello . Svizzero
perché è stato implementato in questo sistmea. Faggio taglio successivo . La specie è sciafile a si
presta molto bene a questo trattamneto . Tagli successivi . Utilizzazione del soprassuolo dilazionata.
Con i tagli successivi porto via con due tagli e in tagli secondari sostengo molti costi che possono
essere controbilanciati da una buona produzione ma i costi degli interventi aumentano . Con il taglio
dismeentazione posso individuare i etodo ppiu economico ma se si insedia la rinnovazione è un
problema . I diradmaneti devono essere effettuati al momento e posto giusto .l’elasticità di gestione
è scarsa e allontanarsi da questo va a precludere le cose . Io raccolgo dopo 130 anni il mio
investimneto . I tagli successivi uniformi hanno il vantaggio di mantenere una copertura continua.
Se si generano dei popoaleti troppo omogenei la biodiversità può essere anche non molto elevata.
Applicazione alle speci per esempio a specie piu eliofile pino silvestre .
Popolamneto dove c’è un piao di rinnovazione . Facilmente farò dei danni alla rinnovazione .
Periodo di rinnovazione dovrebbe essere corto . Al faggeta ha struttura coetanea e leggera. I tagli di
conversione e avviamento all’altro fusto . Annata di pasciona e rinnovazione di faggio per esempio .
Non è un problema la rinnovazione e facilemtne si insedia la rinnovazione . Vicino al piede delle
piante la rinnovazione è spesso piu scarsa e dovremmo intervenire con della rinnovazione artificiale
. Am abimao una lacuna di rinnovaione e può esserci un ingresso di altre specie controllate . Coe
per il taglio raso noi facciamo riferimento a particolari distrubi che possonoo geenrare questo
popoamento . Quelli che vannoa ridurre il numro degli effettivi . Di moderata o bassa severità . Con
i tagli successivi asportiamo il ametriale e con il distìuro il materiale rimmarrebbe sul campo . Tagli
successivi e tra 10 giorni cominceremo ad analizzare la fustaia irregolare e disetanea . .

tagli successivi già afrontati . Simmilitudine con alcuni tipi di disturbo vanno ad intaccare una
percentuale del pooalmetno maturo ed adulto e vanno a ridurre la copertura al suolo . Vantaggi e
svantaggi del sistema a tagli successivi . Quai possono essere considerati dei vantaggi dei tagli
successivi . Vantaggi e svantaggi del taglio raso . Per esmeio qualche svantaggio del taglio raso
viene ridotto ? Per esempio per quanto riguarda i roblemi di erosione superficilae. Aspetti per
esempio legati ai costi : le piante che lascio per piu tempo possono raggiungere una diensione
maggiore e possono avere un valore maggiore . Se il mercato è disponibile a recepire questo
amteriale io posso incrementare i miei guadagni . Il massimo vantaggio è quello di avere tutto in un
unico momneto . per avere degli introiti piu reolari devo ricorrere alla gestione con trattmaneto a
taglio saltuario o fustaia disetanea. Piu compichiamo il sistema e piu abbiamo costi . La
rinnovazione si insedia dopo il taglio di smentaizone . Se vado ad utilizzare una pianta la devo
abbattere letto di caduta direzione id esbosco e in queste superfici arreco danni alla rinnovazione .
Quando la rinnnovazione è insediata e lignificata il danno è permanente nle caso di rinnovazione
elastica e fusto in stadio erbaceo . Il danno è riassorbito alla fine del periodo di rinjvoazione si
interviene . Erp quanto riguarda la qualità del prootto del bosco non è molto diverso da quello
ottenibile con il taglio raso . Con il taglio raso proddotto piu standard e con regolarità di crescita
maggiore . Nel taglio successivo se libero le piante grandi le stesse si accrescono velocmenete echè
e ho liberate
9 min lezione 16
il mercato vorrebbe piante della stessa dinesione con u accreicmmneto costante . Io posso
selezionare le apinte che devono disseminae e fare un ulteriore controlo sulla rinnovazione . Con i
tagli successivi su piccole superfici abbiamo creato dei popalneti abbastanza borderline e alla fine la
coetaneita del popoalmneto nn è così netta ocm abbiamo visto in precedenza . Oggi vedremo il tipo
di trattamneto che poossiamo attuare nella fustaia multiplaa a e disetanean

multiplana ( abbiamo delle chiome verdi in tutti i pianii. Abbaimo sulla stessa superfici piante
giovani vecchie piccole e grandi . E’ una questione di dimensioni in quanto c’è un periodo di attesa
piu o meno lungo he viene occupato dalle piante nelllo stadio dominato e può durare moto a lungo .
Questo sistema ben si presta lal coltivazione di specie in poopamneti misti e gioca sulle condizioni
microclimatiche e le specie che si prestano a questa cosa sono le specie sciafie . Quando al
rinovazione si insedia resta in attesa di condizioni idonee e che venga fornita luce . La rinnovaizone
può rianere anche decine di anni . Quando arriva la uc poi le apinte vanno ad occupare i
pianidominanti. Il concetto di età eprde di significato . Età cronologica e fisiologica, la si misura
doopo il periodo di compressione da quando la piantina è stata misurata . Se nella fustaia coetanea il
concetto di età ci è utile per parlare di turno nella fustaia disetanea non si considera il turno ma la
distanza tra gliintervente. Fustaia disetaneiforme multiplana o irregolare. Per la coetanea anche in
qusto caso è meglio parlare di fustaia disetaneiforme . La fustaia può presentare una struttura con
piante di diverse dimensioni. Nella monoplnaa ci sono piante della stessa dimensione
tendenzialmnetenella stessa particella . La distribuzione nello spazio delle ipante può essere
differente ea seconda delle classi cronologiche . Le piante giovani tendenzialmente sono in gruppi
mentre le apinte grandi tendono ad essere piu distanziate fino ad avere un iperdispersione o
distribuzione casuale alll’interno del popolamento . Nella gestione di questo tipo di foresta
dovremmo far attenziione a come gli individui si disperdono nelo spazio . La rinnovazione ci deve
smepre esere e con gli interventi andremo a liberare dei nuclei. Nella foresta disetanea la
rinnvoazioneè sempre presente. Nella fustaia monoplana ci deve essere dopo il taglio di
rinnovazione . La rinovazione è da incrementare con i tagli . In effetti anche dal punto di vista
operatio il rappoto tra piante grandi medie e piccole è fondmanetale per mantenere una struttura
nella foresta disetanea. Costanza di rinnovazione nel popoamento e bilanciamneto tra diverse classi
dimensionali diventa i nostro punto di interesse. Noi doobbiamo amntenere la curva disetanea nella
distribuzione dei diamnetir . In uesto caso abbiamoo una distribuzione esponenziale negativa. Ci
sono dei parametri propri di questa fustaia. Statutra fa riferimneto alle aipnte piu grandi ad ettaro .
Fustaia moonoppana ha un altro aprametro . DIAMETRO DI RECIDIBILITa’ la fustaia disetanea ci
ricorda il pooopalmento naturale di norma . Crolli di singole piante o grupi di piante con la fustaia
multiplana non troviamo piante di un metr un metro e venti . Diametro di recidibilità . Diametro
superato il quale la pianta cade al taglio . In passato veniva esclusivamnete applicato il dimaetro di
recidibilità uno entrava in bosco e tagliava le piante su un diamtro particolare. Questo degradavail
popoalmento . In realtà quando entriamo con il taglio saltuario nel popoalmento epr gestirlo
emantenere la struttura disetanea . Fare mo degli interventi a carico de popoalmento che rilasciamo .
In alcuni casi rilasciamoo le apinte di grnaid dimnesioni anche se hanno superato i diametro di
recidibiltà . Taglio saltuario unica forma ditrattamneto che si appliaca alle fustaie disetanee.
Distribuzione degli effettivi nella classe dimaetrica dei 20 e 50 centimetri . Rappresentazione della
classe dimetrica dei 20 centimetri prima lass edimaetrica che si misura , 17,5 centimetri è la soglia
di passaggio della fustaia . Se guardiamo l’eta delle apinte che ricadono in questa classe dimaetrica
abbiamo piante che hnno qualche decina di anno fino a 130 anni . Queste painte possono poi dar
origine a degli accrescimneti sostenuti . Le piante che hanno liberate riescono a sostituire la chioma
con foglie di luce anceh se sono cauvifooglie hanno bisogno di aqualche hanno per recepire le
nuove condizioni . All’inizio siccome si parla di specei sciafile possono anche rimanere adugiate
sotto copertura per un periodo di tempo lungo . Colpo di frusta la pianta vinee liberata e ricomincia
a crescere con degli accresicmneti sostenuti e rapidi. Dalla fine del periodo di compressione
abbiamo . Un perdiodo di cormpressione qualcosa è successo e a apinta ha di nuovo potuto
accrescersi . Questo aspeto ci garantisce la presenza della rinnovazione . Abbiam una banca di
giovani piante in attesa che le condizioni siano migliori . Non apppena creiamo le condizioni idonee
er il loro svilupo le painte partiranno . Problemi di forma di gestione . Questo accrescimetno
irregolare crea dei problemi tecnologici . Per alcune applicazioni questo materiale non è idoneo . In
alcune specie questa ariazione di accrescimento può portare alla cipollatura o distacco di anelli di
accrescimento continui . Possiamo osservare anche il difetto del palo . La rinnovazione rimane in
attesa dal punto di vista gestionale ci va bene ance se non dalla gestione dei accrescimenti. Forest
giardinee: veniva gestita con l’aspoortazione di alcune iante e manteniamo una copertura totale del
soprassuolo e possiamo avere ad esempio noon abbiamo problemi di erosion artificiale . Abbiamo
continuità di occupazione dello spazio dal punto di vista orizzontale e verticale . Se consideriamo la
coltivazione di questi tipi di bosco ottimale dal punto di vista ambientale . Questo sismtea però è
stato ottimizzato per la produzione di biomassa in maniera sostenuta nel tempo . Abbiamo sempre la
rinnovazione presente e la produttività della particella dovrebbe eessere constante .q uando
entirmao con dei tagli cambiamo la struttura del ppopoalmento e la produttività rimane pressochè
costante . Questo succede perché andando ad asportare singole painte adulte e altre painte del apino
dominato non andimao mai a cmabiare notevoltmente il microclima e questo non porta ad aver delle
fluttuazioni nel nostro popolamneto . Questa aprticolare struttura forestale non può essere
mantenuta se non con intervento antropico . Avremo painte che idventeranno molto grandi
occuperanno molto spazio e la produzione verrbee menno al struttur amarcatamnete disetanea non
avrebbe quella particolare forma in un popolalmneto naturale perhcè avremmokdei sidstrurbi che
cambierebbero la situazine. Taglio a scelta o alla bisogna : gestivo il bosco entrando in bosco e
prendendo ciò che mmi serve. Io non vado soltanto a raccogliere il amteriale finale ma faccio degli
intervenit di educazione del popoallmeto . Quando entro in bosco eseguo tutti questi inteventi . Il
taglio lo posso fare a scala di singolo albero o a gruppi . Intervento specifico è il cosiddetto taglio
di curazione e asporto le painte mature e dirado quelle delle clasi intermedie. La distanza he
intercorre tra due interventi vine echiamato periodo di curazione . Epriodo id curazione . Non
aprleremo di turno ma di periodo di curazioen o eprdiood di temepo che intercorre tra due interventi
successivi se andimao a guardare come si accresce il nostro popolamento. Arrivati al taglio di
curazione si riduce il livelo di biomassa dle popoalemnto e poi riaprte . Rimane sempre una quta di
biomassa in bosco che è tendenzialmente alta e viene determinata in funzione della produttività del
sito . Per esmepio 250 300 350 metri cubi ad ettaro sono dei valori di provvigione tipici delle fustaie
disetanee anche nell’immediato el tagli di curazione . Un popoalmento che parte da 270 metri cubi
ad ettaro arriva a 330 arivati a questo epriodo di curazione intervengo con un seconfo taglio e
riduco la provvigione da 30 30 a 270 . la provvigione e biomassa che rimane . Piante giovani e
intermedie mi occupano tutto lo spazio . La copertura è sempre mantenuta ma mantengo una quota
parte . Alcune painte quelle ature le taglio e diminuisco al densità locale in determinate aree .
Aspetto partiolare di queste foreste è che noon abbiamo piante morte . Piante ocn problemi
fitosanitari e painte interessate con qualche disturbo le vado ad eliminare . Vado a ridurre la densità
di determinati nuclei anche oc i diradmaneti facevo così , vado a liberare eventuai nuclei di
rinnovaione della specie che miinteressa e vado ad educare il mio popoalmento . Operazioni che
eseguivamo in diverse fasi cronologihe qui le faccio nello stesso momento . Son cadute al taglio
ainte di ridotta dimensione a altre che sono cadute al taglio . Se si fa una sola componente di questi
siamo al di fuori del particolare sistema. Dobbiamo contempaortaneamnete eseguire tutte le
operazioni .quanto durail peridoo di curazione e qual’è al massa che is può asprtare ad ogni taglio .
Noi possiamo entrare in bsoco e asportare una quantità . Acucmulaino anni di inacremneto e poi
entriamo per asportarlo . La quantità di volume andrà a influire sull’insediamento della
rinnovazione . Se io entro nel tagli di curazione avremo tante piante che si insediano o che riescono
a salire etendono a coetanizzare il ppoapomento dal basso e avremo tanti indiidui delle stesse
classidimensionali dello stesso popalmento . Coetanizzazione dall’alto non c’è spazio per le giovani
piante di insediarsi ma saranno le painte intermedie o amture che creeranno lo spazio .
Normalmente come indizcazione di massima si dnno le percentuali del 15 e 25 percento . Nuero che
ci permette id mantenere la struttura e la convenienza economica del nostro intervento,
normalmente il pperiodo di curazione applicato è tra i 10 15 anni abbiamo un buon range per avere
un periodo di curazione ottimale . Interventi ppossoo anche esser emno interessanti dal punto di
vista dconomico . Quelo che interessante è l’oganizzaiozne spaziale dei tagli nelle proprietà in un
bosco trattato a taglio raso devo aspettare 100 anni per ottenere lo stesso ricavo . Se sono un
proprietario di fustaia disetanea mi bastano superfici inferiori . Faremo riferimneto al epriodo di
curazione. Avrò dele aree disponibili ogni 10 anni e posso intervenire sulla stessa particella in 100
anni 10 volte e posso avere proprietà piu piccole e grantirmi un introito annuale. Già un primo
vantagio di questa forma di trattmaneto . Dobbiamo ancora definire la duratadle periodo di
curazione . Al durata ottimale si farifermineto al tempo di passaggio e otempo medio di passaggio :
tempo ce una detemrinata pianta di ua determinata classe ci ette ad entrare in una classe successiva
id diametro .se io applico questo calcolo a tutte le diemnsioni e ppoiottengo il tempo medio di
passaggio . Mi assicuro . Se io taglio tutte le piante della classe dei 2 cnetrimetri . Il taglio lo faccio
quando al classe arriverà ala classe sccessiva. Non tutte le classi diametriche ci mettono lo stesos
tempo pr passare alla classe succesiva. Periodo di soppresisone ecompresisone degli accrescimeti .
Il tempo di passaggio è molto i lngo rispetto alle classi di dimensioni maggiori. Per la classe dei 20
centimetri per passare alla classe successiva ci mette 20 anni ma se andiamo ad osservare l’ultimo
tempo di passaggio è poco sdistante dai 10 ani , quandi tendenzialmente dobbiamo avere il tempo
medio di passaggio . Però quello che ci serve davverp è il tempo di passaggio dalla penultima
all’ultima classe . Principi di gestione . Gurnoout e belley hanno aplicato i principi di lendoult a dei
popolamneti forestali con piani di assestamento con l’idea di copiare quello che fa la natura .
Chiaramnete si possono raggiungere questi principi : se vogliam produrre il piu possibile dobbiamo
sfruttare al meglio le risorse . Non dobbiamo lasciare ampi spazi uoti per lunghi periodi di tempo .
Nella fustaiai monopllana abbiamo della fase giovanili con degli accrescimmenti ridotti . Noi
cerchiamo di mantenere la piu alta provvigione possibile primadi cio cehe abbiiamo . La massima
quantità di biomassa che possiamo permetteri di lascire asportando l’incrmeneto massimo possibile
determinato dalal biomassa massima possbilie per deterinare un incremento . Le risorse non
possono essere sfruttate a pieno e si riduce l’accrescimneto e cmooincia ad essecrci il massiamo del
popolameto . Al qualità della produzione può essere mantenuta e garantita soltanto se ltre agli
interventi facciamo anche tagli di curazione . Sfruttiamo l’intersse a il capitale nella migliore
sitazione possibie . Raaporti ideali che sono stati indicati per mantenere la struttura . Alberi grandi
oltre i 52,5 centimetri di diametro . Il voleume deve essere il 50 percento . Nons tiamo parlando di
numro di piante ma il diametro contribuisce al quadrato epr l’area baismetrica . Degli alberi piccoli
solou 20 percenti di volume. Piu il sito è fertile e piu il passaggio è ridotto e piu la fertilità andrà ad
influire sule piante di grnadi dimensioni . Abbiamo un certo tipop dimargnie 50 30 20 tra piante
grnadi medie e piccole . Rpincipio alla base è rpodurre la massima quantità di materiale . Epr
mantenere questi rapporti dobbiamo avere degli accorgimenti . Etodo di controllo per esempio : per
riuscire a capire se stiamo lavorando bnee dobbiamo avere unafotografia della distribuzione
diametrica dopo un intervento . Cavallettamento totale dell’intevento . Se si osservano i grafici c’è
una illustrazione di un popoalmento dal 1990 all 2000. rapposro ttra piante granid intermendei e
piccole era sbilanciato . Soltanto conoscendo la situazione che si viene a creare dopo i singoli
interventi riusciamoo a determinare una struttura ideale . Incremento annuale molto elevato e
sostenuto che arriva a quasi 133 metri cubi annui . Rapporto tra le classi ne popolamneto non era
idoneo a manterner questo incremneto . L’incremneto è elevato e costante . Osserviamo anche la
quantità di materiale o provvigione al di sopra dei 350 o 400 metri cubi ad ettaro . Applicazione di
quest aparticolare forma id intervneot ci sono delle particlele di monitoraggio . Particlele misurate
in diversi momenti . Particlele nuero di provvigione costante e due curve che si allontanto . Perché
tutto quello sforzio per portare la provvigione in meno → l’interesse è mantentre un incrmeneto
sostenuto di produttività senza andare ad intaccare il cpaitale. Riducedo la provvigone il capitale
aumneta e mantenere un giusto equilibrio tra provvigione . Erpiod di curazione ideale : i grafici
mettono assimee il tempo di passaggio utilizzando l’incrmeneto . Quanto tempo occorre per
raccogliere 100 metri cubi di lengame. Se l’incrmeneto è di 12 metri cubi per anno . In particella di
un ettaro . Posso con un grafico detemrinare le dimensioni dlle particleee. Aumentando la sueprficie
riduco ilerpdio di curazione epr esmepio . Se vogli racoclgiere una quantittà di volume posso gestire
la mia proprietà coe voglio . Forma di trattmanetro ììto permeette di riucire ad individuare quano mi
allontano dalla struttura ideale che mi permett eid capire la maggior prelievo in una zona con la
mminor biomassa in bosco . Scleta colturale è diversoo da taglio a scelta. Fustaia da diradoveniva
chiamato una votla. Se voglio manetenre anche popoalmenti misti posso agire su questo .se
intervengo su singola pianta ottengo una struttur amolto fine taglio saltuario a gruppii o a piede
d’albero agsico sule esigenze di luce delle specie . Vedremo che in alcuni casi per facilitre il faggio
e abete apbiamochi . Rinnvazione incrociata : le specie siinsediano sotto la copertura delle altre
specie abete bianco sotto il rosso e viceversa per l’hummus e la radiazione lumiinosa che arriva a
ksceta dele apinte da tagliare è compessa e difficle e la martellata richiede esperiezna.

