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PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE

FACOLTÀ DI COMUNICAZIONE SOCIALE ISTITUZIONALE

DIFFENDERE LA FEDE CON CALMA ED EMPATIA

Prova intermedia
di Raimondo-Mario RUPP

Relatore: Prof. Giovanni Tridente

Roma 2020
INDICE GENERALE

INTRODUZIONE 3

CAPITOLO I. DIMENSIONI DELLA CHIESA SUL MATRIMONIO E SUGLI ABUSI SESSUALI DEL CLERO 4

1.1. Promuovere il matrimonio 4

1.2. Mai lo più: lo scandalo degli abusi sessuali del clero 5

CAPITOLO II. IL SPAZIO ONLINE: UNA SFIDA PER TRASMETTERE IL CONTENUTO DELLA FEDE? 8

CONCLUSIONE 11

BIBLIOGRAFIA 12

2
INTRODUZIONE

Parlare di valori cristiani oggi, e presentare la nostra identità in quale crediamo possa sembrare una cosa
invecchiata e non si adatta alle tendenze attuali. Ho detto "possa sembrare" perché la realtà era distorta
in questo senso. Perché non siamo più in grado di presentare la nostra dottrina in modo chiaro,
convincente e rapido? E tanto più perché sono cose che crediamo veramente nell'anima. Come possiamo
far rivivere l'arte dell'apologetica oggi? I materiali che userò in questo lavoro sono sviluppati nella
mentalità culturale del dialogo. Quindi la prima cosa nel dialogo è l'empatia.

Per dialogare sappiamo che non significa abbandonare i nostri valori1, ma significa costruire relazioni di
fiducia con persone di diverse credenze. Il modo in cui parliamo, non mostrando la mia posizione, come
spiegare meravigliosamente la dottrina per farmi capire.

La micro-tesina è divisa in due capitoli principali: nel primo dibattito il contenuto si concentrerà su due
argomenti di interesse: l'istituzione del matrimonio e l'abuso sessuale del clero; nel secondo capitolo
presenterò come dovrebbe essere promosso, meglio e più onestamente nello spazio online, più
precisamente sui social media, il contenuto di la fede.

Lo scopo di questo lavoro è di vedere, quali sono le dimensioni della Chiesa, come questi due temi sono
collegati alle dinamiche ecclesiastiche e quindi, come possiamo dialogare con questi valori sulle
piattaforme dei social media.

Il metodo di studio è quello classico: analitico-descrittivo.

1
Benedetto XVI riassume con chiarezza nell'Esortazione post-sinodale Verbum Domini quando, parlando della "essenza"
missionaria della Chiesa, afferma: "Non possiamo tenere per noi le parole di vita eterna che ci sono date nell'incontro con
Gesù Cristo: esse sono per tutti, per ogni uomo. Ogni persona del nostro tempo, lo sappia oppure no, ha bisogno di questo
annuncio. [...] Cf. Giovanni Tridente, Teoria e pratica del giornalismo religioso: Come informare sulla Chiesa Cattolica:
fonti, logiche, storie, personaggi (EDUSC, 2015), p 239.

3
CAPITOLO I. DIMENSIONI DELLA CHIESA SUL MATRIMONIO E SUGLI ABUSI SESSUALI DEL
CLERO

1.1. Promuovere il matrimonio

La mentalità di oggi, riguardo al matrimonio tradizionale tra un uomo e una donna, rischia di essere
influenzata nel senso che ci sono forti pressioni da parte delle ONG sull'opinione pubblica per estendere
questo significato a qualsiasi unione, che sia gay o meno biologico: maschio-femmina. Le ragioni sono
che se le coppie gay, ad esempio, hanno relazioni stabili, perché non dovrebbero essere autorizzate a
sposarsi? O che la società sarebbe più forte perché "insieme siamo più forti"2. Si dice anche che lo stato
dovrebbe consentire il matrimonio gay per incoraggiare l'ingaggio. D'altra parte, la Chiesa è considerata
che ha una mentalità di pregiudizio. Un altro argomento contro di loro è che a queste persone sono
concessi diritti e libertà.

