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ANNO ACCADEMICO 2021/2022

90108 - Laboratorio di scrittura e argomentazione (1) (a-e)


Prof. Antonio Laurino
(antonio.laurino2@unibo.it)

Lorenzo Branca- esercizi e antologia


Pasquale Pio Arbore di testi, Firenze, Le
Monnier, 2014.
Conoscenze e abilità da

jj
conseguire
Testi/Bibliografia
Obiettivo del laboratorio è
rafforzare le competenze di  Dario
scrittura degli studenti e Corno, Scrivere e Esame
delle studentesse, lavorando
comunicare. La
sulla costruzione logica Prova scritta della
degli argomenti, sul scrittura in lingua
consolidamento delle durata massima di 2
italiana in teoria e in
competenze sintattiche e ore. 1.5p.
pratica, Milano,
semantiche, sulla
semplificazione e Pearson Education,
Dieci domande a
sull'efficacia dell'italiano 2019.
scritto. Al termine del corso risposta multipla. Una
ogni studente/ssa sarà in  Paola domanda a risposta
grado di costruire testi Italia, Scrivere aperta. 0/5p.
scritti chiari e ben
argomentati, e di fare scelte. all’università.
La produzione di un
Manuale pratico con
breve testo
argomentativo documentato. 0/10p.

LABORATORIO DI SCRITTURA E ARGOMENTAZIONE


PROF.ANTONIO LAURINO (antonio.laurino2@unibo.it)
23/09-23/10

Cosa studieremo?
 studieremo la scrittura (processo e prodotto)
 lavoreremo sui testi e a partire dai testi
 ampio spazio al testo argomentativo
 come si scrive una tesina universitaria?
 brevemente testi di altro tipo
 in che modo?
 lezioni teoriche
 laboratorio di scrittura e riscrittura
 analisi dei testi
 discussioni critiche e collettive

Scrivere: questioni preliminari

Scrittura funzionale > definita non creativa (romanzi, poesie, racconti)

È una scrittura pianificata, controllata e vincolata:


pianificata: non è una scrittura spontanea
controllata: dopo aver pianificato e scritto il testo si revisiona
vincolata: legata a generi testuali precisi, tipici tratti linguistici, regole apprese per essere in grado
di romperle

è finalizzata alla produzione di testi di uso quotidiano nello studio e nelle professioni: relazioni,
commenti, avvisi, saggi, articoli, recensioni, comunicati, messaggi pubblicitari…

Che cos’è un testo?

È un’entità linguistica, elaborato, volto a veicolare un messaggio e dotato di coesione e coerenza.

I testi scritti vengono generalmente classificati in base allo scopo primario che perseguono
(classificazione funzionale dei testi):
 argomentativo
 narrativo
 descrittivo
 informativo
 regolativo
TIPO DI TESTO SCOPO
REGOLATIVO Regolamentare azioni o comportamenti.

DESCRITTIVO Descrivere più o meno in modo neutro, obiettivo e distaccato un


oggetto.

INFORMATIVO Fornire notizie o conoscenze, generalmente senza valutazioni


soggettive

NARRATIVO Raccontare una storia o una sequenza di eventi

ARGOMENTATIVO Convalidare o confutare una tesi servendosi di regolamenti volti a


comunicare con l’interlocutore. (es: commento ad un testo, tesina,
articolo di giornale ecc..)

Come si scrive un buon testo?


(correttezza lessicale, sintassi, obiettivo, buona fase di prescrittura ecc..)
 Facendo in modo che sia corretto dal punto di vista della forma linguistica (sintassi,
punteggiatura, lessico)
ma la correttezza non basta
 Un buon testo è adeguato rispetto ai tre elementi di cui bisogna sempre tener conto.
1. destinatario: a chi sto scrivendo? Età, posizione sociale, posizione relativa a noi,
(pre)conoscenze
2. contesto: Dove sto scrivendo? Ambiente come strumento fisco e ambiente comunicativo
3. obiettivo: Perché sto scrivendo? Informare, domandare, richiedere, offrire, ordinare,
convincere..

Solo individuando con accuratezza questi 3 punti potremo (provare a) fare le scelte più opportune
affinché il nostro testo risulti adeguato.

Scelte sia sul piano dell’espressione (lessico, sintassi, testualità) che sul piano del contenuto
(ampiezza, profondità, ordine).

Abbiamo svolto in classe una discussione su questa mail scritta da uno studente ad un professore:

