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PRIMA PARTE

IL SIGNIFICATO
DELL’ESPERIENZA E DEL
RAPPORTO VISSUTO CON DIO
IL SIGNIFICATO DELL'ESPERIENZA L’EQUILIBRIO

Come considerare il titolo «I carismi nella Chiesa e la grazia della vocazione»?


• Solo come mera constatazione di un fatto?
• Sarebbe troppo superficiale
• Non si discute il fatto che «carismi nella Chiesa» e «grazia della vocazione»
siano realtà certe e oggettive
• Su questa affermazione, si può riflettere di modo astratto, prescindendo
dell’aspetto della esperienza umana

• Senza negare la «oggettività teologica» bisogna prendere sul


serio la dimensione della esperienza umana
• Solo così si scopre il significato più profondo del tema
• E anche il nostro modo di avvicinare la materia diventa più
equilibrato
IL SIGNIFICATO DELL'ESPERIENZA L’AGIRE DI DIO

• Dio non agisce nel vuoto


• Egli agisce con e negli uomini
• Dio non solo manifesta il suo amore,
ma vuole che sia sentito questo amore
dagli uomini
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE ASPETTO CRUCIALE

• L’esperienza umana

la vocazione significa - come in fondo


tutta la nostra fede - un «avvenimento
di rapporto»
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE DONI DI DIO

• Che significato hanno i


doni Dio per l’uomo?
• Come percepisce l’uomo i
doni di Dio?
• La persona umana è unica
e irrepetibile
• Quindi, le esperienze
umane variano e di
conseguenza, il modo di
percepire e interpretare il
valore dei carismi e delle
vocazioni.
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE ESEMPIO

Come intendono gli apostoli la chiamata di


Gesù dal primo momento?
• Un invito ad entrare in un rapporto
intimo con lui
• La chiamata viene vissuto nel cammino
con Gesù e la esperienza cambia:
 All’inizio, felici
 Più tardi entrano nei dubbi, persino
pensano di abbandonarli
 Nella passione sperimentano
desolazione e disperazione
Nella luce dello Spirito Santo
 Solo nella risurrezione la sperimentano
riconoscono il rapporto con Gesù come
veramente come «dono», «grazia»
un dono immeritato, «grazia» pura.
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE DONO E LIBERTÀ UMANA

• È vero che il protagonista della


chiamata è Gesù
• Ciononostante, la libertà dell’uomo e la
sua capacità di rispondere non è da
escludere
• L’uomo è l’uditore della parala
• E allo stesso tempo, l'uomo è
«responsabile» della sua «risposta»

Cosa vuol dire rispondere alla grazia?


1. accettazione dell’amore
2. l’amore trasforma
3. migliore cooperazione con Dio
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE «DONI DI DIO PER L’UOMO»

La grazia e i beni

≠ beni impersonali ≠ capacità umane

= doni di Dio per l’uomo


1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE UN DOPPIO SENTIMENTO
RIGUARDO L’ESPERIENZA
Una mancanza Un desiderio

del carismatico nella Chiesa concreta dei credenti che la Chiesa sia
e sensibilità di tanti cristiani per veramente aperta allo Spirito
quanto riguarda l'esperienza Santo affinché possa rinnovarla
spirituale della grazia della vocazione

• Questa realtà che uno contempla non è qualcosa


esterna
• È la realtà personale di ognuno di noi
• Sperimentiamo questa tensione fra la mancanza e
desiderio dentro di noi
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE RESPONSABILITÀ

• Le mancanze possono scoraggiare l’uomo, perché non le può


rimediare
• Certamente è un motivo di sofferenza. Ma possono condurre
l’uomo alla inattività
• Il desiderio. L’uomo può ignorarlo, come qualcosa del
passato
• Questo modo di pensare e agire, chiude l’uomo in sè stesso.

