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LINEE DI INDIRIZZO

PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT DI FORMAZIONE


SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO
(Art. 1, Comma 10, L.107/2015)
Sommario
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4 Premessa CAPITOLO II: Contenuti della formazione CAPITOLO III: I ruoli degli operatori: ALLEGATI
e organizzazione dellattivit didattica indicazioni operative
CAPITOLO I: Nozioni introduttive 16 3.1 Il Ministero dellIstruzione
18 A. Esperienze europee e
dellUniversit e della Ricerca e il
8 2.1 Le quattro competenze fondamentali internazionali in tema di
Ministero della Salute (MIUR MS).
5 1.1 Il significato di primo soccorso e di primo soccorso formazione di primo soccorso
delle manovre salvavita 16 3.2 Gli Uffici Scolastici Regionali (USR) in ambito scolastico.
8 2.1.1 Razionale scientifico
e le Regioni con i Servizi di Emergenza
6 1.2 Il primo soccorso nella legge del massaggio cardiaco
Territoriale 118 (SET-118),
la buona scuola 9 2.1.2 Razionale scientifico della 20 B. Obiettivi formativi per la
defibrillazione precoce
16 3.3 La rete dei referenti provinciali del scuola primaria e secondaria.
7 1.3 Esperienze europee e internazionali MIUR e dei SET-118 territorialmente
9 2.1.3 Razionale scientifico delle manovre competenti.
24 C. Obiettivi formativi articolati
di disostruzione delle vie aeree
da corpo estraneo
16 3.4 Le societ scientifiche per livello di competenza e
17 3.5 Le Associazioni di volontariato grado scolastico.
10 2.1.4 Razionale scientifico delle manovre
di emergenza nel trauma 17 3.6 La formazione a cura dei docenti
10 2.2 I soggetti destinatari della formazione 17 3.7 Il sistema di monitoraggio e
valutazione
10 2.2.1. Scuola dellinfanzia
11 2.2.2 Scuola primaria
11 2.2.3 Scuola secondaria di primo grado
12 2.2.4 Scuola secondaria di secondo grado
12 2.2.5 Studenti con bisogni
educativi speciali
13 2.3 Lorganizzazione dellattivit didattica
14 2.4 I supporti per la formazione
14 2.5 I soggetti erogatori della formazione
15 2.6 La formazione dei docenti e del
personale ATA
LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT
DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

