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FRATI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA

LA VITA DELLA COMUNIONE FRATERNA DEI


FRATI FRANCESCANI DELL’IMMACOLATA
ALLA LUCE DEL MAGISTERO DELLA CHIESA

Elaborato per il Corso di Francescanesimo

Fra Pieralfonso M. Sarsaba

Novizio

Frigento

2024
Lo Schema

I. La vita fraterna dei Frati Francescani dell’Immacolata come specchio del mistero della
comunione della Chiesa

1. Il mistero della Chiesa

2. La comunione fraterna della vita religiosa come segno per la Chiesa

3. La vita fraterna in comunità dei Frati Francescani dell’Immacolata espressione della


comunione ecclesiale

II. La dimensione mariana della comunione fraterna dei Frati Francescani dell’Immacolata

1. Principio mariano della fraternità

2.

III. La portata apostolica della fraternità francescano-mariano dei Frati Francescani


dell’Immacolata
INTRODUZIONE

Nella mia ricerca per


I CAPITOLO

La vita fraterna dei Frati Francescani dell’Immacolata come specchio del mistero della
comunione della Chiesa

Questo primo capitolo si cerca di capire prima il significato del mistero della
comunione della Chiesa in cui la vita fraterna dei Frati Francescani dell’Immacolata si
specchia, passando in rassegna alcuni documenti del magistero conciliare e qualche
riferimento dalla Sacra Scrittura. Dopo di che, vedremo la natura della vita di comunione
fraterna nella Chiesa secondo il Magistero della Chiesa, … e scopriremo anche il fattore
essenziale che la porterebbe a compimento. Alla fine la ricerca discute l’indole della vita
fraterna specie quella dei Frati Francescani dell’Immacolata e come essa rispecchia la
profondità e la ricchezza del mistero della comunione della Chiesa1.

1.1 Il mistero della comunione della chiesa

La comunione è l’unione, il vincolo spirituale fra gli uomini o dell’uomo con Dio 2.
Dio soprattutto ha creato l'uomo per la comunione 3. Anzitutto, per comprendere meglio il
punto di questa ricerca, è importante partire dalla dimensione del mistero della comunione
della Chiesa e approfondire il significato di questo «mistero». Bisogna appoggiarsi ad alcuni
documenti del Magistero della Chiesa per far elaborare chiaramente la sua natura e anche per
poter capire lo scopo di esso, come verrà spiegato brevemente in questa parte. Nel decreto
Lumen Gentium del Concilio Vaticano II si dice che

«Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro,
ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse nella verità e fedelmente Lo
servisse»4.
Così detto, si può dire che la comunione tra gli uomini è veramente necessaria
affinché si adempia la volontà di Dio, e questo in base al senso del decreto. Possiamo pure
dire che questa stessa comunione sia una cosa fondamentale per portare a compimento il
riconoscimento della verità per poi dare fedelmente un servizio a Dio e infine santificarsi.
1
LE COSTITUZIONI 2022, Casa Mariana «Madonna dei Boschi» 40063 – Monghidoro (Bo) 2023
2
Cfr. ALDO GABRIELLI, «Comunione», in Grande Dizionario Illustrato Della Lingua Italiana (a cura di GRAZIA
GABRIELLI), CDE SpA-Gruppo Mondadori 1989, p. 887
3
Cfr. Vita Fraterna in Comunità p. 73
4
IL CONCILIO VATICANO II, Decreto Lumen Gentium, (a cura del Centro Dehoniano), Bologna 1966 (Edizioni
Dehoniane), p. 139
Inoltre, lo stesso decreto ci dice che questo popolo di Dio venne «costituito da Cristo per una
comunione di vita, di carità e di verità» 5. Perciò, Egli ha costituito la Chiesa, perché sia per
tutti e per i singoli sacramento visibile di questa unità salvifica 6 e per adempiere questa unità
salvifica è necessario che ci sia una cattolicità, cioè universalità che si estende a tutto il
mondo e a tutti i secoli7. Poiché la Chiesa, come afferma San Paolo nella sua lettera ai
Corinzi8, è composta di vari membri, di cui alcuni impegnati nel sacro ministero, alcuni nello
stato religioso, e la maggioranza sono i fedeli laici, è evidente che la comunione tra di loro
nasce attraverso l’edificazione di vincoli di intima comunione circa i tesori spirituali, le opere
apostoliche e gli aiuti materiali9. Oltre a ciò, la Chiesa ribadisce più volte questa unità e
cooperazione interne tra i fedeli, come venne ben elaborato nel decreto Gaudium et Spes che
dice:

«Pertanto il Santo Sinodo, proclamando la grandezza somma della vocazione dell’uomo e la


presenza in lui di un germe divino, offre all’umanità la cooperazione sincera della Chiesa al
fine di stabilire quella fraternità universale che corrisponda a tale vocazione» 10.
In questo caso, la fraternità universale costituisce la maggior parte della vocazione di
ciascun membro e addirittura viene incorporata come una delle definizioni del mistero della
comunione della Chiesa.

Insomma, la comunione della Chiesa di per sé, appunto ha uno scopo salvifico, come
abbiamo saputo dalle fonti portate. Abbiamo anche visto che il mistero di questa comunione
significa vivere nell'unità e in cooperazione reciproca per arrivare al suo traguardo salvifico.
Con questa, noi tutti siamo chiamati in generale di impegnarci a realizzare questo obiettivo in
quanto membri dello stesso corpo di Cristo che è la Chiesa. Dio che si è rivelato come Trinità
e comunione ci ha chiamati ad entrare in un rapporto con Lui e alla comunione
interpersonale, cioè alla fraternità universale 11. La fraternità dentro la Chiesa per cui ognuno
dovrebbe cercare di stabilire quindi è un fattore molto essenziale ed ecco perché ci interessa e
verrà approfondito nei capitoli successivi.

