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Nel presentare la struttura del documento è importante descrivere le quattro parti che lo
compongono.
Situazione storica
Rispetto alla realtà della famiglia, nella "Familiaris consortio" si parla di “morte” intendendo
con questo esprimere quanto la famiglia oggi sia al centro di molti tentativi di ridefinizione.
Tale esigenza di trovare la vera identità della famiglia nasce dal rapido cambiamento
culturale che ha investito tutta la realtà negli ultimi quarant’anni. Poiché è cambiato il modo
di vivere economicamente, socialmente e politicamente si è creata una nuova cultura
familiare, un nuovo modo di concepire e vivere i valori. I cristiani, rispetto a questi
mutamenti, non devono rimanere soggetti passivi ma essere attivi costruttori di un
autentico umanesimo familiare1. Giovanni Paolo II invita nel documento ad attuare il
discernimento evangelico che consiste in una lettura critica della realtà alla luce del
Vangelo. Attuando tale azione i cristiani, uniti sulla stessa linea, sapranno esercitare sulla
società una influenza benefica capace anche di rinnovarne le strutture2.
1
Ibidem, n. 7.
2
Ibidem, n. 9.
3
Cfr. Familiaris consortio, n. 15.
4
Cfr. Familiaris consortio n. 17.
L’azione pastorale della Chiesa
Scopo della pastorale familiare nella Chiesa è offrire l’indispensabile aiuto e il necessario
sostegno alle famiglie affinché conoscano e vivano la loro vocazione e missione secondo il
disegno di Dio. Le connotazioni fondamentali della pastorale familiare sono: la
progressività come accompagnamento dei soggetti in tutte le tappe della vita, il ruolo
determinante della comunità, la proposta a tutte le famiglie senza differenze.