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 Piccolo “Prontuario” di Musica!


La musica è essenzialmente composta da suoni e silenzi: i suoni si chiamano NOTE, i silenzi si chiamano PAUSE.

Le note non sono tutte uguali: si distinguono per ALTEZZA e DURATA.


Esistono cioè note più gravi (o basse – tipo quelle che suona un contrabbasso,  per dirla tutta, le note
tanto per capirsi) e note più acute (o alte – tipo quelle che suona un violino); si distinguono anche per il
esistono note più lunghe e note più brevi. TIMBRO: tanto per fare un
esempio: il DO suonato da
Per convenzione, è stato deciso di individuare sette suoni all'interno di un un violino è “diverso” dallo
intervallo di altezza chiamato OTTAVA e... di dar loro un nome! Ecco allora stesso DO suonato da un
flauto!
DO RE MI FA SOL LA SI.

Per scrivere queste note su di uno spartito, le si rappresenta con un pallino inserito in un
gruppo di cinque linee detto PENTAGRAMMA (possiamo scrivere le note su un rigo o su
uno spazio e, se il pentagramma... non ci “basta”, possiamo ricorrere ai cosiddetti tagli
addizionali.

In particolare noi che cantiamo ci serviamo di un pentagramma che individua le note che può suonare un
violino e che per questo viene indicato col simbolo in figura che infatti viene detto CHIAVE DI VIOLINO
(o CHIAVE DI SOL) [Non è una spiegazione molto “scientifica”, però rende bene l’idea!]

In base a questa chiave le note poste sulle cinque linee sono le seguenti:

ovviamente tra queste note il MI è la più bassa


il FA è la più alta

Le note poste dei quattro spazi sono le seguenti:

ovviamente tra queste note il FA è la più bassa


il MI è la più alta

Aggiungendo quindi le altre note “estreme” sopra e sotto il pentagramma potremo così riassumere:

1
Se rappresentiamo graficamente la scala che abbiamo considerato (che, in gergo tecnico, si definisce SCALA
DIATONICA DI DO MAGGIORE), ci accorgiamo che i suoi “scalini” non sono tutti uguali.
Tra una nota e la successiva a volte c'è un gradino più alto (…il nostro “piano”!) che chiameremo TONO,
a volte un gradino più basso (il nostro “mezzanino”!) che chiameremo SEMITONO (o MEZZO TONO).

8
Ottava!
7 DO
SI -> mezzanino! 12 semitono
6 tono
6 11 semitono
LA# = SIb -> mezzanino!
LA 10 semitono
5 tono
5 9 semitono
SOL# = LAb -> mezzanino!
SOL 8 semitono
4 tono
4 7 semitono
FA# =SOLb -> mezzanino!
3 FA 6 semitono
3 tono
MI -> mezzanino! 5 semitono
2 4 semitono
RE# = MIb -> mezzanino! 2 tono
RE 3 semitono
1 2 semitono
DO# = REb -> mezzanino! 1 tono
DO 1 semitono

QUANDO SI SALE QUANDO SI SCENDE


SI CONSIDERANO I DIESIS (#) SI CONSIDERANO I BEMOLLE (b)
DO DO # = DIESIS
DO# SI b = BEMOLLE
RE SIib
RE# LA
MI LAb
FA SOL
FA# SOLb
SOL FA
SOL# MI
LA MIb
LA# RE
SI REb
DO DO

Abbiamo così individuato la SCALA CROMATICA.

Diesis e bemolle sono detti ALTERAZIONI. Tali alterazioni possono essere fisse o momentanee.
Se sono fisse sono poste in chiave.

per ulteriori informazioni, vedi
Una scrittura come questa in figura approfondimento sull’ARMONIA!
indica che tutti i SI di qualunque altezza sono bemolli

Se invece l’alterazione è momentanea, viene scritta alla sinistra di


una nota e indica che solo quella nota è alterata. Per esempio, nella figura qui a
fianco solo il SI cerchiato è bemolle.
2
Per annullare le alterazioni, sia fisse che momentanee, ci si serve del BEQUADRO.

In figura il primo DO nel quadrato è diesis (come indicato nell’ARMATURA


DI CHIAVE), il secondo, nel cerchio, è “normale, cioè, in termine tecnico,
NATURALE.

Per quanto riguarda la DURATA delle note, la questione si fa un po' complicata per cui mi limiterò a uno specchietto
che indichi la durata di una nota rispetto alle altre. Ovviamente il discorso vale anche per le pause.

