«30 Settembre1383, durante il consiglio della Terra di Udine è stato deliberato riguardo le
balestre grosse e le armi da getto e alla loro manutenzione: è stipendiato dal Comune il
maestro balestriere […] già di Pordenone ed il maestro Fiore già di Cividale, che esamini e
rimetta in ordine tutte le armi esistenti nella camera del Comune e anche quelle della
confraternità»
ben rimunerato e ò aibudo l'onore e l'amore di miei scolari e di parenti loro digo anchora
che questa arte io l'ò mostrada sempre ocultamente sì che non glie sta' presente alchuno a la
mostra se non lu scolaro et alchuno so discreto parente e se pur alchuno altro glie sta' per
gracia o per cortesia cum sagramento gli sono stadi prometendo a fede de non
CODICE PISANI-DOSSI
Si me Rolandus peditem Pulicanus et asper
Fraxinea peterent hasta spectando morarer
Dextraque vel jaculum teneat vel turbida clavam,
Atque repercussis feriam furibundior hastis,
Quamprimum hoc actu retraham capita alta
primentum.
CODICE FLORIUS
Qui sono tre compagni che voleno alcider questo magistro. Lo primo
lo vole ferir sotto man che porta sua lanza a meza lanza. L'altro porta
sua lança restada a tutta lança. Lo terzo lo vole alanzare cum sua
lanza. E si è de patto che nissuno non debia fare più d'un colpo per
homo. Anchora debano fare a uno a uno.
Vegna a uno a uno chi vol venire, che per nessuno di qui non mi son
per partire. Anche in dente di cenghiaro son presto per aspettare.
Quando la lanza contra me vignirà portada overo de mane zitada,
subito io schivo la strada zoè che io acresco lo pe' dritto fora de
strada e cum lo stancho passo ala traversa rebattendo la lanza che
mi vene per ferire. Sì che d'mille una non poria fallire. questo ch'io
façço cum la ghiavarina cum bastone e cum spada lo faria. E lla
deffesa ch'io fazo contra le lanze, contra spada e contra bastone
quello faria li mie zoghi che sono dredo.
CODICE GETTY
Aqui sono tri compagni che volemo ferire aquesto magistro lo
primo vole ferire sotto man che porta sua lanza a meza lanza,
l'altro porta sua lanza a resta de a tuta lanza, lo terzo lo vole
alanza cum sua lanza. E si è de patto che nesuno non debia fare
più de uno colpo per homo, anchora debano fare a uno a uno.
Vegna a uno a uno chi vole venire che per nesun di qui non (mi
son) per partire. Anche in dente de zenghiar sono posto per
aspetare, quando la lanza contra me vignirà portada overo de
man zitada subito io schivo la strada zoè che io acresco lo pe'
dritto fuora de strada e cum lo stancho passo a la traversa
rebattendo la lanza che mi vene per ferir. Sì che de mille una non
poria falire. Aquesto io fazo cum la chiavarina cum bastone cum
spada lo faria. E la defesa ch'io fazo l'è contra le lanze contra
spada contra bastone aquello faria li mie zoghi sono de dredo,
guardagli ch'io ven prego.
CODICE MORGAN
CODICE GETTY
CODICE PISANI-DOSSI
CODICE MORGAN
CODICE FLORIUS
IL SEGNO DI SPADE
GETTY PISANI DOSSI
Questo Magistro cum queste spade significa gli Noy semo quatro animali de tal conplesione:
Setti colpi de la spada. E lli quattro animali significa Chi uole armiçar de noy faça conparatione;
quattro vertù, zoè avisamento, presteza, forteza,
et ardimento. E chi vole esser bono in questa arte E chi de nostre uertù harà bona parte
de queste vertù conven de lor aver parte. In arme hauerà honor chomo dise l'arte.
Avisamento. Prudentia
Meglio de mi lovo cervino non vede creatura. Meio de mi louo ceruino non uede creatura
E aquello mette sempre a sesto e a misura. E aquello meto sempre a sesto e mesura.
Presteza. Celeritas
Io tigro tanto son presto a correr e voltare Yo tigro tanto son presto a corer e uoltare,
che la sagitta del cielo non mi poria avanzare. Che la sagita del cello non me pò auançare.
Ardimento. Audatia
Più de mi Leone non porta core ardito, Più de mi lione non porta cor ardito,
però di bataglia fazo a zaschun invito. Però de bataia faço a zaschaduno inuito.
Forteza. Fortitudo
Ellefante son e un castello porto per chargo. Ellefant san e uno castello ho per cargho,
E non mi inzinochio nè perdo vargo. E non me inçenochio ni perdo uargho.
DE ARTE GLADIATORIA DIMINICANDI
CODEX WALLERSTEIN FILIPPO DI VADI
Spada son contro ogni arma mortale,
né lanza né azza né daga contra mi vale.
Longa o curta me posso fare
e me strengo e vegno allo zogho stretto,
e vegno allo tor d’ spada e allo abrazare,
mia arte si è rotare e ligadure so ben fare
de coverte e ferire
sempre in quelle voglio finire.
Chi contra me farà ben lo farò languire.
E son Reale e mantengo la justicia,
la bontà acresco e destruzo la malizia.
Chi me guarderà facendo in me crose,
de fatto d’armizare gli farò fama e vose.