Prima di altre argomentazioni a favore del matrimonio tra un uomo e una donna3, dobbiamo dire che
questa istituzione è naturale, profondamente radicata nella società civile, che è regolata dallo stato, ma
non creata da essa più di quanto non fosse stata creata dalla Chiesa.

La Chiesa cattolica crede che lo stato dovrebbe continuare a promuovere il matrimonio coniugale, non
perché vuole escludere o rifiutare un particolare gruppo e perché la famiglia è l'unità fondante della
società civile, l'elemento vitale su cui è costruita la società umana4.

In tutto questo discorso sentiamo parlare di leggi e regole, quale sarebbe il loro significato? Perché la
gente dovrebbe essere guidata in questo modo?

Infatti il diritto è rapporto che si instaura, anche nella Chiesa, tra le persone e le "cose" in senso ampio.
La dimensione giuridica della Chiesa sta fondamentalmente nel fatto che le "cose" nella Chiesa
esprimono una dimensione per la quale possono essere dovute, e che costituisce uno degli aspetti della
loro realtà o se vogliamo in termini filosofici, del loro essere5.

Il matrimonio non è solo una costruzione sociale e legale. Questa esiste ed è promosso per tre ragioni
essenziali: incoraggiare la nascita e la crescita dei figli, garantire le migliori condizioni possibili per
crescere i figli e garantire la cooperazione di uomini e donne per il bene comune6..

2
Era anche uno slogan dell'azienda Vodafone qualche anno fa in Romania.
3
La definizione coniugale di matrimonio è stata a lungo mantenuta, nel corso dei secoli e da culture diverse, come istituzione
per trasportare e coltivare i bambini e il bene della società. È un significato che non dipende da alcuna definizione religiosa,
sebbene le grandi fedi del mondo ne abbiano riconosciuto e rafforzato il significato, insieme a ogni cultura e civiltà. Ivereigh
Austen, How To Defend The Faith Without Raising Your Voice, 41763rd edition (Huntington, Ind: OUR SUNDAY
VISITOR #1214, 2012) - Chapter 8: Keep Marriage Conjugal.
4
Ivereigh Austen.
5
Cfr. Tridente, Teoria e pratica del giornalismo religioso, p 272.
6
Il Magistero ha sempre posto “al cuore della Chiesa avanghelizzatrice” la famiglia cristiana, in quanto “e la prima comunità
chiamata ad annunciare il Vangelo alla persona umana in crescita e a portarla, attraverso una progressiva educazione e
catechesi, alla piena maturità umana e cristiana” Cfr. Tridente. Op cit, p. 241.
4
L'argomento cattolico contro il matrimonio gay non è, in sostanza, religioso, ma è fatto di ragione e
legge naturale. Il matrimonio è un'istituzione sociale pubblica, individualizzata e promossa dallo stato,
dalla fede e dalla società civile, perché funge da grande bene sociale. Ogni bambino che è mai nato è il
frutto da una madre e un padre e ogni società ha sempre considerato questo fatto importante che il
matrimonio - l'istituzione che riunisce un uomo e una donna per fornire un posto di cura a quel bambino
- era elevato al rango di istituzione sociale.

Pertanto, mantenere l'istituzione del matrimonio non dovrebbe essere visto come una questione di
uguaglianza o privazione dei diritti, ma dobbiamo vedere lo scopo del matrimonio e perché lo stato
dovrebbe promuoverlo7. Per dare a tutti pari accesso al matrimonio, sarebbe necessario che lo stato
cessasse di riconoscerlo pienamente. Lo stato non può essere neutrale. Deve promuovere un'idea di
matrimonio. È coniugale o no. Se non è coniugale, non c'è motivo per lo stato di promuovere serie di
relazioni

La domanda di matrimonio gay non è una richiesta di estensione del matrimonio agli omosessuali; è una
richiesta di ridefinizione del matrimonio. L'idea del matrimonio come unione biologica di un uomo e
una donna per bambini verrà ridefinita come un impegno emotivo tra due persone. Nel caso di questi
bambini potrebbe essere irrilevante, con conseguenze negative per i bambini.