Sostanzialmente la cosa sta così: uno spartito è diviso in battute (dalle stanghette) come una poesia è divisa in
versi. Se il metro di una poesia è l’endecasillabo, vuol dire che ogni 11 sillabe comincerà un nuovo verso.

In musica l’unità di misura non è la sillaba!, ma il quarto (per capirsi… è il lasso di tempo che intercorre tra un
“colpo” e l’altro del metronomo!).

Quindi se il TEMPO è 3/4 vuol dire che ogni 3 quarti comincia una nuova battuta e che tra note e pause la somma
nella battuta deve essere 3/4. Per esempio posso avere

3
 A volte la prima battuta di uno spartito può essere “incompleta”. Non è un errore! E’, diciamo così, un’ “anomalia”
dovuta agli accenti (essi pongono la prima nota di una battuta in particolare rilievo).

E se io volessi scrivere una nota che da sola valga 3/4? Abbiamo visto che la semibreve dura 4/4 e la minima 2/4…
Abbiamo 2 sistemi:

1) se siamo all’interno di una battuta possiamo servirci del PUNTO DI VALORE che AUMENTA LA NOTA DELLA
SUA META’. Quindi, per esempio, possiamo avere:

 IL PUNTO DI
VALORE E IL DOPPIO
oppure anche
PUNTO DI VALORE SI
POSSONO USARE
 Possiamo avere anche il DOPPIO PUNTO DI VALORE:
ANCHE PER LE PAUSE!
IL SECONDO PUNTO AUMENTA LA DURATA DELLA NOTA (O DELLA PAUSA)
DI UN VALORE PARI ALLA META’ DEL VALORE DEL PRIMO PUNTO:

2) Se, per così dire, vogliamo “scavalcare” una battuta, possiamo servirci della LEGATURA DI VALORE che SOMMA
DUE O PIU’ SUONI DELLA STESSA ALTEZZA. Quindi, per esempio:

-> abbiamo un LA che dura 1/4, un LA che dura 3/4, due LA che durano 1/8
ciascuno e una LA che dura 1/4.
? Siccome sono sbadata, mi son scordata di inserire nell’armatura di chiave il
TEMPO di questa specie di brano… qual è? ☺

Per concludere dobbiamo occuparci della TERZINA: UN GRUPPO DI 3 NOTE DI UGUALE VALORE CHE DEVONO
ESSERE ESEGUITE NEL TEMPO NORMALMENTE OCCUPATO DA 2 DI ESSE.
Possono essere indicate in vari modi:

Esempio di terzina
Infine abbiamo il segno di RITORNELLO che INDICA CHE

UN CERTO NUMERO DI BATTUTE E’ DA RIPETERE oppure che L’INTERO BRANO E’ DA RIPETERE


(si cantano la battuta 1, la 2, la 3 e la 4
e poi di nuovo la 3 e la 4)

FINE!
Ovviamente ci sarebbero tante altre cose da aggiungere!, ma quello che abbiamo detto dovrebbe bastare per raccapezzarsi davanti
a uno dei nostri spartiti! Chi volesse ulteriori informazioni può continuare la lettura con il “Supplemento di Armonia”! …Elisha 

4
Supplemento di
Armonia
Anzitutto una piccola DEFINIZIONE:
Col nome di armonia si indica il ramo della teoria musicale
che studia la sovrapposizione "verticale" (simultanea)
dei suoni, la loro reciproca concatenazione (accordi) La scala è sempre una struttura melodica.
e la loro funzione all'interno della tonalità.
La melodia, invece, è composta di note che si succedono L'accordo invece è una struttura armonica.
una dopo l'altra, senza mai sovrapporsi.

Supplemento di Armonia . pag.1/11


Abbiamo già preso in esame la scala CROMATICA quando abbiamo parlato di toni e semitoni.
Salendo Scendendo
8 si considerano si considerano
Ottava!
7 DO i diesis (#) i bemolle (b)

SI -> mezzanino! 12 semitono DO DO


6 tono
6 11 semitono DO# SI
LA# = SIb -> mezzanino!
LA 10 semitono RE SIb
5 tono
5 9 semitono RE# LA
SOL# = LAb -> mezzanino!
SOL 8 semitono MI LAb
4 tono
4 7 semitono FA SOL
FA# =SOLb -> mezzanino!
3 FA 6 semitono FA# SOLb
3 tono
MI -> mezzanino! 5 semitono SOL FA

2 4 semitono SOL# MI
RE# = MIb -> mezzanino! 2 tono
RE 3 semitono LA MIb

1 2 semitono LA# RE
DO# = REb -> mezzanino! 1 tono
DO 1 semitono SI REb
DO DO

Questa è quella che si dice


SCALA CROMATICA perché
contiene tutti i 12 semitoni
(in termine tecnico si dicono "semitoni cromatici")
E ciò grazie all'inserimento delle note alterate (# e b).

