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In questo numero:

* Comunicato della Presidenza dell’A.I.E.


* Una riflessione teologica e spirituale sulla pandemia in corso
* Comunicato dell’A.I.E. sull’esorcismo di Leone XIII
* Chiarimenti sull’esorcismo di Leone XIII
* Circa la lettera di mons. Viganò sul blog di Aldo M. Valli
* Testimonianze sull’uso arbitrario dell’esorcismo di Leone
XIII
* Presentazione del volume: “Cristianesimo contemporaneo a
confronto con esoterismo, occultismo, satanismo”
* L’Esoterismo e il fenomeno Harry Potter

Roma
Maggio 2020
Quaderni A.I.E. 19 2 Maggio 2020
COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA
DELL’ASSOCIAZIONE
INTERNAZIONALE ESORCISTI (A.I.E.)

Roma, 13 marzo 2020

In un momento di particolare prova ormai per il mondo


intero, a causa del cosiddetto “coronavirus”, che tra le molte e
dolorose conseguenze ha impedito in Italia anche la partecipazione
alla Santa Messa -per cui i fedeli possono seguirla solo per radio o
per la televisione- da più parti anche all’Associazione
Internazionale Esorcisti è stato richiesto un intervento orientativo,
per sollevare gli animi e offrire motivi di speranza.
In questa grave situazione, dovremmo tutti intensificare i
momenti di lettura e di meditazione della Sacra Scrittura nelle
nostre case, in particolare dei Vangeli; pregare quotidianamente -
se possibile riunendo tutta la famiglia - la Liturgia delle Ore; fare
la “Comunione spirituale”; pregare il Santo Rosario e la Coroncina
della Divina Misericordia. Sarebbe opportuno anche consacrare le
nostre famiglie all’Immacolata Madre di Dio, pregando la
Madonna con quella che è la più antica preghiera mariana: «Sotto
la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non
disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da
ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta», come anche
meditare e offrire la Passione del Signore, attraverso il pio
esercizio della Via Crucis, particolarmente adatto al tempo
quaresimale.
Circa qualche proposta di preghiera di liberazione o
addirittura di esorcismo contro il coronavirus -che in questi giorni

Quaderni A.I.E. 19 3 Maggio 2020


è circolata sul web- esortiamo a stare molto attenti. Tali proposte,
se da una parte sembrano attribuire direttamente la situazione
presente ad un’azione straordinaria del demonio -da affrontare
perciò con gli esorcismi- dall’altra lasciano intravedere come
sottofondo una mentalità magica della realtà, spingendo le persone
a risolvere le loro difficoltà ricercando le formule “più potenti ed
efficaci”. Da parte nostra, siamo convinti che i gravi problemi
dell’ora presente si possono risolvere innanzitutto volgendosi a Dio
con il cuore, perché ci sostenga nel cammino di un’autentica
conversione a Lui, cosa per la quale sono più che sufficienti i
mezzi ordinari della Grazia, cui si aggiunge la responsabilità e
l’impegno civile di tutti nel seguire le indicazioni igienico-sanitarie
che ci sono state date dalle autorità preposte alla salvaguardia della
salute dei cittadini.
Ricordiamo, inoltre, che in Italia l’Ufficio Liturgico della
Conferenza Episcopale Italiana ha prodotto un sussidio: «Pregare
e celebrare in tempo di epidemia». In esso, oltre a suggerire anche
la preghiera della Liturgia delle Ore, usufruendo – se lo si ritiene
opportuno – dell’App Liturgia delle Ore della CEI, scaricabile
gratuitamente, si propongono testi con riflessioni e preghiere da
vivere in famiglia, in comunione con tutta la Chiesa, non potendo i
fedeli partecipare alla Celebrazione eucaristica.
Accogliamo, poi, con soddisfazione l’iniziativa della CEI -
fissata per giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della
Santa Famiglia- che ha promosso alle ore 21.00 di quella sera un
momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia,
ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario
(Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora. TV2000
offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

Quaderni A.I.E. 19 4 Maggio 2020


Ci permettiamo, infine, di esortare a non dimenticare di
pregare, soprattutto in questo periodo, anche per i nostri
governanti, perché Dio li sostenga nel difficilissimo compito di
prendere le decisioni migliori per il bene comune e perché abbiano
il coraggio di chiedere umilmente e pubblicamente non solo
l’appello alla responsabilità di ogni cittadino, ma anche l’aiuto di
Dio nell’emergenza del momento presente. Fino ad oggi sembra
che nessuno di loro abbia rivolto pubblicamente questa richiesta a
Dio, richiesta che non è un’esclusiva dei Vescovi e dei Sacerdoti,
ma anche di coloro che governano le nazioni. Preghiamo ancora
per i medici, gli infermieri e i volontari, che con tanta generosità,
sacrificio, fatica e rischio assistono i malati. Preghiamo per i nostri
fratelli contagiati, perché trovino nella nostra e nella loro preghiera
personale la forza per affrontare la malattia, valutando dove sia
possibile con le dovute precauzioni, come ha indicato papa
Francesco, l’eventualità di accostarli per offrire loro il conforto dei
Sacramenti. Preghiamo, infine, anche perché questo momento di
prova sia, per tanti fratelli e sorelle lontani da Dio, tempo propizio
di riscoperta di Cristo nella propria vita.

Il Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti


Padre Francesco Bamonte, icms

Il Vicepresidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti


Mons. Larry Hogan

Quaderni A.I.E. 19 5 Maggio 2020


UNA RIFLESSIONE
TEOLOGICA E SPIRITUALE SULLA
PANDEMIA IN CORSO

Desideriamo offrire delle indicazioni affinché impostiamo


in maniera corretta la nostra riflessione teologica e il nostro
atteggiamento spirituale nei confronti del grave avvenimento della
diffusione del Covid-19, comunemente detto Coronavirus, che sta
affliggendo il mondo intero in questo momento.
Come ci insegna la sana teologia, tutte le volte che si ci si
interroga sul perché una cosa succede (e quindi ci si interroga sulle
sue cause), ogni discorso, per essere corretto, deve partire dalla
Causa prima, cioè da Dio, il Quale le cose o le vuole in sé, agendo
perché avvengano, oppure le vuole per accidens, cioè le permette.
Non sempre è dato di cogliere le ragioni che giustificano l’agire
provvidente di Dio (i cosiddetti “motivi di convenienza”); anzi,
alla luce della Rivelazione e dell’esperienza possiamo affermare
che la maggior parte di esse Dio le mantiene celate fino al giorno
del Giudizio, bastandoci per ora la certezza di fede che la
Provvidenza di Dio si estende da un confine all'altro con forza e
governa con bontà eccellente ogni cosa (cfr. Sap 8,1), che di
cinque passeri, che si vendono per due soldi, nemmeno uno di essi
è dimenticato davanti a Dio (cfr. Lc 12,6); che anche i capelli del
nostro capo sono tutti contati e che noi valiamo più di molti
passeri (cfr. Lc 12,7); che tutto concorre al bene di coloro che
amano Dio (cfr. Rm 8,28); e che Dio onnipotente, essendo
supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi
male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente

Quaderni A.I.E. 19 6 Maggio 2020


potente e buono da trarre dal male stesso il bene (cfr. Catechismo
Chiesa Cattolica n. 311).
Dopo Dio, Causa prima, nell’interrogarsi sul perché una
cosa succede, occorre prendere in considerazione le cause seconde,
ossia le creature che Lui ha fatto, tra le quali va ricercata la causa
efficiente, cioè quella che ha prodotto l’effetto sul quale stiamo
indagando.
Sappiamo, per fede, che alcune volte dietro determinati
avvenimenti c’è, come causa efficiente, Satana, il quale,
comunque, si muove sempre e soltanto per permissione divina e,
quando da Dio gli è concesso di agire, pur desiderando compiere il
male, di fatto opera a suo dispetto il bene. Un esempio molto
pregnante ci è offerto nella vicenda di Giobbe, le cui sventure
hanno come causa efficiente Satana.
Che le sofferenze di Giobbe abbiano come causa immediata
il Maligno, noi lo sappiamo solo per rivelazione, perché non è
affatto evidente, all’osservatore esterno, che sia stato Satana a
provocarle. Neanche allo stesso Giobbe questo era, per sé,
evidente. Comunque che dietro l’immenso dolore di Giobbe ci
fosse o non ci fosse come causa efficiente Satana, alla fine questo è
irrilevante. E questo vale anche per noi, oggi, di fronte al
Coronavirus.
In ordine al Coronavirus non abbiamo, infatti, una evidenza
che il demonio ne sia la causa efficiente, o agendo sulle forze della
natura per produrlo e per diffonderlo, o ispirando degli uomini a
realizzarlo (qualora fosse vero, come alcuni sostengono, che esso
sia stato prodotto in laboratorio e poi diffuso di proposito oppure
sfuggito al controllo). In ogni caso, anche se un giorno dovessimo
avere questa evidenza, essa sarebbe sempre di secondaria
importanza, in quanto riguarderebbe solo la causa seconda del

Quaderni A.I.E. 19 7 Maggio 2020


Coronavirus e non darebbe elementi sufficienti per rispondere ai
perché relativi alla Causa prima. La domanda più importante infatti
resterebbe: “Perché Dio lo ha permesso?”.
Se guardiamo a Giobbe, noi notiamo che egli non si
interroga se uno spirito cattivo lo ha colpito e, se sì, perché lo abbia
fatto. Questo a Giobbe non importa, mentre gli importa sapere
perché Dio ha permesso tutto quel male nella sua vita. Tutto il
dramma di Giobbe (la perdita dei beni, la morte dei figli, il mettersi
contro di lui della moglie e dei suoi stessi amici e quella piaga che
lo sconvolge nel corpo da cima a piedi) ruota attorno alla domanda:
“Perché Dio ha permesso questo?”. Ed è soltanto quando, con il
soccorso di Dio, Giobbe trova una risposta adeguata a questo
interrogativo lancinante che il suo dramma si risolve: la sua
giustizia è confermata, la sua fede diventa maggiore rispetto a
quella che aveva prima e il suo amore per Dio e il suo abbandono
in Lui diventano veramente totali.
Di conseguenza, scagliarsi sul demonio affermando, o anche
solo ipotizzando, che sia lui la causa efficiente, immediata del
Coronavirus, non centra l’obiettivo, anzi, sbaglia la mira, perché
l’interrogativo più importante da porsi non è sulle cause seconde,
ma sulla Causa prima: “Perché Dio lo ha voluto o lo ha
permesso?”. A cui segue necessariamente l’altra domanda: “In
questa situazione, cosa vuole Dio da me?”
E la risposta è quella che ci viene data dalla Chiesa in
maniera, diremmo, autorevole, attraverso il recente Decreto della
Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali
Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia, ove siamo
esortati a considerare con spirito di fede l’epidemia attualmente in
corso, per viverla in chiave di conversione personale.

Quaderni A.I.E. 19 8 Maggio 2020


E non può che essere così. Gesù stesso (basta leggere i primi
nove versetti di Lc 13), ci fa capire che di fronte a tutti i disastri
causati da eventi naturali o dall’uomo, la cosa più importante da
fare è convertirtici a Dio, tornare a Lui.
Tirare in ballo il diavolo in queste occasioni è sbagliare
mira; è, soprattutto, mettersi e mettere in un atteggiamento
spirituale molto pericoloso, perché provoca solo scoraggiamento e
perdita di forze. Il diavolo esiste, certamente, ma è invisibile per
natura e tende a nascondersi per scelta strategica. Abbiamo quindi
a che fare con un nemico dal quale, umanamente parlando, non
sappiamo difenderci, problema, tuttavia, risolto, se imparassimo a
stare come bambini tra le braccia della Mamma, cioè della
Madonna; come agnelli sulle spalle del Buon Pastore, cioè di Gesù;
come figli, nel seno paterno di Dio. Quando stiamo lì, chi ci può
toccare, chi ci può fare veramente del male? “Se il Signore è con
noi, chi sarà contro di noi?” Non è forse vero che “tutto concorre al
bene di coloro che amano Dio”?
La strategia vincente è, in tutti i casi, intendere il
Coronavirus come un appello che il Signore ci sta facendo perché
torniamo veramente a Lui con tutto il cuore, convertendoci alla vita
buona del Vangelo. Quanti accoglieranno questo appello non
riceveranno alcun danno da questo morbo, anche quelli che, per
sua causa, dovessero morire. Del resto, è Gesù che lo dice: “Che
giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina
sé stesso?” (cfr. Lc 9,25) “Cercate prima il regno di Dio e la sua
giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (cfr. Mt
6,33).
Fissiamo dunque lo sguardo dove Dio vuole che in questo
momento lo fissiamo e cioè su di Lui, sul volto di Gesù, sulla sua
Croce, sul suo Vangelo.

Quaderni A.I.E. 19 9 Maggio 2020


Valgano anche per la presente situazione le parole messe da
Guareschi sulla bocca di don Camillo nella predica fatta durante
l’alluvione: “Le acque escono tumultuose dal letto del fiume e tutto
travolgono: ma un giorno esse torneranno placate nel loro alveo e
ritornerà a splendere il sole. E se, alla fine, voi avrete perso ogni
cosa, sarete ancora ricchi se non avrete perso la fede in Dio. Ma
chi avrà dubitato della bontà e della giustizia di Dio sarà povero e
miserabile anche se avrà salvato ogni sua cosa”.

Cogliamo l’occasione per invitare a pregare in famiglia e


singolarmente, tutti unanimi nell’implorare Gesù, affinché per
intercessione di Maria Immacolata e di San Michele Arcangelo ci
doni la luce e la forza della Fede e la Grazia della liberazione da
ogni male.

Associazione Internazionale Esorcisti

Roma, 25 marzo 2020


Annunciazione del Signore

Quaderni A.I.E. 19 10 Maggio 2020


COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE
INTERNAZIONALE ESORCISTI
CIRCA L’UTILIZZO
DELL’ESORCISMO DI LEONE XIII

Roma, 9 aprile 2020

In queste ultime settimane sono giunte alla nostra Presidenza


numerose richieste di chiarimento circa la possibilità di impiegare
l’esorcismo di Leone XIII per far fronte alla grave tribolazione in cui
oggi versa l’intera umanità.
Come Associazione Internazionale Esorcisti facciamo anzitutto
notare che l’esorcismo di Leone XIII, sia nella versione originale [cfr.
Exorcismus in satanam et angelos apostaticos iussu Leonis XIII P. M.
editus, in Acta Sanctae Sedis, XXIII (1890-91), pp. 743-746], sia nei
successivi adattamenti operati dal Rituale Romano (cfr. Caput III
dell’ultima edizione tipica del 1952) e dal nuovo Rituale del 1998, De
exorcismis et supplicationibus quibusdam (cfr. Appendice I), è un
vero e proprio sacramentale, la cui finalità è quella di contrastare,
impedire o attenuare l’azione di satana e degli altri angeli apostati: o
in generale, quando essa si manifesta come persecuzione alla Chiesa
(universale o in una delle sue espressioni locali), o in particolare,
quando essa prende di mira, in forma straordinaria, cose date in uso
all’uomo (infestazione di luoghi, abitazioni, animali, ecc.).
In secondo luogo, come Associazione Internazionale Esorcisti,
poniamo in rilievo che l’utilizzo di questo sacramentale è, fin
dall’inizio, riservato ai singoli Vescovi e ai soli sacerdoti che abbiano
ricevuto il permesso di usarlo.
Si evince, infatti, dalla nota Ex audientia Sanctissimi. Die 18 Maii
1890, posta a pag. 747 in Acta Sanctae Sedis, XXIII (1890-91), a

Quaderni A.I.E. 19 11 Maggio 2020


proposito delle indulgenze annesse all'impiego del sopraddetto
esorcismo, che esso è riservato esclusivamente ai Vescovi e ai
sacerdoti che legittimamente hanno ricevuto dai propri Ordinari
l'autorità per proferirlo (Santissimus D.N. LEO divina providentia PP.
XIII omnibus Reverendissimis Episcopis, nec non Sacerdotibus ab
Ordinariis suis legitime ad id auctoritatem habentibus ...).
Non diversamente si esprimono le rubriche del Caput III del titolo
dedicato agli esorcismi del Rituale Romano fino all’ultima edizione
tipica del 1952, impiegata nella Chiesa latina fino al 1998, ove si
legge: “Sequens exorcismus recitari potest ab Episcopis, nec non a
Sacerdotibus, qui ab Ordinariis suis ad id auctoritatem habeant” (Il
seguente esorcismo può essere recitato dai Vescovi, e così pure dai
Sacerdoti che dai loro Ordinari ne abbiano l’autorizzazione).
Anche le rubriche dell’Appendice I del nuovo Rituale, Supplicatio et
exorcismus qui adhiberi possunt in peculiaribus adiunctis Ecclesiae,
rimandano al giudizio del Vescovo diocesano l’utilizzo, quantomeno
pubblico, dell’esorcismo di cui ivi si tratta da parte di sacerdoti
all’interno del territorio sottoposto alla sua giurisdizione.
Per le ragioni sopra esposte e salvo diverso giudizio dato
dall’Autorità competente, riteniamo perciò che i sacerdoti, possano
usare l’esorcismo di Leone XIII solo dietro autorizzazione
dell’Ordinario del luogo.
Infine, ricordiamo ancora una volta che nelle grandi pestilenze che in
passato hanno afflitto larghi strati della società, la Chiesa in genere
non si è mai impegnata in azioni esorcistiche, ma, insieme alla carità
fattiva nei confronti delle persone bisognose, ha sempre ritenuto
necessaria la preghiera di riparazione dei peccati l’impegno per la
conversione personale e comunitaria, la manifestazione pubblica del
pentimento, la richiesta di perdono a Dio, la supplica per la fine delle
epidemie, le preci per i medici, gli ammalati e i moribondi e il
suffragio per i defunti.