“Salve professor Bianchi,


a scriverle è Paolo Rossi, studente che ha frequentato il suo corso di Didattica dell’italiano tenutosi
quest’anno. Era mia intenzione sostenere la relativa prova lo scorso mercoledì (ovvero il 26/01) e , a tale
scopo, oltre ad iscrivermi alla lista d’esame in settima posizione, avevo già provveduto a redigere la tesina
richiesta (tesina che lei aveva già letto visionato). Purtroppo però, proprio la mattina del 26 mi sono
svegliato con 39 di febbre. Le scrivo dunque questa e-mail per domandarle: al fine di non “perdere”
irrimediabilmente questa sessione d’esame e rinviare così ad oltranza la prova che avevo già accuratamente
preparato, lei non è che potrebbe tenere con me il “colloquio finale” mancante durante il suo orario di
ricevimento (ad esempio questo giovedì 3 febbraio)? So che quanto le chiedo può sembrare “pretenzioso”
ma questa influenza mi ha rotto proprio le uova nel paniere. Restando in attesa di una sua risposta positiva,
le porgo cordiali saluti.
Rossi Paolo.
Per alzata di mano sono state fatte svariate considerazioni sugli errori di questa mail:
 mancanza di rispetto verso il docente
 non è stata rispettata la gerarchia docente-studente
 non è adatta al contesto comunicativo in cui si sta svolgendo
 mancanza di struttura, troppe premesse, dettagli inutili, si arriva al punto dopo troppi “scroll”
 uso e abuso di parole tra “virgolette” fanno penare che non si stiano usando parole giuste per dire
ciò che si vuole dire, come se si volesse attenuare ciò che si sta scrivendo.
 iniziare con “Salve” non è opportuno, sarebbe meglio “Gentilissimo/a” o “Gentile”

Consigli e riscrittura
 scrivere mail brevi e concise, così ci sono più probabilità di ricevere risposta.
 scegliere un registro ed essere in grado di destreggiarlo in tutte le sue sfumature.
 è bene non scrivere lunghe frasi
 max 25 parole totali
 non andare mai oltre il secondo grado di subordinazione
 virgola, a capo e lettera piccola

Riscrittura:

Gentile Prof. Bianchi,

ho frequentato il corso di didattica dell’italiano che lei ha tenuto quest’anno. Era mia intenzione sostenere
l’esame lo scorso 26, ma a causa di un’influenza non sono riuscito a venire all’appello. Pertanto vorrei
sostenere il colloquio durante il suo orario di ricevimento. Crede sia possibile?
Resto in attesa di una risposta, e le porgo i più cordiali saluti.
Paolo Rossi.

Analisi di un “avviso” per studenti:

 non c’è paragrafazione


 ha troppi gradi di subordinazione
 le frasi sono troppo lunghe
 troppe incidentali, troppe frasi tra virgole
 dettagli inutili
 il registro usato è quello sbagliato
 a chi si rivolge? ad alcuni studenti della scuola di lettere
 qual è l’obiettivo? dare delle info importanti per matricole
 qual è il contesto? Universitario, contesto digitale
 l’importante è il target

Riscrittura:
Gli studenti del primo anno che non hanno superato il test di ingresso sono tenuti a seguire il corso per
assolvere l’ofa (obblighi formativi aggiunti). Il primo corso, di 18 ore, inizio il 20 gennaio e per accedervi
occorre iscriversi su alma esami. La frequenza è obbligatoria. Al termine del corso è prevista una prova
sugli argomenti trattati a lezione, solo superandola ci si potrà iscrivere al secondo anno.

 formulo in modo positivo e costruttivo per non creare ansia


 frasi brevi, aumentano l’incisività di quello che vogliamo dire
correttezza e adeguatezza sono requisiti imprescindibili per aspirare a scrivere testi efficaci

Il prodotto del processo di scrittura è un testo; ma spesso si parla di composizione, ossia del
risultato dell’armonizzarsi di una serie di componenti.

(schema tratto da “scrivere e comunicare” )


1. sintassi 5. contenuto
2. grammatica 6. scelte cognitive dello scrittore
3. strumenti meccanici 7. scopo
4. organizzazione 8. scelta delle parole

Tecniche per ottimizzare il nostro processo di scrittura

Pianificare meglio il testo:


Dobbiamo reperire le informazioni sulla base della pertinenza e della rilevanza rispetto
all’argomento da trattare.

Possiamo applicare alcune tecniche per farci venire delle idee:


 la lista
 gli schemi
 il flusso di scrittura

La lista è un buon metodo per far affiorare le idee e per richiamare le conoscenze intorno a un dato
argomento:
 leggere con attenzione e comprendere bene la consegna
 trascrivere la consegna
 scrivere ogni idea man mano che ci viene in mente
 non scartarne nessuna

Le idee si susseguono senza un criterio che le tenga assieme. È’ quindi necessario passarle in
rassegna per ordinarle.

Gli schemi si dividono in due tipologie:


 il grappolo associativo: in cui si uniscono le idee semplicemente collegandolo per
associazione in base alla loro affinità: ogni idee richiama l’altra e basta.
 nella mappa, si collegano le idee partendo da quelle più generali che sono più vicine al
centro per andare progressivamente verso idee sempre più particolari che si trovano in
periferia

Entrambi gli schemi permettono di collegare le idee raccogliendole in maniera più ordinata e
coerente.
 disegnare al centro di una raggiera l’argomento di partenza
 raccogliere attorno le idee man mano che vengono in mente
 unire nello stesso raggio quelle che hanno qualcosa in comune

Il flusso di scrittura consiste nel concentrarsi solo nel contenuto e non sulla forma, sulla struttura,
sulla punteggiatura ecc..
 si scrive immediatamente ogni idea così come viene in mente
 si lasciano scorrere in modo libero e controllato le informazioni
 non si torna indietro a cambiare una parola, a correggere un errore di battitura, ecc..

Questa tecnica può essere utile per sbloccarci.

