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Università di Cagliari
Punteggi
I risposta corretta: 1,5 punti
I risposta sbagliata: -0,4 punti
I risposta non data: 0 punti
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Struttura del test
Medicina e Chirurgia/Odontoiatria e Protesi Dentaria
Punteggi
I risposta corretta: 1,5 punti
I risposta sbagliata: -0,4 punti
I risposta non data: 0 punti
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Struttura del test
Medicina Veterinaria
Punteggi
I risposta corretta: 1,5 punti
I risposta sbagliata: -0,4 punti
I risposta non data: 0 punti
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Struttura del test
Medicina Veterinaria
Punteggi
I risposta corretta: 1,5 punti
I risposta sbagliata: -0,4 punti
I risposta non data: 0 punti
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Decreto Ministeriale
“Per l’ammissione ai corsi è richiesto il possesso di una
cultura generale, con particolari attinenze all’ambito letterario,
storico-filosofico, sociale ed istituzionale, nonché della
capacità di analisi su testi scritti di vario genere e da
attitudini al ragionamento logico-matematico. [...]
Accertamento della capacità di usare correttamente la lingua
italiana e di completare logicamente un ragionamento, in
modo coerente con le premesse, che vengono enunciate in
forma simbolica o verbale attraverso quesiti a scelta multipla
formulati anche con brevi proposizioni, scartando le conclusioni
errate, arbitrarie o meno probabili.
I quesiti verteranno su testi di saggistica scientifica o narrativa
di autori classici o contemporanei, oppure su testi di attualità
comparsi su quotidiani o su riviste generalistiche o
specialistiche; verteranno altresì su casi o problemi, anche di
natura astratta, la cui soluzione richiede l’adozione di forme
diverse di ragionamento.
Quesiti relativi alla cultura generale, affrontati nel corso di studi,
completano questo ambito valutativo.”
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Decreto Ministeriale
“Per l’ammissione ai corsi è richiesto il possesso di una
cultura generale, con particolari attinenze all’ambito letterario,
storico-filosofico, sociale ed istituzionale, nonché della
capacità di analisi su testi scritti di vario genere e da
attitudini al ragionamento logico-matematico. [...]
Accertamento della capacità di usare correttamente la lingua
italiana e di completare logicamente un ragionamento, in
modo coerente con le premesse, che vengono enunciate in
forma simbolica o verbale attraverso quesiti a scelta multipla
formulati anche con brevi proposizioni, scartando le conclusioni
errate, arbitrarie o meno probabili.
I quesiti verteranno su testi di saggistica scientifica o narrativa
di autori classici o contemporanei, oppure su testi di attualità
comparsi su quotidiani o su riviste generalistiche o
specialistiche; verteranno altresì su casi o problemi, anche di
natura astratta, la cui soluzione richiede l’adozione di forme
diverse di ragionamento.
Quesiti relativi alla cultura generale, affrontati nel corso di studi,
completano questo ambito valutativo.”
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Che cos’è la logica?
Non sarà nel nostro interesse introdurre il concetto di logica in
modo preciso. Ci possono bastare alcune intuizioni!
GLI ENUNCIATI
Definizione
Un enunciato è un’espressione linguistica a proposito della
quale ha senso chiedersi se sia vera o falsa.
GLI ENUNCIATI
Definizione
Un enunciato è un’espressione linguistica a proposito della
quale ha senso chiedersi se sia vera o falsa.
GLI ENUNCIATI
Definizione
Un enunciato è un’espressione linguistica a proposito della
quale ha senso chiedersi se sia vera o falsa.
Definizione
Un enunciato è atomico (semplice) se non può essere
scomposto in parti che siano a loro volta enunciati
Esempi
I Lorenzo è alto
I Cagliari si trova sul mare
I Firenze si trova tra Bologna e Roma
I 2 divide 8
Definizione
Un enunciato è atomico (semplice) se non può essere
scomposto in parti che siano a loro volta enunciati
Esempi
I Lorenzo è alto
I Cagliari si trova sul mare
I Firenze si trova tra Bologna e Roma
I 2 divide 8
Definizione
Un enunciato è atomico (semplice) se non può essere
scomposto in parti che siano a loro volta enunciati
Esempi
I Lorenzo è alto
I Cagliari si trova sul mare
I Firenze si trova tra Bologna e Roma
I 2 divide 8
I Proprietà
Es: Lorenzo è alto A1 (l)
I Relazioni (binarie)
Es: Cagliari si trova sul mare T 2 (c, m)
2 divide 8 D 2 (2, 8)
Giovanni ama Maria A2 (g, m)
I Relazioni (ternarie)
Es: Firenze si trova tra Bologna e Roma T 3 (f , b, r )
Le proprietà e le relazioni in logica si chiamano predicati.
