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conseguire
Testi/Bibliografia
Obiettivo del laboratorio è
rafforzare le competenze di Dario
scrittura degli studenti e Corno, Scrivere e Esame
delle studentesse, lavorando
comunicare. La
sulla costruzione logica Prova scritta della
degli argomenti, sul scrittura in lingua
consolidamento delle durata massima di 2
italiana in teoria e in
competenze sintattiche e ore. 1.5p.
pratica, Milano,
semantiche, sulla
semplificazione e Pearson Education,
Dieci domande a
sull'efficacia dell'italiano 2019.
scritto. Al termine del corso risposta multipla. Una
ogni studente/ssa sarà in Paola domanda a risposta
grado di costruire testi Italia, Scrivere aperta. 0/5p.
scritti chiari e ben
argomentati, e di fare scelte. all’università.
La produzione di un
Manuale pratico con
breve testo
argomentativo documentato. 0/10p.
Cosa studieremo?
studieremo la scrittura (processo e prodotto)
lavoreremo sui testi e a partire dai testi
ampio spazio al testo argomentativo
come si scrive una tesina universitaria?
brevemente testi di altro tipo
in che modo?
lezioni teoriche
laboratorio di scrittura e riscrittura
analisi dei testi
discussioni critiche e collettive
è finalizzata alla produzione di testi di uso quotidiano nello studio e nelle professioni: relazioni,
commenti, avvisi, saggi, articoli, recensioni, comunicati, messaggi pubblicitari…
I testi scritti vengono generalmente classificati in base allo scopo primario che perseguono
(classificazione funzionale dei testi):
argomentativo
narrativo
descrittivo
informativo
regolativo
TIPO DI TESTO SCOPO
REGOLATIVO Regolamentare azioni o comportamenti.
Solo individuando con accuratezza questi 3 punti potremo (provare a) fare le scelte più opportune
affinché il nostro testo risulti adeguato.
Scelte sia sul piano dell’espressione (lessico, sintassi, testualità) che sul piano del contenuto
(ampiezza, profondità, ordine).
Abbiamo svolto in classe una discussione su questa mail scritta da uno studente ad un professore:
Consigli e riscrittura
scrivere mail brevi e concise, così ci sono più probabilità di ricevere risposta.
scegliere un registro ed essere in grado di destreggiarlo in tutte le sue sfumature.
è bene non scrivere lunghe frasi
max 25 parole totali
non andare mai oltre il secondo grado di subordinazione
virgola, a capo e lettera piccola
Riscrittura:
ho frequentato il corso di didattica dell’italiano che lei ha tenuto quest’anno. Era mia intenzione sostenere
l’esame lo scorso 26, ma a causa di un’influenza non sono riuscito a venire all’appello. Pertanto vorrei
sostenere il colloquio durante il suo orario di ricevimento. Crede sia possibile?
Resto in attesa di una risposta, e le porgo i più cordiali saluti.
Paolo Rossi.
Riscrittura:
Gli studenti del primo anno che non hanno superato il test di ingresso sono tenuti a seguire il corso per
assolvere l’ofa (obblighi formativi aggiunti). Il primo corso, di 18 ore, inizio il 20 gennaio e per accedervi
occorre iscriversi su alma esami. La frequenza è obbligatoria. Al termine del corso è prevista una prova
sugli argomenti trattati a lezione, solo superandola ci si potrà iscrivere al secondo anno.
Il prodotto del processo di scrittura è un testo; ma spesso si parla di composizione, ossia del
risultato dell’armonizzarsi di una serie di componenti.
La lista è un buon metodo per far affiorare le idee e per richiamare le conoscenze intorno a un dato
argomento:
leggere con attenzione e comprendere bene la consegna
trascrivere la consegna
scrivere ogni idea man mano che ci viene in mente
non scartarne nessuna
Le idee si susseguono senza un criterio che le tenga assieme. È’ quindi necessario passarle in
rassegna per ordinarle.
Entrambi gli schemi permettono di collegare le idee raccogliendole in maniera più ordinata e
coerente.
disegnare al centro di una raggiera l’argomento di partenza
raccogliere attorno le idee man mano che vengono in mente
unire nello stesso raggio quelle che hanno qualcosa in comune
Il flusso di scrittura consiste nel concentrarsi solo nel contenuto e non sulla forma, sulla struttura,
sulla punteggiatura ecc..
si scrive immediatamente ogni idea così come viene in mente
si lasciano scorrere in modo libero e controllato le informazioni
non si torna indietro a cambiare una parola, a correggere un errore di battitura, ecc..