Premessa CAPITOLO I:
Il presente documento intende fornire indicazioni generali per assicurare che Nozioni introduttive
le modalit di realizzazione delle attivit di formazione sulle tecniche di primo
soccorso, previste dallart. 1, comma 10, della legge n. 107 del 13 luglio 2015, siano
quanto pi possibile uniformi su tutto il territorio nazionale. 1.1 Il significato di primo soccorso e delle manovre salvavita
Il testo stato predisposto da un gruppo di lavoro congiunto tra il Ministero
dellistruzione, delluniversit e della ricerca e il Ministero della salute, istituito Il primo soccorso rappresenta il primo aiuto (First Aid) che viene prestato alla
presso la Direzione generale per lo studente, lintegrazione e la partecipazione, vittima di un improvviso evento dannoso per la salute, quale un malore e/o un
composto da professionalit amministrative, educative e sanitarie dei ruoli dei due trauma in attesa dellintervento di soccorso garantito istituzionalmente, su tutto il
Ministeri e da rappresentanti regionali dei Servizi di Emergenza Territoriale 118 (SET territorio nazionale, dal Servizio di Emergenza Territoriale 118 (SET 118).
118) ed esperti del settore sanitario e scolastico. Gli obiettivi del primo soccorso sono preservare la vita, alleviare la sofferenza,
Sono state consultate le societ scientifiche medico/infermieristiche e le prevenire nuove malattie o lesioni, favorire la guarigione.
associazioni di volontariato maggiormente rappresentative a livello nazionale, che Il primo soccorso ha un potenziale valore salvavita e di salvaguardia della salute
operano nellambito dellemergenza-urgenza sanitaria. e dellintegrit fisica: alcune manovre di primo soccorso, infatti, laddove messe
Il percorso proposto stato delineato nella convinzione che ogni azione in pratica con tempestivit ed adeguatezza metodologica, possono avere valore
educativa orientata alla promozione della salute si debba fondare su dati sanitari determinante per la sopravvivenza del paziente, mentre altre, nel caso non esista
e sulle conoscenze scientifiche pi attuali e documentate per poter innestare, su un immediato pericolo di vita, possono essere comunque fondamentali per evitare
questa base conoscitiva, le opportune metodologie didattiche. complicanze o ulteriori compromissioni.
In questo senso il rapporto tra la scuola e le istituzioni socio sanitarie, centrali Le manovre di soccorso che si effettuano nelle situazioni di maggiori gravit,
e territoriali, si configura come unindispensabile interazione mirata a integrare le che comportano pericolo immediato per la sopravvivenza, sono definite manovre
specifiche competenze. salvavita.
Spetta alle istituzioni sanitarie ogni valutazione e successiva indicazione delle Esse possono supportare, temporaneamente, le funzioni vitali compromesse
priorit relative alla salute, mentre alla scuola riservato il compito di individuare (cerebrale, respiratoria, cardiocircolatoria) del soggetto ovvero possono anche
e applicare le metodologie e gli strumenti didattici pi adeguati per garantire la determinare il recupero delle funzioni vitali. La loro esecuzione consente di
massima efficacia dellazione educativa. guadagnare tempomantenendo in vita la persona in attesa del soccorso
Attraverso leducazione alle tecniche di primo soccorso possibile contribuire professionale o di aumentare le probabilit di risposta favorevole alle terapie
in modo rilevante a far crescere nelle giovani generazioni la consapevolezza successive effettuate dai sanitari o ancora in alcuni casi di risolvere completamente
del quotidiano esser parte di una comunit, dei diritti e doveri del cittadino, il problema (es. in caso di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo).
permettendo cos agli studenti di partecipare in maniera pi consapevole e positiva Lesecuzione precoce e appropriata delle manovre salvavita nel soggetto in
alla costruzione e al miglioramento di una societ pi solidale. imminente pericolo di vita pu davvero fare la differenza tra la vita e la morte,
La formazione sulle tecniche di primo soccorso assume, oltre alla connotazione in quanto in grado di impedire o, per quanto possibile, di rallentare, anche
di significativo arricchimento culturale dei giovani, un fattore determinante per significativamente, levoluzione delle condizioni cliniche verso larresto cardiaco o,
una drastica riduzione della mortalit evitabile nel nostro Paese, grazie al fatto in caso di arresto cardiaco, verso la morte.
che i cittadini del futuro conosceranno e sapranno mettere in opera le procedure Le manovre salvavita sono semplici e possono essere comprese anche nella
immediatamente necessarie per fare fronte alle situazioni di emergenza sanitaria, prima infanzia tanto da non potersi individuare unet ideale per linsegnamento
in raccordo con le attivit di soccorso svolte dal SET 118, determinando un delle stesse. Let di 11/12 anni pu considerarsi, comunque, adeguata per lavvio
significativo ed esponenziale incremento dellefficacia delle stesse. di percorsi di formazione e addestramento che si pongano lobiettivo di garantire
Dal 1992, quando fu istituito il Sistema di emergenza sanitaria e il numero unico idonei parametri qualitativi di risposta prestazionale di soccorso potenzialmente
nazionale 118,sono state realizzate iniziative di formazione alle tecniche di primo salvavita (competenze rianimatorie di base, Basic Life Support), oltre che indirizzare
soccorso nella scuola in maniera spontanea e volontaristica. culturalmente al primo soccorso le nuove generazioni.
Il dettato normativo della legge n. 107 del 2015 consente ora di strutturare tale Va ricordato che prestare soccorso, in Italia, non rappresenta unicamente un
insegnamento, in modo uniforme, in tutte le scuole del territorio nazionale. gesto di solidariet umana o lespressione di una visione etica del rapporto sociale
quindi essenziale assicurare la massima qualit della formazione dei discenti, tra persone, ma costituisce anche un preciso obbligo di legge ai sensi dellart. 593
risultante dalla traduzione in ambito didattico delle metodologie di soccorso messe del codice penale.
in atto quotidianamente dai soggetti che ne hanno la responsabilit professionale. Le norme, inoltre, prevedono unadeguata tutela giuridica per il soccorritore
Uno specifico spazio web dedicato al progetto sar accessibile sui siti che, in presenza di persona che si trovi in immediato pericolo di vita, effettui
istituzionali: www.istruzione.it e www.salute.gov.it . le manovre salvavita di primo soccorso. In tal senso lart. 54 del codice penale
richiama lo stato di necessit come causa di giustificazione disponendo che: non
punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessit
di salvare s stesso od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona,
pericolo da lui non volontariamente causato, n altrimenti evitabile, sempre che il
4 fatto sia proporzionato al pericolo. 5
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La formazione sul primo soccorso nella scuola ha quindi lobiettivo di educare Si ritiene opportuno rammentare che la conoscenza dellintervento di primo
gli studenti italiani a realizzare un primo soccorso efficace in caso di emergenza soccorso compresa tra gli obiettivi formativi dellinsegnamento di scienze
sanitaria, eseguendo unicamente manovre proporzionate al pericolo, ossia motorie e sportive al termine del secondo biennio dei corsi di istruzione secondaria
solamente le manovre salvavita da effettuarsi in stato di necessit, superando di secondo grado. Le disposizioni contenute nella legge n. 107 si pongono pertanto
le remore e i timori di ampia parte della popolazione che, attualmente, di fatto, in continuit con quanto previsto dalle indicazioni nazionali per i percorsi liceali,
limitano fortemente la diffusione degli interventi. i quali, come noto, costituiscono il riferimento della disciplina per tutti i corsi
secondari di secondo grado.
Lestrema importanza degli argomenti proposti, suggerisce che tali tematiche
1.2 Il primo soccorso nella legge la buona scuola costituiscano oggetto di attento studio e riflessione - da parte di docenti, studenti
e loro famiglie - in unottica interdisciplinare, trasversale al curriculum, non solo,
Come accennato in premessa, lart. 1, comma 10, della legge n. 107 del 2015 quindi, con particolare riferimento alleducazione fisica e alle scienze motorie, ma
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino anche in relazione alle altre discipline (in particolare quelle attinenti alleducazione
delle disposizioni legislative vigenti dispone che: nelle scuole secondarie di primo alla cittadinanza attiva) in quanto le iniziative formative sul primo soccorso
e di secondo grado siano realizzate, nellambito delle risorse umane, finanziarie e possono concorrere alla formazione di quelle competenze trasversali che mirano
strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori allo sviluppo armonico ed integrale della persona, per formare un individuo che
oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, sviluppi unidentit sensibile ed aperta, in grado di fare scelte autonome, cosciente
per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto delle regole del vivere e del convivere.
dellautonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza importante, quindi, che la promozione della conoscenza del primo soccorso
territoriale 118 del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realt del inizi fin dallet scolare, et nella quale si pongono le basi per lo sviluppo della
territorio. coscienza civile e sociale del futuro cittadino consapevole e responsabile. Una
La puntualizzazione del dettato normativo in relazione alla formazione sulle sfida complessa e stimolante alla quale lintero sistema educativo chiamato a
tecniche di primo soccorso, induce a considerare tra gli obiettivi dellazione rispondere in maniera adeguata, al passo con i tempi.
formativa la capacit dello studente, al termine del ciclo di studi secondario di
secondo grado, di concorrere attivamente, in caso di emergenza/urgenza, alla
messa in atto di tutte le procedure che possono essere eseguibili dal cittadino. 1.3 Esperienze europee e internazionali
In considerazione della finalit perseguita, ossia il salvare vite umane, diventa di
fondamentale importanza assicurare un elevato livello qualitativo della formazione LItalia, mediante lart.1, comma 10, della legge n. 107 del 2015 ed in riferimento
tramite un percorso teorico-pratico, nella cui impostazione siano riportate le ai contenuti attuativi previsti dal presente documento di indirizzo e pianificazione,
metodologie operative in uso nellassistenza pre-ospedaliera, basate su evidenze ha lopportunit di divenire Paese modello, a livello europeo, per linsegnamento
scientifiche internazionalmente riconosciute. sistematico, permanente e ricorrente, teorico e pratico, del primo soccorso in et
Il dettato normativo dispone che lattivit formativa sia da destinare agli scolare.
studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado; tuttavia, con Infatti, nellUnione Europea e nei Paesi terzi, lapproccio alla divulgazione delle
lopportunit determinatasi dallinnovazione legislativa e con la disponibilit e tecniche di primo soccorso non omogeneo, come riportato in maniera dettagliata
linteresse manifestati dai soggetti erogatori della formazione, il MIUR ha ritenuto nellAllegato A.
di poter cogliere loccasione per estendere laccesso alle iniziative di formazione Linsegnamento delle tecniche di primo soccorso nelle scuole obbligatorio,
anche agli alunni della scuola dellinfanzia e della scuola primaria. al momento, solo in Danimarca, Estonia, Francia e Norvegia; in altri Paesi lobbligo
Le iniziative formative destinate a questi gradi di istruzione hanno lobiettivo di acquisire tali competenze posto a carico di chi deve conseguire la patente
di fornire ai bambini, fin dallet scolare, la capacit di assumere adeguati di guida; in altri Paesi ancora, tra cui il Regno Unito, lIrlanda e la Spagna, tale
comportamenti per garantire la propria e altrui sicurezza, con lintento di essere insegnamento facoltativo.
in grado di individuare situazioni di pericolo e le circostanze che necessitano
dellimmediato intervento di soccorso.
Le attivit saranno realizzate da esperti qualificati, in collaborazione con gli
insegnanti delle diverse classi coinvolte, eventualmente coadiuvati dai docenti
appartenenti allorganico dellautonomia.
Nella realizzazione della formazione occorrer quindi considerare i diversi
ordini di studio coinvolti e le diverse esigenze formative proprie di ciascuna fascia
det e si dovranno prevedere moduli didattici articolati anche in rapporto a diversi
contesti nei quali operano le istituzioni scolastiche.
La legge n. 107 non fa diretto riferimento ai docenti o al personale amministrativo
tecnico ausiliario (ATA) nella realizzazione delle iniziative di formazione al primo
soccorso. Tuttavia, le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 626/1994,
DM 388/2003, D.Lgs. n. 81/2008) prevedono lesistenza di una squadra di primo
soccorso nella scuola con il coinvolgimento del predetto personale; pertanto
auspicabile un interessamento attivo dei docenti e del personale ATA nella
6 formazione sul primo soccorso. 7
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La RCP eseguita da soccorritori occasionali, non addetti ai lavori, pu essere