Le proprietà sono casi particolari di relazioni a un posto.
I Proprietà
Es: Lorenzo è alto A1 (l)
I Relazioni (binarie)
Es: Cagliari si trova sul mare T 2 (c, m)
2 divide 8 D 2 (2, 8)
Giovanni ama Maria A2 (g, m)
I Relazioni (ternarie)
Es: Firenze si trova tra Bologna e Roma T 3 (f , b, r )
Le proprietà e le relazioni in logica si chiamano predicati.
Le proprietà sono casi particolari di relazioni a un posto.
I Proprietà
Es: Lorenzo è alto A1 (l)
I Relazioni (binarie)
Es: Cagliari si trova sul mare T 2 (c, m)
2 divide 8 D 2 (2, 8)
Giovanni ama Maria A2 (g, m)
I Relazioni (ternarie)
Es: Firenze si trova tra Bologna e Roma T 3 (f , b, r )
Le proprietà e le relazioni in logica si chiamano predicati.
Le proprietà sono casi particolari di relazioni a un posto.
I Proprietà
Es: Lorenzo è alto A1 (l)
I Relazioni (binarie)
Es: Cagliari si trova sul mare T 2 (c, m)
2 divide 8 D 2 (2, 8)
Giovanni ama Maria A2 (g, m)
I Relazioni (ternarie)
Es: Firenze si trova tra Bologna e Roma T 3 (f , b, r )
Le proprietà e le relazioni in logica si chiamano predicati.
Le proprietà sono casi particolari di relazioni a un posto.
Definizione
Un enunciato è composto se può essere scomposto in una o
più parti che sono ancora enunciati (atomici o composti)
Esempi
Definizione
Un enunciato è composto se può essere scomposto in una o
più parti che sono ancora enunciati (atomici o composti)
Esempi
Definizione
Un enunciato è composto se può essere scomposto in una o
più parti che sono ancora enunciati (atomici o composti)
Esempi
Definizione
Un enunciato è composto se può essere scomposto in una o
più parti che sono ancora enunciati (atomici o composti)
Esempi
Negazione
A:= “Anna è sorella di Franco”.
Applicando la negazione ¬ che leggiamo come “non” otteniamo
l’enunciato composto
¬A:= “Anna non è sorella di Franco”
Negazione
A:= “Anna è sorella di Franco”.
Applicando la negazione ¬ che leggiamo come “non” otteniamo
l’enunciato composto
¬A:= “Anna non è sorella di Franco”
Negazione
A:= “Anna è sorella di Franco”.
Applicando la negazione ¬ che leggiamo come “non” otteniamo
l’enunciato composto
¬A:= “Anna non è sorella di Franco”
Congiunzione ∧
A ∧ B:= “Anna è sorella di Franco e Stefano è amico di Teresa”
Disgiunzione ∨
A ∨ B:= “Anna è sorella di Franco o Stefano è amico di Teresa”
Congiunzione ∧
A ∧ B:= “Anna è sorella di Franco e Stefano è amico di Teresa”
Disgiunzione ∨
A ∨ B:= “Anna è sorella di Franco o Stefano è amico di Teresa”
Congiunzione ∧
A ∧ B:= “Anna è sorella di Franco e Stefano è amico di Teresa”
Disgiunzione ∨
A ∨ B:= “Anna è sorella di Franco o Stefano è amico di Teresa”
Congiunzione ∧
A ∧ B:= “Anna è sorella di Franco e Stefano è amico di Teresa”
Disgiunzione ∨
A ∨ B:= “Anna è sorella di Franco o Stefano è amico di Teresa”
3 principi fondamentali
3 principi fondamentali
3 principi fondamentali
3 principi fondamentali
Negazione (¬)
A ¬A
V F
F V
Negazione (¬)
A ¬A
V F
F V
Negazione (¬)
A ¬A
V F
F V
Negazione (¬)
A ¬A
V F
F V
Congiunzione (∧)
A B A∧B
V V V
V F F
F V F
F F F
Congiunzione (∧)
A B A∧B
V V V
V F F
F V F
F F F
Congiunzione (∧)
A B A∧B
V V V
V F F
F V F
F F F
Disgiunzione (∨)
A B A∨B
V V V
V F V
F V V
F F F
Disgiunzione (∨)
A B A∨B
V V V
V F V
F V V
F F F
Disgiunzione (∨)
A B A∨B
V V V
V F V
F V V
F F F
A B A ∨˙ B
V V F
V F V
F V V
F F F
A B A ∨˙ B
V V F
V F V
F V V
F F F
A B A ∨˙ B
V V F
V F V
F V V
F F F
Implicazione (→)
A B A→B
V V V
V F F
F V V
F F V
Implicazione (→)
A B A→B
V V V
V F F
F V V
