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48 Lamantea A. (2014). La tecnologia nell’innovazione della didattica della musica. TD Tecnologie Didattiche, 22 (1), pp.

48-51
EXPERIENCES

Nuovi percorsi educativi in ambito musicale me-

LA TECNOLOGIA diati dalla tecnologia

NELL’INNOVAZIONE
New technology-supported educational paths in
music education

DELLA DIDATTICA
ESPERIENZE

DELLA MUSICA
Technology and innovation in Music education

Alessandro Lamantea | rie, del linguaggio e delle forme della musica e ha


Liceo musicale “T. Ciceri” | Como (IT) e “G.B. Grassi” | Lecco (IT) favorito il collegamento con gli altri media che «a
volte corrono paralleli, a volte s’intrecciano e con-
* Via Dante 49, 22100 Como, Italia | lamanteaalex@libero.it
fluiscono» (Delfrati, 2009). Le successive indica-
zioni che corredano il presente contributo, sono il
Nelle esperienze che ho compiuto1 nell’ambito di frutto di esperienze didattiche condotte in vari ordi-
vari progetti, ho osservato che le tecnologie digitali ni di scuola e, in particolar modo, in un istituto sco-
non si sono limitate a potenziare e a migliorare le lastico destinatario del contributo ministeriale per il
tradizionali strategie di insegnamento/apprendi- progetto di ricerc-azione Cl@sse 2.0.
mento della musica in ambito scolastico, ma han-
no anche fatto maturare esperienze metodologiche PERCORSI EDUCATIVI
del tutto inedite che hanno consentito di integrare CON LE TECNOLOGIE MUSICALI
la dimensione del fare (l’esecuzione e la composi- Music@ 2.0
zione) con quella del comprendere (fruizione uditi- In campo musicale, la scelta di sperimentare meto-
va, analisi semiotica, storia e antropologia musica- dologie didattiche innovative mediate dalla tecnolo-
le) e hanno permesso di valorizzare con gli studen- gia digitale presuppone la spinta motivazionale di
ti settori musicali generalmente poco esplorati nel- docenti tecnologicamente esperti o che, comun-
la scuola. que, abbiano acquisito competenze specifiche e
In altre parole, mediante lo sviluppo di attività ibri- aggiuntive rispetto a quelle normalmente presenti
de di ascolto interattivo e di creazione sonora, le tra gli insegnanti di questa disciplina. Questo è ri-
tecnologie hanno permesso alla didattica musicale sultato evidente nel progetto Music@2.0 che è sta-
di superare il gap fra il percepire e il produrre e han- to caratterizzato da una rosa di obiettivi formativi
no favorito un’espansione del contenuto trattato molto articolata e ad ampio spettro e ha previsto un
con gli studenti, sino alle avanguardie, da Schön- uso intensivo di tecnologie informatiche per perse-
berg, a Nono, a Cage. In questo quadro, la didatti- guire tali obiettivi. La lista che segue è solo indica-
ca musicale mediata dalla tecnologia digitale ha as- tiva degli obiettivi formativi soggiacenti lo sviluppo
sunto una struttura di tipo circolare dove il fare mu- di questo progetto: sperimentare un ambiente inte-
sica tramite le tecnologie si è facilmente collegato grato e innovativo per “allargare” la didattica e la
all’ascolto di autori diversi e all’analisi di stili e tec- comunicazione (registro degli argomenti trattati,
niche per produrre in modo consapevole in ambito condivisione dei materiali digitali, coinvolgimento
musicale. Tutto ciò ha avuto un forte impatto sul delle famiglie); favorire il lavoro cooperativo e la
piano dell’apprendimento: ha collaborazione tra pari; migliorare l’efficacia dell’in-
1 Insegnante di tecnologie musicali e pianoforte e
tutor dei progetti MIUR Lim, InNovaMusica e avvicinato gli studenti allo tervento didattico con i “nativi digitali”, cioè stimo-
DM8/2011. studio della storia, delle teo- lare i processi cognitivi, promuovere l’acquisizione
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di capacità operative, esecutive e analitiche, supe- sualizzatori di forma d’onda, gli analizzatori di
rare le difficoltà di apprendimento legate a proble- spettro e i sonografi digitali virtuali.
mi di comprensione, elaborazione e strutturazione - Proiezione di spartiti interattivi e immagini evo-
delle informazioni e delle conoscenze (Gasser e Pal- cative per eseguire musiche dal vivo, originali o

