comunicazioni di massa
(prof. A. Gagliardi)
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Gli effetti della televisione
Negli anni ’50 la TV diventa un elemento della
ricostruzione e simbolo del benessere
In tutti i Paesi, in modi differenti, ha contribuito
significativamente a trasformare le culture
nazionali
È un volano della società dei consumi
Ha favorito l’assunzione dei valori del ceto medio
(preservazione della sfera domestica, benessere
individuale e materiale, decoro, attenzione al «non credere più
giudizio sociale, cura dell’apparenza, ricerca della ciecamente nella
comodità) anche da parte di altre classi sociali televisione è
Accompagna una profonda trasformazione della stata una lunga,
comunicazione politica lenta conquista»
Critiche e timori per la sua capacità di persuasione (A. Grasso)
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La TV: origini della tecnologia
Anni ’80 dell’Ottocento: in Germania Paul Gottlieb
Nipkow brevetta un disco metallico che permette la
scansione meccanica di un’immagine
Anni ’20: il britannico John Logie Baird presenta la
prima immagine televisiva basata sulla tecnica della
scansione meccanica; nel 1924 teletrasmette
contorni di oggetti; nel 1925 volti umani
Disco di Nipkow (1884) riconoscibili; nel 1926 oggetti in movimento; nel
1928 una forma sperimentale di trasmissione a
colori
Anni ’20 e ’30: negli Stati Uniti il russo Vladimir
Zworykin realizza la scansione elettronica delle
immagini; nel 1929 entra alla Radio Corporation of
America (RCA) e contribuisce a mettere a punto il
J.L. Baird (1888-1946) con la sua sistema alla base delle trasmissioni televisive negli
attrezzatura televisiva nel 1926
Usa e in Gran Bretagna
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Cronologia
Germania: per iniziativa di Joseph Goebbels, ministro della
propaganda del regime nazista, dal 1935 saltuarie trasmissioni
quotidiane, con televisori in alcuni luoghi pubblici di Berlino
(1936: diretta Giochi olimpici).
Inghilterra: dal novembre 1936 la BBC avvia il primo regolare
servizio della storia, con tre ore al giorno per poche migliaia di
abbonati nella zona di Londra.
Usa: il 30 aprile del 1939, per l’inaugurazione dell'Esposizione
universale di New York, la RCA presenta il proprio programma di
trasmissione televisiva e trasmette il discorso di inaugurazione di
Roosevelt.
Fin dagli anni ’30: riconoscimento dell’importanza del nuovo
media
Seconda guerra mondiale: interruzione dello sviluppo.
Dopo il 1945: si torna a parlare di “radiovisione”.
Tra il 1948 e il 1952: nascita della TV in Usa.
Rudolf Arnheim
(1904-2007) Tra metà anni ’50 e inizio anni ’60: decollo in Europa. 4
La TV americana: il modello commerciale
Il modello si fonda sulla competizione tra più network (NBC, CBS
e ABC, già network radiofonici), finanziati dagli investitori
pubblicitari e gratuiti per lo spettatore, rispecchiando così il
modello organizzativo del sistema radiofonico
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1. Da metà anni ’40 ai primi anni ’50
Come la radio, la televisione inizia come medium
parassitario: trae contenuti dagli avvenimenti del
momento ed elabora generi dal vaudeville, dal teatro,
dalla radio e dal cinema