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FONDO GHISI, N° 38
FONDO GHISI, N° 38
Dramma popolare in un prologo e quattro atti
Parole e Musica
DI
MODESTO MUSSORGSKY
MILANO
CASA MUSICALE SONZOGNO
(Società Anonima)
12 - Vii! Pasquirolo - 12
PERSONAGGI
LA NUTRICE
I'ioprirth per liilti i paeil I1 l~rincipe SCIUISICY
Pietrograclo - W. RESSEL i% C. - Mosca SCELRALOV, segretario della! Dunia
PIMÉN,monaco cronachieta
Tiit1,i i cliritti di iiliroilLizioiit~, t~i~atliizioiie,rapprcisent,azioilr, Il falso DIM~ITRI, detto GRIGORI
rsecilzioilr. rtlieioiic. tiahrrizioiic.. ecc. MARINAMN~SCEK
saiio riscivnli iii Iiitli i 11acsi RANGONI,gesuita
L'OSTESSA
P e r il iioirggio dei mal&i.iali e la ra]7l1rrsi~iitazioiieclcll'Opf.i~a L'INNOCENTE
iii lingua ibaliana, rivolgersi alla L'UFFICIALE
DI POLIZIA
L'UFFIC IALE ( a l p o p o l o )
.. .
le fate? Irnpietrlti mi sembraite.
.esto ! Ginocchioni ! Ti1 tti! Orsil !
le masnada di pol~ronii!
I l POPOLC1
A
i n vuoi tu abb,aridonar
padre?
li! Sensna guidil e sen:
padre !
f anelli rior sare----,
rnn.
nza padre.
.h, a terra q ~ i prostrali
i
nel pia-rito noi chiediamo a te
azia, grazia!
eioso aiscoltaci, o padre!
ostro iishergo! Ascolta ! Grazia.
ALCUNI
itiiik, (1 ~ k ,per1i ~ l i ì - pia ngiam?
MITIUK
I me Po cliiecli '?
A1,TRT
i lia~>r~o r o Zar
UNA POPOLANA L'UFFICIALE
Soli raiicqa orniai pel lungo urlar. C:oilic? le gole voi rispariniate?
I,c f'a~llcimi I>ruciano.,. Aiidianio ...
Da her non liai, coinare? O assaggiare il i-riio I~astondesid~erate?
Or v'insegiio ragione.
UN'ALTRA
IL POPOLO
Ehi! Sentite la gran dama!
Via, Nilcita, 11uono
DONNE sii con noi, perdono ...
Dissetati col pianto, - Ber fiatar soltanto
poi che urlato liai tanto! sinesso ahhiamo il canto.
Nori ci viioi lasciar respirar?
UN CONTADINO
Ehi, pettegole, tacete! L'UFFICIALE
Forte! S'anco i;L gozzo 1ia da scoppiar!
DONNE
IL POPOLO
Vorreste comandare?
Bene! Su!
Diritto non n e avete! (gridando a perclifiato)
Pn che inan viioi tii abbandonarci,
La finite, vecchie streghe? o padre?
Alli, senza guida e senza speranza!
TUTTI (alternativamente) o padre!
Zitto, arnese da galera, - orfanelli noi sareino senza te,
va, con te non vogliam beghe! o paclrc!
- Ciiiardla iin po' clie sic1iim6ra! Noi a te chiediam grazia. grazia nel pianto,
- E i nel segno ha 1)en coll>ito: o padre!
giiarda che fiiror l e prende!
1,'UFFICIALE (scorgeiido Scellinlov)
È la verità vlie off~ncli.
Basta. Sorgete e state attenti a udir!
- Donne, clonnc. SII, '\>'alzate;
Noi, chc piii giudizio abbiamo, SCELT<AT,OV I .ixaiizaii(losi verso i l popolo si leva il lwr-
irito C saluta)
con l w i ~ d e i i z ar e n(. a i i d i n ~ i i o .
C1i.t tadii-ii miei :
iRiriilr,i l'lTffic.iale, T,c tloiiiic ratloiio i i i i i t . iiiiieiiic iti SI-
iiort.liio e i1 popolo riinaiie tli niiovo iini~iol~ile.)
IJoi-is picgar iioil vnolc
aEl'alto appel clel Patriarca Il scsrl)c.iatc- (-li<.Iia iionir
iiè dei bojardi. ribelli onc (ad eiiipietà
Egli da re resipingc la corona. Ditelo a Littta l'iimanità!
I n lutto è 1'Imper: P e r il suo ben!
clel popodo tiitto il cor ( I P e l l e ~ r i i i i disiribiiiscono amrileli al popolo)
genie e sanguina. Vi coprite col mantel miglior,
Legge non v'ha più in pacse! innalzate l e Sante Icone d'or.