Quaderni A.I.E. 19 12 Maggio 2020


ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ESORCISTI (A.I.E.)

CHIARIMENTI
SULL’ESORCISMO DI LEONE XIII

Roma, 14 aprile 2020

In questi ultimi giorni la nostra Associazione Internazionale


Esorcisti (A.I.E.) è stata oggetto di diversi attacchi mediatici da
parte di soggetti che, senza averne l'autorità, senza godere di
alcuna competenza in materia e, soprattutto, senza avere l'onestà di
chiederci dei chiarimenti o, quanto meno, di pubblicare per intero
le nostre affermazioni, hanno mosso accuse, fatto illazioni,
pronunciato offese e offerto giudizi inaccettabili sul piano
dottrinale e disciplinare. Per questa ragione riteniamo opportuno
porgere a tutti i Soci dell'A.I.E. e a quanti ne vorranno trarre
profitto, i seguenti chiarimenti.

[A] Quando si parla di “esorcismo di Leone XIII” a cosa ci si


può riferire?
Quando si parla di “esorcismo di Leone XIII” ci si può
riferire:
1) sia al testo originale Exorcismus in satanam et angelos
apostaticos iussu Leonis XIII P. M. editus, pubblicato in
Acta Sanctae Sedis, XXIII (1890-91), pp. 743-746;
2) sia al successivo adattamento operato dal Rituale Romano
nelle diverse edizioni tipiche pubblicate nel corso del secolo
XX. Nell’ultima di esse, pubblicata nel 1952 sotto il
pontificato di Papa Pio XII e in uso comune fino al 1998,

Quaderni A.I.E. 19 13 Maggio 2020


esso occupa il Caput III col titolo Exorcismus in satanam et
angelos apostaticos;
3) sia all’ulteriore elaborazione operata nel nuovo Rituale del
1998, De exorcismis et supplicationibus quibusdam
(DESQ), ove occupa l’Appendice I col titolo Supplicatio et
exorcismus qui adhiberi possunt in peculiaribus adiunctis
Ecclesiae.

[B] Qual è la natura dell’esorcismo di Leone XIII considerato


in ognuna delle tre versioni suddette?
L’esorcismo di Leone XIII, in tutte e tre le versioni suddette
appartiene al genere dei sacramentali, ossia a quei segni sacri
mediante i quali, come si legge nel Catechismo della Chiesa
Cattolica al n. 1667, “in aliquam sacramentorum imitationem,
effectus praesertim spirituales significantur et ex Ecclesiae
1
impetratione obtinentur” . Questa peculiare natura dell’esorcismo
di Leone XIII la si evince soprattutto da ciò che per tutte e tre le
sue versioni l’Autorità ecclesiastica afferma circa i suoi ministri
legittimamente deputati ad usarlo (vedi più sotto paragrafo D).

[C] Qual è la finalità dell’esorcismo di Leone XIII?


La finalità dell’esorcismo di Leone XIII, che tra l’altro
giustifica il suo legittimo impiego è la seguente:
1) in generale, contrastare, impedire o attenuare l’azione di
satana e degli altri angeli apostati quando questa azione si

1 “con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati soprattutto


effetti spirituali e, per impetrazione della Chiesa, ottenuti” [la traduzione è
nostra].
Quaderni A.I.E. 19 14 Maggio 2020
manifesta come persecuzione alla Chiesa (universale o in
una delle sue espressioni locali);
2) in particolare, quando l’azione del maligno prende di mira,
in forma straordinaria, cose date in uso all’uomo
(infestazione di luoghi, abitazioni, animali, ecc.).

[D] Chi è il ministro di questo sacramentale, ossia chi può


lecitamente usarlo?
L’utilizzo di questo sacramentale è, fin dall’inizio, riservato
ai singoli Vescovi e ai soli Sacerdoti che abbiano ricevuto il
permesso di usarlo. Su questo non esistono dubia iuris (dubbi di
diritto), essendo assai chiare le indicazioni date a riguardo
dall’Autorità ecclesiastica.
1) In ordine all’Exorcismus in satanam et angelos apostaticos
2
iussu Leonis XIII P. M. editus , pubblicato in Acta Sanctae
Sedis, XXIII (1890-91), pp. 743-746, anzitutto si ricava
chiaramente dal testo che si tratta di qualcosa riservato a chi
è insignito dell’Ordine sacro. Lo dimostrano le parole della
prece “Hinc tuo confisi præsidio ac tutela, sacri ministerii
nostri auctoritate, ad infestationes diabolicæ fraudis
repellendas in nomine Iesu Christi Dei et Domini nostri
3
fidentes et securi aggredimur” e la formula liturgica

2 Esorcismo contro Satana e gli angeli apostati, pubblicato per ordine


di Papa Leone XIII [la traduzione è nostra].
3 “Da ciò, contando sulla tua protezione e la tua tutela, per l'autorità
del nostro sacro ministero, al fine di respingere gli assalti dell'inganno
diabolico, nel nome del nostro Dio e Signore Gesù Cristo, fiduciosi e sicuri
muoviamo all'attacco” [la traduzione è nostra].
Quaderni A.I.E. 19 15 Maggio 2020
4
Dominus vobiscum. Et cum spiritu tuo impiegata nel
responsorio che la segue. Inoltre, dalla nota Ex audientia
Sanctissimi. Die 18 Maii 1890, posta a pag. 747 in Acta
Sanctae Sedis, XXIII (1890-91), a proposito delle
indulgenze annesse all'impiego del sopraddetto esorcismo,
si evince in modo incontestabile che esso è riservato
esclusivamente ai Vescovi e ai Sacerdoti che legittimamente
hanno ricevuto dai propri Ordinari l'autorità per proferirlo
(Santissimus D.N. LEO divina providentia PP. XIII omnibus
Reverendissimis Episcopis, nec non Sacerdotibus ab
5
Ordinariis suis legitime ad id auctoritatem habentibus ... ).
2) In ordine all’Exorcismus in satanam et angelos apostaticos
del Caput III del titolo dedicato agli esorcismi del Rituale
Romano fino all’ultima edizione tipica del 1952, impiegata
nella Chiesa latina fino al 1998, nella rubrica posta a sua
premessa si legge: “Sequens exorcismus recitari potest ab
Episcopis, nec non a Sacerdotibus, qui ab Ordinariis suis
6
ad id auctoritatem habeant” .
3) Quanto alla Supplicatio et exorcismus qui adhiberi possunt
7
in peculiaribus adiunctis Ecclesiae dell’Appendice I del
nuovo Rituale, la rubrica posta a sua premessa dice

4 Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.


5 “Il Santissimo Signore Nostro LEONE, per divina provvidenza
Papa XIII, a tutti i Reverendissimi Vescovi, e così pure ai Sacerdoti che, a
questo fine, hanno legittimamente ricevuto dai loro Ordinari l’autorità...” [la
traduzione è nostra].
6 “Il seguente esorcismo può essere recitato dai Vescovi, e così pure
dai Sacerdoti che, a questo fine, abbiano ricevuto dai loro Ordinari l’autorità”
[la traduzione è nostra].
Quaderni A.I.E. 19 16 Maggio 2020
espressamente: “Si Episcopus dioecesanus, in peculiaribus
rerum adiunctis, opportunum iudicat indicere adunationes
fidelium ad orandum, sub ductu et moderamine sacerdotis
8
…” .
Per le ragioni sopra esposte e salvo diverso giudizio dato
dall’Autorità competente (che in merito a questa questione è la sola
Sede Apostolica), è da ritenersi privo di legittimità fare uso
dell’esorcismo di Leone XIII senza essere insigniti dell’Ordine
sacro nel grado del presbiterato e senza godere del debito permesso
dell’Ordinario.

[E] Gli esorcisti necessitano di un permesso da parte del loro


Vescovo per usare questo esorcismo?
No, in quanto è per sé incluso nella licenza che viene loro
conferita. Ciò lo si giustifica dal fatto che l’esorcismo di Leone
XIII era incluso nel Titolo del Rituale Romano relativo agli
esorcismi e continua ad esserlo nel nuovo Rituale De exorcismis et
supplicationibus quibusdam (DESQ). Si tenga presente che nessun
fine è raggiungibile senza i mezzi adeguati e che le finalità
particolari di cui sopra al punto C, l’esorcista le consegue grazie
all’impiego di questo esorcismo, al cui utilizzo viene perciò
necessariamente deputato con il conferimento della licenza di
esorcizzare.

[F] Esistono abusi nell’impiego di questo esorcismo?

7 Supplica ed esorcismo che possono essere usati in particolari


circostanze della Chiesa [la traduzione è nostra].
8 “Se il Vescovo diocesano, in particolari circostanze giudica
opportuno indire riunioni di fedeli per pregare sotto la guida e la direzione del
sacerdote ...” [la traduzione è nostra].
Quaderni A.I.E. 19 17 Maggio 2020
Ne esistono parecchi. Tra questi il reiterato invito fatto ai
9
laici di usarlo come “preghiera privata” .
In alcuni casi, poi, si ricorre addirittura ad una falsificazione
dell’esorcismo di Leone XIII, introducendo una falsa rubrica (si
fuerit clericus), assente nel testo originale, e dando quindi ad
intendere che anche un laico lo può usare, essendogli sufficiente
omettere le parti riservate ai chierici, come si può vedere dagli
esempi sotto riportati.

9 L’esorcismo privato è lecito a tutti e specialmente ai ministri della


Chiesa. La sua efficacia non deriva dall’impetrazione della Chiesa, ma
unicamente dal beneplacito di Dio, in considerazione delle promesse di Cristo e
dei meriti di chi lo proferisce. È lecito usarlo quando il demonio tormenta con
tentazioni o causa vessazioni. Non esistono formule “ufficiali” di esorcismo
privato. Non rientra tra gli esorcismi privati la formula dell’esorcismo contro
satana e gli angeli ribelli, estratta da quella pubblicata per ordine del sommo
pontefice Leone XIII. Ai fedeli non è pertanto lecito usare tale formula «e
molto meno è lecito ad essi usare il testo integrale di questo esorcismo»
(Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera agli Ordinari riguardante le
norme sugli esorcismi, 29 settembre 1985), in
https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cf
aith_doc_19850924_exorcism_it.html) .

Quaderni A.I.E. 19 18 Maggio 2020


[G] Ma dal momento che Papa Leone XIII prescrisse al
termine della S. Messa la recita della preghiera a San Michele,
non aveva con questo già conferito ai laici la possibilità di
recitare l’esorcismo da lui composto?
Assolutamente no, in quanto si tratta di atti totalmente
differenti. Nel 1884 Papa Leone XIII decretò che le preghiere, che
già dal 1859 il Beato Papa Pio IX aveva stabilito fossero recitate in
Italia dopo la S. Messa a motivo degli attacchi a cui lo Stato
Pontificio era sottoposto, venissero recitate da tutti i cattolici del
mondo, sempre dopo la S. Messa, per difendere la Chiesa nella
crisi apertasi dopo la caduta di Roma nel 1870 e l’aprirsi della
“Questione Romana”. Dette preci, note come “Preci leonine”,
Quaderni A.I.E. 19 19 Maggio 2020
comprendono tre Ave Maria, una Salve Regina seguita da un
versetto e un responsorio, e una colletta che, dal 1886, chiede la
conversione dei peccatori e “la libertà e l'esaltazione della santa
Madre Chiesa”. Sempre nel 1886 da Papa Leone XIII fu introdotta
la preghiera a San Michele e nel 1904 papa Pio X aggiunse “Cuore
santissimo di Gesù. Abbi pietà di noi” da recitare tre volte
facoltativamente. La preghiera a San Michele introdotta da Papa
Leone XIII nel 1886 e che in tutta la Chiesa tutti hanno recitato
fino al 1964 (quando con la riforma della liturgia romana le Preci
leonine vennero eliminate), non è quindi da confondersi con
l’esorcismo da lui composto, riservato ai Vescovi e ai Sacerdoti
forniti di facoltà e pubblicato in Acta Sanctae Sedis, XXIII (1890-
91), pp. 743-746.