Lezione 17

basi epr questo tipo di gestione ora individuiamo qualche relaizone enumero . Si ricollega ala parte
di assestmaneto . C’è un tempo di passaggio che ci mette una pianta per èassare tr aunan classe a
l’altra. Il raaporto tra numero di ppiante e quello successivo è costante . Il nuemro di alberi in
unaclasse è in funzione delle painte nelle classe inferiore per unn coefficente o coefficente di
decrescenza che descrive il rapporto tra gli individui nelle diverse classi e di quanto decresce il
numero di piate da una classe a quella dopo . Questa curva non può eessere universale quella che
emtte in relazione il nuemro ad ettaro co i centimetri . Doveremmo individuare il coefficente id
mortalità e decrescneza del nostro popoalmento . El tavole ci vengono in aiuto . Come ottenre la
massima provvigione possibile ? Nell’assetamento ci sono tavole per capire aundo fare i talgi . A
valori piu alti del coefficente abbiamo una maggiore differneza tra classi . Questa endenza va
valutata con una . Per esempio al statura èmun idnice di feracità stazionale e ci rappresenta la
produttvività e fertilità del sistema. Possiamo vedere tutti i parametri che ci servono per arrviare alla
curva di curazione . Esempio relativo alel abetine miste il coefficente di decrescneza è 4,3 / radice
cubica della statura . Parametriìoq eusto ci serve epr individuare le realzioni delel classi e della
provvigione . Per il volume è i funzione del auudrato della stratura diviso 3 . aprametro di
riferimmneto è il dimaetro di ricidibilitò in fuunzione della statura. È 2,64 per la statura. Nel nostro
esempio è facile fare il prodotto con diametri importanti . Abientie miste . Il nostro popoaento saràa
rappresentato da 300 350 piante ad ettaro la statura consideratà è quella colturale . Questi aspetti
fanno riferimneto al taglio di curazione . Pecete e abetinne miste importanti . Per gli altri valori per
le leccete e faggete le stature sono molto piu ridotte rispetto aineri precedenti . I numerii minimi . Al
produzione deve esre mantenuta costante. Le leccete che cresocno in aprticolari ambienti la denità e
i parametri sono evlentai e la qvotlme è 1,5 cvolte la statura. Suseml ha cosi collegato i parametri
strutturali alla statura che veien vist in campo . Esercizio che faremo e ossoervenremo i vari
risultati . Al curva dlela fustaia è epr intervenire anche a piede d’albero 8e rimuovo le piante mature
in singoole painte . A aovlte se sosno interessato a rinnovare pecie con temepratmento ( sempre
sciafile . Se volgiamo bika cire sepcei sciafile e eliofile .a dimao a rimuovere grupi diapiinte
mature. In queste situazionii ho gia rionnovazione . Nel taglio raso la rinnnvoazione non è presente.
Giocando con laospazio posso manipolare la composizione specifica del nostro poppoaennto . Se
rimuovo singoole piante devo fare attenzione perché introno ogni singola piante necessità
particolari condizioni . Groos o difetto di questa forma di trattmento è che devo essere in grado di
accedere al boscoe eliinare le piante per l’espbosco in fretta per la rinnvoazione. Per poter
mantenere bilanciata la struttura disetanea è importante la superficie occupata dalle diverse facie
cronologiche . . el apinte mature tendenzialmente arrivano a produrre . Le reazione basate sull’eta
possiamo leggere le classi diametriche e dobbiamo avere una equiripartizione in termini di
sueprficie e di produzione .se intervengo ae vado ad asportre le piante che hanno raggiunto la
maturità c’è una condizione piu complessa del solito . Confine tra taglio saltuario e raso conmincia
ad essere labile in questo caso . Nella parte alta della slide il popoalemnto primadell’intervento e
poi dopo . Per pierde d’albero . Nella fustaia diesetanea ci sono deleldinamiche . Mentre ci sono
delel ceppaie decomposte in alcuni casi osseriamoo ce le painte all’intrno della cepaia le apinte di
rinnoovaizone saranno attornoo . La cosa didfficle è abbattere la pianta senza rovinare la
rinvazione . Se noi aggiamo a gruppi rusciamoo a minimizzare l’impatto del’intervento perché
concentriamo le oeprazioni e possiamo facilitare le spcei eocn caratteristiche intermedie . In alcuni
poopalneti. Poassiamoo favoreire linsediamento della rinnovazione . Andiamo cos’ ad asportate un
gurppo di piante che hanno ragigunto il pooalemnto . Gli individui . Liberando i nuclei di
rinnnovazione liberiamoo tutta la rinnovazione . Applicando iltaglio saltuario a gruppi ( selection
thinning ) con livello a pianta o ruppidi painte . Se i gruppi sono grandi si raggiunge un taglio raso a
bche , am perché non sono gli stessi ? . perché abbbiamo la rinnovazione insediata in questo caso .
Se devo ritornare sulo stesso posto devo difficilemnte l.umità è monopplana . Si avraà
semplicemente un continuo accresimmcneto . Se qui può sembrareun patchwor di popoalmenti
coetanei nell’immediamo possiamo troviarci in condizioni montane in cui nella pecceta abbiamo le
condizioni per la rinnovazione . Una gestione a gruppi è molto utile e elastca e posso correggre
particolari condizini incui non c’è ra la irnnnovazione . Nella fustaia disetanea tendenzialmente non
si entra con al rinovazione artificiale . Piiate con chioam a terra nel taglio saro avremo un nuovo
limite e confine del bosco e vediamo solo le ipante grandi ma ora ci sono painte che hanno la
chioam a terra piccole per esempio . Gap e macanza di piante idotte se fosse stato un bosdo brown
age ci sarebeb stata un aperfetta slide per il taglioraso . Il taglio saltuario a gruppi è abbondante e
occupa l’area .avantaggi e svantaggi li abbiamo sempre in funzione dell’obbitiv gestionale che
abbiamo . Al gestione funziona bene e facicmoa selezione ed educazione nele apinte moorte. Il
problema che c’era nel taglio a scelta tedenzialmente siapportata il materiale di pregio .
Rimmuovendo sempre le piante piu belle stiamo depauperando il nostro sistema . I questa forma di
gesiotne si tende a lasciare u individuo e si sapsorta il taglio di curazione successivo e si lascia che
la pianta is dissemini se invece entrando in bosco eliminiamo le painte migliori . Eliminiamo solo
lacoda . Onn facciamo selezione enon mantenuamo uesto rapaporto a tendiamo ad una curva
normale con una distribuzione he dipenderà dalla specie e dai tagli . Andando avedere i vari casi
curve normali ( con ilc oefficente id meortalità e curva relale ) . Eldue cuerve . . nel mio intervento
per iruscire ad ottenere la mia . Nella curva normale e relae . La crva reale osservando l’andamneto
abbiamo in un diametro minore un numero di piante minore . Il problema dl poopalmento è che
abbiamo un eccesso diapinte grandi e quest si esperiem conunu crolo delle classi
dimaetricheinferiore . Comincio a d avere un eccesso di painte grandi che non permettono la
rinnovazione e avro solo un tipi di classi mdiametriche e non sarà piu una fustaia disetanea .
Coetanizzazione dall’alto . Le painte vecchie si accrescon in modo piu lento rispoetto alle giovani .
Tramaturo riferito al turno e al popoalmento coetaneo . Problema dal punto di vista selvicolturale
piu le painte sono grandi e piu il mercato non le vuole . Ora si tendono ad volere assortimenti piu
piccoli perche le segherie non le vogliono nonriesconoa tagliare. Diverse curve per esmepio ci
possono essere . In questo popoalmento . Popoalemtodle bosco coetaneo all’altezza della curva
reale . Qualcosa di locale ha creato una coetanizzazione e ingresso di una coorte . La gobba è data
dalla componente di popoalmento coetnaeizzato . Nei poopalmenti vergini ci ono con. Fondamneti
ecologici del taglio saltuario : fa riferimneto alle foreste verigni europee. Noi stiamo copiando solo
una parte della dinamica e difficilete andiamo aod otenre le dimensioni della foresta naturale.
Queloo chè troviamo sempre nel all goewr forest è la quantità rilevante di necromassa nel volume .
Questo tippo di trattmaneto si presa a specie che sono in grado id irnnovarsi su copertura.. eppr
esmepio abbiamo piante . Nois tiamo educando un popoamento senza mai arrivare alal fustiaa
coestanea .a bbiamo piante con alti liveli di fotosintesi erchè arriva anche dai lati e abbiamo una
rastremazione inferiore e diametri piu elevati . E la chioma può essere sviluppata fino in basso e può
essere un problema di qualità epr la produzione siamo sullo stesso ordine di grandezza a la
produzione è continua . Una cosa irtante è cehe manteniamoo una copertura del suolo e abbimao
determinate situazioni di produttività e diversi habitat. Poosso intervenire su diversi gruppi e habtat
e posso devidere di lasciare per periodi maggiori detemrinate piante e poosso rispetto al taglio raso
avere assorimenti ppiiu eterogeeni . Nella fustaia disetane a. popsso deprezzare il prodotto .e rp
aaggungere una produzione id qualità devo fare molti investimmenti per le squadre la martellata e
l’esbosco . Tutto ciò che asporta va a interessare u capitale che voglio mantenere e operazioni sono
così piu onerose e abbiamo diversi vantaggi anche dal punto di vista ediatico . C’è il rishcio di
mitizzare questo sistema selvicolturale però . Non è i sismtea che troviamo nei popoallmenti
naturale . Abbiamo sempre la presenza di apinte grandi e i numero di painte grandi è abbastanz
acostante . Costante presnaz di rinnvoazione . Tutt ele volte che entro vado a . in questi poopaemnti
assenz di picchi e entrando in bosco ogliemo sempre le piante deperienti e morte e leementi di
necromass ain questo aprticolare sistem anon le troviamo come in uno naturale . Diversità a livello
di piante con taglio saltuario e non lberiamo mai ill suolo dlal copertura e ci sono poche specie
adattate e abbiamo piiniere che is insediano e poi se parliamo dinumero di specie ariamo di sdistrubi
abbiamo maggior edi versità specifica. Rilasciamo delle apinte ad invecchiamneto definito oppure
doovrei fare egli interventi drastici e fare delgliintervneit di soluzione della opertura. Nlla fustaia
disetanea no abbiamo il popaoemntii denso che si è sviluppato nella stessa rea e ci sono dlel specie
che vogliono una quota parte così . all’’intenro die loro habtat vogliono una particolare situaiozne .
Orso e . assortimeti legnosi : aspetto importante che fa perocupare la selvicotura europea : dobiamo
asempre avere rinnovazione e l’imapppato delgi ungulati senza predatori mettono in presion ela
popoaleaiozne. Ci aca la rinovazione ele clasis dimaetriche . Se abbiamo un fattore imitante come la
presiosne della fua selvatica . Principio e trattmaneto è nato epr la produzione quindi no buno gli
ungulati

