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SEMIOTICA I 


(gruppo A-E)
Prof. Costantino Marmo
Fonetica e fonologia
Tipi di fonetica

• Fonetica articolatoria

• [Fonetica acustica]

• [Fonetica uditiva (o percettiva)]

• [Fonetica forense]
International Phonetic Alphabet
(1)
L’apparato fonatorio
Punti di articolazione (1)

1. Corde vocali: suoni sordi e sonori


A. l’aria che passa attraverso le corde vocali
separate non incontra ostacoli (SSS)

B. l’aria che passa con le corde vocali


accostate le sospinge ripetutamente da
parte, nel passare, e produce vibrazioni
(ZZZ).
Punti di articolazione (2)

2. Labbra: suoni bilabiali


• [p] = bilabiale, sorda

Es.: pane, epico, tappo, stop


• [b] = bilabiale, sonora

Es.: bene, ebanista, abbastanza, kebab


• [m] [w] = bilabiale (sonora)

Es.: mano, amare, lemma, uhm; uomo


Punti di articolazione (3)

3. Denti e labbra: suoni labiodentali


• [f] = labiodentale, sorda

Es.: faro, afa, ceffo, arf


• [v] = labiodentale, sonora

Es.: vene, evanescente, avviso, vov


Punti di articolazione (4)

4. Spazio interdentale: suoni interdentali


• [θ] = interdentale, sorda

Es.: thin, anthem, twentieth


• [δ] = interdentale, sonora

Es.: there
Punti di articolazione (5)

5. Denti superiori: suoni dentali


• [t] = dentale, sorda

Es.: tana, eterno, otto, alt


• [d] = dentale, sonora

Es.: dente, adorare, addosso, ad


Punti di articolazione (6)

6. Arcata alveolare: suoni alveolari


• [t] [s] [ts] = alveolari, sorde

Es.: top, attorney, that


sano, casa (in toscano), lapis
stazione, pazzo, zio (in toscano)
• [d] [z] [dz] [l] [r] [n] = alveolari, sonore

Es.: dip, adore, mad; smodato, casa

zio (it. del nord), zero, azzimato

luce; ramo; nano


Punti di articolazione (7)

7. Palato: suoni palatali e alveo-palatali


• [ž] e [dž] = alveo-palatali, sonore

Es.: je (franc.), treasure

gesto, judge
• [š] e [tš] = alveo-palatali, sorde

Es.: scena, ascesa; ciao, acido


• [j] [ɲ] [λ] = palatali (sonori)

Es.: iodio, ieri, you, yet

gnomo, ogni; gli, agli


Punti di articolazione (8)

8. Velo (o palato molle): suoni velari


• [k] = velare, sorda

Es.: caro, che, accanto, tic tac


• [g] = velare, sonora

Es.: gara, ghiro, alghe, traggo, smog


• [ŋ] = velare (sonora)

Es.: ancora, anguria, sing, bang


Punti di articolazione (9)

9. Ugola, laringe e glottide: suoni uvulari, laringali


e glottidali
• [R] = uvulare (sonora)

Es.: rue, Armand

• [h] = laringale

Es.: have, who

• [ʔ] = glottidale

Es.: oh, oh!

[test: 06.1 Fonetica]


Modi di articolazione (1)

1. Occlusione completa: suoni occlusivi


[p] [b] [t] [d] [t] [d] [k] [g] [ʔ]

2. Blocco quasi completo: suoni fricativi


[f] [v] [θ] [δ] [s] [z] [š] [ž] [h]

3. Breve occlusione: suoni affricati


[ts] [dz] [tš] [dž]

4. Abbassamento del velo: suoni nasali


[m] [n] [ɲ] [ŋ]
Modi di articolazione (2)

5. Chiusura laterale: suoni laterali


[l] [λ]

6. Chiusura mediante vibrazione: suoni vibranti e


monovibranti
[r] [R]

7. Influenza della vocale seguente:


suoni semivocalici

[j] [w]

[5. 6. e 7. si dicono anche ‘approssimanti’]


International Phonetic Alphabet (2)
[test 06.1-2.S Fonetica]
Fonologia - Definizione

La fonologia descrive i sistemi e


l’organizzazione dei suoni di una lingua.

Si occupa dell’aspetto astratto dei suoni di una


lingua (fonemi) e non del modo in cui questi
vengono fisicamente articolati (foni).
In particolare

1. Definisce quali sono i fonemi di una lingua;

2. Studia come i suoni si combinano insieme


(combinazioni ammesse, e non) (fonotassi):

Es.: [rt], [tr]; *[šlr], *[šbt]

3. Studia come i suoni si modificano quando sono


combinati (coarticolazione):

Es.: prefisso negativo s- (di norma sordo: [s]+


[fortunato]) davanti a consonante sonora diventa
sonoro: [z]+[regolato]
Foni e fonemi

• Fonemi sono modelli astratti che presiedono


all’articolazione dei suoni (foni), che sono diversi
ad ogni occorrenza.
• Il fonema è il modello di un segmento fonico
che a) non può essere segmentato
ulteriormente; b) svolge una funzione
contrastiva o distintiva:

– in italiano e in inglese i foni [f] e [v] rappresentano


due distinti fonemi /f/ e /v/, permettendo di
distinguere faro da varo e fine (bello) da vine (vite)
(prova di commutazione o prima regola di Trubeckoj).
Prova di commutazione
(prima regola di Trubeckoj)

• Quando due suoni ricorrono nelle medesime


posizioni e non possono essere scambiati fra
loro senza con ciò mutare il significato delle
parole o renderle irriconoscibili, allora questi due
suoni sono realizzazioni foniche (foni) di due
diversi fonemi.

