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meno sonoro e dalla loro evoluzione da quelli che riguardano la competen- ter, unita alla possibilità di ascolto
nel tempo. Tale evoluzione veniva za musicale tradizionale, consente di immediato del risultato sonoro, dovreb-
determinata utilizzando algoritmi costruire oggetti sonori di straordina- be portare ad una accelerazione dei
costruiti in base ad un obiettivo percet- ria bellezza ed espressività. tempi di apprendimento di ciò che nor-
tivo e quindi espressivo. Entrambi gli approcci al suono ed alla malmente chiamiamo “competenza
Riportai immediatamente questi risul- musica sopra descritti esibiscono una musicale”. Un simile effetto, se si rea-
tati a Roma nell’ambito della mia ricer- caratteristica che non deve essere sot- lizzasse pienamente, consentirebbe
ca e da allora li ho sviluppati in varie tovalutata in sede didattica: si tratta di agli studenti, poniamo della Scuola
fasi ed utilizzati anche nell’insegna- approcci interdisciplinari che favori- Secondaria Inferiore o dei primi anni
mento. Proprio nelle prime lezioni di scono lo scambio di conoscenza fra della Superiore, un accesso alla cultura
“analisi, sintesi ed elaborazione del discipline umanistiche e scientifiche e musicale tradizionale rapido e fattivo,
suono” in conservatorio, cerco di sti- che consentono di pianificare percorsi come sino ad oggi è stato impensabile.
molare i miei studenti a costruire sem- formativi integrati. Faccio notare che, in questo senso, i
plici strutture musicali utilizzando i Le nuove tecnologie aprono nuove pro- primi a beneficiare delle tecnologie
principi relativi alle nuove tecnologie spettive anche riguardo all’approccio sarebbero gli stessi allievi (in particola-
appena acquisiti. Un tipico esercizio è tradizionale alla musica, che non deve re di strumento) del conservatorio, che
quello di utilizzare il solo fenomeno comunque essere trascurato. potrebbero allargare le loro conoscenze
dei battimenti come base di un discor- In primo luogo, le nuove tecnologie in senso teorico e pratico ben al di là di
so musicale che può essere sia sempli- informatiche sono in grado di suppor- quanto oggi non sia possibile, data la
ce che molto complesso: i battimenti tare le attività di scrittura e lettura di lentezza ormai improponibile degli
hanno una durata, una profondità e partiture redatte in notazione occiden- studi teorici musicali. Perché tali risul-
una fase iniziale; essi costituiscono tale tradizionale. Quest’ultima attività, tati siano raggiunti, naturalmente, si
l’ampiezza variabile di un’oscillazione la lettura, può essere assistita tramite tratterebbe di rifondare su basi diverse
di determinata frequenza. L’organizza- la simulazione di esecuzioni strumen- la didattica della musica tradizionale
zione di tali parametri, molto lontani tali mediante computer. L’imitazione sfruttando appieno le possibilità di sup-
del suono degli strumenti acustici ha porto offerte dalle nuove tecnologie. Il
sempre rappresentato un’attività es- computer, insomma, dovrebbe diventa-
senziale per la conoscenza dei principi re, con il tempo, il nuovo pianoforte, in
costituenti la materia sonora insieme modo da mettere in grado chiunque di
agli aspetti relativi all’interazione fra “leggere” una partitura complessa e di
uomo e strumento musicale. Studiar- ascoltare la sovrapposizione delle parti
ne i principi ed applicarli attraverso in varie combinazioni, senza impegna-
strumenti informatici adeguati può re anni e anni di studio per acquisire la
essere altamente formativo. tecnica strumentale che consente di
Faccio notare, inoltre, che la competen- ottenere un risultato equivalente.