Poi però arriva il momento di mettere ordine… con la scaletta

La scaletta è l’insieme de punti principali di discussione di un testo così come si svolgeranno


dall’inizio alla fine.
Restituisce l’importanza delle idee ossia la gerarchia e la loro successione ossia l’ordine.
Tutte le frasi di un testo sono lo sviluppo particolare di alcune idee generali.
La scaletta indica quali sono queste idee più generali e in che modo si susseguono nel testo le
informazioni che le sviluppano.
Alla distribuzione spaziale corrisponde un’analoga ripartizione di significato, nel senso che ogni
ulteriore sottoarticolazione rappresenta una precisazione sempre più specifica degli argomenti.

Come redigere meglio il testo:


Dialogando con noi stessi, ponendoci le domande giuste.

 questa è la parola/l’espressione adatta?


 sto tralasciando qualche informazione importante?
 questa parte del testo è ben collegata con le altre?
 ho già trattato questo tema/aspetto?
 …

Come revisionare meglio il testo:

 Partendo dall’assunto che la revisione è una fase cruciale: scrivere vuol dire soprattutto
riscrivere, cioè rileggere e riorientare il proprio testo.
 mettendo una certa distanza tra sé e il proprio testo
 procedendo per livelli

I diversi livelli di revisione e ciò che riguardano

Morfologico: l’ortografia

Lessicale: la scelta delle parole

Sintattico: la lunghezza delle frasi, la correttezza dei nessi, ecc..

Testuale: la divisione in paragrafi, le note, i titoli ecc..

Pragmatico: l’organizzazione delle informazioni

Semiotico: la modulazione delle informazioni

1. Nell’ambito della revisione morfologica...


…controllate, tra le altre cose, di aver usato correttamente apostrofi e accenti.
L’apostrofo segnala l’elisione di una porzione di parola (cos’hai, un’altra)
Non serve quando la parola si regge da sola (qual è, buon uomo)

L’accento mette in rilievo l’intensità di una vocale;


 solo per le “e” si distingue tra un accento grave (caffè, è) e uno acuto (perché, poiché, né,
sé), tutto le altre vogliono l’accento grave (però, città, più..)
 ha spesso una funzione disambiguante (né/ne, dà/da/da’, dì/di/di’)

2. Nell’ambito della revisione lessicale...


...controllate di aver scelto le parole giuste, appartenenti al registro giusto rispetto al destinatario e
all’obiettivo
a) Il letto è in disordine, ma sono stanco e a vederlo mi fa venire il sonno lo stesso.
b) Ad ante del suo disordine, il giaciglio mi ispira sonno al solo vederlo a causa dell’affaticamento.
c) Un’aura ipnotica promana comunque dal talamo verso di me all’atto della percezione ottica
catalizzata dall’astemia*.
Astemia: sensazione di esaurimento fisico simile a quella provata dopo una fatica eccessiva.
3. Nell’ambito della revisione sintattica...
...controllate (tra le altre cose) di non aver scritto periodi troppo lunghi, cioè che superano di molto
le 20 parole.
 cercate di non andare oltre la subordinazione di secondo grado
 limitate gli incisi. (frasi tra i trattini o le virgole)
 accertatevi che i nessi logici (collegamento tra ile varie frasi, ossia i connettivi) siano chiari

4. Nell’ambito della revisione testuale...


...curate l’organizzazione delle informazioni.
 fate in modo che ci sia corrispondenza tra paragrafo (unità concettuale di senso conchiuso) e
capoverso (unità fisica del testo compresa tra due “a capo”)

5. Nell’ambito della revisione pragmatica...


 riorganizzate le informazioni in modo corretto rispetto al vostro obiettivo comunicativo.
 decidete se è il caso di inserire prima le informazioni più salienti o prima quello che occorre
dire subito.

6. Nell’ambito della revisione semiotica...


 ragionate sulla rimodulazione delle informazioni con una certa connotazione.
 cambiate le parole, le espressioni o le frasi che esprimono un concetto ma evocano o ne
suggeriscono il contrario
*evitate l’effetto “non c’è nessuna bomba su questo aereo*

Aspetti testuali

Il "che" polivalente
a) Vieni in chat che ti racconto
b) Vai a dormire che è tardi
c) Il giorno che ho fatto l'esame ero agitatissimo

Nell'italiano contemporaneo, sopratutto parlato si fa spesso uso generalizzato del che come
congiunzione subordinante

Questo che non esplicita le relazioni logico sintattiche tra le componenti del periodo

Caratteristiche di un testo

Coesione e coerenza TESTO CORRETTO

Coesione: riguarda la creazione di una rete* di legami linguistici e grammaticali tra i diversi
elementi del testo (parole, frasi, periodi, parafrasi)
rete: intreccio di parole
Coerenza: riguarda l'organizzazione del significato del testo e fa si che il contenuto delle frasi che lo
compongono crei una struttura

Coesione e coerenza si intrecciano


La coesione si genera attraverso:

a) forme di accordo grammaticale: cioè l'accordo morfologico tra soggetto, verbo ed


eventuali espansioni es. La maggior parte degli studenti vanno va a lezione

Quando il soggetto è un nome collettivo seguito da un complemento partitivo (di,dei +


nome), il verbo deve essere al singolare non al plurale es. Ci sono stati un sacco di problemi
b) pronomi/aggettivi: pronomi personali, pronomi e aggettivi possessivi e dimostrativi
a) Mario va a lezione con la sua bicicletta
b) Mario e il suo coinquilino vanno a lezione con la sua (ambiguità) bicicletta
c) Mario e il suo coinquilino vanno a lezione. Lui (ambiguità) usa la sua bicicletta
d) Mario e il suo coinquilino vanno a lezione. Quest'ultimo usa la bicicletta, mentre
Mario prende l'autobus