Pregate il Signor onnisciente, E al nuovo Z a r . i n procession
perchè distenda inoovete incontro,
la mano stilla Russia, cantando le preci.
e d a Boris aprendo gli occhi (Entrano nel convento ; il canto si estingue graclatamente :)
n e tocchi Lodata seiiipre sia
il tritste cuor ! la clemenza del17Altis~simo.
(la scena è rischiarata dal sole 111 lrainonto. Si seiite di 1011- Grazie rendiamo di (sila pi~età!
tano il canto dei pellegrini: chierici cantori, soprani e Grazie a l Signoir!
contralti (ragazzi.)
cli teinpeste neiilhi in fitto ve1 Le cnrri]~lr~ic~ ~1101111110 (1 je51n. d bojriidi. rn ~olerllie
avvolgon la Santa Raisqia. I)? o c e ~ ~ i o i \i
i ~ .I ~crilio nllri crritrtlrrrle
ii Pellegrini cnlrciiio i11 scciin. .cl,po:gi~~ido%i alle spalle SCIUI5I\I itlnll',il~o (11.1 \acr,itn ~ l c1'1 c,iite~lrale dell'Ai
rlelle loro griitlel siiti~ioiiei
L'OSTES
Gcute vien. Chi mai sara:
Buoni avventori. Ed a voi che posso offrir, santi vegliardi?
Sta là! Di qiia!
MISSAPL
Non vogliono sostavn
Dà pure quel che il ciel ti di*
VARLAAM (urtando Missail col gomito) VARLAAM (cori la bottiglia in mano)
vino avrà? Or narrar di Kazan io vo' la storia;
L'OS'
Come Ivail il Terribil l'ha esp ugna ta.
Ei siii Tartari vittoria grande
,iciiro, vino C'+! aveva riportatii già,
o' a spillar. sotto l a città.
(esce. Varlnnm Or si tratta di stoiidare
VARLAAM i hastioii di Kazan.
Sotto il fiume i zappat ori
illegra Iunque, su, conipagno
n,
,
. . !
.i", a"1l bulifiiie ormali prolssimi: a scavare si dan.
nfine cl stava a cuor di toccare Gli assediati stan ridendo
dagli spalti a veder.
[GORI Credon già finito degli Zar il noter.
Varc:ato quando l'a7 Or s'accorgeran.
lieto voi mi vedrete. Ma lo Zar, la notte, ilon dori
l .l
Gli occhi ardenti noil criii~ut:
VARLAAM
fin che spunta i n cielo il dì.
E clie mai cerchi oltre il C Chiama a sè i suoi hoinbardic;ri allor
Noi due, Missail ed io, -
che h a n le liinghe micce pronre i n rnan-
~
L'OSTES
LGIILVinila morti stanno là,
sotto la città. AI coiifin Litna no.
E così di Kaa:an finì la storia GRIGOI
VI-: 1 n:, --..,L:.
L-llc
,,W
11U11
i c.,.nt,i
LUllLl
. o
1
Molto aiicora è loiitan:
il1 ?l vino da ber?
L'OSTES
GRIGORI
mi va... Soal S O ~ L ~ ~p ~c hL eU mi@
MIS! Oggi raggiungerlo puoi
È ognun Ma ci son le guardie.
Ma ii bevitor padrone e nel c i e ~: GRIGOI
Alla nostra salute, monaco !
C
I n quanto a te, amico mio,
gli astemi non ini va L'OSTE?
Chi di ber ricusa adro f u ggì ;
se ha coscieiiza chia ra? xnti ferin a n o
Bevi t u con noi; re etiaino :iin,ici! e li frugano.
Ma ... vattene al diavc31 se ber non vu GRIGORI
si)
L'UFFICIA
L'OSTESSA Povero i n canna mi pa
Chi mai sara 3
~ Ill
Von va1 la pena ...
(va alla 2iiei frati, forse...
l
S O I Ii ~i ~ u l i ~ :i~ IuJ C~( ~ ~ itossisoe e s'avviciiia . i i ~ rav
L'OSTESSA VARLAAM
gnor, pc~ r d o n a c ii pccc ati! E per cl
(L'Uffirialt ite Varlnac
VAR.LAAM
Bac
Ora? fisso mi frate ( e i tu!
VARLAA
Alexis ! T'appressa.
