BASILICA – SANTUARIO SAN MICHELE ARCANGELO 71037 Monte Sant’Angelo (FG) tel. 0884 561150 E-mail: confraternita@santuariosanmichele.it www.santuariosanmichle.it Padri Micaeliti Storia, iscrizioni, benefici spirituali ed impegni Nella Basilica – Santuario di San Michele Arcangelo sin dai tempi più antichi si costituì, con bolle e privilegi concessi dai vari Sommi Pontefici, una Confraternita, ossia un’associazione di persone, anche lontane e sconosciute tra di loro, affratellate, però, dalla comune devozione a San Michele Arcangelo il quale scelgono come esemplare guida nel cammino di santità che porta ad una comunione sempre più profonda con Dio e dal diritto di godere delle preghiere della comunità religiosa dei Padri Micaeliti costituita presso questo Santuario. Questo tipo di aggregazione religiosa risale all’VIII secolo e si hanno buoni motivi per credere che una delle più antiche fosse nata presso il nostro celebre Santuario. Il riconoscimento ufficiale risale, tuttavia, al 1555 con il Papa Giulio III. La Confraternita di S. Michele Arcangelo si propone: - di promuovere la devozione verso il Principe delle celesti Milizie, S. Michele Arcangelo, e verso tutti gli Angeli, con speciale riguardo per l’Angelo custode, - di professare queste devozioni in piena fedeltà all’insegnamento del Papa e con l’attiva collaborazione ai vescovi e sacerdoti, - di invocare in ogni momento aiuto e protezione dell’Arcangelo a difesa della Chiesa di Cristo e del popolo di Dio, in cammino verso la Patria celeste. Chiunque vuole aderire si deve impegnare a: - professarsi cristiano con le parole e le opere in tutta la sua vita, - combattere ogni forma di male insito nella società e difendere i diritti di Dio ed i valori cristiani, - vivere nella grazia del Signore, confessandosi e comunicandosi di frequente, - ascoltare o leggere la Parola di Dio, ispirando ad essa il proprio vivere quotidiano, - partecipare (da solo o con il proprio gruppo) alla Santa Messa festiva ed a quelle che si celebreranno per il gruppo stesso, - amare con affetto filiale Maria santissima, madre di Gesù e madre della Chiesa, e recitare frequentemente il santo Rosario, - fare almeno un’ora di adorazione eucaristica mensile, - recitare possibilmente ogni giorno la Corona angelica o, almeno, l’atto di affidamento all’Arcangelo Michele, - celebrare con particolare devozione le feste in onore del grande Arcangelo, e cioè: 8 maggio (Apparizione di S. Michele sul Gargano) e 29 settembre (Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele ed anniversario della dedicazione della Basilica del Gargano), e quella degli Angeli custodi (il 2 ottobre), - pregare ogni giorno per il Sommo Pontefice, - professare piena adesione al vescovo ed al parroco della propria comunità che lo rappresenta. La sede centrale della Pia Associazione è presso la Celeste Basilica di S. Michele Arcangelo in Monte Sant’Angelo sul Gargano ed il Padre Direttore generale è il Rettore del Santuario stesso. Tutti possono iscriversi. I fanciulli e le fanciulle minorenni che, anche se incapaci ad assumere impegni personali, possono essere messi sotto la protezione di S. Michele dai loro parenti i quali si impegnano di aiutarli nel cammino della fede per raggiungere la piena maturità cristiana. Gli iscritti possono essere soci semplici (o a livello personale) e responsabili di gruppi (zelatori e zelatrici). In questo ultimo caso: - cureranno l’attività del proprio gruppo, in particolare l’ascolto comunitario della S. Messa almeno una volta al mese con catechesi preferibilmente impartita dal proprio parroco o da un sacerdote, - trasmetteranno alla sede di Monte Sant’Angelo una relazione annuale sulle attività e, quando si recheranno al Santuario, si presenteranno al Padre Direttore per uno scambio di idee e per fornirgli notizie o aggiornamenti sulla loro associazione. E’ possibile anche l’iscrizione dei defunti (quota di iscrizione 22€). I fedeli possono iscrivere singoli defunti i quali