ESPERIENZE
frey, 2008; p. 28); stimolare la curiosità e la crea- improvvisate, con gli strumenti acustici ed elet-
tività con l’utilizzo e la sperimentazione delle tecno- tronici «per simulare l’accompagnamento… o
logie musicali; accrescere le potenzialità logiche, la parte solista» (Biasutti, 1999; p. 167). An-
linguistiche, compositive e ludico-musicali; integra- che in questo caso ci sono venuti in aiuto i pro-
re i diversamente abili mettendoli in condizione di grammi di conversione visuale dei contenuti au-
svolgere attività altrimenti a loro normalmente pre- dio e di videoscrittura notazionale anche per
cluse. comparare le esecuzioni con dei modelli ottima-
In relazione agli obiettivi descritti, il team di inse- li (Juslin, Evans e McPherson, 2007; p. 144).
gnanti impegnati in Music@ 2.0 è stato in grado di - Creazione collaborativa di slide con il software
coinvolgere nel progetto tutte le realtà che possono LIM a partire, per esempio, dall’uso della penna
fornire un contributo per lo sviluppo del piano edu- elettronica per creare e salvare in formato digita-
cativo, a cominciare dalle famiglie e dal personale le gli appunti testuali e i contenuti multimediali
scolastico, sino ad arrivare alle società produttrici (Huber e Runstein, 1999; p. 221).
di strumentazione hardware e software, alle case - Attività di brainstorming compilate “in diretta”
editrici di testi multimediali e interattivi. sulla LIM dall’insegnante oppure dagli studenti
Lo sviluppo di una nuova didattica mediata dalla da condividere poi attraverso la classe virtuale,
tecnologia digitale in ambito musicale comporta mailing list o altro sistema di diffusione on line.
l’uso di svariate tipologie di strumenti digitali e ana- - Uso di software didattico musicale per appro-
logici (strumenti musicali acustici ed elettronici) fondire i contenuti in forma multimediale e svi-
nonché l’adozione di tecniche metodologiche ap- luppare la «rappresentazione mentale della so-
propriate e coerenti con i contenuti del curricolo norità» (Delalande, 1993; p. 119, p. 249).
d’istituto e tarati sulla didattica “duepuntozero”. Di Gli insegnanti hanno elaborato nuove strategie me-
seguito riportiamo una serie di strumenti e tecniche todologiche per sviluppare queste esperienze didat-
già testati nello sviluppo di una didattica musicale tiche attraverso l’uso degli strumenti digitali de-
nella realtà scolastica: una decina di notebook (op- scritti. Per esempio, hanno allestito lo spazio fisico
pure tablet); una Lim portatile (o fissa); una o più con particolari accorgimenti atti a favorire la prati-
tavolette grafiche wi-fi per interagire a distanza ca del collaborative learning. A tale fine, hanno
sulla lavagna; un set di risponditori hardware (o le predisposto l’aula come un open space con isole
corrispondenti applicazioni software nel tablet degli mobili intercambiabili o a moduli riconfigurabili e
alunni) che permettono di interagire, per esempio, personalizzabili, creando un luogo di apprendimen-
durante la compilazione di questionari a risposta to organizzato in aree di lavoro specializzato.
multipla; un sistema WII per la pratica attiva della Molto coinvolgente e valida dal punto di vista psi-
musica e dello sport; un lettore DVD che, nel no- copedagogico è stata l’esperienza d’apprendimento
stro caso, era integrato in un notebook; un proiet- programmata con attività a classi aperte per la co-
tore portatile o fisso; alcune cuffie per l’ascolto in- struzione di ebook, la composizione musicale con-
dipendente dell’audio durante le attività in piccoli divisa, le esecuzioni collettive di live electronics e
gruppi; un lettore 2.0 di testi per i numerosi allievi gli eventi di cross-tutoring, ossia la forma di tutora-
con disturbi specifici di apprendimento o con disa- to tra pari di età leggermente differente.
bilità, compresi una tastiera e un mouse facilitati; Alle soluzioni hardware-software e alla ricomposi-
due tastiere musicali multimediali con sistema di- zione degli spazi fisici, il quadro dell’innovazione
dattico interattivo key lighting visivo e audio. mediata dalla tecnologia digitale è stato completa-
Nelle esperienze condotte, l’uso di questi strumen- to con la predisposizione e la gestione di uno spa-
ti ha consentito di realizzare significativi cambia- zio on line dedicato alla comunicazione e alla con-
menti nella didattica musicale. A titolo di esempio divisione delle esperienze mediante videoconferen-
evidenziamo alcune funzioni che l’uso della LIM ha za, bacheche dedicate agli avvisi e alle consegne
reso disponibili: dei compiti (Seddon e Biasutti, 2009), uso di ap-
- Ascolti interattivi (Biasutti, 1997) bisensoriali plicazioni remote per le pratiche wiki di scrittura
(occhio-orecchio) degli strumenti musicali e de- collaborativa, forum per i genitori, gli alunni e i do-
gli eventi audio semplici e complessi per la di- centi della classe.
scriminazione delle componenti acustiche, tim- Nella gestione dell’attività è stata riservata molta
briche e formali, nonché delle figure ritmiche e attenzione al graduale inserimento dell’innovazio-
melodiche con l’associazione diversificata di im- ne. Il progetto è iniziato con una fase introduttiva e
magini, testi, audio e video. Ciò è stato realizza- illustrativa del percorso che si intendeva compiere,
to con l’uso di applicazioni dedicate come i vi- quindi si è passati a una fase più operativa che ha
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coinvolto direttamente gli studenti nell’uso di soft- ambito scolastico ha potuto finora utilizzare solo le
ware didattici musicali, negli ascolti “visivi” media- prime due.
ti dalla LIM, nella proiezione di spartiti dinamici da Nel primo caso l’interazione con oggetti 3D su uno
ESPERIENZE