[H] Ci sono altre voci a proposito del ministro dell’esorcismo di


Leone XIII in linea con quanto scritto sopra, specie su chi è il
ministro di questo esorcismo?
Sì, tra questi si veda:
1) Ciò che esprime la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti,
nella pagina dedicata all’esorcismo
http://www.usccb.org/prayer-and-worship/sacraments-and-
sacramentals/sacramentals-blessings/exorcism.cfm alla
domanda: When would the rites contained in the
appendices be used, and by whom? risponde in ordine
all’Appendice I: «The prayers of supplication and exorcism
found in Appendix I ("A Supplication and Exorcism which
May be Used in Particular Circumstances of the Church")
may be likened to the prayers that Pope Leo XIII appended
to the previous rite of exorcism in 1890. The focus of these
prayers is to address and remedy any demonic influence on

Quaderni A.I.E. 19 20 Maggio 2020


places and things in particular, as well as to remedy attacks
against the Church in a more general way. As in the case of
a "major exorcism," the ordinary minister of these prayers
would be a priest appointed for this purpose or the bishop
himself.» (Come nel caso dell’ “esorcismo maggiore”, il
ministro ordinario di queste preghiere dovrà essere un
sacerdote nominato a questo scopo o lo stesso vescovo).
2) https://www.amicidomenicani.it/se-si-possa-recitare-
privatamente-l-esorcismo-di-leone-xiii/

NOTA CONCLUSIVA

La proibizione per i fedeli cristiani dell’uso dell’esorcismo


di Leone XIII, implicita nelle rubriche che lo accompagnano e
ribadita dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nella
Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi del 29
settembre 1985, non li priva in alcun modo di un’arma di difesa di
cui servirsi nella lotta contro il maligno perché sin dall’inizio il
suddetto esorcismo fu pensato e pubblicato dalla Santa Sede come
destinato esclusivamente al ministero dei Vescovi e dei Sacerdoti
aventi facoltà di impiegarlo. Esso quindi non è mai stata un’
“arma” protettiva utilizzabile dai fedeli cristiani che, tuttavia, come
si legge nella suddetta Lettera della Congregazione per la Dottrina
della Fede, sono sempre tenuti «a pregare affinché, come ci ha
insegnato Gesù, siano liberati dal male (cf. Mt 6,13)», nella quale
si rammenta inoltre ai Pastori il dovere di aiutarli in questa lotta
«richiamando quanto la tradizione della Chiesa insegna circa la
funzione che hanno propriamente i sacramenti e l'intercessione
della B.V. Maria, degli angeli e dei santi circa la lotta spirituale
dei cristiani contro gli spiriti maligni».
Quaderni A.I.E. 19 21 Maggio 2020
Ribadiamo che quanto sopra esposto sulla questione del
cosiddetto esorcismo di Leone XIII costituisce un giudizio
dottrinale, i cui elementi sono in sé così chiari da non permettere
che si sollevi un dubium iuris (dubbio di diritto). Nel caso si
persistesse a pensare il contrario di quanto qui è stato esposto,
l’unica strada onesta per risolvere definitivamente il problema è
rivolgersi alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti.
Facciamo, infine, presente, sulla base della comune
esperienza esorcistica, che l’uso illegittimo e improprio da parte di
Sacerdoti e fedeli laici di ogni formula esorcistica riservata
all’ambito liturgico, incluso l’esorcismo di Leone XIII, può avere
conseguenze spirituali più o meno gravi, compreso il divenire
causa occasionale di disturbi diabolici straordinari.

Quaderni A.I.E. 19 22 Maggio 2020


COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELL’A.I.E.
IN RIFERIMENTO A UNA LETTERA
DI MONS. CARLO MARIA VIGANÒ

Pubblicata sul blog del dott. Aldo Maria Valli


in data 20 aprile 2020

In ordine a ciò che Mons. Carlo Maria Viganò esprime, sul


10
blog del dott. Aldo Maria Valli, in data 20 aprile 2020 riporto i
seguenti rilievi.

1) Nella sua lettera, Mons. Viganò scrive che “chi ha voluto


aggiungere ulteriori precisazioni al primo comunicato
[dell’Associazione Internazionale Esorcisti] ha completamente
travisato le mie intenzioni, poiché né ho mai voluto coinvolgere i
laici in una preghiera pubblica, né chiedere ai Vescovi e ai
sacerdoti di esorcizzare degli ossessi, né tantomeno voler in
qualche modo «esorcizzare» il Coronavirus.”
Ebbene, il nostro comunicato del 9 aprile 2020 iniziava con
le seguenti parole: “In queste ultime settimane sono giunte alla
nostra Presidenza numerose richieste di chiarimento circa la
possibilità di impiegare l’esorcismo di Leone XIII per far fronte

10https://www.aldomariavalli.it/2020/04/20/lesorcismo-di-leone-xiii-il-
nulla-osta-del-cardinale-ratzinger-e-una-lettera-di-monsignor-vigano/amp/

Quaderni A.I.E. 19 23 Maggio 2020


11
alla grave tribolazione in cui oggi versa l’intera umanità” . Con
questa premessa facevamo riferimento a quanto avevamo già
pubblicato pressoché un mese prima sul nostro blog nel
comunicato del 13 marzo 2020: “Circa qualche proposta di
preghiera di liberazione o addirittura di esorcismo contro il
coronavirus - che in questi giorni è circolata sul web - esortiamo a
stare molto attenti. Tali proposte, se da una parte sembrano
attribuire direttamente la situazione presente ad un’azione
straordinaria del demonio - da affrontare perciò con gli esorcismi
- dall’altra lasciano intravedere come sottofondo una mentalità
magica della realtà, spingendo le persone a risolvere le loro
12
difficoltà ricercando le formule «più potenti ed efficaci»” .
Chi segue il nostro blog non ha avuto difficoltà a
comprendere questa connessione, mentre Mons. Viganò e gli altri,
che al pari di lui interpretano come nostro travisamento la sua
iniziativa, sembrano ignorare quel primo comunicato
dell’Associazione Internazionale Esorcisti del 13 marzo. E
siccome il comunicato del 13 marzo non è bastato a far desistere
diversi sacerdoti dall’idea di ricorrere all’esorcismo per far fronte
alla pandemia da Covid-19, ricorrendo alla nostra Associazione per
sapere se a tale scopo era possibile utilizzare anche l’esorcismo di
Leone XIII, il 9 aprile, quando abbiamo letto dell’invito di Mons.
Viganò a Vescovi e Sacerdoti di fare un esorcismo collettivo alle
ore 15.00 del Sabato Santo 11 aprile 2020, pur avendo compreso

11https://aiepressoffice.com/it/2020/04/09/comunicato-
dellassociazione-internazionale-esorcisti-circa-lutilizzo-dellesorcismo-di-leone-
xiii/
12https://aiepressoffice.com/it/2020/03/13/corona-virus-
comunicazione-della-presidenza-dellassociazione-internazionale-esorcisti-a-i-e/

Quaderni A.I.E. 19 24 Maggio 2020


che il fine dell’esorcismo proposto da Mons. Viganò non era il
coronavirus e pur non condividendo tale iniziativa per i suoi aspetti
incongruenti con la normativa ecclesiale e anche perché nel
frattempo eravamo venuti a conoscenza che alcuni Fedeli Laici
intendevano unirsi ai Vescovi e ai Sacerdoti nella recita esplicita
dell’esorcismo di Leone XIII, abbiamo prodotto un ulteriore
comunicato, affinché l’iniziativa di Mons. Viganò non gettasse
ulteriore confusione circa l’utilizzo di questo sacramentale, dando
in esso alcuni chiarimenti sulla sua natura, su chi ne è il ministro e
precisando: “nelle grandi pestilenze che in passato hanno afflitto
larghi strati della società, la Chiesa in genere non si è mai
impegnata in azioni esorcistiche, ma, insieme alla carità fattiva nei
confronti delle persone bisognose, ha sempre ritenuto necessaria
la preghiera di riparazione dei peccati, l’impegno per la
conversione personale e comunitaria, la manifestazione pubblica
del pentimento, la richiesta di perdono a Dio, la supplica per la
fine delle epidemie, le preci per i medici, gli ammalati e i
13
moribondi e il suffragio per i defunti” .

2) Mons. Viganò, che conclude la sua lettera dicendosi certo


che “Padre Francesco Bamonte vorrà quindi prendere atto dello
sconcerto e della confusione provocata nei laici e nei chierici dal
gesto avventato dell’Associazione, provvedendo con spirito di
cristiana umiltà a scusarmi pubblicamente con loro, così come
pubblicamente non ha esitato a disorientarli”, fonda le sue
affermazioni su una lettera del 3 dicembre 1987 firmata da Mons.

13https://aiepressoffice.com/it/2020/04/09/comunicato-
dellassociazione-internazionale-esorcisti-circa-lutilizzo-dellesorcismo-di-leone-
xiii/

Quaderni A.I.E. 19 25 Maggio 2020


Josef Clemens, a quel tempo segretario particolare del Cardinale
Ratzinger, in cui si afferma, per incarico dello stesso Cardinale,
che “nulla osta da parte del Magistero della Chiesa affinché i
fedeli recitino privatamente l'Esorcismo di Leone XIII a proprio
beneficio spirituale”.
Faccio notare che la lettera dattilografata del 3 dicembre
1987 non è protocollata, non si può leggere a chi è indirizzata e,
soprattutto, non si comprende a quale quesito esattamente voglia
rispondere.
Senza entrare in discussioni circa il valore giuridico di un
documento del genere, che per sé rappresenta una risposta privata
ad una persona privata e che dal 1987 ad oggi non è mai apparso in
alcuna pubblicazione ufficiale della Chiesa, rilevo ancora una volta
che l’esorcismo di Leone XIII non è una pia oratio, bensì un
sacramentale vero e proprio, la cui finalità è quella di contrastare,
impedire o attenuare l’azione di satana e degli altri angeli apostati,
o in generale, quando questa azione si manifesta come
persecuzione alla Chiesa (universale o in una delle sue espressioni
locali), o in particolare, quando l’azione del maligno prende di
mira, in forma straordinaria, cose date in uso all’uomo
(infestazione di luoghi, abitazioni, animali, ecc.). Questo
sacramentale, poi, è costituito da preci, in cui ci si rivolge
direttamente a Dio o a San Michele Arcangelo invocando il loro
intervento, e da comandi e obiurgationes (riprensioni) con cui si
apostrofa direttamente il demonio.
Tenendo presente questo, se la lettera del 3 dicembre 1987 è
autentica, ritengo che il Cardinale Ratzinger abbia voluto
semplicemente affermare che i Fedeli possono recitare
privatamente l’esorcismo di Leone XIII a proprio beneficio
spirituale allo stesso modo con cui, ad esempio, un Fedele, stando
Quaderni A.I.E. 19 26 Maggio 2020
a casa sua, può leggere e pregare per proprio conto i testi della
Santa Messa (letture, orazioni, prefazio, canone, ecc.) a vantaggio
della sua vita di fede, ma non certo con l’intenzione di celebrare il
Sacrificio Eucaristico.
Non ritengo, invece, plausibile che il Cardinale Ratzinger
abbia voluto affermare che i Fedeli (Laici e anche Sacerdoti, visto
che il termine “Fedele” senza altra specificazione comprende
entrambi) sono autorizzati a proferire l’esorcismo di Leone XIII in
quanto sacramentale, ossia secondo le finalità che la Chiesa gli
assegna e che sopra ho richiamato. Nessun sacramentale, infatti,
può essere proferito in forma “privata”, in quanto per sua natura
esso è sempre “pubblico”, ossia fatto a nome della Chiesa e il
sacramentale in questione, fino a dichiarazione contraria
dell’Autorità competente, è espressamente riservato solo ai
Vescovi e ai Sacerdoti che ne hanno ricevuto facoltà dai loro
Vescovi.
Diversamente il Cardinale Ratzinger si sarebbe messo in
contraddizione con ciò che chiaramente affermavano e affermano
le rubriche relative all’esorcismo di Leone XIII e ciò che lui stesso
ha dichiarato e disposto, come Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede, nella “Lettera agli Ordinari” del 29 settembre
14
1985 .

3) Tornando poi alla lettera di Mons. Viganò, leggendo


attentamente la richiesta che egli aveva fatto a tutti i Vescovi e
Sacerdoti per lo scorso Sabato Santo di recitare l'esorcismo di
Leone XIII alle 15.00 del pomeriggio, faccio notare che egli lo ha

14https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/
rc_con_cfaith_doc_19850924_exorcism_lt.html
Quaderni A.I.E. 19 27 Maggio 2020
proposto non come pia oratio, ma come sacramentale, per di più
potente.
Queste le sue parole: «Chiedo a tutti i Confratelli
nell'Episcopato e ai Sacerdoti di unirsi nella preghiera
dell'Esorcismo, consapevoli che questo potente sacramentale -
soprattutto se recitato con tutti gli altri Pastori - aiuterà la Chiesa
e il mondo nella lotta contro Satana». Ebbene, solo i Vescovi
ordinari di luogo possono chiedere una cosa simile ai Sacerdoti
della propria Diocesi e non un Vescovo privo di giurisdizione nei
loro confronti.

4) Resto, poi, molto perplesso quando nei siti che


propugnano un uso privato dell’esorcismo di Leone XIII da parte
di Sacerdoti sprovvisti di autorizzazione del proprio Vescovo e
addirittura di Fedeli Laici, si argomenta che si tratta di una
preghiera “molto efficace” contro il demonio. Da dove trarrebbe
questa efficacia? Dalle parole di cui è composta? Se sì, non
sarebbe questo superstizione? O l’esorcismo di Leone XIII è un
vero sacramentale e, come tale, trae la sua efficacia dell’essere
fatto in nomine Ecclesiae (ex opere operantis Ecclesiae), come del
resto avviene per ogni altra preghiera pubblica della Chiesa,
oppure non lo è, e allora la sua efficacia dipende esclusivamente
dall’ex opere operantis. In quest’ultimo caso, perché la recita di
detto esorcismo sarebbe “molto efficace” e da preferirsi ad altre
semplici preghiere di uso comune, come il Santo Rosario,
pronunciate con l’intenzione di essere liberati dal male diabolico?

Concludendo, visto che i nostri chiarimenti e le nostre


argomentazioni non erano stati da alcuni ritenuti soddisfacenti,

Quaderni A.I.E. 19 28 Maggio 2020


15
adducendo argomentazioni e finanche “prove” in contrario , al
fine di essere certi, come Associazione Internazionale Esorcisti, di
aver offerto un insegnamento sicuro e conforme al vero pensiero
della Chiesa, come anche per il bene dei Fedeli (Sacerdoti e Laici)
che ricorrono al nostro ministero, avevo già in data 20 aprile 2020
inviato alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti una lettera nella quale, chiedevo a quel Dicastero una
risposta d’autorità che risolva definitivamente la questione.
Considerando l’intervento fatto il 21 aprile 2020 da Mons.
Viganò sul blog di Aldo Maria Valli che ha affermato di
perdonarmi, ma sollecita in qualche modo le mie pubbliche scuse
per lo sconcerto e la confusione che a suo dire abbiamo provocato
nei Laici e nei Chierici con i nostri comunicati, la richiesta
precedentemente fatta alla Congregazione per il Culto Divino e la
Disciplina dei Sacramenti si è rivelata quanto mai opportuna.
Certamente Mons. Viganò ha ragione nel dire che la nostra
Associazione non ha alcuna autorità né disciplinare né dottrinale
delegatale dalla Sede Apostolica, ma prima di lui lo abbiamo
sempre ribadito noi. Basta leggere al riguardo ciò che dichiarano
circa il loro valore le stesse Linee guida per il ministero
16
dell’esorcismo alle pp. 10-11, lettera b e c .

15https://cooperatores-veritatis.org/2020/04/18/mons-vigano-e-don-
morselli-avevano-ragione-lesorcismo-di-leone-xiii-si-puo-fare/
16 «b) Le Linee Guida sono e restano un documento privato, destinato
all’uso interno della nostra Associazione. Esse non costituiscono
un’interpretazione autentica della disciplina della Chiesa in materia di
esorcismi, essendo essa riservata alla sola Autorità ecclesiastica competente.
Alle Linee Guida va attribuito soltanto un valore dottrinale, aperto a possibili
correzioni, miglioramenti ed integrazioni. c) La terza, conseguenza di quanto
sopra detto, è che le Linee Guida cedono di fronte a eventuali disposizioni con
le quali singoli Vescovi o Conferenze Episcopali intendessero regolare
Quaderni A.I.E. 19 29 Maggio 2020
Ma se è verissimo che non abbiamo, né possiamo avere,
alcuna autorità magisteriale e disciplinare da esercitare in nomine
Ecclesiae, non ci si può negare di avere una competenza dottrinale,
frutto di studio e di esperienza, quantomeno al pari di quella che
può essere riconosciuta a tante altre realtà ecclesiali. Ne sono prova
i non pochi biblisti, teologi, liturgisti e canonisti che sono membri
dell’Associazione Internazionale Esorcisti; i nostri Convegni, che
vedono la partecipazione anche di Vescovi e di Cardinali; i corsi di
formazione che ci sono richiesti da singoli Vescovi e da
Conferenze Episcopali; le Linee guida per il ministero
dell’esorcismo, passate al vaglio e giudicate positivamente dalle
Congregazioni vaticane per la Dottrina della Fede, per il Culto
Divino e per il Clero e che a breve saranno pubblicate in seconda
edizione.
Con questo, spero di essere stato chiaro nella mia
esposizione e di aver aggiornato in modo esauriente su questa seria
questione.
Concludo questa lettera con la serenità che attingiamo dalla
consapevolezza di non aver detto nulla di nostro, ma di esserci
basati nelle nostre considerazioni su testi ufficiali della Chiesa, e
con la fiducia che ci viene dall’aver fatto quello che in coscienza
era nostro dovere compiere dal momento che la nostra
Associazione ha tra i suoi fini statutari anche quello di promuovere
la prima formazione di base e la successiva formazione

l’esercizio del ministero degli esorcisti nell’ambito del territorio di loro


competenza. Questo significa, concretamente, che l’esorcista membro della
nostra Associazione dovrà attenersi a quelle disposizioni qualora si
differenziassero dalle indicazioni delle Linee Guida». [Associazione
Internazionale Esorcisti, Linee guida per il ministero degli esorcismi, Edizioni
Messaggero Padova, 2019, pp. 10-11].
Quaderni A.I.E. 19 30 Maggio 2020
permanente degli esorcisti, nonché la retta conoscenza di questo
ministero nel popolo di Dio (cfr. Statuto AIE, Art. 3 par. 1 e 4).
L’Immacolata Madre di Dio custodisca tutti nel suo Cuore
materno.

