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SPECIALE POTATURA VITE
● UN NUOVO SISTEMA DI ALLEVAMENTO SPERIMENTATO SU SANGIOVESE

Ottimi risultati con vite a «Siepe»


e potatura semiminima
La Siepe è semplice da realizzare, consente re, che sfiora appena la vegetazione e la-
di ottenere un’ottima qualità e una buona scia sulle piante quasi tutte le gemme,
cioè un carico di oltre 500-700 gemme
produttività ed è integralmente meccanizzabile. per metro lineare di cordone.
Nella Siepe i grappoli sono piccoli e spargoli In pratica la PM è quindi assimilabi-
ed è possibile evitare o ridurre al minimo le a una «non potatura» e negli ultimi
trent’anni si è diff usa nelle zone caldo-
i trattamenti antibotritici aride e irrigue dell’Australia per vitigni
come Riesling, Chardonnay e Cabernet
Sauvignon (Clingeleffer, 1993; Possin-
gham, 1996). I risultati sono stati parti-
di C. Intrieri, I. Filippetti, Con un concetto diametralmente op- colarmente validi in termini di qualità e
G. Allegro, G. Valentini, posto, alcuni ricercatori australiani han- di produttività e per l’abbassamento dei
C. Pastore, E. Colucci no messo a punto negli anni 80 un meto- costi di gestione, ma anche per la sanità
do di allevamento basato sulla formazio- del prodotto, poiché i grappoli delle vi-

N ella vite la potatura viene tradi-


zionalmente effettuata a ma-
no nel periodo invernale per
asportare la maggior parte del
legno prodotto nella precedente stagione
vegetativa. Tuttavia la potatura manuale
è molto costosa e può richiedere da 70 a
ne di un cordone orizzontale alto, gestito
con una potatura esclusivamente mecca-
nica e particolarmente leggera (minimal
pruning of cordon trained vines), in cui
viene mantenuto ogni anno oltre il 95%
del legno prodotto (Clingeleffer, 1983 e
1988). La potatura minima (PM) – con
ti sottoposte a PM sono più piccoli e più
spargoli del normale e meno soggetti agli
attacchi dei marciumi (Clingeleffer e Pos-
singham, 1987; Possingham, 1994).
Sperimentata nelle aree più fresche e
meno asciutte dell’Australia e degli Sta-
ti Uniti, la PM ha peraltro dimostrato
100 ore di lavoro per ettaro per eliminare questo nome il sistema è noto in Italia – che il suo successo non è sempre scon-
quasi tutto il legno di un anno, lasciando è integralmente meccanizzabile anche tato e che il sistema spesso ha bisogno
in media 15-20 gemme per metro lineare per la vendemmia; per le operazioni di di alcune operazioni integrative, quali
nei sistemi in parete (Baldini e Intrieri, taglio comporta poco più di 5 ore di la- ad esempio il diradamento dei grappoli,
2004; Intrieri e Filippetti, 2000). voro per ettaro con una potatrice a bar- per evitare eccessi produttivi che posso-
no determinare riduzioni del contenu-
to zuccherino (Pool et al., 1993; Petrie
et al., 2003; Petrie e Clingeleffer, 2006).
Anche in Francia, Spagna e Germania
la PM ha dato risultati non sempre po-
sitivi (Ollat et al., 1993; Martinez de To-
da e Sancha, 1998; Schultz et al., 1999),
poiché il sistema è sensibile alle con-
dizioni ambientali e risulta molto più
adatto ai climi caldi e asciutti e alle va-
rietà precoci o medio-precoci. Analo-
ghe conclusioni hanno caratterizzato le
ricerche svolte in Italia, che hanno dato
esiti positivi con varietà come lo Char-
donnay (Iacono et al., 1998; Poni et al.,
2000), ma meno soddisfacenti con quel-
le a maturazione media o medio-tardi-
va come il Sangiovese nel Centro-nord
Italia (Intrieri et al., 2001). Quest’ultima
esperienza ha confermato che la PM la-
Nelle viti a Siepe la potatura meccanica invernale è particolarmente facile: le barre scia sulle piante troppe gemme (foto 1),
operano in modo radente asportando una consistente parte del legno dell’anno innescando gli stessi fenomeni riscon-
precedente. Il carico di gemme residuo risulta quindi «bilanciato». Sulla Siepe trati in altri ambienti (alternanza, ec-
si noti (nella foto) la presenza dei raspi, poiché l’estate precedente l’uva è stata cesso produttivo, riduzione del grado
vendemmiata a macchina zuccherino).

