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GLOSSARIO
Didattica della Musica e Tecnologie digitali

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nobili, da una parte, e tutti gli altri,


Didattica della musica quelli ignobili, dall’altra; ma un univer-
so che contiene potenzialmente tutti i
e nuove tecnologie suoni del mondo ed è aperto ad ogni
esperienza sia di taglio artistico che
scientifico. L’esplorazione del “paesag-
Quali cambiamenti nella prassi gio sonoro”1 potrebbe essere un buon
inizio del percorso didattico. Imparare
dell’insegnamento e nella sostanza a conoscere, riconoscere e descrivere i
del rapporto con la musica stessa suoni dell’ambiente, sia quelli prodotti
dalla natura che quelli prodotti dall’uo-
mo e dalle sue attività, comporterebbe
DI GIORGIO NOTTOLI non solo la conoscenza profonda della
natura del suono e dei suoi principali
parametri, ma anche un avvicinamento

L’ introduzione delle nuove tecnologie


elettroniche (informatiche) nell’insegna-
Un nuovo rapporto
con il suono
all’ecologia attraverso un rapporto diret-
to con il territorio di appartenenza. Le
nuove tecnologie consentono, come
mento riguarda ormai tutti i livelli dell’i- tutti sappiamo, di registrare, descrivere
struzione scolastica e, praticamente, tutti L’aspetto forse più importante che le ed archiviare materiali sonori di qual-
i settori disciplinari più importanti. In nuove tecnologie ci hanno portato in siasi tipo. Esse costituirebbero quindi
tale contesto l’insegnamento della musi- relazione alla musica è quello di un rap- lo strumento ideale per tale esplorazio-
ca si sta avviando ad una profonda tra- porto con il suono completamente rin- ne: acquisire il loro uso sul campo
sformazione che comporta un comples- novato: non più i suoni musicali, quelli dovrebbe rendere più facile e duratura
so rinnovamento delle prassi didattiche
in ogni grado dell’istruzione scolastica.
Ritengo importantissima una presa di
coscienza di ciò da parte di tutti noi, poi-
ché è in questo momento che si vanno
costruendo le linee portanti dello svilup-
po della didattica della musica attraverso
le nuove tecnologie ed è proprio ora che
iniziano a costituirsi le relazioni che
dovranno legare fra loro i vari livelli
didattici, a partire dalla scuola materna
sino all’università e al conservatorio.
I cambiamenti che, a mio avviso, pos-
siamo aspettarci da un esteso utilizzo
delle nuove tecnologie nella didattica
della musica sono di due diversi ordini.
Il primo riguarda l’insegnamento della
competenza musicale in senso tradizio-
nale, qualora ci si possa avvalere del
supporto di tecnologie avanzate; il
secondo, più complesso e profondo,
riguarda la sostanza del rapporto con la
musica stessa, poiché le tecnologie di
cui parliamo sono state, nel secolo appe-
na trascorso, strumento essenziale nel
rinnovamento dei linguaggi musicali.
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La musica può nascere riguardarono la percezione di aspetti