Supplemento di Armonia . pag.2/11


Nella SCALA DIATONICA invece ogni nota ha un nome diverso
Prendiamo in esame quella più semplice e nota, la scala diatonica di DO MAGGIORE:

Analogamente
costruiremo
8 anche le altre
Ottava!
7 DO scale MAGGIORI

SI -> 1 semitono (ne parleremo


6 nella prox pagina)
-> 1 tono
LA
5
-> 1 tono
SOL
4
-> 1 tono
3 FA
MI -> 1 semitono

2
-> 1 tono
RE
1
-> 1 tono
DO

Supplemento di Armonia . pag.3/11


LE SCALE E LE TONALITA' MAGGIORI
Abbiamo visto che le scale maggiori si costruiscono così:
-> nota di partenza + 1 tono = 2a nota + 1 tono = 3a nota + 1 semitono = 4a nota + 1 tono = 5a nota segue sotto!
5a nota + 1 tono = 6a nota + 1 tono = 7a nota + 1 semitono = 8a nota

…PER FARLA BREVE… Nella "costruzione" delle scale maggiori è stato deciso "per convenzione" di prendere come riferimento le note di cui ai seguenti intervalli
T + T + ST + T + T + T + ST (T sta per Tono, ST per SemiTono) …PRENDETELO PER BUONO SENZA PORVI ALTRE DOMANDE!

tono tono semitono tono tono tono semitono


1 2 3 4 5 6 7 8 In particolar modo consideriamo i diesis (#) e i bemolle (b) e contiamoli!:
DO RE MI FA SOL LA SI DO DO maggiore -> 0 diesis e 0 bemolle !!
DO# RE# MI# FA# SOL# LA# SI# DO# DO# maggiore -> 7 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI#
REb MIb FA SOLb LAb SIb DO REb REb maggiore -> 5 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb
RE MI FA# SOL LA SI DO# RE RE maggiore -> 2 diesis: FA# DO#
RE# MI# FA## SOL# LA# SI# DO## RE# RE# maggiore -> 8 diesis!! "NON SI CONSIDERA"!! SI CONSIDERA MIb
MIb FA SOL LAb SIb DO RE MIb MIb maggiore -> 3 bemolle: SIb MIb LAb
MI FA# SOL# LA SI DO# RE# MI MI maggiore -> 4 diesis: FA# DO# SOL# RE#
FA SOL LA SIb DO RE MI FA FA maggiore -> 1 bemolle: SIb
FA# SOL# LA# SI DO# RE# MI# FA# FA# maggiore -> 6 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI#
SOLb LAb SIb DOb REb MIb FA SOLb SOLb maggiore -> 6 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb
SOL LA SI DO RE MI FA# SOL SOL maggiore -> 1 diesis: FA#
SOL# LA# SI# DO# RE# MI# FA## SOL# SOL# maggiore -> 8 diesis!! "NON SI CONSIDERA"!! SI CONSIDERA SOLb
LAb SIb DO REb MIb FA SOL LAb LAb maggiore -> 4 bemolle: SIb MIb LAb REb
LA SI DO# RE MI FA# SOL# LA LA maggiore -> 3 diesis: FA# DO# SOL#
LA# SI# DO## RE# MI# FA## SOL## LA# LA# maggiore -> 8 diesis!! "NON SI CONSIDERA"!! SI CONSIDERA SIb
SIb DO RE MIb FA SOL LA SIb SIb maggiore -> 2 bemolle: SIb MIb
SI DO# RE# MI FA# SOL# LA# SI SI maggiore -> 5 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA#
DOb REb MIb FAb SOLb LAb SIb DOb DOb maggiore -> 7 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb
1 2 3 4 5 6 7 8
tono tono semitono tono tono tono semitono Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave"… ecco perché indicano la tonalità!
cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave!
 …eh eh…!!! Notate niente di strano? I'cche sono MI#, SI#, Dob, Fab… per non parlare di FA##, SOL##, DO##...???!!!
…la spiegazione… nella prossima puntata! ☺