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FIGURA 1 - Schema del cordone speronato
e della sua trasformazione in Siepe
CORDONE SPERONATO
A - Prima della potatura B - Dopo la potatura

1,2 m 1,2 m

0,8 m 0,8 m
1m 1m

CONVERSIONE DA CORDONE SPERONATO A SIEPE


Foto 1 Un filare di Sangiovese trattato C - Prima della potatura D - Dopo la potatura
per diversi anni con potatura minima
secondo il modello australiano.
Il carico di gemme può superare
le 500-700 per metro di parete e in tali
condizioni si manifestano quasi sempre
fenomeni di alternanza, eccessi 1,2 m
produttivi e riduzioni dell’accumulo 0,8 m
di zuccheri

Siepe come alternativa


alla potatura minima 0,8 m 0,8 m
australiana 1m 1m
A fronte degli aspetti negativi, le prove
condotte con la PM su Sangiovese (In- Cordone speronato utilizzato come controllo nelle prove sperimentali prima (A) e dopo (B)
la potatura. In C e in D lo schema della conversione del cordone speronato in Siepe.
trieri et al., 2001) hanno tuttavia dimo-
strato che il cordone orizzontale alto ge-
stito con una potatura particolarmente sa a punto di un sistema di conduzione legati alla riduzione dei costi e alla sani-
ridotta presenta, oltre all’abbassamen- basato su concetti derivati dalla PM, ma tà del prodotto.
to dei costi, anche altri aspetti positivi, capace di ridurre la quantità delle gem- Su tali basi, verso la fi ne degli anni 90
tra cui soprattutto la sanità dei grappo- me entro limiti tali da regolarizzare il è stato saggiato all’Università di Bologna
li (spargoli ed esenti da botrite). Hanno comportamento delle piante, in modo un nuovo sistema di allevamento, gestito
anche messo in evidenza l’estremo inte- da non penalizzare le uve sotto il profi lo con un concetto di potatura modificato
resse che avrebbe potuto avere la mes- qualitativo, ma senza perdere i vantaggi rispetto alla PM, che comportava la for-

a
Foto 2 Trasformazione di un filare allevato a cordone
speronato in un filare allevato a Siepe. Durante la potatura
invernale viene eliminata circa la metà dei tralci (a)
e quelli residui vengono orientati in varie direzioni e legati
ai fili orizzontali per formare una struttura siepiforme.
Negli anni successivi la Siepe può essere potata con una
macchina a barre (b), operante in modo radente sui fianchi
e al di sopra del sistema b

