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SOCIOLOGIA 06-10

GOFFMAN
Il primo medium di comunicazione è l’interazione faccia a faccia. Lo studioso più
noto dell’interazione faccia a faccia è Goffman, Canada, 1922.
Regole che organizzano, ordine d’interazione
Ci diamo delle regole di tipo morale
Lui studia cosa succede quadno due persone condividano uno spazio fisico, l’ordine
dell’interazione che c’è, come
Per descrivere l’interazione Goffman utilizza la metafora del teatro. I soggetti si
collocano in una cornice d’interazione costruita dalla ribalta in cui recitano
determinati ruoli.
Il teatro sociale si divide in ribalta e retroscena.
Gli attori definiscono le situazioni comunicative individuando le cornici o (flames)
d’interazione.
La vita sociale è possibile solo se gli individui sociali individuano dove si trovano,
quindi trovano la cornice, e da qui definiscono i confini di ribalta e retroscena
Il mondo sociale è fragilissimo. Proprio perché i soggetti sociali possono sempre
cambiare
DEFINIZIONE DELLA SITUAZONE
Gli individui dispongono di strumenti per passare da un livello di cornice a un altro

LE CORNICI
In teoria sono un numero infinito. In pratica quasi sempre riusciamo quasi sempre a
sapere dove ci troviamo e che regole ci sono. Al momento opportuno sappiamo
“sfogliare” i vari strati e tornare al punto essenziale dell’interazione.
Ogni frame è ancorato al mondo circostante. Con l’interazione attribuiamo a
ciascuna porzione del mondo status di realtà diversi.
Il frame corrisponde ad un ìa specifica organizzazione del mondo, sottolineando
l’aspetto principale dell’attività per gli individui che lo abitano in quel momento
L’individuo (inteso sempre come presenza fisoca) nel definire e riconoscere il frame
in cui si trova, si colloca come attore sociale. L’attore comunica grazie ai flames,
attribuisce un senso alla sua soggettività in quel contesto
MASCHERE
L’individuo indossa delle maschere attraverso le quali presenta agli altri la sua
identità sociale (self). E si utilizza la faccia appropiata per ogni situazione (frame).
(Queste maschere non hanno un ruolo negativo come con Pirandello)
Nei rapporti con gli altri li problema non è sapere chi siamo
IL SELF
Il self è un’indentitò multistratificata
Frammentazione in diversi “selvees”, cioè diverse facce e diversi ruoli a seconda
delle cornici e delle situazioni
La loro circolazione segue regole condivise che rendono possibile il riconoscimento
delle situazioni e dei ruoli
Possiamo distanziarci dalla “faccia” di un ruolo solo perché abbiamo a disposizione
altri ruoli
Quindi il problema dell’identità non si pone contro il serbatoio di conoscenze sociali,
ma grazie ad esso
Società moderna > molteplici pubblici e molteplici ribalte

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