Supplemento di Armonia . pag.4/11


… la "conta" che abbiamo fatto prima per i diesis (#) e i bemolle (b) ordiniamola in modo diverso:
DO maggiore -> 0 diesis !!
SOL maggiore -> 1 diesis: FA# OSSERVAZIONE: Nel "giochino" nella tabella qui a fianco si nota che per ogni nuova scala
RE maggiore -> 2 diesis: FA# DO# (che inizia sulla quinta sopra la precedente:
LA maggiore -> 3 diesis: FA# DO# SOL# il SOL è la quinta sopra al DO etc...)
MI maggiore -> 4 diesis: FA# DO# SOL# RE# è necessario aggiungere un nuovo diesis.
SI maggiore -> 5 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# L'ordine dei diesis che devono essere aggiunti è il seguente:
FA# maggiore -> 6 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI#
DO# maggiore -> 7 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI#

DO maggiore -> 0 bemolle !! OSSERVAZIONE: Nel "giochino" nella tabella qui a fianco si nota che per ogni nuova scala
FA maggiore -> 1 bemolle: SIb (che inizia sulla quinta sotto la precedente:
SIb maggiore -> 2 bemolle: SIb MIb il FA è la quinta sotto al DO etc...)
MIb maggiore -> 3 bemolle: SIb MIb LAb è necessario aggiungere un nuovo bemolle
LAb maggiore -> 4 bemolle: SIb MIb LAb REb L'ordine dei diesis che devono essere aggiunti è il seguente:
REb maggiore -> 5 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb
SOLb maggiore -> 6 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb
DOb maggiore -> 7 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb

Le informazioni ricavate dall'analisi delle scale possono essere utilizzate per la costruzione del circolo delle quinte :
È un modo utile per trovare le alterazioni di chiave delle scale maggiori.
Partendo dal DO in alto e proseguendo in senso orario, ogni nota rappresenta una scala, una quinta sopra la nota
precedente. Questo significa che ogni nuova scala (in senso orario) richiede un # in più nell'armatura di chiave.
Il numero di # da aggiungere dipende dalla distanza dal DO in alto, e si possono leggere a partire dal FA.
Per esempio, per sapere quanti e quali # si devono usare in una scala di MI maggiore, vediamo che Mi dista 4 note da DO
quindi ci servono 4 #. Questi diesis sono (partendo da FA): FA#, DO#, SOL#, RE#.
Se in chiave si leggono 5 #, basta contare 5 dall'alto per arrivare a SI: è la scala di SI maggiore.
In maniera simile si possono trovare le alterazioni con i b. Ogni nota a partire da FA rappresenta una nuova scala,
e la posizione della nota indica quanti b ha. I b si trovano in senso antiorario a partire da SIb:
SIb è a 2 note di distanza da Do, quindi ha 2 b: Sib e Mib. TONICA =
In breve si può dire che: nota di partenza, quella
-> Ogni tonalità MAGGIORE ha tanti # in chiave quante sono le quinte ascendenti consecutive che separano la sua nota tonica dalla nota DO; che dà il nome alla
oppure tanti b in chiave quante sono le quinte discendenti che separano la sua nota tonica dalla nota DO. tonalità

Supplemento di Armonia . pag.5/11


Se tutto questo risulta complicato, si può comunque tenere a mente questa
=> REGOLETTA GENERALE:
Vogliono i bemolle in chiave solo le tonalità "bemollizzate" (cioè MIb maggiore, LAb maggiore,…) più la tonalità di FA maggiore.
Le altre vogliono i diesis.
Questa è una regola pratica che potreste anche accontentarvi di accettare senza discutere, ma per chi volesse approfondire il perché di questa strana distinzione
tra tonalità che vogliono i # in chiave e altre che vogliono i b, il motivo può essere ricercato nell'esigenza di avere sempre scale DIATONICHE, cioè scale in cui,
come abbiamo detto, ogni nota-grado abbia un nome diverso dagli altri. In altre parole in una scala diatonica non può esserci FA e FA#: o c'è l'uno o c'è l'altro.
E ciò presenta un gran vantaggio: abbiamo infatti visto quanto sia comodo poter sistemare le alterazioni in chiave liberando così il testo dalle alterazioni momentanee;
ebbene se noi avessimo in una scala maggiore, sia il FA che il FA#, non potremmo mai mettere FA# in chiave perché diventerebbero # anche i FA naturali!
Allo scopo perciò di ottenere sempre scale diatoniche (le uniche che ci permettono di usare la comodissima armatura di chiave) ci sarà bisogno di usare in qualche caso
i #, in qualche altro i b. (Basta provare a costruire la scala di SOL Maggiore usando erroneamente il SOLb anziché il FA#: si otterrà una scala non diatonica!
Questo spiega anche quegli strani MI#, SI#, DOb, FAb… per non parlare di FA##, SOL##, DO##...???!!!
(Per curiosità: il doppio # sul pentagramma viene indicato con x)

