Sei sulla pagina 1di 17

6-0

6-1

I criteri di resistenza (o teorie della rottura) definiscono un legame


tra lo stato tensionale e la sua pericolosità.

Ogni stato tensionale può essere rappresentato da una


funzione scalare delle tensioni principali che può essere
confrontata con un valore critico tipico del materiale.

L’espressione analitica della funzione scalare dipende dal criterio


adottato. Può essere utilizzata per confrontare tra loro stati di
tensione generici ma soprattutto per confrontare uno stato generico
con il caso monoassiale.

1
Concetto di tensione equivalente

I due stati di tensione sono


ugualmente pericolosi se F = F'

F = f (σ 1 , σ 2 , σ 3 ) F ′ = f (σ 1′ , σ 2′ , σ 3′ )
Particolarmente significativo è il confronto con lo stato di
tensione che si verifica nella prova del materiale
σe
σ1 σ1 ,σ
σ2 ,σ
σ3

caso monoassiale (prova di trazione) caso generale


triassiale

Deduzione della tensione equivalente dai criteri di resistenza

Due stati di tensione possono essere


confrontanti sulla base del valore della funzione
scalare f che stabilisce il criterio di confronto e
che prende il nome di criterio di resistenza
F = f (σ1 , σ 2 , σ 3 ) F ′ = f (σ′1 , σ′2 , σ′3 )
In particolare se f è applicato allo stato di tensione assiale che
si ha nella prova di trazione, si può scrivere che:
F ′′ = f (σ 1′′,0,0)
F ′′ = f (σ 1′′,0,0) = f ass (σ 1′′)
Per cui si ha lo stesso grado di pericolosità tra i primo e il terzo caso
quando:
F ′′ = F ⇒ f ass (σ′1′ ) = f (σ1 , σ 2 , σ 3 )
da cui segue che il valore della tensione monoassiale (σ σe) che genera uno
stato di tensione equivalente a quello definito da σ1, σ2 e σ3 può essere
ricavata come:
σ e = σ′1′ = f ass
−1
[ f (σ1 , σ 2 , σ 3 )]

2
Coefficiente di sicurezza per sollecitazioni multiassiali

σ e = σ′1′ = f ass
−1
[ f (σ1 , σ 2 , σ 3 )]

La tensione equivalente è ora confrontabile con il valore limite del


materiale. Nel caso generale di sollecitazione multiassiale il
coefficiente di sicurezza assume dunque il seguente significato:

σ lim
X=
σe
Dove per tensione limite generalmente si assume:
σ s Tensione di snervamento per materiali duttili
σ lim = 
σ r Tensione di rottura per materiali fragili

I criteri di resistenza possono essere divisi in tre gruppi,


sulla base del loro principio ispiratore:

Criteri direttamente basati sullo stato di tensione


Massima tensione normale (Rankine-Lamé-Navier)
Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)
Curva della resistenza intrinseca (Coulomb-Mohr)
Massima tensione tangenziale ottaedrica (Rôs Eichinger)

Criteri basati sullo stato di deformazione


Massima deformazione normale (Poncelet-de St. Venant-Grashof)

Criteri basati sulla energia di deformazione


Massima energia di deformazione (Beltrami-Huber-Haig)
Massima energia di distorsione (Huber-von Mises-Hencky)

3
I criteri di resistenza possono essere divisi in due gruppi,
sulla base del loro campo di applicazione:

Criteri utilizzati per i materiali duttili


Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)
Massima energia di distorsione (Huber-von Mises-Hencky)
Curva della resistenza intrinseca (Coulomb-Mohr)
Massima energia di deformazione (Beltrami-Huber-Haig)
Massima tensione tangenziale ottaedrica (Rôs Eichinger)

Criteri utilizzati per i materiali fragili


Massima tensione normale (Rankine-Lamé-Navier)
Curva della resistenza intrinseca (Coulomb-Mohr)
Massima deformazione normale (Poncelet-de St. Venant-Grashof)

6-3

Criteri di resistenza Massima tensione normale (Rankine)

superficie critica definita Il materiale subisce danno quando la massima


dal criterio di Rankine tensione principale raggiunge un valore critico.
nello spazio delle
σLt = tensione limite a trazione
tensioni principali
σLc = tensione limite a compressione
σ3
Si ha rottura se:

σ > σ Lt
σe =  1
σ2 σ 3 < σ Lc
la superficie è
σ1 la zona critica
all’esterno del volume
c’è rottura

all’interno del volume il materiale resiste 6-8

4
Criteri di resistenza Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)

Il materiale subisce danno quando la massima


τ tensione tangenziale raggiunge un valore critico.
τ2 = τmax
Si ha rottura se:
τ3
τ max = (σ1 − σ 3 ) 2 > τ L
τ1
σ3 σ2 σ1 σ e = σ1 − σ 3 > σ L
σ
τL , σL = Valori critici del materiale

all’interno dell’area il materiale resiste


6-4 all’esterno dell’area c’è rottura

Criteri di resistenza Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)

Nel caso generale di stato di tensione triassiale


il valore della tensione tangenziale massima vale:
σ1 − σ 3
τmax =
2
Quando la sollecitazione è monoassiale e solo σ1 è
diversa da zero si avrà:
σ1
τ a max (σ1 ) = τ max (σ1 ,0,0 ) =
2

Si può, quindi, ricavare l’espressione della tensione equivalente


dalla relazione:
σ e = σ 1 = τ a−1max [τ max (σ 1 , σ 2 , σ 3 )]

5
Criteri di resistenza Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)

Ne segue che:
 σ − σ3 
σ e = τ a−1max [τmax (σ1 , σ 2 , σ 3 )] = 2  1 =
 2 
= σ1 − σ 3

Si avrà perciò rottura quando:

σ e = σ1 − σ 3 > σ L

Casi particolari:

torsione pura: torsione + trazione:


σ e = 2 τ xy σ e = σ 2x + 4 τ 2xy

Criteri di resistenza Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest)

superficie critica definita


dal criterio di Tresca
σ2 nello spazio delle
tensioni principali

γ
α

σ1
Nello spazio delle tensioni principali
σ3 la superficie critica è un prisma a
sezione esagonale indefinito. L’asse
coincide con la trisettrice.

α=β=γ

6
Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)
Ipotesi dell’attrito interno
τ Curva intrinseca del materiale

il taglio massimo sopportabile dal materiale


6-6 è maggiore in presenza di uno stato di compressione

Criteri di resistenza τ Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

D
ϕ ϕ σ
A B C
+ +
O

σLT
Semplificando la curva intrinseca con
σLC
due rette, si ottiene che la rottura
avviene se:
σ3 σ Lc
σe = σ1 − > σ Lt k=
k σ Lt

7
Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

La curva intrinseca può essere approssimata


τ da due rette tangenti ai cerchi di Mohr relativi
alle condizioni limite a trazione e compressione
AD σ Lc 2 − σ Lt 2 σ Lc σ Lt − 1
sin ϕ = = =
AB σ Lc 2 + σ Lt 2 σ Lc σ Lt + 1

D
ϕ ϕ σ
A B C
+ +
O

σLt

σLc σLt = tensione limite a trazione


σLc = tensione limite a compressione

Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

τ Posto: k=
σ Lc
σ Lt
σ Lc σ Lt − 1 k − 1
Si ottiene: sin ϕ = =
σ Lc σ Lt + 1 k + 1
D
ϕ B ϕ
A+ + C σ
O

σLt
σLc

Quindi si può esprimere la lunghezza del segmento OC in funzione


di k e σLt:
σ Lt
σ σ  k −1 k
OC = OB + BC = Lt + 2 = Lt 1 + 1  = σ Lt
2 sin ϕ 2  k + 1  k −1

8
Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

τ Il materiale subisce danno quando il maggiore


dei cerchi di Mohr rappresentativi del suo stato
di tensione raggiunge la tangenza con la curva
intrinseca.
d

ρ ϕ
δ C
+
O σ

Quindi, ponendo il raggio e la posizione del centro


del cerchio massimo pari rispettivamente a ρ e δ,
la distanza d dalla curva intrinseca può essere
espressa come:
( )
d = OC − δ sin ϕ − ρ

Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

Ricordando le espressioni di OC, sinϕ, ρ e δ,


k k −1 σ1 − σ 3 σ1 + σ 3
OC = σ Lt , sin ϕ = , ρ= , δ=
k −1 k +1 2 2
l’espressione di d per uno stato di tensione triassiale diventa:

( ) 
d = OC − δ sin ϕ − ρ =  σ Lt
k
k −1
σ + σ 3  k − 1 σ1 − σ 3
− 1 
2  k +1
− =
 2

=
1
[k (σ Lt − σ1 ) + σ 3 ]
k +1
Per una stato di tensione monoassiale, l'espressione precedente diventa:

d a (σ1 ) = d (σ1 ,0,0 ) = (σ Lt − σ1 )


k
k +1
Si può, quindi, ricavare il valore della tensione equivalente dalla relazione:

σ e = σ 1 = d a−1 [d (σ 1 , σ 2 , σ 3 )]

9
Criteri di resistenza Curva di resistenza intrinseca (Mohr)

Ne segue che:
k +1 1
σ e = σ1 = d a−1 [d (σ1 , σ 2 , σ 3 )] = σ Lt −  [k (σ Lt − σ1 ) + σ 3 ] =
k k + 1 
σ3
= σ1 −
k
Si avrà perciò rottura quando:
σ3
σ e = σ1 − > σL
k

Casi particolari:

torsione pura: torsione + trazione:


k +1 k −1 k +1
σe = τ xy σe = σx + σ 2x + 4 τ 2xy
k 2k 2k

Criteri di resistenza Massima deformazione normale (de St. Venant)


Il materiale subisce danno quando la massima
deformazione principale raggiunge un valore critico.
superficie critica Nel caso triassiale si ha:
definita dal criterio di
St. Venant nello spazio ε 1 = 1 [σ1 -ν (σ2 +σ3 ) ] > εL
E
delle tensioni principali
ε 3 = 1 [σ3 -ν (σ1 +σy ) ] < -εL
E
σ2
Nel caso monoassiale si ha:
σ1
ε1 = E > εL

Dal confronto si ottiene


σ1 che si ha rottura se:

σ e = σ 1 − ν (σ 2 + σ 3 ) 
σ3  > σL
σ e = σ 3 − ν (σ 1 + σ 2 ) 

10
Massima energia di deformazione (Beltrami)
Criteri di resistenza

2 Il materiale subisce danno quando l’energia accumulata


per deformazione raggiunge un valore critico.
F 1
In campo elastico, per la trazione
3
semplice, l’energia di deformazione
Nel caso triassiale si avrà quindi: 1
per unità di volume vale : U 1 = σ 1ε 1
2
U tot = U 1 + U 2 + U 3 =
1
(σ1ε1 + σ 2ε 2 + σ 3ε 3 )
2
Avendosi dallo studio della relazione
tensione-deformazione in campo elastico che:
ε 1 = [σ1 − ν (σ 2 + σ 3 )] ε 2 = [σ 2 − ν (σ 1 + σ 3 )] [σ 3 − ν (σ1 + σ 2 )]
1 1 1
ε3 =
E E E
Si potrà scrivere l’energia di deformazione totale come:
1 1 
U tot = σ 1 [σ 1 − ν (σ 2 + σ 3 )] + σ 2 [σ 2 − ν (σ 1 + σ 3 )] + σ 3 [σ 3 − ν (σ1 + σ 2 )] =
1 1
2 E E E 
=
1
2E
[ ]
σ12 + σ 22 + σ 23 − 2ν (σ 1σ 2 + σ 2 σ 3 + σ 1σ 3 )

Massima energia di deformazione (Beltrami)


Criteri di resistenza
Il materiale subisce danno quando l’energia
accumulata per deformazione raggiunge un
2 valore critico.