eseguire collettivamente o individualmente dopo schermo bidimensionale ha determinato un’immer-


averli reperiti in libri di testo interattivi o usando sività dell’utente a livello medio-basso, molto vicina
software gratuito scaricabile dalla rete (Notepad, alla fruizione di un lezione multimediale su una LIM.
MuseScore, Acousmograph, Audacity, CSound, Pu- I requisiti tecnici sono un proiettore, un computer e
reData e altri) (Giordani, 2010). Successivamente un software specifico. I benefici ottenuti in campo
ci si è addentrati in una fase sperimentale, con l’uti- didattico sono stati molteplici: creazione di situazio-
lizzo più consapevole e intensivo delle tecnologie ni virtuali per sperimentare tecniche di composizio-
musicali che sono state utilizzate per realizzare at- ne musicale altrimenti impossibili da realizzare in
tività di videoscrittura notazionale anche attraver- classe; assemblaggi, disassemblaggi e ispezione di
so meccanismi non convenzionali (Gaggiolo, 2003) strumenti musicali acustici 3D anche primitivi;
e primi esperimenti di editing audio, test attivi e creazione di learning object multimediali per la
manipolazioni dirette sul suono. In questa fase gli pratica musicale in cui sono state valorizzate le abi-
insegnanti hanno potuto apprezzare i fattori più lità individuali attraverso la grafica digitale e la co-
vantaggiosi dell’uso della tecnologia, sia in termini municazione audio on line; compilazione di slide
di tempo che di qualità della mediazione didattica ipertestuali con risorse esterne già elaborate (testi,
(dalla produzione collaborativa, alle strategie coo- immagini, audio, video, animazioni …) per la rap-
perative al tutorato tra pari e via dicendo) e hanno presentazione di concetti e contenuti.
potuto creativamente pianificare l’ampliamento La seconda modalità è costituita dall’interazione
graduale della strumentazione hardware e delle ap- con oggetti e ambienti 3D proiettati su schermo,
plicazioni software per innovare la propria metodo- dove lo user entra nel mondo virtuale in qualità di
logia didattica (Calderan e Barbieri, 2004; pp. avatar. In questo caso l’immersività ha raggiunto un
213-215). Per esempio, attraverso i risponditori livello molto elevato. Il setting per poter praticare
wifi sono state attuate verifiche collettive con otti- musica virtuale on line all’interno di un locale sco-
mizzazione dei tempi dedicati ai test a risposta lastico con una classe numerosa era costituito da
multipla o ai questionari; è stato utilizzato il mate- un proiettore, un netbook collegato a un microfono
riale iconografico ormai facilmente reperibile nella esterno e una connessione ad internet per accede-
rete internet per gli esercizi di riconoscimento dei re, con un account, nella veste di avatar in mondi
timbri da descrivere sotto forma di brainstorming; virtuali 3D. Qui gli allievi hanno potuto vivere inno-
sono state tradotte al computer le ipotesi logico- vative esperienze di esecuzione musicale in luoghi
matematiche delle composizioni probabilistiche di simili alla realtà o creati dalla fantasia dei builder e