effettuata anche sotto istruzione telefonica in tempo reale attraverso le istruzioni
CAPITOLO II: fornite dalla Centrale Operativa 118 (Telephone CPR), con tecnica del massaggio
cardiaco con sole compressioni toraciche (CompressionsOnly CPR),come
Contenuti della formazione e organizzazione raccomandato nelle ultime linee guida ILCOR 2015.
Recentemente, la dichiarazione Kids Save Lives - Training School Children
dellattivit didattica in Cardiopulmonary Resuscitation Worldwide predisposta e promossa da
EuropeanPatientSafety Foundation (EuPSF), International Liaison Committee on
Resuscitation (ILCOR), European Resuscitation Council (ERC), World Federation
2.1 Le quattro competenze fondamentali di primo soccorso of Societies of Anesthesiologists (WFSA) e patrocinata dal WHO (World Health
Organization - Organizzazione Mondiale della Sanit) ha promosso linsegnamento
Sulla base delle evidenze fornite dalla letteratura scientifica internazionale, della rianimazione cardiopolmonare (RCP) ai ragazzi in et scolastica in tutto il
indispensabile che il percorso formativo metta in condizione il discente di poter mondo.
acquisire, a livello teorico e pratico, quattro competenze fondamentali in tema di Secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanit,lintroduzione di due ore
primo soccorso, inerenti le manovre salvavita di seguito indicate: di lezione di RCP allanno, indirizzate ai ragazzi a partire dai 12 anni di et,
aumenterebbe il tasso di sopravvivenza allarresto cardiaco improvviso con
a) massaggio cardiaco
ripercussioni significative sulla salute globale.
b) defibrillazione precoce
In Italia, a partire dalla attivazione del numero unico di emergenza sanitaria
c) disostruzione delle vie aeree del soggetto pediatrico e adulto
118 (DPR 27/3/1992) sono state avviate e sviluppate nelle regioni esperienze
d) manovre di primo soccorso nel trauma
di formazione e addestramento della popolazione scolastica, con risultanze
esperienziali valide e riconosciute a livello dei territori.
Nellambito di queste competenze fondamentali vanno poi illustrate le modalit
di raccordo con il SET-118, inclusive delle informazioni da fornire alloperatore della
Centrale Operativa118e delle istruzioni prearrivo fornite dalla Centrale Operativa al
primo soccorritore. 2.1.2 Razionale scientifico della defibrillazione precoce
Il 25% circa di tutti i pazienti in arresto cardiaco improvviso presenta, quale
causa dellarresto cardiaco, una grave aritmia ventricolare (fibrillazione ventricolare/
2.1.1 Razionale scientifico del massaggio cardiaco tachicardia ventricolare senza polso) potenzialmente responsiva alla scarica
elettrica erogata da un defibrillatore, in conseguenza della quale laritmia pu, nei
La mortalit cardiovascolare rappresenta la prima causa di morte a livello
casi ad esito favorevole, interrompersi con conseguente efficace ripristino della
mondiale.
attivit cardiaca e della circolazione spontanea. Tale possibilit tanto maggiore
Il 50% di tutte le morti per causa cardiovascolare accadono allimprovviso, in modo
quanto prima viene erogata la scarica elettrica.
del tutto inatteso, configurando spesso la prima, unica, ultima manifestazione di
Classicamente, la possibilit che la defibrillazione abbia successo si riduce del
una cardiopatia sottostante sconosciuta.
7 -10% per ogni minuto che passa senza che venga erogata la scarica ed effettuata
Ogni anno in Europa oltre 700.000 persone sono colpite da arresto cardiaco.
la RCP, mentre diventa il 3-4% in meno per ogni minuto che passa senza che venga
Se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la Rianimazione Cardio Polmonare
erogata la scarica ma venga per effettuata la RCP.
(RCP) prima dellarrivo del mezzo di soccorso, le possibilit di sopravvivenza della
In tale contesto, lesecuzione precoce della RCP aumenta in modo significativo le
vittima aumentano di tre/quattro volte.
percentuali di successo della defibrillazione e, complessivamente, di sopravvivenza
Nel 70% dei casi larresto cardiaco avviene in presenza di qualcuno che potrebbe
del paziente.
iniziare la rianimazione; tuttavia in Europa la RCP viene cominciata soltanto nel 15%
dei casi. Se si riuscisse ad aumentare la percentuale dal 15% al 50-60%, si potrebbero
salvare circa 100.000 persone allanno.
Ogni anno in Italia muoiono per morte cardiaca improvvisa circa 60.000 persone. 2.1.3 Razionale scientifico delle manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo
scientificamente dimostrato che laddove il paziente colto da Arresto Cardiaco estraneo
Improvviso riceva una rianimazione cardiopolmonare immediata (Immediate Lostruzione delle vie aeree da corpo estraneo responsabile del decesso
Cardiopulmonary Resuscitation), entro e non oltre i primi 4 minuti dallinsorgenza improvviso, inatteso, di almeno 70 persone allanno in Italia, di cui la maggior parte
dellevento, e laddove indicata la scarica di un defibrillatore il pi precocemente rientranti in et pediatrica (27% di tutte le morti accidentali nei bambini con et
possibile, ha probabilit maggiori del 30% di salvarsi senza riportare, quale inferiore a 4 anni).
conseguenza dellanossia cerebrale nel periodo totale di arresto cardiaco, esiti documentato che un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato nel
neurologici invalidanti. soggetto, pediatrico (neonato/lattante/bambino) e adulto, con ostruzione delle
La RCP rappresenta perci la manovra fondamentale salva-vita in grado di vie aeree da corpo estraneo pu avere, in presenza di ostruzioni immediatamente
contrastare, in modo potenzialmente determinante, lo stato di anossia cerebrale pericolose per la vita, valore determinante salvavita in quanto potenzialmente,
determinato dallarresto cardiaco improvviso poich assicura, in contesto di immediatamente risolutivo del quadro clinico asfittico.
efficacia clinica tempo-dipendente, una ossigenazione di emergenza del cervello
e del cuore del paziente, in attesa dellarrivo sul posto di un mezzo di soccorso del
8 118. 9
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2.1.4 Razionale scientifico delle manovre di emergenza nel trauma grado di assumere adeguati comportamenti per migliorare la propria e altrui
sicurezza, di individuare le principali situazioni di pericolo nei vari ambienti
Il trauma rappresenta la prima causa di morte a livello mondiale nella popolazione di vita, di riconoscere le circostanze che richiedono laiuto di un adulto e
di et compresa tra 0 e 44 anni di vita.
dellimmediato intervento di soccorso. Inoltre lalunno in grado di allertare i
In Italia muoiono ogni anno almeno 20.000 persone per trauma (incidenti
servizi di emergenza del 118/112
stradali, infortuni domestici, attivit ludicoricreative, infortuni sul lavoro, atti