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SPECIALE POTATURA VITE

Foto 3 Un filare di Sangiovese allevato a Siepe durante le prove di raccolta


meccanica con una vendemmiatrice trainata a scuotimento orizzontale
b
TABELLA 1 - Carico di gemme e sviluppo vegetativo nei sistemi Foto 4 Un tratto di filare allevato
di allevamento a confronto a Siepe prima (a) e dopo
il passaggio della vendemmiatrice (b).
Area Area Area La macchina non ha avuto alcuna
Gemme Germogli Germo-
Sistema fogliare/ fogliare fogliare/ difficoltà a distaccare completamente
lasciate prodotti gliamento
di allevamento germoglio totale produzione il prodotto distribuito lungo tutta
(n./m) (n./m) (%)
(cm2) (m2/m) (m2/kg) l’altezza della parete
Cordone speronato 18 b 18 b 100 a 2.880 a 5,2 b 0,9 b
mazione di una struttura scheletrica in
Siepe 332 a 205 a 62 b 437 b 8,96 a 1,14 a
parete stretta verticale (Siepe), su cui ef-
Dati medi del quadriennio 2005-2008. I valori contrassegnati da lettere diverse nelle colonne fettuare in modo semplice e rapido una
differiscono statisticamente per p < 0,05 (cioè hanno una probabilità uguale o superiore potatura meccanica invernale di media
al 95% di essere diversi tra loro). intensità (potatura semiminima).
Tutti i parametri vegetativi differiscono statisticamente tra i due sistemi. I primi impianti a Siepe con potatura
La Siepe ha messo in atto un meccanismo fisiologico di autoregolazione semiminima vennero ottenuti nel 1998
con una schiusura delle gemme pari al 62% (205 germogli/m) contro il 100% da viti allevate a cordone speronato clas-
del cordone speronato (18 germogli/m) e con una riduzione della vigoria sico su pali alti 2 m e con il cordone per-
(superficie fogliare media dei singoli germogli di 437 cm2 contro 2.880 cm2 ). manente a circa 80 cm da terra. Sopra il
cordone erano inserite tre coppie di fi li,
GRAFICO 1- Evoluzione stagionale nella crescita del getto principale così da indirizzare verso l’alto i germogli
e delle femminelle in viti allevate a Siepe e a cordone speronato per formare una chioma di circa 120 cm
in altezza. Per la trasformazione furono
A - Getto principale B - Femminelle eliminati con una potatura manuale cir-
180 a 60 a a
160 a a ca la metà dei tralci dell’anno precedente
50 a e furono mantenuti integri quelli restanti
Lunghezza (cm)

Lunghezza (cm)

140
120 40 (figura 1, foto 2a), che vennero piegati e
100 a orientati in varie direzioni e fissati alle
a
30 coppie di fi li presenti sulla palificazio-
80 b b
60
b
20 ne originaria. Venne così ottenuta una
b b b b struttura scheletrica di tipo siepiforme,
40 b
10 sulla quale venne facilmente applicata
20
0 0 negli anni successivi una potatura mec-
5 apr. 5 mag. 4 giu. 4 lug. 3 ago. 2 set. 5 apr. 5 mag. 4 giu. 4 lug. 3 ago. 2 set.
canica corta sopra e lungo i fianchi uti-
lizzando una macchina commerciale a
2006 2006 barre di taglio (foto 2b).
Cordone speronato Siepe Nei primi anni dopo la trasformazio-
ne il comportamento della Siepe ven-
Per ogni data, i valori contrassegnati da lettere diverse differiscono statisticamente ne giudicato molto positivamente (pro-
per p < 0,05 (cioè hanno una probabilità uguale o superiore al 95% di essere diversi tra loro).
duzione buona, maturazione comple-
Nella Siepe la crescita del getto principale e delle femminelle si è praticamente ta, grappoli piccoli e spargoli, esenti da
arrestata dopo i primi di luglio; nel cordone speronato, invece, i germogli principali marciumi) e sul sistema venne saggia-
e le loro femminelle hanno continuato a svilupparsi fino ai primi di agosto. ta anche la raccolta meccanica, utiliz-

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GRAFICO 2 - Variazione TABELLA 2 - Componenti della produzione e caratteristiche
stagionale della luce intercettata dei grappoli nei sistemi di allevamento a confronto
dalle chiome del cordone
speronato e della Siepe

grappoli (OIV 1-9)

infetta/grappolo)
60

(% superficie
(n./grappolo)

compattezza
(n. grappoli/
Sistema

grappoli (g)
totali (n./m)

Produzione
a
Luce intercettata (%)

germoglio)
a
50 a di allevamento

Grappoli
Fertilità

acini (g)

Botrite
(kg/m)

Indice
40

Acini
Peso

Peso
b
b
a b
30
a Cordone speronato 1,22 a 22 b 2,38 a 113,3 a 264,8 a 5,80 b 6,8 a 9,65 a
20 b
Siepe 0,27 b 56 a 1,94 b 72,6 b 140,9 b 7,86 a 4,6 b 1,4 b
10 b Dati medi del quadriennio 2005-2008. I valori contrassegnati da lettere diverse nelle colonne
0 differiscono statisticamente per p < 0,05 (cioè hanno una probabilità uguale o superiore
al 95% di essere diversi tra loro).
5 apr.
20 apr.
5 mag.
20 mag.
4 giu.
18 giu.
4 lug.
18 lug.
3 ago.
18 ago.
2 set.
17 set.
Nella Siepe il maggior numero di grappoli di peso inferiore e più spargoli
(acini più piccoli e meno numerosi) ha determinato una produzione media
2006 superiore solo del 30% e una minore incidenza della botrite.
Cordone speronato Siepe
TABELLA 3 - Composizione del mosto, antociani totali e rapporti
Per ogni data, i valori contrassegnati da buccia/polpa nei sistemi di allevamento a confronto
lettere diverse differiscono statisticamente