Xenakis (Gaggiolo, 2003); sono state ricostruite le degli scripter2, messi a disposizione da gruppi no
illusioni acustiche di Risset e Shepard (Pierce, profit (es: Edu3D Craft3), aziende private (es: Se-
1988); sono stati ricercati in rete e utilizzati off li- condlife4) o allestiti da soggetti istituzionali (Ed-
ne vari programmi multimediali che permettono di Mondo dell’Istituto Nazionale di Documentazione,
valorizzare l’interdisciplinarità dei linguaggi anche Innovazione e Ricerca Educativa5) e riservati al per-
all’interno del vasto settore musicale (intradiscipli- sonale della scuola. Tuttavia, allo stato attuale, la
narità). resa tecnica di questi ambienti è ancora in una fa-
se sperimentale sia dal punto di vista della qualità
MUSICA VIRTUALE audio che del funzionamento degli strumenti infor-
La rosa delle opportunità offerte attualmente dalle matici.
tecnologie didattiche ha permesso alla classe e al- La terza modalità di interazione non è stata pratica-
l’insegnante di addentrarsi ancora più a fondo nel- ta in ambito scolastico, ma è stata solo sperimen-
la sperimentazione e nell’innovazione didattica. tata da chi scrive. In questo caso l’interazione con
Sono state particolarmente coinvolgenti, efficaci e oggetti 3D si visualizza attraverso occhiali stereo-
molto vicine ai “gusti” tecnologici delle nuove gene- scopici detti anche anaglifici (dal greco “bassorilie-
razioni le esperienze di fruizione di contenuti musi- vo”) che ricompongono due riprese video di diversa
cali mediante tre modalità di interazione: come og- angolazione in locali appositamente attrezzati.
getti 3D su schermo bidimen- L’immersività, che qui è chiaramente massima e
2 Claudio Pacchiega, meglio conosciuto come Salahzar sionale, come oggetti e am- coinvolge tutta la persona fisica e psichica (Realtà
Stenvaag, è tra i più attivi scripter italiani,
http://www.youtube.com/user/salahzarstenvaag
bienti 3D on line con avatar e, Aumentata), può essere renderizzata in una sala ci-
3 Virtual Music - Edu3D, Educazione nei mondi 3D, infine, come oggetti 3D visua- nema e con apposite lenti speciali attive o passive
http://edu3d.pages.it/ lizzati su schermi concavi con (un occhiale per alunno) oppure in una cave di
4 http://secondlife.com/ speciali occhiali. Lo scrivente quattro pareti con schermi concavi 3D necessari
5 Virtual School – Edmondo: ambiente virtuale 3D on
line, http://www.scuola-digitale.it/category/progetti- ha sperimentato tutte e tre le per la resa stereoscopica.
sperimentali/ed-mondo/ tipologie di interazione, ma in Le prime attività condotte in ambito scolastico con
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questi ambienti virtuali hanno finora permesso di esecutive, nuovi ensemble, strategie blended come
raggiungere i seguenti traguardi: imparare a segui- suonare uno strumento accompagnati da un’orche-
re percorsi pseudo-fisici a “livelli” graduali con fina- stra o dal pianoforte), con il canto, nonché effettua-
lità formative simili ai giochi; migliorare l’autovalu- re registrazioni audio dei nostri concerti e perfor-