Densità, concisione, precisione: meglio testo più lungo e preciso che breve e ambiguo

c) incapsulatori: tutte le espressioni che svolgono la funzione di rinviare ai contenuti di una


porzione di testo

La coerenza

riguarda la dimensione semantica del testo. A essa sono legati i connettivi, elementi che servono a
garantire la tenuta logica, indicando i rapporti causali, temporali, spaziali, ecc. tra le frasi:
 Mario deve studiare molto perché ha un esame
 Mario deve studiare molto nonostante l'esame sia lontano
 Mario deve studiare molto perché l'esame è lontano

Connettivi:
 temporali
- anteriorità: prima, allora, in precedenza, una volta, a quei tempi
- contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel frattempo, intanto che, in questo momento, in
questo istante
- posteriorità: successivamente, poi, in seguito, alla fine
 spaziali: dove, lì, sopra, sotto, verso, in direzione di, a destra, a sinistra, fino a, all'interno,
all'esterno
 logico-causali
- in cui la causa precede l'effetto: ne deriva che, di conseguenza, quindi, dunque, pertanto,
perciò, da ciò si deduce che, così che
- in cui l'effetto precede la causa: dato che, siccome, poiché, perché, dal momento che
 opposizione: ma, invece, ciononostante, malgrado ciò, tuttavia, pure, nondimeno, eppure,
mentre, al contrario
 ipotesi: se è vero che, ammettendo che, nel caso in cui, partendo dal presupposto che,
ipoteticamente, poniamo il caso che
 ordine: prima di tutto, innanzitutto, in primo luogo, poi, in secondo luogo, infine, in sintesi, in
conclusione, insomma, dunque, a questo punto, inoltre, oltre a questo, infine, non ci resta che, e,
anche
 spiegazione: cioè, infatti, ad esempio, in altre parole, per quanto riguarda, tra l'altro

L’uso corretto delle subordinate relative

1. Gli'studenti che hanno frequentato il corso non avranno problemi a superare l’esame.
2. Gli studenti, che hanno frequentato il corso, non avranno problemi a superare l’esame.

Nel caso 1, la relativa seleziona un gruppo di studenti che godono di una certa proprietà: non tutti,
ma solo quelli che hanno frequentato; si definisce limitativa.
Nel caso 2, la relative definisce una proprietà riferita a tutti gli studenti e si definisce appositiva.

Il sistema interpuntivo
 virgola  sospensione
 punto fermo  due punti
 punto esclamativo  parentesi
 punto interrogativo  trattini brevi - lunghi
 punto e virgola  virgolette

È un rivelatore della struttura del testo: serve a distinguere i piani dell'enunciazione del testo,
segnala i legami sintattici e influisce sull'interpretazione semantica del testo

a) Il docente disse: "Lei è una capra"


b) Il docente, disse lei, è una capra

È sensibile al genere testuale


 articolo di giornale
 poesia
 SMS
 ecc.

La virgola: apertura e chiusura di un inciso [come trattini lunghi o parentesi ma con diverso effetto
di gerarchizzazione]
a) Il sistema interpuntivo, in altre parole la punteggiatura, è sensibile al genere testuale
b) Il sistema interpuntivo - espressione che si è scelto di utilizzare al posto del termine
"punteggiatura" - è sensibile al genere testuale
c) Il sistema interpuntivo (la punteggiatura) è sensibile al genere testuale
La virgola e la "e":
 la virgola non si mette se la "e" collega elementi che sono sullo stesso piano e tra cui
intercorre una stessa relazione
a) Oggi pomeriggio devo finire il compito e leggere almeno le prime pagine del saggio di
Calvino STESSO PIANO DI IMPORTANZA
b) Domani devo incontrare Maria, Luisa e Paola
 la virgola si mette se viene interrotto un elenco
a) Mescolate le uova, lo zucchero e la farina, e aggiungete il latte caldo
Comunico una scansione temporale:
 la virgola si mette se la "e" ha una sfumatura di significato diversa dalla semplice
congiunzione
a) Non rispondeva nessuno al citofono, e me ne sono andato
Attenzione a non usare la virgola...
...tra costituenti della frase che non vanno separati (soggetto e verbo, verbo e complemento)
... quando viene introdotto un argomento nuovo o si passa a uno diverso. In questo caso, va usato un
segno di interpretazione forte (il punto fermo) per garantire il giusto grado di discontinuità

Il punto e virgola: si usa per segnalare il carattere seriale di un elenco lungo e articolato
a) Nello scrivere un testo è necessario tenere presente il pubblico a cui ci si rivolge, come
abbiamo detto; l'obbiettivo che si desidera raggiungere, come abbiamo visto; il
contesto in cui sta comunicando, come abbiamo ripetuto.
 si può usare per segnalare il cambiamento di soggetto o tema all'interno dello stesso periodo
a) Scrivere la tesi è un'attività complessa; il relatore deve seguirne la stesura in modo
costante.
 si può usare prima di un connettivo
 Scrivere la tesi è un'attività complessa;pertanto, è necessario dedicarci tempo e attenzione
I due punti: si usano per introdurre una citazione o un discorso diretto
a) A questo punto, si alzò e disse: "Noi non siamo d'accordo con questa decisione".
 si usano per introdurre un elenco
a) Ecco cosa dovrete fare:leggere, studiare e fare i compiti
 funzione presentativa
a) C'era una sola soluzione: chiedere aiuto ai suoi amici
 valore causale o esplicativo
a) Oramai era troppo tardi per spedire il pacco:gli uffici postali erano tutti chiusi