za in tale attività costituisce un’abilità I tre aspetti presi in considerazione per
professionale assai apprezzata presso ciò che riguarda la presenza della
l’industria degli strumenti musicali nuove tecnologie riguardo al suono e
elettronici. alla musica, e cioè il rapporto con il
È importante sottolineare che la scrittu- “paesaggio sonoro”, la “sintesi ed ela-
ra-lettura musicale assistita dal compu- borazione” di strutture astratte, ma
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primi anni, ne riporto qui sotto due no di scrivere musica così come la con-
soli esempi, l’evoluzione della musica cepisco, si potranno percepire chiara-
avvenne inglobando il rumore nell’u- mente i movimenti delle masse e dei
niverso dei suoni musicali ed esten- piani sonori”5, propone di rifondare il
dendo l’idea di melodia sino alla tra- sistema della musica sin dalle basi,
sformazione timbrica continua. di rinnovare pressoché tutto, dai
Nel manifesto della musica futuri- materiali sonori sino agli strumenti
sta 2, Luigi Russolo scrive: “Noi di pensiero.
vogliamo intonare armonicamente e Notiamo subito che le modificazioni
ritmicamente questi svariatissimi del linguaggio musicale non possono
rumori”. In questa frase troviamo i riguardare la figura del compositore e
presupposti per la nascita della ricer- quella del fruitore come fossero entità
ca musicale, l’idea di controllo del separate; esse riguardano piuttosto la
materiale sonoro e quindi la volontà sensibilità di entrambi. Sono inoltre in
di rendere costruibile in senso musi- gioco quegli aspetti della costruzione
cale un fenomeno complesso come il musicale più vicini alle esigenze
rumore di cui comunque si apprezza espressive proprie del contesto tempo-
la varietà. rale, geografico e sociale in cui ci si
In Farben (Colori) di Schönberg3, le viene a trovare.
altezze, per così dire, si fermano: gli L’evoluzione degli aspetti percettivi
accordi utilizzati nel pezzo sono resi va necessariamente di pari passo con
continuamente cangianti in modo da quella degli aspetti costruttivi. Vale a
formare una “melodia di timbri”4. dire che per percepire, comprendere
Tali cambiamenti timbrici sono otte- e riconoscere, ad esempio, le varia-
intimamente legate alla fisica ed alla nuti variando la veste strumentale zioni timbriche occorre concentrarsi
percezione del suono, e, infine, un degli accordi in modo da creare l’illu- sulla tessitura interna al suono
accesso potentemente assistito alla tra- sione di una continua variazione di (variazioni di spettro), in quanto
dizione musicale, dovrebbero suggeri- “colore” sonoro. quello è il luogo ove il “messaggio
re una visione della didattica della La variazione “timbrica”, che coinvolge musicale” è codificato.
musica aperta ed evolutiva che cerca di molti parametri del suono nello stesso Le nuove tecnologie per la musica pos-
coniugare il passato ed il futuro in un momento, rappresenta una importante sono aiutarci nelle attività didattiche
contesto multiculturale, cui ci hanno tecnica espressiva che ereditiamo dal relative alla percezione dei parametri
preparato i nuovi sistemi e linguaggi secolo appena trascorso; scoperta da del suono. In particolare, per ciò che
musicali nati nel secolo scorso. Schönberg in Farben essa è tuttora riguarda il parametro timbro, tali tec-
argomento di ricerca da parte di musi- nologie sono assolutamente indispen-
cisti e compositori. sabili poiché sono le sole a consentire
Nuovi linguaggi musicali I due esempi riportati sopra, relativi ai un controllo capillare dei costituenti
primi anni del XX secolo, proposero elementari del suono ed una assoluta
Credo che il Novecento, da un punto non solo nuovi linguaggi, ma anche riproducibilità dei risultati.
di vista musicale, possa essere consi- nuovi sistemi musicali in grado di sup- L’approccio ai nuovi linguaggi musica-
derato il secolo del suono. Fin dai portarli. Il Jazz è sicuramente un li nella didattica, dovrebbe essere quin-
nuovo linguaggio musicale che si di basato soprattutto sugli aspetti per-
appoggia su di un sistema preesisten- cettivi peculiari a tali linguaggi. Si trat-
te; il sistema temperato di altezze. Il ta di acquisire la capacità di individua-
Jazz lo utilizza in modo diverso ma re i parametri attraverso i quali si svol-
Il Novecento, da un punto non lo scardina, anzi vi si appoggia. ge il discorso musicale in un dato par-
Edgar Varèse, che fa riferimento a ticolare contesto.
di vista musicale, Luigi Russolo e che nel 1936 ci dice In altre parole si tratta di esercitare, in
può essere considerato “Quando i nuovi strumenti che sostitui- senso musicale, un vero e proprio plu-
il secolo del suono ranno il contrappunto mi permetteran- ralismo culturale.