LE TONALITA' RELATIVE MINORI


Finora abbiamo parlato solo delle Scale e delle Tonalità Maggiori.
Sappiamo però che in raltà esistono due tipi di tonalità e di scale: il modo MAGGIORE e il modo MINORE.
Le scale minori hanno, ovviamente, una struttura diversa da quelle Maggiori: i toni e i semitoni sono cioè disposti in modo diverso. Per la precisione:
NELLE SCALE MINORI NATURALI, IL SEMITONO SI TROVA TRA IL SECONDO E TERZO GRADO E TRA IL QUINTO E IL SESTO;
IL TONO IN TUTTI GLI ALTRI CASI.

 APPROFONDIMENTO: Quella che abbiamo appena enunciato è la struttura relativa alla SCALE MINORI NATURALI.
Esistono però altre due scale minori: la SCALA MINORE ARMONICA e la SCALA MINORE MELODICA.
Non possiamo qui dilungarci a spiegarle estesamente, per ora vi basti sapere che esistono ma che, in mancanza di ulteriori dettagli, quando si parla di
"scala minore" si intende la scala minore naturale. Quando viene usata una delle altre due troverete delle alterazioni momentanee sullo spartito
(per la precisione: nella scala minore armonica viene aumentato di un semitono il settimo grado,
nella scala minore melodica vengono invece aumentati di un semitono sia il sesto che il settimo grado)
L'armatura di chiave invece non verrà modificata perché essa obbedisce solo alle esigenze della struttura della scala minore naturale

Supplemento di Armonia . pag.6/11


Adesso siamo in grado di fare le scale minori ("tabelle") come abbiamo fatto per le scale maggiori!
-> nota di partenza + 1 tono = 2a nota + 1 semitono = 3a nota + 1 tono = 4a nota + 1 tono = 5a nota segue sotto!
5a nota + 1 semitono = 6a nota + 1 tono = 7a nota + 1 tono = 8a nota

Ossia: T + ST + T + T + ST + T + T

tono semitono tono tono semitono tono tono


1 2 3 4 5 6 7 8 In particolar modo consideriamo i diesis (#) e i bemolle (b) e contiamoli!:
DO RE MIb FA SOL LAb SIb DO DO minore -> 3 bemolle: SIb MIb LAb
DO# RE# MI FA# SOL# LA SI DO# DO# minore -> 4 diesis: FA# DO# SOL# RE#
REb MIb FAb SOLb LAb SIbb DOb REb REb minore -> 8 bemolle!! "NON SI CONSIDERA"!! SI CONSIDERA DO#
RE MI FA SOL LA SIb DO RE RE minore -> 1 bemolle: SIb
RE# MI# FA# SOL# LA# SI DO# RE# RE# minore -> 6 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI#
MIb FA SOLb LAb SIb DOb REb MIb MIb minore -> 6 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb
MI FA# SOL LA SI DO RE MI MI minore -> 1 diesis: FA#
FA SOL LAb SIb DO REb MIb FA FA minore -> 4 bemolle: SIb MIb LAb REb
FA# SOL# LA SI DO# RE MI FA# FA# minore -> 3 diesis: FA# DO# SOL#
SOLb LAb SIbb DOb REb MIbb FAb SOLb SOLb minore -> 8 bemolle!! "NON SI CONSIDERA"!! SI CONSIDERA FA#
SOL LA SIb DO RE MIb FA SOL SOL minore -> 2 bemolle: SIb MIb
SOL# LA# SI DO# RE# MI FA# SOL# SOL# minore -> 5 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA#
LAb SIb DOb REb MIb FAb SOLb LAb LAb minore -> 7 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb
LA SI DO RE MI FA SOL LA LA minore -> 0 diesis e 0 bemolle !!
LA# SI# DO# RE# MI# FA# SOL# LA# LA# minore -> 7 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI#
SIb DO REb MIb FA SOLb LAb SIb SIb minore -> 5 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb
SI DO# RE MI FA# SOL LA SI SI minore -> 2 diesis: FA# DO#
1 2 3 4 5 6 7 8
tono semitono tono tono semitono tono tono
Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave"… ecco perché indicano la tonalità!
cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave!