I l inandato liai tu? Su, dallo a nie. Hai le tiraveggol
Dicoii che cla Mosca evaw sia uii iiialfattnr
Grjscka Otrepiev ... L'OSTESSA
Tu n e sai cIiialcosa? Dio! Neppiir d'un povero velgliiardo
han rispetto !
iiiilla. .. lL'UFFICI) iLE
L'UFFICIAI,E
Già ... Ehi! chi sa legger yiii?
Lo Zar ordina, qui
GRIGORI l avvicinandosi)
che venga preso e toato impiccalo.
E tii non n e sai null lo legge:t- so...
- 29 -
VARLAI
L'UFFICIALE
L'UFFJCIALE
n L11 s u , l"r restate!
(tutti si slanciailo su Varlaa m che li r
3 tanto grande il mondo :
:cl un bel cli ay)r-~-;*-
111 garzon vedra
ATTO S E C O N D O hhc te sposa far
: del ~ L I O coi asciiigl~erà
XENJA
Gli o, ti dello Z ar Boris I me1 Kreml ino a Mo
, . . ----
VO, scordar non potrò mai-
scn. Arredamento solatuoso. Xenici siede, in pzanfo. dinanz
(61 ritratto del suo fidanzata , Teodoro è seduto to amor -rò fede
il libro del (t Grun Disegno D. Ln nut rice luvor I.A NUTRI
XENIA Ma clie? Visto appena l hai
Per lunghi giorni t'ho aspel e iiiorir n e vuoi?
Troppo sei lontano Dato aveva a 1111 bel garzon il cor
e piii non ritorni ... mna bimba, e la struggeva amo1'.
Là, sotto la terra. Ma u n bel dì il garzon lontano andò
che fredda ti serra, : la bimba alfin lo scordò.
non giunge al mio fido Mia colomha, questa è la tua storia.
il debole grido; Or piG allegra una canzon ti vo' cantai
non giunge il pianto ... IJn arzillo moscerin
O (loglia, o schianto ~d u n grillo canterin
aasn insiem messo avea
ogni bcii si divideaai.
! Xenia, colomba niia, non pia: Ma u n i~ngorcloragno appar
o pianto a te no] tornLa. che li vuoP imprigionar ...
XENIA D'iiai ~rifogliocon lo siel,
i difesa clell'ostel,
n!; Resister più non posso!
,orre i l grillo allor,
LA NUTRICE 2ieno di furor.
Bimba, non più lagrime! Coìi lo stelo il ragno incalza;
Del cuore la rugiada son: ma lo stel su lili riinbalza.
basta u n raggio d'i sol Ed invece cli colpir
e asciutta è già! il neinic f erir
-
I,,
SCIUISICY
Zarevic! Zarevic, obhedisci !
Son quelle,
- o Zar, (Boris fa uscire Teodoro arconipagl~anrlolofino alla porla,
clie chiiide, e ritorna n Sriuieky)
Apparso è 1ì un usiirliaiore.
11 papa, i re: parteggiano per 1114. Bloccare tii farai senza indugiar
BORIS (turbato, si olleva sulla poltrona) tiitto il confin cli Lituania ...
E qual nome laa mai Nessairoo. m ' i i ~ ~ e n dbene,
i
rollii clie contro me si leva? la fi.oniic.i.a dee varcar. Or va...
Chi d i qiiel dcriah?)? I1 nome! (l"crinaritlo Sciuisliy che sta pcr iiqrire)
SCIUISKY
No, riiiian, i-iiiiaiii aiicor...
Noil hai sentito dire inai Piii clie il rnorir io tenio l'ira tua.
clie possa ritornar Vidi là, a d Uglic,
da Za sua fossa u n bimbo dinanzi al popol, per cinque giorni,
a doniandar ragion a u n Zar steso a terra quel faiiciul.
-
eletto dal popol, dai bojardi, Intorno a lili giacere altri ancora
e dal gran Patriarela incoronato? io vidi,
(scoippia a ridere di un riso selvaggio) esanimi fra ceiiti insanguinati.
E h ? Orsù ... E da lor veniva già
(afferra Sciuisky pel collo) il lezzo d e la morte...
Dì, che ii pare? Dì? Ma de lo Zar il figlio
-
sol
SCIUISKY parca dormisse ancora.
Perdona, potente e p a n d e Zar! Squarciavagli orrida ferita il collo.
BORIS Yur, de le labbra sue sul pallore,
M'odi ben. era u n dolcissimo sorriso.
Allor che avvenne a Uglic Parea segiiisse iin sogno di bellezza e di
quell'eccidio orrendo, [bontà.
il fanciiilletto, che lasciò la vita, E le siie nianiiie incrociate
davvero fii, rispondi orsù, Diniitri? ti 1)alocco ancor stringevano ...
