NEL MATRIMONIO
L’insegnamento di Amoris laetitia
Maria Cruciani *
1981), in AAS 74/2 (1982) 81-191, n. 11: «La Rivelazione cristiana conosce due
modi specifici di realizzare la vocazione della persona umana, nella sua interezza,
all’amore: il Matrimonio e la Verginità. Sia l’uno che l’altra, nella forma loro pro-
pria, sono una concretizzazione della verità più profonda dell’uomo».
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cazione della famiglia è quindi intesa come la storia della relazione con
Dio nella vita di coppia. Nel matrimonio la risposta all’amore di Dio
che chiama prende corpo nella storia d’amore degli sposi, i quali nel-
la loro quotidianità costruiscono le relazioni di comunione familiare
dove Dio ha la propria dimora4. Si tratta di un cammino che si svolge
tra il già del dono gratuito di Dio che chiama e il non ancora del com-
pimento al quale ogni coppia tende incessantemente.
Assistiamo qui a un cambio di paradigma: si passa dal matrimonio
come stato di vita predeterminato, nel quale si entra per vivere con-
formemente alle regole che lo definiscono, al matrimonio come vo-
cazione nella quale si cresce giorno dopo giorno in relazione a Dio che
chiama5. C’è un passaggio da un paradigma volto ad operare un con-
trollo sullo spazio in cui si articola la relazione coniugale a un para-
digma incentrato sull’intento di attivare un processo che nel tempo
porti a una sempre maggiore conformazione della relazione degli spo-
si a Cristo6.
Questo mutamento di paradigma investe molteplici aspetti della ri-
flessione teologica: dal diritto canonico alla teologia dogmatica e alla
teologia morale per approdare alla pastorale. Se il matrimonio è la
«risposta alla specifica chiamata a vivere l’amore coniugale come se-
gno imperfetto dell’amore tra Cristo e la Chiesa»7, ne consegue che il
matrimonio è edificato dall’amore coniugale in termini di fedeltà, cioè
come atteggiamento che prende corpo all’interno della relazione di
coppia per esigenza interna all’amore e non come legge imposta dal-
l’esterno, dunque come espressione della totalità del dono di sé e non
come diritto all’uso esclusivo del corpo8.
Approfondimenti
2. Il discernimento coniugale
duzione fisica delle nozze», in ID., Meravigliosa complessità. Riconoscere l’Amoris lae-
titia nella società aperta, Cittadella, Assisi 2017, 81-83; L.L. BEDIN FONTANA,
«Edificar o matrimonio no amor», 90.
19 A. GRILLO, Meravigliosa complessità, 80.
10 Cf. Relatio finalis 2015, n. 85.
LA CENTRALITÀ DELL’AMORE NEL MATRIMONIO 309
11 Sulla soggettività degli sposi nel discernimento cf. M. CRUCIANI, «Gli spo-
si soggetto di discernimento», INTAMS Review 22 (2016) 77-81.
12 AL, n. 303.
13 Ibid., n. 316.
14 In Amoris laetitia 314 il Papa parla di inabitazione della Trinità nell’amore
coniugale. Sul rapporto analogico tra famiglia e Trinità cf. M. CRUCIANI, «Tri- AL
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tenute nel capitolo IV di Amoris laetitia, che ne comprende in tutto 20: 15 nel ca-
pitolo IV e 5 nel capitolo VIII. Da notare che 5 delle 15 citazioni tommasiane del
capitolo IV appartengono al trattato sulle passioni (STh, I-II, qq. 22-48) e questo
è indicativo dell’intenzione del Papa di attingere a quella parte della tradizione
tommasiana, rimasta piuttosto in ombra, per rispondere a uno dei problemi evi-
denziati dal Sinodo, che osserva: «Molti sono quelli che tendono a restare negli
stadi primari della vita emozionale e sessuale» (Relatio Synodi 2014, n. 10).
17 STh, II-II, q. 27, a. 2, c. «Sic igitur in dilectione, secundum quod est actus
caritatis, includitur quidem benevolentia, sed dilectio sive amor addit unionem
affectus».
18 STh, II-II, q. 27, a. 1, c. «amare convenit caritati in quantum est caritas».
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New York 1994; tr. it. L’Errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano, Adel-
phi, Milano 20047, 235-282. AL
312 MARIA CRUCIANI
25 STh, II-II, q. 27, a. 2, c: «Passio autem amoris hoc habet quod non subito
exoritur, sed per aliquam assiduam inspectionem rei amatae».
