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Storia delle

comunicazioni di massa
(A. Gagliardi)

1
Il cinema come industria culturale
Un decennio dopo l’invenzione del cinematografo,
il cinema assume un’organizzazione industriale, per
es. in Francia con la Pathé Frères (1896): prima
società a controllare l’intero processo produttivo,
dalla fabbricazione della pellicola alla produzione
del film e alla distribuzione nelle sale

→ Nel 1910, quasi il 70% di tutti i film esportati nel


mondo è di produzione francese (anche se il
mercato principale è quello americano, che
garantisce circa i ¾ dei profitti dei maggiori
produttori europei)

2
Fenomeno nazionale / globale
Cinema come fattore di globalizzazione, ma allo
stesso tempo come prodotto specifico di
ambienti e tradizioni culturali nazionali

Esempio: il cinema italiano


 Anni Dieci: periodo d’oro (anche se effimero)
del cinema italiano
 Tre capitali del cinema in Italia: Torino, Milano
e Roma
 Generi più importanti: melodramma, comico,
storico (forse il più importante e quello di
maggior successo all’estero)

Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone


(Gabriele D’Annunzio co-sceneggiatore)

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La nascita di Hollywood
Prima rivista per
fan del cinema:
«The Motion
Picture Story
Magazine»
Verso Star system
A Pittsburgh 1908: Edison
e Studio system
apre il primo fonda la Motion
“nickelodeon” Picture Patents
Company (MPPC)

1905 198-10
1908-10 1911 1915 1920

1910: trasferimento di società a Hollywood


L’anti-trust
scioglie la
MPPC
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Lo Star System
Mary Pickford Charlie Chaplin
(1892-1979) Pratica di (1889-1977)
marketing per
promuovere i
film puntando
sugli attori
William S. Hart Douglas Fairbanks Theda Bara
(1864-1946) (1883-1939) (1885-1955)

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Lo Studio System
Le “Big Five”:
 Paramount Pictures (1912)
 Fox Film Corporation (1915), poi
20th Century Fox (1935)
 Warner Bros (1918)
 Metro Goldwyn Mayer (1924)
 Radio Keith Orpheum (RKO)
Pictures (1928)

Le “Little Three”:
 Universal (1912)
 United Artists (1919)
 Columbia (1924)

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Il predominio hollywoodiano
In Europa anche negli anni Venti si sviluppano importanti
scuole cinematografiche:
 Impressionismo francese (1918-1929): L. Delluc, A.
Gance
 Espressionismo tedesco (1920-1927): R. Wiene, F.W.
Murnau, F. Lang
 Scuola sovietica del montaggio (1925-1933): S.
Ejzenštein, D. Vertov

Tuttavia nessuna cinematografia europea è in grado di La corrazzata Potëmkin (1926)


competere con Hollywood sul piano organizzativo ed di Sergej Ejzenštein

economico →Punti di forza:


 centralità economico-finanziaria degli Usa
 sviluppo star system e studio system
 ampio e differenziato mercato interno
 capacità di attirare professionisti stranieri
 sostegno della politica (→ presidente Wilson)
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Uno strumento di soft power
«È mia intenzione non soltanto di portare
l’industria cinematografica al più pieno ed
effettivo contatto con le esigenze della
nazione, ma anche di dare un riconoscimento
ufficiale a questo elemento sempre più
importante nello sviluppo della nostra vita
nazionale. Il cinema si colloca tra i mezzi
migliori per la disseminazione della
conoscenza pubblica, e poiché parla un
linguaggio universale, si presta in maniera
significativa alla presentazione dei piani e
degli obiettivi dell’America».
Woodrow Wilson (1856-1924)
Presidente Usa (1913-1921)
(Woodrow Wilson, Helping the Moving Pictures to Win the
War, 18 luglio 1918)