Il trattino: isola, risalta, evidenzia


 no al trattino se l'inciso conclude con un punto fermo
 dopo il trattino è accettata la virgola

L'efficacia comunicativa

correttezza e adeguatezza sono requisiti imprescindibili per aspirare a scrivere testi efficaci
 chiarezza
 adeguatezza
 organizzazione
 leggibilità scelte sintattiche: parole brevi

Le espressioni solidali

Segnalano un fenomeno: sono le parole che rincorrono più spesso di altre in concomitanza quelle
particolarmente diffuse nell'uso sono dette collocazioni

Occasione imperdibile, pizzico di sale, tragedia annunciata,ecc.

sono mattoni prefabbricati. Limitatene l'uso se non volete rischiare che il vostro testo suoni "già
sentito"

L'ordine dei costituenti

L'ordine tradizionale dei costituenti della frase (SVO) può essere modificato per dare enfasi ad
alcuni elementi e per chiarire o ribadire l'argomento di cui si sta parlando

a) Mario segue il corso


b) Il corso lo segue Mario complemento alla sinistra del verbo
c) Lo segue Mario, il corso complemento isolato alla destra della frase

È bene evitare l'ordine non tradizionale (marcato) dei costituenti della frase

La legge della vicinanza

È bene che gli elementi concettuali e funzionalmente vicini lo siano fisicamente

Tenete insieme soggetto, verbo, complemento oggetto


È andato a comprare di corsa il pane
È andato a comprare il pane di corsa

La ragazza con grande dispiacere ha interrotto gli studi


La ragazza ha interrotto gli studi con grande dispiacere

Altri consigli in ordine sparso

È bene che il complemento di specificazione resti accanto al nome che deve specificare
 separate i complementi l'uno dall'altro
 preferite la forma attiva a quella passiva
 evitate le asimmetrie
Volevo fuggire per l'imbarazzo e perché ero teso
Volevo fuggire per l'imbarazzo e la tensione
 preferite l'uso di subordinate esplicite a quelle implicite
Avendo sentito abbaiare il cane, si precipitò alla finestra
Poiché ha sentito abbaiare il cane, si è precipitato alla finestra
 preferite la subordinazione alla coordinazione
Fa caldo, vado in piscina
Poiché fa caldo, vado in piscina
 preferite i verbi alle nominalizzazioni
Lo sviluppo tecnologico ha consentito una riduzione
Lo sviluppo tecnologico ha consentito di ridurre

 evitate incisi e sospensioni lunghe


La scienza, che tutti considerano importante perché migliora la qualità della nostra vita, è un
campo di grande interesse
La scienza è un campo di grande interesse e la tutti considerano importante perché migliora la
qualità della nostra vita
 evitate doppie negazioni
Non è detto che l'investimento in ricerca scientifica non aumenti in Italia
È probabile che l'investimento in ricerca scientifica aumenti in Italia

La paragrafazione e i diversi tipi di paragrafo

Il paragrafo: è l'unità fondamentale del testo e può essere composto da uno o più capoversi

Il capoverso Il paragrafo
 è una parte del testo separata dalle altre da un  è un'unità di pensiero chiara e distinta, dotata
"a capo" e da un segno do interpunzione forte di una propria struttura interna e in cui è
 è un'entità fisica riconoscibile uno sviluppo tematico preciso e
 di solito indicato da un rientro continuo
 deve poter essere generalizzato in una sola
frase

Il paragrafo:
- è organizzato intorno a un'idea centrale o dominante
- contiene una frase che esprime con particolare chiarezza questa idea e ha quindi un ruolo più
importante delle altre: la frase-regista
 esprime l'idea o l'argomento centrale, che il resto del paragrafo
sviluppa
 fa capire al lettore come è organizzato il paragrafo
 vista la sua funzione, spesso si trova in posizione iniziale; ma
non necessariamente

I diversi tipi di paragrafo:


 enumerazione
 confronto/contrasto
 narrazione
 esemplificazione
 descrizione
 problematizzazione
 citazione
 ricapitolazione
 domanda-risposta

I testi argomentativi
Sono testi che si propongono di convalidare o confutare una tesi, servendosi di ragionamenti che
riescono a convincere l'interlocutore a cui ci si rivolge

Argomentare significa elaborare, strutturare ed esporre organicamente i propri pensieri e le proprie


conoscenze, secondo modalità che siano funzionali al sostegno di un'opinione

Hanno caratteristiche sia strutturali che formali:


 dal punto di vista formale, si segnala l'uso della prima persona plurale o della costruzione
impersonale, un massiccio impiego di connettivi, un lessico di registro medio-alto e, quasi
sempre la neutralità emotiva con la quale è trattato l'argomento.
 dal punto di vista strutturale, è possibile individuare uno schema ricorrente: il percorso
argomentativo.