F 1

Nel caso triassiale si ha:

[σ 2 +σ22 + σ32 - 2ν(σ1σ2 + σ2σ3 + σ3σ1)]


1
Us =
2E 1

Nel caso monoassiale si ha: Us =


1 σ 12
2E
Dal confronto si ottiene che si ha rottura se:

σ e = σ 12 + σ 22 + σ 23 − 2ν (σ 1σ 2 + σ 2σ 3 + σ 1σ 3 ) > σ L

11
Massima energia di deformazione (Beltrami)
Criteri di resistenza

all’esterno del volume c’è rottura


σ3
la superficie
rappresenta
la condizione
limite

σ2
all’interno del volume
il materiale resiste

Nello spazio delle tensioni principali


σ1 la superficie critica è un ellissoide.
L’asse coincide con la trisettrice.

Massima energia di distorsione (von Mises)


Criteri di resistenza
Il materiale subisce danno quando l’energia di
stato di tensione distorsione accumulata raggiunge un valore critico.
triassiale

= +

stato di tensione
sferico (idrostatico): stato di tensione deviatorico:
variazione di volume variazione di forma

L’energia di distorsione nel caso triassiale si può scrivere:


U dist =
(1 + ν ) [(σ − σ 2 ) + (σ 2 − σ 3 ) + (σ1 − σ 3 )
2 2 2
]
1
6E
Nel caso monoassiale si ha: U dist =
(1 + ν ) σ 2
1
3E

Si ha rottura se: σ e =
1
(σ1 − σ 2 )2 + (σ 2 − σ 3 )2 + (σ1 − σ 3 )2 > σL
2 6-5

12
Massima energia di distorsione (von Mises)
Criteri di resistenza
Il materiale subisce danno quando l’energia di
stato di tensione distorsione accumulata raggiunge un valore critico.
triassiale

= +

stato di tensione
sferico (idrostatico): stato di tensione deviatorico:
variazione di volume variazione di forma

Stato di tensione Componente Componenti


triassiale: idrostatica: deviatoriche:
2σ 1 − σ 2 − σ 3
σ 1d =
σ1 = S + σ1d σ1 + σ 2 + σ 3 3
σ 2 = S + σ d2 S= 2σ 2 − σ 1 − σ 3
3 σ2 =
d

3
σ 3 = S + σ d3 2σ 3 − σ 1 − σ 2
σ3 =
d

Massima energia di distorsione (von Mises)


Criteri di resistenza
2
In campo elastico, per la trazione
F 1 semplice, l’energia di deformazione
1
3 per unità di volume vale : U 1 = σ 1ε 1
2

Nel caso triassiale si avrà quindi:

U tot = U 1 + U 2 + U 3 =
1
(σ1ε1 + σ 2ε 2 + σ 3ε 3 )
2
Avendosi dallo studio della relazione
tensione-deformazione in campo elastico che:
ε 1 = [σ1 − ν (σ 2 + σ 3 )] ε 2 = [σ 2 − ν (σ 1 + σ 3 )] [σ 3 − ν (σ1 + σ 2 )]
1 1 1
ε3 =
E E E
Si potrà scrivere l’energia di deformazione totale come:
1 1 
U tot = σ 1 [σ 1 − ν (σ 2 + σ 3 )] + σ 2 [σ 2 − ν (σ 1 + σ 3 )] + σ 3 [σ 3 − ν (σ1 + σ 2 )] =
1 1
2 E E E 
=
1
2E
[ ]
σ12 + σ 22 + σ 23 − 2ν (σ 1σ 2 + σ 2 σ 3 + σ 1σ 3 )

13
Massima energia di distorsione (von Mises)
Criteri di resistenza

Quindi, per uno stato di tensione triassiale l’energia totale di


deformazione vale:

U tot =
1
2E
[
σ12 + σ 22 + σ 23 − 2ν (σ1σ 2 + σ 2 σ 3 + σ1σ 3 ) ]
La parte dovuta alla componente sferica dello stato di
tensione varrà:
3(1 − 2ν ) 2
U sf =
1
2E
[ (
S 2 + S 2 + S 2 − 2ν S 2 + S 2 + S 2 =
2E
)] S

Ricordando l’espressione di S si ottiene:


3(1 − 2ν ) 2 3(1 − 2ν )  σ1 + σ 2 + σ 3 
2

U sf = S =  
2E 2E  3 
Quindi, per differenza si ottiene l’energia di distorsione:

U dist = U tot − U sf

Massima energia di distorsione (von Mises)