Supplemento di Armonia . pag.7/11


… la "conta" che abbiamo fatto prima per i diesis (#) e i bemolle (b) ordiniamola in modo diverso e "integriamo" le scale Maggiori e minori!

DO maggiore -> LA minore  0 diesis !! DO maggiore -> LA minore


SOL maggiore -> MI minore  1 diesis: FA# SOL maggiore -> MI minore
RE maggiore -> SI minore  2 diesis: FA# DO# RE maggiore -> SI minore
LA maggiore -> FA# minore  3 diesis: FA# DO# SOL# LA maggiore -> FA# minore
MI maggiore -> DO# minore  4 diesis: FA# DO# SOL# RE# MI maggiore -> DO# minore
SI maggiore -> SOL# minore  5 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# SI maggiore -> SOL# minore

Riassumendo:
FA# maggiore -> RE# minore  6 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# FA# maggiore -> RE# minore
DO# maggiore -> LA# minore  7 diesis: FA# DO# SOL# RE# LA# MI# SI# DO# maggiore -> LA# minore

DO maggiore -> LA minore  0 bemolle !! DO maggiore -> LA minore


FA maggiore -> RE minore  1 bemolle: SIb FA maggiore -> RE minore
SIb maggiore -> SOL minore  2 bemolle: SIb MIb SIb maggiore -> SOL minore
MIb maggiore -> DO minore  3 bemolle: SIb MIb LAb MIb maggiore -> DO minore
LAb maggiore -> FA minore  4 bemolle: SIb MIb LAb REb LAb maggiore -> FA minore
REb maggiore -> SIb minore  5 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb REb maggiore -> SIb minore
SOLb maggiore -> MIb minore  6 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb SOLb maggiore -> MIb minore
DOb maggiore -> LAb minore  7 bemolle: SIb MIb LAb REb SOLb DOb FAb DOb maggiore -> LAb minore

Questi # e b sono quelli che noi troviamo anche "in chiave"… ecco perché indicano la tonalità!
cfr. anche Tabella delle Alterazioni in chiave!

Supplemento di Armonia . pag.8/11


A questo punto dobbiamo notare (ricordate cosa ha detto Maxx…???) che l'armatura di chiave di ogni tonalità Maggiore coincide con quella di una tonalità minore che,
per questo motivo, viene detta "relativa". Le tonalità relative sono quindi due tonalità, una Maggiore e l'altra minore, che hanno la stessa armatura di chiave.
Ecco due regolette per individuarle.
1) Conoscendo la tonalità Maggiore si può trovare la relativa minore calcolando un intervallo di sesta Maggiore (…in pratica basta scendere di tre semitoni).
Es. 1 La relativa minore del DO Maggiore è il LA minore -> DO - SI , SI - SIb , SIb - LA
Es. 2 La relativa minore del RE Maggiore è il SI minore -> RE - REb , REb - DO , DO - SI
2) Conoscendo la tonalità minore si può trovare la relativa Maggiore calcolando un intervallo di terza minore (…in pratica basta salire di tre semitoni).
Es. 1 La relativa maggiore del MI minore è il SOL Maggiore -> MI - FA , FA - FA#, FA# - SOL
Es. 2 La relativa maggiore del RE minore è il FA Maggiore -> RE - RE#, RE# - MI , MI - FA
A questo punto sorge spontanea un'obiezione: se RE Maggiore e SI minore, che sono tonalità relative, hanno la stessa armatura di chiave, ciò significa che usano
le stesse note: sono quindi la stessa scala? La risposta è, ovviamente!!, NO! E' vero infatti che usano le stesse note, ma partendo da due note toniche diverse:
ciò rende diversa la struttura delle due scale!
-> Le note della scala di RE Maggiore sono infatti:
RE MI FA# SOL LA SI DO# RE Nella scala di RE Maggiore, come in tutte le altre scale Maggiori,
grado: 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° il semitono diatonico si trova
tono tono semitono tono tono tono semitono tra il 3° e 4° grado e tra il 7° e l'8°.
-> Partendo dalla nota SI, le stesse note daranno origine a questa scala:
SI DO# RE MI FA# SOL LA SI I semitoni diatonici si trovano ora tra il 2° e il 3° grado e tra il 5° e il 6°
grado: 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° ciè esattamente al loro posto per una scala minore naturale!
tono semitono tono tono semitono tono tono
Quindi, riepilogando, la scala di SI minore, pur usando le stesse note di quella di RE Maggiore, è diversa perché ha una struttura diversa,
ovvero una diversa collocazione dei semitoni diatonici.