ESPERIENZE
tazione e favorire le pratiche di metacognizione so- mance.
prattutto in seguito a esperienze uniche di autoa-
scolto; fare esperienze di psicomotricità (automati- CONCLUSIONI
smi corporei, autocontrollo…) e di coordinazione Il presente contributo ha cercato di evidenziare gli
ritmica; fare teatromusicale (Bove, 2006); analiz- esiti positivi e incoraggianti in termini di apprendi-
zare il «fatto musicale come fascio di condotte» mento che si possono raggiungere con l’introduzio-
(Delalande, 1993); creare nuovi paesaggi sonori, ne intensiva delle strumentazioni digitali nella di-
«field music», sia realistici che immaginari (Murray dattica musicale. I miglioramenti delle prestazioni
Schafer, 1985; p. 329). strumentali e vocali da parte degli studenti che so-
L’esperienza di “Musica Virtuale” on line ha per- no stati registrati in modo generalizzato, e in alcuni
messo agli studenti di creare ex-novo specifici am- casi con picchi di eccellenza, sono dovuti senza
bienti destinati alla musica. Uno spazio attualmen- dubbio alla maggiore motivazione, all’aumento
te in costruzione nell’opensim Edmondo a cura del- graduale dei tempi di attenzione e al migliora-
l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazio- mento del livello qualitativo delle attività scolasti-
ne e Ricerca Educativa è dedicato alla riproduzione che, nonché alla presa di coscienza che l’uso pieno
di un Museo virtuale interattivo dei suoni e degli e consapevole della multimedialità veicolata dalle
strumenti musicali dove un accompagnatore (sem- tecnologie digitali favorisce l’autocostruzione inte-
pre avatar), docente o alunno, guida il tour in varie rattiva delle conoscenze.
aree: Museo, Zen, Labirinto, Sensazioni, Acusmati- Questo contributo conferma gli esiti delle ricerche di
ca. È in cantiere nello spazio Craft anche un labo- Carlo Delfrati (2008; p. 353) sull’importanza del-
ratorio di acustica con attrezzature di misurazione l’approccio interdisciplinare e multidisciplinare in
del suono e strumenti scientifici e una sezione de- campo musicale e sulla necessità di attuare una for-
nominata Appuntamento con gli esperti che offre te sinergia tra teoria e pratica per favorire un reale ap-
agli allievi l’occasione di potenziare le loro cono- prendimento negli studenti in questo campo. Inoltre,
scenze musicali. il contributo ha mostrato che l’integrazione delle tec-
Inoltre, l’esperienza di “Musica Virtuale” ha per- nologie digitali nella didattica della musica ha pro-
messo di fare pratica dal vivo con strumenti musi- mosso nuove esperienze di pratica musicale e nuovi
cali virtuali on line e reali in classe (nuove tecniche percorsi mirati di sensibilizzazione alla musica.

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