Partendo dall’assunto che la revisione è una fase cruciale: scrivere vuol dire soprattutto
riscrivere, cioè rileggere e riorientare il proprio testo.
mettendo una certa distanza tra sé e il proprio testo
procedendo per livelli
Morfologico: l’ortografia
Aspetti testuali
Il "che" polivalente
a) Vieni in chat che ti racconto
b) Vai a dormire che è tardi
c) Il giorno che ho fatto l'esame ero agitatissimo
Nell'italiano contemporaneo, sopratutto parlato si fa spesso uso generalizzato del che come
congiunzione subordinante
Questo che non esplicita le relazioni logico sintattiche tra le componenti del periodo
Caratteristiche di un testo
Coesione: riguarda la creazione di una rete* di legami linguistici e grammaticali tra i diversi
elementi del testo (parole, frasi, periodi, parafrasi)
rete: intreccio di parole
Coerenza: riguarda l'organizzazione del significato del testo e fa si che il contenuto delle frasi che lo
compongono crei una struttura
Densità, concisione, precisione: meglio testo più lungo e preciso che breve e ambiguo
La coerenza
riguarda la dimensione semantica del testo. A essa sono legati i connettivi, elementi che servono a
garantire la tenuta logica, indicando i rapporti causali, temporali, spaziali, ecc. tra le frasi:
Mario deve studiare molto perché ha un esame
Mario deve studiare molto nonostante l'esame sia lontano
Mario deve studiare molto perché l'esame è lontano
Connettivi:
temporali
- anteriorità: prima, allora, in precedenza, una volta, a quei tempi
- contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel frattempo, intanto che, in questo momento, in
questo istante
- posteriorità: successivamente, poi, in seguito, alla fine
spaziali: dove, lì, sopra, sotto, verso, in direzione di, a destra, a sinistra, fino a, all'interno,
all'esterno
logico-causali
- in cui la causa precede l'effetto: ne deriva che, di conseguenza, quindi, dunque, pertanto,
perciò, da ciò si deduce che, così che
- in cui l'effetto precede la causa: dato che, siccome, poiché, perché, dal momento che
opposizione: ma, invece, ciononostante, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno, eppure,
mentre, al contrario
ipotesi: se è vero che, ammettendo che, nel caso in cui, partendo dal presupposto che,
ipoteticamente, poniamo il caso che
ordine: prima di tutto, innanzitutto, in primo luogo, poi, in secondo luogo, infine, in sintesi, in
conclusione, insomma, dunque, a questo punto, inoltre, oltre a questo, infine, non ci resta che, e,
anche
spiegazione: cioè, infatti, ad esempio, in altre parole, per quanto riguarda, tra l'altro
1. Gli'studenti che hanno frequentato il corso non avranno problemi a superare l’esame.
2. Gli studenti, che hanno frequentato il corso, non avranno problemi a superare l’esame.
Nel caso 1, la relativa seleziona un gruppo di studenti che godono di una certa proprietà: non tutti,
ma solo quelli che hanno frequentato; si definisce limitativa.
Nel caso 2, la relative definisce una proprietà riferita a tutti gli studenti e si definisce appositiva.
Il sistema interpuntivo
virgola sospensione
punto fermo due punti
punto esclamativo parentesi
punto interrogativo trattini brevi - lunghi
punto e virgola virgolette
È un rivelatore della struttura del testo: serve a distinguere i piani dell'enunciazione del testo,
segnala i legami sintattici e influisce sull'interpretazione semantica del testo
La virgola: apertura e chiusura di un inciso [come trattini lunghi o parentesi ma con diverso effetto
di gerarchizzazione]
a) Il sistema interpuntivo, in altre parole la punteggiatura, è sensibile al genere testuale
b) Il sistema interpuntivo - espressione che si è scelto di utilizzare al posto del termine
"punteggiatura" - è sensibile al genere testuale
c) Il sistema interpuntivo (la punteggiatura) è sensibile al genere testuale
La virgola e la "e":
la virgola non si mette se la "e" collega elementi che sono sullo stesso piano e tra cui
intercorre una stessa relazione
a) Oggi pomeriggio devo finire il compito e leggere almeno le prime pagine del saggio di
Calvino STESSO PIANO DI IMPORTANZA
b) Domani devo incontrare Maria, Luisa e Paola
la virgola si mette se viene interrotto un elenco
a) Mescolate le uova, lo zucchero e la farina, e aggiungete il latte caldo
Comunico una scansione temporale:
la virgola si mette se la "e" ha una sfumatura di significato diversa dalla semplice
congiunzione
a) Non rispondeva nessuno al citofono, e me ne sono andato
Attenzione a non usare la virgola...
