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L'aperto
L'uomo e l'animale
Bibbia ebraica, XIII secolo: la visione di Ezechiele; i tre animali delle origini;
il banchetto messianico dei giusti (Milano, Biblioteca Ambrosiana).
Bollati Boringhieri
86 CAPITOLO DICIOTTESIMO
esso, viene non sciolto: reciso. E paragonabile al vincolo che unisce 19.
l'uomo alla vita . La donna lo recide, l'uomo diventa libero per la
morte, perche la sua vita ha perduto il mistero. Con cio egli perviene Desceuvrement
alla rinascita e come l'amata lo affranca dall'incantesimo della madre,
cosl, piu letteralmente, la donna lo stacca dalla madre terra, ela leva-
trice cui tocca recidere quel cordone ombelicale che il mistero della
natura ha intrecciato. (Benjamin 198ob, 62)
stre: il pastore, seduto di fronte, tiene fra le mani un secco, la presenza di un animale, probabilmente lo stesso),
flauto, come se l'avesse appena staccato dalle labbra. La rna li presenta in una chiave pili cupa e disperata, che non
ninfa, ignuda, rappresentata di schiena, gli sta sdraiata ha pili nulla in comune con la cristallina serenita delle Tre
accanto su una pelle di pantera, tradizionalmente simbolo eta. Ma il rapporto fra le due tele e tuttavia ben pili com-
di sfrenatezza e libidine, esibendo gli ampi fianchi lumi- plesso e lascia pensare che Tiziano abbia intenzional-
nosi. Con un gesto ricercato, essa volge il viso assorto mente ripreso 1' opera pili giovanile smentendola pun to
verso gli spettatori e con la mano sinistra sfiora appena per punto nel senso di un approfondimento del comune
l'altro braccio come in una carezza. Poco oltre, un albero tema erotico (come attestano la presenza dell'Erota e del-
fulminate, per meta secco e per meta verde, come quello l'albero secco, anche nel quadro di Edimburgo il tema ico-
dell'allegoria del Lotto, sui quale s'impenna drammatica- nografico delle «tre eta dell'uomo» e svolto nella forma di
mente un animale- una «capra audace» secondo alcuni, una meditazione sull' amore). Invertite so no innanzi tutto
rna forse un cerbiatto -,quasi a brucarne le foglie. Ancora le figure dei due amanti: nella prima, infatti, l'uomo e
pili in alto, come spesso nel tardo Tiziano impressionista, ignudo e la donna vestita. Questa, che non e rappresen-
lo sguardo si perde in un grumo acceso di pittura. tata di schiena rna di profilo, tiene il flauto che nel quadro
Di fronte a questo enigmatico paysage moralise immer- di Vienna passera nelle mani del pastore. Anche nelle Tre
so in un 'atmosfera che e insieme di stremata sensualita e eta troviamo, sulla destra, l'albero spezzato e secco, sim-
di sommessa malinconia, gli studiosi sono rimasti per- bolo della conoscenza e del peccato, su cui si appoggia un
plessi, e nessuna spiegazione e parsa esauriente . Certo, la Eros: rna Tiziano, riprendendo il motivo nell' opera tarda,
scena «e troppo pregna di emozione per essere un'allego- lo fa fiorire da un lato, riunendo cosl in un solo tronco i
ria» e, tuttavia, «quest'emozione e troppo contenuta per due alberi edenici, quello della vita e quello della cono-
accordarsi con una qualsiasi delle ipotesi avanzate» (Pa- scenza del bene e del male. E mentre, nelle Tre eta, il cer-
nofsky, 172). Che ninfa e pastore siano eroticamente le- biatto era tranquillamente sdraiato sull'erba, ora esso, pren-
gati pare ovvio; rna la loro relazione, insieme promiscua e dendo il posto di Eros, s'innalza contra l'albero della vita.
remota, e cosl singolare, che deve trattarsi di «amanti L'enigma della relazione sessuale fra l'uomo e la donna
avviliti, cosl vicini fisicamente l'uno all' altro, eppure cosl che era gia al centro del primo quadro riceve cosl una
lontani nei loro sentimenti» (ibid.). E tutto nel quadro- il nuova e pili matura formulazione. Volutta e amore - come
tono quasi monocromatico del colore, l'espressione torva e testimonia to dall' albero per meta rifiorito - non prefigu-
e morosa della donna come anche la sua posa- «suggeri- rano soltanto la morte e il peccato. Certo, nell'appaga-
sce che questa coppia ha mangiato dall'albero della cono- mento gli amanti conoscono l'uno dell'altro qualcosa che
scenza e sta perdendo il suo Eden» (Dundas, 54). non avrebbero dovuto sapere - hanno perduto il loro
La relazione di questo con un altro quadro di Tiziano, mistero- senza diventare, per questo, meno impenetra-
Le tre eta dell'uomo nella National Gallery of Scotland di bili. Ma, in questo vicendevole smagarsi dal segreto, essi
Edimburgo, e stata opportunamente osservata daJudith accedono, proprio come nell' aforisma di Benjamin, a una
Dundas. Secondo la studiosa, il quadro di Vienna- di- vita nuova e pili beata, ne animale ne umana. Non la natura
pinto molti anni dopo - riprende alcuni degli elementi del- viene raggiunta nell'appagamento- rna, come e simboleg-
l'opera precedente (la coppia di amanti, il flauto, l'albero giato dall'animale che s'impenna accanto all'albero della
90 CAPITOLO DICIANNOVESIMO