dall’interno del suono, dai principi del suono sino a quel momento per
me inuditi: variazioni di strutture
stessi della sua struttura sonore complesse ottenute in base
alle relazioni fra le loro componenti
elementari, relazioni che non avevano
nulla a che vedere con quelle che
l’acquisizione dei concetti di base tutti noi, ma che qualcosa nel percorso caratterizzano la nostra musica tradi-
riguardanti la teoria del suono e rende- didattico deve attivare con naturalezza zionale, che è basata su eventi macro-
re tangibili le operazioni di cattura e e sostenere senza inibire. scopici inevitabilmente legati alla
trattamento dei materiali sonori. Si è sin qui trattato di un approccio al struttura degli strumenti musicali.
Iniziare il percorso didattico dal suono suono (e alla musica) di tipo “concre- Queste esperienze, unite a quelle com-
inteso semplicemente come fenomeno to”: percepire, catturare, studiare, trat- piute nell’ambito della musica contem-
che ci circonda, che caratterizza gli tare e, infine, disporre in un tempo poranea dell’epoca, indussero in me
oggetti della natura e dell’uomo costitui- soggettivo i materiali scelti. Secondo un’importante presa di coscienza: la
sce, secondo me, un approccio positivo. una visione tipica dell’ecologia sonora, musica può nascere dall’interno del
In qualche modo, rispetto ad un approc- si tratterebbe di un “paesaggio sonoro suono, dai principi stessi della sua
cio tradizionale, si compie un passo organizzato dall’uomo”, una vera e pro- struttura. Si tratta di una musica in cui
indietro: si considera la materia non pria ridefinizione del concetto stesso di il discorso musicale è organizzato a
ancora organizzata in senso artistico, si composizione musicale. partire direttamente dai parametri fisi-
acquisiscono conoscenze attraverso cui Vi possono essere, però, approcci ci del suono in relazione alla percezio-
accumulare un potenziale non ancora molto diversi: attraverso le nuove tec- ne uditiva che ne deriva. Ad esempio,
incanalato, perlomeno non subito. nologie il suono può essere sintetizza- la sensazione del timbro dipende dalle
to e/o elaborato in modo assai com- relazioni fra frequenze ed ampiezze
plesso. In questo modo la “musica” delle componenti parziali di un feno-
Le nuove tecnologie può scaturire dall’interno del suono,
fra suono e musica dalla sua intima struttura.
Nel 1976, nel mondo giovanissimo
Utilizzando un semplice editore di della computer music di allora, si stava-
suono (in rete sono disponibili anche no compiendo le prime esperienze
versioni gratuite di questi programmi) relative alla sintesi del suono in
possiamo distribuire nel tempo suoni tempo reale. Mancavano ancora non
catturati dal paesaggio che ci circonda. pochi anni alla diffusione in tutto il
Possiamo farlo improvvisando come in mondo della sintesi digitale del suono
un gioco estemporaneo, oppure pos- a livello commerciale e un anno alla
siamo basarci su di un progetto già nascita dell’IRCAM di Parigi: il gran-
orientato ad un obiettivo espressivo. de centro di ricerca europeo dove
Ancora, una tale esperienza può essere furono messi a punto i primi impor-
individuale o collettiva; si può decidere tanti sistemi per la sintesi digitale in
insieme dove e come posizionare un tempo reale, cioè quei sistemi che
evento, acquisire insieme le tecniche avrebbero messo in grado il musicista
necessarie a compiere con successo l’o- di modificare il risultato sonoro nel
perazione e, magari, a discuterne le momento stesso in cui viene prodotto
motivazioni. Questa, in ogni caso, è e percepito. Fu durante quell’anno
senza dubbio un’operazione creativa; che iniziai a frequentare il laboratorio
si tratta già di musica? Il passaggio dal del prof. Giuseppe di Giugno presso
suono alla musica è assai difficile da la Facoltà di Fisica dell’Università di
definire; si tratta di una transizione Napoli. In quel luogo ebbi modo di
delicata, per compierla occorre un’e- partecipare ad alcune esperienze che
nergia che, ne sono sicuro, è già dentro furono per me fondamentali: esse