violenti contro se stessi e contro gli altri, traumi accidentali).
Obiettivi formativi:
documentato che un intervento di primo soccorso tempestivo e adeguato
nel soggetto gravemente traumatizzato pu avere valore determinante salvavita
Capacit di riconoscere gli ambienti e gli oggetti potenzialmente
in quanto complessivamente garante di una ossigenazione di emergenza degli
pericolosi in casa e a scuola
organi vitali (al primo posto le tecniche di emostasi delle emorragie esterne
Capacit di proteggere se stessi dai pericoli ambientali presenti
immediatamente pericolose per la vita).
Capacit di comprendere quando una persona in situazione di
Il primo trattamento adeguato in un traumatizzato pu ridurre significativamente
pericolo
lincidenza di invalidit grave permanente, con un importante risvolto sociale per
Capacit di attivare laiuto di un adulto e del sistema 118
la qualit della vita dellinfortunato e con riduzione degli alti costi per lassistenza
prolungata. In questi casi, molto importante insegnare quali sono le manovre
consentite e, particolarmente, cosa non deve essere fatto in caso di trauma
maggiore, in attesa dei soccorsi effettuati dal 118. 2.2.2 Scuola primaria
Come per la scuola dellinfanzia, anche per la scuola primaria gli obiettivi della
formazione devono riferirsi in modo particolare alla possibilit di continuare lopera
2.2 I soggetti destinatari della formazione di sensibilizzazione nei confronti della cultura del primo soccorso, come elemento
di formazione fondamentale per leducazione e la crescita di futuri cittadini attivi
La formazione di primo soccorso viene rivolta a tutti gli studenti, inclusi quelli con e responsabili.
bisogni speciali o particolari, ai docenti e al personale ATA della: In relazione allet degli alunni potranno essere introdotti i primi elementi
operativi.
a) Scuola dellinfanzia Il percorso formativo ha la durata complessiva di 6 ore e si articola in un
b) Scuola primaria intervento di 2 ore nel primo biennio e di 4 ore nel secondo triennio:
c) Scuola secondaria di primo grado
d) Scuola secondaria di secondo grado Finalit formative

Al termine delle attivit di formazione nella scuola primaria lalunno ha


2.2.1. Scuola dellinfanzia compreso limportanza della cultura del primo soccorso e del dovere civico
ed etico di fornire aiuto e assistenza alle persone in difficolt; in grado di
Pi che nei successivi cicli scolastici, nella scuola dellinfanzia, in riferimento
individuare le situazioni che necessitano dellimmediato intervento del 118/112
allet dei destinatari e anche della possibile presenza di classi eterogenee, appare
necessario che lazione formativa sia concordata e raccordata con gli insegnanti, e di allertare correttamente i servizi di soccorso. in grado di utilizzare ed
utilizzando modalit didattiche particolarmente attente e rispettose dei delicati applicare le conoscenze e le tecniche apprese.
equilibri che caratterizzano questo periodo della crescita.
In considerazione anche dei limitati obiettivi operativi che si possono conseguire
in tale segmento scolastico, si ritiene opportuno richiamare la possibilit di dare I relativi obiettivi formativi sono declinati nellallegato B e i relativi livelli di
adeguata evidenza al sicuro contributo che le attivit proposte possono fornire competenza nellallegato C.
allo sviluppo ed al consolidamento dellidentit e dellautonomia del bambino,
valorizzando gli aspetti dellesperienza, della socializzazione, della consapevolezza
di s, dellevolversi della vita, ecc., anche con lintento di concorrere alla costruzione 2.2.3 Scuola secondaria di primo grado
della cultura della convivenza democratica e dello spirito collaborativo.
Nelle scuole secondarie di primo grado il percorso formativo comprende anche
Pertanto, la tematica del soccorso si dovr declinare in attivit di sensibilizzazione
prove di simulazione di intervento e ha la durata di 8 ore complessive; si articola in
sullaiuto reciproco, abituando i bambini e le bambine ad uno spirito di intervento
un intervento di 4 ore nel primo anno e di 4 ore nel secondo o terzo anno:
e di collaborazione che li sostenga nel superamento di dubbi e paure e che li metta
nelle condizioni di sapersi rivolgere agli adulti di riferimento nei casi di necessit.
Il percorso formativo ha la durata complessiva di 2 ore, suddiviso in due distinti Finalit formative
momenti formativi di medesimo contenuto (ripetizione/retraining), analogo a
quello previsto nel primo biennio della scuola primaria: Al termine delle attivit di formazione nella scuola secondaria di primo
grado, lalunno ha migliorato il livello delle proprie competenze in ordine
Finalit formative allindividuazione delle situazioni che necessitano dellimmediato intervento
del 118 e alla capacit di allertare correttamente i servizi di soccorso. Inoltre,
10 in grado di eseguire il massaggio cardiaco al bambino e alladulto; riconosce 11
Al termine delle attivit di formazione nella scuola dellinfanzia lalunno in
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il simbolo del DAE e le finalit della defibrillazione; capace di riconoscere Secondo quanto previsto dalle normative vigenti ed in sintonia con le diverse
lostruzione delle vie aeree e di eseguire manovre di disostruzione; conosce i direttive ed indicazioni che hanno puntualizzato le linee dazione nellambito della
principali traumatismi ed in grado di prestare soccorso. presa in carico degli alunni con BES, sar compito delle istituzioni scolastiche
individuare le metodologie di intervento correlate alle diverse esigenze educative,
I relativi obiettivi formativi sono declinati nellallegato B e i relativi livelli di nella prospettiva di una scuola sempre pi inclusiva, al fine di garantire le migliori
competenza nellallegato C. opportunit formative a tutti gli alunni.
In tale contesto, pertanto, i Gruppi di lavoro costituiti presso gli istituti scolastici,
insieme ai Consigli di classe e ai docenti referenti per le iniziative formative in
2.2.4 Scuola secondaria di secondo grado argomento avranno cura di raccordarsi con i soggetti erogatori della formazione
per individuare e progettare percorsi didattici individualizzati e personalizzati per
A differenza degli altri ordini di studi, nella scuola secondaria di secondo grado, venire incontro ai bisogni educativi degli alunni e degli studenti in situazione di
le iniziative di formazione sul primo soccorso costituiscono unimplementazione difficolt.
ed un approfondimento delle attivit curriculari previste per linsegnamento di In linea generale, occorrer perseguire, nei limiti del possibile e con il pi alto
scienze motorie e sportive. grado di personalizzazione, il maggior coinvolgimento e la massima proattivit da
Infatti, nelle indicazioni nazionali sono presenti diversi riferimenti al riguardo, parte degli alunni con disabilit, anche attraverso metodologie che assicurino la
sia come obiettivo specifico di apprendimento (informazioni relative allintervento comunicazione e lapprendimento tra pari, con il coinvolgimento dei compagni di
di primo soccorso), sia come competenze previste al termine del percorso di studi classe.
(apprendimento [] dei principi fondamentali di prevenzione delle situazioni Sar cura delle Istituzioni scolastiche inserire nel PAI (Piano Annuale
a rischio [] o di pronta reazione allimprevisto, sia a casa che a scuola o allaria dellInclusione) le azioni formative concordate e da intraprendere per dare risposte
aperta). adeguate agli studenti con bisogni educativi speciali.
Pertanto, appare necessario che gli insegnanti di scienze motorie e sportive
prestino particolare attenzione al raccordo con gli incaricati della formazione, al
fine di progettare al meglio gli interventi, sia dal punto di vista metodologico/ 2.3 Lorganizzazione dellattivit didattica
didattico, sia sotto laspetto contenutistico.
Il percorso formativo ha la durata complessiva di 12 ore e si articola in un Ogni istituzione scolastica, nellambito della propria autonomia, provvede ad
intervento di 4 ore nel primo biennio, di 4 ore nel secondo biennio e di 4 ore organizzare le iniziative di formazione includendole nel piano triennale dellofferta
nellultimo anno sulla defibrillazione (con rilascio di certificazione autorizzativa formativa (PTOF), programmando le attivit (anche in rete di scuole) in accordo
alluso del DAE - al compimento del 18 anno di et): con le strutture sanitarie e di volontariato, in armonia con le finalit formative
indicate nel presente documento.
Finalit formative Appare utile rammentare limportanza di dedicare appropriato spazio alla
fase di progettazione di concerto con gli enti formatori, in modo che lattivit
Al termine delle attivit di formazione nella scuola secondaria di secondo didattica risulti adeguatamente inserita nel contesto scolastico e sia orientata alla
grado, lo studente in grado di identificare ed capace di fare fronte ai casi qualit dellapprendimento con lintento di evitare trattazioni di argomenti distanti
di emergenza sanitaria, anche eseguendo correttamente le fondamentali dallesperienza e frammentati in nozioni da memorizzare.
manovre salvavita: rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce, Per ciascuna competenza fondamentale i protocolli formativi distinguono
disostruzione delle vie aeree nel paziente adulto e pediatrico, primo soccorso una parte didattica teorica ed una parte pratica. Pertanto, nellorganizzazione
delle attivit, appare opportuno tenere distinti i due momenti formativi: per la
al traumatizzato.
formazione teorica il numero degli alunni varier in base alle dimensioni degli
ambienti disponibili da parte delle istituzioni scolastiche, mentre, per la formazione
I relativi obiettivi formativi sono declinati nellallegato B e i relativi livelli di
pratica, il numero dei discenti non potr in ogni caso superare il rapporto massimo
competenza nellallegato C.
di un istruttore per ogni dieci alunni.
La parte didattica teorica dovr essere, per i vari livelli di apprendimento, snella,
Possono essere previsti ulteriori percorsi facoltativi, contenenti i contesti di
essenziale, centrata sulle sequenze di valutazione e di azione che definiscono
approfondimento del primo soccorso ossia i percorsi di conoscenza teorico-pratica
pi dettagliata e metodologicamente articolata delle varie tipologie di intervento ciascuna competenza fondamentale del primo soccorso.
La parte didattica pratica dovr prevedere, da parte del formatore, lillustrazione
che afferiscono complessivamente alla disciplina del primo soccorso, quali:
delle manovre di primo soccorso, specifiche per i diversi livelli di apprendimento,
Primo Soccorso al paziente non traumatizzato (in caso di crisi convulsiva,
e quindi la ripetizione delle stesse, prima commentata e quindi non commentata,
comparsa di dolore toracico acuto, difficolt respiratoria acuta, segni neurologici
da parte degli studenti.
focali, intossicazione acuta, principio di annegamento, etc).
Le metodologie da utilizzare sono quelle relative allapproccio formativo in un
contesto pluridisciplinare e transdisciplinare, che contempli, oltre alle necessarie
fasi informative svolte in modo semplice, comprensibile ed idoneo al grado
2.2.5 Studenti con bisogni educativi speciali di sviluppo e allet dei destinatari, anche aspetti pi operativi, che possano
Larea dello svantaggio scolastico viene attualmente indicata come area dei coinvolgere gli alunni rendendoli protagonisti attivi del processo di apprendimento.
Bisogni Educativi Speciali (BES). In tale area sono comprese tre grandi sotto- A tale riguardo, si consiglia di favorire, per quanto possibile, la realizzazione
12 categorie: quella della disabilit; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello
di momenti formativi anche in contesti diversi da quelli svolti presso la scuola, 13
svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. verificando leventualit, attraverso la disponibilit degli enti formatori, di
LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT
DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