Una volta che il matrimonio gay è permesso, non ci dovrebbero essere buone ragioni per rifiutare
l'ammissione di altre forme di relazione, ma una volta (ri)definizione di matrimonio è fatta in questo
modo, cioè ogni relazione sessuale commessa non significa nulla.

Consentire il matrimonio gay minerebbe il matrimonio, danneggerebbe i bambini e ridurrebbe la libertà


religiosa.

1.2. Mai lo più: lo scandalo degli abusi sessuali del clero

Uno degli "stimmi" quando affermi di essere cattolico è la critica secondo cui la Chiesa non è più quella
che era una volta in passato. I sacerdoti in Occidente e specialmente negli Stati Uniti abusano dei
bambini, e il Vaticano non interviene concretamente e, quindi, la Chiesa non è più è un ambiente sicuro
per i bambini. Ci sono effetti di una crisi di abuso clericale che purtroppo è accaduto su larga scala nella
Chiesa. È un dato di fatto che dobbiamo solo riconoscere com'era, ma è importante dire in quale periodo
il numero di abusi è stato più intenso, cosa ha fatto la Chiesa in quel momento e cosa fa adesso, perché
queste cose non hanno sono stati trascurati.

7
Certo, il matrimonio non esiste solo per i bambini; e le persone non si sposano solo di avere figli come un finaltà. Ci sono
molti beni sociali che il matrimonio incoraggia: impegno, fedeltà e stabilità, per esempio. Ma la ragione per cui lo stato
promuove il matrimonio è perché il matrimonio è il migliore per i bambini. Cfr. Austen Ivereigh și M. Pastorelli, Come
difendere la fede (Torino: Lindau, 2014), p. 122.

5
Dal 2002, la Chiesa degli Stati Uniti ha conosciuto una crisi senza precedenti nel nostro tempo. L'abuso
sessuale di bambini e giovani da parte di alcuni diaconi, sacerdoti e vescovi e il modo in cui questi
crimini e peccati sono stati affrontati hanno causato enorme dolore, rabbia e confusione8. La crisi ha
avuto quattro elementi principali: una crisi morale, istituzionale, una crisi della leadership della Chiesa a
livello locale e poi a livello universale. Ciò che è stato ignorato o meno rapportato dai media sono le
modalità in cui la Chiesa ha cercato sinceramente di porre rimedio a questa crisi; Citiamo solo alcuni
punti più importanti9:

1. Linee guida rigorose introdotte da numerose Conferenze episcopali in tutto il mondo, che
impongono l'immediata denuncia di qualsiasi accusa alla polizia e ai servizi sociali e l'immediata
sospensione del prete accusato.

2. Le riforme vaticane sono iniziate nel 2001, che hanno portato alla rapida secolarizzazione di
sacerdoti violenti e all'obbligo di notificare a Roma qualsiasi accusa sostanziale di abuso.

3. Dal 2002, negli Stati Uniti è stata attuata una politica di "tolleranza zero" nei confronti degli
autori di abusi. Quando anche un singolo atto di abuso sessuale da parte di un sacerdote o di un
diacono viene ammesso o stabilito, il sacerdote o il diacono colpevole viene permanentemente
rimosso dal servizio ecclesiastico e, se del caso, allontanato dallo stato clericale10.

