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Modelli Macroeconomici
particolare per poter studiare quelle che sono le fasi cicliche di una economia è
1
quali sono le variabili che determinano l’entità della disoccupazione. Il primo
modello dell’ozio (shirking model). Tale modello spiega l’insorgere della dis-
sono pagati dalle imprese a causa del fatto che i lavoratori possono non im-
che essi profondono sul posto di lavoro. Il problema che genera un equilibrio
2
posseduto dalle imprese.
pato. Qualore occupato, egli può decidere di impegnarsi sul posto di lavoro
8
>
>
>
> 0 se disoccupato
>
>
<
utilita = w se occupato + ozio (1)
>
>
>
>
>
>
: w e se occupato + impegno
costo dello sforzo. Si noti che si sta assumendo che il costo dello sforzo è
3
q 2 (0; 1) ! tasso di licenziamento per motivi legati all’ozio (probabilità
da:
w e b(VE VU ) (2)
nell’istante di tempo considerato. Allo stesso tempo però, poichè nello stesso
b il suo valore deve tenere conto di questo fatto. Per cui alla funzione di
4
utilità è necessario aggiungere il fatto che con probabilità b egli perde il suo
vale quanto indicato nell’espressione (2) per ottenere il suo valore attuale
dobbiamo dividere per il tasso di sconto (si ricorda che il valore attuale di
una rendita perpetua con rata costante è dato dalla rata diviso il tasso di
abbiamo:
w e b(VE VU )
VE = (3)
ovvero:
VE = w e b(VE VU ): (4a)
VS = w (b + q)(VS VU ): (5)
5
Si noti che in questo caso la probabilità di perdere lo status è data da
VU = a(VU VE ): (6)
VE = VS
1
Questo ci spiega perchè nella eq. (6) compare solo VE :
6
questa condizione si trovano tutte le condizioni che devono essere veri…cate
e
VE VU = (8)
q
e
Poichè dalla eq. (8) sappiamo che VE VU = q
; sostituendo questo
7
e
w = e + ( + b + a) : (10)
q
Se:
e "=) w ": Più è grande il costo dell’impegno più deve essere alto il
"=) w ": Più il futuro viene scontato più il salario deve essere alto.
All’individuo importa poco del futuro e molto del presente per cui gli importa
poco del fatto di perdere il lavoro e gli importa molto del costo dello sforzo.
venga licenziati, maggiore è il salario che deve essere pagato per avere lo
sforzo.
8
essere licenziati se scoperti ad oziare, minore deve essere il salario al …ne di
3 Lo Stato Stazionario
è costante. Se tale stato esiste è possibile capire quale deve esse il salario
8
>
>
>
> ‡usso in uscita dalla disoccupazione pari al
>
>
>
>
>
>
>
> ‡usso in entrata nella disoccupazione
>
>
<
Stato Stazionario = (quindi disoccupazione costante)
>
>
>
>
>
>
>
> +
>
>
>
>
>
>
: Non ozio
.
9
nella singola impresa e si indichi con N il numero complessivo delle imprese.
questa condizione:
a (L N L) = bN L
|{z} (11)
| {z }
‡usso in uscita dalla disoccupazione ‡usso in entrata nella disoccupazione
Si noti che poichè supponiamo che nello stato stazionario ci sia non ozio
bN L
a= (12)
(L N L)
L e
w =e+ + b( ) : (13)
L NL q
L
Poiché L NL
non è altro che l’inverso del tasso di disoccupazione (disoc-
L NL
cupati/forza lavoro), indicando con la lettera u = L
il tasso di disoccu-
10
1 L
pazione e ricavandone il suo inverso u
= L NL
otteniamo che:
b e
w =e+ + : (14)
u q
pazione ( @w
@u
= b qe u12 < 0): l’intuizione economica di questo risultato è cru-
tanto più piccolo tanto più grande è il tasso di disoccupazione che caratter-
11
tale da indurre l’impegno dei lavoratori. Questo perchè anche se licenziati,
discipline device!).
4 Ma quanta disoccupazione?
Vediamo.
portuno disegnare gra…camente il salario di non ozio (l’eq. 14). Nella Figura
12
Figure 1: Il vincolo di non ozio (NSC)
diverge positivamente.
essere rispettato ovvero non è possibile stare al di sotto della curva NSC.
13
= (ricavi totali) (costi totali): (16)
y = f (L)
W 2
con la lettera W il salario nominale pagato ai lavoratori (w = p
). Possiamo
2
Fino ad ora il nostro salario w è stato il salario reale. Adesso che abbiamo inserito i
prezzi, dobbiamo distinguere il salario reale dal salario nominale.
14
=p y W L (20)
ovvero:
= p f (L) W L: (21)
@
= 0: (22)
@L
Per cui derivando la funzione del pro…tto (l’eq. 21) rispetto ad L e po-
pf 0 (L) W = 0: (23)
Per cui:
W
= f 0 (L) (24)
p
ovvero
15
w = f 0 (L) (25)
mini di w insieme al vincolo di non ozio. Poichè noi sappiamo che f 0 (L)
ha pendenza negativa (la sua derivata f 00 (L) è negativa) troviamo una curva
Figura 2 si può vedere che il livello di piena occupazione non può essere
di disoccupazione.
16
Figure 2: L’equilibrio nel mercato del lavoro con imprese che operano in
concorrenza perfetta: c’è disoccupazione
17
4.2 Il caso della concorrenza monopolistica
sideri adesso la possibilità che le imprese possano …ssare prezzi più alti di
quelli di concorrenza perfetta ovvero il prezzo …nale …ssato dalle imprese non
W
w= : (26)
p(1 + )
1
w = f 0 (L) : (27)
1+
In questo caso il salario reale non è più fari alla produttività marginale
18
Figure 3: Implicazioni della mancanza di concorrenza perfetta sul livello di
disoccupazione di equilibrio
19
Il salario reale sarà quindi solo una frazione della produttività marginale del
lavoro. Tale frazione sarà sempre più piccola al crescere di : Nella Figura
sul posto di lavoro con salari bassi è necessario generare una disoccupazione
maggiore.
20