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meno sonoro e dalla loro evoluzione da quelli che riguardano la competen- ter, unita alla possibilità di ascolto
nel tempo. Tale evoluzione veniva za musicale tradizionale, consente di immediato del risultato sonoro, dovreb-
determinata utilizzando algoritmi costruire oggetti sonori di straordina- be portare ad una accelerazione dei
costruiti in base ad un obiettivo percet- ria bellezza ed espressività. tempi di apprendimento di ciò che nor-
tivo e quindi espressivo. Entrambi gli approcci al suono ed alla malmente chiamiamo “competenza
Riportai immediatamente questi risul- musica sopra descritti esibiscono una musicale”. Un simile effetto, se si rea-
tati a Roma nell’ambito della mia ricer- caratteristica che non deve essere sot- lizzasse pienamente, consentirebbe
ca e da allora li ho sviluppati in varie tovalutata in sede didattica: si tratta di agli studenti, poniamo della Scuola
fasi ed utilizzati anche nell’insegna- approcci interdisciplinari che favori- Secondaria Inferiore o dei primi anni
mento. Proprio nelle prime lezioni di scono lo scambio di conoscenza fra della Superiore, un accesso alla cultura
“analisi, sintesi ed elaborazione del discipline umanistiche e scientifiche e musicale tradizionale rapido e fattivo,
suono” in conservatorio, cerco di sti- che consentono di pianificare percorsi come sino ad oggi è stato impensabile.
molare i miei studenti a costruire sem- formativi integrati. Faccio notare che, in questo senso, i
plici strutture musicali utilizzando i Le nuove tecnologie aprono nuove pro- primi a beneficiare delle tecnologie
principi relativi alle nuove tecnologie spettive anche riguardo all’approccio sarebbero gli stessi allievi (in particola-
appena acquisiti. Un tipico esercizio è tradizionale alla musica, che non deve re di strumento) del conservatorio, che
quello di utilizzare il solo fenomeno comunque essere trascurato. potrebbero allargare le loro conoscenze
dei battimenti come base di un discor- In primo luogo, le nuove tecnologie in senso teorico e pratico ben al di là di
so musicale che può essere sia sempli- informatiche sono in grado di suppor- quanto oggi non sia possibile, data la
ce che molto complesso: i battimenti tare le attività di scrittura e lettura di lentezza ormai improponibile degli
hanno una durata, una profondità e partiture redatte in notazione occiden- studi teorici musicali. Perché tali risul-
una fase iniziale; essi costituiscono tale tradizionale. Quest’ultima attività, tati siano raggiunti, naturalmente, si
l’ampiezza variabile di un’oscillazione la lettura, può essere assistita tramite tratterebbe di rifondare su basi diverse
di determinata frequenza. L’organizza- la simulazione di esecuzioni strumen- la didattica della musica tradizionale
zione di tali parametri, molto lontani tali mediante computer. L’imitazione sfruttando appieno le possibilità di sup-
del suono degli strumenti acustici ha porto offerte dalle nuove tecnologie. Il
sempre rappresentato un’attività es- computer, insomma, dovrebbe diventa-
senziale per la conoscenza dei principi re, con il tempo, il nuovo pianoforte, in
costituenti la materia sonora insieme modo da mettere in grado chiunque di
agli aspetti relativi all’interazione fra “leggere” una partitura complessa e di
uomo e strumento musicale. Studiar- ascoltare la sovrapposizione delle parti
ne i principi ed applicarli attraverso in varie combinazioni, senza impegna-
strumenti informatici adeguati può re anni e anni di studio per acquisire la
essere altamente formativo. tecnica strumentale che consente di
Faccio notare, inoltre, che la competen- ottenere un risultato equivalente.
za in tale attività costituisce un’abilità I tre aspetti presi in considerazione per
professionale assai apprezzata presso ciò che riguarda la presenza della
l’industria degli strumenti musicali nuove tecnologie riguardo al suono e
elettronici. alla musica, e cioè il rapporto con il
È importante sottolineare che la scrittu- “paesaggio sonoro”, la “sintesi ed ela-
ra-lettura musicale assistita dal compu- borazione” di strutture astratte, ma

