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30-40 cm
20-25 cm
20-25 cm
L’installazione
dei tutori
È un lavoro indispensabile se si coltivano
varietà che crescono di continuo,
operazione che va eseguita prima
o subito dopo la messa a dimora
delle piantine
La concimazione
minerale
Sono necessari regolari apporti
di fertilizzante, al fine di fornire alle
piante i nutrienti necessari per
la crescita e la formazione dei frutti
La sfemminellatura 1 2
Si esegue quando le piante sono
in piena vegetazione ed è utile
per contenere lo sviluppo vegetativo
e per migliorare la produzione
La sfemminellatura è un interven-
to fondamentale nella coltivazione di
varietà a crescita indeterminata; nelle
varietà da salsa, per pelati o da essiccare
generalmente non si esegue (in quanto si
tratta spesso di varietà determinate, ap-
positamente selezionate per crescere
adagiate al suolo senza necessità di in-
terventi di potatura), lasciando crescere
liberamente le piante che assumono un
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aspetto cespuglioso.
Questa pratica, che per il pomodoro è Sfemminellatura. È sempre consigliabile eliminare le femminelle tempestivamen-
conosciuta anche con il nome di «scac- te, quando sono ancora piccole e tenere, vedi frecce nella foto 1, rimuovendole
chiatura», consiste nell’eliminazione dei completamente (2). Qualora una femminella si presenti troppo sviluppata, vedi
germogli che si sviluppano all’ascella freccia nella foto 3, si consiglia di eliminarla tagliandola con una forbice, lascian-
delle foglie; il germoglio apicale, che do un moncone della lunghezza di circa 2-3 cm (vedi freccia nella foto 4)
forma la «testa della pianta», va invece
lasciato crescere liberamente.
L’operazione si esegue a mano, du- Come ottenere piante dalle femminelle
rante tutto il ciclo colturale del pomodo-
ro, recidendo i germogli tra pollice e in-
dice quando sono ancora piccoli e tene-
ri. Si interviene a più riprese, in quanto
le femminelle si formano per tutto il ci-
clo di sviluppo del pomodoro.
Gli scopi di questa pratica sono di-
versi. Per prima cosa è utile a contene-
re lo sviluppo vegetativo della pianta, b
che così si asciuga prima dopo una piog-
gia o dalla rugiada mattutina, risultando a
meno soggetta a malattie fungine. Con-
temporaneamente si ottengono file di
piante più ordinate, che competono
meno tra loro per lo spazio e per la luce.
Un altro vantaggio non trascurabile ri- Le femminelle di 10-15 cm di lunghezza si possono utilizzare per ottenere pian-
guarda la migliore qualità e maggiore te con le stesse caratteristiche della pianta madre, da impiegare per effettuare
pezzatura dei frutti che si raccolgono. impianti tardivi (di fine maggio) o per sostituire eventuali piante morte.
Infatti le femminelle, qualora si lascino Dopo aver staccato la femminella dalla pianta madre (a), ponetela in un barat-
crescere, producono fiori e frutti, che tolo riempito quasi totalmente d’acqua (b) – che dovrà essere sostituita ogni
sottraggono energia alla produzione dei giorno – quindi posizionate il barattolo a mezzombra. Nel giro di 5-7 giorni al-
palchi principali. la base della femminella si formeranno delle radichette. Quando queste rag-
Nel caso di piante innestate o di va- giungeranno la lunghezza di circa 3-4 cm, potete trasferire la femminella a di-
rietà vigorose (tipo datterino e ciliegi- mora. Abbiate però l’accortezza di stendere sulla giovane piantina un velo di
no), si può lasciare la femminella più ro- tessuto non tessuto o materiale simile, e di mantenerlo per 4-5 giorni, in modo
busta posta nella parte più bassa della da acclimatarla gradualmente al sole.