selvicoltura ad albero

selvicoltura che sta prendendo abbastanza piede . Gestione del popoamento che è mirata
all’ottenimento della curva disentania → non funziona con questo tipo di selvcotura: vado a gestire
solo l’albero di interesse . Io tendenzialmente facco riferimento alla rinnovazione naturale che si
insedia . I uncei di rinnovazoen coominciano ad entrare in competizione che serve e aragiungere li
strati superiori . I princii e le forme di trattmaeto in precenza io facico lavorarre la natur fino al
pezzo che ci interessa e ci interessa fare accrescere la painta e libero le painte meglio conformate e
arivo alle piante che ci interssano. Principi dei diradamneti selettivi . Se io libero lo spazio
mantengono dei rami bassi e chioma espanza e le painte si accrescono molto velocemente e
l’incrmeneo è concentrato su solo alcune painte . Quando arriviamo alla curva di accresicmneto in
flessi avremo rafgiunto l’obiettivo . Raggiungte le dimensioni di interesse posso esboscare e tagliare
e posso lasciarle di piu se voglia una divers apercentuale tra alburno e drmane. Gli interventi
vengono fatti solo quando el apinte limitrofe riduco così i costi di produzione e massimizo la
qualità del ppopoalmento . Una cosa che in passato si sta cercanod di massimizzare l’utilizzo della
fustaia coetanea. Gestioe forestale che cerca di manetenere ei poopoaemnti eterogenei per manetere
dele aprticolari situazioni . In contrapposizione con l’uso estensivo del taglior aso questo sistema è
insito nelle altri sistemi . Selvicoltu anaturazlistica : approccio ale dimmamiche naturali : si fa
ricosco alla rinnovaiozne naturale e simassimizzano tutte le funziooni del bosco e non sono quella
produttiva

lezione 18
governo A CEDUO .

Modalità con cui si rinnovoa il bosco : forma di governo . Forme di trattmaneto soono abbastanza
simili alter ego delle forme allafustaia però per i cedui . Ceduo : modalità di rinnovazione agamica
ricaccio di polloni e gemme che fusti . Rinnovaiozne è solo NATURALE perché se è agamica c’è
già una struttura che produce gemme. Ceduo : ceppaie ( quele che ricacciando producono i polloni)
pollloni e matricine . Ceppaie e polloni e individui di alto fusto . Quando asportiam la massa epigea
mantenuuamo la ceppaia in bosco e quest aè in graod id ricacciare . Al ceppaia da origine ad un
individuo alla stregua di un singolo individuo ma che ha caratteristhce di individui differenti .
Ceppaia con notevole quantità di poloni . Molti polloni si puo entrar enella ceppaia e fare anche
talgi intervcalari . Il turno del ceduo è sensibilmente piu corto della fustaia . I diradamneti e nuemro
di ceppaie . Il numero di fusti nelle singole ceppaie vengono lasciate e poi i fusti tagliati polloni . La
sciabolatura alla base . Gli assortimenti nel ceduo abvranno una quantità tecnologiche basse legna
da ardere e piccola apleria . I turni sonotendenzamente brevi e ci sono painte con una disetanei ta
dei fusti . Nel ceduo avremo una parte con trattmenti per i coetanei e principi inveced el
saltoastuario nei cepaie. Le gemem sono dormineti e vengonodette provventizie . Le gemem si
attvianoo in seguito ad un traumenta e si ha il ricaccio di gemem ormienti. Gemme si generano
anche in corrispondenza die traumi e generano falsipolloni vengon dette gemem avventizie . Polloni
olto meno stabili . I polloni preferibili sono i provventizi quindi . Abbiamo anche la possibilità di
ricacci dai polloni radiclai . Apparato radicale è gia formato . Pollon afrancato : pollone che ha
formato un proprio apparato radicale : vengono prodotte delel radici turnover delel radici . Con la
ceduaizone riusciamo a miglioare il vigore di alcune cepaie . Forma id governo che si applica alle
latifoglie di soolito perché ahnno capatica pollonifera . Altre per chempio sequoia può ricacciare per
esmepio . El latifioglie sono le spcei adatte a questo . I polloni radiclai : pioppi per esmepio il
tremulo ma anche i liquidambar svilupppa polloni radicali . Il pollone . Importante perché ipolloni
che si generano hanno già vantaggi rispetto alla rinnovazione perché hanno gia apparato radicale .
Ceduo naturale per sempio è pando con 40000 fustiii !!!!! dal pollone radiclae sono tutti idividui
sviluppati da un unicoi idividuo dalla stessa pianta . Poopamento famoso in tutto il montod . I nuovi
ricacci subiscono l’appetibiltà degli ungulati . Fustaia disetanea. Nel governo a ceduo la pressone
degli ungulati è molto elevata . Apparten ralentamneto dela crescita e in alcunii contesti è unn
problema sentito . Specie che ricacia attaccata da unpatogenoo nuovo. Barriere e difese nella
pianta . Problema di turnover . Ingresos dei novi fusti st aancando la nuova generazione di ricacci .
Apaprato radicale a disposizione e i polone non ha bisogno del pollone . Il talgo nel governo a
ceduo verrà fatto nel riposo vegetativo . Pianta nata da smee di castagno non arriverò nel primo
anno a 50 centimetri .a ltri elementi del fusto e della chioma sono differenti ere sempio
nell’eucalpto e la fruttificazione e amturità sessuale è maggiore nel pollone e la longevità è
maggiore come la veloità di accresicneto . Piu è vleoce e meno sono longere . Sciabolatura e
corteccia è piu lisca nei polloni . Caratteristiche del legno soono differneit . Noi sfruttiamo la
velocità di accresimcnto per ottenre una grandq euantità di biomassa . La rinnovazio e è sempre
presente e il turno è piu breve ma abbiamo già l’apparato radicale . Bosco a ceduo con 20 anni
posso raccogliere 3 4 5 volte il prodotto . Ceduaizone taglio . Può essere effettuata vcuno a terra
ceppaia fuoriterra : aletesza di 5i 20 centimetri dal suolo . Succisioe . Al suolo tamarratura → sotto
il suolo . Ceduaizone a capitozza o sgamallo : nel bosco non vengono piu applicate me a livello
urbano . Ceduo con il taglio a capitozza ( 1 3 metri dal suolo ) e scmaolo ( si lascia solo la gemma
apicalle e el atlre sono tolte . Vengono utilizzate in campo agricolo . Ceduaizone del taglio con la
calza è fatot ocn il tirasucchio . Perché si è scelto di coltivare una formazione a cpaitozza <8 in
passato epr i vimmini . Unna volta abiamo innalzato la ceppaia per far pascolare all’interno del
bosco anche dopo la ceduaizone per le bestie . È una forma di poptatura nei viali . Gli assoritmenti
retraibili sono gli stessi però della ceduaiozne classica e le bestie non ppossono mangiare le
gemme . Cavità per la lignificazione di differenti specie . Produizone di piccoli rami e ramaglia e
fusti di notevole dimensione e sviluppo . I polloni erano al di fori della disponbilità del bestiame .
La produzione er ain passato id legna da ardere e paleria . Sfuggiamo al brucamneto di animali
anche se il pasocloin bosco era id caprini e ovini . I futi sono uguali . I ppolloni sono colllocati dove
? Sulla circonferenza della ceppaia . La ceppaia tende così ad allargarsi . Piula ceppaia è larga si
cera un atollo e piu la ceppaia è vechia . Nei poopoamenti a ceduo di anni is sono allargate el
ceppaie e alle otle si uniscono addirittura. Nel caso del castagno è una specie che si ritrova inboschi
governati a ceduao e all’inizio era governata a fustaita . Cancro corticale e inchiostro hanno dato
una. Ceduo a sgamollo . L’apice viene lasciato e si tagliano i rami laterali . Serve per la produzione
di legna da ardere o da frasca . Nele poopaemzionie non vogliamo avere nua chioma che is allarga e
le ramificaizoni laterali . Pianta all’interno di una radura utilizzata con questa finalità . Abbiamoo 2
esemplasri che sono stati gestiti a scalfo . Il materiale oprodcue fascinee legna da ardere . Himalaya
per esmepio . Gestione conle specie idonee e quando le apinte sono isolte. In bsoco viene utilizzato
nei filari . Ceduazione : bisgona tagliare bene : dobbiamo non ferire l’apparto meristmeatico e
arreacre i danni alla cepapia stessa . Piu tagliam i basso e piu otteniiamo produzione . Dobbimao
tagliare presto quando la pianta è giovane . Però non troppo per avere dele gemme avventizzie .
Ceduaiozne durante il riposso vegetativo è durante la ceppaia . Seiccome vgaimo dei polloni
stabili . Elevata produzione di poolloni . Estratto dalle produzione di massima e polizia forestlae. Il
concetto di tagliare bene la corteccia non deve eessere slabbrata e non deve essere fatt ain modo da
creare superfici di ristagno . Chiavica id monaca dopppio psovente . L’acqua deve perforza
rimanere fuori dalla ceppaia !!!! seno marcische . Le gemme provventizioe sono sotto la corteccia .
No ristagno della’cqua talgio pulito passo e inclinato a fetta di saamen. I tagli devono essere puliti.
Spesso dobbiamo fare tagli sul nuovo ( sul nuovo pollone ) per avere gemme provventizie. Noi
vogliamoabondante produzione di nuovi polloni. In alcuni casi la ceduazione sarà nel periodo
vegetativo . Potatura e ceduazione sono due cose differenit . Il periodo o quando fare il taglio ( se la
nostra ceppaia non è in attività intanto c’è meno rischio di fare anni e lavoriamo senza le foglie ela
massa da movimentare è inferiore e ci interessa solo quella legnosa. Periodo viene regolamnetato
dalle prescrizioni di massima e polizia foretale . C’è una differneza di quota. Il riposo vegetativoa
ad esmepio varia . Dipende dalle prescrizioni di massima e polizia forestla e. cno il testo unico
forestla e. dibiamo deifnire alcuni aspetti del ceduo . Forme id trattmento da applaicare sono 3 :
ceduo semplice( o taglio raso , quando entro sporto tutti i polloni su tutte le ceppaie .
Economicamento poco costoso, vediamo solo la ceppaiea . Il soparasusolo è sporvvisto di copertura
forestla epr esmepio interrompiano la copertura forestale e erosione superficiale . Il tuff lo limita.
Alcune specie possno essere gestite in questo modo . Turno minimo sono i 5 anni . . le specie ce
hanno capiacità poolloniefera vengono gestiti con il matricinato ) matricinato ( matricine hanno il
compito di sostiruire le cappaie degradate e cepaie possono deprisrsi devon sostiuirle smepre e
completamente con un pollone scelto . Matricine sostiuiscono tutti i polloni avranno la stessa età e
rilascero delgi allievi o dei polloni ben confermati e stabili perché dovranno mantenersi per 20 anni
. La forma del fusto per esmepio si riconosce perché ha una sciabolatura . Al rinnovaizonenon si
ppuò inediare e succede che le ceppaie ricacciano e vanno a dugiare le piante nate da seme e al fine
del turno saranno le prime sclete come matricine . Dal punto di vista selvicolturale noon sono
idonee per esmemip . Nel castagneto vieen gestita a ceduo semplice . Dal punto di vista gestionale .
Nei cedui matricinati di castagno troviamooinvece matricine gestite in ruoo differente . Differenti
funzioni neele matricine : produsizone die materiale da opera e legnoo piu qualità del normale
ceduo . Produzione di ghiande anche per esempio nei ceduidi quercei . Ora si guarda lla’spetodi
biodiversità che d aun coopertura e protezione del suolo e dei giovani pollonii e non abibmoa una
interruzione di continuità e manteniamo un po' di habitat e il ruolo pirncipale è sostituire le ceppaie
degradate .quando le singole matricine si tagliano . Le amtricine avranno due volt l’età dle turno e
l’obiettivo è la produzione nel turno . Se sono die pollloni promossi a matricina hanno l’eta del
turno stesso epr la ceduazione ) e a sterzo ( forma di gestione disetanea avro contempoaremenaete
fusti di idsversa età nella stessa cepaia ). matricine e caratteristiche cosa possiamo osservare . Cedu
amtricinato con la ceduazione . Sservando le matricine sono piante che sono portate con la chioma
molto in alto . Quindi stabilità è compromesso e se lberiamo le matricin il rischio è alto . Le
matricine devono essere rilasciate in modo omogeneo e le cepaie ricacciano dopo . Le piante sono
distribuite uniformemente . E noi oosseviamo ilpportmaneto dei polo i la chioma è condivisa nella
ceppaia . Matricina che cadrà al taglio nella prossima ceduazione . Nei cedu è possibile fare dei
diradmaneti a libveo id necromassa. Ora is intende a non intervenire perché i turni sono differneti .
Con le prescrizioni di massima e polizia forestla vieene indicata il turno minimo modalità di scelta
dlel matricine e epoca di talgio e dimaetro del poloni.
Il turno minimo dei cedui . Nelle prescrizioni c’è un tunro minimo e poi anche ull massimo .
Tendenzialmnete quelo iu importante è i tunoo miniimi . Ad un certo punto non si applica piu le
consideraizoni di un ceduo . Cedu semplice : turni brevi per esmepio ontano nocciolo robinia
pioppo salice anche 6 anni . Nel caso delle faggete le matricine devon essere rilasciate in numero
maggiore a 100 per esempio . Per il castagno sarbbe megliot rattarlo con ceduazione sempice. In
passato c’era un mercatodi piccole di mesioni e la produzione è di stecche di garofano per esmepio .
Le ceduaizoni per la prooduzione di biomassa . Per i cedui di faggio e ci sono dei polloni di piccole
dimensioni vengono rilasciate e rimnagono ill ricaccio . Le matricine devono abbatersi in
contemparena del ceduo . Devo tagliare sia le matricine che il ceduo . Le matricine scelte in area
selezionate con chioma ampia . Se abbiamo forti nevicate abbimao problmi di stabilità .

