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SIGILLANTI

La superficie di un dente al microscopio elettronico appare ricca di discontinuit


soprattutto sui denti preposti alla masticazione, per tal motivo si pu usare un sigillante.
Il sigillante una resina e ne esistono di vario tipo infatti si distinguono in resine di prima,
seconda e terza generazione. Tali resine sono delle resine composite e soprattutto
quelle pi moderne sono caratterizzate da riempitivi, che hanno un ruolo estetico ma
anche meccanico. Le resine di pima generazione sono a base di cianocrilati, essi
reagiscono molto facilmente in presenza di acqua. Quelle di seconda e terza
generazione sono basate sulla BIS-GMA.

I sigillanti possono essere classificati in non riempiti, mediamente riempiti ed altamente


riempiti in base alla percentuale di riempitivo presente. Quando si mette un riempitivo in
una resina si vanno a modificare le propriet reologiche e sono la variazione di queste
propriet a definire la percentuale di riempitivo da aggiungere. I sigillanti possono essere
anche colorati in maniera da personalizzare le tonalit di bianco, in maniera tale da avere
un effetto cromatico simile a quello del dente. Possiamo trovare anche Sali di fluoro di
tipo organico o di tipo inorganico, questo fluoro che viene rilasciato va a contatto con la
superficie del dente sul quale posto e leffetto quello di far diventare lidrossiapatite
fluoroapatite rendendo la smalto pi resistente. Il sigillante bene che non si venisse
a consumare in quanto lutilizzo dello smalto prevede che necessario corrode prima un
po la superficie del dente.

Per andare ad inserire tali sigillanti si seleziona il dente da sigillare e lo si isola. Si lava
la superficie e si fa una mordenzatura (faccio passare in soluzione la fase minerale dello
smalto, quindi rendo rugosa la superficie per far attecchire meglio il sigillante!!!
Attenzione a non arrivare alla dentina con la mordenzatura!!! Se ci fosse la dentina
scoperta si vanno a mettere degli adesivi prima di mettere il sigillante vero e proprio) con
acido fosforico e acido citrico, si asciuga tutto e si procede allapplicazione del sigillante
vero e proprio che si spennella sulla superficie in maniera tale da non creare bolle. Si fa
polimerizzare il sigillante e la procedura finita.
Lefficacia del sigillante determinata dalla corretta applicazione del sigillante quindi dal
modo in cui viene applicato.
Quando si forma il tartaro sulla gengiva si ha una infiammazione di questultima con
conseguente riassorbimento osseo con conseguente perdita dentale. Per agire su
questo aspetto si possono usare delle membrane/biovetri/idrossiapatiti e calciofosfati.

Le membrane sono costruite con politetafluoroetilene espanso, viene usato per


proteggere la parte sotto l gengiva ma poich non biodegradabile deve essere
eliminato successivamente.
La porosit un problema in quanto i batteri possono passare, mentre le cellule come i
macrofagi non riescono a passare in quanto troppo grossi quindi non vengono eliminati.
Per tal motivo il gorotex stato sostituito da altri materiali, in maniera tale da andare ad
avere delle membrane biodegradabili.
In alcuni casi io voglio anche aiutare la ricostruzione dellosso e per far ci si vanno ad
utilizzare dei materiali bioattivi, in particolare viene utilizzata lidrossiapatite o un biovetro.

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