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Il linguaggio del rifiuto: le dodici barriere alla comunicazione.

1) Ordinare, comandare, esigere (“smetti di agitarti e porta a termine ciò che ti è stato
assegnato).

2) Avvisare, minacciare (“sarà meglio che ti ci metta d'impegno se vuoi un buon voto in questa
materia”).

3) Fare la predica, rimproverare (“sai che è un tuo dovere studiare quando vieni a scuola.
Dovresti lasciare i tuoi problemi personali a casa”).

4) Consigliare, dare soluzioni o suggerimenti (“la miglior cosa da fare è quella di calcolare
meglio i tempi. Dopo di che sarai in grado di finire il tuo lavoro”).

5) Redarguire, ammonire, fare argomentazioni logiche (“guardiamo in faccia la realtà.


Dovresti renderti conto che sono rimasti soltanto trentaquattro giorni di scuola per poter
completare il programma che ti è stato assegnato”).

6) Giudicare, criticare, disapprovare, biasimare (“o sei un pigro o sei un perditempo”).

7) Definire, stereotipare, etichettare (“ti stai comportando come un allievo delle scuole
elementari, non come qualcuno che sta per andare alla scuola superiore”).

8) Interpretare, analizzare, diagnosticare (“stai proprio cercando di non fare quello che ti è
stato assegnato”).

9) Apprezzare, convenire, dare delle valutazioni positive (“sei davvero un ragazzo capace.
Sono sicuro che in un modo o nell'altro riuscirai a finire il compito che ti è stato assegnato”).

10) Rassicurare, mostrare comprensione, consolare, sostenere (“non sei l'unico che ha
provato queste cose. Mi sono sentito allo stesso modo quando ho dovuto affrontare degli
esercizi difficili. Comunque quando l'avrai finito non ti sembrerà così difficile”).

11) Contestare, indagare, mettere in dubbio, sottoporre a interrogatorio (“credi che il compito
che ti è stato assegnato sia troppo difficile?”. “Quanto tempo ci hai dedicato?”. “Perché hai
aspettato così tanto a chiedere aiuto?”. “Quanto tempo ti ci è voluto?”.

12) Eludere, distrarre, fare del sarcasmo, fare dello spirito, cambiare argomento (“su
andiamo, parliamo di qualcosa di più piacevole”. “Adesso non è il momento”. “Ma torniamo
di nuovo alla nostra lezione”. “Sembra che qualcuno si sia alzato con il piede sbagliato
questa mattina”.)

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