F F V
Implicazione (→)
A B A→B
V V V
V F F
F V V
F F V
A B A↔B
V V V
V F F
F V F
F F V
A B A↔B
V V V
V F F
F V F
F F V
A B A↔B
V V V
V F F
F V F
F F V
Quando ! →
Linguaggio naturale: “Luca sta male quando corre”
Logica: “Se Luca corre allora sta male”
A→B
A:= Luca corre
B:= Luca sta male
Quando ! →
Linguaggio naturale: “Luca sta male quando corre”
Logica: “Se Luca corre allora sta male”
A→B
A:= Luca corre
B:= Luca sta male
Quando ! →
Linguaggio naturale: “Luca sta male quando corre”
Logica: “Se Luca corre allora sta male”
A→B
A:= Luca corre
B:= Luca sta male
Perchè ! →
Linguaggio naturale: “14 è pari perchè è divisibile per 2”
Logica: “Se 14 è divisibile per 2 allora è pari”
A→B
A:= “14 è divisibile per 2”
B:= “14 è pari”
Perchè ! →
Linguaggio naturale: “14 è pari perchè è divisibile per 2”
Logica: “Se 14 è divisibile per 2 allora è pari”
A→B
A:= “14 è divisibile per 2”
B:= “14 è pari”
Perchè ! →
Linguaggio naturale: “14 è pari perchè è divisibile per 2”
Logica: “Se 14 è divisibile per 2 allora è pari”
A→B
A:= “14 è divisibile per 2”
B:= “14 è pari”
Nonostante, ma ! ∧
Linguaggio naturale: “Luca studia nonostante sia malato”
Logica: “Luca studia e è malato”
Nonostante, ma ! ∧
Linguaggio naturale: “Luca studia nonostante sia malato”
Logica: “Luca studia e è malato”
Solo se
Linguaggio naturale: “Luca viene a cena solo se Gianna lo
accompagna”
Logica: “Se Luca viene a cena allora Gianna lo accompagna”
I A solo se B si formalizza A → B
Solo se
Linguaggio naturale: “Luca viene a cena solo se Gianna lo
accompagna”
Logica: “Se Luca viene a cena allora Gianna lo accompagna”
I A solo se B si formalizza A → B
Solo se
Linguaggio naturale: “Luca viene a cena solo se Gianna lo
accompagna”
Logica: “Se Luca viene a cena allora Gianna lo accompagna”
I A solo se B si formalizza A → B
Condizione sufficiente
Linguaggio naturale: “Condizione sufficiente affinchè Luca sia
toscano è che sia fiorentino”
Logica: “Se Luca è fiorentino allora è toscano”
Condizione sufficiente
Linguaggio naturale: “Condizione sufficiente affinchè Luca sia
toscano è che sia fiorentino”
Logica: “Se Luca è fiorentino allora è toscano”
Condizione sufficiente
Linguaggio naturale: “Condizione sufficiente affinchè Luca sia
toscano è che sia fiorentino”
Logica: “Se Luca è fiorentino allora è toscano”
Condizione necessaria
Linguaggio naturale: “Condizione necessaria affinchè Luca
abbia la patente è che sia maggiorenne”
Logica: “Se Luca ha la patente allora è maggiorenne”
A→B
Un implicazione del tipo A → B corrisponde a:
I se A allora B
I A solo se B
I A è condizione sufficiente affinchè B
I B è condizione necessaria affinchè A
A↔B
Una doppia implicazione del tipo A ↔ B corrisponde a:
I A se e solo se B
I se A allora B e se B allora A
Soddisfacibilità
Un enunciato è detto soddisfacibile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo vero.
Soddisfacibilità
Un enunciato è detto soddisfacibile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo vero.
Soddisfacibilità
Un enunciato è detto soddisfacibile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo vero.
Falsificabilità
Un enunciato è detto falsificabile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo falso.
Falsificabilità
Un enunciato è detto falsificabile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo falso.
Falsificabilità
Un enunciato è detto falsificabile se esiste almeno
un’assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono tale da renderlo falso.
