tue sono le lodi, la gloria e l'onore e ogni benedizione. A te solo, Altissimo, si confanno e nessun uomo è degno di ricordarti. Laudato sii, mio Signore, con tutte le tue creature, specialmente messèr fratello sole, il quale diffonde la luce del sole, e tu ci illumini per mezzo suo, e lui è bello, raggiante con gran splendore; di te, Altissimo, reca il significato. Lodato sii, mio Signore, per sorella luna e le stelle; le hai formate in cielo chiare e preziose e belle. Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per ogni movimento del vento, per il nuvolo, il sereno e ogni tempo per il quale alle tue creature dà i sostegno. Lodato sii, mio Signore, per sorella acqua, che è molto utile, umile, preziosa e casta. Lodato sii, mio Signore, per fratello fuoco, per il quale illumini la notte, ed egli è bello, giocoso, robusto e forte. Lodato sii, mio Signore, per sorella nostra madre terra, la quale ci sostenta e governa, e produce diversi frutti, con fiori colorati e erba. Lodato sii, mio Signore, per quelli che perdonano grazie al tuo amore, e sostengono malattie e guai. Beati quelli che sopporterranno in pace, che da te, Altissimo, saranno ricompensati. Lodato sii, mio Signore, per nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun uomo che viva può scappare. Guai a quelli che morranno in peccato mortale; beati quelli che troverà nelle tue santissime volontà; che la seconda morte non gli farà male. Lodate e bedicete il mio Signore e ringraziate, e servitelo con grande umiltà. Amen Analisi intertestuale Nel Cantico non è possibile individuare una struttura metrica, si tratta di una sorta di prosa ritmica, a imitazione dei salmi liturgici, nel cantico sono presenti alcune figure retoriche: Allitterazioni: "nullu, dignu" (v. 5). Allitterazione in "U", "laudato, luna e le stelle: celu l’ài; clarite; belle"; (vv. 10-11). Allitterazione in "L". anafora = "Laudato sie, mi Signore", è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una parola (o di gruppi di parole) all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. Inversione = "per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento". Consiste nel capovolgimento dell'ordine di alcuni elementi della frase. Personificazione: "messer lo frate Sole" (v. 6); "sora Luna e le stelle" (v. 10); "frate Vento" (v. 12); "sor’Acqua" (v. 15); "frate Focu" (v. 17); "sora nostra madre Terra" (v. 20); "sora nostra Morte corporale" (v. 27). . Il Cantico fu composto nel 1224, però in seguito vennero aggiunti i versetti riguardanti il perdono, quando il santo riuscì ad rappacificare il vescovo e il podestà di Assisi, e quelli riguardanti la morte quando da un medico gli venne annunciata la prossima morte. Il Cantico non è solo un testo letterario, ma anche un testo religioso. È profondamente differente dalle ideologie religiose presenti nel 200. La religiosità espressa dal canto poggia sulla concezione di Dio padre del creato e da ciò ne deriva la concezione di fraternità per l'uomo e ogni cosa creata. Si ha una valorizzazione dell'uomo, egli è posto al centro e ogni cosa è vista in rapporto con egli. I modelli formali che l'autore ha tenuto presenti sono quelli biblici; dal Vecchio Testamento ai Salmi, dai Vangeli alle Beatitudini. Sul piano linguistico è scritto in dialetto umbro.