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Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l. is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend
access to Il Saggiatore musicale
4 Cfr. N. L. D'Antuono, II t
media dell'Arte e spettacolo
poli, Editoriale Scientifica,
5 Una rassegna bibliografi
perspectivas historiográfica
sicología, Oviedo, 17-20 nov
«Revista de Erudición y Cr
6 La bibliografia su G. A.
ristici di A. Lisoni, Gli imita
Un famoso commediografo
Parma, ibid. , 1898; A. Bell
delle Scuole italiane», X, se
G. Gobbi, Le fonti spagnole
relazioni tra il teatro italia
1905, pp. 218-222; n. 19, 1
242 ; R. Verde, Studi sull'imi
tania, Giannotta, 1912; V. Ri
Baglioni e di Niccolò Sapiti,
centi: A. M. Crino, Documen
«Studi secenteschi», II, 19
"Veremonda": storie di Feb
"voce" del Dizionario biogr
Tra i contributi recentiss
cangelo Raffaello e il "Don
scrivere, mettere in scena,
maturgia spagnola nella Fir
Profeti, ibid., 2000, pp. 225
secentesca, in F. Cancedda
cesso teatrale e fortuna edit
CHELASSi - S. Vuelta Garcí
eada" di Giacinto Andrea C
'500 e '600, a cura di V. Nid
filologiche e storiche, 2004
modelli spagnoli nel " Don G
vere, mettere in scena cit.,
spagnola, «Studi secentesch
Rojas Zorrilla nella traduzion
re, riscrivere, mettere in
medie ' spagnole ' e ' venezia
pp. 313-353; S. Vuelta García, Accademie teatrali nella Firenze del Seic
Affinati o del Casino di San Marco , ibid. , XLII, 2001, pp. 357-378; e da u
M. Vartolo, La "Veremonda" (1652) di Giulio Strozzi: dall'Arno alSebeto
a.a. 2005/06.
7 II frontespizio è esplicito: Pallazzo del segretto. Drama per musica cavato dalla gran Come-
dia Spagnuola di D. Antonio di Solis intitolata L' Alcazar del secreto , Milano, Ramellati, 1683.
8 Sull'adattamento del dramma a libretto d'opera, cfr. J. Sepúlveda, La adaptadón italiana
de " El Alcázar del secreto" de Antonio de Solis : un libreto para el Teatro Ducal de Milán , in E. Li-
VERANi - J. Sepúlveda, Due saggi sul teatro spagnolo nell'Italia del Seicento , Roma, Bulzoni, 1993,
pp. 55-124, che suggerisce come possibile autore il milanese Carlo Maria Maggi. Ma un avviso
manoscritto ne attribuisce la traduzione al conte Giovanni Rabbia (cfr. R. Carpani, Drammatur-
gia del comico. I libretti per musica di Carlo Maria Maggi nei «theatri di Lombardia », Milano, Vita
e Pensiero, 1998, p. 104 sg.).
9 Cfr. A. Tedesco, La cappella de' militari spagnoli di Nostra Signora della Soledad di Pa-
lermo , in Giacomo Francesco Milano e il ruolo dell'aristocrazia nel patrocinio delle attività musicali
nel secolo XVIII, a cura di G. Pitarresi, Reggio Calabria, Laruffa, 2001, pp. 199-254: 218.
10 Su Salvi, cfr. F. Giuntini, I drammi per musica di Antonio Salvi. Aspetti della 'riforma'
del libretto nel primo Settecento , Bologna, Il Mulino, 1994.
1 1 Su questo adattamento, cfr. M. G. Profeti, Testi per musica di Calderón in Italia: "Ni
amor se libra de amor", in Relazioni letterarie tra Italia e Penisola iberica nell'epoca rinascimentale
scritti da Giacomo R
spigliosi, futuro pa
drid dal 1644 al 165
vengono allestiti nel
drammi musicali Dal
stato «graziosamente
la derivazione viene t
di libretti, tra i qua
dudoso dello stesso
L'influenza spagno
potremmo definire
il teatro del siglo de
osteggiare una nuova
stoteliche.14 Gli esem
... gli spettatori discreti donano volontieri tutto quello che ricerca l'arte dell'imita-
re, conoscendo che, senza questo, l'imitazione non avrebbe luogo, e conseguente-
mente essi rimarebbero privi di quel diletto. Ma già non concedono quegli alon-
tanamenti dal vero e verisimile che non sono necessari, come i passaggi d'età ,
non che d'anni, e remotissimi viaggi insegnati da Spagnuoli e prima appresi da loro
da Mori, i quali come nella Poetica siano buoni auttori classici io mi rimetto a chi
tien buon senno.16
L'esistenza di tale
stata di volta in vol
ti);36 quest'ultima,
ingenios» si prend
gli, e inclina perci
go fiorentino; anc
l'Arte nuevo anche
media, La finta mor
Veridico o meno ch
e non è certo un cas
Lope per difendere
speciale fortuna del
tolineare la presenza
Lope non conobbe J
letterati italiani att
rentini, ad esempio
grafo, aveva fatto p
l'Arcangelo Raffae
attività teatrale: in
della prospettiva e
di Cicognini, con le
sferito a Madrid, in
masto fino alla mor
diniere, e creando
feste teatrali.40 Tra
Il riferimento di E
nosservanza dei «pr
fatti che l'Ariosto,
Calliope e la palma
amore, Omero, ma
venne Lope di Vega co
mandando che le Trag
corché non fossero
che le altre nazioni os
vece dello spazio d'un
ni; la scena non fosse
tempo fosse or camer
queste commedie pu
all'arte composte son
questa maniera: conse
lettare il popolo : a cu
medesima cagione Lo
te poetica,46 nondim
del popolo , formand
44 S. Errico, Le rivolt
126 sg.
