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Lazio (4-3-3):
Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic-Savic, Leiva (16' st Cataldi), Luis Alberto (21' st
Akpa Akpro); Pedro, Immobile (45' st Muriqui), Felipe Anderson.
A disp.: Adamonis, Strakosha, Patric, Radu, Basic, Escalante, Lazzari, Romero, Moro.
All.: Sarri
Roma (4-2-3-1):
Rui Patricio; Karsdrop (37' st Zalewski), Mancini, Ibanez, Vina (37' st Smalling); Cristante, Veretout;
Zaniolo (32' st Carles Perez), Mkhitaryan, El Shaarawy (19' st Shomurodov); Abraham.
A disp.: Boer, Fuzato, Calafiori, Kumbulla, Bove, Darboe, Diawara, Borja Mayoral.
All.: Mourinho
Arbitro: Guida
Marcatori: 10' pt Milinkovic-Savic (L), 19' pt Pedro (L), 41' pt Ibanez (R), 18' st Felipe Anderson (L),
24' st Veretout (R) su rigore.
Ammoniti: Leiva, Cataldi (L), Rui Patricio, Cristante, Vina, Mourinho (all.), Veretout (R). Recupero:
2' pt, 5'st.
a cura della redazione
www.Allenatore.net A lezione dai grandi allenatori
ANALISI TATTICA
L'azione inizia con una costruzione alta della Lazio. La Roma si contrapponeva con il
canonico 4-2-3-1 al 4-3-3 dei biancocelesti.
Dal fermo immagine si nota con chiarezza la linea dei quattro centrocampisti romanisti.
La sfera è in possesso del centrale di destra laziale che conduce con relativa liberta grazie al
giro palla favorito dall'abbassamento di Luis Alberto.
Sulla conduzione di
Luiz Felipe
vediamo invece
l'interno di parte
che giustamente si
allunga alle spalle
della linea
avversaria,
posizionandosi in
zona rifinitura
(fotogramma 1).
Al momento del passaggio filtrante di Luiz Felipe (che supera addirittura due linee
avversarie) possiamo notare lo scaglionamento dei tre giocatori offensivi di parte.
Immobile si
posiziona tra i due
difensori centrali e
funge da vertice,
Savic come detto
occupa l'half-space
di destra e Felipe
Anderson
mantiene
l'ampiezza
(fotogramma 2).
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A lezione dai grandi allenatori
L'imbucata di Felipe è perfetta e serve Immobile che dopo aver allungato i due difensori
con un movimento
d'inganno si
muove incontro.
L'attaccante può
quindi scaricare
per Milinkovic, che
ovviamente
diventa il primo
sostegno per
Immobile
(fotogramma 3).
Da questi primi fermo immagine possiamo evidenziare gli aspetti piu importanti della fase
di possesso della Lazio e alcuni errori della Roma.
Per quanto riguarda la Roma, sicuramente poteva gestire meglio la situazione cercando di:
Ÿ evitare di prendere l'imbucata (intercetto dei centrocampisti);
Ÿ essere più aggressivo con i centrali difensivi sul riferimento offensivo (situazione di
due contro uno).
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A lezione dai grandi allenatori
La palla giunge a Felipe sull'out di destra. Grazie alla combinazione precedente si è creato
un “buco” nella zona centrale della difesa romanista.
In questo frangente il movimento perfetto dei due giocatori laziali (Immobile e Savic) fa la
differenza rispetto al comportamento dei difensori e dei centrocampisti romanisti.
Immobile sta per
“buttarsi” nello
spazio tra centrale
e terzino sinistro,
mentre Savic
“legge” lo spazio
vuoto e si appresta
ad inserirsi.
Vediamo come
entrambi i
giocatori indicano
la direzione del
passaggio.
Inoltre notiamo il
centrocampista
Veretout che vede
l'inserimento
dell'avversario ma
non lo segue
(pensando che
venga assorbito dai
difensori)
(fotogrammi 5-
6).
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A lezione dai grandi allenatori
Felipe Anderson effettua il lancio a scavalcare la linea per Milinkovic Savic che attacca con
decisione lo spazio
(fotogramma 7).
Notiamo la netta
superiorità dei
giocatori
romanisti.
Nonostante ciò, la
qualità dei
movimenti
offensivi, e gli
errori difensivi,
fanno la
differenza.
La palla giunge
sulla testa di
Milinkovic che
anticipa il portiere
in uscita e realizza
il goal del
vantaggio
(fotogramma 8).
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A lezione dai grandi allenatori
SESSIONE DI ALLENAMENTO
Vediamo adesso una sessione di allenamento con focus sulla “mobilità” dei centrocampisti, in particolare l'attacco dello spazio
profondo.
La seduta è composta da un attivazione, due giochi situazionali e una partita a tema.
Descrizione
L'attivazione si svolge in uno spazio come in figura e si sviluppa in entrambe le direzioni. I giocatori A e a A1 sono le mezzeali,
B sono gli esterni offensivi e C è l'attaccante centrale.
La sequenza inizia con una combinazione (che può variare a discrezione del mister) tra mezzala esterno e attaccante.
Nell'esempio A passa a B, il quale restituisce ad A che serve in verticale C. L'attaccante scarica per B, che viene sotto a
sostegno e serve con un lancio A1 che si inserisce nel “settore da attaccare”. Ricevuta palla A1 passa ala compagno di fronte
che fa iniziare la sequenza nell'altra direzione.
Le mezzeali si alternano nelle postazioni, attaccando in entrambe le direzioni, mentre l'attaccante e gli esterni rimangono nelle
posizioni.
L'esercizio può evolvere in modo tale da far inserire anche gli esterni offensivi nello spazio.
Punti chiave:
Ÿ trasmissione,
Ÿ tempi di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Il ricevente deve ricevere la palla in corsa e non trovarsi già nel settore. Ovviamente i difendenti devono impedire ciò cercando
di pressare in modo organizzato. Una volta conquistata palla il contesto tattico si ribalta.
Punti chiave:
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Punti chiave:
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.
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A lezione dai grandi allenatori
Punti chiave:
Ÿ mantenimento della palla,
Ÿ tempi e modalità di inserimento.