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2015
Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Maurizio Arduin
Marzo 2015
Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Pubblicazione edita da
Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Via G.B. Conti n. 24 – Lendinara (Rovigo)
Marzo 2015
Autore
Maurizio Arduin, Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura
Informazioni
info@biozootec.it
www.biozootec.it
INDICE
Introduzione ..................................................................................................... 5
Recinzioni ......................................................................................................... 8
Alimentazione .................................................................................................. 21
Introduzione
L’allevamento del maiale per auto consumo è una pratica diffusa in molte aziende sia agricole
che non. Oggi il consumatore, e specialmente chi produce per se, è diventato più esigente in
fatto di qualità e più rispettoso delle esigenze degli animali e dell’ambiente. Più esigente perché
vuole produrre da se sapori antichi, fatti come un tempo e pertanto, come un tempo, allevando il
maiale all’aperto. Più rispettoso perché i valori di difesa dell’ambiente e salvaguardia del benessere
animale sono ormai nella coscienza di molti e si è diffusa anche la consapevolezza che il benessere
animale va di pari passo con la qualità, la salubrità e l’igiene dei prodotti.
Nelle pagine che seguono viene riportato l’allevamento di tre maiali all’aperto in base alle nostre
esperienze, ormai ventennali, elaborate dopo la pubblicazione della prima Guida illustrata
all’allevamento del maiale pubblicata nel 1996.
Questo metodo è stato alla base degli incontri realizzati a Montichiari (Bs), dal 27 al 29 marzo
nell’ambito dalla la 5^ edizione di la FIERA di Vita in Campagna.
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Articoli e informazioni on demand
Un recinto all’aperto
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
Recinzioni
Il sistema più diffuso per delimitare i recinti dei suini 10 m l’uno dall’altro, in relazione all’andamento del
all’aperto è rappresentato dalle recinzioni elettrificate, terreno.
di tipo analogo a quelle utilizzate per il pascolo di Per i fili conduttori si consigliano quelli metallici ad
altri animali domestici (bovini, ovini, equini), più alta conduttività e ad elevata elasticità, realizzati in
economiche e veloci da montare e smontare rispetto acciaio alluminato o in lega d’alluminio; in commercio
alle recinzioni fisse. esistono anche cavi e nastri di plastica bianca o
Per allestire un recinto elettrificato si trovano in colorata, intrecciati con fili metallici, che essendo più
commercio sia paletti di plastica già completi di visibili rendono più facile e veloce l’apprendimento
isolatori, sia paletti di fibra di vetro o d’acciaio zincato al rispetto della recinzione da parte dei suini. Per
su cui sono infilati e fissati appositi isolatori regolabili garantire un’elevata visibilità dei fili metallici è
in altezza, sia isolatori da avvitare su paletti in legno; comunque consigliabile l’applicazione di una banda
questi ultimi possono essere costruiti direttamente in plastica forata di colore verde, del tipo usato nei
dall’allevatore, utilizzando viti mordenti con anello cantieri edili; quando i suini avranno imparato ad
semiaperto a spirale, da rivestire di gomma. Nel associare la presenza di corrente alla banda, questa
caso in cui s’impieghino paletti d’acciaio, utili su potrà essere utilizzata momentaneamente senza
terreni duri, sassosi o rocciosi, è necessario prestare elettrificazione per la recinzione provvisoria di corridoi
particolare attenzione nella scelta degli isolatori e per la movimentazione degli animali al di fuori dei
nella loro installazione, per evitare dispersioni a terra recinti.
della corrente elettrica trasmessa dall’elettrificatore. La recinzione è costituita di norma da due ordini
In corrispondenza degli angoli dei recinti e alle di filo posti a 0,25 e a 0,5 m d’altezza dal piano di
estremità dei cancelli di accesso è necessario campagna, sorretti da picchetti della lunghezza di 1
prevedere robusti paletti di legno di castagno o di legno m, ma nei recinti per scrofe in gestazione è sufficiente
trattato con prodotti impregnanti, ben piantati nel un unico ordine di filo installato a 0,4 m d’altezza.
