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AFORISMI CELEBRI LATINI

Non ut edam, vivo; sed ut vivam, edo.


(Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere, Quintiliano)

Nulla dies sine linea.


(Nessun giorno senza una linea, fai qualcosa ogni giorno, Plinio il Vecchio)

Oculi sunt in amore duces.


In amore siamo guidati dagli occhi, Properzio)

Odi profanum vulgus et arceo.


(Odio la massa ignorante e la tengo lontana, Orazio)

Rosam cape, spinam cave.


(Cogli la rosa, attento alla spina, Gabriele D'Annunzio)

In magnis et voluisse sat est


(Nelle grandi cose anche l'aver voluto è sufficiente, Properzio)

Non omnia possumus omnes


(Non tutti possiamo tutto, Virgilio)

Successus improborum plures allicit.


(Il successo dei malvagi alletta molti, Fedro)

Derideri merito potest qui sine virtute vanas excercet minas.


(Viene giustamente deriso chi, senza forza, fa vane minacce, Fedro)

Nomen est omen.


(Il nome già contiene un presagio, Plauto)

Vulgus veritatis pessimus interpres.


(Il popolo è il peggiore interprete della verità, Seneca senior)

Noli rogare, quom impetrare nolueris.


(Non domandare quando non vorresti ottenere, Seneca)

Nomina sunt consequentia rerum.


(I nomi sono corrispondenti alle cose, Giustiniano)

Nomina sunt odiosa.


(È odioso fare nomi, Cicerone)

Omnia cum tempore.


(Ogni cosa a suo tempo, Ecclesiaste)

Omnia fert aetas.


(Il tempo porta via tutte le cose, Virgilio)
Omnia munda mundis.
(Per chi è puro tutto è puro, San Paolo)

Omnia mutantur.
(Tutto cambia, Ovidio)

Parce sepulto.
(Risparmia chi è sepolto, Virgilio)

Plebeia ingenia magis exemplis quam ratione capiuntur.


(Le menti volgari sono più impressionate dagli esempi che dalle ragioni, Macrobio)

Marcet sine adversario virtus.


(Il valore senza avversario ristagna, Seneca)

Tertium non datur.


(Vi sono due sole possibilità; non ve ne è un’altra, Aristotele)

Virtute duce, comite fortuna.


(Con la virtù come guida e la fortuna come compagna, Cicerone)

Vanitas vanitatum, et omnia vanitas.


(Vanità delle vanità, e tutto è vanità, Ecclesiaste)

Nimium ne crede colori.


(Non fidarti troppo del colore, Virgilio)

Ducunt volentem fata, nolentem trahunt.


(Il fato guida chi vuole lasciarsi guidare e trascina chi non vuole, Seneca)

Dulce bellum inexpertis.


(La guerra è piacevole per chi non la ha mai provata, Erasmo da Rotterdam)

Dum anima est, spes est.


(Finché c’è vita, c’è speranza, Cicerone)

Ecce Homo.
(Ecco l’uomo, Ponzio Pilato)

Ex abundantia cordis os loquitur


(La bocca parla dalla pienezza del cuore, Vangelo di Matteo)

Est modus in rebus.


(C’è una giusta misura nelle cose, Orazio)

Fiat lux
(Sia fatta la luce, Genesi)

Fortuna vitrea est; tum cum splendet, frangitur


(La fortuna è come il vetro; così come può splendere, così può frangersi, Publilio Siro)
Gutta cavat lapidem.
(La goccia scava la pietra, Ovidio)

Hic manebimus optime.


(Qui molto bene resteremo, Tito Livio)

Ab uno disce omnis.


(Da uno capisci come sono tutti, Virgilio, Eneide)

Acta est fabula.


(Lo spettacolo è finito, Augusto)

Aequam memento servare mentem.


(Ricordati di mantenere la mente serena, Orazio)

Arbiter elegantiae.
(giudice di raffinatezza ed eleganza, Tacito)

Ars longa, vita brevis.


(L’arte è lunga, la vita è breve, Seneca)

Cibi condimentum esse famem


(La fame è il condimento del cibo, Cicerone)

Desertum fecerunt et pacem appellaverunt.


(Fecero un deserto e la chiamarono pace, Tacito)

Homo est minor mundus.


(L’uomo è un mondo in miniatura, Boezio)

Dictum factum.
(Detto fatto, Ennio)

Historia magistra vitae


(La storia è maestra di vita, Cicerone)

Homo sum: humani nihil a me alienum puto.


(Sono un uomo: niente di ciò che è umano considero estraneo a me, Terenzio)

Honesta mors turpi vita potior.


(Una morte onorevole è migliore di una vita vergognosa, Tacito)

Numquam est fidelis cum potente societas.


(Non è mai sicura l'amicizia con un potente, Fedro)

Ira furor brevis est.


(L'ira è un furore di breve durata, Orazio)

Rem tene, verba sequentur.


(Tieni stretto il concetto: le parole saranno una conseguenza, Catone)
Lis est cum forma magna pudicitiae.
(C’è contrasto tra il pudore e una grande bellezza, Ovidio)

Summum ius, summa iniuria.