...tra costituenti della frase che non vanno separati (soggetto e verbo, verbo e complemento)
... quando viene introdotto un argomento nuovo o si passa a uno diverso. In questo caso, va usato un
segno di interpretazione forte (il punto fermo) per garantire il giusto grado di discontinuità
Il punto e virgola: si usa per segnalare il carattere seriale di un elenco lungo e articolato
a) Nello scrivere un testo è necessario tenere presente il pubblico a cui ci si rivolge, come
abbiamo detto; l'obbiettivo che si desidera raggiungere, come abbiamo visto; il
contesto in cui sta comunicando, come abbiamo ripetuto.
si può usare per segnalare il cambiamento di soggetto o tema all'interno dello stesso periodo
a) Scrivere la tesi è un'attività complessa; il relatore deve seguirne la stesura in modo
costante.
si può usare prima di un connettivo
Scrivere la tesi è un'attività complessa;pertanto, è necessario dedicarci tempo e attenzione
I due punti: si usano per introdurre una citazione o un discorso diretto
a) A questo punto, si alzò e disse: "Noi non siamo d'accordo con questa decisione".
si usano per introdurre un elenco
a) Ecco cosa dovrete fare:leggere, studiare e fare i compiti
funzione presentativa
a) C'era una sola soluzione: chiedere aiuto ai suoi amici
valore causale o esplicativo
a) Oramai era troppo tardi per spedire il pacco:gli uffici postali erano tutti chiusi
L'efficacia comunicativa
correttezza e adeguatezza sono requisiti imprescindibili per aspirare a scrivere testi efficaci
chiarezza
adeguatezza
organizzazione
leggibilità scelte sintattiche: parole brevi
Le espressioni solidali
Segnalano un fenomeno: sono le parole che rincorrono più spesso di altre in concomitanza quelle
particolarmente diffuse nell'uso sono dette collocazioni
sono mattoni prefabbricati. Limitatene l'uso se non volete rischiare che il vostro testo suoni "già
sentito"
L'ordine tradizionale dei costituenti della frase (SVO) può essere modificato per dare enfasi ad
alcuni elementi e per chiarire o ribadire l'argomento di cui si sta parlando
È bene evitare l'ordine non tradizionale (marcato) dei costituenti della frase
È bene che il complemento di specificazione resti accanto al nome che deve specificare
separate i complementi l'uno dall'altro
preferite la forma attiva a quella passiva
evitate le asimmetrie
Volevo fuggire per l'imbarazzo e perché ero teso
Volevo fuggire per l'imbarazzo e la tensione
preferite l'uso di subordinate esplicite a quelle implicite
Avendo sentito abbaiare il cane, si precipitò alla finestra
Poiché ha sentito abbaiare il cane, si è precipitato alla finestra
preferite la subordinazione alla coordinazione
Fa caldo, vado in piscina
Poiché fa caldo, vado in piscina
preferite i verbi alle nominalizzazioni
Lo sviluppo tecnologico ha consentito una riduzione
Lo sviluppo tecnologico ha consentito di ridurre
Il paragrafo: è l'unità fondamentale del testo e può essere composto da uno o più capoversi
Il capoverso Il paragrafo
è una parte del testo separata dalle altre da un è un'unità di pensiero chiara e distinta, dotata
"a capo" e da un segno do interpunzione forte di una propria struttura interna e in cui è
è un'entità fisica riconoscibile uno sviluppo tematico preciso e
di solito indicato da un rientro continuo
deve poter essere generalizzato in una sola
frase
Il paragrafo:
- è organizzato intorno a un'idea centrale o dominante
- contiene una frase che esprime con particolare chiarezza questa idea e ha quindi un ruolo più
importante delle altre: la frase-regista
esprime l'idea o l'argomento centrale, che il resto del paragrafo
sviluppa
fa capire al lettore come è organizzato il paragrafo
vista la sua funzione, spesso si trova in posizione iniziale; ma
non necessariamente
I testi argomentativi
Sono testi che si propongono di convalidare o confutare una tesi, servendosi di ragionamenti che
riescono a convincere l'interlocutore a cui ci si rivolge
Il percorso argomentativo:
premessa
tesi
variante molto anticipazione delle obiezioni
comune
controargomentazioni
argomentazioni prove di autorità e/o prove scientifiche
conclusioni
I metodi argomentativi
Esistono diversi modi di articolare i ragionamenti tra loro, i più noti sono:
analogico: si basa sull'applicazione di un argomento a una situazione che si presume simile
a quella considerata
Lo pazienza e la costanza sono le doti di un buon giardiniere che nutre e innaffia le piante
senza scoraggiarsi se gli effetti positivi tardano a manifestarsi. Anche i genitori non devono
aver fretta di cogliere nei propri bambini i risultati delle cure che dedicano loro; ciascuno di
essi reagirà secondo i tempi e le modalità che gli sono più congeniali.
