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SEMIOTICA I

(gruppo A-E)
Prof. Costantino Marmo
Sintassi
Descrizioni di una lingua

1. Descrizione fonetica

Il pane bianco

occlusiva bilabiale nasale velare occlusiva velare


sorda - sonora sonora sorda
Descrizioni di una lingua
3. Descrizione morfologica

Il gatt-o paur-os-o è sul tappet-o

morfemi morfemi morfemi morfemi


funzionali lessicali derivazionali flessivi
Descrizioni di una lingua
3. Descrizione sintattica

▪ Che dire di:


tappeto sul il pauroso è gatto

▪ La grammatica cerca di stabilire regole


sulla cui base sostenere che la frase è
malformata e rendere conto delle frasi
ben formate.
Tre tipi di grammatica
1. Grammatica mentale: consiste nella
competenza inconscia dei parlanti;
2. Grammatica prescrittiva: tradizionale
concezione della grammatica come
galateo linguistico, insieme di norme cui
attenersi (esempio);
3. Grammatica descrittiva: studio e analisi
di come funziona una lingua;
Grammatica prescrittiva (1)
(da U. Eco, La bustina di minerva, 2000)

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli


allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che
lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni
etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche
quando pare indispensabile) interrompe il filo
del discorso. (ecc.)
Grammatica prescrittiva (2)
(da U. Eco, La bustina di minerva, 2000)

19. Metti, le virgole, al posto giusto. […]


25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè
inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima
del sostantivo maschile. […]
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi
pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come
Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
Sintassi

• Parte rilevante della grammatica


descrittiva che studia la struttura e
l’ordinamento delle componenti
all’interno delle frasi, siano queste
dotate di senso o meno.
Elementi: frasi e sintagmi

• Si distinguono ‘frasi’ e ‘sintagmi’ (o gruppi


di parole) a partire da alcuni caratteri:
– I sintagmi possono avere relazioni di
dipendenza unilaterale (testa e altri elementi);
– Gli elementi delle frasi possono
avere dipendenza reciproca
(soggetto/predicato).
Tipi ed esempi di sintagma
(1)
1. Sintagma preposizionale (SP): preposizione + SN

Es.: di mia madre, per ciascuno

2. Sintagma nominale (SN): nome + (eventuali) articolo,


aggettivo, SP

Es.: la partita, il bel film, il cane di mia madre

Un sintagma si riconosce perché può stare anche da solo


(carattere della enunciabilità in isolamento) e prende il nome
dal suo elemento principale (testa).
Tipi ed esempi di sintagma
(2)
3. Sintagma verbale: verbo + altri elementi

(l'obbligatorietà degli elementi dipende dalla valenza del


verbo).

La valenza consiste nel numero di argomenti che un verbo


richiede per costituire un sintagma ben formato.

Es.: piove (valenza zero: in inglese è monovalente, it rains);


io cammino (monovalenza); io mangio qlc (bivalenza); io do
qlc a qlc (trivalenza)
La frase
Frase semplice F = SN + SV

Frase complessa: F = F + SV; F + F

Diversi modi di rappresentare la struttura di una frase:

1. Diagrammi orizzontali
2. Frasi etichettate e parentesizzate
3. Diagrammi ad albero
1. Diagrammi orizzontali
L’analisi di una frase nei suoi costituenti
immediati può essere illustrata da un
diagramma come il seguente:

SN SV SP/Avv

Un cacciatore uccise un cervo ne- -l parco

L’ uomo vide Giovanni in auto

Luigi verrà qui


2. Frasi etichettate
Lo stesso risultato – cioè mostrare i sintagmi che
costituiscono una frase e le loro relazioni – si può
ottenere con la rappresentazione a frasi etichettate
e parentesizzate:

[F[SN[ArtIl] [Ngatto] [Aggpauroso]] [SV[Vè] [SP[Psul]