organizzare visite didattiche presso i vari SET 118, dove gli alunni potranno vedere 2.6 La formazione dei docenti e del personale ATA
e prendere contatto con le modalit di intervento di soccorso, al fine di poter
contestualizzare le conoscenze acquisite nel corso delle lezioni frontali. Come riportato nel capitolo introduttivo, lart.1, comma 10, della legge n.107 non
Al fine di assicurare lefficacia dei processi di apprendimento auspicabile, prevede esplicitamente la realizzazione di attivit formative rivolte ai docenti ed al
inoltre, che gli studenti possano ripetere periodicamente con i propri docenti le personale ATA.
manovre di primo soccorso apprese. Tuttavia, sembra particolarmente importante che gli operatori scolastici
Sar necessario, infine, definire adeguati strumenti di valutazione, con lintento abbiano lopportunit di poter acquisire/perfezionare le conoscenze delle
di verificare la ricaduta didattica e lefficacia dellazione formativa. tematiche inerenti il primo soccorso e le loro applicazioni pratiche. Ci al fine
primario di incrementare il livello di sicurezza globale presso le scuole, garantendo
innanzi tutto la possibilit di erogare, laddove necessario, interventi di soccorso
2.4 I supporti per la formazione
potenzialmente salvavita nel contesto di eventi improvvisi insorti durante lattivit
I materiali didattici da impiegare per linsegnamento del primo soccorso nella scolastica, quindi favorendo lapprendimento di conoscenze teoriche e di abilit
scuola italiana sono costituiti da: pratiche in tema di primo soccorso (in linea, peraltro, con quanto previsto dalle
manichini idonei per laddestramento delle tecniche di RCP pediatrica e disposizioni vigenti sulle sicurezza nei luoghi di lavoro D. Lgs 626/1994, DM
adulto; 388/2003 e D.Lgs 81/2008) e per consentire agli insegnanti di poter collaborare
manichini idonei per laddestramento nelle tecniche di disostruzione maggiormente con i soggetti erogatori della formazione nella progettazione delle
pediatrica e adulto; attivit da destinare agli alunni.
simulatori idonei per la defibrillazione precoce (DAE trainer); quindi auspicabile un interessamento attivo dei docenti, i quali, coinvolti
manichini e dispositivi idonei per lapplicazione delle tecniche di controllo con le proprie classi nel training con il personale sanitario, avranno la possibilit
delle emorragie esterne e di gestione dei traumatismi. di formarsi essi stessi sullargomento, anche in previsione di un loro eventuale
Il materiale didattico, in base al livello del percorso formativo e dellet dello coinvolgimento diretto nellazione formativa.
studente, integrato da materiale cartaceo e da strumenti multimediali, quali: Tale contesto formativo, come gi rammentato, in special modo significativo
opuscoli con fumetti; per i docenti di scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria
videogiochi con fini educativi; di secondo grado, in quanto i fondamenti del primo soccorso sono compresi nei
clip video (filmati, cartoni animati); contenuti disciplinari.
applicazioni educative per smartphones;
piattaforma multimediale (vedi ad esempio MYXBOOK gi elaborata dal
MIUR) delle principali situazioni di pericolo;
Altre modalit utili ai fini didattici-educativi sono racconti e fiabe, giochi e
canzoni, simulazioni a piccoli gruppi, giochi di ruolo, laboratori e visite guidate ai
servizi di emergenza.

2.5 I soggetti erogatori della formazione


Attraverso un coordinamento e una governance istituzionale del Ministero
dellistruzione, delluniversit e della ricerca con gli Uffici scolastici regionali e
del Ministero della salute, con le Regioni per il tramite dei Servizi di Emergenza
Territoriale 118 (SET-118), si individuano i soggetti erogatori della formazione,
a partire dai soggetti istituzionali caratterizzati da profili di gestione diretta
quotidiana delle emergenze urgenze sanitarie con responsabilit diretta di ruolo
e di risultato.
Vengono, pertanto, individuati i soggetti erogatori della formazione rientranti
nelle aree di seguito indicate:
a) Servizio di Emergenza Territoriale 118 (SET 118) e altre Unit operative
cliniche afferenti alle aree dellemergenza delle Aziende sanitarie regionali
e/o Universit;
b) Associazioni di volontariato che operano in convenzione con il SET-118 per
lemergenza sanitaria territoriale;
c) Societ scientifiche del settore dellemergenza sanitaria;
d) altre associazioni di volontariato che operano nel settore del soccorso a
mezzo ambulanza;
e) altri soggetti operanti nella formazione in ambito sanitario e accreditati
dai Servizi Sanitari Regionali in base allaccordo Stato-Regioni del 30 luglio
2015 indirizzi per il riconoscimento dei soggetti abilitati allerogazione di
14 corsi di formazione finalizzati al rilascio dellautorizzazione allimpiego del 15
defibrillatore automatico esterno (DAE) ai sensi del DM 18 marzo 2011.
LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT LINEE DI INDIRIZZO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVIT
DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO DI FORMAZIONE SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

didattici da utilizzare nei percorsi formativi.