terreno, per mantenere in tensione il filo elettrificato Per recinti destinati alle fasi di maternità, invece,
e per resistere a eventuali sforzi di trazione trasmessi è possibile utilizzare tre ordini di filo installati alle
in seguito al contatto tra filo e animali. I picchetti altezze di 0,15, 0,3 e 0,5 m, che meglio si adattano
intermedi di plastica, vetroresina o acciaio zincato alla diversa taglia della scrofa e dei suinetti. Lungo
vengono posizionati a una distanza variabile da 5 a il perimetro dell’allevamento è sempre opportuno
prevedere un’adeguata recinzione per limitare il
rischio d’intrusione di animali selvatici dall’esterno.
Una soluzione efficace nella maggior parte dei casi
è rappresentata da una recinzione fissa in pali di
castagno piantati nel terreno a una profondità non
inferiore a 0,5 m e a un interasse di 1,5 - 2 m, con
rete in filo d’acciaio zincato o plastificato a maglia
quadrata elettrosaldata o a maglia romboidale,
dell’altezza fuori terra di 1,2 - 1,5 m e con almeno tre
ordini di filo spinato, di cui due fissati lungo il bordo
inferiore in prossimità del terreno e uno installato
lungo il bordo.
Per evitare che gli animali predatori, scavando,
possano oltrepassare la recinzione dal di sotto, si può
interrare parzialmente la rete fino alla profondità di
circa 0,5 m.
In alternativa, sul perimetro dell’allevamento si
può prevedere una doppia recinzione elettrificata
alimentata da un apparecchio elettrificatore di potenza
elevata, adatto per animali selvatici, e provvista di un
efficace sistema di messa a terra.
Per garantire un’agevole movimentazione dei suini e
dei mezzi meccanici in entrata e in uscita dai recinti è
necessario predisporre sempre un cancello d’accesso
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Allevamento rurale del maiale
per ogni recinto, realizzato con molle metalliche In ogni caso, è sempre opportuno dotarsi di apparecchi
collegate alla recinzione elettrica e dotate di maniglie sovradimensionati, considerando le possibili e
isolanti per la loro temporanea rimozione. frequenti cause di dispersione di corrente (contatto
È bene che il cancello risulti cromaticamente diverso del filo con la vegetazione o con il terreno); inoltre, si
dal resto della recinzione, al fine di agevolare il deve prestare particolare attenzione all’installazione
trasferimento degli animali da un recinto all’altro. e al controllo periodico dei dispositivi di messa a
Gli apparecchi elettrificatori, necessari per fornire terra, soprattutto nei periodi in cui il terreno è molto
energia ai recinti, possono essere di vario tipo e di asciutto. Qualunque sia la potenza di un elettrificatore,
diversa potenza; essi convertono l’energia elettrica le prestazioni dell’impianto possono essere migliorate
in impulsi di brevissima durata e di elevatissima curando la presa di terra, per la cui installazione è
tensione, molto dolorosi, ma distanziati nel tempo, in consigliabile:
modo che l’animale possa indietreggiare dopo avere inserire nel suolo almeno due dispersori di rame o
ricevuto la scarica. d’acciaio, della lunghezza di un metro, a una distanza
Questi apparecchi possono funzionare direttamente di circa due metri l’uno dall’altro;
collegati alla rete elettrica a 220 V, oppure con una collegare i picchetti tra loro, se possibile nel suolo,
pila da 9 V a perdere o con un accumulatore a 12 V e collegare questi al morsetto della presa di terra
(batteria da autoveicolo o da trattrice) con eventuale dell’elettrificatore;
pannello solare per la ricarica. Gli elettrificatori utilizzare per i collegamenti un filo caratterizzato da
alimentati da corrente a 220 V sono consigliati in tutti elevata conducibilità elettrica (per esempio un grosso
i casi in cui è possibile il collegamento alla rete ENEL. filo di ferro zincato del diametro di 2,5 mm);
Per garantire il buon funzionamento della recinzione innaffiare il suolo al momento dell’installazione e
e il suo rispetto da parte dei suini, si consiglia la durante i periodi di siccità.