La scrittura-lettura musicale assistita dal computer,


unita alla possibilità di ascolto immediato del risultato
sonoro, dovrebbe portare ad una accelerazione dei tempi
di apprendimento di ciò che normalmente chiamiamo
“competenza musicale”
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primi anni, ne riporto qui sotto due no di scrivere musica così come la con-
soli esempi, l’evoluzione della musica cepisco, si potranno percepire chiara-
avvenne inglobando il rumore nell’u- mente i movimenti delle masse e dei
niverso dei suoni musicali ed esten- piani sonori”5, propone di rifondare il
dendo l’idea di melodia sino alla tra- sistema della musica sin dalle basi,
sformazione timbrica continua. di rinnovare pressoché tutto, dai
Nel manifesto della musica futuri- materiali sonori sino agli strumenti
sta 2, Luigi Russolo scrive: “Noi di pensiero.
vogliamo intonare armonicamente e Notiamo subito che le modificazioni
ritmicamente questi svariatissimi del linguaggio musicale non possono
rumori”. In questa frase troviamo i riguardare la figura del compositore e
presupposti per la nascita della ricer- quella del fruitore come fossero entità
ca musicale, l’idea di controllo del separate; esse riguardano piuttosto la
materiale sonoro e quindi la volontà sensibilità di entrambi. Sono inoltre in
di rendere costruibile in senso musi- gioco quegli aspetti della costruzione
cale un fenomeno complesso come il musicale più vicini alle esigenze
rumore di cui comunque si apprezza espressive proprie del contesto tempo-
la varietà. rale, geografico e sociale in cui ci si
In Farben (Colori) di Schönberg3, le viene a trovare.
altezze, per così dire, si fermano: gli L’evoluzione degli aspetti percettivi
accordi utilizzati nel pezzo sono resi va necessariamente di pari passo con
continuamente cangianti in modo da quella degli aspetti costruttivi. Vale a
formare una “melodia di timbri”4. dire che per percepire, comprendere
Tali cambiamenti timbrici sono otte- e riconoscere, ad esempio, le varia-
intimamente legate alla fisica ed alla nuti variando la veste strumentale zioni timbriche occorre concentrarsi
percezione del suono, e, infine, un degli accordi in modo da creare l’illu- sulla tessitura interna al suono
accesso potentemente assistito alla tra- sione di una continua variazione di (variazioni di spettro), in quanto
dizione musicale, dovrebbero suggeri- “colore” sonoro. quello è il luogo ove il “messaggio
re una visione della didattica della La variazione “timbrica”, che coinvolge musicale” è codificato.
musica aperta ed evolutiva che cerca di molti parametri del suono nello stesso Le nuove tecnologie per la musica pos-
coniugare il passato ed il futuro in un momento, rappresenta una importante sono aiutarci nelle attività didattiche
contesto multiculturale, cui ci hanno tecnica espressiva che ereditiamo dal relative alla percezione dei parametri
preparato i nuovi sistemi e linguaggi secolo appena trascorso; scoperta da del suono. In particolare, per ciò che
musicali nati nel secolo scorso. Schönberg in Farben essa è tuttora riguarda il parametro timbro, tali tec-
argomento di ricerca da parte di musi- nologie sono assolutamente indispen-
cisti e compositori. sabili poiché sono le sole a consentire
Nuovi linguaggi musicali I due esempi riportati sopra, relativi ai un controllo capillare dei costituenti
primi anni del XX secolo, proposero elementari del suono ed una assoluta
Credo che il Novecento, da un punto non solo nuovi linguaggi, ma anche riproducibilità dei risultati.
di vista musicale, possa essere consi- nuovi sistemi musicali in grado di sup- L’approccio ai nuovi linguaggi musica-
derato il secolo del suono. Fin dai portarli. Il Jazz è sicuramente un li nella didattica, dovrebbe essere quin-
nuovo linguaggio musicale che si di basato soprattutto sugli aspetti per-
appoggia su di un sistema preesisten- cettivi peculiari a tali linguaggi. Si trat-
te; il sistema temperato di altezze. Il ta di acquisire la capacità di individua-
Jazz lo utilizza in modo diverso ma re i parametri attraverso i quali si svol-
Il Novecento, da un punto non lo scardina, anzi vi si appoggia. ge il discorso musicale in un dato par-
Edgar Varèse, che fa riferimento a ticolare contesto.
di vista musicale, Luigi Russolo e che nel 1936 ci dice In altre parole si tratta di esercitare, in
può essere considerato “Quando i nuovi strumenti che sostitui- senso musicale, un vero e proprio plu-
il secolo del suono ranno il contrappunto mi permetteran- ralismo culturale.
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Un bivio: pluralismo oppure