26 STh, I-II, q. 28, a. 2, c.
27 Cf. TOMMASO D’AQUINO, De Veritate, q. 8, a. 12, ad 3.
28 Cf. STh, I-II, q. 15, a. 1, c.
29 Papa Francesco sembra riferirsi a questa conformazione quando parla di
«somiglianza tra gli amici che si va costruendo con la vita condivisa» (AL, n. 123). AL
314 MARIA CRUCIANI
Ethik und die materiale Wertethlik, Max Niemeyer, Halle 1927; tr. it. Il formalismo
nell’etica e l’etica materiale dei valori, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996,
411-425, ripresa da R. DE MONTICELLI, L’ordine del cuore. Etica e teoria del senti-
re, Garzanti, Milano 2003, 295 e da C.A. BERNARD, Théologie affective, Les Edi-
tions du Cerf, Paris 1984; tr. it. Teologia affettiva, Paoline, Cinisello Balsamo
(MI) 1985, 34-79. AL
316 MARIA CRUCIANI
36 Cf. BENEDETTO XVI, Deus caritas est [= DCE], Lettera enciclica sull’amore
cristiano (25.12.2005), in AAS 98/3 (2006) 217-252, n. 5.
37 In Deus caritas est, al n. 5 il Papa parla di rinunce (abnegationes) piuttosto che
39 Cf. DCE, n. 7.
40 AL, n. 164.
41 Ibid. AL
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ABSTRACT
The theme of conjugal love is placed at the centre of Amoris laetitia, among
the teachings on vocation of family as the following of Christ in its own partic-
ular history and the reflections on conjugal discernment as a search for the re-
sponse which in the complexity of concrete limitations, can offer to God day
by day. The bond of affection which unites the spouses orients them towards
a gift of themselves always more complete which progressively assumes the
features of the self-donation of Christ himself. Assuming responsibly the dy-
namism that is proper to this conjugal relationship, the spouses reach a re-
ciprocal connaturalization which is the fruit of the joy of the gift of re-donating
till the sensitive appetite, thus causing passion. The neurosciences confrim
the involvement of all levels of affectivity in this process, and indicate the dy-
namism ascending and discending as a way forward conducting the “I” to in-
carnate into the fulness of gift in the erotic passion and so reach the perfec-
tion of eros in the agapaic donation.
***
El tema del amor conyugal se halla en el centro de la Amoris laetitia, entre la
enseñanza sobre la vocación de la familia como seguimiento de Cristo en la
propia historia familiar y la reflexión sobre el discernimiento conyugal como
búsqueda de la respuesta que, en la complejidad concreta de los límites, se
puede ofrecer a Dios día por día. El vínculo afectivo que une a los esposos,
los orienta a una entrega de sí siempre más plena, que asume progresiva-
mente los rasgos de la autoentrega de Cristo. Asumiendo con responsabili-
dad el dinamismo propio de este vínculo, los esposos llegan a una connatu-
ralización mutua, fruto de la alegría del don que sobreabunda hasta el apeti-
to sensitivo causando la pasión. Las neurociencias confirman la implicación,
Approfondimenti
en este proceso, de todos los niveles de la afectividad y evidencian el dina-
mismo ascendente y descendente que los recorre, conduciendo el yo a en-
carnar la plenitud del don en la pasión erótica y a alcanzar la perfección del
eros en la donación agápica.
AL
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Il tema dell’amore coniugale è collocato al centro di Amoris laetitia, tra l’inse-
gnamento sulla vocazione della famiglia come sequela di Cristo nella propria
storia familiare e la riflessione sul discernimento coniugale come ricerca del-
la risposta che, nella complessità concreta dei limiti, si può offrire a Dio gior-
no per giorno. Il legame affettivo che unisce gli sposi li orienta a un dono di sé
sempre più pieno, che assume progressivamente i tratti dell’autodonazione di
Cristo. Assumendo responsabilmente il dinamismo proprio di questo legame,
gli sposi pervengono a una reciproca connaturalizzazione, frutto della gioia
del dono che ridonda fino all’appetito sensitivo causando la passione. Le neu-
roscienze confermano il coinvolgimento, in questo processo, di tutti i livelli del-
l’affettività ed evidenziano il dinamismo ascendente e discendente che li per-
corre, conducendo l’io a incarnare la pienezza del dono nella passione eroti-
ca e a raggiungere la perfezione dell’eros nella donazione agapica.