L'IMMAGINE STORIOGRAFICA

DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
DA PLATZ A GIEDION

MARIA LUISA SCALVINI MARIA GRAZIA SANDRI

Vene?ia

OFFICINA EDIZIONI

ovisivo
Istituto UniversltoriO Afchltettu10 Venezia

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Servizio Bibliografico Audiovisivo

e di Documentazione
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L'immagine storiografica
dell'architettura contemporanea
da Platz a Giedion

Officina Edizion:i
Roma; 1984
Indice

9 Premessa
13 Introduzione
24 I. Gustav Adolf Platz, Die Battkttnst der nettesten Zeit,
1927-1930
52 II. Henry-Russell Hitchcock, Modern Architecture - Ro-
manticism and Reintegration, 1929
Henry-Russell Hitchcock - Philip Johnson, The Interna-
tional Style - Architecture since 1922, 1932
73 III. Nikolaus Pevsner, Pioneers of the Modern Move-
ment from William Morris to Walter Gropius, 1936;
Pioneers of Modern Design, 1949
98 IV. Walter Curt Behrendt, Modern Building - Its Na-
ture, Problems and Forms, 1937 / ' .·z· ·:,
126 V. Sigfried Giedion, Space, Time and Architecture - The
Growth of a New Tradition, 1941

Appendici
151 Appendice I - Schede bio-bibliografiche
159 Appendice II - Testi
161 Gustav Adolf Platz
Prefazione da Die Baukunst der neuesten Zeit, 1927
da Die Bedeutung der Baupolizei im Stadtebau, 1928
166 Henry-Russell Hitchcock
da Modern Architecture, The Traditionalists and the
New Tradition - The New Pioneers, 1928
6 Indice

189 Nikolaus Pevsner

recensione a Rationelle Bebauungsweisen (1931), 1933
194 Walter Curt Behrendt
da Der Sieg des neuen Baustils, 1927
198 Sigfried Giedion
da Bauen in Frankreich - Eisen und Eisenbeton, 1928

203 Bibliografia dei testi citati

215 Indice dei nomi
L'immagine storiografica del l'architettura
contemporanea e la nozione di " movi-
mento moderno '" quali ci vengono pre-
sentate nelle maggiori storie degli anni
cinquanta e sessanta, sono l'esito di un
processo di accumulazione e di selezione
di eventi, e soprattutto di testi, che si
colloca nel periodo pre-bellico. E' negli
anni 1927-'41, infatti, che vengono pub-
blicati alcuni libri, il cui ruolo da tale
punto di vista è fondamentale: o per la
vasta diffusione internazionale e l 'in-
fluenza esercitata in maniera diretta, o
per i riflessi più indiretti, complessi e
mediati, che oggi, a distanza di tempo,
è possibile cogliere nella storiografia
successiva . I testi degli anni trenta for-
mano un corpus eterogeneo per certi
versi, omogeneo per altri (come ad esem-
pio l'aspetto fondamentale costituito dal-
la unicità del " modello narrativo,. che
li sottende}; così come i loro autori, e
non pochi dei maggiori protagonisti dei
testi stessi - da Oud a Le Corbusier,
da Gropius a Wright - sono i nodi si-
gnificativi di una rete di correlazioni mul-
tiple, che costituisce una " costellazione
storiografica ,. di straordinario interesse:
quella appunto sotto cui si è formata la
nozione di " movimento moderno "·
L'analisi qui proposta si incardina su cin-
que autori - Platz. Hitchcock, Pevsner .
Behrendt. Giedion - e sui loro maggiori
scritti pubblicati fra il 1927 e il '41: cin-
que autori profondamente diversi per for-
mazione e vocazione professionale, per
vicende biografiche, per destino politico
e culturale; un gruppo di opere che in-
clude libri ben noti al lettore italiano
(come quelli di Pevsner e di Giedion}. ma
che soprattutto ne comprende altri - in
particolare quelli di Platz del '27-'30, di
Hitchcock del '29, di Behrendt del '37 -
mai tradotti (così come i testi qui in Ap-
pendice}.
L'intreccio scandagliato è complesso,
perché "attraversa" mclti piani di inda-
gine . da quello biografico a quello sto-
rico-critico, a quello testuale; l'intento.
oltre che di suggerire inedite chiavi di
lettura per libri già noti , è di porre in
contatto un pubblico ampio - e in par-
ticolare gli studenti - con testi per vari
motivi difficilmente accessibili; e infine,
di fornire gli strumenti per rileggere cri-
ticamente i testi "generati" da quelli qui
analizzati. e forse , anche, per cogliere in
anticipo i meccanismi narrativi di qual-
che storia dell'architettura contempora-
nea, ancora da scrivere.
MARIA LUISA SCALVINI è docente di
Storia dell'architettura presso l'Universi-
tà di Napoli . Ha pubblicato saggi di sto-
ria, di teoria e di critica dell'architettura
in importanti riviste italiane e straniere
su argomenti che vanno da Bramante e
Palladio a Lutyens e al Post-Modernism;
è autrice altresì di volumi, anche tradot-
ti, di carattere teorico-critico (da L'ar-
chitettura con; e semiotica connotativa,
1975 ad Architettura : storia e progetto.
1979). e di storia urbana (da Destino del-
la città, 1965 a Bergamo 1516 - Città e
territorio nella 'Descriptio ' di Marcanto-
nio Michiel , 1984).
MARIA GRAZIA SANDRI è docente di
Storia del la città e del territorio presso
la Facoltà di Architettura di Milano . Ha
lavorato (1972-'74} presso il Museo di
Arte Islamica di Berlino Ovest, ed ha
svolto campagne di studio in Anatolia e
in Persia. pubblicando L'arte di stato dei
Selgiuchidi di Turchia e i suoi rapporti
con l 'arte armena (1980) . Tre suoi saggi
sono comparsi nel volume Palmanova d
fortezza veneta a fortezza napoleonic
( 1982). altri due in Costruire in Lombar lstitu11.
dia (1983).
1701
lire 15.00
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