Vediamo che la Chiesa ha cercato con tutte le forze di mettersi in ordine, riducendo drasticamente il
numero di abusi11. D'altra parte, abbiamo c'e un tipo di crisi in cui l'alto tasso di abusi ha avuto luogo
molti decenni fa e poi è stato gestito male. Tutti gli studi concordano sul fatto che l'abuso sessuale di
minori è aumentato dalla metà degli anni '60 alla fine degli anni '70; poi è diminuito agli anni '80. Fu
solo nel 2002-2003, in seguito a una vasta serie di storie mediatiche, che la Chiesa iniziò a cercare nei
suoi archivi per trovare casi di abusi o maltrattamenti trattati in modo improprio che rimasero impuniti.
Le storie che ne risultano danno l'impressione che l'abuso di clero sia attuale o recente; pertanto, si
diffuse la percezione fuorviante che la Chiesa non sarebbe più stata un luogo sicuro per i bambini.

8
Dal gennaio 2002, la crisi è esplosa negli Stati Uniti, a partire dall'arcidiocesi di Boston; per sei mesi l'argomento è stato
spesso in prima pagina. (In questo senso consiglio di guardare il film "Spotlight"). Nel 2009, l'attenzione era rivolta
all'Irlanda a seguito di due rapporti devastanti (Ryan e Murphy). Nel 2010 si trasferisce in Europa centrale, in particolare in
Germania. Per lo più, gli scandali hanno preso di mira le chiese locali; ma il Vaticano è stato al centro dell'attenzione,
soprattutto per la sua pronta o adeguata inosservanza - soprattutto negli ultimi anni di Papa Giovanni Paolo II - con due casi
noti, quello dell'ex arcivescovo di Vienna, il cardinale Hans Groer e il fondatore messicano dei legionari di Cristo, padre
Martial Maciel Degollado. Cfr. Ivereigh Austen, How To Defend The Faith Without Raising Your Voice, 41763rd edition
(Huntington, Ind: OUR SUNDAY VISITOR #1214, 2012), Chapter 5: Clerical sex abuse.
9
Ci sono molti altri esempi. Sarà sempre una ricca risorsa di documenti relativi all'abuso di minori creato sul sito ufficiale del
Vaticano: http://www.vatican.va/resources/index_it.htm
10
Forse gli Stati Uniti sono il paese in cui sono state prese le misure più drastiche per combattere gli abusi e la Chiesa ha
contribuito molto a questo fatto.
11
In tutto il mondo occidentale - specialmente negli Stati Uniti e nel Regno Unito - le riforme sono state attuate dai vescovi
che si assicurano che ciò che è accaduto negli anni '60 e '80 non possa ripetersi, riforme che rendono questi paesi leader nella
salvaguardia, al punto in cui il governo britannico, ad esempio, raccomanda le procedure della Chiesa cattolica nel Regno
Unito ad altre istituzioni come modello da seguire. Nel 2009, c'erano solo sei accuse contemporanee di abusi contro sacerdoti
americani in una chiesa di 65 milioni di cattolici; In Inghilterra e Galles, dove i cattolici sono circa 5 milioni, nel 2007 vi
sono state quattro accuse. La chiesa è un'istituzione estremamente sicura per i giovani di oggi.
6
Le cause di questi abusi contro i minori non sono né il celibato12 né l'omosessualità. Una delle principali
cause è la scarsa formazione dei seminaristi13.

In effetti, la crisi dell'abuso sessuale del clero sui minori è un profondo tradimento della chiamata dei
sacerdoti e del Vangelo. Per molti anni la Chiesa, come altre istituzioni, non è riuscita a comprendere
l'entità dell'abuso sessuale e la sua natura compulsiva; decenni fa, ha gestito male le accuse e non è
riuscito a punire gli autori. Ma negli ultimi 10 anni, è andato oltre rispetto a qualsiasi altra istituzione,
implementando riforme fondamentali per garantire che non si ripeterà mai. Queste riforme hanno reso la
Chiesa trasparente, responsabile e uno dei luoghi più sicuri per i giovani. Dal 2001, quando Giovanni
Paolo II gli ha affidato la responsabilità di affrontare gli abusi sessuali, il cardinale Ratzinger / Papa
Benedetto ha guidato le riforme vaticane per garantire che la Chiesa non fara coprire più e ascolterà il la
voce delle vittime. Le scuse dei dirigenti della chiesa - papi, cardinali, vescovi - sono state dirette e
approfondite e, soprattutto, sono state intraprese azioni. Negli Stati Uniti, il sistema di salvaguardia è
eccezionale ed è raccomandato come modello da seguire per altre istituzioni. Sempre più spesso si può
dire della Chiesa e di altri paesi.