Criteri di resistenza

Udist = U tot − U sf =
3(1 − 2ν )  σ1 + σ 2 + σ 3 
[ ]
2

σ1 + σ22 + σ23 − 2ν(σ1σ 2 + σ 2σ 3 + σ1σ3 ) −


1 2
=  
2E 2E  3 
Che può essere scritta nella forma:
(la stessa espressione poteva essere ricavata introducendo le componenti deviatoriche dello
stato di tensione nell’espressione dell’energia di deformazione)

U dist =
(1 + ν ) [(σ − σ 2 ) + (σ 2 − σ 3 ) + (σ1 − σ 3 )
2 2 2
]
1
6E
Nel caso in cui solo σ1 sia diversa da zero si avrà:

U ass dist (σ1 ) = U dist (σ1 ,0,0) =


(1 + ν ) [(σ )2 + (σ )2 ] = (1 + ν ) σ 2
1 1 1
6E 3E
Si può, quindi, ricavare l’espressione della tensione equivalente
dalla formula:
dist [U dist (σ 1 , σ 2 , σ 3 )]
−1
σ e = σ 1 = U ass

14
Massima energia di distorsione (von Mises)
Criteri di resistenza

Quindi:
−1
σ e = σ1 = U ass dist [U dist (σ 1 , σ 2 , σ 3 )] =
3E 1 + ν

1 + ν  6E
[ ]
(σ1 − σ 2 )2 + (σ 2 − σ 3 )2 + (σ1 − σ 3 )2  =

=
1
(σ1 − σ 2 )2 + (σ 2 − σ 3 )2 + (σ1 − σ 3 )2
2

Si avrà perciò rottura quando:

σe =
1
(σ1 − σ 2 )2 + (σ 2 − σ 3 )2 + (σ1 − σ 3 )2 > σL
2

Casi particolari:

torsione pura: torsione + trazione:


σ e = 3 τ xy σ e = σ 2x + 3 τ 2xy

Massima energia di distorsione (von Mises)


Criteri di resistenza

superficie critica definita


dal criterio di von Mises
σ2 nello spazio delle
tensioni principali

γ
α

σ1

σ3 Nello spazio delle tensioni principali


la superficie critica è un cilindro a
sezione circolare indefinito. L’asse
coincide con la trisettrice.
α=β=γ

15
Criteri di resistenza Confronto tra le varie teorie
per un stato di tensione piano

σ2

σ1

Tresca
Rankine
von Mises

Criteri di resistenza Confronto tra le varie teorie sulla base


del rapporto caratteristico σL/τ
τL

Massima tensione normale (Rankine-Lamé-Navier) 1

Massima tensione tangenziale (Tresca-Guest) 2

Curva della resistenza intrinseca (Coulomb-Mohr) 1.25÷2

Massima deformazione normale (Poncelet-de St. Venant-Grashof) 1.25

Massima energia di deformazione (Beltrami-Huber-Haig) 1.61

Massima energia di distorsione (Huber-von Mises-Hencky) 1.73

Materiali fragili = 1 ÷ 1.25


Valori sperimentali di σL/τ
τL
Materiali duttili = 1.75 ÷ 1.80

16
Criteri di resistenza: riepilogo

 σ 1 > σ Lt
Massima tensione normale (Rankine) σe = 
 σ 3 < σ Lc

Massima tensione tangenziale (Tresca) σ e = σ1 −σ 3 > σ L

σ3 σ Lc
Curva di resistenza intrinseca (Mohr) σe = σ1 − > σ Lt k=
k σ Lt

Massima def. normale (de St. Venant) σ e = σ 1 − ν (σ 2 + σ 3 )  σ


> L
σ e = σ 3 − ν (σ1 + σ 2 ) 
Massima energia di def. (Beltrami)

σ e = σ12 + σ 22 + σ 23 − 2ν (σ1σ 2 + σ 2σ 3 + σ1σ 3 ) > σ L


Massima energia di distorsione (von Mises)

σe =
1
(σ1 − σ 2 )2 + (σ 2 − σ 3 )2 + (σ1 − σ 3 )2 > σ L
2

17

Potrebbero piacerti anche