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II.

L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
- ci sono quindi due tipi di movimento in senso proprio:
+ movimento immediato, discontinuo, subito, istantaneo:
la μεταβολή (movimento in senso ampio):
- questo è il caso della mutazione sostanziale (cambia-
mento secondo la sostanza: generazione e corruzione).
+ movimento mediato, temporale, continuo, successivo:
la κίνησις (movimento in senso stretto, perché soltanto qui
c'è un ente mobile); tale è il caso del movimento:
- locale (cambiamento secondo il luogo)
- quantitativo (secondo la quantità: aumento o diminu-
zione)
- qualitativo (alterazione, secondo la qualità)
II. L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
Proprietà del movimento in senso stretto:
- continuo fluente, dinamico (opposto al continuo proprio
dell'estensione, che è simultaneo e statico),
- nel quale si verificano le proprietà del continuo quantitati-
vo (divisibile, con le parti dello stesso genere del tutto,
irriducibile al discontinuo)
II. L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
3. Analisi formale del movimento in senso stretto
- L'ente mobile è quello che si muove, è il soggetto del
movimento
- esso si trova nel passaggio tra il punto di partenza e
quello di arrivo
- nel punto di partenza comincia il movimento (da allora si
muove)
- nel punto di arrivo finisce il movimento (da allora non si
muove più)
- tra questi due estremi, l'ente mobile si trova in movimen-
to (passaggio, spostamento continuo, indiviso: «omne quod
movetur, et movebatur et movebitur»)
II. L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
- così, il movimento è questo transitus, il passaggio dal
punto di partenza a quello di arrivo; mentre c'è movimento,
l'ente mobile non si trova in un luogo, ma passa attraverso i
punti intermedi.
- In ogni fase intermedia del movimento, l'ente mobile si
muoveva e si muoverà. Mentre dura il movimento, è conti-
nuo, indiviso, ed è misurabile da un tempo anche continuo.
- Il movimento ha inizio e fine nel riposo; il passaggio tra
movimento e riposo è discontinuo, istantaneo.
- Il movimento locale è necessariamente continuo, suc-
cessivo e temporale, a ragione della continuità del luogo o
spazio percorso.
II. L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
- Un movimento locale istantaneo quindi sembra essere
impossibile (così come una velocità infinita). Ogni movi-
mento locale deve avere una velocità finita.
- Le parti del movimento locale sono indivise in atto, e di-
visibili soltanto in potenza; la divisione in atto distruggereb-
be la continuità del movimento (e il movimento stesso).
II. L'ENTE MOBILE
MOVIMENTO, SPAZIO E TEMPO
A) Il movimento
4. Analisi metafisica del movimento in senso stretto
a) Tesi: il movimento è l'atto dell'ente in potenza in quanto
in potenza («ἡ τοῦ δυνατοῦ, ᾗ δυνατόν, ἐντελέχεια φανερὸν
ὅτι κίνησίς ἐστιν»; Aristotele, Fisica III, 201a 10-11).
- Non si tratta propriamente di una definizione del movi-
mento, perché questo, essendo in qualche modo trascen-
dente, non è definibile; piuttosto è l'analisi metafisica del
movimento per mezzo delle nozioni di atto e potenza.
- Il movimento è reale, è un modo di essere, un qualche
ente. Con questo non si distrugge la sua natura. L'ente si
dà, e si dice, in molti modi. L'ente non è soltanto statico, ma
anche dinamico.

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