Antociani totali

Antociani totali
Zuccheri (°Brix)
per p < 0,05 (cioè hanno una probabilità

(mg/g buccia)
buccia/polpa
uguale o superiore al 95% di essere diversi

Acidità (g/L)

(mg/kg uva)

Peso bucce
tra loro). Sistema

Rapporto
(g/acino)
di allevamento
L’intercettazione della luce è risultata

pH
maggiore nella Siepe in tutte le fasi
dello sviluppo annuale. Già alla metà
di maggio la Siepe intercettava quasi Cordone speronato 20,8 a 3,33 a 7,47 a 674 b 0,31 a 0,13 a 5,15 b
il 30% della luce incidente, contro Siepe 21,4 a 3,36 a 7,44 a 714 a 0,26 b 0,14 a 5,55 a
il 10% circa del cordone speronato. Dati medi del quadriennio 2005-2008. I valori contrassegnati da lettere diverse nelle colonne
differiscono statisticamente per p < 0,05 (cioè hanno una probabilità uguale o superiore
zando una vendemmiatrice trainata a al 95% di essere diversi tra loro).
scuotimento orizzontale (foto 3). Dalle Si evidenziano differenze statisticamente significative per quanto riguarda
prove emerse che la struttura verticale gli antociani, sia sull’acino intero sia sulle bucce, a favore delle uve della Siepe.
della Siepe era molto facile da racco-
gliere e che la macchina non aveva al- 1988; Iacono et al., 1998; Poni et al., 2000; fasi dello sviluppo annuale: già alla metà
cuna difficoltà a distaccare il prodotto Intrieri et al., 2001), anche nella Siepe si è di maggio, infatti, la Siepe intercettava
distribuito su tutta l’altezza della parete manifestato il meccanismo fisiologico di quasi il 30% della luce incidente, contro
(foto 4a e 4b). autoregolazione nella schiusura delle gem- il 10% circa del CS. La massima inter-
me, che pertanto ha dato origine a 205 cettazione luminosa della Siepe (50%) è
Risultati del sistema germogli per metro (62% di gemme schiu- stata poi raggiunta alla fine di luglio ed
se), contro i 18 germogli per metro (100% è rimasta costante per il rimanente pe-
a Siepe di gemme schiuse) del CS (tabella 1). riodo vegetativo. Alla fine di luglio, in-
A seguito dei risultati preliminari os- Con riferimento allo sviluppo vegetati- vece, il CS presentava una capacità di in-
servati tra il 1998 e il 2000 le nuove pro- vo, nella Siepe la crescita del getto princi- tercettazione luminosa pari al 35%, e ha
ve sono state impostate su viti adulte di pale e delle femminelle si è praticamente raggiunto il valore massimo del 40% solo
Sangiovese con piante distanti 1 m sul- arrestata dopo i primi di luglio, mentre nel a fine settembre (grafico 2). Queste diffe-
la fi la innestate su SO4 (vedi approfon- CS i germogli principali e le loro femmi- renze, particolarmente ampie all’inizio
dimento all’indirizzo internet riportato nelle hanno continuato a svilupparsi fino della stagione, esprimono coerentemen-
in fondo all’articolo). Le indagini hanno ai primi di agosto (grafico 1). Nella Siepe si te il più precoce sviluppo della superficie
confermato la validità del sistema di al- è quindi manifestato anche l’atteso effetto fogliare della Siepe, i cui numerosi ger-
levamento a Siepe con potatura semimi- di riduzione della vigoria e di «nanifica- mogli erano distribuiti per tutta l’altezza
nima rispetto al cordone speronato (CS) zione» dei germogli, che hanno singolar- della parete. Il risultato fisiologico è che la
considerato come testimone. Di seguito mente presentato una superficie fogliare Siepe ha presentato, rispetto al CS, anche
si descrivono i risultati ottenuti. media di soli 437 cm2 rispetto ai 2.880 un potenziale vantaggio nella precocità e
Carico di gemme, germoglia- cm2 di quelli del CS (tabella 1). Tuttavia, nell’attività di assimilazione.
mento e crescita dei germogli. l’elevato numero dei germogli ha dato ori- Produzione e caratteristiche dei
Rispetto alle viti a CS, in cui sono state gine a una maggiore capacità vegetativa, grappoli. La fertilità del Sangiovese, che
mediamente lasciate 18 gemme per me- espressa da una superficie fogliare totale nel CS è risultata elevata e del tutto nor-
tro (e per ceppo), nella Siepe il carico per metro di filare nettamente superiore male (1,22 grappoli per germoglio), nel-
medio di gemme lasciate dalla potatura (8,96 m2/m) rispetto al CS (5,2 m2/m). la Siepe si è abbassata a 0,27 grappoli per
meccanica è risultato pari a 332 per me- Intercettazione della luce. Le pro- germoglio (1 grappolo ogni 4 germogli).
tro di parete (tabella 1). ve del 2006 hanno messo in evidenza che Anche in questo caso la minore differen-
Come è già stato osservato in quasi tutte l’intercettazione della luce è risultata mag- ziazione a fiore è ascrivibile all’autorego-
le prove di potatura minima (Clingeleffer giore nella Siepe rispetto al CS in tutte le lazione fisiologica della vite quando viene