Roma, 23 aprile 2020

Padre Francesco Bamonte, icms


Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti

Quaderni A.I.E. 19 31 Maggio 2020


TESTIMONIANZE
CIRCA L’USO DELL’ESORCISMO DI LEONE XIII
DA PARTE DI CHI NON NE HA RICEVUTO
FACOLTÁ DALLA CHIESA

Testimonianza n. 1

Una volta venne da me una donna che sembrava soffrire di


violenti attacchi demoniaci. Le preghiere di liberazione non le
recavano alcun sollievo. Nel colloquio mi raccontò che, esortata da
un Sacerdote, recitava ogni giorno l'esorcismo di Leone XIII per
perorare la liberazione della sua nazione dalle forze demoniache.
Le risposi che recitando quell’esorcismo aveva ingaggiato
una lotta spirituale più grande di lei. Se lei attaccava il nemico,
senza il mandato della Chiesa, doveva anche aspettarsi che il
nemico «rispondesse al fuoco».
Ho usato un esempio per illustrare questo concetto.
Immagini di essere un soldato davanti al fronte nemico. Si
trova in pieno campo di battaglia. Ha lasciato la trincea e per sua
iniziativa personale corre da sola con una mitragliatrice incontro al
fronte nemico che avanza verso di lei con diversi carri armati.
Pensa di poter abbattere i carri armati nemici con la sola
mitragliatrice?
Cosa pensa che le accadrà? I carri armati nemici
prenderanno la mira e la abbatteranno.
In che modo avrebbe dovuto quindi reagire? Il suo posto
non è in prima linea. A lei spetta un altro compito: da un terreno
sicuro, deve sostenere nel suo modo proprio i combattenti di prima
linea. Se lei lavora lì, i combattenti di prima linea, che hanno una

Quaderni A.I.E. 19 32 Maggio 2020


maggiore esperienza, saranno più forti, più protetti e con una
maggior capacità offensiva da dispiegare al fronte.
Esprimo ora il concetto in modo analogo: se lei recita
l'esorcismo di Leone XIII, si schiera sul fronte di battaglia e
ingaggia una lotta solitaria contro le forze del demonio. Ma questa
lotta non è un gioco: il nemico è reale e al tempo stesso non
innocuo, come scrive l'apostolo Paolo: «Poiché non abbiamo a
combattere contro carne e sangue, ma contro i principati, contro le
potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli
spiriti maligni che sono nei luoghi celesti» (Ef 6,12). Lei
combattendo nel posto che non le compete, rischia grandemente
perché affronta un nemico che è più forte di lei da una posizione in
cui può essere facilmente sconfitta.
Quindi, cosa deve fare?
Nella battaglia spirituale dobbiamo applicare gli stessi
principi di una guerra terrena. I combattenti di prima linea
nell'esercito di Dio, sono i Vescovi e i Sacerdoti esorcisti. Hanno
un equipaggiamento diverso e godono di una speciale di protezione
di tutta la Chiesa.
Lei è una semplice fedele e non può attaccare direttamente e
personalmente il nemico con armi che non sono destinate a lei.
Non può recitare quindi l’esorcismo di Leone XIII che è un
sacramentale della Chiesa e nel quale si usa una forma imperativa
nei confronti del demonio che solo i Vescovi e i Sacerdoti che ne
hanno ricevuto autorizzazione dai propri Vescovi Ordinari possono
usare.
Sostenga i combattenti di prima linea con le sue preghiere.
Preghi Dio perché sconfigga il nemico. Si accontenti di recitare la
preghiera a san Michele Arcangelo e lo supplichi di lottare per noi
contro il nemico. E preghi la Beata Vergine Maria, vincitrice di

Quaderni A.I.E. 19 33 Maggio 2020


tutte le battaglie di Dio, che porterà alla vittoria. Reciti il Rosario.
Si confessi e partecipi alla Santa Messa regolarmente, e cerchi di
vivere la sua vita cristiana mantenendosi salda nella fermezza della
fede. Questo è il suo posto nella lotta spirituale.

Di lì a poco, questa donna tornò da me per raccontarmi che


stava già molto meglio e non molto tempo più tardi mi riferì che i
fenomeni di cui mi aveva parlato erano scomparsi.
Ho così imparato che il documento del 29 settembre 1985
redatto dal Cardinale Ratzinger, rappresenta un grande aiuto per
alcuni credenti perché evitino di esporsi con negligenza o
incautamente agli attacchi del demonio ritenendo erroneamente,
anche se con le migliori intenzioni, che usando l’esorcismo di
Leone XIII possano liberare il mondo dalle potenze del male.
Quando il Cardinale Ratzinger vieta ai fedeli di recitarlo, intende
quindi proteggerli e difenderli dagli attacchi del nemico, per loro
imprevedibili.
Nei casi summenzionati, è stato per me un valido aiuto porre
la seguente domanda: «A chi volete obbedire: a un Sacerdote che
vi dice che potete usare l'esorcismo di Leone XIII per combattere il
demonio o all’Autorità della Chiesa che ve lo vieta?». Questa
domanda ha aiutato numerose persone a liberarsi da un grande
peso.
(Don Martin Ramoser)

Quaderni A.I.E. 19 34 Maggio 2020


Testimonianza n. 2

Per motivi di riservatezza manteniamo l’anonimato


dell’autrice della presente testimonianza e omettiamo quei
riferimenti che permetterebbero di identificarla.

Reverendo Padre Francesco Bamonte, ho seguito la vicenda


circa l’uso dell’esorcismo di Leone XIII e spero con queste poche
righe di aiutare tutti a riflettere.
Vorrei con molta semplicità e umiltà, ma soprattutto nella
verità, condividere la mia esperienza di vita.
Il dono della vita mi è stato dato da Dio in un paese
dell’America Latina e oggi sono una Consacrata nella Vita
Religiosa. Come è ben risaputo, in tante zone di questo bellissimo
continente si pratica largamente la stregoneria, la magia nera, la
santeria, lo spiritismo e tante altre pratiche esoteriche.
Sono nata in una famiglia nella quale si esercitava
tranquillamente la magia nera, lo spiritismo e addirittura erano stati
realizzati patti con il demonio: uno lo aveva fatto la mia nonna
materna, un altro mio padre. Sono nata e cresciuta in questa realtà
aberrante, come se fosse la cosa più normale del mondo. All’età di
5 anni ho subito la prima violenza sessuale, in un rituale di
iniziazione -con profanazione dell’Eucaristia- al quale fui costretta
a partecipare e a cui ne seguirono molti altri per 5-6 anni.
Sin dall’inizio fui considerata la prescelta, l’ “eletta”, colei
che alla morte della nonna avrebbe dovuto continuare le sue opere
di stregoneria. Dato l’ambiente familiare nel quale vivevo imparai
gradualmente, come se fosse un fatto del tutto normale l’uso del
pendolino, della tavola ouija per evocare i defunti, la

Quaderni A.I.E. 19 35 Maggio 2020


consacrazione dei bambini agli spiriti nel ventre delle donne in
gravidanza, come fare malefici e tante altre cose di questo genere.
Nella mia classe ero l’unica bambina a non aver ricevuto il
Battesimo e questo, spesso, diventava per me motivo di disagio,
perché mi sentivo diversa dagli altri alunni. Cominciai a desiderare
di ricevere il Battesimo, ma senza manifestarlo ai miei genitori. Il
desiderio del Battesimo, però, era motivato anche da un sincero
sentimento d’amore che stava crescendo nel mio cuore nei
confronti di Gesù e dal desiderio di diventare cristiana, entrando a
far parte della Chiesa.
Un giorno -avevo 6 anni- seppi di un grande raduno
organizzato da un Sacerdote in una parrocchia, un po' distante dalla
mia. In quella occasione sarebbero state battezzate tante persone,
bambini e adulti.
Celebrazioni collettive di Battesimi, amministrati ad adulti e
a bambini, circa 40 anni fa erano molto usuali in alcune zone del
Sud America, da parte di Sacerdoti missionari, proprio perché il
Sud America era considerata da loro “terra di missione”.
All’insaputa dei miei genitori e di mia nonna, riuscii a
convincere il cugino di mio padre e sua moglie ad accompagnarmi
a quel raduno, dove chiunque, non battezzato (sia i bambini portati
dai genitori, sia gli adulti), poteva ricevere questo sacramento,
senza alcuna preparazione previa e senza nemmeno che il parroco
lo conoscesse.
Al momento del Battesimo, che si svolse in una cattedrale
(che era anche chiesa parrocchiale), mi confusi con tutti gli altri
battezzandi e ricevetti anch’io, con grande gioia, il sacramento.
Mio cugino e la moglie mi fecero da padrino e madrina.
Al termine della celebrazione tutti i battezzati venivano
censiti nel registro parrocchiale dei Battesimi.

Quaderni A.I.E. 19 36 Maggio 2020


Dopo il Battesimo, cominciai a frequentare spontaneamente
la Santa Messa festiva nella mia parrocchia, ma vi andavo da sola,
perché i miei genitori non vi partecipavano. Dopo un anno circa
volli iniziare il cammino di preparazione alla Prima Confessione e
alla Prima Comunione, che ho ricevuto all’età di 9 anni. I miei
genitori non parteciparono alla Messa in cui ricevetti la Prima
Comunione e non permisero che io fossi festeggiata da alcuno.
Nonostante ciò, da quel momento cominciai a sentire nel mio cuore
un amore sempre più grande per Gesù; e, sebbene continuassi a
essere coinvolta nella realizzazione delle pratiche magiche,
provavo un disagio crescente, ogni volta che le facevo. Mi sentivo,
al contempo, attratta dalle attività parrocchiali e, all’età di 10 anni,
mi resi disponibile per aiutare alla mensa dei poveri e al
dispensario farmaceutico della parrocchia. Entrai anche a far parte
del coro parrocchiale.
Il senso di disagio crescente, che sentivo nei confronti delle
pratiche magiche, giunse a un punto tale che, all’età di 11 anni,
rinunciai definitivamente ad esse. Nel mio cuore entrò in
abbondanza la pace e la serenità, che scaturiscono dal sentirsi
accolti, amati e perdonati da Dio. Contemporaneamente, però, in
seguito al mio rifiuto di prestarmi ancora alle pratiche magiche e ai
riti di stregoneria, si scatenò una fortissima reazione da parte dei
miei familiari, che si manifestò in un continuo tentativo di farmi
desistere dalla scelta fatta: mi parlavano sempre del demonio come
di un “buon amico”, al quale si doveva obbedire; lui, in cambio, mi
avrebbe fatto dono di tante cose, compresa la salute. Dovevo solo
consegnargli continuamente la mia anima e servirlo fedelmente. Mi
rifiutai decisamente e, insieme alle persecuzioni familiari, si
aggiunse quasi subito una guerra aperta e tremenda nei miei
confronti da parte del demonio, che di notte mi assaliva con

Quaderni A.I.E. 19 37 Maggio 2020


vessazioni fisiche: cercava di soffocarmi, mi bloccava nel letto;
oppure mi procurava un peso tremendo sul petto, tanto che mi
sentivo schiacciare; mi appariva sotto forme mostruose e mi diceva
che ero sua e non mi avrebbe mai lasciata; altre volte provocava
forti rumori in casa per impedirmi di dormire. Reagivo con la
preghiera e, dopo una lotta estenuante, finalmente desisteva. Potrei
raccontare ancora tante altre cose che mi rendevano la vita assai
difficile, però ritengo che non sia qui né il luogo né il momento
adatto. È importante, però, sapere che nel frattempo ero diventata
catechista dei piccoli e nel mio cuore cominciò a manifestarsi il
desiderio di donarmi totalmente a Gesù nella Vita consacrata, in un
Istituto religioso. Tale desiderio si realizzò all’età di 17 anni,
quando entrai nell’Aspirandato di un Istituto religioso. Per la mia
famiglia fu una vergogna, un disonore, un’onta che ancora oggi
desiderano farmi pagare, operando rituali di maledizione contro di
me. Questo gesto, infatti, fu considerato anche un sacrilegio, ed
essi, nei loro riti, mi offrono continuamente a satana, chiedendogli
tutto il male possibile nei miei confronti. Sono trascorsi 23 anni da
allora: nel frattempo sono diventata Suora, consacrandomi per
sempre a Gesù con la professione perpetua dei Voti religiosi.
Attualmente offro a Lui l’esperienza di continui malesseri fisici -
che i medici non sanno diagnosticare- e di visite notturne del
maligno, che prosegue a tormentarmi con le sue vessazioni. La
preghiera e gli esorcismi della Chiesa mi sono però di grande aiuto
in questa lotta.
Mi chiederete: che c’entrano queste cose con l’uso
dell’esorcismo di Leone XIII?
Vi narro un fatto che, a mio parere, dimostra come non
possiamo sfidare il demonio con iniziative personali o con armi

Quaderni A.I.E. 19 38 Maggio 2020


che la Chiesa mette solo nelle mani dei Vescovi e di Sacerdoti che
ne hanno ricevuto legittima facoltà dai propri Vescovi.
Nella casa di mia nonna si svolgevano messe nere e rituali
in cui venivano sacrificati animali e profanate le Ostie consacrate
che si procurava tramite dei bambini che le portavano via di
nascosto al momento della distribuzione eucaristica e che ella
ricompensava con denaro (a quest’ultima nefandezza della nonna
io non mi sono mai voluta prestare, nonostante me lo avesse
chiesto più volte). Un giorno alcuni di questi fatti che accadevano
in casa di mia nonna arrivarono alle orecchie del nuovo parroco,
giovane e inesperto. Senza preavviso, si presentò immediatamente
in casa di mia nonna con un secchiello di acqua benedetta e
l’aspersorio in mano. «Cosa fate in questa casa? Adesso ci penso
io!», esclamò l’ingenuo sacerdote. Mia nonna lo lasciò entrare, gli
permise di benedire e di fare tutte le sue preghiere. Alla fine, con
un sorriso perfido, gli domandò come stavano i suoi parenti e gli
raccomandò di salutarli. Il parroco era appena giunto in canonica,
quando ricevette una telefonata: veniva informato che suo padre,
recatosi in campagna, non era più tornato ed era introvabile.
Trascorsero sei giorni di inutili ricerche, quando fu ritrovato morto.
Sul terreno e sul suo corpo vi erano evidenti tracce di un rituale
satanico. Il giovane parroco, poco tempo dopo, cadde in una
tremenda depressione e dovette essere rimosso dalla guida della
parrocchia.
Vengo ora a me. Da anni sono sottoposta regolarmente ad
esorcismi per essere aiutata nelle continue vessazioni del maligno,
che sperimento nella mia carne e so quanto sono delicate e
umilianti le cose che possono venire alla luce o accadere durante
un esorcismo.