45 Sulla recezione dell 'Arte nuevo in Francia, cfr. l'introduzione di José Luis Colomer a
L. de Vega, L'Art nouveau de faire les comédies , trad, di J. -J. Préau, Paris, Les Belles Lettres,
1992, in particolare le pp. 54-64.
46 Cfr. Arte nuevo , w. 17-18: «No porque yo ignorase los preceptos, I gracias a Dios,...»
(«E non perché ne ignorassi i precetti, I sia lode a Dio...»; qui e di seguito ricorro alla bella tra-
duzione italiana di Maria Grazia Profeti, cit. alla nota 17).
y cuando he de esc
encierro los precept
saco a Terencio y P
para que no me de
dar gritos la verdad
y escribo por el art
los que el vulgar ap
porque, como las p
hablarle en necio pa
Aversa, Beltrame,
diecina d'anni dopo
considera addirittur
Prendendo le distanz
l'estate del 1649 a Na
sfare alla pompa e v
conformarsi con l'os
ga , autore gravissim
I testi fin qui citati
YArte nuevo - se no
musica, e precisame
per le regole e lo st
traspare nel libret
lunga e succosa prem
cesco Sacrati) egli s
una guida illustre ne
dei contemporanei:
57 [G. Badoaro], L'Ulisse errante , Venezia, Pinelli, 1644, pp. 5-18: 14-16 (mio il corsivo).
L'intera premessa si legge in Fabbri, Il secolo cantante cit., pp. 149-153: 153. Come Busenello
ed Errico, Badoaro fu accademico tra gli Incogniti di Venezia; sul suo Ulisse del 1644, cfr.
H. Schulze, Odysseus in Venedig. Sujetwahl und Rollenkonzeption in der venezianischen Oper des
17. Jahrhunderts , Frankfurt a.M., Lang, 2004, in particolare pp. 242-255.
58 Cfr. Fabbri, Il secolo cantante cit., in particolare le pp. 138-154.
59 Così nell'avviso «a i lettori e spettatori del drama» a p. 13 dell'ed. Venezia, Giacomo
Batti, 1649 (cfr. anche Libretti d'opera italiani dal Seicento al Novecento , a cura di G. Gronda
e P. Fabbri, Milano, Arnoldo Mondadori, 1997, pp. 110-207: 111; corsivi miei). La fortuna
del Giasone nella seconda metà del Seicento è incomparabile a quella di qualsiasi altro melo-
dramma: venne più volte eseguito e ristampato, con modifiche e aggiunte. La premessa qui ripor-
tata è riprodotta anche in edizioni successive consultate nel Museo della Musica di Bologna: Fi-
renze 1650, Venezia 1654 (5a impressione). Dal libretto del suo Giasone fu ricavato inoltre un
dramma in prosa (Bologna, Gioseffo Longhi, s.a.): ho messo a confronto le due versioni in
una relazione presentata al VII Colloquio di musicologia del «Saggiatore musicale» (Bologna,
21-23 novembre 2003), dal titolo Strategie di un drammaturgo di metà Seicento : il " Giasone "
di G. A. Cicognini tra musica e teatro.
E Busenello, nell'a
dittatore (forse ma
vich) ribadisce:
A quarantini di d
musica di G. B. Bass
si al pubblico per co
cora all'immagine d
trame:
Io mi do a credere, lettor mio cortese, che sì come ad ognuno di quei giri celesti
sovrasta una mente motrice, così parimente ad ogni giro di tempo, cioè ad ogni
secolo, un genio particolare presieda. Quel vigore di mente che puote già sostene-
re la fierezza d'una tragica, ora compone la naturalezza del genio facile alla dolcez
za d'un melodrama .è. Né l'accommodarmi al genio del secolo mi s'opponga a
isfuggimento di regola o ad indulgenza d'adulazione per mercare gli applausi popo
Vera arte di comedia è quella che mette in teatro quello che piace agli uditori ; que-
sta è regola invencibile di natura; e voler la carestia d'ingegno o il far del critico a
poca spesa sostentar che una effigie sia bella perché abbia le figure del volto cor-
rispondenti all'arte, se li manca quell'ingasto e aria inesplicabile ed invisibile con il
quale la natura (con l'arte) le liga insieme, sarà voler sostentare che la natura fia
inferiori a quelli che, crepando di critici, e' fingono a loro beneplacito l'arte in ogni
cosa. Basti per onor di lope il consenso ed applauso delle nazioni, poiché in Italia
e Francia quelli che rappresentano comedie per accrescere il guadagno mettono
nei cartelli che rappresentano un soggetto di LOPE de VEGA, e con questo manca
loro coliseo per la gente e casse per i danari.64
62 Cfr. «L'autore a chi legge» neW Alarico re de ' Goti , Bologna, Longhi, 1685 (cit. in Fabbri,
Il secolo cantante cit., p. 316; miei i corsivi). Bonacossi cita dal canto I, in della Gerusalemme
liberata del Tasso, che a sua volta si rifa ad un'immagine del De rerum naturae di Lucrezio,
I, w. 936-942.