SCIUISI<Y BORIS
Sì. $h! ],asta!
BORIS
(fa segno a Sciuiqky di alloiitanarsi. I1 principe esce get-
Wassili Ivaiiic! t aiido i1110 $guardo furlivo allo Zar. Boris riiaclc, arca-
Di Dio nel noiiie, prence, t i scongiuro, riato. ~ i i l l apo1trona.i
MARINA
Di gemine il vezzo a n
le nobili mura
riempie d'amor
11 1robile
:l 1 fior.
Noii pochi giovani
iosi e valenti
le s'inchinarono
turbati a lor malgi
chiamando delizia
u n solo sorriso
scordando ogni cosa
a piè de la dea.
La bella damina
furbeltta, riclea,
di detti d'amoire,
d'ardenti palssioni
sdegnando le pene
cori0
dei langiiidi c ~ i o r i
Or hasta !
4RINA
--
MARINA I
Con i tiioi sguarrli di fiamiiia e col riso ina-
M i o paclrc! A h !
Voi i i i 1 - 1 ) a t ~t 1 1 1 c ~ h i oc ~ i o r ( ~
&li scwiivolgi il cervello ... [liarclo,
S ~ N - P Z Zla~ siiperstizione infantile,
coli voci di tlolor.
i riiiiorsi de la tua coscienza; ...
I vostri detti hali eco dei pregiudizi la gretta falange
profonda nel mio ciiore che è sensibil ...
getta da t e ;
I Figlia mia !... Marina !
RANGONI 1 getta via la niodesiia ...
La finta collera adopra;
Tii dèi handir ai moscoviti eretici aclopra) i capricci da donila,
l a nostra ۏ, e non temer d'adulare
ricoiidiirli alla Santa Strada, con l'arte sottile e l'inganno ...
\ e mondare il lor cuor dal peccato! Tenta la siia ragion ...
tenta piire il suo ciior...
1 E l7ange1lica schiera dirà le glorie,
ll allora, di Santa Marina, davanti al Creatore.
MARINA l
l
e poi, quando finito, ammaliato, i n estasi,
cada a l ttio piede,
pronto a d ogni tiio cenno,
i'
cc E l'angelica schiera dirà l e glorie fallo giurar per la Santa Propaganda!
(( allora, di Santa Marina, davanti a1 Crca- i MARINA
Uh! che peccato! itors. 1)
Mio padre, p e r c l ~ èindiirre terribilmente
Il
Ben altro io miro! ...
I7alina ingenua di Marina RANGONI
i n qiiesta tentazione? Clie? Ardisti il rifiuto?
Non sta a me, clie sono avvezza T'opponi alla Chiesa?
a le gioje d'una vita ardente; Se si trovasse che qtiesto è herie,
non mi detta il mio destino serena dovresti immolare
di cantar l e ,sante glorie! fin anche il tiio onor di fanciiillia!
Vi rinunzio ... Tu lo dovresti!
!l
I RANGONI 1 MARINA
Sediici coi tuoi vezzi il hiigiardo! Che? Impostor !
Con le parole c17amor, con le folli carezze Esecro i tuoi detti nefandi !
accendi il siio cuore... Ti maledico e ti sprezzo.
- 52 -
Va Tiior cli qua! Q U A D R O 11.
Nvii I'ar c.l,e ii \ vela iriai lpiu ! Il castello d e i Mniscek, (1 Sandontir. Un gicrrdi
Via di qua! fonte. La scena è rischiarata dai raggi d e la luna.
RANGONI Il falso Dimitri esce dal c a s ~ e l l o ,assorto.
ALTRI -- 1-
ARLAAM
le razzaI cli c o n7 i !
1Vla guarda iin po' folla trascina i gesuiti iiella foresta. - S'odoiio Ii cliirno-
r i delle trombe e compariscorio sulla scena dei iravalieri
chi aciclama lo Zalrevic! avvolti i n candidi mantelli, che portano delliP torce.
Impedirlo dohhiam, Miss: Prooessione delle truppe di Dimitri. I vagahoritli invado-
no la sce-- 1
ARL A A M
AVIZKY e CEKNIICOVSIIY
Gloria a l nostro giovai,, ,,V",.. 1 0
ALCUIVI ROJAI
BOI
1 lupo riella fi: iba ... Via, 7
:IUISIcY Parlano d assaesinio ?
ho fattaI forse attende] No, non è ve1
[siate se v'ho faitto perd o... Vive, vive il lo.
l 1.
L altra sera aia ro Zar nii < : U I I L G C L ~
- -
L I E Sci.uislcy, che il falso giui-"
col cuor straziato qiiartatt) ....
sarà s~ l
perchè la sua salilite lio cara ;...