Il percorso argomentativo:
 premessa
 tesi
variante molto  anticipazione delle obiezioni
comune
 controargomentazioni
 argomentazioni prove di autorità e/o prove scientifiche
 conclusioni

I metodi argomentativi
Esistono diversi modi di articolare i ragionamenti tra loro, i più noti sono:
 analogico: si basa sull'applicazione di un argomento a una situazione che si presume simile
a quella considerata
Lo pazienza e la costanza sono le doti di un buon giardiniere che nutre e innaffia le piante
senza scoraggiarsi se gli effetti positivi tardano a manifestarsi. Anche i genitori non devono
aver fretta di cogliere nei propri bambini i risultati delle cure che dedicano loro; ciascuno di
essi reagirà secondo i tempi e le modalità che gli sono più congeniali.

 deduttivo: si basa sulla inferenza di argomenti individuali a partire da principi generali


La massiccia emissione di gas nocivi causa il buco nell'ozono e le alterazioni del clima. Usa e
Giappone rifiutano di limitare emissioni di gas nocivi. Dunque, il mondo intero va incontro alla
catastrofe climatica
 induttivo: si basa sull'osservazione di casi e situazioni particolari da cui vengono ricavati
dei principi validi in generale
Con la loro protesta gli abitanti della Basilicata hanno ottenuto la sospensione del decreto che
imponeva lo stoccaggio delle scorie nucleari sul loro territorio. Tutte le comunità che sapranno
organizzare imponenti contestazioni potranno d’ora in poi sperare di rendere inapplicabili i
provvedimenti del governo.

A proposito del metodo induttivo


Bisogna prestare molta attenzione per evitare di trarre conclusioni o regole generali non vere
Occorre scegliere i casi specifici con estrema cautela e consapevolezza
È necessario accertarsi della tenuta del rapporto causa-effetto
«Fin dal primo giorno questo tacchino osservò che, nell'allevamento in cui era stato portato, gli veniva dato
il cibo alle 9 del mattino. E da buon induttivista non fu precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue
osservazioni e ne eseguì altre in una vasta gamma di circostanze: di mercoledì e di giovedì, nei giorni caldi
e nei giorni freddi, sia che piovesse sia che splendesse il sole. Così arricchiva ogni giorno il suo elenco di
una proposizione osservativa in condizioni più disparate. Finché la sua coscienza induttivista non fu
soddisfatta ed elaborò un'inferenza induttiva come questa: "Mi danno il cibo alle 9 del mattino". Questa
concezione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu
sgozzato. »
(Bertrand Russell, 1912)

Un quarto metodo: l'abduttivo


 caso particolare di induttivo
 si basa su un campione contenuto ma ritenuto particolarmente significativo
 è molto comune nella vita quotidiana: spesso eseguiamo ragionamenti abduttivi per
cercare una giustificazione di un determinato fatto
l'auto non parte si sarà scaricata la batteria

Le fallacie logiche

L'efficacia di un testo argomentativo dipende anche da un'articolazione logica


dell'argomento
Fallacie: sono errori nella formulazione di un ragionamento che rendono le argomentazioni
non valide dal punto di vista logico. Sono spesso nascoste, volontariamente meno
Possono essere dovute a:
 intenzionalità: quando non si rappresentano correttamente i fatti per vincere in un
dibattito o per guadagnare qualcosa dal convincere l’altra persona.
 superficialità: per un atteggiamento mentale incurante, non vigile, che non mette a
fuoco chiaramente la questione.
 visioni del mondo: credenze, atteggiamenti, tradizioni e valori che ci condizionano

Le 10 fallace più comuni:


ad hominem: quando invece di confutare una tesi, si attacca chi la sostiene.
a) Mi dici che devo smettere di fumare; proprio tu che bevi tutte le sere
vaghezza: mancanza di un criterio rigoroso nella scelta e nell'uso di una parola o di una
espressione con conseguente imprecisione semantica.
a) Ho scelto scienze della comunicazione per passione e non solo
composizione: quando si inferisce erroneamente la qualità dell'intero a partire dalla qualità
delle sue parti.
a) Il Real Madrid ha i migliori giocatori in ogni ruolo. Dunque è la squadra migliore del
mondo
divisione: quando si attribuiscono a una parte le caratteristiche che ha l'intero.
a) Mario ha studiato scienze della comunicazione, dunque è un ottimo comunicatore
petitio principii: si tratta di un ragionamento circolare, in cui la conclusione è
implicitamente già contenuta nelle premesse.
a) La giustizia impone che nessuno possa comprare un altro uomo, perché non è giusto che un
uomo possa essere messo in vendita
dello scommettitore: convinzione errata che eventi passati abbiano una qualche influenza
su eventi futuri, quando in realtà si tratta di attività governate dal caso.
a) Il rosso uscì sei volte di fila alla roulette, così Aldo sapeva quasi certamente che nella
giocata successiva sarebbe uscito il nero
falso dilemma: far credere che esistano solo due alternative e costringere a scegliere tra
una di esse, quando in realtà le possibilità sono di più
a) Mentre cercava sostegno per il suo progetto di ridurre i diritti dei cittadini, il primo
ministro chiese alla gente se fosse dalla sua parte o da quella degli avversari
aneddotica: citare un aneddoto o esempio della propria esperienza personale per confutare
una tesi, spesso basata su statistiche solide.
a) Alberto disse che suo nonno fumava 30 sigarette al giorno e visse fino a 97 anni, quindi
non credeva ai dati percentuali di morti per il fumo
della brutta china: supporre una reazione a catena che deriverebbe dalla prima premessa
senza che tra le varie premesse ci sia una corretta conseguenza logica.
a) Se oggi non sto attento, non capirò la lezione, perderò il filo del corso, non riuscirò più a
recuperare e verrò bocciato
ad ignorantiam: dimostrare una tesi affermando che il suo contrario non è dimostrabile.
a) Non dico di essere Batman, dico solo che nessuno ha mai visto me e Batman nella stessa
stanza