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può innescare un effetto a catena che Quando si affronta la tematica evoluti- del mezzo tecnologico fino alla com-
porta proprio il più forte a raggiungere va della Musica Elettronica è molto dif- parsa del primo sintetizzatore realiz-
più rapidamente il monopolio assoluto, ficile distinguere tra evoluzione tecno- zato dalla RCA nel 1957;
eliminando ogni possibile alternativa. Il logica ed evoluzione musicale poiché ■ una seconda linea di sviluppo
risultato finale di questo processo dege- in quest’ambito il risultato musicale è – sovrapposta in parte al primo perio-
nerativo può essere l’omologazione cul- profondamente collegato alla stessa do – in cui, alle precedenti consapevo-
turale. In un mondo globalizzato e inter- esistenza del mezzo tecnico. Se è pos- lezze elettroniche, si affiancano nuovi
connesso la libertà intellettuale può sibile immaginare Mozart privato del linguaggi compositivi e sperimentali che
essere salvata soltanto dalla nostra capa- crescendo impeccabilmente prodotto culminano con l’affermazione della
cità di scegliere le fonti di informazione, dall’orchestra di Mannheim, è impos- tape music;
di conservare capacità critica e soprattut- sibile immaginare Schaeffer senza le ■ un terzo periodo di sviluppo, legato
to di tenere viva la curiosità. possibiilità di manipolazione offerte alla nascita ed alla diffusione planetaria
Il processo di scelta ed acquisizione dal registratore magnetico o buona del sintetizzatore, partendo dalle prime
delle informazioni musicali e scientifi- parte della discografia anni Ottanta applicazioni di Computer Music, pas-
che dovrebbe essere sempre al centro senza la FM di Chowning o ancora sando per la commercializzazione delle
dell’attività didattica, con lo scopo di tutto il proliferare della Drum ‘N Bass macchine analogiche ed arrivando alla
preservare quel pluralismo culturale senza il vintage analogico, il protocollo diffusione del microprocessore;
senza il quale qualsiasi sforzo vera- MIDI e l’editor su piano roll. ■ un quarto ed ultimo periodo che,
mente creativo verrebbe vanificato. dopo l’avvento del microprocessore,
vede il proliferare di sistemi di sintesi,
Linea cronologica composizione ed organizzazione musi-
cale in grado di fare a meno del puro
1 Il paesaggio sonoro, R.Murray Shaker, Le Sfere, La tecnologia elettronica affonda le sue hardware, ovvero l’avvento del software.
1985.
radici nel diciannovesimo secolo ma è
2 Manifesto futurista per la musica, Francesco
Balilla Pratella e Luigi Russolo, 1910-1913; pre- ormai larga consuetudine far partire la
sentato a Milano e a Firenze. linea cronologica della Musica Elettro- Il pionierismo elettronico
3 Cinque pezzi per orchestra, op. 16, Arnold nica nei primi anni del XX secolo.
Schönberg, 1909. Seguendo Joel Chadabe è possibile Lo sviluppo dei primi strumenti musi-
4 Harmonielehre, manuale di armonia, Arnold strutturare la tematica evolutiva in cali elettronici si è scontrato con le
Schönberg, 1911; l’autore termina l’opera con
la proposta di melodie timbriche (Klangfarben-
quattro principali periodi: limitazioni tecnologiche e con la diffi-
melodie). ■ un iniziale periodo di pionierismo denza del pubblico. Far accettare un
5 Nuovi strumenti e nuova musica, testo letto da elettronico, che comprende i primi nuovo mezzo espressivo per il quale
Edgar Varèse a Santa Fé, 1936. esperimenti costruttivi, la conquista non esisteva ancora un repertorio ori-