A B B→A A∨B (B → A) ∧ (A ∨ B)
V V V V V
V F V V V
F V F V F
F F V F F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è soddisfacibile per A = B = V e
A = V,B = F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è falsificabile per A = F , B = V e
A=B=F
A B B→A A∨B (B → A) ∧ (A ∨ B)
V V V V V
V F V V V
F V F V F
F F V F F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è soddisfacibile per A = B = V e
A = V,B = F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è falsificabile per A = F , B = V e
A=B=F
A B B→A A∨B (B → A) ∧ (A ∨ B)
V V V V V
V F V V V
F V F V F
F F V F F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è soddisfacibile per A = B = V e
A = V,B = F
I (B → A) ∧ (A ∨ B) è falsificabile per A = F , B = V e
A=B=F
Esempio
A ¬A A ∨ ¬A ¬(A ∨ ¬A)
V F V F
F V V F
Esempio
A ¬A A ∨ ¬A ¬(A ∨ ¬A)
V F V F
F V V F
Esempio
A ¬A A ∨ ¬A ¬(A ∨ ¬A)
V F V F
F V V F
Gli enunciati che risultano sempre falsi sono quelli che in logica
formale vengono chiamati falsità logiche:
Contraddizione
Un enunciato è detto contraddizione o falsità logica se nessuna
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero, ovvero ogni assegnazione lo
rende falso.
Gli enunciati che risultano sempre falsi sono quelli che in logica
formale vengono chiamati falsità logiche:
Contraddizione
Un enunciato è detto contraddizione o falsità logica se nessuna
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero, ovvero ogni assegnazione lo
rende falso.
Gli enunciati che risultano sempre falsi sono quelli che in logica
formale vengono chiamati falsità logiche:
Contraddizione
Un enunciato è detto contraddizione o falsità logica se nessuna
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero, ovvero ogni assegnazione lo
rende falso.
Esempio
A B B→A A → (B → A)
V V V V
V F V V
F V F V
F F V V
Esempio
A B B→A A → (B → A)
V V V V
V F V V
F V F V
F F V V
Esempio
A B B→A A → (B → A)
V V V V
V F V V
F V F V
F F V V
Gli enunciati che risultano sempre veri sono quelli che in logica
formale vengono chiamati verità logiche:
Tautologia
Un enunciato è detto tautologia o verità logica se ogni
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero.
Gli enunciati che risultano sempre veri sono quelli che in logica
formale vengono chiamati verità logiche:
Tautologia
Un enunciato è detto tautologia o verità logica se ogni
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero.
Gli enunciati che risultano sempre veri sono quelli che in logica
formale vengono chiamati verità logiche:
Tautologia
Un enunciato è detto tautologia o verità logica se ogni
assegnazione di valori alle variabili proposizionali che lo
compongono lo rende vero.
Doppia negazione
A ↔ ¬¬A
Doppia negazione
A ↔ ¬¬A
Doppia negazione
A ↔ ¬¬A
Doppia negazione
A ↔ ¬¬A
Terzo Escluso
A ∨ ¬A
Non Contraddizione
¬(A ∧ ¬A)
A Fortiori
A → (B → A)
Terzo Escluso
A ∨ ¬A
Non Contraddizione
¬(A ∧ ¬A)
A Fortiori
A → (B → A)
Terzo Escluso
A ∨ ¬A
Non Contraddizione
¬(A ∧ ¬A)
A Fortiori
A → (B → A)
Leggi di De Morgan
¬(A ∧ B) ↔ (¬A ∨ ¬B)
¬(A ∨ B) ↔ (¬A ∧ ¬B)
Contrapposizione
(A → B) ↔ (¬B → ¬A)
Legge di Filone
(A → B) ↔ (¬A ∨ B)
Legge di Crisippo
¬(A → B) ↔ (A ∧ ¬B)
Leggi di De Morgan
¬(A ∧ B) ↔ (¬A ∨ ¬B)
¬(A ∨ B) ↔ (¬A ∧ ¬B)
Contrapposizione
(A → B) ↔ (¬B → ¬A)
Legge di Filone
(A → B) ↔ (¬A ∨ B)
Legge di Crisippo
¬(A → B) ↔ (A ∧ ¬B)
Leggi di De Morgan
¬(A ∧ B) ↔ (¬A ∨ ¬B)
¬(A ∨ B) ↔ (¬A ∧ ¬B)
Contrapposizione
(A → B) ↔ (¬B → ¬A)
Legge di Filone
(A → B) ↔ (¬A ∨ B)
Legge di Crisippo
¬(A → B) ↔ (A ∧ ¬B)
Leggi di De Morgan
¬(A ∧ B) ↔ (¬A ∨ ¬B)
¬(A ∨ B) ↔ (¬A ∧ ¬B)
Contrapposizione
(A → B) ↔ (¬B → ¬A)
Legge di Filone
(A → B) ↔ (¬A ∨ B)
Legge di Crisippo
¬(A → B) ↔ (A ∧ ¬B)
α1
.
