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Indice
• 1 Premessa
• 2 Classificazione degli strumenti musicali secondo il modo di
produzione dell’energia sonora
• 3 Costituzione degli strumenti musicali ed energia
• 4 Generatori di vibrazioni
• 5 Eccitatori e abilitatori
• 6 Adattatore energetico
Premessa
Gli strumenti musicali sono un bell'esempio di applicazione dei
principi fondamentali della fisica delle onde meccaniche avvenuta
fin dall’antichità, quando quei principi non erano noti. La creatività
umana è riuscita a produrre oggetti in grado di emettere suoni,
fenomeni acustici piuttosto rari in natura, perché essa produce in
prevalenza rumori. In molti testi dell’era pre-cristiana si trovano
svariate descrizioni di strumenti a fiato, a corda e a percussione; lo
strumento musicale più antico in assoluto pare sia un flauto che risale
a circa 40.000 anni fa, conservato in un museo di Lubiana, Slovenia.
Tutti gli strumenti musicali sono basati su elementi risonanti, ai quali
viene fornita una certa quantità di energia “di eccitazione” per
produrre oscillazioni della pressione dell’aria dotate di una certa
regolarità anche se complesse, ossia suoni e rumori variamente
“colorati”, che potremmo chiamare i “mattoni della musica” e che
vanno a stimolare il nostro udito e soprattutto la sua elaborazione
cerebrale. Gli aspetti fisici di queste oscillazioni devono sposarsi con
la nostra percezione acustica, la cui caratterizzazione ricavata su base
statistiche è ben conosciuta.
Arpa,mandolino,banjo,chitarra,liuto,violino
• OTTONI:
◦ Tromba
◦ Trombone (a pistoni, a coulisse)
◦ Tuba
◦ Corno da caccia
trombone,corno,tromba,tuba
• ALTRI:
◦ Organo (canne labiali)
◦ Voce umana
• Ad ancia singola
◦ LEGNI con ancia battente :
▪ Fisarmonica
▪ Bandoneon
▪ Armonica a bocca
▪ Harmonium
Bandoneon,armonica a bocca,Harmonium,Fisarmonica
• Ad ancia doppia
◦ LEGNI:
▪ Tamburello basco
▪ Timpani
▪ Grancassa senza membrana (idiofoni)
▪ Woodblock
tamburello,timpano,woodblock,idiofono
• Elettronici:
◦ Sintetizzatore
◦ Tereminofono
◦ Computer con software musicale
• Ausilio elettrico/elettronico
◦ Chitarra elettrica
Generatori di vibrazioni
Il generatore di vibrazioni può essere un corpo vibrante o una cavità
risonante, per esempio un tubo.
I corpi vibranti devono questa proprietà, la capacità di vibrare,
all’elasticità di cui sono dotati che, insieme alla loro massa, forma un
sistema oscillante “passivo” del tipo massa-molla. Ciò significa che il
sistema produrrà oscillazioni solo se viene “eccitato” da un’energia
esterna che si somma a quella potenziale dovuta all’elasticità. Se la
forza esterna oscilla a frequenza pari alla propria frequenza naturale
(detta appunto “di risonanza”), il sistema si mette anch’esso a
oscillare “per simpatia”. Se la sollecitazione è una forza impulsiva, il
risultato è simile, perché l’impulso ha uno spettro che teoricamente
contiene tutte le frequenze. Corde tese, membrane di pelle tese,
barre/tubi di legno e di metallo, vasi/barre di cristallo, lamelle
metalliche ancorate, linguette di canna (ance) e altro che la fantasia è
riuscita a trovare costituiscono corpi in grado di vibrare a frequenze
sonore.
Eccitatori e abilitatori
L’eccitatore è il dispositivo che trasferisce l’energia esterna al
generatore di vibrazioni.
• dita
◦ arpa, chitarra, strumenti ad arco,
• plettri singoli tenuti tra le dita
◦ chitarra, liuto, mandolino, spinetta, banjo, …
• plettri multipli comandati da tastiera
◦ clavicembalo
• lamelle metalliche
◦ clavicordo
• martelletti manuali
◦ cimbalom
• martelletti comandati da tastiera
◦ pianoforte
clavicembalo,pianoforte,clavicordo,cimbalom
oboe,clarinetto,clarinetto basso,fagotto,controfagotto
L’organo a canne è dotato spesso anche canne con ance “libere”, che
risuonano alle frequenze delle note; la canna posta sopra l’ancia ha
solo una funzione solo di adattamento energetico, con qualche
influenza sul timbro. Ance libere sono usate anche da fisarmonica,
bandoneon, armonica a bocca e altri strumenti. Esse vengono eccitate
da un flusso d’aria a pressione generata dal mantice.
Un problema delle canne labiali dell’organo è il transiente d’attacco:
la turbolenza di eccitazione deve essere ben convogliata (tramite
accorgimenti costruttivi vari) perché altrimenti si verifica un ritardo
notevole nell’attacco del suono, ritardo che invece va contenuto il più
possibile per non mettere in difficoltà l’esecutore.
Flash
Adattatore energetico
Per fare in modo che l’energia acustica sviluppata da uno strumento
musicale venga trasferita (irradiata) il più possibile all’aria circostante
e possa così raggiungere gli ascoltatori, ogni strumento musicale è
dotato di un adattatore energetico o “adattatore di impedenza”
interposto tra corpo vibrante e ambiente. La situazione è analoga a
quando si trasmettono segnali elettrici: per realizzare efficienti
variazioni del campo elettromagnetico con conseguente loro
propagazione è necessaria un’antenna, che non è altro che un
adattatore energetico tra apparato elettrico e spazio libero.
L’impedenza acustica di un corpo, in analogia con quella elettrica, è
definita come rapporto tra pressione e velocità locale delle molecole.
Abbiamo già detto che solo una parte dell’energia viene irradiata,
perché l’altra parte di essa deve tenere in vita le onde stazionarie
create dal generatore di vibrazioni. L’adattatore svolge un ruolo
fondamentale, ma anch’esso dissipa in calore una parte dell’energia
sonora (un’altra parte viene dissipata dal corpo vibrante stesso). Ne
consegue un’efficienza degli strumenti musicali in generale piuttosto
bassa, tipicamente intorno a 1%, salvo che per gli ottoni e il sax, dove
sale oltre al 10%. Del resto anche le casse acustiche “buone” hanno
un’efficienza intorno a 1 – 2 % (se si vogliono evitare dimensioni fuori
dalla portata della maggior parte delle situazioni). Gli strumenti
musicali non sono i soli elementi del mondo audio a consumare molto
e rendere poco! E’ bene tenere presente che quando l’eccitazione è
impulsiva, tutta l’energia disponibile per il suono è contenuta in
questo impulso. Occorre quindi attuare una “giusta” situazione di
compromesso tra durata del suono e intensità ottenibile, due elementi
tra loro contrastanti. Negli strumenti a corda l’adattatore energetico è
costituito da due parti. Una è l’interfaccia esterna, che corrisponde a
un’antenna trasmittente, l’altra fa da tramite tra il corpo vibrante e
l’interfaccia esterna. Quest’ultima, vera “antenna” acustica, è
costituita dalla “tavola armonica”, una tavola di abete debitamente
stagionato, rinforzata con listelli di legno detti “catene” e posta nelle
vicinanze delle corde; in genere si trova subito sotto di esse, come nel
pianoforte e negli strumenti a plettro, mentre nell’arpa è posta alla
base delle corde ed è ad esse perpendicolare. Grazie alla sua ampia
superficie è in grado di spostare grandi quantità di aria e quindi di
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