Elementi di scrittura accademica: citazioni e bibliografia

Dirette: quando la fonte dell’informazione é riportata direttamente, utilizzando le stesse


parole del testo.
Indirette: quando la fonte dell’informazione é riportata indirettamente, parafrasando o
sintetizzando, con altre parole, le parole del testo.
Utili: dovete essere sicuri che la citazione dica qualcosa di nuovo o che confermi in modo
autorevole quel che avete detto.
 Le comunicazioni di massa costituiscono, come dice McLuhan, «uno dei fenomeni
centrali del nostro tempo»

Fedeli: si devono trascrivere le parole così come sono. Non si devono eliminare parti del
testo senza segnalarlo. L’ellissi si indica inserendo tre puntini di sospensione all’interno di
due parentesi quadre. Così: [...]

Quando una citazione non supera le tre righe si può inserire nel corpo del testo tra
virgolette doppie
Quando la citazione è più lunga va inserita con un corpo minore e rientrata rispetto al resto
del testo: in questo caso non sono necessarie le virgolette, ma va separata da una riga
bianca sopra e sotto: funzionamento empirico e culturale del testo.

...dalle citazioni alla bibliografia...

Esistono due diversi sistemi di citazione in base al sistema adottato dal testo:

citazione-nota bibliografia analitica


autore-data bibliografia sintetica

Sistema citazione-nota
I rimandi bibliografici si riportano per intero in nota: si forniscono tutti i dati del testo in questione
a) Cirese A.M.,  Cultura egemonica e culture subalterne, Palermo, Palumbo,197, p.49

per evitare di riportare un rimando così ampio si ricorre a:


 ibidem
 ivi
 op. cit.

Se, in una serie continua di citazioni, ricorre la stessa opera e la stessa pagina citata
precedentemente, si usa ibidem.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Ibidem.

Quando si cita di seguito la stessa opera, ma una pagina diversa, si usa «ivi» e si indica il numero
della pagina.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Ivi, p.33.

Quando si cita un'opera citata precedentemente, ma nel mezzo sono state fatte citazioni ad
altre,opere, allora il riferimento deve nuovamente indicare di quale opera si tratti, ma pub essere più
sintetico.
4
Capucci P. L (a cura di), Il corpo tecnologico, Bologna, Baskerville, 1994, p. 24.
5
Brecht 8., I capolavori di Brecht, Torino, Einaudi, 1963.
6
Capucci P. L. (a cura di), op. cit., p. 36.

Volumi che raccolgono saggi di diversi autori

 cognome e nome (puntato) del/dei curatore/i seguito dalla dicitura «a cura di» tra parentesi
tonde
 titolo dell’opera in corsivo
 luogo di edizione
 casa editrice
 anno di pubblicazione

Maraschio N. - De Martino D. (a cura di), Fuori I’italiano dall’università? Inglese,


internazionalizzazione, politica linguistica, Roma-Bari, Laterza, 2012.

Saggi contenuti in un volume collettaneo

 cognome e nome (puntato) dell’autore


 titolo del saggio seguito da «in»
 titolo del volume
 nome del/dei curatore/i seguito dalla dicitura «a cura di»
 luogo di pubblicazione
 case editrice
 anno di pubblicazione
 Pagine in cui è contenuto il saggio

Testa A., Inglese all’università: tra sogno e nightmare, in Fuori l’italiano dall’università? Inglese,
internazionalizzazione, politica linguistica, Maraschio N. De Martino D. (a cura di), Roma-Bari,
Laterza, 2012, pp. 284-293.

Saggi pubblicati in una rivista

 cognome e nome (puntato) dell’autore


 titolo del saggio
 «in» 4» titolo della rivista tra virgolette
 numero della rivista preceduto da «n.»
 anno di pubblicazione
 numeri delle pagine in cui si pub leggere il testo

Raso T., Origine e strategia dell’informazione in alcune testualità burocratiche, in "Studi linguistici
italiani", n. 25, 2009, pp. 234-266.

Saggi tradotti

 cognome e nome (puntato) dell’autore


 titolo dell’opera in corsivo
 luogo di pubblicazione
 casa editrice
 anno di pubblicazione
 riferimenti del testo tradotto in italiano tra parentesi tonde, preceduti da «trad. it.»