Matricine e ceduo amtricinato già fatto

aspetti positivi e negativi della matricina. Dal punto di vista biologico non dovremmo rilasciare un
numero elevato di matricine . Per le altre specie vengono prescritte il numero di 100 e per altre
numero maggiore . La ceduaizone rilascia gli individui ma ricorda un poo il taglio raso nellle
matricine . Il terreno viene temparenamente deiudato . Avere un suolo benomale coperto e presenza
di cepaia . Il ruolo delle matricine è lla sostiruzione delle ceppaie. La matricina viene individuata a
moento ella ceduazione e sarà un pollone selezionato allievo e le matricine hanno 2 volte il turno
come età e in claune situazioni si ha 3 volte l’eatà del turno . Ratica che in clune situazioni viene
usata quando si vuole produrre molto seme . Se lla matrcina è vecchia ruba sapzio al ceduo .
Rilasciamo il mino numero possi bie dele aptricine. La matricina quando viene liberata si accresce
motol rapidamente. Queste avranno piu anni e poi avranno la concorrenza del ceduo le matricine. Il
ceduo alle volte arriva alle amtricine che spesso hanno una chioma piccola . Se la laico per u
ulteriore turnoo la matricina crescme meglio am ombreggia le ceppaie e a livello tecnologico ha una
sciabolatura maggiore . Piu a pecie è grande e piu può ricacciare . Se io laascio una matricina al
terzo turno la pianta non lascierà una ceppaia vigorosa. Scelta dlele matricine influisce sula
produzione dei poolloni le matricine hanno tendenzialmente 2 volte l’età dle turno . Le matricine
oltre alle funzioni storiche ci son fnzioni di carattere ambientale di mantenimento del abiodiversità .
Nei castagneti viene indicato di lasciare le matricine . La protezione del vento dell’erosione e della
luce è importnate. Origine ( da seme o pollone) portamneto ( chioma simmetricha o bun coefficente
di snellezza)specie dnesità e età e distribuzione spaziale ( le matrcine devono coprire in maniera
omogeneea il lotto . Le nuuove matriine devono essere lasciate in zone nuove per avere un turnover
delle ceppaie giovani .

Matricine a gruppi quando non abbiamo problematiche particolari . La matricinatura a gruppi : creo
delle isole o boschetti che possono garantirmi particolari funzini . Progetto summmacop per semio.
Abbiamo dei gruppi di alberi lasciati simmili al taglio raso . Questo può dare habitat er animali e la
stabiità delle matrcine è garantita se sono in gruppi . Questo modello nonè pero diffuso in grandi
sueprfici e proprieà su cui c’è interesse maggiore ma ha una notevoel ricaduta suel funzioni del
bosco . Piante che hanno 2 volte l’eta dle turno . Nelle utime lezioni affronteremo aspeti moderni e
interventi selvicolturali . Trattamneto a sterzo : applicato su un soprassuolo con fusti di diverse
dimensioni ( alter ego del taglio saltuario ) . troviamo polloni id diversa età . Qusta forma di
trattamneto è poco utilizzato . I poolloni maturii hanno l’età del turno e abbiamo altre classi a 1 3 e
2/3 del turno . Il mio periodo di curazione è di 10 anni . Asporto i polloni ppiu grandi e dirado i piu
piccoli . Nella forma piu ortodossa e complessa. Taglio di rapina per la fustiaia . Si portano via tutto
. Stessa cosa nel ceduo a trerzo . Io entravoin bosco e selziono i polloni piu grnadi che mi servono e
poi ascio il resto in bosco . El ceduo a terzo ho la mia ceppaia in cui ci sono delel classi
dimensionali diverse ( che non per forza hanno diverse età!). Rimuovo i polloni piu rnadi e faccio
un diiradamneto nella zona piu vicina al pollone piu grnate e poi di unovo do altri ani taglio il
pollone piu grnade nella cladsse dimenzisionale maggiore li toglo . I polloni li rimuovo quando
sono piu vicini ad altri . Uando rimuovo il pollone rischio di dannegiare glia tri . Questo sistmea
veniva una volta fatton con l’accetta . Ora con la motosega taglio un pchetto piu in alto perché
rischio di rovinare gli alti polloni . Il faggio per esmepio eprde la capaicità pollonifer a olto presto e
con questo metodo avnedo caratteeirstica td tali alti facio tagli sul nuovo e mantengo le gemme .
Nel faggio si adatta bene a queste caratteristiche . Le matricine le rilasciamoo oppure n ? in passato
le matricine non venivano rilasciate e non avevamo dei problemi e se è difficle ritrovare delle specie
nate da seme in un ceduo a sterzo è ancoora piiu difficile . Si ottenevano le matricine sotterrando
dei poolloni pr mantenerlo a terra e lo si tagliava e si otteneva una pianta che poteva di nuova
ceppaia . La cepapaia in quela posizione . Se osserviamo la distribuzione dimatrica die ppopoamenti
. abbaimo una curva complessa molto disetanea con un grosso picco nei polloni che cadono al taglio
. Quello che viene amancare è la curva coetanea nei polloni di ata classe . Questa articolare sistema
di produzione è tutilizzato in sistemi agricoli e dove ci sono diversi assortimenti e avevamo
pmateriale per elgan da ardere . Alcuni assortimneti potevano essere utilizzati iin modo differente e
il portamneto dei polloni di terza casse nn avremmo . Sulal ceppaia ci sono pollloni di differente
idmensione in cui ci sono differenti classi dimensionali . Ci sono delle indicazioni riasciate per il
cedo a terzo si può adottere questo sistema senza accorciare l’età dei polloni che non dece esere
inferiore ai 20 anni . Per esmepio la faggeta è trattat in modo regolare e il trattmaneot viene
applicato di norma tendenzialmente sul faggio . Difficoltà molto elevata è non danneggiare i polloni
rilasciatei . Non possiamo non danneggia il polllone ai leati . Il pollone ha sempre tendenza ad
innalzarsi e i polloni fannoa anche utrnover dele radici che non avvine ese il pollone si alza troppo .
Ogni volta che entriamoo in bosco otteniamo 3 classi diemnsionali che hanno un mercato
differente . Di solito avere un prodotto standard è migliore ovviamente . I fusti moolto contortii e
irregolari . Qualità tecnologica . L’utilizzo è per la legna da ardere . Il ceduo a sterzo è trattato in
maniera regolare e porta a una facilità di conversioen all’alto fusto . I vantaggi possono
essereinteressanti dal puntoo di vista aasestmanetale . Se abbiamo a disposizione superfici piccole
per avere un introito ogni anno dovremmo avere 30 appezzamneti e ogni anno tagliamo la mia
particella che è amtura e ogni anno avremoo una particella differente. Per piccole proprietà e per
privati dal punt di vista ecologico abbiao una opertura ocntinua del terreno e il taglio raso ha delle
notevli vantaggi ecologici . Svantaggi legati al fatto che devo afare attenzione ai poolloni che mi
interessano eprchè è facile danneggiare gli altri . Vantaggi e svantaggi . Vantagi del ceduo il ciclo
produttivo è piu. Posso avere anche invece diversi livei del ceduo . Iturni ora si stanno allungando
eora invecesonoo molto brevi e nele fustaie i turni sono piu lunghi. Cedu er il piccolo pproprietario
risponde bene le esigenze. Demarcazione tra area pubblica e privata hanno una differenza
praticmanete una è gestita a ceduo e l’altr a fustaia. Allinterno dela fustaia i talgi intercalari devono
essere svolti mentre nel ceduo non sono necessari e possimoprodurre particolari assortimenti per la
paleria per esmepio . La destinazione d’uso maggiore è la laegna da ardere e c’è un rispooarmio
notevole. Anche se all’inizio c’è un macchiatico negatico . Il ceduo i contro : alcune specie si
prestano poco alla popolazione mista e monoospecifici quindi e la necromassa non c’è mai e le
apinte non ragigungono mai una grandezza enorme . Nel ced piante di ridotte dimensioni ni cui
abbimao polloni id età matura e dal punto di vista autorizzativo per le fustaie. Il tecnico forestla
epuò martellare nel caso delle fustaie . Nella fustaia si fa in maniera opulata e nel ceduo non si
martella ma si individua l’area con lo spray . Per il valore del legname . La fustaia ha necessario di
fare untipo di controllo . Possiamo poi anche al apizzae apporre ulteriori etichett e soprattutto se la
filiera è certificata e in ogni passagiog bisogna garantire che gli interventi siano fatti con una certa
faciltà per la fustaia coetanea a tagli raso è iportante e nel caso di piante dea riasciare . Otremmo
scelgere se ci sono piante da rilasciare . Un problema della non corretta gestione del ceduo è che le
ceppaie coinciano a dimiunire il vigore . Nel caso di fustaie sovrasfruttate ocn turni troppo brevi
andiamoo a depauperare i nutrineti nella ceppaia . Ceduazioni mal eseguite vanno ad aumentare il
ristagno idrico . I disturbi e il fuoco può danneggiare l’area e l’erosione slle ceppaie invecchiate le
ceppaie si ribaltanto e gliungualti possono essere un grsso problema . Rimozione tramite chiudene .
Se devo sostiruire le ceppaie devo fare interventi particolari e tagli piu vicini al suolo possibie
oppure sul suolo . Se la ceppaia è deperiente devo farre un taglio vicino al cooleleto . Le cepaie se
sono sprovviste di rinnovazione possomo mettere a dimora una nuova pianta oppure on la
propaginatura . Il polone se è radicato è spearto dalla ceppaia originale . A volte in questi casi si
fanno delle sottopiantagioni. E andiamo a far insediare specei differenti . Devo sincronizzare questi
interventi con la ceduaizone. El sottopiantagioni posso mettere a dimoare la piantin eche na volta
liberate possono accrescersi . Le nuove piantine possono così comeptere con i nuovi polloni . Fomre
di governo misto nella prossima lezione

governo a ceduo : carbonaie : assortimenti di pooco valore e legna da ardere . Un aspeto che
caratterizza la storia del cedu è al trasformazione del sito in carbone da legno . Oprazione fatt apr
propblemi di trasporto del materiale ( riduciamo 1 /4 del peso e per produrre carone dalegna
facciamo la combustione . ) riduaiozne del poterecalorifero però non troppo compromesso nel
carbone da legna . 1 kilo di carbone è prodotto da 4 kili id legan . Bisogna fare delel combustioni
parziali epr questo . Caratteristica del nostro territorio dei moti carbonari . Le persone devono stare
in bosco per seguire la combustione in atto ci sono dei froni italiani costuriti durante a coorsa
all’argento in cui degli italiani hanno fatto i moti di legna con delel carbonaie in pieno campo .
Questo ha detrminato formazioi a ceduo su superfiici che davano il maetriale per queste cose .
Legan da ardere e vetrerie e l sfruttamento del bosco era parecchio intensivo . Questo sistema oggi
non è piu utilizzato eprchè bisogna mantenere una vigilanza constante e vieneutilizzato i cluni paesi
del terzo mondo . La struttura interna della carbonaia era fatta da tronchetti e fuori c’eraterra .
Sicuramente quello che possiamo osservare in campo . Spesso possiamo trovare delel zone
pianeggianti in bosco con terreno scuro ricco id cabronio . Possiamo ricostruire il nostro
poopakento e sappaimo che specie c’eran in passato nell’area .

