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Storia delle

comunicazioni di massa
(prof. A. Gagliardi)

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L’era della rete
«Internet è una struttura
Lo sviluppo dei “nuovi media digitali” è basato flessibile di reti connesse ma
sulla centralità di Internet, ovvero di una autonome di calcolatori
tecnologia la cui caratteristica distintiva è elettronici ciascuno dei quali,
definito “ospite” (host) nel
l’assenza di un punto centrale e la formazione
gergo delle interconnessioni,
un reticolato di molti punti, ciascuno dei quali usa un “protocollo” per
connesso agli altri tramite il World Wide Web. comunicare con gli altri
calcolatori sulla rete. Questi
protocolli connettono reti
diverse e governano la
comunicazione fra tutti i
computer su Internet»

(Johnny Ryan, Storia di


Internet e il futuro digitale,
2011)

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La nascita di Internet (1a fase)
 1957: il Dipartimento della difesa americano costituisce
l’Advanced Research Projects Agency (ARPA)
 1969: Advanced Research Program Agency Network
(ARPANET), la prima rete, formata da 4 nodi
 Anni ’70: la rete si allarga a università e centri di ricerca
( Mappa 1)
 Prime applicazioni: e-mail (1972), File Transfer Protocol
(1973), protocollo TCP/IP (1974), mailing-list (1975)
 1979: Computer Science Network (CSNET), consorzio di
università non connesse ad Arpanet ( Mappa 2)
 1983: Domain Name System, per la gestione dei suffissi.
 1985: National Science Foundation Network (NSFNET), How to send an email (1984)
programma per la formazione di reti locali, connesse a una
nuova rete nazionale ad alta velocità
 Fine anni ’80: il numero di host connessi supera 100.000
 1990: cessa di esistere ARPANET 3
Mappa 1 – La formazione della prima rete

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Mappa 2 - CSNET

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La nascita di Internet (2a fase)
 Dicembre 1990: al CERN di Ginevra, Tim Berners-Lee elabora
l’Hypertext Markup Language (HTML) e l’Hypertext Transfer
Protocol (HTTP), un nuovo protocollo per la distribuzione di
informazioni via Internet Tim Berners-Lee (1955)
 Basata su HTML e HTTP, che offrono un’interfaccia comune
alle varie piattaforme mettendole in comunicazione, viene
elaborata una nuova architettura della rete, il World Wide Web
 1993: nasce il primo browser, Mosaic, elaborato da due
studenti dell’Università dell’Illinois e concesso gratuitamente
alle università
 1994: nascono il primo browser commerciale, Netscape, e il
primo portale di servizi internet, Yahoo!.
 1997: nasce un nuovo motore di ricerca, Google.
 Dall’uso legato all’istruzione e alla cultura a quello
commerciale: marketing e pubblicità via web
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L’arrivo dei “nuovi media”
“Nuovi media” o “media digitali”: diverse invenzioni e
molteplici nuovi dispositivi (e non uno solo, come nel
caso di cinema, radio e tv) che dalla fine del ’900
modificano radicalmente il “paesaggio mediatico”
globale.

Due ondate successive:


 anni ’80: homevideo, videotext, nuove forme di
trasmissione televisiva (via cavo, via satellite, pay-TV), cd-
rom, multimedia, libri elettronici, personal computer ecc.
 anni ’90: dvd, computer palmtop, palmari, telefoni
cellulari, ma soprattutto Internet e il World Wide Web.