realizzazione di uno o più circuiti, collegati a un A volte il terreno è troppo asciutto per consentire
apparecchio elettrificatore di potenza sufficientemente un ritorno corretto della corrente elettrica tramite la
elevata; nella scelta di questi apparecchi è necessario presa di terra. In tal caso bisogna aggiungere, tra
tenere conto dei seguenti aspetti: i fili elettrificati e il suolo, uno o più fili conduttori
collegati alla terra; si tratta di fili che, dopo
- lunghezza e conducibilità elettrica del filo conduttore; essere stati collegati all’uscita della presa di terra
- sensibilità dell’animale; dell’elettrificatore, attraversano il recinto su tutta la
-umidità del terreno; lunghezza e vengono collegati al suolo ogni 100 m
-presenza di vegetazione. circa, mediante un piccolo picchetto di terra.
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Recinzione mobile a due ordini di filo con banda evidenziatrice con plastica forata
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Allevamento rurale del maiale
Recinzione fissa perimetrale con pali di legno, rete metallica romboidale, due
ordini di filo spinato ed un ordine di filo elettrificato
Recinzione mobile a due ordini di filo elettrificato con un terzo ordine di filo collegato a terra,
mediante dispersori disposti lungo la recinzione stessa, a un interasse di circa 100 m.
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Un ricovero adeguato
Per il ricovero di tre maiali all’ingrasso si consiglia Per il ricovero di tre maiali all’ingrasso si consiglia
di realizzare un’arca in legno di circa 9 m2 (m 3 x di realizzare un’arca in legno di circa 9 m2 (m 3 x
3). L’arca a forma triangolare, o curva, è priva di 3). L’arca a forma triangolare, o curva, è priva di
pavimento che viene realizzato con un ampio strato pavimento che viene realizzato con un ampio strato
(15-20 cm) di paglia asciutta. L’arca è provvista (15-20 cm) di paglia asciutta. L’arca è provvista
di un’apertura frontale per l’accesso dei maiali. Un di un’apertura frontale per l’accesso dei maiali. Un
fianco dell’arca può poi essere aperto per consentire, fianco dell’arca può poi essere aperto per consentire,
nelle giornate estive, la massima areazione e fungere nelle giornate estive, la massima areazione e fungere
da frangivento. Per le aziende agrituristiche e per le da frangivento. Per le aziende agrituristiche e per le
fattorie didattiche la realizzazione del ricovero per fattorie didattiche la realizzazione del ricovero per
i maiali può costituire un elemento decorativo per i maiali può costituire un elemento decorativo per
l’ambiente. l’ambiente.
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Allevamento rurale del maiale
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
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Allevamento rurale del maiale
La scelta della razza, della varietà o del tipo genetico Nero siciliano
autoctono è determinante per raggiungere una Questa razza, conosciuta anche come maiale dei
certa qualità delle produzioni. In base alle attuali Nebrodi o maiale delle Madonie, è caratterizzata da
disponibilità del mercato elenchiamo di seguito le un mantello prevalentemente nero con setole ispide.
scelte possibili. La testa è grande a forma piramidale, con orecchie
semi pendenti. La linea dorsale è convessa e gli arti
sono lunghi. È un maiale di piccola taglia e a lento
Calabrese
accrescimento. Può essere allevata per la produzione
È caratterizzata da mantello nero con setole
di insaccati e prosciutti tipici di qualità assai elevata.
prevalentemente ispide. La testa è a profilo rettilineo
con orecchie grandi e pendenti in basso e in avanti. Pugliese
È un maiale di dimensioni medie e produce carni Il suino pugliese, conosciuto anche come suino Nero
con buone rese al macello, poco grasse, prosciutti di Dauno o Nero di Capitanata, è un tipo genetico
buona pezzatura. autoctono pascolatore e grufolatore con caratteri
ancora non ben definiti. È presente una varietà a
Casertana mantello totalmente nero e altri a mantello macchiato
È caratterizzata da una pelle di color nero-ardesia, con macchie nere sulla groppa. Il tipo genetico
sprovvista di setole. La testa è a profilo rettilineo autoctono dominante è quello locale con setole
portante ai lati delle mandibole due appendici cutanee bianche spesso a chiazze nere con muso lungo. Il tipo
dette “bargiglioni”. Le orecchie sono piccole e diritte. genetico a mantello nero presenta, a volte, balzane
Vengono attualmente selezionati due tipi genetici bianche agli arti e una caratteristica mascherina
autoctoni: uno piccolo e uno grande. bianca frontale tra gli occhi.