CEDUO COMPOSTO

3 macrocateogrie

ceduo composto ( sia ceduo che fuustaia sulal stessa superficie . Trattmaneto ben deifnito )
gvoerno misto ( muovo conio : troviamo sia componente fustaia che ceduo però sono frutto di
gestini irrregolari e abbnadono colturale )
ceduo coniferato ( può ricadere negli altri due ma la componente ad altro fusto è composta da
conifere .)

nel ceduo composto 2 commponenti : le due compnensit abbiamo 2 specei una a fustaia e una a
ceduo . Funzione di questi elementi differneti . Le nostre matricne noon hanno il ruolo di sostituire
le ceppaeie ma di avere legname da opera . Nelle matricine del ceduo amtricinato avranno una età
molto piu giovane . Bne ceduo composto da 3 a 6 volte l’eta del turno . Il numero di piiante ad alto
fusto è maggiore . Tendenzialmente però per la componente ad alto fusto avremo delgi assortimneti
negnosi differenti . Una painta nata da seme con ceppaie . Nel ceduo composto il ceduo è in talgio
raso e non devo rilasciare matricine . La componente a fustaia è gestita come fustaia disetanea. Tutti
gli interventi della fustiaa . Il turno del ceduo corrispondera a che cosa della fustaia disetanea . Il
turno del ceduo semplice cossripsponerà al taglio di curazione e sarà periodo id curazione della
fustiaia . Rispetto alal fustaia disetanea vera e propriainvece che avere rinvooazione costante . In
alcune situazioni il ceduo è gestito a sterzo emantneuto a sterzo in un poopamento misto devo
combinare i poopamenti a carico della fustaiai e del deduo . Se ho fatto la ceuazione completa non
ho polloni che ingombrano . Ho semrpe una quota parte di polloni . In alcuni ambiti viene
mantenuto il ceduo a sterzo . Siccome rilasciamo delle amtricine per piu tempo abbiamo anche una
costante copertura del suolo e la componente a ceduo vieneombreggiato . Insediamento della nuova
rinnovazione è un altro probea . Nella fustiai disetanea io la libero . Problema che potrebbe kimitare
l’ingresso della rnnovazione . Devo semrpe avere rinnovazione da seme che is insedia . Per la
rinnovazione è un problema . Non c’è spazio per la rinnovazione . Nel ceduo composto facendao un
intervento produco spazio . I poloni si accrescono ein questa situazione non è detto che ottenga
rinnovazione perché i polloni sono sempre ostacolati dalle erbacce . Nei turni di ceduo smeplici si
hanno 4 5 aclasse di etaà . Piama classe piante anate da seme e allivei . Metat turno del ceduo .
Differenza rispetto alal fustaia disetanea sono i rapporti nele calssi . Densità dalla rpiam classe e poi
decrementi ridotti nelle classi inferiori . Normalmente la copertura a ceduo rimane . Pper trovare lo
spazio allargano a chioma e la regola perseguita per mantenere il rapporto . Intefventi scalari di
ceduaione . Nele prescrizioni di massima e polizia forestlae bisogna seguire delle indicaioni definite
.q uando cmoinciam a vedere le matricine è l’eatà piuttosto he il numero a definire il ceduo. La
componente a fustaia nel ceduo composto dobbiamo martelare e sceglere le ainte che vanno ad
essere tagliate . Ni questo caso i difettti che riconnosciamo al ceduo amtricinato sono amplicifcati in
questo cntesnto . El specie utilizzate sono in questi contensti sciafile e la compoentne che ci
interessa di piu è quella a futaia. Una volta che entro ottengo delle painte ad alto fustoe una parte di
piante che hanno una perdita di valore con una componente di fustaia . Componente a fustaia e
farnia e robinieto comppoentne da opera . Nei cedui composti le specie utilizzate sono
fondamnetalmente quesrce. Forse il cerro non produce ghiande id buoan qualità e il atmeriale che
può risultare per le traversine della ferovia ad esmepio . A volte si utilzzava il faggio epr il ceduo .
In franci aforeste cuerco carpineti ceduoi composti . Vediamo in queste ofmrnazioni un piano
domniato e uno dominante . Difficile è rinnovazre la componente a fustaia e se si trascura questo a
spetto le sutazioni sono irregolari e di governo misto . Il numero di alievi rilasciato è
spoporzionalmente piu grnade rispetto alle altre classi . Aspetto complesso per il mantenimnaeot del
governo misto . Nella componente a fustaia dobbiamo richiedere le autorizzazionii dell’alto fusto .
Taglio di curazione simile e utilizziamo glia lebri di alto fusto mature prendiamo gli allievi il
dirdamento dlel class interemdie assime ealla ceduazione . E in modo tagl eci possiamo muovere .
Possiamo poi così trovare l’equilibrio all’interno deelle piante . Le classi cronolgiche corrispondono
molto bene a quelle dimensionali . In questo caso gli allievi si insediano nella ceduazione.
Numero di pante che abbiamo nella fustaia disetanea in relaizone all’età 4 classi e 5 clasi . In un
caso abimoa le piante fino a 75 anni e nellaltro fino a 60 anni . Ongi volta entro e avrò un numero di
alberi nelle classi . Nelle matricine abbiamo 9 individui . Nella classe del 30 3 nlla quarta 1 in
quella di 5 . i raaporti non sono costanti come nella foustaia disetanea ma cambiano . Tra la seconda
e la terza è di 2 e nell’ultima 1,5 . se lo intendiamo con una percentuale di riduazione abbiamo il
tass specifico . Funzione della curva . T = turno c = pendenza e alpha coefficente di selezione che
individua il ritmo della presenza di effettivi nelle classi . Fondamnetalmente quello che fa fede per
definire i rapporti e le curve è lo spazio occupato dalle piante . Se osserviamo il profilo vediamo
come le classi di età delle matricine e delle apinte ad alto fusto sono individuabili . In alcuni casi
possiamo avere dei opopalmenti misti e delle specei che sono le sptesse tra componente a ceduo e
ad alto fusto . In questi casi posso selezionare un pollone e farlo allievo . Al selezione è semrpe da
piente nate da seme . Anche se seleezionamio un allievo di orgini agamica –> pollone megklio
conformato e piu basso . I polloni devono sviluppare un apparato radicale stabile . In un ceduo
composto con turno di 30 anni e periodo di curazione abbastanza lungo . C’è concomitanza tra i due
tipi di intervento cosa che viene abbnadonata nel governo misto . Matricine di seconda classe e
terza classe di due truno. Le piante mature raggiungono un eta di 150 anni . Se abbiamo una desnità
iniziale di elementi e intervengo dirado le calssi inferiori . Diminuisco il numero degli effettivi nelle
classi successive . Nel ceduo composto cadono al taglio 10 matricine per ogni classe compresa
l’ultima che definisce la numerosità delle painte ad ettaro . Nella particella friulana abbiamo una
notevole quantità di specie . Il ceduo composto classico nono era commposto da molte specei e nel
governo misto . Ceduo composto è ancora piu schematico . Piante di diversa età e specei con piani
differenziati e specie del piano dominante che ci danno il materiale di alto fusto e le altre latifoglie
ci forniscono la legna da ardere durante la ceduaizone . Il proprietario che vantaggi ha sul suo
appezzamento sul suo governo : ho sia i vantaggi del ceduo e della fustaia ( ho sia legna da opera
che da ardere . Sarà complicato riuscire a mantenere la rinnovazione e sarà importante gestire la
componente a fustaia gestendo il ceduo . Anche se le nostre apinte avranno una chioma superiore
rispetto alle piante che generiamo nella fustaia disetanea e coetanea . Noi esponiamo alla luce la
chioma e abbiamo ricaccio di rami epicormici . La difficoltà sta nel siucrie a mantenere bilanciato le
clasis delle matricine . Devo anche però fare attenzione a non danneggiare le fustaie stesse ele
matricine dele clasis inferiori che danno il prodotto nel turn successivo . Grnade vantaggio è che
manteniamo una copertura del territorio con piante adulte su tutta la superfici equeto permette di
proteggere il suolo e mantenere . Gestiti in questo modo sonoo all’interno di aree protette. Schemi
rigidi abbiamo molte piu specie all’interno del popoalmento . Indubbio vantaggio rispetto al altre
forme di governo . Copertura ocntinua e continuita della copertura. Tutte le volte che entriamo
mantenniamo una copertura di circa il 50 eprcento e ogni volta che etraimo portimao via il 50
percento con componente a ceduo e a fustaia . Ci sono dei particolari bsochi che storicamnete sono
stati gestiti in questo modo e la compo ente a fustaia era i responsabilità della comunità mentre il
ceduo era gstito da un proprietario . Per esmepio bosco nelle risaie onc i centiti e le famiglie
storiche nel vercellese hanno il diritto di utilizzare una quota parte sorteggiata id terreno . Io entro e
facico la ceduaizone metre la fustaiai è gestita dal sodalizio e da tutt al aprorpeità . Il ricavato del
materiale viene gestito . La componente a fustaia è gestita dala collettivita. On alcuni casi se la
gestione e fattta i maniera opulata possiamo avere una situazione di un popalmento denso e
irregolare e a volte se si interviene i quete forme di governo abbandonoando i rapporti tra le clasis
diametriche della fustiaai si rischia di abbandanore a disetaneità e abbimao un popoalmento quasi
biplasno . Nel biplano osserviamo che siamo abbastanza distanti dal ceduo composto . La
componente a ceduo componente dominante con piante della stessa dimensione e governo misto .
La regola è che c’è una componente a ceduo e ua a fustaia . Il ceduo è gestito a ceduo semplice o a
sterzo . In questo caso è anche piu semplice trovare un ceduo a sterzo . Il nostro ceduo può essere
quell’elemento che mi va a proteggere e educare le formazioni ad alto fusto . Dove eseguo periodi
di selezione e quliaficazione dei miei alberi così da avere u prodotto come legna da ardere . Per il
ceduo conifrato si tratta di un ceduo composto con matricine che non hanno funzione di sostituire le
ceppaie , che però non seguono le dinamiche del poopalmento cedu . Opppure operazioni di
coniferamneto i cui si sono messe a dimora cornifere in corrispondenza di ceduazioni e le età sono
regolari e coetanee. L’equlibrio tra queste componenti è difficile da mantenere . Il ceduo coniferato
è un popolamento in succesiosne e no ci sono dei partioclaiir sistemi da mettere ni questa
ceduazione . In questo caso la componente ad alto futo tendenzialmente prende il sopravvento sul
ceduo . Abbiamo l’jngresso dell’abete naimco del rosso edel larice sugli ambienti in alto . Spesso in
rlazione alla capacità pollonifera e del degrado del ceduo . Conversione discriminata dei cedui a
fustaia. Oggigiorno non is parla di ceduo coniferato ma può essere una situazione transitoria verso
al sostituzione di una specie cno l’altr ae andimao anserire specie piu idonee a questa situazione .
Storicamnete abbiamo differenti situaizonii in cui questa struttura viene rilevata . Forma di
governoo che fa confluire sulla supercfciei cio imparato epr il ceduo e la fustaia disetanea .
Conversione ( cambio della forma di governo : dal ceduo alla fustaia e dalla fustaia al ceduo ) e
trasformazione ( cambio nella forma di trattmaneto, nella stessa ofrma di governo ) . quando
vogliamo passare dlala fustiaa coetanea a taglio raso e quella a taglio successivo . O ceduo
matricinato e smeplice e a sterzo e semolice sempre allinterno della stessa forma id ogvrno . Le
trasformazioni sono piu sempic delle conversionii . Per passare dal ceduo a sterzo a quello semplice
cosa dobiamo fare ? Trasformazioen : passare da un popoalmeto a ceduo a sterzo a sempice ? Cosa
dovrei fare . Ceudo semplice : taglio raso tipo . Ceduo a sterzo : tagliamo co un metodo simile ai
tagli successivi . In certe situaizoni è moolto semplice cambiare la forma di trattamneto . Dal ceduo
a sterzo a semplice . Tagliamo tutto e stiamo apposto . Ci possono volere anche molti anni e la
lunghezza del turno di una fustaia per arrivare alla condizione di regie di una fustaia deisetanea . Le
trasformazioni da fare . Se parliamo di cnoversione facciamo riferimento alla conversione all’alto
fusto ovvero dal ceduo alla fustiaai . Per che dlal fustiaa al ceduo n è consentita aparte alucne
eccezioni . Motivi : legato allo stato ftosanitario del popoalmento . Castagnoo per esempio specie
con capacità pollonifera infinita che veniva ocltivato ad alto futo come frutteto e per la prodzione
del frutto e vaveamo una maggiore percentuale di castagni ad lato fusto rispeto al ceduo . Il
castagno è stato soggeto a delle patoglogie che ne hanno azzerato la produzione . I polloni del
castagno erano piu resisteniti alle malattie . Gran pate dei popolamenti ad alto futo sonn stati
convertiti a ceduo . I cedui che vdiamo goggi nua volta erano popolamneti a frutto . Nei tempi
passati era cosi ma ancora adesso è permesso di ceduare popoalmenti di castagno particolarmente
soggetti alle amlattie . Altra cosa per cui può essere ammessa questa condizione è quella legata alle
foreste di protezione per cui la fustaia può esercitare un peso in fustai , non si accucmula uun peso
su un versante instabile ad esempio . In linea di massima la conversioe dall’alto fusto a ceduo è
vetata. Conversione incoraggaita su alte suerfici e abbiamo ettari avviati all’alto fusto e se prima
avevamo superfici gestite a ceduo monoopano ora abbiamoo fustaie transitorie. Problema di gestire
queste formaiozni. La fustaia ora e in passato e ora viene considerata la forma migliore di gesiotne
del bosco . Tendenzialmente c’è stato un incoraggiamento nell’altofusto epr la biomassa ma per il
materiale da opera. La sevicoltura moderna va nella cnodizione di utilizzare la legna per i materiali
energetici e ache prodotti a cascata cno scarti destinati alla produzione di energia . In questo sistema
utilizzo gli scarti per il combistiibile fossile e materiali ora sono di ualità er materiali plasitii e
dall’altro lato noon tutto è buttato in caldaia e ci può essere nubilancio zero cmo enel caso dei pm
10 e nella combistione del material elegnoso . La conversione può essere fatta in differenti modi .
Conversione diretta rtificiale ad esmepio . Sottto piantagione e libero l’impianto si può fare
direttmanete oppure connversione diretta se agisco su una particle a che libero e poi mi sposto su
quelle vicine. Da ceduo a fustaia di orgine gamica : METODO DIRETTO . Converiosne indiretta
invece passa attraveros una fase che ha l’aspetto della fustiaa ma che non è fustiaii. Dobbiamo per
far questo passare verso un periodo in cui il popoalmento invecchia . C’è piu spazio per la
rinnovazione da seme per esempio . E poi posso intervenire con dei diradamneti in cui riduco il
numeor di pooloni per cceppaia ni moodo tale da non ppermettere il ricaccio . In questo caso
succede che io ottengo un popolamneto che ha l’asetto della fustaia ma soono dei poloni e quando
arriverò ad avere auqeta particolare struttura potrò gestirla oc dei tagli successivi e un taglio di
sgombero . La nuova geenrazione sarà una vera e propria fustaia . Questo ni passato soprattuto non
era cosa id poco conto perché se era popoalmento a ceduo potevo fare una ceduazione che era
permessa fino a poco tempoo fa . Oggigiorno in realtà si sono posti dei limiti legati al turno del
ceduo . Se il ceduo è invecchiato per la lunghezza. S eprendiamo ad esempio ilm cappeli o lbero di
selvicoltura piu vecchio . Questo è un vantagio e oggigiorno questo non si può piu far .q uesto tipo
di conversione necessita di un periodo molto lungo prima di arrivare alal fustaia vera e prorpia e
questo epriodo non è in linea con la gestione del privato e quest econversioni venivanoo spesso fatte
su proprietà pubbliche . La fustiaa che si viene a creare fustiaa falsa o transitoria no serve a
nient’altro che transitare dal ceduo alla fustaia il compito della fustaia è di disseminare . N queso
caso parliamo di uan fustaia coetanea . Conversione dal ceduo alla fustiaa coetanea . Se vogliamo
invece avere una ufstiaa disetane apossiamo adottare la tecnica della mtricinatura progressiva . Tutte
le volte che facci ua ceduazione aumento il numero di matricine le scalo da quelle rpecedenti e
comincio ad avere unadisetaneità del popoalmento maturo . A questo punto le ceppaie ricacerranno
sempre meno e rilascierp anche degli individui . Le matricine saranno nate da seme e le ceepaie
adugiate avrò ottenuto la fustiaa disetena . Spesso ci vuole n tmepo di turno . Ci sono delel specie
che si prestano meglio a delleconverisoni per sempio conversioni naturali e passive . Nelle specie
che hanno una debole capacitò polonifera ocm eil faggio . Specie ic sono annche in cui gli interventi
attvi sono efficacie veloci . Se il ricaccio delle ceppaie è men vigoroso in questo caso sicocme la
capacità pollonifera si riduce avrò piu semenzali che si insediano e il poopalemnto sarà disetaneo e
ci sraà una matricinatura progressiva. Metodo della matricinaturanitensiva faceva riferimento alla
selezione sui poloni della ceppaia che ricorda molto la selezione dele matricine sulle situaizoni nate
da seme . Conversione ad alto fusto . Comcoda per le produzioni di qualità e se seimao dei piccli
proprietari non è particlarmenteinteressante la conversione per emepio nel periodo id
invecchiamneto non abimoa nessun assortimenti . Nel caso id proprietà pubbliche possiamo
peremetteric di non avere l’introito . Il suol deve anche essere molto fertile . Tagio di avviamoento è
effettuato nella stagione vegetatia e i polloni che si effettuano nel taglio saranno deboli . La
conversio e eil tagliodi avviamoneto durante il tagli vegtativo . Pollni di orgine avventizia e non
hanno in gradi id lignificarsi . Matricine all’interno del poopalmento dobbiamo vedere . Le
nmatricine che non voliamo manternee e quelo che vogliamo fare è lavorare sui polloni .
Tendenzialmnete le matricine vengon eliminate . Prefeenzialmente le conversioni partono dalle aree
della prorpietà dove la denità dele amtricine è . si parte da alcune situazioni e in altr is lascia
invecchiare e si agisce con la matricinatura progressiva o intensiva . Abbiamo fondametlamente
detot tutto e ci sono delle info nelle slide ance successive . Nella matricinatura progressiva abiamo
sempre una componente a ceduo che viene ceduata . Creiamo una disetaneita a livello di matricine
con una quota parte a ceduo . Una cosa che si ppuò fare in questa gestione è quella di fare una
matricinatura progressiva a grupi e rilascia. Questo può essere utile se voglio octinuare ad ottenre
un introito dala componente a cedu . Se concentro le parti occupate dalle matricine e lascio libere
quelle occupate ea ceduo re di nuclei ocn diverse matricine e ottenere così ina fustaia disetanea cn
dei nuclei