Quaderni A.I.E. 19 39 Maggio 2020


Immagino, anzitutto, i possibili traumi psicologici che ne
conseguirebbero se l’esorcismo fosse qualcosa che ogni persona,
senza aver ricevuto una preparazione adeguata e senza che sia stata
verificata la sua capacità ad assumersi un tale compito, facesse
senza un mandato espresso da parte della Chiesa.
Inoltre, temo, per la mia esperienza, che si aprirebbero delle
porte, attraverso le quali queste persone sarebbero attaccate in
maniera molto forte dal demonio, divenendo a loro volta sue
vittime e bisognose anch’esse di esorcismi.
Spesso, infatti, giungono alle Comunità monastiche richieste
di preghiere in favore di persone sottoposte a esorcismi da
Sacerdoti autorizzati. Queste richieste danno molto fastidio ai
demoni, i quali cercano di vendicarsi su quelle Comunità e non è
raro che Dio, per i fini misteriosi della sua Provvidenza, a volte
permetta delle loro azioni di disturbo. Ora, se questi “disturbi” si
verificano quando si fanno semplici preghiere quotidiane nelle
quali si affidano le persone tormentate dal maligno alla Madonna e
si offrono per loro sacrifici giornalieri, mi chiedo che cosa
potrebbe accadere se qualcuno, senza godere della protezione
assicurata da un mandato ufficiale della Chiesa, cominciasse a fare
esorcismi, anche senza rivolgersi direttamente al demonio, ma
semplicemente invocando l’aiuto di Dio servendosi di quelle che
nel rito degli esorcismi della Chiesa sono definite “formule
deprecative!”.
Nel mandato ricevuto dal Sacerdote esorcista scorgo la
figura materna della Chiesa, che non abbandona mai i suoi figli e
vi vedo la cura e la preghiera di tutta la Chiesa: non del singolo che
opera in maniera privata e autonoma, ma l’unità e la forza della
comunione ecclesiale.

Quaderni A.I.E. 19 40 Maggio 2020


Affido alla Madonna queste poche righe, che spero possano
servire al bene di tante anime, nel desiderio che questo bene possa
in qualche modo ridondare anche per la salvezza dei miei
famigliari, ai quali ho sempre perdonato e di cuore perdono. Con
questa intenzione concludo con l’antica preghiera per mezzo della
quale i primi cristiani chiedevano l’intervento della Madre celeste:

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,


Santa Madre di Dio,
non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

Quaderni A.I.E. 19 41 Maggio 2020


PRESENTAZIONE DEL VOLUME:
«CRISTIANESIMO CONTEMPORANEO
A CONFRONTO CON ESOTERISMO,
OCCULTISMO, SATANISMO»

Nel giugno 2020 per la Collana: “Studi dell’Associazione


Internazionale Esorcisti”, editi dalle Edizioni Messaggero Padova,
padre Francesco Bamonte, Presidente dell’Associazione,
pubblicherà il volume: «Cristianesimo contemporaneo a confronto
con esoterismo, occultismo, satanismo». Di seguito la
presentazione che egli riporta nell’Introduzione dell’opera.

Si moltiplicano, nella società odierna, associazioni e gruppi


che propongono “iniziazioni”, mirate a introdurre in percorsi
esoterici che promettono conoscenze di tradizioni sapienziali
antichissime, potenziamento e realizzazione di sé (MPU:
Movimenti del Potenziale Umano), contatti con “forze occulte” che
collaborerebbero alla creazione di un “nuovo futuro” per l’umanità,
elevazione spirituale, poteri eccezionali. Questi ultimi, poi, più che
come poteri straordinari vengono presentati come capacità latenti
in ogni uomo, che si possono far emergere e sviluppare attraverso
determinate tecniche, formule e riti periodicamente rinnovati e
simbologie ed emblemi continuamente ripresi.
Al tempo odierno un numero crescente di adolescenti e di
giovani è affascinato irresistibilmente non solo dalla conoscenza
dell’esoterismo, ma dal voler sperimentare quello che esso insegna:
essi rimangono abbacinati soprattutto dalla promessa di una facile
acquisizione di tali poteri. Si tratta di promesse molto allettanti, ma
che nascondono pericoli incalcolabili. Sin dall’inizio della storia

Quaderni A.I.E. 19 42 Maggio 2020


umana, infatti, l’«angelo delle tenebre», nel suo incessante
tentativo di fuorviare gli uomini, si camuffa purtroppo da «angelo
di luce» e provoca abbondantemente danni morali, spirituali e
fisici.
Sempre più insistentemente, inoltre, si insinua l’idea di un
esoterismo compatibile con la Fede e con i principi cristiani: un
esoterismo cristiano. In merito a ciò il presente volume - dall’inizio
alla fine - dimostra in maniera inequivocabile l’assoluta
contraddittorietà di tale affermazione.
Davanti a tanta confusione e ai pericoli che l’esoterismo
comporta per la vita dei fedeli, ho voluto rispondere alla pressante
richiesta giuntami da Sacerdoti, Religiosi e Religiose, operatori
pastorali, genitori, catechisti, educatori e formatori cristiani, di
offrire un testo nel quale vengano individuate le radici profonde
del problema e siano esposti chiari criteri di discernimento, per
distinguere i principi della Rivelazione e della Fede cristiana da
quelli dell’esoterismo, sottolineando con forza come la mentalità e
la pratica dell’esoterismo siano totalmente incompatibili con la
Fede e con la vita del cristiano.
L’esoterismo non è né un aiuto, né un potenziamento, né un
approfondimento del cristianesimo - come alcuni esoteristi,
cosiddetti cristiani, sostengono - al contrario rappresenta una vera e
propria paganizzazione e dissoluzione della Fede cristiana.
L’esoterismo non si può nemmeno distinguere in buono e
benefico (a servizio del bene) e cattivo e malefico (al servizio del
male), come affermano altri. L’esoterismo, come è diffusamente
comprovato in questo volume, ha infatti un inscindibile legame con
l’occultismo e con la magia, pratiche intrinsecamente cattive e
aborrite da Dio nella Sacra Scrittura.

Quaderni A.I.E. 19 43 Maggio 2020


La visione di Dio, dell’uomo e del cosmo dell’esoterismo
non è cristiana, in quanto è una mescolanza di dottrine pagane e
gnostiche, di concezioni quali il monismo, il deismo, il panteismo,
il naturalismo e di pratiche magiche o divinatorie come la magia
dell’antico Egitto, l’alchimia, la teurgia, lo spiritismo, l’astrologia,
le numerologie cabalistiche, la teosofia, l’antroposofia, il sufismo,
la stregoneria, sino al suo punto estremo del satanismo.
Oggi l’esoterismo è notoriamente coltivato, praticato e
promosso da notabili, collocati ai “punti alti” della società. Essi,
mentre ufficialmente si presentano quali garanti di un sano
laicismo, in realtà si richiamano a una filosofia di vita che ha le sue
radici nei principi sottesi all’esoterismo, che vengono da loro
diffusi capillarmente, in modo tale che entrino a far parte della
mentalità, dello stile di vita e dell’agire individuale e sociale delle
persone, senza che esse ne siano consapevoli. Questo tragico
rifiuto - o comunque stravolgimento - del cristianesimo (che
sopravvive come pura “facciata”, svuotato della sua fecondità e
originalità) viene presentato addirittura come progresso e conquista
di civiltà. Eppure l’Occidente deve proprio al cristianesimo i suoi
migliori traguardi, umani e trascendenti: il conseguimento delle più
alte vette di spiritualità; le più nobili opere di amore e di carità
verso i poveri e i sofferenti; le più stupende espressioni della
bellezza di Dio nell’arte, nella musica, nell’architettura, nella
letteratura; le più strenue difese della dignità della persona umana e
della pari dignità tra l’uomo e la donna, secondo la rivelazione
biblica; la promozione del vero progresso civile, morale e
spirituale dei popoli e delle nazioni.
Uno degli aspetti più significativi e caratteristici
dell’esoterismo è poi costituito dal suo modo - ossessivo e rituale
nello stesso tempo - di rapportarsi al sesso, che viene visto come il

Quaderni A.I.E. 19 44 Maggio 2020


mezzo necessario per eccellenza per impadronirsi di grandi energie,
da impiegare per gli scopi che il mago o il capo-setta di turno
intende raggiungere. Ovviamente il contesto è di una unione
sessuale non vissuta nell’ambito del matrimonio, ma in un contesto
di peccato (fornicazione, adulterio, con partner occasionali, con i
membri di una setta, nel contesto della pedofilia, ecc.). Dal sesso
esercitato “esotericamente” derivano tutte le aberrazioni dei
sacrifici rituali (anche umani) e del satanismo. In un’epoca come la
nostra, dove il sesso è considerato come esclusivo mezzo di piacere
e di divertimento, possiamo quindi immaginare quanto successo
abbia la pratica della cosiddetta “magia sessuale”, permettendo
così al maligno di radicarsi profondamente nella vita di chi lo
pratica e anche di chi lo subisce inconsapevolmente - senza sapere,
cioè, che il suo partner lo mette in atto quando si congiungono
sessualmente -.
L’esoterismo, di per sé, è riservato a pochi “eletti”: come
mai, allora, oggi assistiamo a una massiccia proposta di tali
pratiche, nei confronti delle nuove generazioni? Il piano è ben
concepito. Si tratta di portare i bambini, i ragazzi e i giovani a un
primo approccio generico all’esoterismo. Il fine principale di tale
progetto non è esclusivamente e principalmente il business, ma è
innanzitutto quello di condurre il maggior numero possibile di quei
bambini, ragazzi e giovani, diventati adulti, all’interno dei circoli
esoterici, chiusi ai “profani”.
In che modo viene realizzato questo piano inquietante?
Partendo da quel che per i bambini, i ragazzi e i giovani è più
facilmente accessibile e da cui sono più attratti, cioè fumetti,
cartoni animati, videogiochi, libri, romanzi, film, telefilm, mass-
media, internet, concerti musicali, ecc. Attraverso questi mezzi la
pseudocultura dei “poteri esoterici” bombarda continuamente la

Quaderni A.I.E. 19 45 Maggio 2020


mente delle nuove generazioni le quali, abituate così, sin dai primi
anni di vita, alla familiarità con le immagini e con il linguaggio
esoterico e occultista, in età adulta saranno con estrema facilità
indotti a entrare in gruppi, circoli o associazioni che hanno fatto
dell’esoterismo la propria spiritualità e dei riti occulti una nuova
“liturgia”, sostitutiva alla pratica della genuina Fede cristiana.
L’esoterismo e l’occultismo diventeranno, così, l’alternativa al
cristianesimo; oppure deformeranno l’atteggiamento interiore di
chi prega e partecipa alle celebrazioni liturgiche, svuotando
totalmente il cuore della Fede e del sentimento cristiano, per
impregnarlo di spirito magico.
L’altro grave fenomeno è quello di proporre l’esoterismo in
chiave positiva. La stregoneria, ad esempio, da sempre considerata
intrinsecamente malefica, viene oggi presentata sotto un aspetto
positivo, affascinante, quasi come una religione della natura e
come una promozione della donna, confondendo nelle menti e nei
cuori delle nuove generazioni il concetto di bene e di male.
Si moltiplicano anche siti internet che promuovono la magia
e la stregoneria e prolificano festival e convegni sull’esoterismo,
promossi con grande slancio dai loro cultori.
Tutto ciò inoltre non fa che favorire sempre più, nella
società odierna, l’ “industria” della magia. Oggi, come nel passato,
molti si affidano a maghi, cartomanti, astrologi, medium,
chiromanti, fattucchieri, cercando da essi la facile soluzione ai
problemi della vita o persino il male degli altri.
I profondi danni che quotidianamente devono cercare di
sanare i Sacerdoti che hanno ricevuto dalla Chiesa il ministero
dell’esorcismo - aiutando persone coinvolte nelle diverse forme di
occultismo - sono la testimonianza palese che nel mondo della
magia non tutto è solo imbroglio e inganno: può esserci talvolta, in

Quaderni A.I.E. 19 46 Maggio 2020


tali pratiche, un intervento straordinario del maligno, che può
provocare sulle persone fenomeni di vessazione, ossessione o
possessione diabolica e sui luoghi fenomeni di infestazione locale.
Tuttavia, anche se vanno distinti gli “autentici maghi” - che
sono veri operatori dell’occulto - da altri sedicenti taumaturghi (in
realtà truffatori, che investono solo sulla loro abilità manipolatoria
delle coscienze, sperando di estorcere denaro) è indubitabile che
l’azione di un mago sia in se stessa sempre dannosa sul piano
morale: il cliente, che si rivolge a questi sedicenti “ministri
dell’occulto”, ritiene, infatti, il loro operato una vera ed efficace
“magia”. Chiedendo la loro opera, detti clienti offendono perciò
gravemente Dio.
Questo volume vuole pertanto essere un sussidio, offerto
agli operatori pastorali, per una attenta riflessione sul fenomeno
magico e sui rimedi da mettere in atto.
Qualcuno, scorrendo queste pagine, si renderà
probabilmente conto di come l’esoterismo si sia infiltrato nella
mentalità di tanta gente, più di quanto non si pensi, e maturerà il
sincero desiderio di contribuire personalmente al risanamento di
questo male che forti poteri non cristiani cercano di promuovere
con ogni strumento e con enormi risorse finanziarie nella società al
fine di demolire i valori religiosi che hanno retto per duemila anni
l’Occidente.
A mio parere, per prevenire efficacemente il fenomeno
dell’esoterismo, è necessario che nella Chiesa ci si impegni su tre
aspetti fondamentali: la vita di preghiera, la formazione cristiana,
la carità fattiva. La prima favorendo autentiche scuole di
preghiera, nelle quali si insegni di nuovo ai cristiani a pregare; la
seconda con scuole di formazione, nelle quali si insegnino ai
cristiani i principi della propria fede; la terza con scuole di carità,

Quaderni A.I.E. 19 47 Maggio 2020


nelle quali si educhino i fedeli a mettere in pratica il
comandamento dell’amore.
Questo volume vuole essere anche un’occasione di attenta
riflessione per coloro che, nel mondo dell’esoterismo, sono alla
ricerca sincera della Verità. Auspico che essi possano, con
immensa gioia, fare la sorprendente scoperta - accogliendo il
Cristo, Figlio di Dio fatto uomo e del cristianesimo, libero da ogni
forma di esoterismo - di un percorso nuovo, bellissimo,
affascinante e molto più solido, certo e gratificante di quello
esoterico; un percorso che non ostacolerà la realizzazione delle
loro più nobili e alte aspirazioni, ma al contrario la faciliterà. Che
la Vergine Maria, loro Madre, possa concedere, con la sua materna
intercessione presso Dio, questa grazia a questi suoi figli e nostri
fratelli.