Eisenstein E. L. The printing press as an agent of change, Cambridge-New York, Cambridge


University Press, 1979 (trad. it. La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore d mutamento, I
Bologna, Il Mulino 1985)

Articoli pubblicati online

 nome e cognome (puntato) dell’autore


 titolo dell’articolo in corsivo
 nome della testata giornalistica o del sito tra virgolette
 data di pubblicazione
 indirizzo url tra parentesi tonde
 data di ultima consultazione tra parentesi tonde

Dusi E., Margherita, donna controcorrente per ’sopravvivere alla noia’, ”Repubblica”, 29 giugno
2013 (http:www.repubblica.it/margherita_hack, data di ultima consultazione 30 giugno 2013).

Il sistema autore-data

I riferimenti bibliografici si inseriscono direttamente nel testo fra parentesi, indicando il cognome
dell’autore e l’anno di pubblicazione dell'opera. La pagina o le pagine (se necessario) vanno
messe dopo una virgola o dopo i due punti e possono essere precedute o meno da «p.» o «pp.».

a) Il concetto di inferenza é molto importante per la semiotica contemporanea (Eco 1975)


b) Secondo Eco (1975), il concetto di inferenza é al centro della semiotica.
c) «La semiotica ha a che fare con qualsiasi cosa possa essere assunta come segno» (Eco 1975, p. 17)
d) «La semiotica ha a che fare con qualsiasi cosa possa essere assunta come segno» (Eco 1975: 17)
II sistema autore-data

Per indicate più opere dello stesso autore:


Quella interpretativa é una delle correnti principali della semiotica contemporanea (Eco 1975, 1979)
Per indicare più opere di più autori:
La semiotica é una disciplina che studia i sistemi di segni e la struttura dei testi (Eco 1975, 1979;
Greimas 1979, 1983)
Per indicare opere tradotte:
«La partenza dell’eroe introduce quest’ultimo in un universo fondamentalmente diverso da quello che
ha lasciato» (Greimas 1979: trad. it. p. 250)

Suggerimenti conclusivi

 Seguite un principio di uniformità e coerenza. Osservate come sono costruite le bibliografie


dei vostri testi universitari.
 Adottate le norme redazionali proposte dal vostro corso di laurea in merito alla stesura di tesi
e tesine

Sistema citazione-nota con bibliografia analitica

Esempio di citazione nel testo


De Mauro T., Minima scholaria, Roma-Bari, Laterza, pp. 100-102.

Esempio di bibliografia
De Mauro T., Minima scholaria, Roma-Bari, Laterza, 2001.
De Mauro T.,Parole di giorni lontani, Bologna, Il Mulino, 2006.

Sistema autore-data con bibliografia sintetica

Esempio di citazione nel testo


(De Mauro, 2001, pp. 100-102).

Esempio di bibliografia
De Mauro Tullio
2001 Minima scholaria, Roma-Bari, Laterza.
2006 Parole di giorni lontani, Bologna, Il Mulino.

Scrivere un tesina

 È un testo essenzialmente argomentativo, documentato


 È un breve trattazione su un determinato tema che approfondisce singoli aspetti di una materia
d'esame
 È un testo di lunghezza variabile, a seconda delle indicazioni del docente

Diversi tipi di tesina


diversi tipi di elaborazioni d'esame:
 tesina compilativa diverse fonti sullo stesso tema
 tesina di analisi
 tesina di progetto

Le fasi della scrittura

1. Ideazione: individuazione dell’argomento, di solito da concordare con il docente.


2. Documentazione: raccolta delle fonti, partendo dalla bibliografa d’esame, dalle eventuali
indicazioni aggiuntive del docente e usufruendo dei testi presenti nelle biblioteche
dell’intero polo.
3. Progettazione: stesura dell'indice, provvisorio.
4. Stesura del testo suddiviso in paragrafi e sottoparagrafi numerati e sottotitolati.
5. Revisione del testo, meglio se a distanza di tempo su carta.

La struttura
1. frontespizio 1. introduzione
2. indice 2. titolo del paragrafo
3. introduzione 2.1. titolo del sottoparagrafo
4. corpo 3. titolo del paragrafo
5. conclusione 3.1. titolo del sottoparagrafo
6. bibliografia 3.2. titolo del sottoparagrafo
4. conclusione

Un frontespizio modello

A proposito delle scelte lessicali

È necessario definire i termini tecnici che impieghiamo nel nostro testo quando si deve presumere
che chi ci legge non ne conosca perfettamente il significato.

Questo principio vale anche quando ci rivolgiamo a un professore: saper spiegare con esattezza
parole e concetti é la migliore dimostrazione che si conoscono le cose.

Un aspetto da non sottovalutare


UNIVERSITÀ DI BOLOGNA - ALMA
MATER STUDIORUM
Siccome si tratta di un testo piuttosto esteso e complesso rispetto a quelli che si é abituati a redigere
prima di frequentare l’università -, per di più destinato alla stampa,
Corso di laurea é della
in Scienze benecomunicazione
dedicare del tempo alla
revisione tipografica.
Laboratorio di scrittura e argomentazione
Controllate, cioè, la distribuzione del testo (a Prof. Antonio il
sinistra o giustificato), Laurino
carattere, l’interlinea,
l'uso
A.A. 2019/2020
uniforme di particolari segni (ad esempio, le virgolette) e la presenza di eventuali spazi o
tabulazioni mancanti o in eccesso.

TITOLO DELLA TESINA

Nome e Cognome
Numero di matricola
Indirizzo email istituzionale

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