interventi selvicolturali che si differenzian da quelli classici :

con l’ultima lezione abbiamo parlato del governo misto e comiinciato a vedere la parte realtiva al
passaggio tra fomre di governo e di tratttamneto e modalità con cui si può effettuare un
aconversione da ceduo a fustiaa in quanto il contratio non è ammesso tranne che in casi particolari
se parliamo della falsa fustaia : popoamento che ha aspetto della fustaia ma ha i piedi del ceduo .

Alcune fustaie che vengono da cedui però non hanno una forma a fustia nella prima generazione
perche le piante saranno simili ai polloni matricnali orginali e dovremmo aspettare il tagli da
sementazione per avere l’aspetto di una vera e propria fustaia . Se salima con la pendenza le
sciaoltaure possono essere anche piu pronunciate e i polloni sono cresciuti conun aspetto moloto
irregolare . Se osserviamo una ceppaia questo aspetto conta poco . Interventi selvicolturali non
collocati in quelli classici : selvicotura atipica , per esempio . Concetto di conversione è molto. Nei
paesi anglosasoni e nella selvicoltura centroeuropea. La conversione è soltanto il sistema
selvicolturale . Ceduo semplice a matricinato è una conversione . Ma ora noi consideraimo una
conversione solo se c’è il passaggio da fustiaa a ceduo e basta . Nei testi invece anglosassoni non è
così. Niterventi selvicoturali non classici . Concetto di miglioramneto o taglio di miglioramneto :
nella accezion classica si indicano gli interventi che nonavvengono alllo stadioid novelleto che sono
volti a per esempio eliminare le piante mal conformate o ribilanciare le piante mal funzionanti .
Quesit interventi nell’immediato non sono economicament remnerativic , sono a macchiatico
negativo. Arricchimento è una pratica attiva di rimboschimento . In alcuni casi posso bilanciare la
coeprtura di alcune specie o eliminare le specie di concorrenza. Se devo auentare la nuerosità delle
mie specie , devo eventualmente fare degli interventi diarriccchimento , che non sono presenti nei
ssitemi selvicolturali classici , ma in alcuni ssitemi devono essere progettatti e fatti com e nel caso
della restoration . Con la selvicoltura dobbiamo andare a ricostituire dei popoalmenti degradati e la
stessa servità per fare delgi interventi di altro . Per migliorere i poplamenti degradati e se lo
faccimoa con un sottoimpianto possiamo considerarlo nell’ambito degli interventi di arricchimento .
Ci sono dei tagli che dobbiamo semrpe effetturre nella pianificazione che sono i tagli fitosanitari ,
dopo vaia certi approcci e uti di vista sono cambiati e prima di vaia la gestione era comoporomessa
di interventi fitosanitari su superfici ridotte e la ripresa veniva effettuata us ripresa. Interventi
servono a rimuovere piante danneggiate o limitano il verificarsi di fenomeni bitici o abiotici che
possono . Uqando il fenoomeno è già verificato . Pre savage cutting sanitation cutting e salvage
cutting. Noi possiamo naticipare il roblema ovvero entrare in bosco e rimuovere le piante che hanno
dei problemi . Come piante deperienti che stanno soffrento la siccità . Queste piante non sono un
grsso problema ma potrebbero diventare un problema se fossero attaccate al bostrico . Con i tagli
fitosanitari elimino le painte stressate e deperienti in linea protettiva oppure se ci sono schianti da
neve . Per esempio gli schianti da neve e da vento e piante morte per il bostrico devono essere
eliminate perche possono essere delle fotni di inoculo per le piante vicine . Per fare i tagli
fitosanitari devo vedere la vigoria della chioma . L’età delle singole piiante e le caratteristiche delle
chiome soono collegate . Per classe id vigoria se la pianta è già deperiente può essere il punto di
attacco per aptogeni che possno aatacare piante sane . In questo caso la finalità è unicmanete
fitosanitarai . Se andiamo ad eleiminare piante già attacate dal patogeno rimuovo le painte morte
proprio per precludere l’insorgenza del fenomeno anche nelle apinte sane . Recupero schianti per
esempio rimuovere le apinte su ampie sueprfici che sono state interessate dal disturbo. Per esempio
discorso incendi e attachi di boostrico e all’interno della superfici si riuove tutto . Tecnica savage
logging . Recupero dl valore del legname . Le apitnen danneggiate dall’evento atmosferico hanno
ancora un valore reisifuo e il popoalmento ormai è morto quindi come gesori facciamo affidamento
sulla prossima gestione e rimuoviamo tutto e vendiamo per recuperare un acerta sommma di denare
dnelle aree interessate da via aper esempio . Nelle operazioni di sgombero nella accezione clasica si
porta via tutto mentre dal punto di vista tecnico e ecologico ovviamente è sempre meglio rilasciare
la ramaglia e le ceppaie . La ceppaia da necromassa. L’ideale sarebbe rilasciare una compoennte a
marcire nel bosco e può essere un substrato favorevole per l’insediamneto . Alcune linee guida
abbiamo indicato di rilasciare un tot di metri cubi di necromassa e se si rilasciano le ceppaie e si
lascia un pezzo di tronco per evitare il problema di rotolamento delle ceppaie garantimo una buona
eramnetnza di quantità di necromassa nel sito . Per esmepio problemi legati al carico di
combustibile , che può accellerare e mantenere un fronte di fiamma . Se si rilascia della necromassa
a isole . L’idelae sarebbe lasciare dle materiale . Il recupero schianti sempre oe comunque si
recuerano tutti gli elementi. I fsuti hanno un valore economico soprattutto i determinate situazioni
si fa passar questo intervento anche dove il taglio è proibito per esempio . In seguito agli attacchi di
scolitidi ci sono delle presisoni epr dire che si può entrare e portare via il amteriale . Aspetto
cavalcato dalla amministrazione bush negli stati uniti in cui si voleva cavalcare ilmmsalvage
logging . Per esempio la douglasia dentro il fusto è perfetto e l’incendio brucia la chioma e uccide la
pianta e la corteccia e il valore è elevatissimo . C’è stato un rischio o una norma in cui si poteva fare
ilsavage logging nei parchi naturali . Dopo u disturbo io forestale entro e porto via tutto .
Lanecromassa è importante epr la rinnovazione la biodiversità e la struttura del popoalmento . Il
salvage logging . Le piante magari che potevano riprendersi anche magari venivano asportate
completamente, quindi il salvage logging no né ecologicamnte sostenibile e anche . In alcune
situazioni può essere vista come l’unica soluzione . L’abete rosso ha dei particolari vantaggi dal
punto di vista produttivo ed è una specie plastica e i rimboschimenti hanno successo ella estione piu
sempice e ha l’apparato radicale suerficiale ed è soggetta ad attacchi da bostrico . Quest’anno a 3
anni da viaa e piu ci saranno moolti casi in piu e c’è da dire che ancje dagli studi nelle alpi
austricahe possiamo influire sulle pululazioni del bostrico . Noo possiamo rimuovere però tutto il
materiale dal boscoe questo è una problematica. Il savage logging sono un recupero del amateriale
per recuperare il valore econoomico . Ci sono altri termini utilizzati in passato definiti cn un articolo
di legge che sono i tagli colturali . Taglio colturale definito eprchè in realtà la gesitone non è piu
regolare e quando entriamo inn bosco è difficile inquadrare il nostro intervento come uno classico .
C’è stato l’abbandono delle aree marginali del bosco e quindi ono sono stati fatti intervenit regolari
e ci sono delle strutture che tutto soono fuori che quello che devono essere . Taglio colturale è
effettuato per garantire che il bosco possa perpeturaris e rinnovaroi favorendo le funzioni del
bosco . Tutto quelo che non riesco ad inquadrare nei sistemi classici per esempio è importante.
Taglio colturale oppure noo . Se il taglio è stato effettuato non andando a degradare il popoalmento
e ha avuto una finalità che non ha intaccato le funzioni del bosco ma migliorato la probabilità di
perpetuaiozne del bosco è un talgio colturale . E’ un taglio di rapina. Tutti i talgi effettuati con
finalità colturali si posson ascrivere al taglio colturale . Se parliamo di selvicoltura dobbiamo
utilizzare una terminologia tecnica . Lacune terminologie sono state uttilizzate in modo improprio
oppure terminologie improe sono state riprodotte in moodo non giusto . Tagli a scelta commercial :
entro in bosco e prendo le piante che mi servono . Non è nu taglio selvicolturale perché è di rapina .
Taglio commerciale non è adatto a gestire in modo sosteniibile il popalento forestlae. Il tagliod
isgombero è realtivo al taglio successico e e si parla del recuppero schianti . Taglio di sgombero .
Non è la stessa cosa . Lo sgombero del materiale schiantato o il recupero degli schianti non è u
taglio di sgombero ( si fa riferimneto all’ultimo taglio deitagli successsivi ) . miglioramneto
forestale ( spesso e volentieri veniva utilizzato epr descrivere tagli fatti in bosco in m1odo
particolare . C’erano dei finanziamenti per il migliormaneto boschivo . In realtà non esiste uno
schema pronrtario di uesit interventi . Quelli considerati facevano riferimento alla poapoalazionie
specifica.
Aspetto che non abbiamo nominato : selvicoltrua a turno breve e o short rotation forestry . Cedui
gestiti a turno reve e o non brevissimo con biomassa cippata e caricata su rimorchi . La cepaia deve
essere sostituita perhce dopo u tott di turin di ceduazione non è in grado di ricacciare con la stessa
efficacia . La curva di accrescimeno ha un andamneto sinusoidale . Con dei turni brevi eprò si riece
ad ottimizzare l’assortimento . Siamo in un ambito agricolo e agronomico . Grossa differenza dove
possiamo definire il confine tra questa pratica agronomica e il ceduo . Forse è la densità che cambia
ma no . In questo caso vengono utilizzate determinate specie ma pootremmo avere la stessa
specie . . cosa che ifferisce tr un campo e n bosco . Pioppeto e un bosco . Il pioppto non è
considerato bosco su un popoameto di questo tipo posso smettere di apintare le barbatelle e l’anno
dopo posso avere un campo di mais . L’appezzamento continua ad essere bosco . Se parlod
iarboricoltura da legno e short rotation forestry . Un seimantivo e un pasoc. Indipendentemente dala
struttura dala specie c’è una grande differenza. Anche per l’arboricoltura da legno sto coltivando
delle specie e la grossa differenza è che negli impianti da legno posso rimuovere tutto e sostituirlo
con la rinnovazione econoomica . Selvicoltura agronomica ora . Cominciamo ad avre una approccio
economico e in quste situazioni posso diserbare . Non è bosco . Anche negli impianti da rboricoltura
da legnoo vorrò avere un fusto libero da rami e farò pootature e altri inteneit eutilizzare delle
aspecie accesorie che verrno eliminate e produrre noci e ciliegi ad esempio . Selvicoltura ad albero .
Diversa dall’ordinario : fase di insediamneto aalificazione dimensionamento e maturazione :
produzione di qualità con costi e interenti minimi . Per alcune specie si presta per assortimmenti di
pregioo. Continuious cover forestr : mantenere sempre una copertura. Noi lo abbiamo semrpe fatto
con la futaia disetanea . Ora c’è unna spinta a d avereuna gestone del bosco con copertura continua.
Dal punto di vista della biodiversità diventa importante mantenere dei corridoi vedi per il
movimento di specie da una parte all’altra. Selvicoltura naturalistica : utilizzata molto in ambiente