.
.
αn
[R]
β
dove:
I α1 , ..., αn è una sequenza finita di enunciati che chiamiamo
premesse
I β è un enunciato che chiamiamo conclusione
I [R] è una regola formale che legittima il passaggio dalle
premesse alla conclusione
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Argomenti
Cos’è un argomento
α1
.
.
.
αn
[R]
β
dove:
I α1 , ..., αn è una sequenza finita di enunciati che chiamiamo
premesse
I β è un enunciato che chiamiamo conclusione
I [R] è una regola formale che legittima il passaggio dalle
premesse alla conclusione
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Argomenti
Cos’è un argomento
α1
.
.
.
αn
[R]
β
dove:
I α1 , ..., αn è una sequenza finita di enunciati che chiamiamo
premesse
I β è un enunciato che chiamiamo conclusione
I [R] è una regola formale che legittima il passaggio dalle
premesse alla conclusione
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Argomenti
Cos’è un argomento
α1
.
.
.
αn
[R]
β
dove:
I α1 , ..., αn è una sequenza finita di enunciati che chiamiamo
premesse
I β è un enunciato che chiamiamo conclusione
I [R] è una regola formale che legittima il passaggio dalle
premesse alla conclusione
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Argomenti
Cos’è un argomento
Argomento valido
Un argomento è valido se e solo se, qualora le sue premesse
siano vere, allora anche la sua conclusione è vera.
Si noti che:
I La definizione è di forma implicativa e asserisce la
preservazione della verità;
I Se un argomento è valido allora la formula
α1 ∧ ... ∧ αn → β è una tautologia;
I un argomento è valido se non consente di passare da
premesse vere a conclusioni false.
Argomento valido
Un argomento è valido se e solo se, qualora le sue premesse
siano vere, allora anche la sua conclusione è vera.
Si noti che:
I La definizione è di forma implicativa e asserisce la
preservazione della verità;
I Se un argomento è valido allora la formula
α1 ∧ ... ∧ αn → β è una tautologia;
I un argomento è valido se non consente di passare da
premesse vere a conclusioni false.
Argomento valido
Un argomento è valido se e solo se, qualora le sue premesse
siano vere, allora anche la sua conclusione è vera.
Si noti che:
I La definizione è di forma implicativa e asserisce la
preservazione della verità;
I Se un argomento è valido allora la formula
α1 ∧ ... ∧ αn → β è una tautologia;
I un argomento è valido se non consente di passare da
premesse vere a conclusioni false.
Argomento valido
Un argomento è valido se e solo se, qualora le sue premesse
siano vere, allora anche la sua conclusione è vera.
Si noti che:
I La definizione è di forma implicativa e asserisce la
preservazione della verità;
I Se un argomento è valido allora la formula
α1 ∧ ... ∧ αn → β è una tautologia;
I un argomento è valido se non consente di passare da
premesse vere a conclusioni false.