Quaderni A.I.E. 19 48 Maggio 2020


L’ESOTERISMO
E IL “FENOMENO” HARRY POTTER

Studio di padre Francesco Bamonte,


Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti

Roma
8 maggio 2020

I romanzi di Harry Potter e le loro trasposizioni


cinematografiche curate fin nei minimi particolari per renderle il
più possibile avvincenti, sono il prodotto di un chiaro e allarmante
progetto di indottrinamento all’esoterismo delle nuove generazioni.
Sicuramente non si vuole condannare chi legge ed è
affascinato da Harry Potter né affermare che tutti coloro che
leggono Harry Potter sono automaticamente seguaci del mondo
esoterico; tuttavia un’analisi attenta di ogni dettaglio dei romanzi
di Harry Potter17 fa emergere in modo evidente non l’obiettivo di

17 Interessante la forte polemica alimentata dalle concezioni religiose e


ideologiche dell’autrice: in una “conferenza stampa ella ebbe a fare
affermazioni "forti" sul fatto che i suoi libri aiuterebbero i bambini a liberarsi
dal Cristianesimo: per altro, però ella ha anche affermato che, pur non essendo
praticante, tuttavia ha un retroterra e una educazione cristiana che non rinnega
nei suoi principi etici generali”. Pertanto, è più che ragionevole il sospetto che i
suoi libri non siano solo favole, e innocenti storie fantasy ma “che abbiano
anche un intento ideologico nascosto molto meno innocente” (cfr.
www.giovannidesio.it/brevi/Harry%20Potter%20un%20pericolo.htm); Joanne
Kathleen Rowling ha scritto la serie di sette romanzi su Harry Potter,
pubblicata in italiano da Salani, che comprende:
1. Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the Philosopher’s
Stone, nella versione statunitense Harry Potter and the Sorcerer’s Stone), uscito
nel 1997 nel Regno Unito e nel 1998 in Italia
Quaderni A.I.E. 19 49 Maggio 2020
proporre alle nuove generazioni delle semplici favole, ma di
suscitare in loro una visione del mondo strettamente legata ai
principi dell’esoterismo in tutte le sue espressioni, al fine di
orientarli verso una concezione dell’uomo, della vita e
dell’universo, che li induca alla conoscenza dell’esoterismo e alla
pratica dell’occultismo.
È evidente come la “saga” di Harry Potter sia diventata un
vero e proprio fenomeno, un successo librario mondiale che ha
dato vita ad un vero e proprio mondo (film, videogames, parchi e
stores a tema): insomma si può parlare di una vera e propria
“generazione potteriana”. Concepita secondo una strategia
letteraria costruita su un duplice genere, contiene in sé tutti i
canoni del genere “fantasy” e quelli del genere classico del
romanzo di formazione, come tante altre serie di saghe. Tuttavia in
questa si notano oggettivamente delle differenze, tra le quali, la più
evidente è l’ambientazione delle storie. Non ci troviamo, infatti,
come di solito avviene, in un’epoca diversa dalla nostra, passata o
futura, o in mondi e universi diversi, ma tutto si svolge nel nostro
mondo e nella nostra realtà contemporanea (1980-2017). Quindi
questo mondo magico convive in forma nascosta, occulta, con la

2. Harry Potter e la camera dei segreti (Harry Potter and the Chamber
of Secrets), del 1998, pubblicato nel 1999 in Italia
3. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the
Prisoner of Azkaban), nel 1999, pubblicato nel 2000 in Italia
4. Harry Potter e il calice di fuoco (Harry Potter and the Goblet of Fire)
nel 2000, nel 2001 in Italia
5. Harry Potter e l’Ordine della Fenice (Harry Potter and the Order of
the Phoenix), uscito nel 2003
6. Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half-
blood Prince), uscito in lingua inglese nel 2005 e in italiano nel 2006
7. Harry Potter e i Doni della Morte (Harry Potter and the Deathly
Hallows), uscito in lingua inglese sabato 21 luglio 2007 e in italiano sabato 4
gennaio 2008.
Quaderni A.I.E. 19 50 Maggio 2020
nostra realtà quotidiana, con persone comuni, senza nessun potere
magico (i babbani)18.
Questa ambientazione mista, dove fantasy e realtà si
sovrappongono e si compenetrano, può rappresentare, da un punto
di vista psicologico, un serio pericolo soprattutto per ragazzi/
adolescenti. Infatti, si rischia, e ci sono molti casi registrati, di
scivolare nella trappola dell’emulazione di forme, riti e soprattutto
pratiche, che sono tutt’altro che innocue e innocenti19. Sto
cercando infatti di mettere in guardia proprio da questo genere di
“influenze” pericolose soprattutto per bambini e adolescenti.
Chiunque svolga un qualche ruolo educativo può facilmente
rendersi conto di quei pericoli che secondo me si nascondono
dietro l’apparenza di una innocente narrazione fantastica

18 «Apparentemente ci potrebbe sembrare di essere sulla scia


inoffensiva delle antiche fiabe (rendersi invisibile, far apparire dell'oro,
ringiovanire o invecchiare); questo contribuisce al fascino di questa saga. Ma
non è così. In effetti, leggendo una fiaba tradizionale ci accorgiamo subito di
essere in un mondo puramente immaginario, un mondo “fantastico” in cui ci
sono fate, streghe, gnomi, ecc., un mondo di sogno che non incide sulla vita
reale del lettore. Invece con Harry Potter assistiamo ad una specie di
incarnazione del magico nel mondo normale. Harry Potter e i suoi amici sono
bambini del nostro secolo, tipicamente “british” che, fuori dell'anno scolastico,
raggiungono le loro famiglie che abitano le città “normali” in mezzo ai
“babbani”. Il messaggio implicito è chiaro: i poteri magici, l'essere mago o
strega è un privilegio, un dono speciale, qualcosa di positivo» (Don Lorenzo
Biselx, Halloween, Pokemon ed Harry Potter, Collana “Quaderni San
Giorgio”, n. 30, 2012).
19 L’imitazione è un processo proprio della struttura umana,
particolarmente importante durante la fase dello sviluppo del bambino e
dell’adolescente. Serve per raggiungere i modelli con i quali ci si è identificati.
Quando però l’emulazione diventa “pericolosa” e negativa? I Media (film,
fiction, web, musica) possono diventare i canali preferenziali che spingono le
istanze psicologiche emulative (eccitazione, esaltazione collettiva)
particolarmente attive nelle giovani generazioni, oggetto facilmente
modellabile di emulazione ideologica e assai pericolosa.
Quaderni A.I.E. 19 51 Maggio 2020
I principi filosofici e i filoni occultistici presenti nei romanzi
di Harry Potter sono: lo gnosticismo, il monismo, il manicheismo,
il panteismo, l’ermetismo, la numerologia esoterica, l’alchimia,
l’astrologia, la teosofia. Inoltre troviamo rituali propri del
satanismo e autentiche formule di maledizione.
Altri filoni occultistici individuati in tali romanzi sono: l’uso
di amuleti e talismani, la pratica dei malefici, la divinazione,
l’evocazione delle anime dei defunti (spiritismo), il vampirismo, la
profanazione dei cimiteri e dei corpi, temi relativi ai vampiri e agli
uomini-lupo (i licantropi e i lupi mannari), rituali di sangue,
sacrifici umani.
I poteri magici, l’essere mago o strega, sono presentati come
un grande privilegio, un dono speciale, qualcosa di molto positivo.
Il mondo è diviso tra i babbani (in inglese: muggles) cioè coloro
che non sono dotati di poteri magici e maghi/stregoni considerati i
“saggi”. Tutto ciò che riguarda la magia è nascosto ai babbani, i
quali proprio per questo vengono trattati da persone inferiori che
meritano di essere disprezzate (…è nascosto ai “babbani” per
motivi di ordine e sicurezza, ma soprattutto perché non tutti
possono far parte del mondo magico/esoterico).
Come non riflettere sull’euforia per i successi editoriali e
mediatici della saga potteriana che si è diffusa nei circoli esoterici
di maghi, operatori dell’occulto, mondo New Age e dei movimenti
del cosiddetto Potenziale Umano?

Quaderni A.I.E. 19 52 Maggio 2020


Per costoro infatti il fenomeno Potter è una grande
occasione di rilancio per una immagine positiva dell’occultismo e
dell’esoterismo in genere diffusa dai film e dai libri della saga20.
Ruth Shelton, 43 anni, strega praticante da 27 anni a New
York, ha reso noto che lei e diverse aderenti alla sua congrega di
stregoneria hanno prenotato i biglietti per assistere alla versione
cinematografica della serie dei libri di Harry Potter e ha inoltre
dichiarato: “Siamo tutte contente di questo fenomeno”. Shelton è
dell’opinione che i libri e il film della Rowling possano favorire
l’interesse per queste pratiche alternative che hanno una ricca
tradizione e storia21. Resta comunque un dato valido per tutti:
credenti e non, che i contenuti espressi in Harry Potter rischiano di
diseducare le nuove generazioni ad un uso adeguato della ragione,
e allo stesso pensiero scientifico, solleticando una forte simpatia
per la magia e l’occulto tout court.
Molti tendono a mettere in evidenza la presenza di valori
positivi nei romanzi della Rowling: la lotta contro le forze del
male; l’umanità dei personaggi; l’amicizia; il coraggio; la capacità
di perdono; il senso di protezione; il sacrificio di sé per amore del
proprio figlio (Harry è protetto da un incantesimo di straordinaria
potenza generato dall’amore della madre e del padre che hanno
sacrificato la vita per lui); il sacrificio di sé per amore degli altri
(nell’ultimo volume Harry è pronto a dare la vita per salvare i suoi
amici e per sconfiggere definitivamente Voldemort). Ma non si

20 Basta dare uno sguardo nei blog e nei siti di estrazione New Age per
rendersi conto degli effetti reali dei contenuti diffusi attraverso il fenomeno
Potter: cfr. https://www.ifeelgood.it/blog/harry-potter-magia-della-crescita-
personale/; https://www.landeincantate.it/recensione-harry-potter-1/;
http://enricaperucchietti.blogspot.com/p/articoli-esoterismo.html;
21 http://www.benmelech.org/altre-religioni/harrypotter/harrypotter-
storia-sribi.htm; https://forum.termometropolitico.it/216854-harry-potter.html
Quaderni A.I.E. 19 53 Maggio 2020
può ignorare che è del tutto assente una sana Cosmologia perché
contraddistinta da una concezione della realtà che non prevede Dio
al suo centro e ancor meno al suo vertice. Pertanto, quei “valori
positivi”, che si vogliono rintracciare e assolutizzare a tutti i costi
nella saga potteriana, potremmo definirli una sorte di ingredienti
per un umanesimo senza Dio. Esattamente quello che nella storia si
è voluto attuare con l’illuminismo della rivoluzione francese. Nel
tentativo di distruggere la religione, assimilandola a
“superstizione” e “ignoranza”, si osannava ai valori umani della
“Libertè, Egalitè, Fraternitè” (Libertà, Uguaglianza, Fraternità) che
“sono a pieno titolo valori cristiani”. E non per questo definiremmo
mai l’ideologia illuminista e razionalista del “terrore”
sostanzialmente buona perché contiene “valori positivi”.
Ad esempio, in una delle scene madri della saga, quando
Voldemort cerca di indurre in tentazione Harry, gli dice: «Non
esiste né verità né menzogna. … Non c’è né il bene né il male. C’è
solo il potere. Il potere fa la verità». E Voldemort offre a Harry di
condividere il potere, ma Harry gli risponde semplicemente: no.
Qui si nota una contraddizione, perché Harry è alunno di una
scuola di stregoneria nella quale si insegna a sviluppare e usare un
potere: quello esoterico, lo stesso potere che esercitava Voldemort.
Quindi Harry dice no a qualcosa a cui altrove ha già detto: sì.
Gran parte della critica, soprattutto in ambito cattolico,
ritiene il personaggio di Harry Potter “un mago buono”, che
esercita i suoi poteri solo per contrastare il Male. Quindi
esisterebbe una magia buona (bianca) e una magia cattiva (nera),
legittimando in qualche modo il ricorso alla magia e alle sue
pratiche22. Ma ciò non è affatto conforme né a ciò che Dio ha

22 Dopo aver saputo di essere un mago, Harry viene invitato a studiare


nel collegio di Hogwarts, famosa scuola di stregoneria. Gli insegnanti sono tutti
Quaderni A.I.E. 19 54 Maggio 2020
rivelato all’umanità circa la magia - e cioè che essa è
intrinsecamente cattiva, e chi la pratica gli è in abominio (cf. Dt
18,10-12) - né alla fede della Chiesa, che rigetta ogni ricorso alla
magia in quanto “superstizione” e una grave trasgressione dei
Comandamenti divini (Cf. CCC nn. 2115-2118). Basta considerare
che a Harry e agli altri suoi compagni della scuola di stregoneria
viene insegnato che se si riceve una maledizione di morte si può
rispondere - sia pure a scopo difensivo - con un’altra maledizione
nei confronti di chi l’ha lanciata. Il contrario di quello che Gesù ci
ha insegnato: «Benedite coloro che vi maledicono, pregate per
coloro che vi maltrattano» (Lc 6,28). Gesù non può insegnarci a
maledire perché le maledizioni sono implicite o a volte esplicite
“richieste” o “preghiere” rivolte a satana.
I contenuti espressi nella saga di Harry Potter si distanziano
dal genere Fantasy di un certo livello. Ritengo molto superficiale il
giudizio di chi mette sullo stesso piano un Tolkien, un Lewis con la
Rowling. In Tolkien gli eroi conducono le loro imprese con la loro
forza, le proprie virtù morali, nonostante la loro debolezza;
profondamente uomini, con tutta la loro natura e razionalità umana,
sono invece considerati “babbani” dalla Rowling. Non hanno
poteri straordinari, non sono maghi o supereroi, ma lottano con le
loro forze, pagando addirittura di persona con la loro sofferenza e
sacrificando la vita per portare a termine le loro imprese. La
Rowling invece crea degli eroi adolescenti, che per adempiere le

maghi o streghe. I libri di testo sono manuali di incantesimi, di divinazione


attraverso la chiromanzia, sfere di cristallo, rune, viscere di animali, di guida
pratica alle metamorfosi, di protezione da riti di altri maghi e streghe, di infusi
e pozioni magiche, di storia della magia, ecc. Tutta la vita del collegio di
Hogwarts è impregnata di magia. Perfino i giochi sono magici: il gioco
ufficiale è il quidditch, una specie di partita di calcio che si svolge mentre si è
in volo su manici di scopa. Siamo in pieno “fondamentalismo” magico.
Quaderni A.I.E. 19 55 Maggio 2020
loro imprese e perseguire gli obiettivi da raggiungere devono usare
gli strumenti della magia e di poteri occulti. E qui siamo su un
piano totalmente diverso! Nella prospettiva cristiana, infatti,
nell’ordinario si cammina consapevoli che nelle avversità vi è una
croce da portare ad esempio di Cristo. Il ricorso continuo al
prodigio porta ad una visione superstiziosa e magica della realtà.
Scrive un autore: «Protagonista della storia è un giovane
mago. Il problema è che con la magia non è mai affidata all’uomo
la possibilità di un cammino vero nella vita. Harry è un mago.
Questo è un ultimo, sotterraneo gnosticismo. È come dire che il
meglio della vita è acquisire una serie di conoscenze che ti
permettono di fronteggiare il male al suo stesso livello. … Una
ragazzina poco tempo fa mi ha detto: “Mi è piaciuto molto il
Signore degli anelli, ma di più Harry Potter, perché mi fa credere
che con la magia potrei ottenere quello che voglio”. Questo è un
errore che è implicito nella proposta della magia come punto
positivo per il cammino dell’uomo”»23. Non si risolve
semplicisticamente questa aberrazione, affermando che in realtà
non è il possesso di una bacchetta che permette di avere tutto
subito e senza fatica, perché per Harry Potter, anche se ha poteri
magici “innati”, la magia resta comunque un’“arte” da sviluppare
con l’impegno, lo studio, la buona volontà. Imparare cosa?
Contrastare un maleficio con un altro maleficio! Una maledizione
con un’altra maledizione! Questo è ciò che viene insegnato ai
nostri ragazzi da Harry Potter.
Nel quarto volume: “Harry Potter e il calice di fuoco”,
Harry è sfidato a duello in un cimitero da Voldemort redivivo, ma
prima del combattimento è “costretto” da un incantesimo di