alpino . Si cercano di utilizzare le dinamiche anturali del bosco drante la gestione cercando di non
andare contro . Se io seguo le dinamiche naturali ho un risparmio anche in terminii di energia
impiegata . Selvicoltura alpina fa ricorso alla rinnovazione naturale : specie native e rinnovazione
naturale . Ni passato si faceva ampio uso dlel rinnvoazione artificiale posticipata nei tagli rasi .
Rispetto a quella precedente la sevlcioltrua naturalistca non ppreclude l’utilizzo del taglio raso . Per
esempio ci sono delle spcei pioniere eliofile . Io posso sfruttare questi aspetti come tagli a buche su
piccole superfici . Tant selvicolture . Poopoamnenti forestali con ecoforestry con gestione ecologica.
Varie etichette che ritroviamo in diversi testi fanno riferimneto ad un concetto articolare ovvero che
oggi molto spesso siamo interessati piu a quelo che lasciamo in bsoco che a quello che portiamo via
. Ci sonoo degli interventi che hanno cmoe finalità recuaprare la naturalità dei opolamenti forestali .
Alcuni elementi come la usnea longissima li rtiroviamo solo nelle formazioni dove avevamo
copertua forestale . Sule alpi italiane ad esempio raramente ci sono questi particolari eleemntie
come altre briofite e licheni nel tronco degli alberi . Selvicoltura che adottiamo nele foreste di
protezioen : le stesse svolgono ua fuzine di protezione nei confronti di epricoli naturali eproteggono
centri abitati e strade . Regime del ciclo dell’acquae finzione di protezione . Se le foreste insistono
su pedni. Pericoli naturali . Siamo interessati a svolgeere in queste formazioni c’è una particolare
funzione e il fine della copertura forestale con particolari caratteristiche . Pericolo diretto . Per
riuscire a mantenere la funzione di protezione dobbiamo mantenere la funzione di portezione .
Sueriore . I coosti dell’uttilizzazione sono notevoli e superano gli nitroiti . Le cure minime sono gli
intervnit selvicolturali nelel foreste id rotezione , sìdevonn rispondere ai . Siccome un intervento
costa ma devo farlo e al momento giusto . Devo intervenire al momento giusto nella maniera piu
efficace possibile con il minor dispendio . L’intervento con adeguato . Per garantire un amaggiore
protezione contro i pericoli . Deve eesser efatta dove serve e con un particolare bosco . Per la caduta
massi a seconda del pericolo devo fare degli interventi nel luogo pi appropriato e nel periodo piu
idoneo . Cerco di utilizzare specie autoctone facedo degli interventi che siano i sintonia con la
rinnovazione naturale e devon intervenire quantdo i parametri dendromentrici non sono inlinea con
le esigenze e gliiniterventi devono essere chiari per l’obbiettivo gesitonale dellintervento devono
essere efficaci e devono essere iminimo per farii si che l’intervento sia inìdoeno e con uno sforzo
proporzinnato epr gli sforzi alti . Ure minime initervenit nella selvicoltura di protezione . In questi
popoalmenti dobbiamo garantire . Accorgimenti sono queli di non avere problema di caduta massi
pendenza per esmepio tra i 30 e 60 metri . Selvicoltura che imita i regimi id sdisturbo naturale .
Ceerco di copiare quello che avverrebe in nu popoamento naturale oìsoggetto a disturbi anche di
una notevole intensità io posso utilizzare per esepio il taglio raso . A quelo punto i talgio raso su
grnaid superfici . Posso diminuire l’impatto che il tagkio ha all’interno dell’ecosistema . E
dinamiche della foresta boreale . Creano delle situazioni simili al taglio raso . Nella gestione dei
poopalmenti forestlai poosso implementare il sismtea a talgior aso . Quando ho un distrubo con un .
Anche nella selvicoltura spesso e volentieri posso modulare l’intervento dove ho zone a caso o
intervneit piu puntuali posso ricreare e manenere habitat nella stessa superficie con lo stesso
intervento . Questi interventi possono svilupaprsi per notevoli superfici . Per osservare questotpo di
intervento . Tagli rasi classici fatti seguanti . Superficie trattat in parte a taglio raso e sono state
rilasciate delle isole e altre zone in cui si è fatto una sorta di diradamneto . Fondamnetalmente in
quesit ambienti il fuoco svolge un ruolo fondamnetale e assume un coportamnto di chioma .,lgan
canon . Intervento . Organizzazione dei tagli . Tagli rasi classici . Sueprficie globale della nstra
area : trattat ain parte a tagli raso poi sono state rilasciate delle isole cno zone in cui si è fatto ua
strta di diradamneto . Ni questi particolari ambienti il fuoco svolge u ruolo fondamnetale e quando
si manifeta . Il popolmeto a macchia di leopaerdo . Arree sono completamente morte. Abbiamo una
mortalità ridotta . Signoli individui che vengonolasciati cele riserve nel taglio raso n pooopalmneti
altamnete produttivi rispetto a quello che si faceva unnt empo copiavano queste dinamiche . Per
esempio vaia non è nadata tanto distanze dall’ampliare le green island in cui idiividui sono
sopravvissuti o zone in cui gli schianti sono diffusi . Interventi che vengono fatti per conservare
degli elementi di biodiversità o mantenere degli habitat allììinterno del poopalmento forestale
trattato . Principio allabase di alcuni approcci della selvicoltura com el aselvicoltura naturalistica .
Selvicoltura volta alla conservazione o alla impementezione degli niterventi forestlai .
Sekvucìicoltura che guarda alla biodiversità dei popoalmenti forestali . Aspetto che sta diventando
importante eprche . Soesso e volentieri si fa attenzione e quelllo che si lascia rispetto a quello che si
porta via . La selvicoltura non è mero sfruttamneto e solo ai fini produttivi . Le funzioni del bosco le
abbiamo insegnate noi. Selvicoltura ci serve per massimiizzare le funzioni del bosco .se parlaimo tr
ai vari servizi ecosistemici . Mentre per le foreste di pprotezione opssiamo valutrre il contributo
della protezione dellle valanghe . Valutiamo i costo dellle paravalanghe ad esempio . I servizio può
essere anche monetizzat per il discorso legato alla biodiversità . Monetizzare queste cose è difficile
e anche interventi con quest finaità sonso difficili da osservare . Con una gestione spesso indirizzata
verso una fustaia disetanea su piccole superfici abbiamounua motlitudine di situazioni la
biodiversità è rimasta relativamnete a un buon livello i sistemi classici nivece fanno riferimnetoad
un taglio raso suu superfici . In queste situazioni si può fare olto per aumentare la biodiversità dei
popolamneti . Ricorso solo alle specie native : concetto strano perhcè nell’ambito montano si
concentrano le maggiori superfici . Qualche volta nel contensto nua specie è stat aspint ain fascia
altitudinale che non le cmopetevano a scapito di altre specie che in quelle situazioni erano piu adatte
. In linea generale se parlamo della selvicoltura dobbiamo considerare questo aspetto . Dobbiamo
così utilizzare le specie autictnoe cercanodo di minimizzare ‘ingressod specie alinen. Il nmero di
specie non è qausi mai un buon idicatore per la biodiversità . Spesso e volentieri non è il parametro
utile per indicare che il popoamento ha delle diversità . Oltre alla struttura e alla distribuzione
orizzontale e verticale dobbiamo anche considerare la componente di necromassa che derivano da
una compenente biologica viva in piedi a terra o nelle diverse sfaccettature. Specie autoctone
diversità strutturale e presenza di necromassa . Altri interventi come se ci sono delle situazioni di
disequilibrio come la densità degli iungulati possiamo cercare di riequilibrare la pressione di questi
animali selvatici . Possiamo poi cercare di manenere le situazioni che favoreggiano i ssitemi . Ni
possiamo integrare nua parte dei concetti della restoration ecology ( o pratiche messe in atto epr
recuperare certi habtat ) poossiamo incorporarli ogni volta che affacciamo un diradamneto o taglio
di utilizzaiozne . O individuazndo maodalità premiali o limitazioni imponendo il rilascio di alcuni
elemneit in bosco . Aspetti che sono legati ai singoli interventi . Obbiettivi della biodiversità .
Museo del cansiglio si è occupato di valutare e valrizzare la bioidversità nei poopamenti gestiti . Il
principio è qeullo di riuscire a comprendere e valorizzare la biodiversità nei poopakkenti gestiti e
fornire delle nidicazioni di come fare degliinterventi per fare interventi di biodiversità o
implementarli . In aree in cui la cgestione è abbnadonata è facile ma riuscire ad uemtare il livvleo
medio di biodiversità nei pooamenti tuttora gestiti . La biodiversità non è uguale però al numero di
specie mmmm,m,m,mmmmmmhhnhnhnhhn mlmllmmlmlmlmmlml. E’ molto importante la
diversità strutturale ed è quello su cui possiamo agire con gli interventi selvicolturali . Possiamo da
questo agire sula struttura di un pooopalmento creando anche elementi di necroomassa. Prendendo
coe esempio il progetto di biodelta 4 . presenza di animali e necromassa senza idmneticare di
lavorare direttmanete sulla diversità specifica. Possiamoo sicuramnete cercare di mantnere
poopamenti misti ogni volta che vogliamo farlo nei cedui di castagno per esempio lasciamo
matricine in un elemento che può aumetare la diversità specifica nel popoakkemnto . Ci sonod ei
parametri che ic possono aiutare ad individuare un popoamenit meglio strutturato . Presenza di
painte di diverse dimensioni e diapinte con particolari strutture ni grado di ospitare micro habitat
all’interno dei fusti per esempio . Aspetto molt importnate valutazione nella pianificazione ordinaria
. Questi parametri sonoutilizzati anche per valutare gli alberi monumentali . Aspetto anche
relativamnete recente che avrà importanta nella gestione dei parchi e dei singoli alberi . Aspeto
motlo importnat e per modificare la struttura del poopaemtno forestlae è inserire delle interruzioni
della copertura. Nel poopamenot forestale abbiamo un acopertura della superficie tranne che ne l
momento in cui facicmoa nu tglio diutilizzazione. Se lavoriamo su ampie superfici una grande parte
della superficie non è caratterizzata da luci e chiarie . Aspeto che va a diminuire la quantità di
specei nei pooamenti forestlai . Molto importnate è anche la struttura orizzonatale nella
distribuzione dei fusti e delle chiarie . Al copertura di solito rimane coemta finoo a che non c’è un
distrubo naturale .se andiamo a iterrompere la coperturariuoend singole piante poassiamo ricreare
habtat e permettiamo la sopravvivenza di specie dipiccole dimensioni. Rimuoviamo piante e poi le
portiamo alla morte e ootteniamo così due risultati con un singolo intervento e creiamo degli
elemntei di necromassa in piedi che poi corolleranno e ci daranno una eterogeneità di funzioni .
Possima inoltre leggere alcun sclete come creare . E variazioni strutturl coincivano a introdurre il
cnocetto di rilasciare una parte di poooaenti pier un periodo piu lungo senza rilasciarlo . Potevamo
avere le painte e le riserve che potevnao fungere da hotspot e matricine a gruppi e poi bisognava
aprlare di isole di senescenza a. all’interno della nostra superficie asestaa possiamoindividuare delle
aree non interessate da interventi ovvero snatuari con diversità specifica che possono fungere da
hotspoto per la diversità con specie che possono partire per il rifugio e sorgente id emigrazione . Per
colonizzare i poopaketi vicini. Senza andare a scomodare a livelloa sestametale intere particelle o