omologazione culturale Un secolo di Musica Elettronica
Il nostro mondo è basato sulla comuni-
cazione, siamo tutti in rete e tutti in
grado di scambiare una quantità incre-
Strumenti, tematiche evolutive
dibile di informazioni. In un simile con- ed attività compositiva
testo dovrebbe essere semplice fruire
delle novità provenienti da tutto il
mondo in campo artistico e quindi svi- DI ENRICO COSIMI
luppare più facilmente un approccio
pluralista verso generi musicali diversi.
Per assurdo, proprio in una situazione
come questa, può accadere l’opposto: chi
possiede maggiore capacità economica
può rendersi più visibile e raggiungere
via via più persone. A questo punto si
P remessa

può innescare un effetto a catena che Quando si affronta la tematica evoluti- del mezzo tecnologico fino alla com-
porta proprio il più forte a raggiungere va della Musica Elettronica è molto dif- parsa del primo sintetizzatore realiz-
più rapidamente il monopolio assoluto, ficile distinguere tra evoluzione tecno- zato dalla RCA nel 1957;
eliminando ogni possibile alternativa. Il logica ed evoluzione musicale poiché ■ una seconda linea di sviluppo
risultato finale di questo processo dege- in quest’ambito il risultato musicale è – sovrapposta in parte al primo perio-
nerativo può essere l’omologazione cul- profondamente collegato alla stessa do – in cui, alle precedenti consapevo-
turale. In un mondo globalizzato e inter- esistenza del mezzo tecnico. Se è pos- lezze elettroniche, si affiancano nuovi
connesso la libertà intellettuale può sibile immaginare Mozart privato del linguaggi compositivi e sperimentali che
essere salvata soltanto dalla nostra capa- crescendo impeccabilmente prodotto culminano con l’affermazione della
cità di scegliere le fonti di informazione, dall’orchestra di Mannheim, è impos- tape music;
di conservare capacità critica e soprattut- sibile immaginare Schaeffer senza le ■ un terzo periodo di sviluppo, legato
to di tenere viva la curiosità. possibiilità di manipolazione offerte alla nascita ed alla diffusione planetaria
Il processo di scelta ed acquisizione dal registratore magnetico o buona del sintetizzatore, partendo dalle prime
delle informazioni musicali e scientifi- parte della discografia anni Ottanta applicazioni di Computer Music, pas-
che dovrebbe essere sempre al centro senza la FM di Chowning o ancora sando per la commercializzazione delle
dell’attività didattica, con lo scopo di tutto il proliferare della Drum ‘N Bass macchine analogiche ed arrivando alla
preservare quel pluralismo culturale senza il vintage analogico, il protocollo diffusione del microprocessore;
senza il quale qualsiasi sforzo vera- MIDI e l’editor su piano roll. ■ un quarto ed ultimo periodo che,
mente creativo verrebbe vanificato. dopo l’avvento del microprocessore,
vede il proliferare di sistemi di sintesi,
Linea cronologica composizione ed organizzazione musi-
cale in grado di fare a meno del puro
1 Il paesaggio sonoro, R.Murray Shaker, Le Sfere, La tecnologia elettronica affonda le sue hardware, ovvero l’avvento del software.
1985.
radici nel diciannovesimo secolo ma è
2 Manifesto futurista per la musica, Francesco
Balilla Pratella e Luigi Russolo, 1910-1913; pre- ormai larga consuetudine far partire la
sentato a Milano e a Firenze. linea cronologica della Musica Elettro- Il pionierismo elettronico
3 Cinque pezzi per orchestra, op. 16, Arnold nica nei primi anni del XX secolo.
Schönberg, 1909. Seguendo Joel Chadabe è possibile Lo sviluppo dei primi strumenti musi-
4 Harmonielehre, manuale di armonia, Arnold strutturare la tematica evolutiva in cali elettronici si è scontrato con le
Schönberg, 1911; l’autore termina l’opera con
la proposta di melodie timbriche (Klangfarben-
quattro principali periodi: limitazioni tecnologiche e con la diffi-
melodie). ■ un iniziale periodo di pionierismo denza del pubblico. Far accettare un
5 Nuovi strumenti e nuova musica, testo letto da elettronico, che comprende i primi nuovo mezzo espressivo per il quale
Edgar Varèse a Santa Fé, 1936. esperimenti costruttivi, la conquista non esisteva ancora un repertorio ori-

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