 Un'ultima osservazione: abbiamo detto che l'armatura di chiave è un po' la carta d'identità di una tonalità. Adesso però ci sono due tonalità, una Maggiore e
una minore che hanno la stessa carta d'identità… come distinguerle l'una dall'altra? In altre parole, di fronte a un'armatura di chiave con un SIb come si fa
a capire se siamo in tonalità di FA Maggiore o in RE minore??
Il problema può essere risolto in vari modi. Il più semplice consiste nel cercare di individuare la nota "tonica" del brano o il relativo accordo.
Tale nota/accordo è, per definizione, la nota di "chiusura", di "riposo" per eccellenza, quella cioè che dà la sensazione di compiutezza e conclusione della melodia.
Spesso è la nota/accordo con cui si conclude il brano, la melodia reale, o cumunque è la nota/accordo su cui spontaneamente la melodia andrebbe a finire
se volessimo darle la conclusione più ovvia, più attesa.

Supplemento di Armonia . pag.9/11


GLI INTERVALLI E LA FORMAZIONE DEGLI ACCORDI
Abbiamo già visto che per INTERVALLO s'intende la distanza tra due note, una delle quali è presa come nota di partenza. Abbiamo anche stabilito il criterio con cui si
misura questa distanza: tramite un numero, che indica le note della scala interessate dall'intervallo: terza, quinta, sesta e così via.
Questo numero non è però sufficiente a classificare esattamente un intervallo. Vediamo perché: si prenda ad esempio l'intervallo DO - MI: si tratta di un intervallo
di terza perché 3 sono le note della scala interessate: DO, RE, MI. Prendiamo adesso l'intervallo MI - SOL: si tratta anche in questo caso di un intervallo di terza,
ma con una differenza rispetto all'intervallo di terza precedente, infatti, se contiamo i semitoni che separano le note di ognuno dei due intervalli, ci accorgiamo che
tra DO e MI ci sono 4 semitoni di intervallo
DO - DO# DO# - RE RE - RE# RE# - MI
1 2 3 4
mentre tra MI e SOL ci sono solo 3 semitoni di intervallo
MI - FA FA - FA# FA# - SOL
1 2 3
Questa differenza va segnalata: a questo scopo viene aggiunto un aggettivo che specifica appunto il numero di semitoni che separa le due note.
Nel caso delle terze si chiamerà TERZA MAGGIORE quella di quattro semitoni, TERZA MINORE quella di tre.
Quindi DO - MI, oppure FA - LA, oppure MI - SOL#, oppure SIb - RE sono tutte terze maggiori. DO - MIb, RE - FA, FA# - LA sono tutte terze minori.
Così come le terze si chiamano MAGGIORI se distano quattro semitoni, MINORI se distano tre, allo stesso modo
le quinte si chiamano GIUSTE se distano sette semitoni, ECCEDENTI se distano otto, DIMINUITE se distano sei.
E' chiaro che anche per gli altri intervalli è previsto l'uso di aggettivi allo scopo di specificare la loro distanza in semitoni; si tratta di un meccanismo complesso in cui
è meglio non addentrarsi!! All'occorrenza si potrà comunque consultare la "tavola degli intervalli" in allegato che contiene il quadro completo degli intervalli e la loro
nomenclatura.

Triadi Maggiori e Triadi Minori


Gli accordi sono gruppi di note che possono essere suonate contemporaneamente (ricordiamo che una scala invece è composta di note che possono essere suonate solo in
successione!).
Per comporre gli accordi più semplici del nostro sistema musicale ci serviamo di triadi (gruppi di 3 note): ne esistono 2 tipi fondamentali:
le TRIADI MAGGIORI (volgarmente dette "accordi maggiori") e le TRIADI MINORI (dette "accordi minori")
TRIADE MAGGIORE: TRIADE MINORE:
- NOTA FONDAMENTALE o TONICA (che dà il nome all'accordo) - NOTA FONDAMENTALE o TONICA (che dà il nome all'accordo)
- TERZA MAGGIORE (… = 4 semitoni!) - TERZA MINORE (… = 3 semitoni!)
- QUINTA GIUSTA (… = 7 semitoni!) - QUINTA GIUSTA (… = 7 semitoni!)
Brevemente si può anche dire che:
OSSERVAZIONE: le note di una triade possono essere ripetute su ottave diverse L'accordo minore si ottiene diminuendo di un semitono la seconda nota
ma si tratterà pur sempre di quelle tre note! della triade maggiore corrispondente.