Modus Ponens
α→β
α
[MP]
β
Esempio:
18 è divisibile per 2
Modus Ponens
α→β
α
[MP]
β
Esempio:
18 è divisibile per 2
Modus Ponens
α→β
α
[MP]
β
Esempio:
18 è divisibile per 2
Modus Tollens
α→β
¬β
[MT]
¬α
Esempio:
Modus Tollens
α→β
¬β
[MT]
¬α
Esempio:
Modus Tollens
α→β
¬β
[MT]
¬α
Esempio:
Sillogismo Disgiuntivo
α∨β
¬α
[SD]
β
Esempio:
Sillogismo Disgiuntivo
α∨β
¬α
[SD]
β
Esempio:
Sillogismo Disgiuntivo
α∨β
¬α
[SD]
β
Esempio:
Eliminazione ∧ (1)
α∧β
[∧E]
α
Eliminazione ∧ (2)
α∧β
[∧E]
β
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Introduzione ∨ (1)
α
[∨I]
α∨β
Introduzione ∨ (2)
β
[∨I]
α∨β
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Esempio (1):
Claudia è libanese
Esempio (2):
Introduzione ∧
α, β
[∧I]
α∧β
Esempio:
Introduzione ∧
α, β
[∧I]
α∧β
Esempio:
Introduzione ∧
α, β
[∧I]
α∧β
Esempio:
α→β
β
[AC]
α
Esempio:
Chiara è laureata
α→β
β
[AC]
α
Esempio:
Chiara è laureata
α→β
β
[AC]
α
Esempio:
Chiara è laureata
Negazione dell’Antecedente χ
α→β
¬α
[NA]
¬β
Esempio:
Negazione dell’Antecedente χ
α→β
¬α
[NA]
¬β
Esempio:
Negazione dell’Antecedente χ
α→β
¬α
[NA]
¬β
Esempio:
A) Se N allora H
B) Se non N allora non M
C) Se M allora O
D) se non M allora non O
E) Se N allora O
A) Se N allora H
B) Se non N allora non M
C) Se M allora O
D) se non M allora non O
E) Se N allora O
A) Se N allora H
B) Se non N allora non M
C) Se M allora O
D) se non M allora non O
E) Se N allora O
A) È inverno
B) È estate
C) È domenica
D) È lunedì
E) Non è domenica nè lunedì
A) È inverno
B) È estate
C) È domenica
D) È lunedì
E) Non è domenica nè lunedì
A) È inverno
B) È estate
C) È domenica
D) È lunedì
E) Non è domenica nè lunedì
I ∃ significa “esiste”
I ∃ significa “esiste”
I ∃ significa “esiste”
Predicati
Proprietà e relazioni in logica si chiamano predicati.
Predicati
Proprietà e relazioni in logica si chiamano predicati.
Proprietà e relazioni
Proprietà e relazioni
Quantificatore universale
“Tutti gli uomini sono mortali” significa:
“Per ogni individuo x, se x è un uomo allora x è mortale”
Diamo un nome ai predicati:
U(x) := x è un uomo
M(x) := x è mortale
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∀x(U(x) → M(x))
Quantificatore universale
“Tutti gli uomini sono mortali” significa:
“Per ogni individuo x, se x è un uomo allora x è mortale”
Diamo un nome ai predicati:
U(x) := x è un uomo
M(x) := x è mortale
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∀x(U(x) → M(x))
Quantificatore universale
“Tutti gli uomini sono mortali” significa:
“Per ogni individuo x, se x è un uomo allora x è mortale”
Diamo un nome ai predicati:
U(x) := x è un uomo
M(x) := x è mortale
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∀x(U(x) → M(x))
Quantificatore universale
“Tutti gli uomini sono mortali” significa:
“Per ogni individuo x, se x è un uomo allora x è mortale”
Diamo un nome ai predicati:
U(x) := x è un uomo
M(x) := x è mortale
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∀x(U(x) → M(x))
Quantificatore universale
“Tutti gli uomini sono mortali” significa:
“Per ogni individuo x, se x è un uomo allora x è mortale”
Diamo un nome ai predicati:
U(x) := x è un uomo
M(x) := x è mortale
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∀x(U(x) → M(x))
∀x(M(x) → I(x))
∀x(M(x) → I(x))
∀x(M(x) → I(x))
∀x(M(x) → I(x))
Quantificatore esistenziale
“Qualche animale è un felino” significa:
“Esiste un individuo x tale che x è un animale e x è un
felino”
Diamo un nome ai predicati:
G(x) := x è un gatto
F (x) := x è un felino
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∃x(G(x) ∧ F (x))
Quantificatore esistenziale
“Qualche animale è un felino” significa:
“Esiste un individuo x tale che x è un animale e x è un
felino”
Diamo un nome ai predicati:
G(x) := x è un gatto
F (x) := x è un felino
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∃x(G(x) ∧ F (x))
Quantificatore esistenziale
“Qualche animale è un felino” significa:
“Esiste un individuo x tale che x è un animale e x è un
felino”
Diamo un nome ai predicati:
G(x) := x è un gatto
F (x) := x è un felino
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∃x(G(x) ∧ F (x))
Quantificatore esistenziale
“Qualche animale è un felino” significa:
“Esiste un individuo x tale che x è un animale e x è un
felino”
Diamo un nome ai predicati:
G(x) := x è un gatto
F (x) := x è un felino
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∃x(G(x) ∧ F (x))
Quantificatore esistenziale
“Qualche animale è un felino” significa:
“Esiste un individuo x tale che x è un animale e x è un
felino”
Diamo un nome ai predicati:
G(x) := x è un gatto
F (x) := x è un felino
e scriviamo l’enunciato nella sua forma simbolica
∃x(G(x) ∧ F (x))
∃x(S(x) ∧ E(x))
∃x(S(x) ∧ E(x))
∃x(S(x) ∧ E(x))
Esempio 1
“Ogni studente possiede almeno un computer”
Forma logica: ∀x(S(x) → ∃y (C(y ) ∧ P(x, y )))
S(x) := x è uno studente;
C(x) := x è un computer;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 2
“Qualche uomo possiede tutti i libri di logica”
Forma logica: ∃x(U(x) ∧ ∀y (L(y ) → P(x, y )))
U(x) := x è un uomo;
L(x) := x è un libro di logica;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 1
“Ogni studente possiede almeno un computer”
Forma logica: ∀x(S(x) → ∃y (C(y ) ∧ P(x, y )))
S(x) := x è uno studente;
C(x) := x è un computer;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 2
“Qualche uomo possiede tutti i libri di logica”
Forma logica: ∃x(U(x) ∧ ∀y (L(y ) → P(x, y )))
U(x) := x è un uomo;
L(x) := x è un libro di logica;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 1
“Ogni studente possiede almeno un computer”
Forma logica: ∀x(S(x) → ∃y (C(y ) ∧ P(x, y )))
S(x) := x è uno studente;
C(x) := x è un computer;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 2
“Qualche uomo possiede tutti i libri di logica”
Forma logica: ∃x(U(x) ∧ ∀y (L(y ) → P(x, y )))
U(x) := x è un uomo;
L(x) := x è un libro di logica;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 1
“Ogni studente possiede almeno un computer”
Forma logica: ∀x(S(x) → ∃y (C(y ) ∧ P(x, y )))
S(x) := x è uno studente;
C(x) := x è un computer;
P(x, y ) := x possiede y
Esempio 2
“Qualche uomo possiede tutti i libri di logica”
Forma logica: ∃x(U(x) ∧ ∀y (L(y ) → P(x, y )))
U(x) := x è un uomo;
L(x) := x è un libro di logica;
P(x, y ) := x possiede y
A) nessun y è z
B) nessun z è y
C) alcuni z non sono y
D) alcuni y non sono z
E) tutti gli y sono z
A) nessun y è z
B) nessun z è y
C) alcuni z non sono y
D) alcuni y non sono z
E) tutti gli y sono z
A) nessun y è z
B) nessun z è y
C) alcuni z non sono y
D) alcuni y non sono z
E) tutti gli y sono z
A) 40
B) 42
C) 9
D) 18
E) 276
A) 40
B) 42
C) 9
D) 18
E) 276
A) 40
B) 42
C) 9
D) 18
E) 276
Se:
@ + # - @= @ - 4
# = -20
allora @ è uguale a:
A) 10
B) -10
C) 16
D) -16
E) -5
Se:
@ + # - @= @ - 4
# = -20
allora @ è uguale a:
A) 10
B) -10
C) 16
D) -16
E) -5
Se:
@ + # - @= @ - 4
# = -20
allora @ è uguale a:
A) 10
B) -10
C) 16
D) -16
E) -5
A) ZAP ZAP
B) ZEP ZEP
C) ZUP ZEP
D) ZEP ZAP
E) ZEP ZUP
A) ZAP ZAP
B) ZEP ZEP
C) ZUP ZEP
D) ZEP ZAP
E) ZEP ZUP
A) ZAP ZAP
B) ZEP ZEP
C) ZUP ZEP
D) ZEP ZAP
E) ZEP ZUP
A) il papavero sboccia
B) il mandorlo è in fiore e il papavero sboccia
C) la rosa marcisce e il papavero sboccia
D) la rosa e la begonia marciscono
E) la rosa marcisce o il papavero sboccia
A) il papavero sboccia
B) il mandorlo è in fiore e il papavero sboccia
C) la rosa marcisce e il papavero sboccia
D) la rosa e la begonia marciscono