ettari possiamo cominciare ad individuare alberi ad invecchiamento nidefinito . Noi rilasciamo degli
alberi che no verrano ri tagliati . Invecchiamneti indefinito . Rispetto ai talgi di riserva e alle
matricine d. nel paino di asestamento dovrrmmo procedere allo sgombero alle matricine e agli
ellievi . Alberi a invecchiamneti indefinito . Spesos questi alberi vengono idviduati tra le dimensioni
notevoli o robe rare oppure alberi con articolari habitat che lo ergono ad un albero habitat ni bosco
ci sono dei simboli o dllell scritte cn delle lettere osno dell scritte cheindividuano l0albero come
albero habitat ad invecchiamneto indefinito . A volte non è sufficente indicare di rilasciare le piante
piu grnadi ma di norma ha significaot inmportnate rilasciare piante piu grandi di specei diverse
anziche di ua stessa specie . Componente di necromassa , cosa dobbiamo rilasciare ? Nooi
applicandoi sistemi selvicolturali classici le apite le poortiamo via e raggiunta la dimensione
minima che ci peremtte di avere i notri assortmienti pi le piante vengono abbattute e pi ogni volta
che entriamo in bosco la necromassa viene portata via anche la fustaia disetanea per esempio .
Entraot eml periodo di curazione tolgo la necromassa nelle fustaia disetanea. Quaesta quantità
abbiamo dei livelli dei necromassa che superano i 100 metri cubi e arrivano anche a 400 metri cubi
nei balcani . Nei boschi gestiti questi livelli sono molto piu basis e nelle aprticelle con selvicoltura
intensiva la necromassa è 5 10 15 metri cubi per ettaro . Se facciamo una selvicoltura estensiva la
quantità di necromassa sale ma tendenzialmente non si superano i 70 80 metri cubi di necromassa
ad ettaro . Per implementare questi elementei noi poasisamo opptare in alcuni casi sempicemente
dopo l’’intervento lasciamo un po di materiale a terra . Adottato su tagl rasi in ampipe superfici .
Abbatto tutto poi allestisco solo il materiale che mi interessa e rialscio qualche decina di metro
cuboo ad ettaro di necromassa . Strategia er avere una quota arte di necromassa . Durante la
gesitone individuiamo piante che erano necromassa e poi in piedi . Io posso portare al amorte una
ainta i pedi che poi formerà necromassa aterra . Aumento del aquantità di necromassa innbosco con
intervnit meccanici . Possiamo per esmepio abbattere dele apinte e lasciarle in bosco . Noi
aumentaimoa la quantità di necromassa ma tutta nello stessomodo e nello stessomomoento . La
pianta viva la talgio di colpo muore e poi si decompone . Questo crea abitat per alcune speciee
basta . Struttura ricreata con la mortalità naturale o con il distrubo è differente . Per esmepio è stato
creato uno sradicamneto artificila e ele piante sono astate sradicate e si sono creati piu habitat .
Alternanza di concavità e ocnvessità che si genera in una foresta naturale in seguito allo
sradicmaneto . Situazioni differenti distress della painta attirano insetti e aniali e creano catene
trofiche che troviamo nei boschi anturalei . Per accelelrare i roicesso si fa la cercinatura, una pratica
sempre stata utilizzata che ultimamente non è considerata perché non è piiu importante portare
allamorte alcune painte. Ora è immportante epr 2 aspetti . Se dobbiamo ricreare habitat in ambienti
forestlai vogliamo ricreare tutte le tipologie di habitat e la pianta irmane morta in piedi e poi
crollerà e abbiam perima un elemento in pedi per unpo di tempo . Se ci interessa il fusto abbiam una
protezione contro la caduta massimma .s el apiantead epereisce perde la luce del uolo . Se ll’anello
è abbastanza ampio oppure non lo è bisogna farne almeno 3 . lannello deve esere abbastana mapio
per avere i suoi effetti . Metodo ziller . Facciamo un taglio che interromep i cambio e che si
approfondisce e lo facicmao a 3 livelli . Qeusta tecniica è utilizzata molto per il cotrollo delle
invasive . Se noi le tagliamo per esmepio l’eilanto queste ricacciano . Possiamo portarla alla morte
rispetto alle cercinature e si limaitano molto il nuuemro id polloni e id ricacci e diventa utile per
fare intervneti selvicolturali . Le specie nivasive portate allamote . Possiamo creare necromassa e
riduciamo la presenza di specie alinee e ci sono specie che sono specializzate e ci sono altri
elementi che vengono generati dalal necromasa . Qeusti interventi li troviamo sempre di piu in
natura 20000 o prchi urbani o sitauzioni particolari . Necromassa ni piedi siutazioni articolai che si
presentano in natura e si sviluppano habitat pecualiri e dovremmo cercare id aumentarne la presenza
nei boschi gestiti . Sucurezza : molto importnate non possiam rilasciare elemeti pendenti o
appoggiat solodve nn ci sono grosis problemi per la circolazione dei pedoni . Ntereventi spesso d
aimppeentare in aree a elevata frequentazione turistica e dovremmo in altre situazioni sviluparen
piu uno aoltalto. In questi casi possiamo anche utilizzare per esempio sistemi classici come il
trattore con la verricello per esempio ni cansiglio otteniiamo info sulel dinamiche di schianto in
seguio a vaia . In diverse situazioni questo è il sistema per ottenere strutture naturali nei
poopalmenti gestiti . Per creare delle strutture con forze ad ua quota elevata li combiniamo con ei
tagli e la rottura del futo avviene alla altezza che noi volevamo . Questi interventi vengono utilizzati
quando c’è da impementare la copertura forestlae e dovremmo lavorare sulal diversità strutturale e
suellc aratteristiche dei boschi . Possiamo utilizzare anche degli eslosivi . Non solo la quantit di
necromassa è imortante ma anche le caratteristiche della necromassa. Vgoliamoavere anche
necromassa a diversi stadi di decomposzione . Se faccio quache intervento coem la cercinatura .
Posso avere una scalarita di necromassa al suolo ecc. a diverse situazion di necromassa al suoo
abbiamo anche aument di componentincoem funghi aniamli e microorganisin. Per ogni classe c’è
un picco di differenti taxa . Dobbiamo così agrantirela presentza di tutte le calssi di necromassa . Il
prprietario è portato a gestire meglio il bosco con una selvicoltura che guarda a questi aspetti e io do
un indennizzo indiretto con l’aumento del valore del maetriale dellaforesta il ametriale er esempo
può essere certificato . Però sesso lungo la filiera si perde questa certificazione. Il prprietario del
bosco però spesso non prende nulla alle volte per colpa di questo . Al pproprietario però alle volte è
utile fare anche un talgio raso .ni alcuni ambiti si prescrive di rilasciare il maetriale il proprietario
deve essere remunerato . Anche nel nuovo tuff si fa riferminto alla gestione attiva della foresta .per
iruscire a valutare le classid ic omoosizione c’è una tabella che f riferineto alla cratteristica della
corteccia che nei primi stadi è intatta e poi assente negli utlimi stdi . Gi elementi fini si mantengono
solo allinizio e la tessitura del legno è un altr0 elemento fondamentale lgato alle caratteristiche degli
animali che possono trovare un astruttura el suo internoo . Spesso e volentieri nel pezo di elgno però
abbioa diverse ocnsistenze e dipende molto d dove si trova il materiale aterra . Se è a contattocon i
terreno abbiamo delle clssi avanza te . La struttura dle legno cambia di solito e la forma
dell’elemetno sarà sempre piu modificata e alterata amn amno che la struttura interna vien meno .
Anche il colore del legnoo da dlle indicazioni giallognolo o grigooa seconda delle specie . Per le
specie è imprtante avere alberi grandi se la necromasaasale leemnt di aggiori dimensioniforiscomo
akggiorediversita e la posizione influisce anche in iedi o in terra. Devo cercare di aumentar esia la
necromassa i piedi che aterra . Se vediamo il livellodi luce anche . La necromassa in zone in ombra
o luce cerchiamo di lasciarne varie perche ci sono specie che trovan il guusto habitat in determinate
situazioni. Specie che geenra la necromassa anch è importante . Quella delle latifoglie psesso si
decompongono piu velocemente e sono però meno presenti . El altifoglie tendenzialmnete si
decompongono in fretta . Il fagiog non la vedremo anche quella id babete rosos e larice.
Componente di piante vivie che ahnno ragigunto uuna certa dimensione e età . Dibbiamo rilasciare
painte id granid dimensioni . Microhabitat . Componennti di necromsassa in detemrinate situaioni e
quello piu semplice è la cavita a nidi . I cihrotteri epr esempio crean dei catini basali con
microhabitat . Al di sotto della cortecci anache . Artificialmente possiamo ricreare questi elementi
per esempio . Nel legno cavo con necromassa c’è del ristagno idrico oppure gli animali utilizzano le
piante come niido .alberi habitat bvanno aumentati epr un certo livello di diversità . Iante in fase di
alterazione siti prefernziali per il picchio per esempio . I corpi fruttiferi permaneten pssno
sviluppare una serie di situazioni utili per certi elementi . Prsenza dipiante grandi ci garantisce le
painte con la chioma e i grossi danni garantiscono microhabitat e se non abbimao questi elementi li
ricreo artificialmente per esmepio dei catini baali . Crenaod delle strutture che in bosco gestito
magari non ci sono . Nelle cavità delle paiteper esmepio abbiamo dellavvicendarsi di specie .
Abbiamo dei livell di biodiversità e abbiamo ricreato delle strutture . Per avere un livello
auspicabile di biodiversità bsgona avere una quantità di necromassa intorno ai 20 30 40 metri cubi .
Ora ne abbiamo circa 9 spesos nei castagneti abbandonati . Per gl alebri abitati dipende dalle
carateristiche degli habitat da ricreare . Pii ce ne è e meglio è come minimo dovremmo ritrovare
questi numeri . Range di biodiversità con ragne alto e particolari situazioni. Indicazioni univoche
non ci sono però e non c’è una definizione per ogni singoo elemento ora. Su apinte deperienti
possiamo anche avere una sclaarità di situazioni che si possono ricrear e. un altro elemento da
ricreare abbastanza semplicemente . Sons delle strutture che vengono chiamate piaramidi di trocnii .
Uestielementi foorniscono portezione per gli aniamli . E possiamo rialsciare in questa fase dle
materiale .nua volta fatto l’intervenot possiamo lasciare la ramagli accatsata in moodo da ricreare
struttture per le specie arvicole che diventano importnati per aumentare la biodiversità degl
eementi . Se si fa il taglio è importante pensare a dove si fa il taglio .
Per impolenetare la diversità specifica: ricreamo una diversificazione dimensionale nella noostra
gestione e alberi grandi con dendromicrohabitat spaccature cavità eccetera e diversifichiamo le
specie in zone di luce e ombreggiate ( all’obra unnaparte di ceomdpone piu lentamnte ) .
necromassa deve essre di differenti specie e se pernsiamo alla diversità specifica quaest aha una
ripercussione sulal necromassa e questo è importnate e si ripercuote e se poossimao rilasciamo
necromassa in piedi e nche a terra . Quando mettiamo assime uesti aspetti con la selvicoltura e
facicmoa rientrare i distrurbi natuaraliin qeusta selvicoltura possiamo aver altre specie . Epr
esmepio sepcie come il picchio legato ad una speciale specie di foresta . Il picchio abita queste
situazioni. Se la superficie del nido è coperta da resina della specie di pino specifica gli insetti non
prednao piu il nostro nido artificiale

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