Le fallacie logiche
Fedeli: si devono trascrivere le parole così come sono. Non si devono eliminare parti del
testo senza segnalarlo. L’ellissi si indica inserendo tre puntini di sospensione all’interno di
due parentesi quadre. Così: [...]
Quando una citazione non supera le tre righe si può inserire nel corpo del testo tra
virgolette doppie
Quando la citazione è più lunga va inserita con un corpo minore e rientrata rispetto al resto
del testo: in questo caso non sono necessarie le virgolette, ma va separata da una riga
bianca sopra e sotto: funzionamento empirico e culturale del testo.
Esistono due diversi sistemi di citazione in base al sistema adottato dal testo:
Sistema citazione-nota
I rimandi bibliografici si riportano per intero in nota: si forniscono tutti i dati del testo in questione
a) Cirese A.M., Cultura egemonica e culture subalterne, Palermo, Palumbo,197, p.49
Se, in una serie continua di citazioni, ricorre la stessa opera e la stessa pagina citata
precedentemente, si usa ibidem.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Ibidem.
Quando si cita di seguito la stessa opera, ma una pagina diversa, si usa «ivi» e si indica il numero
della pagina.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Ivi, p.33.
Quando si cita un'opera citata precedentemente, ma nel mezzo sono state fatte citazioni ad
altre,opere, allora il riferimento deve nuovamente indicare di quale opera si tratti, ma pub essere più
sintetico.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Brecht 8., I capolavori di Brecht, Torino, Einaudi, 1963.
6
Capucci P. L. (a cura di), op. cit., p. 36.
cognome e nome (puntato) del/dei curatore/i seguito dalla dicitura «a cura di» tra parentesi
tonde
titolo dell’opera in corsivo
luogo di edizione
casa editrice
anno di pubblicazione
Testa A., Inglese all’università: tra sogno e nightmare, in Fuori l’italiano dall’università? Inglese,
internazionalizzazione, politica linguistica, Maraschio N. De Martino D. (a cura di), Roma-Bari,
Laterza, 2012, pp. 284-293.
Raso T., Origine e strategia dell’informazione in alcune testualità burocratiche, in "Studi linguistici
italiani", n. 25, 2009, pp. 234-266.
Saggi tradotti
Dusi E., Margherita, donna controcorrente per ’sopravvivere alla noia’, ”Repubblica”, 29 giugno
2013 (http:www.repubblica.it/margherita_hack, data di ultima consultazione 30 giugno 2013).
Il sistema autore-data
I riferimenti bibliografici si inseriscono direttamente nel testo fra parentesi, indicando il cognome
dell’autore e l’anno di pubblicazione dell'opera. La pagina o le pagine (se necessario) vanno
messe dopo una virgola o dopo i due punti e possono essere precedute o meno da «p.» o «pp.».
Suggerimenti conclusivi
Esempio di bibliografia
De Mauro T., Minima scholaria, Roma-Bari, Laterza, 2001.
De Mauro T.,Parole di giorni lontani, Bologna, Il Mulino, 2006.
Esempio di bibliografia
De Mauro Tullio
2001 Minima scholaria, Roma-Bari, Laterza.
2006 Parole di giorni lontani, Bologna, Il Mulino.
Scrivere un tesina
La struttura
1. frontespizio 1. introduzione
2. indice 2. titolo del paragrafo
3. introduzione 2.1. titolo del sottoparagrafo
4. corpo 3. titolo del paragrafo
5. conclusione 3.1. titolo del sottoparagrafo
6. bibliografia 3.2. titolo del sottoparagrafo
4. conclusione
Un frontespizio modello
È necessario definire i termini tecnici che impieghiamo nel nostro testo quando si deve presumere
che chi ci legge non ne conosca perfettamente il significato.
Questo principio vale anche quando ci rivolgiamo a un professore: saper spiegare con esattezza
parole e concetti é la migliore dimostrazione che si conoscono le cose.
Nome e Cognome
Numero di matricola
Indirizzo email istituzionale