23 Edoardo Rialti, citato in articolo della rivista Tempi: “Ma che


stregoneria è questa”, 19 luglio 2007.
Quaderni A.I.E. 19 56 Maggio 2020
Voldemort a inchinarsi davanti a lui. In tal modo si insegna che
nonostante la volontà possa opporsi, chi opera magia può piegare
qualcuno a fare quello che si vuole: che per un cristiano è
inammissibile.
Nei romanzi di Harry Potter il bene e il male sono
identificati secondo il principio esoterico dell’“Identità dei
contrari” o “Unione degli opposti”; ne consegue che non c’è più
autentica distinzione tra bene e male, non c’è più impegno a
combattere il male, ma si tende piuttosto ad usarlo pur di
conseguire il fine che ci si propone. Il male viene “ontologizzato”
perché considerato una componente “necessaria” e intrinseca del
mondo.
Ad esempio, la cicatrice a forma di saetta sulla fronte di
Harry, causata dalla ferita procuratagli nel momento in cui
Voldemort tentò di ucciderlo mentre era in fasce, quando è
dolorante diventa un sensore del profondo legame con Voldemort,
che rappresenta il male. Questo legame ontologico fra il “buon”
Harry Potter e il cattivo Voldemort è espresso -come vedremo-
anche dal legame fra la bacchetta di Harry e quella di Voldemort,
perché in entrambe è presente la piuma della fenice24. I poteri
occulti del cattivo Voldemort e del “bravo” Potter hanno dunque la
stessa fonte (monismo e panteismo occulto). È poi particolarmente
sconcertante che il movimento della mano che impugna la

24 Le loro bacchette, sono speculari, essendo state realizzate con una


stessa piuma di Fanny, la fenice di Silente. Essendo la bacchetta a scegliere il
mago, a Harry è destinata la bacchetta gemella di quella del suo nemico… La
bacchetta di Harry e quella di Voldemort hanno la stessa anima. Entrambe
contengono una piuma della coda della stessa fenice. Grazie al “Prior
Incantatio” ci si può difendere dall’attacco della maledizione: si tratta di un
vero e proprio annullamento degli incantesimi quando due bacchette con la
stessa “anima” vengono usate l’una contro l’altra.
Quaderni A.I.E. 19 57 Maggio 2020
bacchetta per lanciare la maledizione che fa morire - e che nel
romanzo è definita l’Anatema che uccide (Avada Kedavra) tracci
nell’aria lo stesso segno della cicatrice di Harry.
Nel quarto volume si descrive un orrendo rituale operato nel
cimitero di Little Hangleton da Codaliscia, rituale che per le sue
caratteristiche può essere definito senza dubbio anticristico e
satanico. Anticristico perché nella risurrezione di Voldemort,
tramite un terrificante rito magico, si fa la parodia della
Resurrezione di Cristo.
Satanico per le seguenti caratteristiche: si svolge nel
cimitero, dove sono sepolte le ossa di Tom Riddle, padre di
Voldemort, assassinato dallo stesso figlio. Dopo che la
maledizione lanciata sul piccolo Harry, per la protezione offerta
dal sacrificio della mamma, era ricaduta su Voldemort, questi
rimase senza corpo e, in attesa di una magia dei suoi amici che gli
restituisse il corpo, rimase confinato in una foresta albanese dove
s’impossessava temporaneamente di corpi altrui e di animali, in
particolare di serpenti. Il fedele servo Codaliscia si mise alla sua
ricerca e finalmente riuscì a trovarlo. Voldemort gli diede le
istruzioni per restituirgli un corpo rozzo e debole, un corpo che
potesse abitare in attesa degli “ingredienti” necessari per il rito che
gli avrebbe dato una vera rinascita. Quando quegli “ingredienti”
furono tutti rinvenuti, Codaliscia eseguì il rito che aveva il fine di
rigenerare il corpo di Voldemort che a seguito delle precedenti
indicazioni aveva cominciato a comparire minuscolo, ridotto alla
forma di un bambino raggomitolato, privo di capelli e coperto di
squame palpitanti, di un cupo nero rossastro, con braccia e gambe
sottili e deboli e un viso simile a un serpente con occhi rossi e

Quaderni A.I.E. 19 58 Maggio 2020


scintillanti25. Ora però era necessario un rito che consisteva
nell’immergere completamente quel minuscolo corpo in un
calderone nel quale ribolliva un liquido, poi aggiungere gli
“ingredienti”: un pezzo di carne di un servo di Voldemort, offerto
volontariamente; un osso del padre che Voldemort aveva ucciso; il
sangue di un nemico.
Il primo ingrediente fu ottenuto dallo stesso Codaliscia, che
con un pugnale d’argento troncò con un taglio netto la sua mano
destra dal braccio. Il secondo ingrediente si ottenne profanando la
tomba del padre di Voldemort, sepolto in quel cimitero. Il terzo
ingrediente dal sangue di Harry, prelevato da Codaliscia con un
taglio nel braccio destro di Harry, legato alla lapide di marmo del
padre di Voldemort.
Ciò avrebbe costituto una potentissima “pozione” che
avrebbe permesso a Voldemort, immerso nel calderone, di
riprendere un corpo: di fatti, ergendosi lentamente dal calderone,
venne fuori con un corpo di uomo alto e scheletrico con un viso
bianco come un teschio, con grandi, lividi occhi rossi, il naso piatto
come quello di un serpente, due fessure per narici.
Dopo essere “risorto”, Voldemort sfidò a duello Harry.
Entrambi avevano una bacchetta fra le mani. Voldemort ed Harry
iniziarono il combattimento, ma appena i due lanciarono ciascuno
il proprio incantesimo (Expelliarmus per Harry e Avada Kedavra
per Voldemort), le due bacchette gemelle, dotate dello stesso
nucleo, costrette a scontrarsi emisero un raggio di luce, rosso
quella di Harry, verde quella di Voldemort, che s’incontrarono a
mezz’aria, divenendo un raggio di luce dorata, di colore oro
intenso, che produsse una specie di “rete d’oro a forma di cupola”,

25 Nel IV volume: “Harry Potter e il calice di fuoco”, sono raccontate


tali vicissitudini da Voldemort da pag. 582 a pag. 586.
Quaderni A.I.E. 19 59 Maggio 2020
una “gabbia di luce” che sollevò da terra entrambi e dove i due in
lotta si trovarono improvvisamente rinchiusi. Volarono via dalla
lapide del padre di Voldemort e si posarono su un lembo di terreno
spianato, privo di tombe.
Il punto di congiunzione dei due raggi varia a seconda della
volontà e della potenza dei maghi che le brandiscono. Sempre
dentro quella gabbia di luce, Harry, grazie alla sua volontà più
forte, fece in modo che la bacchetta di Voldemort perdesse lo
scontro. Nel momento della sconfitta si verificò il fenomeno del
Prior Incantatio.
Ogni qualvolta due bacchette costruite da due elementi
magici appartenuti alla stessa creatura (piume di Fenice, crini di
unicorno, corde del cuore di drago, ecc.), si scontrano, la bacchetta
perdente ripete, in ordine opposto, gli ultimi incantesimi eseguiti.
Se, però, gli ultimi incantesimi eseguiti hanno procurato la morte,
il Prior Incantatio non riesce a riportare in vita le persone morte,
ma richiama i loro fantasmi26. Dalla bacchetta spuntarono, quindi,
per pochi secondi prima della fine dell'incantesimo stesso, le anime
delle ultime vittime delle maledizioni di Voldemort che aiuteranno
Harry a fuggire.
Nei raggi delle due bacchette che s’incontrano e nella
gabbia di luce che si produce, si vuole indicare il principio
esoterico dell’unità del bene e del male, che per noi cristiani è
inaccettabile, perché il bene e il male non possono essere messi

26 Quando due bacchette gemelle vengono usate una contro l’altra non
funzionano correttamente. Nel momento in cui i loro proprietari costringono le
bacchette a scontrarsi... si verifica questo effetto molto raro. Una delle
bacchette costringe l'altra a emettere gli incantesimi che ha operato - al
contrario. Prima il più recente... e poi quelli che l'hanno preceduto...
Quaderni A.I.E. 19 60 Maggio 2020
sullo stesso piano, in quanto, in tal modo sono privati della propria
realtà negativa o positiva, benefica o malefica.
Nel quinto volume, durante un altro tremendo
combattimento tra Harry e Voldemort, quest’ultimo per un attimo
s’impossessa totalmente del corpo di Harry nello stesso identico
modo con cui i demoni agiscono nei fenomeni di possessione
diabolica dei corpi, ben noti agli esorcisti, e parlando attraverso di
lui urla a Silente: “Se la morte non è nulla, Silente, uccidi il
ragazzo” (cioè Harry).
La saga divulga una visione del male non cristiana. Harry
Potter si serve infatti di formule magiche che sono autentiche
maledizioni, inoltre in lui c’è un pezzo dell’anima di Voldemort
(essenza della gnosi!), ma Harry lo saprà solo quando ne sarà
liberato (nella parte finale del settimo ed ultimo volume). Harry
dunque non combatte contro il male, ma ne è parte. Il male è
quindi considerato una forma del bene o una parte del bene. È la
concezione esoterica del mondo che diverge anche dalle più
elementari norme di diritto, in cui il fondamento principale è la
netta distinzione tra bene e male. Per noi cristiani, inoltre, il bene è
la presenza di Cristo in mezzo a noi, l’aprire il nostro cuore al suo
amore, entrare in comunione con lui, che è Dio fatto uomo, vivere i
suoi insegnamenti e giungere all’eterna salvezza in Paradiso.
Nei romanzi di Harry Potter, invece della comunione con
Dio, che rende libere e felici le sue creature, compare la
soggezione agli spiriti, proposta come un fatto positivo per favorire
l’alleanza con loro. In tal modo si cerca d’indurre i bambini e gli
adolescenti a considerare e accettare la soggezione agli spiriti come
una condizione normale, invece di un enorme pericolo al quale
sottrarsi. Essa infatti fa perdere la propria personalità, rende schiavi

Quaderni A.I.E. 19 61 Maggio 2020


degli spiriti dai quali si è posseduti e sottopone a immense
sofferenze.
Nei romanzi di Harry Potter sono posseduti da un pezzo
dell’anima di Voldemort: Quirinus Quirrell, Ginna Weasley, Berta
Jorkins e Alastor Moody (soprannominato “malocchio”). Se la
possessione tocca anche agli insegnanti della scuola, allora è una
cosa normale. Nell’ultimo volume, si descrive l’ultima battaglia.
Dopo aver sconfitto Voldemort una volta per tutte, anche Harry
scopre che in lui c’era stata una parte dell’anima malvagia di
Voldemort.
Noi sappiamo che teologicamente e ontologicamente
asserire la presenza di un pezzo d’anima di una persona in un’altra
persona è un assurdo. Ovviamente nel romanzo si sta affermando
qualcos’altro e cioè che tra Harry e Voldemort c’è qualcosa di
uguale, che non ha nulla a che vedere con un legame virtuoso di
amicizia o di stima. Esattamente come fra gli angeli decaduti, dove
continua a sussistere una gerarchia nei rapporti animati solo da
influenze perverse dell’uno sull’altro.
La Rowling nel concetto assurdo della presenza di un pezzo
dell’anima di Voldemort in Harry, rappresenta quelle che sono
conseguenze della medianità presente in chi opera magia e
occultismo: la possessione diabolica, ma non per mettere in
guardia da tali conseguenze, bensì per “addomesticarle”. Harry
quindi non cerca di fuggire dalla possessione, perché non sarebbe
coerente con la visione del mondo che la Rowling sta cercando di
proporre ai lettori. Se la pratica magica apre alla possessione
demoniaca, allora bisogna abituarsi ad essa. Per l’autrice dei
romanzi la magia è un fatto che ha anche il suo lato positivo: il
potere, e dunque - malgrado tutto - la possessione è una realtà
“positiva”. In realtà, come ben sanno i sacerdoti esorcisti, la

Quaderni A.I.E. 19 62 Maggio 2020


possessione non dà alcun potere, al contrario, sospende l’uso della
facoltà intellettiva e volitiva della persona, in quanto vengono
sostituite dalla facoltà intellettiva e volitiva di uno o più demoni.
Solo in tal senso si può parlare di un “potere”, che però non è della
persona, ma dei demoni che la possiedono. E tale potere è sempre
distruttivo, innanzitutto per chi, mentre ne è assoggettato, crede
falsamente di dominarlo.
Harry proprio perché “unito” a Voldemort da un pezzo della
sua anima, comprende la lingua del Serpente, conosciuta da
Voldemort. Entrambi sono aperti alla “saggezza” del Serpente.
Mentre nell’etimologia ebraica e cristiana il simbolo del Serpente è
connesso al male e al maligno, nella tradizione occultistica non è
sinonimo del peccato e/o di un male radicale, ma è il simbolo della
saggezza iniziatica.
Harry, che è un mago e praticante stregone, è chiamato
“colui che conosce la lingua del Serpente” (il serpentese) e parla
con lui allo zoo, dove il Serpente viene presentato come “persona”
simpatica e meritevole di accoglienza. In realtà nel romanzo il
“serpentese” vuole indicare agli “addetti ai lavori” il linguaggio
proprio degli occultisti.
Ovviamente la grande festa annuale della scuola non poteva
che essere Halloween. Qualcuno ha affermato: “Ma alla scuola di
stregoneria di Hogwarts si festeggia anche il Natale!” 27. Certo che
si festeggia, ma appare come un Natale del tutto desacralizzato: un
Natale pagano. Nessun accenno al festeggiato: Cristo Gesù.
Nessun accenno al motivo della festa del Natale: la Sua venuta nel
mondo. Un Natale fatto solo di: pranzo, scambio di regali, balli e
un periodo di vacanza.

27 Harry Potter e il calice di fuoco, capitolo 22.


Quaderni A.I.E. 19 63 Maggio 2020
In questo Natale, così descritto, c’è un accenno a un canto
cristiano (che, come vedremo tra poco, ricompare nel settimo
volume): un elmo vuoto che canta “Venite fedeli” che però,
stranamente, conosceva solo la metà delle parole del canto; e Filch,
il custode, doveva estrarre parecchie volte Peeves (Pix nella prima
edizione) dalle armature degli elmi, dove aveva preso l’abitudine
di nascondersi, colmando le lacune del canto con rime
improvvisate, tutte decisamente volgari. E così festa e canto sacro
cristiano sono decisamente profanati!
Un altro particolare da rilevare è l’immagine di una chiesa
che appare due volte: nel quarto e nel settimo volume.
Nel quarto, appare l’esterno di una chiesa immersa in
un’atmosfera la più cupa possibile: quella di un cimitero di notte,
nel quale si svolge un rituale satanico. Sembra un riferimento alle
tante chiese diroccate e abbandonate in cui, nel mondo occidentale,
si sono svolti e si svolgono tutt’ora rituali satanici.
Nel settimo volume28 c’è una chiesa in una scena nella quale
alcuni hanno voluto vedere una saga cristiana. Harry ed Hermione
(strega nata da genitori babbani e per questo detta anche
“mezzosangue”), si recano magicamente nel villaggio dove sono
sepolti i suoi genitori e dove in gioventù è vissuto anche il suo
defunto maestro Silente. Per trovare il migliore travestimento
possibile, vanno a sottrarre di nascosto i capelli necessari da
babbani ignari impegnati negli acquisti di Natale.
È la Vigilia di Natale ed Harry ed Hermione si
materializzano nel sobborgo e si dirigono verso il cimitero. In esso
c’è una chiesa dalla quale giunge il canto natalizio che ad Harry
ricorda Hogwarts e le versioni volgari del canto natalizio che

28 Harry Potter e i doni della morte, capitolo 16.


Quaderni A.I.E. 19 64 Maggio 2020
improvvisava Peeves. Dietro la chiesa scoprono la tomba della
madre e della sorella di Silente, su cui è incisa una citazione del
Vangelo di Luca, ma senza riportare il riferimento al capitolo 12,
versetto 34 dello stesso Vangelo: “Dove è il vostro tesoro, là sarà
anche il vostro cuore”. Proseguendo, Hermione scopre la tomba di
Ignotus Peverell, un antenato di Harry e uno dei tre fratelli che
ricevettero i “doni della Morte” e proseguendo oltre, trova
finalmente la tomba dei genitori di Harry uccisi dall’Oscuro Signor
Voldemort. Sulla tomba dei suoi genitori, Harry trova incisa la
frase: “L’ultimo nemico che sarà sconfitto sarà la morte”. È una
frase di San Paolo, ma anche qui senza riportare il rimando alla
prima lettera ai Corinti, versetto 15, 26. A queste due frasi, inserite
nel contesto dei sette volumi, è chiarissimo che l’autrice non dà un
significato cristiano, ma gnostico-esoterico. Sappiamo benissimo
come i cultori dell’esoterismo stravolgono completamente i testi
biblici, attribuendo loro un significato esoterico.
Circa la frase incisa sulla lapide dei genitori, come anche
per la prima, Harry dimostra di non conoscerne assolutamente la
provenienza dalla Sacra Scrittura; ma non la conosce nemmeno
Hermione, la quale si affretta a spiegargli che non si riferisce ai
terribili “mangiamorte”, come Harry aveva pensato, ma “vivere
oltre la morte”. Nel mondo dell’esoterismo si crede nella vita oltre
la morte, ma non come la intendono i cristiani. L’esoterismo,
infatti sostiene che dopo la morte non c’è Paradiso, Purgatorio o
Inferno, ma c’è una continua evoluzione del “frammento” di
divinità che è ciascuno di noi e che, attraverso molte vite terrene,
tende a ricongiungersi panteisticamente alla divinità, liberandosi
definitivamente dal corpo nel quale è stato imprigionato dal cattivo
demiurgo identificato nel Dio cristiano.

