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Fuenteovejuna, di Lope de Vega

Fuente Ovejuna è una commedia in versi in tre atti di Lope de Vega. Fu pubblicata
per la prima volta a Madrid nel 1619 nelle Docena parte de las comedias de Lope de
Vega, ma venne scritta tra il 1612 e il 1614. Il titolo della Commedia può sciversi in
un’unica parola o in due, a seconda delle edizioni. L’opera è ambientata al tempo
della guerra di successione castigliana, che vide contrapporsi coloro che erano
favorevoli alla salita al trono di Juana, figlia di Enrique IV, e coloro che erano invece
erano dalla parte di Isabel, avuta da Juan II in seconde nozze con Isabel di Portogallo.
In particolare, il 5 giugno del 1465 venne celebrata ad Ávila la cosiddetta “farsa di
Ávila”, in cui i nobili ribelli designarono come re Alfonso, fratello di Isabel e
fratellastro di Juana. Nel 1468, Alfonso morì prematuramente (forse avvelenato o
vittima della peste) ed Isabel di Castiglia venne riconosciuta come legittima erede al
trono.
Per quanto riguarda le fonti dell’opera:
-Chrónica de las tres Órdenes y Caballerías de Santiago, Calatrava y Alcántara, di
Frey Francisco de Rades y Andrada (1572) qui viene riportato il fatto che “Don
Fernán Gómez de Guzmán, Comendador Mayor di Calatrava, che risiedeva a Fuente
Ovejuna, fece tanti e grandi mali ai cittadini di quel paese, che essi, non potendo più
sopportare le sue angherie, decisero tutti assieme di ucciderlo. Con tale
determinazione i cittadini di Fuente Ovejuna si unirono nel mese di aprile del 1476, e
con mano armata entrarono con la forza nell’abitazione del commendatore. Tutti
gridavano: ‘Fuente Ovejuna!’ e ‘Viva i re Ferdinando ed Isabel e muoiano i
traditori!’. I cittadini catturarono dunque il commendatore e lo picchiarono e lo
ferirono, tanto da farlo svenire. Quindi lo gettarono da una finestra nella strada. Qui il
suo corpo venne infilzato dai cittadini con lance e spade”.
-Historia General de España, di Mariana si parla dell’uccisione del commendatore
Fernán Pérez de Guzmán, che aveva sottoposto il popolo di Fuente Ovejuna ad ogni
tipo di sopruso con i suoi soldati. Nonostante gli abitanti fossero stati interrogati e
torturati per rivelare chi fosse stato il colpevole dell’assassinio, non venne rivelato
altro se non: “Fuenteovejuna lo hizo”.
-Negli Emblemas morales di Sebastián de Covarrubias (1610), si allude ancora al
fatto.
-Nel Tesoro de la lengua, sempre di Covarrubias, si spiega l’origine del proverbio
“Fuente Ovejuna lo hizo” - ovvero nelle parole degli abitanti di Fuente Ovejuna, che
non vollero rivelare niente ai giudici chiamati ad investigare sopra l’assassinio del
commendatore.

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