1.2 La comunione fraterna della vita religiosa come segno per la Chiesa

5
Cfr. LG p.141
6
Cfr. LG pp.141-143
7
Cfr. LG p.149
8
Corinzi 12:12
9
Cfr. LG p.151
10
GS p. 783
11
Cfr. Vita Fraterna in Comunità p. 73
Siccome abbiamo già visto in sintesi l’importanza e la méta della comunione della
Chiesa nell’argomento precedente, adesso sapremmo come dice la Chiesa in quanto riguarda
la vita in comunione fraterna in generale e che cosa essa vuol intendere specificandone
l'importanza ai religiosi ripartendo dal Magistero della Chiesa per poter approfondire la
questione. Gaudium et Spes afferma che la comunità degli uomini è essenziale nel piano di
Dio e che Esso, avendo una cura paterna di tutti, ha voluto che questi uomini «formassero una
sola famiglia e si trattassero tra loro con animo di fratelli» 12. È sottinteso poi che Dio vuole
che ciò venga fatto in qualunque vocazione e mezzi, vale a dire che ogni membro della
Chiesa si cerca di creare delle comunità fraterne secondo ciascuna della loro chiamata, sia nel
mondo come fedeli laici e sacerdoti secolari, sia dentro il convento, non come fine in se
stesse ma piuttosto come mezzo utile ad arrivare appunto alla propria santificazione.

Sebbene la comunione fraterna nella Chiesa si può trovare in qualunque stato di vita, è
anche vero che essa viene più espressa nella vita religiosa in cui si è raccomandato dalla
Chiesa di vivere questa comunione per condividere una vita particolare assieme e in comune.

«I religiosi, come membri di Cristo, in fraterna comunanza di vita si prevengano gli uni agli
altri nel rispetto scambievole (cfr. Rom. 12, 10), portando i pesi gli uni degli altri (cfr. Gal. 6,
2.). Infatti con amore di Dio diffuso nei cuori per mezzo dello Spirito Santo (cfr. Rom. 5, 5),
la comunità come una famiglia unita nel nome del Signore gode alla Sua presenza (cfr. Matth.
18, 20)»13.
Talmente chiaro è l'esortazione del Perfectae Caritatis riguarda la vita in comune dei
religiosi che essa ha per sé il suo valore radicalmente evangelico. Uno degli elementi
fondamentali per raggiungere il proprio traguardo è addirittura la fedele osservanza della
comunione fraterna come venne spiegato nel magistero. Più volte, la Chiesa sottolinea
l'importanza di questo tipo di vita, ossia vivere insieme e in una comunità, per il suo effetto
santificante che dà personalmente per i religiosi ed in fine si diffonde per tutta la Chiesa.
Soprattutto è necessario sapere la significanza della comunione fraterna in quanto essa
contribuisce direttamente all'opera di evangelizzazione. In altre parole, la medesima è un
segno per eccellenza lasciato dal Signore certamente quando disse nel Vangelo:

«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» 14. (Gv.
13,35)
sadasdasd

12
Cfr. GS p.819
13
PC p. 407
14
VFC p.104
«La comunità religiosa, conscia delle sue responsabilità nei confronti della grande fraternita
che è la Chiesa, diventa anche un segno della possibilità di vivere la fraternità cristiana, come pure del
prezzo che è necessario pagare per la costruzione di ogni forma di vita fraterna» 15 .

1.3 La vita fraterna in comunità dei Frati Francescani dell’Immacolata


espressione della comunione ecclesiale

Nell'ambito della vita consacrata, si sa che

«Tuttavia, nella varietà delle sue forme, la vita fraterna in comune è sempre apparsa come una
radicalizzazione del comune spirito fraterno che unisce tutti i cristiani» 16.
Di fatti, nonostante le diverse forme o stile di vita, finché la vita in comune tra i
religiosi venga ben osservate, si potrebbe ottenere la comunione ecclesiale a cui la medesima
è sempre stata legata. In questo argomento allora, vediamo addirittura, facendo riferimento da
alcune fonti essenziali, in che senso la vita di comunione fraterna del nostro soggetto centrale,
l'istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata, dia un impulso alla maggioranza essendo uno
dei vari istituti che costituiscono la Chiesa di oggi e quali sono i suoi caratteri che possano
rispecchiare la comunione ecclesiale.

In primo luogo, Le Costituzioni dei Frati Francescani dell'Immacolata si dice in


quanto riguarda la vita di comunione fraterna che ognuno deve impegnarsi a costruire la
Fraternità raccomandata per trovare in essa la presenza di Cristo. 17 L'istituto esige anche dai
suoi membri qualche impegno preciso e costante, quali: l'obbedienza fraterna, l'armonia delle
attività pastorali e fraterne, l'attenzione e la pronta dedizione di sé ai fratelli nel bisogno,
senza badare a rinunce e a sacrifici, e quant'altro. 18 Si vede quindi dai sopra citati che questo
tipo di fraternità intende di partecipare, anzi condividere appunto alla comunione ecclesiale
avendo dei motivi che concordano al suo scopo, quali sono l'unità e la cooperazione
reciproca, e ancora aggiunto: l'aspetto pastorale della Chiesa.

Come gli altri istituti religiosi che cercano pure di rassomigliare l'aspetto comune
della Chiesa, I Frati Francescani dell'Immacolata tiene internamente un orario

15
VFC p. 105
16
VFC p. 75
17
Cfr. Le Costituzioni p.83
18
Cfr. Le Costituzioni p.84

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