Sono tante cose da dire, ma occore concludere dicendo che scoprendo questi abusi, i media hanno
stimolato la Chiesa a cambiare i suoi atteggiamenti e le sue procedure. Anche se molti rapporti sono stati
esagerati, la Chiesa è grata per questo potere. Questo cambiamento ha portato a un risveglio morale. La
società e le sue istituzioni si sono risvegliate alla prevalenza di abusi sessuali su minori. Fu un
cambiamento radicale negli atteggiamenti e nelle politiche della Chiesa.

12
Mentre l'intensità del numero di abusi aumentava (tra gli anni '60 e '80) e poi diminuiva, il celibato rimase costante
durante questo periodo.
13
Trenta anni fa, la maggior parte dei sacerdoti entrava in seminario durante il liceo, non aveva partecipato a una
valutazione psicologica completa prima dell'ammissione e non aveva alcuna formazione in sessualità, mantenendo i confini
professionali e controllando gli impulsi. (Cfr. Ivereigh Austen, How To Defend The Faith Without Raising Your Voice,
Chapter 5: Clerical sex abuse.)
7
CAPITOLO II. IL SPAZIO ONLINE: UNA SFIDA PER TRASMETTERE IL CONTENUTO DELLA
FEDE?

Sappiamo come i cristiani disposti a predicare la parola di Dio che non è abbastanza per essere ben
preparati, vale a dire, dovremmo anche preoccuparci di come possiamo comunicare al meglio i valori in
cui crediamo. Più precisamente come potremmo partecipare ai dibattiti, secondo un approccio
alternativo, senza arrenderci alla polarizzazione?

Bruno Mastroiani offre metodi e punti di riflessione per essere in grado di contribuire alla diffusione di
una cultura della comunicazione all'interno dell'organizzazione, nel nostro caso la Chiesa Cattolica ma
anche al di fuori di essa dove possiamo correggere i derivi polarizzanti. Dipende da noi, nella scelta del
tipo di spazio che vogliamo creare in relazione all'altro: o la visibilità istantanea che spesso si ottiene per
contrasto, o lo spazio che merita per il valore14 che porta alla relazione.

È molto importante tenere sempre presente che quando pubblichiamo costantemente potremmo cadere
nella rete delle "echo chambers", il che significa che potremmo avere la sensazione che, poiché abbiamo
più likes e conferme, più sono riuscito a dire qualcosa più significativamente, a un gruppo che, in realtà,
è composto da persone che la pensano come noi. Entriamo in una "dinamica" in cui abbiamo a che fare
con persone che hanno opinioni simili, con le quali cambiamo contenuto e idee e che confermiamo
reciprocamente15.

Un modo per uscire dalla camera dell'eco è fidarsi dei vicini. le persone tendono a descrivere i loro
comportamenti ideali più di quanto non facciano realmente. Ma per il nostro ragionamento, questi sono
validi: mostra che percepire i vicini come più affidabili e più credibili è una vera riflessione umana che
non può essere eliminata, su cui si può afffidare16. Se le persone tendono a fidarsi di chi le circonda,
l'approccio non può che essere la principale via d'uscita dall'effetto polarizzato di gruppi omogenei.

Nel piano di trasmissione del contenuto nello spazio digitale, è molto interessante la proposta fatta da
Mastroiani con le quattro dimensioni: quantità, qualità, spazio e tempo.