Supplemento di Armonia . pag.10/11


Facciamo un esempio pratico: la triade di DO Maggiore (o accordo di DO Maggiore) è composta dalle seguenti note: DO, MI e SOL.
DO è la nota fondamentale, MI la terza maggiore e SOL la quinta giusta.
L'accordo di RE maggiore sarà: RE, FA#, LA. Il diesis del FA si è reso necessario per rendere Maggiore la terza minore RE - FA.
ATTENZIONE!!!! Consideriamo l'accordo di RE# Maggiore. LE sue tre note saranno: RE#, FA## e LA#. Il FA## (che si può scrivere anche FAx) non deve apparirci
strano o sbagliato: non si poteva chiamarlo SOL perché RE - SOL sarebbe risultato un intervallo di quarta! E' vero che il suono sarebbe stato lo stesso, ma avremmo
commesso un errore di ortografia musicale… un po' come se scrivessimo "domani torno ha casa" invece che "domani torno a casa"! Il suono non cambia, ma "ha casa" è
un errore di ortografia!!!

GLI ACCORDI
Riassumendo quanto detto, considerando solo gli intervalli che c'interessano, costruiamo gli accordi maggiori!
(per comodità ho omesso di contare i semitoni… se non vi fidate… contateli voi!!)

MAGGIORI MINORI
In 3 In
5 Accordo 3 5 Accordo
1 Fonda- Terza 1 Fonda-
ter Quinta MAGGIORE ter Terza Quinta MINORE
mentale Maggior mentale
Giusta Minore Giusta
vallo e di … vallo di …
DO MI SOL => DO = DO + MI + SOL DO MIb SOL => DO = DO + MIb + SOL
DO# MI# SOL# => DO# = DO# + MI# + SOL# DO# MI SOL# => DO# = DO# + MI + SOL#
REb FA LAb => REb = REb + FA + LAb REb FAb LAb => REb = REb + FAb + LAb
RE FA# LA => RE = RE + FA# + LA RE FA LA => RE = RE + FA + LA
RE# FA# LA# => RE# = RE# + FA# + LA# RE# FA LA# => RE# = RE# + FA + LA#
MIb SOL SIb => MIb = MIb + SOL + SIb MIb SOLb SIb => MIb = MIb + SOLb + SIb
MI SOL# SI => MI = MI + SOL# + SI MI SOL SI => MI = MI + SOL + SI
FA LA DO => FA = FA + LA + DO FA LAb DO => FA = FA + LAb + DO
FA# LA# DO# => FA# = FA# + LA# + DO# FA# LA DO# => FA# = FA# + LA + DO#
SOLb SIb REb => SOLb = SOLb + SIb + REb SOLb SIbb REb => SOLb = SOLb + SIbb + REb
SOL SI RE => SOL = SOL + SI + RE SOL SIb RE => SOL = SOL + SIb + RE
SOL # SI# RE# => SOL # = SOL # + SI# + RE# SOL # SI RE# => SOL # = SOL # + SI + RE#
LAb DO MIb => LAb = LAb + DO + MIb LAb DOb MIb => LAb = LAb + DOb + MIb
LA DO# MI => LA = LA + DO# + MI LA DO MI => LA = LA + DO + MI
LA# DO## MI# => LA# = LA# + DO## + MI# LA# DO# MI# => LA# = LA# + DO# + MI#
SIb RE FA => SIb = SIb + RE + FA SIb REb FA => SIb = SIb + REb + FA

Supplemento di Armonia . pag.11/11


TABELLA DELLE ALTERAZIONI IN CHIAVE

Armatura Scala maggiore Scala minore

Do maggiore La minore

Nessun diesis o bemolle


Scala Scala Scala
Armatura Armatura Scala maggiore
maggiore minore minore

SOL
RE minore FA maggiore RE minore
maggiore

1 diesis 1 bemolle

RE SOL
SI minore SIb maggiore
maggiore minore

2 diesis 2 bemolli

LA FA# DO
MIb maggiore
maggiore minore minore

3 diesis 3 bemolli

MI DO#
maggiore minore LAb maggiore FA minore

4 diesis 4 bemolli

SI SOL# SIb
maggiore minore REb maggiore
minore

5 diesis 5 bemolli

FA# RE# MIb


maggiore minore SOLb maggiore
minore
6 diesis 6 bemolli

DO# LA# LAb


maggiore minore DOb maggiore
minore
7 diesis
7 bemolli

Allegato al Supplemento di Armonia 1


Allegato al Supplemento di Armonia 2

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