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All 3 Osservazioni Al PCC Dicembre 2012
All 3 Osservazioni Al PCC Dicembre 2012
PREMESSA
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OSSERVAZIONI
Diciamo subito che, la ricognizione fisico - giuridica del demanio marittimo, eseguita
ai sensi del PRC – vedi l'art. 4 delle NormeTecniche di Attuazione e indirizzi generali per
la redazione del Piano comunale delle coste, non ci appare congrua né tantomeno
completa in ogni sua parte; pertanto di seguito elenchiamo alcune criticità.
1. A proposito della individuazione lungo tutta la costa comunale dei livelli di criticità
all'erosione e di sensibilità ambientale:
Nell'elaborato B.1.1b (Classificazione normativa della linea di costa utile):
• ad alta criticità (C1) solo 2 zone per un totale di 750 mt di fronte mare ( 8,7%):
a) la prima si estende da circa 50 mt a Sud dall’abitato di Torre Pali fino al
chiosco “Tropical “; Linea tratteggiata rossa (C1/S2 alta criticità/media sensibilità)
per solo circa 320mt.
b) la seconda si estende da circa 40 mt a Sud della concessione “Picchio Hotel”
fino al chiosco “Bambù”; Linea tratteggiata giallo scuro (C1/S3 alta criticità/bassa
sensibilità!) circa 430 mt.. Concessioni Tamborrini, Negro & Arefa si trovano in
questa zona insieme ad altri operatori turistici;
• Le “5 Vele” e “La Pajara” si trovano in zona C2/S2 (media criticità/media sensibilità)
che rappresentata una classificazione impropria dato che in corrispondenza delle
“5 Vele” fino ad arrivare alla concessione del “Picchio Hotel” ci troviamo di fronte ad
altissima criticità-sensibilità con erosione dello stato argilloso sottostante le dune e
larghezza della spiaggia (di ciotoli) di appena 3 metri anche durante l’estate;
In diversi tratti gia’ indicati come C1 o C2 insistono attivita’ commerciali
autorizzate dal Comune in contrasto con le direttive regionali e con una
evidentemente sottovalutazione del livello di criticità e sensibilità.
Da molte stagioni estive numerosi operatori turistici, privi di qualsivoglia
concessione demaniale, occupano illecitamente ampi tratti di spiaggia; dal
punto di vista ambientale, il gran numero di chioschi, parcheggi, varchi aperti
nelle dune e tutte le opere connesse con questi attività commerciali hanno
avuto un impatto deleterio (vedi devastante) sulla costa ... problemi che
evidentemente la ricognizione fisico-giuridica svolta non sembra avere
osservato.
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chioschi = troppi varchi e nessuna regolamentazione è stata attuata per limitare un
uso improprio degli accessi alla spiaggia. Fino ad oggi poco serie le misure di
conservazione del cordone dunale intraprese.
Lo stato di erosione naturale e antropica del litorale salvese è in continuo
peggioramento (vedi anche delibera di Giunta comunale n. 138/2012) e gli interventi
sul cordone dunale effettuati nel 2002-2003 non apportano ormai alcuna protezione.
Pertanto ribadiamo le nostre osservazioni presentate al Piano regionale delle
coste (che della presente fanno parte integrante e sostanziale a suo tempo inviate)
dove riteniamo predominante la fascia di criticità-sensibilità pari al livello C1/S2.
3. A proposito della dete5rminazione degli attuali rapporti tra le lunghezze delle “linee di
costa in concessione” rispettivamente per Stabilimenti Balneari e Spiagge Libere con
Servizi, e la lunghezza della “linea di costa utile”;
MANCA LA RELATIVA TABELLA
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Nel conteggio di cui sopra, bisognerebbe considerare gli ambiti demaniali di
più facili accesso in corrispondenza dei centri abitati di: Torre pali, Pescoluse e
Posto vecchio, dove dovrebbero essere individuati tratti di spiaggia libera (art. 5.3
delle N.T.A.), mentre nell'elaborato B.1 risulta quasi per intero concedibile.
Qualche riserva inoltre si esprime in merito alla consistenza della spiaggia
con profondità inferiore a mt. 15 – non è chiaro come si sia ricavato il dato.
8. A proposito dell'analisi dei sistemi dei vincoli con specifica perimetrazione degli
ambiti tutelati, o da sottoporre a monitoraggio
Nell'elaborato A.1.3 (Carte dei vincoli):
• Nella Tav. A.1.4.1 - si evidenzia che il chiosco “ex-kaibo” è ubicato nell’area
golenale del “canale Fano” e altri due chioschi sono ubicati nella fascia di
pertinenza fluviale dello stesso canale;
• Nella Tav. A.1.4.2. - si evidenzia che il chiosco “la pajara” è ubicato nell’area
golenale del “canale Muscio” e il chiosco “la Cicala” è ubicato nella fascia di
pertinenza fluviale dello stesso canale;
• Nelle Tavv. A.1.5.5, 6 e 7 - dall’abitato di Torre Pali fino alla foce Sud del canale di
bonifica, 4 - 5 chioschi risultano ubicati in zona vincolata a macchia, annessa al
corso d’acqua e zona umida;
• Nelle Tavv. A.1.5.1-12 - si evidenzia che quasi tutti i chioschi sono stati installati in
aree annesse a zona a macchia (fascia di rispetto mt. 100);
Infine si evidenzia che, il percorso originario-naturale del “canale Muscio” non risulta
essere quello riportato nella tavola A.1.4.2 bensì quello riportato nella carta
idrogeomorfologica della Regione Puglia – foglio 536;
PROPOSTE
Suggeriamo che il PIANO COMUNALE DELLE COSTE sia redatto in conformità ai
seguenti principi:
• salvaguardia, tutela e uso eco-compatibile dell'ambiente;
• accessibilità ai beni del demanio marittimo e al mare territoriale per la loro libera
fruizione;
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• la staccionata protettiva sia ripristinata, i varchi abusivi chiusi, i passaggi pedonali
per l’accesso alla spiaggia pianificati, dotati di passerella con recinti;
• Il divieto assoluto di prelevamento di sabbia delle dune sia rispettato;
• salvaguardare le aree di maggiore pregio ambientale interessate dalla presenza di
macchia e zona umida (tratto tra Torre Pali e Lido Marini e tratto a Sud dell'abitato
di Torre Pali).
Il PCC “deve assicurare che l’attività antropica sia compatibile con la capacità
rigenerativa degli eco-sistemi, delle risorse, della salvaguardia della biodiversità (richiesta
area SIC) e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica.”
Il Comune proceda urgentemente all’aggiornamento dei dati delle particelle catastali
dell’area demaniale e delle concessioni che su esse sono state rilasciate perché le aree di
arretramento dovuto all’erosione diventino, dopo una procedura amministrativa, di
demanio pubblico.
Tramutare le concessioni date finora da metri quadrati a metri lineari, solo così il
comune potrà, all’inizio della stagione balneare, pubblicare la “Cartografia della Fascia
Costiera” con l’indicazione delle spiagge libere e delle concessioni demaniali marittime.
Una moratoria per 5 anni sulle nuove concessioni demaniali e su attività
commerciali che comportino l'utilizzo della spiaggia;
Tutti i manufatti (chioschi ecc) “ devono essere installati e/o reinstallati ad una
distanza di almeno 20 mt. dal piede dunale.
Il Direttivo