pianta, allevandola come se fosse un se-
La legatura
Le varietà indeterminate vanno
affrancate ai sostegni
adoperando rafia, spago o legacci
di materiale plastico
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Lo sviluppo delle varietà indeter- Le varietà indeterminate, cioè che crescono di continuo, vanno costantemente le-
minate va accompagnato su tutori o gate ai tutori tramite rafia naturale o sintetica, spago (1) o legacci, appositi ferma-
altre strutture di sostegno apposita- gli di materiale plastico (2). Operando bisogna fare in modo che la vegetazione, con
mente predisposte. La vegetazione si la crescita, non rimanga «strozzata»
lega ai sostegni con rafia naturale o sin-
tetica, spago, legacci o appositi fermagli
di materiale plastico (reperibili nei più
La rincalzatura
forniti garden center ed empori agrari), e la defogliazione
facendo in modo che la vegetazione,
crescendo, non rimanga «strozzata», La rincalzatura si esegue nei primi
con conseguente indebolimento o morte stadi di crescita delle piante,
della pianta al di sopra della legatura. mentre la defogliazione è una pratica
È bene non attendere molto per fis- utile in prossimità della raccolta
sare le piante ai sostegni, altrimenti ri-
schiano di non crescere diritte: meglio La rincalzatura è un’operazione
effettuare la prima legatura nei primissi- che si effettua solo nelle aiole non pac-
mi stadi vegetativi (quando la pianta ciamate e consiste nel «dare terra», cioè
raggiunge un’altezza di 20-25 cm). Alla accostare terra alla base delle piante aiu-
prima seguiranno altre legature a mano tandosi con una zappa. Con questa pra-
a mano che la pianta cresce, fino agli ul- tica, oltre a stimolare le piante a emet-
timi periodi di coltivazione. Spesso in- tere nuove radici assorbenti, si elimina-
vece si trascura questa pratica e, dopo no eventuali erbe infestanti e al contem-
aver raccolto i frutti dei primi palchi, si La rincalzatura, che si effettua solo po si formano, se non è stata predispo-
lascia la pianta a se stessa. nelle aiole non pacciamate, consiste sta la manichetta forata, i solchi per l’ir-
nell’accostare terra alla base delle rigazione per scorrimento-infiltrazio-
La lotta piante, aiutandosi con una zappa ne laterale.
La rincalzatura si effettua su piante
alle erbe infestanti giovani, quindi con apparato radicale
ancora poco esteso; se eseguito su pian-
Leggere e periodiche zappature te adulte tale intervento rovinerebbe le
si rendono necessarie radici, che si presentano ormai ben svi-
per eliminare le erbe infestanti luppate ed estese.
qualora non si ricorra La defogliazione consiste nell’eli-
alla pacciamatura minare manualmente le foglie a mano
a mano che sui diversi palchi i frutti so-
Se non si adotta la pacciamatura, è no prossimi alla maturazione, limitando
necessario procedere con regolarità al l’operazione ai primi 2-3 palchi più bas-
diserbo, soprattutto nelle prime fasi si della pianta.
di crescita delle piantine, per evitare Si tratta di un’operazione non fon-
che le erbe infestanti entrino in concor- damentale, che permette però un anti-
renza con loro nel consumo di nutrienti cipo della raccolta e una migliore co-
e acqua. In seguito, saranno i pomodori lorazione dei frutti, i quali, al contem-
stessi che, occupando spazio e ombreg- po, si presenteranno più sani (infatti, si
giando il terreno, limiteranno lo svilup- asciugano molto più velocemente dopo
po delle malerbe. un’eventuale pioggia, che potrebbe far-
Il diserbo si esegue per mezzo di zap- li marcire).
pature o impiegando erpici manuali; in Ecco come si presentano alcune piante, La defogliazione va eseguita gradual-
prossimità dei fusti delle piante convie- coltivate su aiola pacciamata, dopo es- mente, in modo da esporre i frutti al so-
ne intervenire direttamente con le mani, sere state defogliate in corrispondenza le poco alla volta, evitando pericolose
per evitare di lesionarle o estirparle. del primo palco di frutti scottature.