Non vede le Ne sente la


possibilità. responsabilità Crede che Dio dovrebbe superare
tutte le mancanze attuali.
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE SVEGLIARSI

Come possiamo comprendere il vero


significato dei carismi e della grazia della
vocazione?
• Svegliarsi!
• Liberarsi del attaccamento al passato
glorioso
• Siamo Chiesa, parte integrante della
Chiesa.
• Riconoscere: Quindi le mancanze della
Chiesa sono le mie mancanze.
• Chiedere: sono io forse l’impedimento per
lo sviluppo pieno della grazia Dio?
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE PROCESSO
DA-AL

L’esperienza rudimentaria L’esperienza di sentirsi

Riconoscenza degli ostacoli


della grazia ricevuta bisognoso davanti Dio

in noi
Il desiderio si trasforma in un
atteggiamento di cooperazione
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE LA CONTINUA OFFERTA

• Dio ha parlato nel passato e


continua parlare (Cf. Eb 1: 1)
• Egli continua donarsi, dà i
suoi doni alla sua Chiesa e ai
credenti
• Ma come si può ricevere i
doni se uno non si apre? O
uno è pieno già di sé?
• Se studiamo i carismi come
una realtà del passato,
staccata dal coinvolgimento
personale, sarà solo uno
studio teorico*
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE IL DRAMMA DELL’UOMO

• Non consiste in chiudersi consapevolmente ai doni


di Dio
• piuttosto nella sua incapacità di aprirsi, causata
anche dalle sue diverse preoccupazioni
• L’uomo insicuro di se, si riempia delle cose, sicurezze
false e rimane bloccato

Esempio Lc 14: 15ss


• «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio»
1.1 L'IMPORTANZA DI RIFLETTERE L'ESPERIENZA DELLA VOCAZIONE GIUSTO ATTEGGIAMENTO
DAVANTI DIO

Supplicare per la grazia, per aprirci alla offerta


dell’amore:
Fammi sentire la tua presenza e il tuo amore!
Rendimi disposto ad aspettare e a ricevere tutto da
Te!
Fammi conoscere la tua volontà perché possa
realizzare davvero la mia vocazione e compiere la
mia missione!
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO L'IMPORTANZA
DELL’ESPERIENZA PERSONALE

Gli Esercizi Spirituali (ES):


• Frutto della esperienza
• Desiderio di aiutare altre persone ad
aprirsi a Dio
• (cercare e trovare la volontà di Dio,
ordinare la propria vita secondo la
volontà di Dio)

Ci domandiamo,
• Quali siano state le esperienze di Ignazio
• Quali sono le sue convinzioni
fondamentali riflessi nel libro degli ES?
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO IL MAGIS

• Il dinamismo del magis


• Magis è una tensione verso il «sempre più»
• Dio ha donato il dinamismo di más ad ogni essere umano
• Questo dinamismo rende la vita dell’uomo qualcosa
autenticamente «viva» evitando un accontentamento passivo
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO IL DINAMISMO DI MAGIS IN
DIREZIONI OPPOSTI
La meditazione sulle due bandiere (ES [137-147])

verso la
crescente
brama di
ricchezza, di Verso la
onore e di disponibilità
superba alla più
indipendenza grande
che rende povertà
l'uomo possibile, alla
schiavo mortificazione
e all'umile
servizio

• È importante prendere coscienza di questo dinamismo nella nostra vita


1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO DOPO IL FERIMENTO

• Ignazio non si rassegnò. Egli sperimento l’anelito in diverse direzioni

il
servizio l'intenzione
di una di superare
signora svariati santi
nei loro
sforzi

• La chiave che egli trova per differenziare: l’importanza dell’obiettivo (dove mi


conduce l’anelito -verso «il più»- del mio cuore?)
• Negli ES concettualizza questa esperienza con il «Principio e Fondamento» (P&F)
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO AMDG

• Quando l’aspirazione al «di più» conduce nella direzione


sbagliata?