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Casertana
a circa 2 mesi di vita: a 16 mesi di vita (dopo14 mesi
tipo genetico piccolo
18-20 kg dall’acquisto) ad un peso di 140-160 kg
Casertana
a circa 1 mese di vita: a 19 mesi di vita (dopo18 mesi
tipo genetico grande
20 kg dall’acquisto) ad un peso di 160-180 kg
Cinta Senese a circa 3 mese di vita: a 14-15 mesi di vita (dopo12 mesi
25 kg dall’acquisto) ad un peso di 140-160 kg
Meticci tradizionali a circa 3 mese di vita: a 14-15 mesi di vita (dopo12 mesi
25-30 kg dall’acquisto) ad un peso di 200-220 kg
Mora Romagnola a circa 3 mese di vita: a 16-17 mesi di vita (dopo14 mesi
25-30 kg dall’acquisto) ad un peso di 160-180 kg
Nero siciliano a circa 2 mese di vita: a 12 mesi di vita (dopo 8-9 mesi
15 kg dall’acquisto) ad un peso di 130 kg
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Allevamento rurale del maiale
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Allevamento rurale del maiale Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
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Allevamento rurale del maiale
Scrofa gestante:
Scrofa allattante:
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Temperatura
Clima secco Clima umido
dell’aria (°C)
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Allevamento rurale del maiale
Alimentazione
I maialini arrivano in azienda generalmente a grezze 23-25 %; grassi grezzi 4-6 %; cellulosa grezza
febbraio – marzo a un perso di circa 30 kg. da questo meno di 5-6 %; ceneri grezze 13-15 %; lisina 1,30
momento i maiali entrano nella fase di avviamento %).
che dura circa 16-18 settimane e porta gli animali Per quanto riguarda il razionamento la razione
a raggiungere il peso medio di circa 50 Kg. Durante alimentare deve essere asciutta al fine di soddisfare
questo periodo i maiali devono avere a disposizione al meglio le esigenze alimentari dei suini. Al fine di
una miscela proteica distribuita a volontà. Per animali diminuire le spese di alimentazione nella preparazione
allevati con metodo estensivo (metodo Mediterraneo) della razione alimentare si consiglia l’impiego di
le esigenze alimentari di questo periodo sono: En. cereali aziendali che devono essere integrati da un
dig Kcal/Kg. 3.200; proteine grezze 17-18%; grassi integratore proteico reperibile presso i migliori negozi
grezzi 4-5%; cellulosa grezza meno del 4%; ceneri di prodotti zootecnici. Nel nostro caso utilizziamo
grezze 7-8%; lisina 1,00%. un integratore per lattoni con questa composizione
Dopo questa fase segue un altro periodo indicato media: proteine grezze 27%, ceneri grezze 12-13%,
come magronaggio in cui i maiali raggiungono il cellulosa grezza 5%, grassi grezzi 4%, lisina 1,7%.
peso di circa 90-100 Kg. Il periodo necessario, per La razione alimentare è cos’ costituita:
raggiungere tale peso, viene valutato in altre 8-10 - dal momento dell’acquisto e sino al raggiungimento
settimane. È durante questo periodo che viene di circa 50 kg: integratore proteico 50%, mais
“costruito” il maiale. Infatti in questi 2 mesi l’animale aziendale o miscela di cereali aziendali 50%;
deve costruire la sua carrozzeria: scheletro e - da 50 a 100 kg di peso: integratore proteico 27%,
intestino. Se in questo periodo il maiale “costruisce” mais aziendale o miscela di cereali aziendali 65%,
un buon apparato scheletrico e un apparato intestinale crusca 8%;
funzionale la fase successiva di ingrasso sarà veloce; - nella fase d’ingrasso, oltre i 100 kg: integratore
viceversa la razione di ingrasso verrà in gran parte proteico 17%, mais aziendale o miscela di cereali
eliminata con le feci. aziendali 75%, crusca 9%.