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SPECIALE POTATURA VITE

minima viene asportata una consistente


parte delle gemme dell’anno precedente,
dimezzandone il numero rispetto a quel-
lo che in genere contraddistingue le viti
soggette alla potatura minima in Austra-
lia (Clingeleffer, 1983 e 1988). La potatu-
ra semiminima si è inoltre dimostrata
facile e rapida da realizzare operando
sopra e sui fianchi della Siepe, con il
vantaggio di limitare i costi e di man-
a b tenere le positive modificazioni osser-
Foto 5 Circa un mese dopo l’allegagione i grappoli del Sangiovese a cordone vate nella struttura dei grappoli.
speronato sono già di grandi dimensioni e tendenzialmente compatti (a), mentre I grappoli della Siepe sono stati anche
quelli della Siepe (b) sono decisamente più piccoli e molto spargoli raccolti meccanicamente senza difficoltà
e sono apparsi nettamente più spargoli di
sottoposta a una potatura molto ricca, co- la buccia sia quello della polpa (tabella 3); quelli del CS fin dal periodo di post-alle-
me del resto dimostrato nel caso di quella non sono tuttavia state riscontrate differen- gagione (foto 5a e 5b). I cambiamenti della
integralmente meccanica (Intrieri et al., ze nel rapporto buccia/polpa delle bacche morfologia dei grappoli rappresentano uno
1988) e nella PM (Freeman et al., 1979; dei due sistemi (tabella 3). Questo risultato degli effetti più significativi dell’autorego-
Clingeleffer e Possingham, 1987; Possin- suggerisce che la maggiore concentrazione lazione innescata dalla potatura semimini-
gham, 1994 e 1996; Iacono et al., 1998; Po- di antociani nelle uve della Siepe sia solo in ma sul sistema a Siepe e sono di particolare
ni et al., 2000; Intrieri et al., 2001). parte dovuta alla minore dimensione degli interesse per il Sangiovese, che nei sistemi
Il numero totale di grappoli prodotti acini, ma presumibilmente anche a un po- tradizionali presenta grappoli molto com-
dalla Siepe per ogni metro di parete è sta- sitivo effetto della maggiore intercettazione patti e molto suscettibili ai marciumi.
to quindi superiore di solo circa tre volte della luce sulla sintesi antocianica. In sintesi, sulla base delle esperienze
rispetto a quello del CS, ma i grappoli era- svolte, si ritiene che la Siepe possa rap-
no di peso inferiore, con acini più piccoli Qualità, resa presentare una valida alternativa alla
e meno numerosi rispetto al CS e quindi potatura minima e anche ad altri tipi
più spargoli e privi di botrite (tabella 2).
e contenimento dei costi di allevamento tradizionali. La Siepe è
Nel complesso, la produzione media del- I dati sul Sangiovese hanno dimostra- integralmente meccanizzabile e la sua
la Siepe (7,86 kg/m) ha superato solo del to che rispetto al CS il sistema di alle- struttura è semplice da realizzare, sia