La prima sfida, quella quantitativa è che di fronte alla negatività online, di popolare il web con contenuti
di offerta e proposta17.. La seconda sfida, (qualitativa), è quella di evidenziare il criterio di qualità degli

14
Questo secondo spazio, lo "spazio del valore", è il più promettente che contribuirà alla crescita umana dei partecipanti alla
conversazione, soprattutto quando si tratta di affrontare questioni delicate legate ai significati profondi e alle scelte di vita
delle persone. Cfr. G. Tridente și B. Mastroianni, La missione digitale. Comunicazione della Chiesa e social media (Roma:
Edusc, 2016), p 65.
15
Le "echo chambers" ricordano le "comunità di fortezze" di cui parla Bauman: gruppi di persone che si uniscono in base al
consenso e si separano da coloro che sono diversi da loro. Cfr. Tridente și Mastroianni, p 70.
16
. Cfr. Tridente și Mastroianni, p 84.
17
Questo è valabile e soprattutto nelle interazioni: le domande, per quanto scomode o fastidiose, non sono pericoli da
difendere, ma sono opportunità. Le classiche relazioni con i media ci ricordano questo, dimostrando che rispondere alle
domande di un giornalista, specialmente quelle più difficili e insidiose, non è un pericolo, ma un'opportunità per essere
meglio compreso da un pubblico più ampio. Cfr. Tridente și Mastroianni, p 90.
8
utenti coinvolti, a scapito dell'interazione (like, condivisione dei commenti). Terzo, dobbiamo occuparci
dei nostri spazi online. Mastroiani afferma: "Dobbiamo sfuggire al pericolo di ritrovarci in gruppi di
opinioni omogenee cercando interlocutori validi e seri, possibilmente distanti e diversi da noi stessi18".
L'ultimo valore è il tempo: il valore portato nella relazione. Nello spazio online, i contenuti pertinenti, in
grado di generare relazioni significative, sono la vera risposta a contenuti generici, mal preparati e
controversi, che hanno il solo effetto di impedire la possibilità di incontri e confronti con i nuovi
interlocutori.

Vediamo che per essere rilevanti, l'attenzione è focalizzata sulla trasmissione del contenuto della fede,
ma è necessario fermarsi sul muodo come parliamo dei valori sui social network. Dobbiamo vedere lo
scopo, la finalità dei dispositivi con cui siamo presenti nell'ambiente online, utilizziamo la tecnologia
per gesticolare per condividere con i propri cari, i contenuti di un momento molto significativo19.

I social network funzionano quando sono utilizzati come un spazio per il dibattito. È fondamentale
usare questo spazio, rispettando profondamente il nostro interlocutore20.

“Se si comprende il carattere conversazionale delle reti, si capisce anche che il tema non consiste nello
stare sempre connessi, ma nell'assumere che, come in ogni buona conversazione, la chiave è data
dall'opportunità per fare un commento. La differenza sta nel considerare che è totalmente diverso
esprimere una buona idea dal condividerla nel momento adeguato. È fondamentale reagire a ciò che
accade o su ciò che si dice nelle reti: in questo modo si instaurano le migliori conversazioni e si
reagisce adeguatamente”21
Qualsiasi dialogo con l'altro comporta automaticamente l'ascolto dell'altro, in modo che la
conversazione funziona bene. Dobbiamo concentrarci su come trasmettere valori22 in modo da poter
costruire comunità di utenti attorno a ciascun account. Dobbiamo avere la capacità di definire di cosa
stiamo parlando e con chi. Infatti, nello spazio digitale, tutto consiste nel convincere le persone a
scegliere un argomento specifico della conversazione e ad assicurarsi che questa conversazione abbia
luogo in modo favorevole23. Quindi la semplicità è vincente nelle reti e ogni parola è importante.
Possiamo vedere dall'esempio di Papa Francesco che espone tutto in un tono semplice, che raggiunge
tutti ed è tradotto in tutte le lingue. dobbiamo cambiare la forma della lingua: non è efficiente usare le
parole tradizionali di messaggi ben tenuti che hanno raggiunto la persona coltivata e che altre persone