parteciperanno ai benefici spirituali riservati ai soci defunti. Tutti gli iscritti vengono ricordati e raccomandati alla protezione dell’Arcangelo S. Michele in ogni liturgia che si celebra nella Sacra Grotta. In particolare per i soci viventi e per le loro necessità viene celebrata una Santa Messa ogni primo giorno del mese e nelle seguenti feste: Epifania, Presentazione di Gesù al tempio (2 febbraio), Pasqua, Pentecoste, Apparizione di S. Michele sul Gargano (8 maggio), Dedicazione della grotta delle apparizioni (29 settembre), Festa degli Angeli custodi (2 ottobre), Natale del Signore (25 dicembre). Per i soci defunti viene celebrata una S. Messa di suffragio il 15 di ogni mese e nelle seguenti ricorrenze: Mercoledì delle ceneri, Festa di San Giuseppe (19 marzo), 25 settembre (Anniversario della quarta apparizione dell’Arcangelo nel 1656), 30 dicembre. L’iscrizione si può richiedere direttamente al Santuario, versando un’offerta di 12 € e si considera avvenuta al ricevimento dell’apposita pagella di attestazione a firma del Padre Direttore. Per i soci viventi ogni anno la pagella dovrà essere vistata direttamente al Santuario (o inviata per posta) versando la relativa quota annuale (6€). Dove ci sono i gruppi organizzati il Padre Direttore può affidare (per iscritto) il compito di vidimazione annuale delle pagelle al responsabile del gruppo. Mancando questo impegno ed ogni altro legame con il Santuario per tre anni consecutivi, si perde ogni diritto o privilegio. Il visto annuale non è previsto per i soci defunti. Il bollettino del Santuario, Michael, è l’organo ufficiale della Confraternita. Ai responsabili e soci se ne consiglia l’abbonamento.
Chi sono gli Angeli?
Il santuario di San Michele sul monte Gargano è davvero un luogo singolarissimo, sia per l’ubicazione che per gli eventi prodigiosi che custodisce; lungo il corso dei secoli, ha ricevuto il titolo di celeste basilica, perché luogo di culto non consacrato da mano d’uomo; é stato definito il Tabor delle Puglie e il Pantheon degli angeli. La grotta, scelta e consacrata da San Michele, è particolarmente segnata dalla presenza angelica che, come afferma l’autore della storia del Santuario, in questo luogo è più numerosa che mai, soprattutto nel giorno della festa dell’Arcangelo. Chi sono gli angeli e qual è il loro ruolo nella storia della salvezza? La Chiesa crede in “Dio creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili”. Questa professione di fede mette in evidenza che la creazione non è fatta solo di cose visibili. Al mondo invisibile appartengono gli angeli; parlare di loro è come spalancare una finestra sull’invisibile. “L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione”. (dal Catechismo della Chiesa cattolica, 328). “... (Dio) Unico principio dell’universo creatore di tutte le cose visibili e invisibili, spirituali e materiali che con la sua forza onnipotente fin dal principio del tempo creò dal nulla l’uno e l’altro ordine di creature: quello spirituale e quello materiale, cioè gli angeli e il mondo terrestre, e poi l’uomo, quasi partecipe dell’uno e dell’altro, composto di anima e di corpo. Il diavolo, infatti, e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi”. (Dalla costit. Firmiter del Concilio Lateranense IV). Sono, infatti esseri creati da Dio, ma, a differenza degli uomini, sono creature spirituali, quindi incorporee, che superano in perfezione tutte le creature visibili; sono superiori agli uomini perché già vivono la pienezza a cui l’uomo tende. Gesù stesso, parlando della condizione futura degli uomini, la paragona a quella degli angeli: “Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo (Mt. 22, 30). Qual è il loro compito? La loro funzione è triplice: sono liturghi celesti, messaggeri divini e custodi degli uomini. In quanto spiriti essi stanno sempre davanti a Dio, rendendogli lode incessantemente; realizzano pienamente la loro esistenza nella contemplazione adorante di Dio. Il profeta Isaia, infatti, durante una visione, vede Dio seduto su di un trono, mentre i cherubini e i serafini gridano a gran voce il canto di lode: “Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria (Is. 6,3)”. Il salmo 103 proclama Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola. Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere suoi ministri, che fate il suo volere. Quando poi compiono un ufficio presso gli uomini diventano angeli: angelo infatti vuol dire messaggero. É infatti un angelo che porta ai pastori di Betlemme l’annuncio di gioia (Lc. 2, 9 -14); un angelo dà alle donne l’annuncio della risurrezione (Gv. 20, 11-13) e un angelo consola Paolo in un momento difficile della sua vita; un angelo libera l’apostolo Pietro dal carcere (At.12). Un’altra funzione degli angeli è quella di prendersi cura degli uomini, proteggendoli e custodendoli. Nel libro dell’Esodo Dio stesso afferma: “Ti manderò il mio angelo perché ti accompagni e custodisca nella tua vita e ti introduca nel Paradiso che ti ho preparato” (Es. 23, 20 -23). San Basilio, invece, afferma che “ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita”. Quindi dall’infanzia fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. La Chiesa celebra la festa degli angeli custodi il 2 ottobre. Gli arcangeli, chi sono? Sono sempre angeli, appartengono anch’essi al mondo invisibile e tutto quello che è stato detto per gli angeli vale anche per loro. Sono però distinti da essi perché hanno ricevuto da Dio un ministero speciale: nella storia della salvezza gli annunci di una certa importanza vengono riservati agli arcangeli. I nomi che essi portano esprimono la specificità del loro ministero e secondo la testimonianza della sacra scrittura sono tre: Michele, Gabriele e Raffaele. Michele significa “Chi come Dio” ed è l’arcangelo che difende il primato di Dio contro il dragone infernale. Nell’Antico Testamento il profeta Daniele sottolinea la particolare autorità dell’arcangelo Michele definendolo come “uno dei primi capi” degli angeli e, come il “grande capo”, patrono e difensore del popolo ebraico. Michele, quindi, è il più potente difensore di Dio e, di conseguenza, di tutti i suoi devoti contro le forze del male. I credenti da secoli si affidano alla sua protezione qui sulla terra, ma hanno particolare fiducia che il suo patrocinio servirà specialmente nel giorno del giudizio, come recita l’antica invocazione: “San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel giorno del tremendo giudizio”. L’Arcangelo viene riconosciuto anche come guida delle anime al cielo. La tradizione attribuisce a Michele anche il compito della “pesatura delle anime” dopo la morte. Ed infatti, in alcune rappresentazioni iconografiche, l’Arcangelo reca in mano una bilancia. Inoltre nei primi secoli del cristianesimo, specie presso i Bizantini, Michele era considerato medico celeste per le infermità degli uomini. Dai suoi santuari scaturivano corsi d’acqua che guarivano ogni sorta di malattia, come cantano diversi inni bizantini. La tradizione narra di tre apparizioni del Principe degli Angeli al vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano, cugino dell’imperatore Zenone d’Oriente accadute nel 490, 492 e 493. L’Arcangelo stesso affermò di aver prescelto quel luogo “terribile” (cioè meraviglioso, impressionante) perché diventasse “Casa di Dio e porta del Cielo”, luogo speciale “dove qualsiasi legame di colpa viene sciolto”, come ancora oggi si legge sulle antiche iscrizioni all’entrata del Santuario.
La devozione all'Angelo custode - Edizione del 1845 ritradotta in lingua italiana corrente: Con note critiche di Beppe Amico, illustrazioni e preghiere
La Congregazione - Angeliche Di San Paolo: Brevi Cenni Storici Sull'identita Ecclesiale Delle Angeliche Di San Paolo - Origini (1535) e Rinascita (1879)
Devozione a Gesù Misericordioso - Coroncina della Divina Misericordia: (Ebook con Audio-libro della preghiera in omaggio). Voce narrante di Beppe Amico