Sono coinvolte con la propria rete territoriale nella realizzazione dellattivit
CAPITOLO III: formativa a livello dei territori regionali.

I ruoli degli operatori: indicazioni operative


3.5 Le Associazioni di volontariato

Il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, che abbiano requisiti di


3.1 Il Ministero dellIstruzione dellUniversit e della Ricerca e il Ministero della diffusa presenza e operativit specifica di settore nei rispettivi territori regionali,
Salute (MIUR MS) volto alla massima capillarizzazione dellattivit formativa considerata la notevole
numerosit dei discenti.
Il Ministero dellistruzione, delluniversit e della ricerca e il Ministero della salute
forniscono le linee di indirizzo generali della formazione, definiscono il materiale
scientifico e didattico necessario per lespletamento dei corsi, promuovono 3.6 La formazione a cura dei docenti
laggiornamento e il miglioramento continuo dei percorsi formativi, assicurano
lomogeneit e la qualit della formazione erogata su tutto il territorio nazionale. auspicabile coinvolgere tutti i docenti, a partire dagli insegnanti di educazione
fisica e scienze motorie e di sostegno, quali soggetti formatori.
Laddove i protocolli attuativi regionali prevedano tale definizione di ruolo, i
3.2 Gli Uffici Scolastici Regionali (USR) e le Regioni con i Servizi di Emergenza percorsi della formazione potrebbero essere effettuati con meccanismo a cascata,
Territoriale 118 (SET-118) coinvolgendo, in prima fase, la formazione dei docenti da parte dei soggetti
formatori e, quindi, da parte dei docenti addestrati e certificati, la formazione dei
discenti.
Gli uffici scolastici regionali e i SET 118 territorialmente competenti definiscono
Il coinvolgimento attivo dei docenti quali soggetti formatori determinerebbe
le modalit di pianificazione della formazione a livello regionale e di verifica
un meccanismo di amplificazione rilevante delle fasi di addestramento periodico
della conformit e appropriatezza di impostazione ed erogazione del percorso
dei discenti e viene pertanto ritenuto scelta strategica raccomandata.
formativo rispetto agli indirizzi di cui al presente documento al fine di garantire la
realizzazione di un percorso formativo di eccellenza.
A tal fine, secondo specifiche necessit, possono avvalersi del contributo delle
organizzazioni di volontariato che abbiano requisiti di rappresentativit nazionale 3.7 Il sistema di monitoraggio e valutazione
e di diffusa presenza e operativit nei rispettivi territori regionali.
Il gruppo di lavoro congiunto tra il Ministero dellistruzione, delluniversit e
della ricerca e il Ministero della salute curer la validazione del materiale didattico
3.3 La rete dei referenti provinciali del MIUR e dei SET-118 territorialmente e informativo che sar pubblicato sul portale dedicato e le attivit di monitoraggio
competenti e di valutazione delle attivit formative realizzate sul territorio e dei relativi risultati
conseguiti.
I referenti provinciali del MIUR e dei SET-118 territorialmente competenti
concordano il piano dei percorsi formativi specifici da attuare nei territori nonch
le fasi di sviluppo e di verifica costante delle attivit.
In particolare, il SET-118 individua i soggetti formatori idonei ai quali presenta i
contenuti e la metodologia didattica definiti dalle presenti linee guida.
I soggetti individuati per la formazione aderiscono ai programmi e alle
metodologie proposte dal presente documento.
Le istituzioni scolastiche, su coordinamento del docente referente, realizzano
la formazione avvalendosi dei soggetti formatori scelti tra quelli ritenuti idonei dal
SET-118 stipulando con essi specifiche convenzioni.
I referenti provinciali del MIUR e dei SET-118, ciascuno per le rispettive
competenze, monitorano i percorsi formativi in corso e rendicontano ai rispettivi
Ministeri le risultanze delle attivit annualmente implementate.

3.4 Le societ scientifiche

Le societ scientifiche forniscono contributi di aggiornamento scientifico al


16 MIUR e al Ministero della salute finalizzati alla predisposizione degli strumenti 17
ALLEGATO A: Esperienze europee e internazionali in tema di ALLEGATO A: Esperienze europee e internazionali in tema
formazione di primo soccorso in ambito scolastico. di formazione di primo soccorso in ambito scolastico.

ALLEGATO A: Esperienze europee e internazionali in tema di formazione di primo Lussemburgo Organizzati in modo gratuito sia nelle scuole che per studenti dalla Croce Rossa Lus-
soccorso in ambito scolastico. semburghese in collaborazione con la Protezione Civile

Macedonia Obbligo di legge di DAE sui luoghi di lavoro e di corsi per i lavoratori
Nazione Modalit corsi First Aid/CPR
Malta Previsti corsi di formazione per volontari
Albania Organizzati in modo gratuito (progetto pilota dal 2007) nelle scuole con maggiore Moldavia Dal 2011 progetti Gesti che salvano la vita con diffusione anche di opuscoli alla po-
diffusione nel tempo dallOrdine di Malta Albanese in collaborazione con il Ministero polazione. In collaborazione tra Croce Rossa Moldava, Ministero della Salute e Centro
Pubblica Istruzione Scientifico e Pratico per la Medicina dEmergenza
Austria Obbligatorio per conseguire patente di guida
Organizzati per studenti di scuola da volontari Norvegia Obbligatorio linsegnamento nelle scuole (dal 1923) con insegnamenti diversi a seconda
delle classi di et
Belgio Raccolta firme per renderlo obbligatorio per la patente.
Accordi con le scuole per programmi adatti ai ragazzi dai 10-12 anni (tramite volonta-
Olanda Corsi non obbligatori ma con costi rimborsabili dalle proprie assicurazioni
riato). Proposta di legge nel 2007 per lintroduzione obbligatoria nelle scuole.

Polonia Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
Bosnia-Erzegovina Obbligatorio per conseguire patente di guida
in giornate dedicate
Organizzati per studenti di scuola da volontari

Bulgaria Non sono previsti corsi gratuiti Portogallo Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate
Cipro Corsi per la sensibilizzazione alla sicurezza

Croazia Obbligatorio per conseguire patente di guida Regno Unito Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
Organizzati per studenti di scuola o per laici in giornate dedicate

Danimarca Obbligatorio linsegnamento nelle scuole (dal 1997) con insegnamenti diversi a seconda
delle classi di et Repubblica Ceca Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate
Estonia Obbligatorio linsegnamento nelle scuole (dal 1/9/14) con insegnamenti tenuti da in-
fermieri
Romania Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate
Finlandia Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate Russia Alcune proposte da vari enti quali corsi obbligatori per conseguire patente di guida.