⇒ Digitalizzazione e «convergenza».
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Come definire i “nuovi media”?
I nuovi media sono «quei metodi e quelle pratiche sociali di
comunicazione, rappresentazione ed espressione che si sono
sviluppate utilizzando il computer digitale, multimediale, connesso
alla rete» (Martin Lister et al., New Media, 2003).
 Altre caratteristiche essenziali (Terry Flew, Understanding
Global Media, 2007):
 digitalizzazione dei contenuti, trasferiti rapidamente e
conservati in spazi fisici ridotti
 distribuzione in rete su scala globale tramite infrastrutture
aperte, flessibili, adattabili
 riduzione delle barriere di accesso alla produzione oltre che al
consumo di contenuti
 interazione tra produttori e utenti (prosumer = producer +
consumer)
 modalità di comunicazione che non sono soggette alle
tradizionali funzioni di tutela
 «convergenza» dell’informazione e delle comunicazioni, dei
Henry Jenkins
(1958)
network e dei contenuti mediatici (Henry Jenkins)
La trasformazione di Internet: il Web 2.0
1999-2006: nascono nuovi software, nuovi siti
«partecipativi» e i primi social network, come
Napster, MySpace, Wikipedia, Linkedin, Skype,
Facebook, Flickr, YouTube, Twitter
 Anni Zero: si allarga il mercato dei dispositivi
tecnologici, come computer portatili e
smartphone
 2003: messo in vendita il primo smartphone, il
BlackBerry Quark
 2007: presentato e messo in vendita l’iPhone, il
primo smartphone touchscreen
 Internet diventa multifunzionale e accessibile
sempre e ovunque

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Una crescita esponenziale
In un lasso di tempo molto breve, Internet ha
Dalla diffusione degli
conosciuto una straordinaria crescita sia da un
smartphone, si è rivoluzionato
punto di vista quantitativo (→ Tabelle 1 e 2),
il rapporto con il tempo e lo
sia come strumento mediatico.
spazio: «La rete è diventata
l’infrastruttura su cui poggia
tutto ciò che facciamo. [...]
Internet non è solo un mezzo
di comunicazione che è andato
ad aggiungersi o a sostituire
ciò che c’era prima: è un
‘sistema’ nuovo che ha
modificato radicalmente le
coordinate del contesto in cui
operiamo» (Giovanni Solimine,
Giorgio Zanchini, La cultura
orizzontale, 2020)
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Tab.1 – Utenti di Internet (1995-2013)

1995: 16 milioni
1999: 188 milioni (3,1% della
popolazione mondiale)
2009: 1,5 miliardi (23%)
2013: 2,7 miliardi (38,8%)
2019: 4,39 miliardi (57%)

Tab.2 – Internet host (1995-2012)

1995: 6,6 milioni


2013: quasi 1 miliardo

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Il nuovo panorama mediatico
La televisione aveva costretto gli altri media ad
adattarsi, Internet li trasforma integralmente:
 testate giornalistiche tradizionali online (flusso
continuo al posto della periodicità della pubblicazione)
 nuovi modelli di giornalismo (citizen journalism,
visual journalism ecc.)
 webradio (accesso a radio di tutto il mondo)
 film in streaming (visione domestica delle nuove
uscite)
 tv on demand (creazione di un palinsesto personale)
 Passaggio dalla multimedialità alla convergenza:
prima erano i media, integrati tra loro, a occupare il
centro della scena rispetto ai contenuti veicolati; ora
sono i contenuti al centro della scena, mentre le varie
piattaforme sono retrocesse a veicoli di diffusione
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Media e megasocietà
Formazione di “megaconglomerate” globali, capaci di
realizzare sotto il proprio controllo la convergenza,
distribuendo i propri contenuti tra media diversi.
Conseguenze:
 riduzione della diversità
 grande influenza politica (es. Rupert Murdoch)
 “custodi dei cancelli”
 le notizie diventano solo uno dei tanti prodotti
venduti dalle società dei media e perdono la propria
specificità
 un “imperialismo mediatico”? Espansione e
influenza delle grandi imprese occidentali (Usa in
particolare); ma, al tempo stesso, ascesa di industrie
mediatiche di altre aree del mondo con una propria
proiezione globale (es. Al Jazeera)
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Digital divide
Percentuale della popolazione mondiale connessa a Internet (2011/2019)

2019

86%

95%
71% 52%

36%
61%

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