18
Tridente și Mastroianni, p 92.
19
Parte del nostro problema è legato all'attenzione prestata alla tecnologia (lo smartphone stesso o il social network
utilizzato), dimenticando che la cosa importante è come tutti lo usano per comunicare. Cfr. Tridente și Mastroianni, p 112.
20
„Se una globalizzazione pretende di fare i tutti uguali, come se fosse una sfera, questa globalizzazione distrugge la
particolarità di ogni persona e di ogni popolo. Se una globalizzazione cerca di unire tutti, ma rispettando ogni persona, la sua
ricchezza, la sua particolarità, rispettando il suo popolo, con la sua ricchezza, la sua particolarità, questa globalizzazione è
buona e ci fa crescere tutti e portare alla pace ”Papa Francesco Cfr. Tridente și Mastroianni, p 118.
21
Tridente și Mastroianni, p 119.
22
Ad esempio: l'evangelizzazione viene dal "vangelo", che in greco significa "buona notizia". Ciò di cui abbiamo bisogno per
comunicare è un messaggio positivo, positivo e allegro. La nostra rivoluzione dovrà mantenere l'amore per gli altri al centro
del messaggio; è l'evangelizzazione del sorriso, dare priorità agli altri, chiedere perdono, non criticare, mostrare tenerezza. Se
lo scopo è generare partecipazione, il tono della nostra conversazione è fondamentale: le persone non sono attratte dal
negativo, lo scontro non è più una tendenza, il vocabolario rispettoso è decisivo, evitando il disprezzo e l'insulto. Cfr.
Tridente și Mastroianni, p 124-125.
23
Tridente și Mastroianni, p 126.
9
hanno tradotto per la persona di strada. Dobbiamo usare il linguaggio che la nostra intelligenza istintiva
ci suggerisce quando parliamo con chiunque non sia un esperto e quindi diventiamo più diretti, parliamo
semplicemente24. Come modo di essere sui social network, è bene essere trasparenti. Quando ci
mostriamo per provare a trasmettere autenticato. Cerchiamo di essere "tweet dal vivente", come ha detto
Lucio Ruiz su Papa Francesco25.

24
Tridente și Mastroianni, p 129.
25
Cfr. Tridente și Mastroianni, p 132.
10
Conclusione

Durante questo micro-studio, ho incontrato molte altre idee belle e importanti, che mi hanno aiutato a
riflettere e vedere che si può parlare di fiducia nei termini di oggi, sia in termini di contenuto che di
punto di vista del modo in cui possiamo trasmetterlo.

Ci sono state idee che mi hanno spinto a tornare da loro perché come cattolico, ma soprattutto come
comunicatore si deve essere in grado di iniziare da qualche parte e sviluppare, preparandosi per poter
avere dibattiti costruttivi, sentendo le intenzioni positive dietro i critici e affrontandoli in un modo
intelligente ma sincero e autentico.

Secondo me, pùo darsi due cose importanti nella trasmissione del contenuto della fede: la preparazione e
ricerca continua e la preghiera, per i buoni frutti nelle situazioni di dibattito.

11
Bibliografia

Ivereigh Austen. How To Defend The Faith Without Raising Your Voice. 41763rd edition.
Huntington, Ind: OUR SUNDAY VISITOR #1214, 2012.
Ivereigh, Austen, și M. Pastorelli. Come difendere la fede. Torino: Lindau, 2016.
Tridente, G., și B. Mastroianni. La missione digitale. Comunicazione della Chiesa e social media.
Roma: Edusc, 2016.
Tridente, Giovanni. Teoria e pratica del giornalismo religioso: Come informare sulla Chiesa
Cattolica: fonti, logiche, storie, personaggi. EDUSC, 2015.

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