• Quando la intenzione non è:


1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO P&F (ES [23])

• L'uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore


• e perciò dobbiamo soltanto augurarci e scegliere
• quanto ci aiuta per il nostro fine per il quale siamo creati

• ≠ antropocentrico
• Dio è il centro.
• Uomo è creatura, cioè, dipendente.
• L’uomo deve rispondere al Creatore in libertà
• Perciò, al centro sta la vocazione
• Non siamo chiamati perché siamo creati. Siamo creati perché siamo chiamati.
• Ignazio comprende lo scopo della sua vita (rendere gloria a Dio) e in luce di ciò,
comincia la ricerca di comprendere la sua vocazione
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO APOSTOLI ∥ IGNAZIO

• Al inizio, come gli apostoli, Ignazio cerca di mettere in pratica i suoi


propositi con le sue proprie forze. Combatte superare le sue mancanze
• Pietro voleva dare la propria vita a Gesù. A Montserrat, Ignazio non
solo voleva donare i propri abiti, ma era deciso di donare
incondizionatamente tutta la vita a Dio (Cf. Autobiografia [18])

• A questo punto, la mentalità di Ignazio è ancora quella cavalleresca


• Ha senso di essere «manchevole» e che doveva riparare, da solo, le
mancanze della sua giovinezza
• Piano piano entrerà in un’altra logica, quella dell’amore e redenzione
gratuita.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO MANRESA, UNA SCUOLA INTENSA

• A Manresa. Tre momenti.


• Secondo momento, esperienza molto forte degli scrupoli. Pensieri
suicidi.
• Impara ricevere perdono, amore. Impara gratitudine.
• Si rende conto che è la misericordia che salva. Questa consapevolezza
gli rende più libero al servizio.

• Finora, tanto i suoi sforzi come i suoi comportamenti erano arbitrari


• Adesso trova una intenzionalità più chiara*
• Vita diventa una offerta, senza riserve (ES [91-98]).
• Si libera del «fardello»** che portava: la salvezza è un dono gratuito.
Non deve salvarsi
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO VOCAZIONE - MISSIONE

Cosa impara Ignazio della sua esperienza?


• Da parte dall’uomo, vocazione cristiana è l’offerta incondizionata a
Dio, in tale modo che l’uomo sia alla intera disposizione di Dio.
• La vocazione personale e la missione personale dipendono
strettamente l’una dall'altra e in fondo non possono essere separate
• eppure la vocazione rimane il «fondamento» della missione e va di
fatto distinta da questa!
• Vocazione, è la chiamata. La vera risposta dell’uomo: la totale
disponibilità all'abnegazione
• Morire a se stesso (Cf. ES [189]) è la base del impegno spirituale e il
sottofondo degli ES.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO CONOSCENZA PERSONALE DI CRISTO

• La lettura della «Vita di Gesù» a Loyola:


Ignazio è attirato da Gesù.
• Visioni di Manresa: Gesù Cristo riveste
nella vita di Ignazio l’importanza
centrale
• La grazie della 2ª settimana: chiedere Gesù diventa per Ignazio la sua
di conoscere intimamente il Signore
che per me si è fatto uomo perché • Via, che egli doveva seguire e
percorrere con la massima fede
io lo ami di più e lo segua (ES [104]).
• Verità, in cui ogni discernimento
• Sarà questa la preghiera guida nella
spirituale ha il suo fondamento e su cui
vita di Ignazio da Manresa fino alla
esso va perciò misurato
morte.
• Vita, perché solo per l'abnegazione,
piena di fiducia, può giungere alla sua
vita vera (Cf. Gv 14: 6)
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO PELLEGRINAGGIO: TERRA SANTA

In oltre, più concretamente cosa significa che


Gesù sia la sua via?
• Non è solo un rapporto intimo ed interiore
• Ha la sua manifestazione esteriore. Per
Ignazio significava percorrere le strade di
Gesù
• Quindi, il pellegrinaggio in Terra Santa (Cf. A
[45-47])
• E più significativo ancora, le sue ripetute
suppliche di essere unito al Signore che porta
la Croce e di diventare sempre più simile a lui
(Cf. A [95-96])
• Percorrere le vie di Cristo = indossare «le
vesti di Servizio» (Cf. ES [93, 95])
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO RICERCATORE PERMANENTE