E) la rosa marcisce o il papavero sboccia
A) il papavero sboccia
B) il mandorlo è in fiore e il papavero sboccia
C) la rosa marcisce e il papavero sboccia
D) la rosa e la begonia marciscono
E) la rosa marcisce o il papavero sboccia
A) 106
B) 128
C) 105
D) 86
E) 84
A) 106
B) 128
C) 105
D) 86
E) 84
A) 106
B) 128
C) 105
D) 86
E) 84
A) Eligio
B) Federico
C) Bruna
D) Cesare
E) Iris
A) Eligio
B) Federico
C) Bruna
D) Cesare
E) Iris
A) Eligio
B) Federico
C) Bruna
D) Cesare
E) Iris
A) 15
B) 10
C) 12
D) 2
E) 4
A) 15
B) 10
C) 12
D) 2
E) 4
A) 15
B) 10
C) 12
D) 2
E) 4
A) 5.000 grammi
B) 500 grammi
C) 4.600 grammi
D) 2.500 grammi
E) 5.400 grammi
A) 5.000 grammi
B) 500 grammi
C) 4.600 grammi
D) 2.500 grammi
E) 5.400 grammi
A) 5.000 grammi
B) 500 grammi
C) 4.600 grammi
D) 2.500 grammi
E) 5.400 grammi
A) le 23.15 di giovedì
B) le 3.15 di sabato
C) le 2.15 di domenica
D) le 3.15 di venerdì
E) le 2.15 di sabato
A) le 23.15 di giovedì
B) le 3.15 di sabato
C) le 2.15 di domenica
D) le 3.15 di venerdì
E) le 2.15 di sabato
A) le 23.15 di giovedì
B) le 3.15 di sabato
C) le 2.15 di domenica
D) le 3.15 di venerdì
E) le 2.15 di sabato
A) Giovedì
B) Mercoledì
C) Domenica
D) Venerdì
E) Martedì
A) Giovedì
B) Mercoledì
C) Domenica
D) Venerdì
E) Martedì
A) Giovedì
B) Mercoledì
C) Domenica
D) Venerdì
E) Martedì
A) X = piramide; Y = quadrato
B) X = tre; Y = rettangolo
C) X = solido; Y = piano
D) X = angoli; Y = lati
E) X = geometria; Y = algebra
A) X = piramide; Y = quadrato
B) X = tre; Y = rettangolo
C) X = solido; Y = piano
D) X = angoli; Y = lati
E) X = geometria; Y = algebra
A) X = piramide; Y = quadrato
B) X = tre; Y = rettangolo
C) X = solido; Y = piano
D) X = angoli; Y = lati
E) X = geometria; Y = algebra
A) 30
B) 50
C) 4
D) 40
E) 20
A) 30
B) 50
C) 4
D) 40
E) 20
A) 30
B) 50
C) 4
D) 40
E) 20
A) MAFAIFIL
B) MAFIFIL
C) MAFAFIIL
D) MAIL
E) MFAAIFIL
A) MAFAIFIL
B) MAFIFIL
C) MAFAFIIL
D) MAIL
E) MFAAIFIL
A) MAFAIFIL
B) MAFIFIL
C) MAFAFIIL
D) MAIL
E) MFAAIFIL
A) Pony
B) Gatti
C) Cani
D) Scoiattoli
E) Delfini
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2016
Test di Ragionamento logico - Quesito 19
A) Pony
B) Gatti
C) Cani
D) Scoiattoli
E) Delfini
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2016
Test di Ragionamento logico - Quesito 19
A) Pony
B) Gatti
C) Cani
D) Scoiattoli
E) Delfini
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2016
Test di Ragionamento logico - Quesito 20
A) Lucia
B) Romina
C) Giulia
D) Patrizia
E) Elisa
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2016
Test di Ragionamento logico - Quesito 20
A) Lucia
B) Romina
C) Giulia
D) Patrizia
E) Elisa
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2016
Test di Ragionamento logico - Quesito 20
A) Lucia
B) Romina
C) Giulia
D) Patrizia
E) Elisa
Università di Cagliari Logica e Ragionamento Logico
Prova di Medicina 2014
Esempio
I turisti in visita al Castello di Belmonte non possono
attualmente accedere alla Stanza Ottagonale collocata
nella Torre Ovest. Tuttavia, pur senza entrare, dalla porta di
ingresso alla Torre Ovest i turisti possono comunque
vedere alcune parti della stanza, nonostante la visuale sia
parzialmente ostruita da un’impalcatura al centro. Nella
stanza ci sono due finestre direttamente l’una di fronte
all’altra: una si trova sulla parete tra la porta di ingresso
alla Torre Ovest e la porta che conduce alla Torretta. Uno
specchio è appeso alla parete direttamente di fronte ad
una delle porte e permette ai turisti in visita di ammirare il
riflesso della magnifica spada del Visconte Baldini. Sulle
due restanti pareti sono appesi alcuni quadri. Quale delle
seguenti sequenze rappresenta correttamente l’ordine
delle pareti della Stanza Ottagonale?