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Paura e moralismo
Sia in Usa che in altri paesi, il cinema crea allarmi
per l’influenza negativa sulla società e soprattutto
sui giovani → Aspetti critici (ma che rispecchiano i
mutamenti di valori in atto nella società americana
degli anni 20):
 immagini di sesso e violenza (➔ es. film di Cecil
B. DeMille)
 stile di vita dissoluto e pieno di eccessi dei divi
 scontri con gruppi d’interesse

In Europa, il cinema hollywoodiano inizia a (1923)

suscitare paure e rancori:


 per la rappresentazione negativa di certi gruppi
nazionali ed etnici
 per la “pubblicità occulta” di prodotti
statunitensi
 per il rischio di un’“americanizzazione” culturale
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Controllo e censura
In molti paesi vengono precocemente
introdotte forme di regolazione e censura sui
film:
 interventi affidati alle autorità locali: negli
Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia National Board of Censorship
 forme di autoregolazione e
“autocensura”: Board of Film Censors
(Gran Bretagna, 1912); National Board of
Censorship (Usa, 1909); Motion Picture
Producers and Distributors of America
(MPPDA, 1922)
 casi di protezionismo dei governi europei
nei confronti dei film statunitensi (per es.
tramite l’imposizione di quote fisse di
importazione)
Motion Picture Producers and Distributors of America
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L’avvento del sonoro
 Nel 1925 la Warner Bros acquisisce dalla Western
Electric il Vitaphone, un sistema per il sonoro sincronizzato
con le immagini cinematografiche
 Primo film con sonoro: Don Giovanni e Lucrezia Borgia
(1926), prodotto dalla Warner Bros → colonna sonora di
sola musica, senza dialoghi
 Primo film con la voce degli attori: Il cantante di jazz
(1927), della Warner Bros, proiettato il 27 ottobre 1927 →
si ascoltano gli attori sia parlare (una frase del protagonista
rivolta al pubblico e un breve dialogo tra il protagonista e la
madre in tutto) sia cantare (varie canzoni)
 Primo film sonoro e parlato in Italia: La canzone
dell'amore (1930) di Gennaro Righelli
 Rapido successo e fine del cinema muto The Jazz Singer (1927)

Al Jolson (1886-1950) 11
Controllo e censura dopo il sonoro
L’avvento del sonoro aggrava il problema del
controllo → Negli anni 30, in Usa
 aumentano gli allarmi e le richieste di
censura (➔ Henry James Forman)
 a causa della Grande depressione
economica, diminuiscono i biglietti venduti
 si scontrano interessi economici divergenti

Risposte di Hollywood: rafforzati i meccanismi


di autocensura → Nel 1934 il Production Hollywood è un fattore di
Code Administration (PCA), creato dal MPPDA «sovvertimento dei migliori interessi
segnerà una svolta (➔ Principi generali del della società […] niente meno che un
PCA). agente provocatore, un nemico infido e
costoso lasciato libero di imperversare a
→ Effetto: esasperazione del controllo spese del pubblico»
moralista (➔ esempio: la figura di Jane nei (Hanry James Forman, Our Movie Made
film di Tarzan prima e dopo il 1934). Children, 1934)
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Production Code Administration,
Principi generali, 1934

«1. Non sarà prodotto nessun film che abbassi


gli standard morali degli spettatori. Per questo
motivo la simpatia del pubblico non dovrà mai
essere indirizzata verso il crimine, i
comportamenti devianti, il male o il peccato.
2. Saranno presentati solo standard di vita
corretti, con le sole limitazioni necessarie al
dramma e all'intrattenimento.
3. La Legge, naturale, divina o umana, non
sarà mai messa in ridicolo, né sarà mai
sollecitata la simpatia dello spettatore per la
sua violazione»

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Un effetto dell’autocensura hollywoodiana

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Cinema: il persistere di stereotipi razzisti
 Stereotipi sugli stranieri

 Stereotipi razzisti. Soprattutto nei confronti dei


neri (→). In risposta, i race movies

 Il cinema diventa un importante canale per


trasmettere valori e una determinata visione
della società

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