Quaderni A.I.E. 19 65 Maggio 2020


La Numerologia esoterica è la materia preferita da
Hermione. Seguendo tale Numerologia si accerta in maniera
indubitabile come la Rowling l’abbia inserita nella saga. Harry
Potter scopre di essere un mago all’età di 11 anni, come il satanista
Aleister Crowley (che si autodefiniva “bestia dell’Apocalisse”). La
lunghezza della bacchetta di Harry è di undici pollici. Per Crowley
il numero 11 è il numero più importante della magia; ne parla nel
suo libro "Magick in Theory and Practice". Si tratta però di
qualcosa di più importante e lo indica la simbologia numerologica
presente nel romanzo della Rowling.

Secondo la numerologia di Pitagora che è la più diffusa


nell’esoterismo occidentale, ad ogni lettera dell’alfabeto latino
corrisponde un numero da 1 a 9.

1 2 3 4 5 6 7 8 9

A B C D E F G H I

J K L M N O P Q R

S T U V W X Y Z

In questo contesto, al nome e cognome di Harry Potter


corrispondono numerologicamente i seguenti numeri:

Quaderni A.I.E. 19 66 Maggio 2020


H A R R Y P O T T E R

8 1 9 9 7 7 6 2 2 5 9

Il conto numerologico viene fatto separatamente per nome e


cognome e in questo modo otteniamo i seguenti risultati:

HARRY: 8+1+9+9+7= 34 = 3+4= 7


POTTER: 7+6+2+2+5+9 = 31= 3+1= 4
HARRY POTTER: 7+4 = 11

Allora il significato della numerologia esoterica del nome e


cognome di Harry Potter è 11! In più, se esaminiamo in questo
modo la sua data di nascita: 31 luglio, otteniamo ancora 11 (3+1=4,
0+7=7, 4+7=11)! In una parola, il numero preferito dal famoso
satanista Aleister Crowley che lo considerava il numero del mago
ideale. Quindi in qualche modo il satanista Aleister Crowley, che si
auto proclamò il “nuovo salvatore del mondo”, è presente nel
romanzo della Rowling e si riferisce al nome e cognome di Harry
Potter.
Sirius (Sirio) è la più splendente stella nella costellazione
del Grande Cane. A questa stella viene attribuito, nel mondo
esoterico, il significato di maestro e guida. Il personaggio Sirius
Black, che è un riferimento alla stella Sirio B. (la stella più «scura»
del sistema binario di Sirio), è anche il padrino di Harry. Sirius si
può trasformare in un grande cane nero, cioè in un licantropo (la
trasmutazione alchemica è l’immagine dell’iniziazione). In tante

Quaderni A.I.E. 19 67 Maggio 2020


tradizioni europee occidentali il diavolo si trasforma spesso in un
cane nero. Il licantropo talvolta è anche simbolo di Satana.
Secondo un grande conoscitore della simbologia occultistica
e massonica, M.P. Hall, il cane vuole indicare la relazione fra il
maestro e il suo allievo che viene sottoposto all’iniziazione oppure
fra il maestro e il suo dio (esotericamente considerato).
L’insegnamento della magia runica, che compare in questi
romanzi, può suscitare nei ragazzi l’interessamento per le
organizzazioni pangermaniche, nelle quali veniva ricercato molto
seriamente il significato segreto ed esoterico delle rune.
Gli incantesimi in Harry Potter, come già accennato, sono
autentiche maledizioni (il contrario delle benedizioni), quindi sono
una forma di maleficium (maleficio), che come desiderio, come
pensiero e come espressione solamente verbale, secondo San
Tommaso d’Aquino è un peccato grave.
Dal punto di vista teologico ed etico, gli incantesimi, cioè i
malefici, sono un male in quanto tendono a influenzare in maniera
quasi costrittiva e a distruggere la comunione fraterna fra gli
uomini. Sono quindi peccati contro l’amore di Dio e contro
l’amore del prossimo.
Nel primo volume, Harry Potter e i suoi amici si oppongono
alle autorità, mentono, rubano, si vendicano e provano odio nei
confronti degli altri. Tale comportamento non ha però conseguenze
negative, anzi spesso comporta per loro dei vantaggi. Per esempio
nel capitolo 9 ad Harry e ai suoi compagni è stato vietato di volare
sulle scope. Quando più avanti Harry viene sorpreso dal suo
insegnante, mentre sta trasgredendo questo divieto, invece di
essere punito riceve il premio per avere imparato bene a usare
questo “strumento”. Questo esempio e tanti altri comunicano ai
bambini e ai ragazzi il sottile messaggio che anche se fanno cose

Quaderni A.I.E. 19 68 Maggio 2020


scorrette e non buone, purché da esse derivi un apparente “bene”,
le facciano pure, soprattutto se questo bene è legato al profitto
personale. Inoltre, leggendo le dichiarazioni fatte da J.K. Rowling
in varie interviste, si rileva che deride valori quali ad esempio
l’autorità dei genitori. Tale atteggiamento porta al relativismo che
apre al Male.
Il mondo di Harry Potter è pieno di simboli (lo nota la
sociologa tedesca Gabriele Kuby) che nella cultura cristiana sono
considerati simboli del male: il serpente, i draghi (l’amore per i
draghi), la statua di pietra, gli artigli, le corna, il fulmine verde, lo
zolfo, il sangue e infine i colori, soprattutto il nero e il rosso, tipici
del satanismo. Quasi tutti questi simboli si possono ritrovare nel
libro dell’Apocalisse per indicare realtà demoniache. Anche nel
segno sulla fronte di Harry Potter, che gli trasferisce una parte del
potere di Voldemort, si intravede un’opera demoniaca.
Tra i molteplici messaggi nascosti di questi romanzi,
troviamo l’inserimento con il nome in anagramma di Cassandra
Vablatsky la figura di una delle più celebri occultiste della storia e
cioè Elena Petrovna Blawatsky (1831-1891), nota medium,
fondatrice di una setta occultistica definita “Società Teosofica”, i
cui scritti ancora oggi hanno un notevole influsso nel mondo
dell’occultismo. Inoltre, quasi a identificare Harry Potter con la
Blawatsky, le stesse iniziali di Harry Potter=HP, sono le medesime
iniziali dei due nomi della Blawatsky: Helena Petrovna=HP.
I romanzi di Harry Potter, come gli stessi cultori
dell’esoterismo apertamente ammettono, sono fortemente
influenzati dalla Teosofia della Blawatsky.

Quaderni A.I.E. 19 69 Maggio 2020


Convinta e accesa anticristiana e anticattolica, la Blawatsky
viene proposta in chiave positiva con un nome in anagramma nei
romanzi di Harry Potter!29.
L’analisi svolta di alcuni dei molteplici aspetti esoterici dei
romanzi di Harry Potter, evidenzia messaggi ingannevoli perché
conditi di falsa bontà. Non stiamo sullo stesso piano della
letteratura popolare per l'infanzia, che in passato ha presentato
storie magiche, quali: Biancaneve, Peter Pan, Pinocchio. Milioni di
bambini si sono addormentati ascoltando queste favole raccontate
dai nonni o dai genitori. Con Harry Potter siamo su un altro piano,
perché c’è una grande differenza tra una presentazione del
fantastico del tutto innocente che può aiutare gli adolescenti a
sognare e a essere creativi e una presentazione del fantastico che,
con messaggi latenti o nemmeno tanto, invitano gli adolescenti a
interessarsi di magia e a compiere rituali di occultismo.
Scrive Carlo Climati:
«I rischi si presentano quando le stesse atmosfere vengono
utilizzate per introdurre, realmente, i giovani al mondo
dell’esoterismo. Ovviamente non si può mettere la fantasia “in
gabbia”. I bambini devono sentirsi liberi di fantasticare, anche
immaginando universi popolati da draghi, maghi e stregoni. Tutto
questo è assolutamente normale e non deve scatenare allarmismi.
Ciò che, invece, desta preoccupazione è l’eventuale
strumentalizzazione della sensibilità dei giovani al mondo del
fantastico, con lo scopo di trasmettere messaggi in favore
dell’occultismo. L’interesse dei ragazzi per l’esoterismo, negli
ultimi anni è notevolmente cresciuto. Oroscopi, amuleti e tarocchi

29 Vedi capitolo 12 del volume: “Cristianesimo contemporaneo a


confronto con esoterismo, occultismo, satanismo” (Helena Blavatsky e la
“Società Teosofica”).
Quaderni A.I.E. 19 70 Maggio 2020
sono popolarissimi tra i giovani, spesso bersagliati da messaggi
esoterici che vengono proposti attraverso i mezzi più vari: Internet,
musica, televisione, videogiochi, fumetti, cinema, giochi di ruolo,
immagini trasmesse tramite i telefoni cellulari. La passione per la
magia è in aumento. Non più come semplice “sogno”, ma come
vera e propria pratica. Oggi tantissimi giovani credono davvero nei
riti magici e nei talismani. Stanno diventando schiavi di
superstizioni che sembravano dimenticate nel passato. Ma che,
purtroppo, ritornano prepotentemente a galla. Le storie originali di
Harry Potter non rappresentano un problema, se rimangono
saldamente ancorate nella dimensione della fantasia. Il rischio si
presenta, invece, quando certe atmosfere magiche vengono
spostate su un piano diverso. Facciamo qualche esempio concreto.
In seguito al successo di Harry Potter sono stati pubblicati veri e
propri manuali di magia, in cui il mondo dell’occultismo viene
dettagliatamente spiegato ai ragazzi. Si parla di sciamani, di
amuleti, di talismani e perfino di maledizioni. La stessa cosa
accade in certe riviste per bambini, anche queste diffuse in seguito
al successo del maghetto. Basta sfogliarle per accorgersi che sono
pieni di argomenti esoterici o New Age: divinazione, chiromanzia,
cartomanzia, numerologia…il punto di partenza è sempre
simpatico e giocoso, accattivante per i bambini. Ma, alla fine, il
“messaggio esoterico” viene inevitabilmente comunicato. Ecco,
perciò, che non ci troviamo più in una dimensione di fantasia. Le
atmosfere fantastiche si trasformano in un’occasione per
“paganizzare” la gioventù, introducendola al mondo
dell’occultismo e della superstizione»30.

30 Harry Potter, articolo di Carlo Climati, pubblicato sulla rivista di


spiritualità “Maria di Fatima”, aprile 2006.
Quaderni A.I.E. 19 71 Maggio 2020
Nei romanzi di Harry Potter si nasconde la menzogna
dell’occultismo buono, menzogna tanto più funesta quanto più essa
è accompagnata da valori positivi quali: la simpatia, l’intelligenza,
l’amicizia, lo sforzo, il sacrificio e persino il perdono, con il fine di
rafforzare sempre più l’idea di un occultismo buono. Anche gli
operatori dell’occulto che ricevono nei loro “studi”, fanno uso di
un linguaggio nobile, edificante, dolce, accogliente, con lo scopo di
creare una falsa atmosfera di bontà, di amicizia, di simpatia e così
meglio irretire i loro clienti.
Ci chiediamo pertanto come è possibile che ci possano
essere cristiani che ci vengono ancora a parlare della assoluta bontà
dei romanzi di Harry Potter! Si rimane davvero allibiti davanti
all’ottusità e alla dabbenaggine con cui coloro che dicono di
seguire Cristo si lasciano prendere in giro dai cultori
dell’occultismo. Come si fa a non accorgersi di questo grande
inganno, e quel che è peggio, come si fa a non accorgersi della
volontà pedagogica nascosta dietro i romanzi di Harry Potter e
delle sue trasposizioni cinematografiche? È sconcertante come,
senza alcuna analisi critica dei messaggi proposti in questi
romanzi, alcune scuole persino cattoliche li adottano addirittura
come libri di testo. Senza voler considerare l’atteggiamento di
alcune librerie “cattoliche” che, avendo venduto e continuando a
vendere i libri di Harry Potter, inducono molti genitori cristiani in
grave errore e non si accorgono che questi libri hanno uno scopo
chiaramente “catechistico”, in quanto mirano a istruire e a indurre
piacevolmente all’esoterismo, all’occultismo e predisponendo le
nuove generazioni al rischio estremo della pratica del satanismo,
affinché siano sempre più soggette al controllo e all’asservimento
di coloro che progettano un mondo senza Dio e senza il Cristo, Dio
fatto uomo.

Quaderni A.I.E. 19 72 Maggio 2020


Quaderni A.I.E. 19 73 Maggio 2020
INDICE

COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA


DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE ESORCISTI 3
UNA RIFLESSIONE TEOLOGICA E SPIRITUALE SULLA
PANDEMIA IN CORSO 6
COMUNICATO CIRCA L’UTILIZZO DELL’ESORCISMO DI
LEONE XIII ____________________________________________ 11
CHIARIMENTI SULL’ESORCISMO DI LEONE XIII ________ 13
COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELL’A.I.E. IN
RIFERIMENTO ALLA LETTERA DI MONS. CARLO MARIA
VIGANÒ _______________________________________________ 23
TESTIMONIANZE CIRCA L’USO DELL’ESORCISMO DI
LEONE XIII DA PARTE DI CHI NON NE HA RICEVUTO
FACOLTÁ DALLA CHIESA ______________________________ 32
PRESENTAZIONE DEL VOLUME: «CRISTIANESIMO
CONTEMPORANEO A CONFRONTO CON ESOTERISMO,
OCCULTISMO, SATANISMO» ___________________________ 42
L'ESOTERISMO E IL “FENOMENO” HARRY POTTER _____ 49

Quaderni A.I.E. 19 74 Maggio 2020


Maggio 2020

Associazione Internazionale Esorcisti


A.I.E.
Casella Postale 212
00120 Città del Vaticano SCV
email: info.aie.roma@gmail.com

Quaderni A.I.E. 19 75 Maggio 2020

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