63 P. d'Averara, Admeto re di Tessaglia , Milano, Malatesta, 1702, p. 9.
64 Cito da W. Hempel, «In onor della fenice ibera». Über die " Essequie poetiche di Lope de
Vega", Venedig 1636, nebst einer kommentierten Ausgabe der " Orazione del Cavallier Marino "
und des "Ragguaglio di Parnaso Frankfurt a.M., Klostermann, 1964, p. 122 (corsivo mio).
L'omaggio postum
sciatore spagnolo
de la Roca, che n
non proverrebbe da
scenza della scena
improbabile in scrit
tecipanti (forse fi
quali il librettista
mondo che, con Ba
dicare la libertà cre
L'altro episodio r
erudito poligrafo,
detta di Croce, «una
tesi che il teatro è f
tegralmente e comm
condendi Comœdia
1668.68 In esso non
ed è probabilmente
che l'opera sia stata
Meridione, a Napoli
recezione italiana de
65 Su questa controvers
necia del Seiscientos y «C
onor della Yenice ibera»
stenza del Franchi e ad a
66 Cfr. la premessa di St
là dove afferma che le tra
con maggior avidità ric
Primo, Terza impression
tury Venice: The Creation
sivo mio).
67 Croce, I teatri di Napoli cit., p. 77 nota 6.
68 Cfr. Ioannis Caramuelis Primus Calamus tomus II, ob oculos exhibens Rhytmicam, Editio
secunda , Campaniae, ex Officina Episcopali, 1668. Su questo testo, cfr. H. Hernández Nieto,
La Epistola XXI de ]uan Caramuel sobre el " Arte Nuevo de hacer comedias " de Lope de Vega , «Se-
gismundo. Revista hispánica de Teatro», XII, nn. 23-24, 1976, pp. 203-288 (con trad, spagnola
dell 'Epistola). Su Caramuel e la musica, cfr. D. Sabaino, Caramuel 'musicus nella tradizione del
Seicento. Sensi e percorsi di un'enciclopedia musicale barocca , «Viglevanum. Miscellanea di Studi
storici e artistici», IV, 1994, pp. 42-49.
71 Perrucci, Dell'arte rappresentativa cit., parte I, regola in, «Delle Vesti concernenti alla
Tragedia, Comedia, Satira, & c.», p. 38 (p. 80 dell'ed. Bragaglia cit.).
Il travestirsi è necessario alla tragedia e alla comedia molte volte ... Si deve ad ogni
modo nel travestire, particolarmente le donne, osservare il decoro e la modestia,
accettando i precetti di Lope di Vega nell'arte sudetta:^
y si mudaran trage, sea de modo
que pueda perdonarse, porque suele
el disfraz varonil agradar mucho.73
E ancora:
Nella comedia poi stimo non solo conveniente ma necessaria la maschera ridi-
cola per l'istessa ragione che l'esclude la tragedia, cioè il movere a riso, come
anche deve il vestire essere mediocre e all'uso d'oggi, di maniera però che l'in-
namorato vesta galante, appunto come i nostri Ganimeducci, il vecchio grave, i
servi ridicolosamente e, se sono di linguaggio diverso, conforme l'uso del perso-
naggio che rappresenta, come il Veneziano come che vestono i nobili da toga o
mercadanti, il Dottor Graziano da Dottor Bolognese, il Napolitano da Napoli-
tano, con questa differenza però, che se rappresenta personaggio mercantile o
gentiluomo vesta all'uso di quelli, e se plebeo all'uso della plebe, essendo così
le norme date dal Minturno^ non dovendo, come disse nella sua Arte de hazer
comedias Lope de Vega,
72 Ibid., parte I, regola li, «Della Scena o sia Teatro, e sua disposizione», p. 27 (74).
73 Dell'arte rappresentativa , parte I, regola in, «Delle vesti concernenti alla Tragedia, Come-
dia, Satira & c.», p. 34 (79); e Arte nuevo , w. 281-283 («... e se cambiano d'abito, sia in modo I
che possa essere ammesso, ché di solito I il costume maschile piace molto»). Il testo di Lope viene
trascritto così come lo dà il Perrucci.
L'autorità di Lope v
giore presenza di ar
Or introdotti di nuovo
nuovo accettati dalla
di recitativo, come fu
Cristoforo Ivanovich,
un'aria, par che dile
di nuovo col Vega ch