30% quella del CS (5,80 kg/m). vamento a Siepe ha dato origine a uno modificando piante adulte allevate in pa-
Composizione del mosto. Nono- sviluppo primaverile più precoce del- rete (figura 1, foto 2), sia utilizzando viti
stante la maggiore produzione della Siepe la chioma, a una superficie fogliare più giovani dopo il primo anno di produzio-
rispetto al CS, non sono state rilevate dif- ampia e a un rapporto più elevato tra ne (foto 6), con tutti i vantaggi che ne
ferenze tra le due tesi nella concentrazio- l’area fogliare e la quantità di uva. Per derivano sul piano della qualità, della
ne zuccherina (°Brix), nel pH e nella aci- effetto di tali modificazioni vegetative, resa e dell’abbassamento dei costi, ma
dità totale (tabella 3). Questi risultati so- che presumibilmente hanno determi- anche sul piano del rispetto ambientale
no coerenti con il più elevato rapporto tra nato anche una maggiore e più precoce per la possibilità di evitare o ridurre al
superficie fogliare e produzione (m2/kg) capacità di assimilazione, la più elevata minimo i trattamenti antibotritici.
riscontrato in questo sistema di alleva- resa unitaria della Siepe (7,86 contro Cesare Intrieri, Ilaria Filippetti
mento (tabella 1) e avvalorano l’ipotesi di 5,80 kg/m lineare del CS) non ha com- Gianluca Allegro, Gabriele Valentini
una sua maggiore precocità e capacità di portato differenze tra le due tesi nei pa- Chiara Pastore, Emilia Colucci
assimilazione. Gli acini della Siepe, più rametri compositivi delle uve alla ven- Dipartimento di colture arboree
piccoli di quelli del CS, hanno anche pre- demmia (°Brix, pH e acidità). Sezione viticola del Centro interdipartimentale
sentato una maggiore concentrazione di Sotto il profilo applicativo è importan- di ricerche viticole ed enologiche
antocianine, sia considerando il peso del- te considerare che con la potatura semi- Università di Bologna

Foto 6 Per commenti all’articolo, chiarimenti


Un vigneto o suggerimenti scrivi a:
redazione@informatoreagrario.it
giovane durante
le operazioni
Per consultare gli approfondimenti
di potatura e/o la bibliografia:
per la costituzione www.informatoreagrario.it/rdLia/
di una Siepe. 11ia42_6016_web
Una parte dei tralci
dell’anno viene ALTRI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO
piegata e fissata • Potatura meccanica: l’autoregolazione
in modo permanente della vite preserva la qualità.
alle coppie Pubblicato su L’Informatore Agrario
di fili orizzontali n. 38/2010 a pag. 37.
della struttura www.informatoreagrario.it/bdo

50 L’Informatore Agrario • 42/2011

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SPECIALE POTATURA VITE
● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 42/2011 A PAG. 46

Ottimi risultati con vite a «Siepe»


e potatura semiminima
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SPECIALE POTATURA VITE