Serbia Organizzati in modo gratuito sia nelle scuole che per studenti dalla Croce Rossa Serba
Francia Obbligatorio linsegnamento nelle scuole (dal 2005) con insegnamenti diversi a secon-
in collaborazione con i Comuni
da delle classi di et
Corsi organizzati gratuitamente per i laici da associazioni di volontariato in giornate
dedicate
Germania Obbligatorio per conseguire patente di guida
Organizzati per studenti di scuola da volontari
Slovacchia Obbligatorio per conseguire patente di guida dal 2008.
Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o da associazioni di volontariato
Grecia Corsi organizzati su richiesta nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato

Slovenia Obbligatorio per conseguire patente di guida


Irlanda Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate
Spagna Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole o per i laici da associazioni di volontariato
in giornate dedicate
Islanda Organizzati in modo gratuito sia nelle scuole che per studenti dalla Croce Rossa Islan-
dese in collaborazione con il Ministero del Welfare
Corsi non obbligatori ma con costi rimborsabili dalle proprie assicurazioni Svezia Organizzati in modo gratuito sia nelle scuole che per studenti dalla Croce Rossa svede-
se in collaborazione con il Ministero del Welfare (equivalente)
Lettonia Obbligatorio per conseguire patente di guida dei mezzi pesanti
Da dicembre 2013 programmazione tra Ministeri Pubblica Istruzione, Interni, Salute,
Svizzera Obbligatorio per conseguire patente di guida dal 1977.
Trasporti per percorso educativo volto alla popolazione.
Organizzati per studenti di scuola da volontari (inquadramento di ruolo di giovane
volontario)
Liechtenstein Non sono previsti corsi gratuiti
Ucraina Disegno di legge per la diffusione alla popolazione.
Corsi organizzati gratuitamente nelle scuole da associazioni di volontariato.
Lituania Obbligatorio per conseguire patente di guida
Progetto estivo annuale I bambini di Ippocrate per insegnamento ai pi giovani orga- Ungheria Obbligatorio per conseguire patente di guida
nizzato da SvarbusZingsnis Organizzati per studenti di scuola da volontari
18 19
ALLEGATO B: Obiettivi formativi ALLEGATO B: Obiettivi formativi
per la scuola primaria e secondaria. per la scuola primaria e secondaria.

ALLEGATO B: Obiettivi formativi per la scuola primaria


capace di riconoscere lostruzione delle vie aeree e di eseguire manovre di disostruzione;
e secondaria.
conosce i principali traumatismi ed in grado di prestare soccorso.
Scuola primaria

Al termine delle attivit di formazione nella scuola primaria lalunno ha compreso In particolare:
limportanza della cultura del primo soccorso e del dovere civico ed etico di fornire
aiuto e assistenza alle persone in difficolt; in grado di individuare le situazioni che Conoscenza del corpo umano
necessitano dellimmediato intervento del 118/112 e di allertare correttamente i servizi di Conosce le nozioni elementari di anatomia e fisiologia.
soccorso. in grado di utilizzare ed applicare le conoscenze e le tecniche apprese.
Principi generali del soccorso
Riconosce la Catena della Sopravvivenza per richiedere aiuto ad un
In particolare: adulto in caso di situazione demergenza.
Conosce i numeri demergenza e i simboli dei servizi demergenza.
Conoscenza del corpo umano Valuta la sicurezza della scena e agisce in sicurezza.
Conosce le nozioni elementari di anatomia e fisiologia.
Le fasi del primo soccorso
Principi generali del soccorso Sa valutare lo stato di coscienza e del respiro ed capace di allertare
Riconosce la Catena della Sopravvivenza per richiedere aiuto ad un correttamente il 118/112.
adulto in caso di situazione demergenza. Conosce la posizione laterale di sicurezza nel paziente incosciente che
Conosce i numeri demergenza e i simboli dei servizi demergenza. respira ed in grado di applicarla.
Valuta la sicurezza della scena e agisce in sicurezza.
Massaggio cardiaco
Le fasi del primo soccorso Conosce le nozioni fondamentali della fisiopatologia dellarresto cardiaco.
Sa valutare lo stato di coscienza e del respiro ed capace di allertare Sa eseguire il massaggio cardiaco al soggetto adulto e al bambino.
correttamente il 118/112. Sa eseguire la respirazione artificiale: tecnica bocca a bocca e bocca
Conosce la posizione laterale di sicurezza nel paziente incosciente che naso nel bambino.
respira.
Defibrillazione precoce
Massaggio cardiaco Sa riconoscere il simbolo del DAE.
Conosce le tecniche per effettuare il massaggio cardiaco al soggetto Conosce il significato e le funzioni del defibrillatore, le finalit della
adulto e al bambino. defibrillazione e i principi del corretto utilizzo del defibrillatore.
Conosce la sequenza operativa BLS nelladulto
Disostruzione delle vie aeree
Riconosce lostruzione delle vie aeree da corpo estraneo potenzialmente Disostruzione delle vie aeree
pericolosa per la vita e conosce i principi di primo soccorso in caso di Riconosce lostruzione delle vie aeree da corpo estraneo potenzialmente
ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. pericolosa per la vita ed capace di applicare i principi di primo soccorso
in caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
Trauma: ustioni Esegue le manovre di disostruzione adeguate alla fascia di et: adulto,
Conosce la definizione di ustione, la classificazione, le conseguenze e i bambino, lattante.
principi generali di Primo Soccorso.
Trauma: controllo emorragie
Riconosce un sanguinamento immediatamente pericoloso per la vita e sa
applicare le tecniche di emostasi in attesa dellintervento del 118/112.
Scuola secondaria di I grado Sa eseguire le tecniche di primo soccorso in caso di epistassi.
Trauma: controllo stabilit rachide cervicale
Al termine delle attivit di formazione nella scuola secondaria di primo grado, lalunno in grado di eseguire limmobilizzazione bimanuale.
ha migliorato il livello delle proprie competenze in ordine allindividuazione delle
situazioni che necessitano dellimmediato intervento del 118 e alla capacit di allertare Trauma: controllo perviet delle vie aeree
correttamente i servizi di soccorso. Inoltre, in grado di eseguire il massaggio cardiaco Sa eseguire il sollevamento del mento.
20 al bambino e alladulto; riconosce il simbolo del DAE e le finalit della defibrillazione; 21
ALLEGATO B: Obiettivi formativi ALLEGATO B: Obiettivi formativi
per la scuola primaria e secondaria. per la scuola primaria e secondaria.

Trauma: ustioni Esegue le manovre di disostruzione adeguate alla fascia di et: adulto,
Conosce la definizione di ustione, la classificazione e le conseguenze. bambino, lattante.
Applica correttamente le tecniche di primo soccorso in caso di ustioni. Trauma: controllo emorragie
Riconosce un sanguinamento immediatamente pericoloso per la vita e sa
applicare le tecniche di emostasi in attesa dellintervento del 118/112.
Scuola secondaria di secondo grado Sa eseguire le tecniche di Primo Soccorso in caso di epistassi.

Al termine delle attivit di formazione nella scuola secondaria di secondo grado, lo Trauma: controllo stabilit rachide cervicale
studente in grado di identificare ed capace di fare fronte ai casi di emergenza sanitaria, Sa eseguire limmobilizzazione bimanuale.
anche eseguendo correttamente le fondamentali manovre salvavita: rianimazione
cardiopolmonare, defibrillazione precoce, disostruzione delle vie aeree nel paziente Trauma: controllo perviet delle vie aeree
adulto e pediatrico, primo soccorso al traumatizzato. Sa eseguire il sollevamento del mento.