• Il desiderio di Ignazio, diventare sempre più simile a cristo


• Quindi, mai smette di essere un ricercatore della volontà divina
• La elezione è per la missione. Ma non viene fatta una volta per sempre
• La missione si tratta di una risposta concreta, da dare nella vita di tutti i giorni
• Il discepolo domanda sempre: «A che cosa mi ha chiamato Gesù Cristo? Che
cosa vuole da me?»
• In ogni scelta ciò che si cerca è la «verità nella propria vita»
• La qualità delle mie scelte dipende dalla misura in cui mi lascio plasmare dalla
verità che è Cristo
• La materia dell’elezione inizia con la contemplazione del battesimo (Cf. ES
[163])
• Perché?
• Perché Gesù inizia la sua missione con il battesimo.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO FIAT

• Nella contemplazione dell'incarnazione Ignazio


apre gli orizzonti della missione di Gesù.
• e con ciò anche quelli della missione dell'uomo:
collaborare alla redenzione degli uomini.
• Come Maria così anche l'esercitante deve essere
pronto a dire: «Sia di me secondo la tua
volontà» (Lc 1: 38) e a mettersi a disposizione di
Dio come «strumento di redenzione»
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO VOCAZIONE VS.
AUTOREALIZZAZIONE
Quando è una sequela vocazione e quando è una
autorealizzazione?
• Quando la missione di Gesù, con la sua
dimensione della croce, non è al centro, uno
«cerca a se stesso» - autorealizzazione.
• Esiste il pericolo vero di opporre al dolore (croce),
come gli apostoli
• Allo stesso tempo, esiste anche la possibilità di
accettare la verità della nostra vita: siamo
creature. Siamo dipendenti. Abbiamo bisogno
della Sua grazia.
• Possiamo fare la nostra «offerta di se stesso» –
vocazione – solo perché siamo amati per primo.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO CONVERSIONE CONTINUA

• Cioè, compiere la volontà divina giorno dopo giorno,


non è un compito facile
• Nelle regole di discernimento (ES [313-336]), Ignazio ci
avverte del bisogno costante di essere all’erta.

• Lo stesso insiste sia nella meditazione delle due bandiere (ES [136-147]) che
sia nella considerazione di tre modi d’umiltà (ES [164-168]).
• Una buona elezione dipende del rifiuto chiaro delle tentazioni e l’agogna per
somigliare più al Signore
• Negli ES [198], la «riforma del proprio stato di vita» scrive «Ciascuno,
infatti, pensi che tanto vantaggio trarrà nelle cose spirituali, quanto più
si libererà dell'amore di sé, della propria caparbietà e dell'interesse
personale»
• È la verità che ci rende liberi: il dolore per i propri peccati è decisivo per
poter vivere l'amore di Gesù come l'offerta di se stesso in modo più profondo
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO PLASMATO DA GESÙ

Chiarezza della vocazione-missione


attraverso una serie di decisioni
• Il voto di Montmartre
• Farsi ordinare sacerdoti
• L’impossibilità di viaggio in Terra Santa
• Mettersi alla disposizione del papa –
vocazione, per essere inviati – missione
• Nel cammino contemplativo della 2ª
Settimana degli ES, l’esercitante viene
plasmato da Gesù
• L’esercitante prende decisioni come Gesù
le avrebbe prese
• In questo senso, finisce qui la 2ª
Settimana per Ignazio e suoi compagni
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO INIZIO DI UNA NUOVA TAPPA

• In preparazione alla prima messa


Ignazio pregava alla Madonna,
«mettimi con il tuo figlio»
• A La Storta sente l’esaudimento
della domanda: la vocazione
personale (Cf. A [96])
• Proprio qui comincia una nuova
tappa nella vita di Ignazio, la 3º
Settimana
• l'argomento della terza settimana
degli ES:

l'approfondimento e la conferma della


vocazione personale, riconosciuta L’approfondita e rinnovata «offerta di
nell'elezione se stesso» a Dio
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO LA PROVA DELLA CROCE

• L’elezione deve attraversare la


fase purificatrice della Croce
• Altrimenti, essa finisce facilmente
nella fuga, nello scoraggiamento e
nella preoccupazione per se stessi
• Il vero discepolo è colui che si
rinnega se stesso, prende la
propria croce su di sé e segue
Gesù
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO LA GERUSALEMME DI IGNAZIO