Come sono state impostate le prove


Le prove sono state condotte pres- la parete, così da mantenere costan- femminelle; percentuale di germoglia-
so l’azienda dell’Università di Bolo- te il profi lo alto e stretto del sistema mento, numero dei germogli prodotti
gna, in località Bordone, in un vigne- (foto A). e area fogliare totale per metro di fila.
to adulto di Sangiovese con piante di- Dal 2005 ha avuto inizio il rilievo L’area fogliare è stata valutata racco-
stanti 1 m sulla fi la, innestate su SO4 sperimentale dei dati, che si è pro- gliendo alla vendemmia 10 tralci per
e allevate a cordone speronato. tratto per tutto il quadriennio 2005- ripetizione, misurandone la superfi-
Nell’inverno del 2002 vennero iden- 2008. Nel periodo di prova è stata cie fogliare e moltiplicando il valo-
tificati in un unico fi lare non irrigato mantenuta nel cordone speronato la re ottenuto per il numero dei tralci
3 gruppi di 12 viti (blocchi nell’ana- potatura manuale con 18 gemme per presenti per ogni metro; prima della
lisi statistica) e all’interno di ciascun ceppo, mentre la potatura della Siepe vendemmia, raccolta di due campio-
gruppo 6 piante consecutive (ripeti- è stata operata meccanicamente con ni di 20 acini per metro di fi lare.
zioni nell’analisi statistica) vennero gli stessi criteri usati negli anni pre- Un campione venne utilizzato per
mantenute nella forma originaria a cedenti. l’analisi dei principali parametri del
cordone speronato e utilizzate come Per superare la difficoltà di distingue- mosto (°Brix, pH e acidità) e l’altro
controllo, mentre le 6 successive ven- re la vegetazione di un ceppo da quella per la misura del rapporto tra buc-
nero destinate alla formazione della della vite contigua, tutte le ripetizioni cia e polpa e per l’analisi quantitati-
Siepe. La prova è stata quindi artico- vennero suddivise in spezzoni di 1 m, va delle antocianine (metodo Mattivi
lata con 3 blocchi e con 3 ripetizioni utilizzando nastri segnalatori. et. al., 2006); alla vendemmia furono
per ciascuna delle due forme di alle- I dati furono quindi raccolti consi- raccolti per ogni metro di fi lare i se-
vamento. derando come unità funzionale ogni guenti dati: numero dei grappoli per
La trasformazione in Siepe venne ef- metro di fi lare, che peraltro appros- germoglio (fertilità), produzione to-
fettuata secondo i principi già illu- simativamente corrispondeva a ogni tale, numero e peso dei grappoli, lo-
strati nella figura 1 pubblicata nel- singola vite. ro compattezza (indice OIV, 1993),
l’articolo. Nel caso specifico, venne I rilievi effettuati dal 2005 al 2008 so- stima di infezione botritica (% di su-
stabilito di utilizzare soltanto le pri- no stati i seguenti: numero di gem- perficie dei grappoli colpita), numero
me due coppie di fi li orizzontali pre- me lasciate dopo la potatura inverna- e peso degli acini per grappolo.
senti sulla struttura originaria del le, senza distinguere nella Siepe quel- Ulteriori rilievi, condotti soltanto nel
cordone speronato, così da ridurre a le sui tralci principali da quelle sulle 2006, sono stati i seguenti: allunga-
80 cm l’estensione vertica- mento dei germogli (getto
le della parete della Siepe. principale e femminelle) mi-
Questo avrebbe consenti- surato dalla schiusura del-
to di lasciare con la potatu- le gemme fino a metà set-
ra meccanica un numero di tembre su un campione di
gemme ancora più basso ri- 12 germogli per ripetizione;
spetto a quello delle viti in intercettazione della luce da
cui erano state condotte le parte della chioma, misura-
osservazioni preliminari. ta in ogni ripetizione 5 vol-
Nel 2003 e nel 2004 le viti te tra maggio e settembre, a
di controllo a cordone spe- mezzo di una barra disposta
ronato furono potate a ma- al suolo, sotto le viti, fornita
no lasciando mediamente di sensori per la valutazio-
18 gemme per ceppo. ne dell’intensità luminosa a
Nello stesso periodo le viti terra e di un sensore per il
allevate a Siepe furono sem- Foto A Un tratto di filare allevato a Siepe dopo alcuni anni rilievo di quella presente al
pre potate con un mezzo di potatura semiminima. L’impiego della potatrice a barre, di sopra della vegetazione.
meccanico a barre di taglio, operante sopra e sui fianchi, a breve distanza dalle strutture Tutti dati del quadriennio
operante in modo radente portanti, ha permesso di mantenere costante il profilo alto sono stati elaborati statisti-
al di sopra e sui fianchi del- e stretto del sistema camente. •

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