(Massima giustizia, massima ingiustizia, Cicerone)

Semper avarus eget.


(L'avaro è sempre nel bisogno, Orazio)

Ubi leonis pellis deficit, vulpina induenda est.


(Quando manca la pelle del leone, bisogna indossare quella della volpe, Fedro)

Vitam regit fortuna, non sapientia.


(La vita è retta dal fato, non dalla saggezza, Cicerone)

Vulpem pilum mutare, non mores.


(La volpe cambia il pelo, non le abitudini, Svetonio)

Alea iacta est.


(Il dado è tratto, Giulio Cesare)

Alium silere quod voles, primus sile


(Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo, Seneca)

Amicus certus in re incerta cernitur.


(Il vero amico si rivela nella situazioni difficili, Ennio)

Video meriora proboque, deteriora sequor.


(Vedo le cose migliori e le approvo, ma seguo quelle peggiori, Ovidio)

Amor vincit omnia.


(L’amore vince tutto, Virgilio).

Invenit forte calvus in trivio pectinem.


(Per caso un calvo trovò un pettine in un incrocio, Fedro)

Si tacuisses phiposophus manuisses.


(Se tu avessi tenuto la bocca chiusa, avrebbero continuato a considerarti un filosofo, Boezio)

Vox populi, vox Dei.


(Voce di popolo, voce di Dio, Bibbia)

Dubium sapientiae initium.


(Il dubbio è l’inizio della sapienza, Cartesio)

Dies irae.
(Giorno dell'ira, Tommaso da Celano)

Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur.


(Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto, Catone)
Faber est suae quisque fortunae.
(Ciascuno è artefice del proprio destino, Sallustio)

Ora et labora.
(Prega e lavora, San Benedetto)

Orationis summa virtus est perspicuitas:


(La più grande virtù del discorso è la chiarezza, Quintiliano)

Panem et circenses.
(Pane e giochi, Giovenale)

Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi.


(Ho gareggiato in una bella gara, ho concluso la mia corsa, ho mantenuto la mia fede, San Paolo)

Beneficium accipere, libertatem est vendere.


(Accettare un beneficio equivale a vendere la libertà, Publio Siro)

Senectus, quam ut adipiscantur omnes optant, eandem accusant adepti.


(La vecchiaia, che tutti si augurano di raggiungere, ma poi criticano dopo averla raggiunta, Cicerone)

Fallacia alia aliam trudit.


(Un inganno tira l’altro, Terenzio)

Vincere scis, Hannibal, victoria uti nescis.


(Tu sai vincere, Annibale, ma non sai sfruttare la vittoria, Livio)

Teres atque rotundus.


(Sferico e rotondo, Orazio)

Homines nihil agendo discunt male agere:


(L’uomo, non facendo niente, impara a fare il male, Catone)

Homo homini lupus.


(L’uomo è un lupo per l’uomo, Plauto)

Sol omnibus lucet


(Il sole splende per tutti, Petronio)

Ultima ratio regum


(L'estremo rimedio dei re, Luigi XIV)

Fiat iustitia et pereat mundus.


(Sia fatta giustizia e perisca pure il mondo, Imperatore Ferdinando I di Asburgo)

Memento audere semper


(Ricordati di osare sempre, Gabriele D'Annunzio)

Sapiens fingit fortunam sibi.


(Il saggio si plasma la fortuna da solo, Plauto)
Cento summum ius summa Iniura.
(Perfetta giustizia perfetta ingiustizia, Cicerone)

Ridendo dicere verum.


(Scherzando dire la verità, Orazio)

Semel in anno licet insanire.


(Una volta l’anno è lecito diventare folli, Orazio)

Iudex damnatur ubi nocens absolvitur.


(Quando il colpevole è assolto, è condannato il giudice, Publilio Siro)

Silent... leges inter arma.


(Quando ci sono le armi le leggi tacciono, Cicerone)

Ibi semper est victoria, ubi concordia est


(Vi è sempre vittoria dove vi è concordia, Publilio Siro)

Imperare sibi maximum imperium est.


(Comandare a se stessi è la forma più grande di comando, Seneca)

At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est!


(È bello essere additati e che si dica: è lui!, Persio)

Carpe diem, quam minimum credula postero.


(Cogli l’attimo, confidando il meno possibile nel domani, Orazio)

Castigat ridendo mores


(Fustiga i costumi ridendo, Giovenale)

Impossibilium nulla obligatio est


(Nessuno è obbligato a fare l’impossibile, Celso)

Aut viam inveniam aut faciam.


(O troverò una strada o la farò, Annibale)

Ipsa senectus morbus.


(La vecchiaia è di per se stessa una malattia, Cicerone)

Littera enim occidit, spiritus autem vivificat.


La lettera uccide, lo spirito vivifica, San Paolo)

Luceat lux vestra.


(Lascia che splenda la tua luce, Bibbia)

Manus manum lavat.


(Una mano lava l’altra, Seneca)

Mens sana in corpore sano.