• Via di Gesù verso Gerusalemme ∥ via di


Ignazio verso Roma
• Cosa aspetta Ignazio a Roma? Martirio?
• Era sicuro solo di una cosa
• Il dolore e la morte di Gesù dischiudano il
vero senso della vocazione: si trova la vita
solo donandola
• L’esercitante comprende la estrema
profondità del amore di Gesù solo davanti la
croce.
• Perciò nel primo esercizio della 3ª Settimana
Ignazio suggerisce «considerare che egli
patisce tutto questo per i miei peccati,
ecc.; e cosa posso fare e patire ora io per
lui» (ES [197]).
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO L’ESPERIENZA CONSOLANTE

• La devozione umana tuttavia resta debole e malsicura


• Per vivere veramente la vocazione come offerta incondizionata di sé ha
bisogno della duratura vicinanza di Dio e dell'accondiscendenza del risorto
verso la nostra umana debolezza.

• Ignazio si sente inadeguato


dirigere la Compagnia quando fu
eletto Generale
• Combatte l’inadeguatezza col
«conforto» dal Signore risorto.
• È il risorto che manda l’uomo,
peccatore ma chiamato ad essere
compagno.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO L’AMORE AL CENTRO

• L’esperienza dell’ inadeguatezza ha fatto


capire ad Ignazio che la vocazione e la
missione non gli appartengono
• Vengono nutriti dall’amore di Dio
• Gli ES finiscono (Contemplazione per
raggiungere l’amore [230-237]) dove
cominciano (P&F)
• Solo nell’esperienza dell'amore di Dio l’uomo
può fare «l’offerta di se stesso» e
raggiungendo il fine per cui è stato creato:
«lodare, riverire e servire Dio» attraverso la
propria vita.
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO L’EUCARISTIA E SACERDOZIO

• Era così devoto alla Eucaristia:


«…aspettare ancora un anno per la
festa della prima Messa per potersi
preparare ad essa» (A [96])
• Nel Diario spirituale si evidenzia più
chiaramente la centralità dell’Eucaristia.
• Essa era la fonte della consolazione e
dell’illuminazione spirituale
• la sua intera vita spirituale, le preghiere, i
lavori e i discernimenti spirituali tutti
giravano intorno l’Eucaristia
• Nell'Eucaristia egli chiede in particolar
modo la grazia di poter vivere veramente
la propria vocazione e la propria
missione
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO CONCEZIONE DELLA CHIESA

• Il rapporto intimo e personale con Gesù cambia la


sua concezione della Chiesa
• Al inizio la Chiesa era per lui una mera istituzione.
• Al seguito si sente «corresponsabile»
• Finalmente, «la vera Sposa di Cristo», chi venera
come «madre»

• La missione come «aiutare le anime»


• Ma comprende che questa missione si svolge nella
Chiesa e nel servizio della Chiesa
• Lo «spirito ecclesiale»: lodare i sacramenti, lodare
la venerazione dei santi, apprezzamento della
devozione a Maria
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO SPIRITO ECCLESIALE
• Si riflette soprattutto nelle Regole
per Sentire nella Chiesa (ES [352-
370])
• Sono state inserite in parte a Parigi
e il resto a Roma
• Anche se appaiono alla fine degli ES,
ne sono parte integrante.
• Sono una «codificazione»
dell’atteggiamento aperto e positivo
verso la Chiesa
• L’uomo è creato per lodare … servire Dio
• Servizio di Cristo e insperabile del
(P&F)
sevizio della sua sposa – la Chiesa
• ⇒ servire la Chiesa.
• Solo con questa giusta
comprensione si possono fare gli ES • Espresso dal ritornello «lodare» nelle
di modo davvero fecondo regole
1.2 L'ESPERIENZA VOCAZIONALE DI SANT'IGNAZIO SPIRITO ECCLESIALE

• Vocazione – disponibilità totale a Dio e


missione – disponibilità totale ad essere
inviato.
• Trovano la loro concrezione, per Ignazio,
nella Chiesa.
• La vocazione e la missione sono vissute
nella Chiesa.
• Ignazio si lascia guidare dalla Chiesa
• ⇒ anche morire a se stesso per vivere
pienamente in Dio
AM
DG

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