Durante questo periodo il maiale deve avere a
disposizione una buona razione di foraggi vedi
distribuiti al mattino mentre al pomeriggio viene
distribuita la miscela alimentare. Le sue esigenze
alimentari, per questo periodo, sono le seguenti: En.
dig Kcal/Kg. 3.100; proteine grezze 15-16%; grassi
grezzi 4-5%; cellulosa grezza 5-6%; ceneri grezze
7-8%; lisina 0,80%.
La fase di ingrasso vera e propria dura circa 5 mesi
in base alla razza allevata e alla stagione. Durante
questo periodo il maiale raggiunge e supera i 170 Kg.
La miscela alimentare viene razionata in due pasti al
giorno: circa 3,00 Kg di alimento al giorno fino a 150
Kg mentre in seguito si può arrivare a 3,5 Kg/dì.
Le sue esigenze alimentari, per questo periodo,
possono essere così riassunte: En. dig Kcal/Kg.
3.200; proteine grezze 13-14%; grassi grezzi 4-5%;
cellulosa grezza meno di 6%; ceneri grezze 6-7 %;
lisina 0,65%.
Per qualificare le produzioni ottenute è necessario,
per quanto riguarda l’alimentazione, utilizzare delle
miscele proteiche da integrare con cereali aziendali.
In commercio è facile reperire due tipi di miscele
proteiche:
- una miscela proteica al 27% di proteine (proteine
grezze 27 %; grassi grezzi 4 %; cellulosa grezza
meno di 5 %; ceneri grezze 12-13 %; lisina 1,70 %);
- una miscela proteica al 24% di proteine (proteine
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mais + nucleo 24
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Allevamento rurale del maiale
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Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura
L’allevamento all’aperto si caratterizza per alcuni D’altro canto, un’eccessiva permeabilità dei terreni
aspetti positivi in materia di impatto ambientale. può comportare rischi d’inquinamento delle acque
Questa pratica non comporta alcuna produzione superficiali e di falda, per lisciviazione dei nitrati
di liquami ma richiede, comunque, il rispetto di un attraverso l’acqua di percolazione. All’opposto, in
rapporto equilibrato tra superficie agricola aziendale terreni pesanti con sistemazioni inadeguate si possono
e peso vivo allevato, per garantire la compatibilità verificare ristagni idrici, con conseguenti problemi
con l’ambiente; permette, inoltre, una valorizzazione di movimentazione dei mezzi meccanici aziendali,
dei terreni, soprattutto se marginali, alternando su di oltreché di condizioni di vita non ottimali per i suini
essi l’allevamento con altre colture (rinnovo, cereali, allevati. In ogni caso la presenza di cotico erboso nei
prato), nell’ambito di una razionale rotazione agraria. recinti d’allevamento riduce i rischi di lisciviazione e
Per limitare i rischi d’inquinamento da nitrati e d’infiltrazione dei nitrati nel terreno e sembra influire
garantire il mantenimento della struttura del suolo, è positivamente sul benessere degli animali.
necessario mantenere una concentrazione di un capo Il prato deve essere seminato l’annata precedente a
all’ingrasso ogni 700 metri quadrati di pascolo e che quella d’immissione dei suini nei recinti e, comunque,
la permanenza sullo stesso terreno non superi i tre non meno di sei mesi prima, utilizzando varietà
anni. di graminacee caratterizzate da rapido sviluppo
La limitata permanenza dei suini sullo stesso terreno vegetativo e da un buon adattamento alle condizioni
ha anche la funzione igienico-sanitaria di contenere la pedologiche e climatiche; di norma il prato è seminato
diffusione delle parassitosi. in autunno per procedere all’immissione dei suini a
Per l’insediamento di un allevamento all’aperto è metà della primavera successiva, generalmente dopo
necessario disporre di terreni con suoli di tipo leggero, avere effettuato un primo taglio.