(Mente sana in corpo sano, Giovenale)
Naturam expellas furca, tamen usque recurret.
(Puoi cacciare l’indole naturale con un forcone: ma tornerà sempre di nuovo, Orazio)

Nec tecum possum vivere nec sine te.


(Non posso vivere con te né senza di te, Marziale)

Nihil inimicus quam sibi ipse.


(Non vi è niente di più nemico che se stessi, Cicerone)

Nihil sub sole novum.


(Nulla di nuovo sotto il sole, Ecclesiaste)

Ipsa olera olla legit.


(La pignatta sceglie da sé le sue verdure, Catullo)

Corruptissima republica plurimae leges.


(Le leggi sono moltissime quando lo stato è corrotto, Tacito)

Nitimur in vetitum semper cupimusque negatum.


(Propendiamo sempre per ciò che è vietato e desideriamo ciò che ci è negato, Ovidio)

Infidum hominem malo suo esse cordatum


(L'uomo che non si illude è assennato a suo danno, Sant'Agostino)

Fama, malum qua non aliud velocius ullum.


(La fama, male di cui nessun altro è più veloce, Virgilio)

Ita amare oportere, ut si aliquando esset osurus.


(Bisogna volere bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare, Cicerone)

Lex est araneae tela.


(La legge è come la tela di un ragno, Valerio Massimo)

Probitas laudatur et alget.


(L’onestà è lodata ma muore di freddo, Giovenale)

Quidquid praecipies, esto brevis.


(Qualsiasi cosa insegni, sii conciso, Orazio)

Raro simul hominibus bonam fortunam bonamque mentem dari.


(Raramente sono date agli uomini fortuna e buon senso allo stesso tempo, Livio)

Stultorum infinitus est numerus.


(Il numero degli sciocchi è infinito, Bibbia)

Tempus edax rerum.


(Il tempo divora ogni cosa, Orazio)

Veni vidi vici.


(Sono venuto, ho visto, ho vinto, Giulio Cesare)
Verae amicitiae sempiternae sunt.
(Le vere amicizie sono eterne, Cicerone)

Qui timide rogat, docet negare


(Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare, Seneca)

Qui vicit non est victor nisi victus fatetur.


(La vittoria non e’ vera vittoria a meno che il vinta la ammetta, Ennio)

Veritas filia temporis.


(La verità è figlia del tempo, Aulo Gellio)

Vita, si uti scias, longa est.


(La vita, se tu sai usarla, è lunga, Seneca)

Quis custodiet ipsos custodes?


(Chi sorveglierà i sorveglianti? Giovenale)

Mors et fugacem persequitur virum.


(La morte raggiunge anche l’uomo che fugge, Orazio)

Mors omnia solvit.


(La morte scioglie tutto, Giustiniano)

Mulier malum necessarium.


(La moglie è un male necessario, Gellio)

Nam tua res agitur, paries cum proximus ardet.


(È in ballo anche la casa tua, se brucia la casa del vicino, Orazio)

Utere temporibus.
(Sfrutta il momento felice, Ovidio)

Carpe diem.
(Cogli l'attimo fuggente, Orazio)

Hoc opus, hic labor est.


(Qui è la fatica, qui è la difficoltà, Virgilio)

Eripe me his, invicte, malis.


(Strappami, o invincibile, da questi mali. Virgilio)

Parcere subiectis et debellare superbos.


(Essere clementi verso i sottomessi e distruggere i superbi. Virgilio)

Maximo periculo custoditur quod multis placet.


(Con gravissimo pericolo si custodisce ciò che piace a molti. Publio Siro)

In medio stat virtus


(La virtù sta nel mezzo. Orazio)
Timeo hominem unius libri
(Temo l'uomo che ha letto un solo libro. San Tommaso d'Aquino)

Difficile est longum subito deponere amorem.


(E’ difficile far finire improvvisamente un amore che dura da tanto. Catullo)

Excusatio non petita, accusatio manifesta.


(Scusa non richiesta, accusa manifesta. San Girolamo)

Dulce est desipere in loco.


(E' piacevole, al momento opportuno, essere stupidi. Orazio)

Caligat in sole.
(Non ci vede in pieno sole. Quintiliano)

Nemo mortalium omnibus horis sapit.


(Nessun mortale è saggio a tutte le ore. Plinio il vecchio)

Miscere sacra profanis.


(Mischiare cose sacre e profane. Orazio)

Rumores fuge, ne incipias novus auctor haberi: nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locatum.
(Fuggi le chiacchiere, per non essere reputato un loro fomentatore, a nessuno nuoce aver taciuto, nuoce
aver parlato. Catone)

Video meliora proboque, deteriora sequor.


(Vedo le cose migliori e le approvo, ma seguo quelle peggiori. Ovidio)

Ne supra crepidam sutor iudicaret.


(Che il calzolaio non giudichi su qualcosa al di sopra della calzatura. Plinio il vecchio)

Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt


(Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro. Seneca)

Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor.


(La vergogna proibisce ciò che la legge non proibisce, Seneca)

Rara est adeo concordia formae atque pudicitiae.


(Così rara è l’unione della bellezza e della modestia, Giovenale)

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