1 . SCIUIS1<Y
e volli ancor, per la toppa, rimirar.
Che la grazia del ciel vegli su te!
011,cosa vidli allor, hojardi! ...
Siliorto, la fronte i m ~ e r l a t adi sudore, BORIS (si dirige a1 seseio imperiale)
treiilailte tutto, Vi convocai, irojarcli.
l'ridivo balbettar Ho d'uopo dei vostri consigl
sconnesse frasii e detti strani ... In trisi i tempi,
Brillava l'cwcliio per l'ira! ... !(+11i1)ipieni d'trgrii tloior.
Affranto da uii arcano d4rlorc, io vengo a voi, llojarcli ...
la liice e l ombre noi1 distinsi più.
Signore, mio sovran, Fii van cercai salute
permetti che lo schiavo indegno i n erbe ingenue o torbide malie ...
si rivolga a t e per parlare ... Con l'acqua de le fonti sante
Là, fuor de la gran porta, invan bagnai le spente mie piipille!
Invano !
i sta un hiion vegliarclo. che supplica il favor
di venir ammesso al tiio cospetto ... Così mqavvolse l'ombra allor,
Buon consigliere e giusto che fin nei sogni miei
dli vita intemerata, le forme de l e cose non vedevo:
vorrebbe rivelarti u n gran mistero. sognavo solo suoni.
Ma, n e l'alta notte, in sogno,
1' BORIS una voce infantile,
col noime mio, distinta mi cl~iamò:
Sta ben, l'aspetto giii.
Quel vecchio frate, al mio affranto spirto Sorgi, vecchio, e va : "
portar potrebbe u n dolce balsanio. Chi s'a? recati tosto acl Uglic'gracl
ed entro quella c a t t e ~ d ~ a l e
PIMEN (entra, si ferma davanti 'i Boris e lo fissa a liiiigo) mettiti in prece sili l a tomba mia.
Un ~~rnillfrate, Soli, sappilo, Dimitri, lo Zarevic.
dei casi umani ingeniio giudice, M'accolse Iddio fra gl~iangeli
ardi~scequi levar la voce... ed ora, per la Russia,
l compiendo VO' miracoli )).
Il BORIS Destatomi, pensai.
Raccorzt~aini la storia, Imon vecchio, Poi, con u n fanciiillo, fin là mi trascinai.
tutta i i ~ l e r...
a Appena geriuflesso sii la toniba,
PIMEN gioja indicibil m'invase ;
a pianger cominciai con lacriime cocenti
Un giorno, su l'iiiil>riinire, e potei veder il sol di Dio,
a riie venne ali plastor e il bimbo, e la toml,a.
d'aspetto venerando
e ini svelò u n mirabile inistero. BORIS
Ancor fanciii~llo, narrava, m'accecai; Oh! soffro, sloffro! luce!
e. fino ai tardi dì, (sviene fra le braccia dei bojardi)
..
!ll>k,vKl*a l l l ~ c - . glll,
S I J ~figli iliiei
che, loro, so110 1)iioiii.
(mia li.irte (lei bojardi corre a cercare lo Zarevic. Altri vali- Angeli splendidi,
iio a cercare il Patriarca a l eoiireiito dei Miracoli. Teo- guardia al trono siipremo,
cloi-o entra rorrriido)
coli l'ali candide oh, fate scudo
Lasciateci ... Uscite iiitti! al capo di mio figlio
Addio figliuol, è finita! da ogni nial, da teiitazione ...
I1 regno, adesso, tocca a te.
(strinige Teodoro al seiio e lo bacia. Si ode uii rintocco fu-
Non cliiectermi con quali mezzi nebre.)
il regno conquistai :
dlirlo, è inutile! Suonano! E di morte il siion!
T u regni per dliritto di successione VOCI INTERNE
essendo primogenito.
Figlio, figliiuol de la mia carne! Pilangi, piangi, popolo,
dei bojardi ribelli non ti ficlare ... sii1 tuo Zar clie miiore!
Segii con ciira H a mute l e labbiia
le lor mene secrete in Lituania ... e non dà risposta. Piangi!
Punir chi traldisce dovrai
ALTRE VOCI
senza avere mai pietà ... Alleluja !
F a di conoscer l a mente del popolo,
che è gi~usta...
EORIS
BORIS
Dio! Dio! che pensar!
...
Potrò avere la pietà?
O morte dura.;.
oh, come serri forte!
(la processione si ferma. BoBs si alza di soprassalto)
I BOJARDI
Spirato !...
Sipnrin.