sciolto e permeabile, oppure dotati di sistemazioni e Per favorire la conservazione della copertura vegetale
di regimazioni idrauliche atte a garantire un rapido durante il periodo di allevamento occorre evitare
allontanamento delle acque meteoriche; in tali un eccessivo calpestio del suolo, adottando carichi
condizioni, il maggiore benessere degli animali, di animali per unità di superficie sufficientemente
il migliore stato sanitario e la minore insorgenza bassi, in relazione alle caratteristiche del terreno. Per
di patologie, soprattutto respiratorie, rispetto limitare i danni alla copertura vegetale arrecati dagli
all’allevamento al chiuso comportano un ridotto animali durante le loro attività di esplorazione e di
impiego di presidi sanitari, con risvolti positivi sui grufolamento è consigliata, inoltre, l’applicazione di
costi di produzione e sulla qualità delle carni prodotte. un anello al grugno dei suini.
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Allevamento rurale del maiale
L’allevamento all’aperto si presta bene anche per Per progettare e allestire i diversi reparti che
produzioni da reddito prevedendo anche la fase di costituiscono l’allevamento è consigliabile seguire
riproduzione. La progettazione di un allevamento alcuni semplici criteri operativi:
economicamente sostenibile di maiali all’aperto
prevede innanzitutto la definizione delle superfici 1. calcolare la superficie necessaria per ogni
di terreno necessarie, con riferimento ai seguenti recinto;
parametri: 2. stendere una planimetria precisa dei recinti
e delle corsie di movimentazione e di passaggio,
1. numero di recinti e relative destinazioni per utilizzando un reticolo in scala;
fase di allevamento; 3. prevedere un certo numero di recinti in più
2. numero e categorie di suini per ogni recinto; rispetto a quelli strettamente necessari per le diverse
3. superficie per capo da destinare a ciascuna fasi di allevamento (ad esempio un recinto aggiuntivo
categoria di suini in relazione alla fase produttiva nel reparto di gestazione e il 20÷30% di recinti
e alle caratteristiche climatiche e pedologiche, supplementari nel reparto maternità);
ottemperando alle norme in vigore in materia di 4. realizzare tra i recinti corsie carrabili
impatto ambientale delle produzioni zootecniche. della larghezza di 6÷8 m (più larghe su terreni
tendenzialmente argillosi), di forma il più possibile
rettilinea con angoli arrotondati in corrispondenza
delle curve;
5. prevedere una recinzione di tipo fisso in pali,
rete metallica e filo spinato e/o di tipo trasferibile
elettrificato lungo tutto il perimetro dell’allevamento,
per evitare l’ingresso di animali selvatici e/o predatori;
6. installare lungo il perimetro di tutti i recinti
una recinzione elettrificata costituita da almeno un
ordine di filo per le scrofe gestanti e da due ordini di
filo per le scrofe in maternità, per i verri alloggiati in
recinti singoli e per i suini in accrescimento e ingrasso;
7. prediligere la forma quadrata dei recinti,
soprattutto per quelli di parto-allattamento;
8. posizionare gli abbeveratoi e le mangiatoie
nei recinti, fissandoli con staffe e bulloni a pannelli
di pavimentazione fessurata o a lastre di cemento,
appoggiati direttamente sul terreno;
9. applicare anelli nasali ai suini e verificarne
periodicamente la permanenza, per esempio durante
le operazioni di trasferimento degli animali tra i
recinti.
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Il Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura, come previsto dallo Statuto dell’Associazione,
attua servizi di consulenza a favore di Aziende Agricole, Ditte, Società, Associazioni ed altre forme di impresa
riconosciute. In particolare, tra le diverse attività, negli ultimi anni abbiamo acquisito esperienze nelle attività di
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alternative che richiedono, per il loro conseguimento,
una sofisticata “tecnologia naturale” e una esperienza
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Questi allevamenti alternativi (lepre, starna, struzzo,
maiali allo stato brado, ecc.) richiedono la disponibilità
di ambienti naturali, non prevedono investimenti
onerosi e mantengono uno stretto legame con
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