comunicazioni di massa
(prof. A. Gagliardi)
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Wonderland: il rinnovamento
del canone americano
Vecchi e nuovi stereotipi della cultura «mainstream»
americana nel secondo dopoguerra:
1. il mito della casa dei sogni
2. le raffigurazioni del nemico
3. l’immagine della donna
1. La casa dei sogni
Aggiornamento del tema della “Home Sweet Home”
attraverso il mito della villetta famigliare suburbana:
luogo simbolico della famiglia felice che vive in
periferia, nei nuovi sobborghi residenziali omogenei
da un punto di vista sociale e razziale → Immagine
normativa del nucleo famigliare middle class negli
Usa postbellici.
→ Temi correlati: fiducia nell’“American Dream” /
visione razzista e materialista della civiltà. Mr. Blandings Builds His Dream House
(1948) di H.C. Potter
La casa di Mickey
Mouse a Disneyland
(inaugurato nel 1955)
2. New Public Enemies
Alla schiera di “nemici pubblici” delle
precedenti narrazioni mainstream, si
aggiungono tre nuove ossessioni che
prendono spunto dal clima storico dell’epoca:
• l’invasione degli alieni;
• il “pericolo rosso”;
• la ribellione e la delinquenza giovanile.
→ Contrasto tra ottimismo e paranoia
3. Una nuova femminilità?
Riproposizione schematica di
stereotipi tradizionali relativi al
ruolo femminile (valorizzazione
della domesticità come “regno”
della donna, subordinazione
all’uomo, sessualità esclusivamente
etero ecc.), ma con maggior spazio
per figure sexy, affascinanti, Gentlemen Prefer Blondes (1953)
di Howard Hawks
attraenti, divertenti.
→ Oscillazione fra la tradizionale
morale matrimoniale (la donna si
Primo numero di «Playboy»
(dicembre 1953)
può realizzare solo all’interno della
famiglia) e una spregiudicata
ideologia edonista e materialista
Marilyn Monroe canta Diamonds are a
(quello che conta sono bellezza girl’s best friend
esteriore e ricchezza).
La “società dell’uomo medio bianco”
L’irruzione della televisione amplifica ulteriormente la comunicazione
«mainstream», rafforzando narrazioni basate sull’happy ending e volte a
promuovere un’immagine ben precisa di società ideale: la “società
dell’uomo medio bianco”, conformista, consumista, pacificata, imperniata
sul tradizionale modello di famiglia, con una rigida gerarchia di genere,
senza divisioni di classe, senza conflitti sociali o razziali
«The Times They Are a-Changin’»
Tuttavia, a partire dagli anni ’50 e in modo più consistente tra gli anni ’60 e
’70, acquistano maggior importanza mediatica una serie di tendenze
controculturali che hanno radici nei decenni precedenti, ma che ora
raggiungono segmenti di pubblico meno marginali e riescono almeno in
parte a competere con la produzione «mainstream».
Principali esempi:
• letteratura della beat generation
• musica rock
• avanguardie teatrali
• pop art
• nuova stagione hollywoodiana (Bob Dylan, The Times They
Are a-Changin’, 1964)
Beat Generation
Circuito letterario di intellettuali outsiders (“hipsters”), concentrati in piccole
comunità (North Beach a San Francisco, Venice Beach a Los Angeles, Greenwich
Village a New York), che negli anni 50 collegano varie esperienze controculturali in
una disperata ricerca di un’identità diversa da quella imposta dall’etica
mainstream, mettendo al centro del progetto la ribellione, la marginalità,
l’autodistruzione, l’improvvisazione, la fisicità, la corporeità, l’oralità, la passione
per jazz e blues, l’ammirazione per le culture afroamericana e messicana, la
sessualità, il viaggio
(→ testo: Allen Ginsberg)
Jack Kerouac
(1957)
(1922-69)
Allen Ginsberg
(1926-97)
Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia,
affamate isteriche nude,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di una dose rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardere per l'antica connessione celeste
con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in povertà e stracci e occhi vuoti e fatti sedevano
fumando nella luce sovrannaturale di appartamenti senza acqua calda
fluttuanti tra le cime delle città contemplando il jazz,
che mostravano i loro cervelli al cielo sotto l'El e vedevano
angeli maomettiani barcollanti su illuminati tetti condominiali,
che attraversavano l'università con freddi occhi splendenti
allucinando l’Arkansas e la tragedia della Blake-light fra gli studiosi della guerra,
che erano espulsi dalle accademie per pazzia e pubblicazione di odi oscene sulle
finestre del cranio,
che si rannicchiavano in stanze sbarbate, bruciando i loro soldi
in cesti della spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che venivano perquisiti nelle barbe pubiche tornando via da Laredo
con una cintura di marjiuana per New York
(The Doors, The End, 1967) (Velvet Underground & Nico, Heroin, 1967)
Avanguardie teatrali
Dalle esperienze d’avanguardia dei circuiti Off-Broadway e Off-Off-
Broadway degli anni ’50-’60 (es. Living Theatre) alla stagione dei rock-
musical degli anni ’60-’70, narrazioni con forte trasgressione etica ed
estetica rispetto al teatro classico.
(1970)
(1967)
(1973, poi
film nel
1975)
(1968)
Pop Art
Forma ambivalente di attrazione/repulsione nei confronti della
cultura di massa, con molteplici nessi con la controcultura rock.