Es.: se sostituiamo [p] con [b] in [pεlle] otteniamo


[bεlle] che (in italiano) hanno significati diversi; in [pit]
(pozzo) otteniamo [bit] (morso, pezzettino) (in inglese):
/p/ e /b/ quindi sono fonemi in Italiano e in Inglese.
Sistemi fonologici

• Ogni lingua ha il proprio sistema di fonemi e può


essere anche molto diverso da quello di altre
lingue.

Per esempio, l’inglese individua i due fonemi vocalici /


i/ (breve) e /i:/ (lungo) in quanto distinguono le parole
fit [fit] (adatto) e feet [fi:t] (piedi).

In italiano i due suoni non sono fonemi in quanto


possiamo sostituire uno all’altro senza mutare il
significato della parola di partenza: pino può essere
pronunciato sia [pino] che [pi:no].
Sistema fonologico dell’italiano (1)
  bilabiali labiodentali dentali e alveolari palatali velari

sorde sonore sorde sonore sorde sonore sorde sonore sorde sonore

occlusive /p/ /b/   /t/ /d/   /k/ /g/


pelle belle dato dado callo) gallo

affricate   /ts/ /dz/ /č/ /j/  


razza razza (pesce) celare gelare
 

nasali /m/ /n/ /gn/  


lama lana lagna

fricative   /f/ /v/ /s/ /z/ /š/  


faro varo pre-sente presente presciente

laterali     /l/ /λ/  


  pala paglia
vibranti /r/
para
Sistema fonologico dell’italiano (2)

  anteriori o palatali mediana o centrale posteriori o velari


aprocheile procheile

chiuse /i/   /u/

semichiuse /e/   /o/

semiaperte /ε/   /o/

aperta   /a/  
Fonemi e allofoni:
varianti libere

• Quando due suoni della stessa lingua


compaiono nelle medesime posizioni e si
possono scambiare fra loro senza causare
variazioni di significato della parola, questi due
suoni sono soltanto varianti foniche facoltative
di un unico fonema (allofoni) (seconda regola di
Trubeckoj).

Es.: se sostituiamo [r] con [R] in [ramo] non otteniamo


una parola con significato diverso (in italiano).

• Fonema può essere perciò definito anche come


l’insieme di tutti gli allofoni.
Fonemi e allofoni: varianti
combinatorie

• Quando due suoni di una lingua, simili dal punto di


vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse
posizioni, essi sono varianti combinatorie di un unico
fonema (allofoni) (terza regola di Trubeckoj).

Es.: naso [nazo] – ancora [aŋkora]

scavare [skavare] - sbagliare [zbaλare]

• Allofoni di questo tipo hanno una distribuzione


complementare (ciò vuol dire che non si individuano
attraverso la prova di commutazione, non essendo
intercambiabili). [test 07.1.S Fonologia]
Fonotassi (1)

• Cerca di trovare regole o restrizioni sulla


costruzione di sequenze di fonemi in ciascuna
lingua.

In italiano sequenze come [tsrane] o [kzane] sono


impossibili; idem in Inglese con [fsig] o [rnig].

La fonotassi cerca di spiegare perché.

• Sillaba: unità fonologica più grande del fonema


Tipo più comune ha la struttura CV, dove C è detto
‘attacco sillabico’ e V ‘rima’ (barattolo).

Rime più complesse: CVC (non; barattolo). Attacchi


policonsonantici: CCV (grano).

Estrema variabilità nelle varie lingue.


Fonotassi (2)

• I nessi consonantici più grandi (in italiano e in


inglese sono di tre consonanti) seguono regole
di costruzione precise:

la prima consonante è costituita dal fonema /s/ o /z/


(fricativa dentale sorda o sonora) (strano, sbrano,
splendido);

l’ultima è sempre /l/ o /r/ cioè un’approssimante


(liquida) laterale o vibrante;

la sonorità della prima è determinata dalla sonorità


della seconda (negli esempi /t/ è sorda e /b/ è sonora).
Fonotassi (3)

Altro esempio.

In inglese un tipico attacco sillabico formato da


due consonanti può essere esemplificato da:

black, bread, throw, trick o twin


Che regole si possono trarre da questi esempi?

a. La prima è sempre una consonante occlusiva


(bilabiale, interdentale e alveloare, negli esempi);

b. La seconda è sempre una consonante


approssimante (laterale, vibrante o semivocale).
Coarticolazione

Assimilazione. Abbiamo già visto la velarizzazione


di consonante nasale davanti a suono velare.
Si può ricordare anche la nasalizzazione delle
vocali davanti a nasali: main (francese) dove la
vocale nasalizzata è fonema (si oppone a mais).

In I can go, oltre alla nasalizzazione, la vocale di can


diventa una cosiddetta “schwa” (quasi muta), come
anche la vocale di and in you and me.

Elisione. In you and me il suono [d] è sparito nella


pronuncia conversazionale, come in tante altre
parole inglesi (friendship), o il suono [v] di every
ecc.). In Italiano è segnalata dall’apostrofo.
Prof. Costantino Marmo
Dipartimento di Filosofia e Comunicazione
costantino.marmo@unibo.it
http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=costantino.marmo%40unibo.it

www.unibo.it

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