Trauma: ferite
Conosce la classificazione delle ferite e i criteri di gravit, i rischi di
In particolare: infezione e di contagio correlati.
in grado di eseguire il Primo Soccorso in caso di corpi estranei conficcati.
Principi generali del soccorso e le fasi del primo soccorso in grado di applicare i principi di medicazione e bendaggio.
Conosce la Catena della Sopravvivenza e sa richiedere aiuto in caso di
situazione demergenza. Trauma: traumi minori e degli arti
Conosce i numeri demergenza e i simboli dei servizi demergenza. Conosce i concetti di contusione, distorsione, lussazione e frattura e sa
Valuta la sicurezza della scena e agisce in sicurezza. eseguire il Primo Soccorso in tali situazioni.
Sa valutare lo stato di coscienza e del respiro, in funzione di collaborazione Conosce i principi di immobilizzazione degli arti ed capace di applicarli
immediata sulla scena con gli operatori del 118/112. in situazioni di fortuna,
capace di posizionare in sicurezza il paziente incosciente che respira.
Trauma: ustioni
Massaggio Cardiaco Conosce la definizione di ustione, la classificazione e le conseguenze.
Conosce le nozioni fondamentali della fisiopatologia dellarresto cardiaco. Applica correttamente le tecniche di primo soccorso in caso di ustioni.
in grado di eseguire il massaggio cardiaco al soggetto adulto e al
bambino.
Sa eseguire la respirazione artificiale: tecnica bocca a bocca e bocca
naso nel bambino.

Defibrillazione Precoce
Conosce il significato e le funzioni del defibrillatore, le finalit della
defibrillazione e i principi del corretto utilizzo del defibrillatore nelladulto
e nel bambino.
Conosce la sequenza operativa BLS.
Conosce la sequenza operativa PBLS.
Conosce la sequenza operativa BLSD.
Conosce la sequenza operativa PBLSD.
in grado di eseguire correttamente le sequenze operative ed ha
acquisito la certificazione BLSD e PBLSD nonch lautorizzazione alluso
del DAE dalla CO118 territorialmente competente.

Disostruzione delle vie aeree


Riconosce lostruzione delle vie aeree da corpo estraneo potenzialmente
pericolosa per la vita e sa applicare il primo soccorso in caso di ostruzione
22 delle vie aeree da corpo estraneo. 23
24
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO SCUOLA SECONDARIA II GRADO

I-II anno III-V anno I Anno II-III anno I-II anno III-IV anno V anno
(2 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore)
Conoscenza del corpo umano
Cenni di anatomia
Conoscenza Conoscenza Conoscenza Apprendimento
e fisiologia
Principi Generali del Soccorso
Catena della Sopravvivenza e richiesta
di aiuto ad adulto in caso di situazione Conoscenza Conoscenza Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
demergenza
Allegato C: Obiettivi formativi articolati

Conoscenza dei numeri dei Servizi


Conoscenza Conoscenza Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento
demergenza
per livello di competenza e grado scolastico.

Riconoscere i simboli dei Servizi


Conoscenza Conoscenza Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento
dEmergenza
Assicurazione della sicurezza della
Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza
scena e della propria sicurezza

Le fasi del Primo Soccorso

Valutazione dello stato di coscienza e del


Conoscenza Conoscenza Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
respiro
Allertamento corretto del 118/112 Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

Posizione laterale di sicurezza nel soggetto


Conoscenza Conoscenza Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
incosciente che respira

Massaggio Cardiaco
Cenni di fisiopatologia dellarresto cardiaco Conoscenza Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento

Massaggio cardiaco effettuato ad adulto Apprendimen-


Conoscenza Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
to
Massaggio cardiaco effettuato a bambino Apprendimen-
Conoscenza Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
(neonato/lattante) to
Respirazione artificiale: tecnica bocca a
Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
bocca

Defibrillazione Precoce
Riconoscere il simbolo del DAE Conoscenza Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento

Conoscere significato del defibrillatore e


Conoscenza Apprendimento Apprendimento Apprendimento Apprendimento
finalit della defibrillazione
Conoscere il corretto utilizzo del
Conoscenza Conoscenza Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica
defibrillatore nelladulto

Conoscere il corretto utilizzo del


defibrillatore nel bambino (neonato/ Conoscenza Apprendimento Abilit pratica
lattante)

BLS: sequenza operativa Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

BLSD: acquisizione e verifica automatismi


sequenza operativa, certificazione, Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica
autorizzazione alluso
PBLSD: acquisizione e verifica automatismi
sequenza operativa, certificazione, Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica
autorizzazione alluso

Disostruzione delle Vie Aeree


Riconoscimento ostruzione delle vie
aeree da corpo estraneo potenzialmente Conoscenza Conoscenza Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
Abilit pratica
pericolosa per la vita
Principi di Primo Soccorso in caso di
ostruzione delle vie aeree da corpo Conoscenza Conoscenza Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
Abilit pratica
estraneo(Manovra di Heimlich)
Manovre di disostruzione nel bambino
Apprendimento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
(neonato/lattante)

TRAUMA 1)Controllo emorragie


Riconoscere un sanguinamento
immediatamente pericoloso per la vita e Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
attivare il 118/112

Tecniche di emostasi Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

Primo soccorso in caso di epistassi Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

TRAUMA 2)Controllo stabilit rachide cervicale


Immobilizzazione bimanuale Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

TRAUMA 3)Controllo perviet delle vie aeree


Sollevamento del mento Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica

TRAUMA 4)Ferite
Definizione, classificazione e criteri di
Conoscenza Apprendimento Apprendimento
gravit
Rischi di infezione e contagio correlati a
Abilit pratica Abilit pratica
ferite
Primo Soccorso in caso di corpi estranei
conficcati
Abilit pratica Abilit pratica

Principi di medicazione e bendaggio Apprendimento Apprendimento


per livello di competenza e grado scolastico.
Allegato C: Obiettivi formativi articolati

25
26
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO SCUOLA SECONDARIA II GRADO

I-II anno III-V anno I Anno II-III anno I-II anno III-IV anno V anno
(2 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore) (4 ore)
TRAUMI MINORI E DEGLI ARTI
Concetti di contusione, distorsione,
lussazione e frattura Apprendimento Apprendimento

Primo Soccorso in caso di contusione


Abilit pratica Abilit pratica

Primo Soccorso in caso di distorsione


Abilit pratica Abilit pratica
Allegato C: Obiettivi formativi articolati

Primo Soccorso in caso di lussazione


Abilit pratica Abilit pratica
per livello di competenza e grado scolastico.

Primo Soccorso in caso di frattura


Abilit pratica Abilit pratica

Principi di immobilizzazione degli arti


Abilit pratica Abilit pratica

USTIONI
Definizione di ustione e classificazione
Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza

Conseguenze delle ustioni


Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza

Primo Soccorso in caso di ustioni Apprendimen-


Conoscenza Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica Abilit pratica
to

Assicurazione della sicurezza della


Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza Conoscenza
scena e della propria sicurezza

Maria Veronico, Alessandro Vienna, Marco Vigna.


Mario Balzanelli, Marina Baretta, Serena Battilomo,

Rosa Musto, Angela Rita Panuccio, Irene Raspollini,


Michele Donatacci, Francesco Fedele, Roberto Gueli,
Per gli specifici contributi si desidera ringraziare:

Sabrina Calvosa, Maria Costanza Cipullo, Maria Grazia Corradini,


Danilo Bono, Andrea Bordoni, Franco Calcagno, Marzia Calvano,

Giorgio Ricci, Maurizio Scardia, Paolo Sciascia, Sandrino Silvestri,

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