[Ntappeto]]]
[F[SN[ArtIl] [Ncacciatore]] [SV[Vuccise] [Artil] [Ncervo]]
[SP[Pnel] [Nparco]]]
3. Diagrammi ad albero
È il modo più diffuso e utile per rappresentare
l’analisi in costituenti. Rispetto alla precedente
ha il vantaggio di mostrare in modo più chiaro
anche i rapporti gerarchici tra sintagmi:

Una frase come


Il gatto pauroso è sul tappeto
diventa:
F

SN SV

SP

Art N Agg V P N

Il gatto pauroso è sul tappeto


Regole a struttura
sintagmatica
La frase sopra descritta è generata dalle seguenti
regole, dette ‘a struttura sintagmatica’:

F → SN SV

SN → (Art) (Agg) N (Agg) (SP)

SV → (Avv) V (SN) (SP) (Avv)

SP → P SN

(gli elementi tra parentesi sono facoltativi)


Regole lessicali
E dalle seguenti regole lessicali:

Art → il, la

N → gatto, massaia, tappeto, cuore

Agg → pauroso, premurosa

V → è, cucina

P → sul, col, su, con, della


Produttività
Queste regole possono generare altre frasi,
come:
La massaia premurosa cucina col cuore
La massaia paurosa cucina sul tappeto
Il gatto premuroso cucina col tappeto
La massaia paurosa è premurosa col gatto
Il cuore pauroso è col gatto premuroso
Il gatto della massaia è sul cuore
ecc.
Grammatica generativa (1)
Questo approccio alla descrizione della sintassi
è detto Grammatica generativa proprio perché
cerca di mostrare come, date determinate
regole e un lessico, sia possibile produrre tutte
le frasi ben formate di una lingua.
La sua introduzione, fin dagli anni ’50 del
secolo scorso è dovuta a Noam Chomsky (più
noto come intellettuale anti-Bush) e ha avuto un
enorme impatto sulla simulazione tramite
computer del riconoscimento e della sintesi del
linguaggio.
Grammatica generativa (2)

La grammatica generativa rende ragione di alcuni


fenomeni linguistici, come

1. la ricorsività,
2. l’equivalenza tra forme diverse (attive e passive) e
3. l’ambiguità sintattica.
1. Ricorsività
La ricorsività è una delle caratteristiche proprie
del linguaggio umano (e dei linguaggi di
programmazione) e consiste nella possibilità di
costruire frasi nuove (ben formate) inserendo
una frase data in un’altra frase ben formata e
ripetendo l’operazione indefinitamente.
Es.:
• Maria ha aiutato Giorgio
• I ragazzi sanno che Maria ha aiutato Giorgio
• I giornali dicono che i ragazzi sanno che Maria ha
aiutato Giorgio.
• ecc.
Strutture di superficie e
strutture profonde (1)
Esistono in italiano, e in altre lingue, frasi che
hanno una struttura superficiale diversa, ma
derivano dalla stessa struttura profonda
soggiacente.
Es.:
• Maria ha aiutato Giorgio
• Giorgio è stato aiutato da Maria

La grammatica generativa ha indicato attraverso


quali regole di trasformazione (sintattica) si
possa generare la prima dalla seconda, cioè
come la struttura sintattica profonda di entrambe
sia identica.
Strutture di superficie e
strutture profonde (2)
Esistono anche frasi che si presentano con la
stessa struttura sintagmatica di superficie, ma si
prestano a differenti interpretazioni.

Es.: La vecchia porta la sbarra

La grammatica generativa ha mostrato, attraverso


rappresentazioni ad albero, quali siano le diverse
strutture profonde delle differenti interpretazioni.
F

SN SV

SN

Art N V Art N

La vecchia porta la sbarra


F

SN SV

Art Agg N Pro V

La vecchia porta la sbarra


Prof. Costantino Marmo
Dipartimento di Filosofia e Comunicazione
costantino.marmo@unibo.it
http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=costantino.marmo%40unibo.it

www.unibo.it

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