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Gilberto Bettinelli
Paola Russomando
Gilberto Bettinelli
Paola Russomando
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PROGETTO “NON UNO DI MENO”
Provincia di Milano – Settore istruzione
Centro COME – Cooperativa Farsi Prossimo
Gruppo di progetto
Progettazione e
supervisione Graziella Favaro (Centro COME)
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PRESENTAZIONE
Questo testo presenta in modo chiaro e in una forma agile di stile colloquiale i temi che
caratterizzano la vita in Italia a chi vuol diventare cittadino. E’ dedicato ai giovani stranieri nel
nostro Paese e nel nostro sistema scolastico, nati altrove, migranti con i loro genitori o ricongiunti
alle famiglie, oppure nati in Italia e in buona parte cresciuti all’interno della cultura d’accoglienza,
che fino alla maggiore età si trovano giuridicamente collocati fuori dalla cittadinanza italiana.
La loro esperienza di crescita con i coetanei italiani, sia essa recente o di lunga data,
malgrado le difficoltà che spesso la connota, crea aspettative e riferimenti analoghi a quelli dei
compagni e, nella maggior parte dei casi, un forte desiderio di autorealizzazione e di integrazione
alla pari.
Occorre perciò offrire loro, oltre agli strumenti per la padronanza linguistica, l’informazione
necessaria a renderli pienamente consapevoli delle regole scritte o interiorizzate nel contesto di
accoglienza. Essere italiani con cognomi diversi e colori differenti è un fenomeno in crescita, oggi
e nel prossimo futuro, e la cittadinanza, di diritto o raggiunta, significa anzitutto conoscenza e
condivisione di un orizzonte comune anche se plurale.
Da cinque anni l’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano, insieme al Centro
Come della Cooperativa Farsi Prossimo, si è impegnato con il progetto “Non Uno di Meno” a
promuovere e sostenere i percorsi di integrazione delle ragazze e dei ragazzi stranieri nella scuola
superiore, attraverso interventi mirati di accompagnamento, per assicurare a tutti gli studenti una
piena scolarizzazione e pari opportunità di crescita individuale.
Un’azione importante e cruciale ai fini dell’integrazione e della convivenza civile, inserita
nella prospettiva più ampia di una scuola attenta ai cambiamenti ed alla promozione dei percorsi di
cittadinanza consapevole per costruire un futuro di convivenza pacifica, dove diritti e doveri siano
equamente condivisi.
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ANCH’IO CANTO L’ITALIA
Presentazione
Graziella Favaro
Futuri cittadini
Come Fatima un numero crescente di cittadini stranieri presenti da tempo in
Italia si trova oggi nelle condizioni di poter richiedere la cittadinanza italiana.
In particolare sta aumentando di anno in anno il numero di coloro che sono
nati nel nostro Paese i quali, in possesso dei requisiti necessari (residenza
ininterrotta dal momento della nascita al compimento del diciottesimo anno di
età), possono presentare la richiesta di cittadinanza tra i 18 e i 19 anni (legge
n°91 /1992).
In questo delicato momento di scelta e di “nuova appartenenza”, gli elementi
che sono all’attenzione, sia di chi richiede la cittadinanza, sia degli uffici
preposti, sono soprattutto di natura burocratica e amministrativa e riguardano
essenzialmente il possesso dei requisiti formali e delle condizioni indicate nella
legge. Poca attenzione viene invece data agli aspetti simbolici della decisione,
ai temi dell’appartenenza e della partecipazione, ai significati più profondi e
pregnanti della cittadinanza attiva e responsabile.
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Diventare cittadini italiani significa invece, non solo far parte di un Paese e di
una comunità, ma anche sentirsi parte di essa, della sua storia e del suo
presente.
Il testo PASSAPORTO PER L’ITALIA, realizzato nell’ambito del progetto “Non
uno di meno”, si rivolge in maniera particolare ai futuri cittadini per
accompagnarli nel momento cruciale del progetto e delle scelte.
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Italiani per scelta
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Essi riguardano:
- le regole e le consuetudini della vita civile;
- la vita sociale, il volontariato e l’associazionismo;
- l’ambiente e il rispetto della natura;
- il patrimonio culturale e artistico;
- le feste, i luoghi e le tradizioni;
- il futuro e l’Italia che verrà.
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INDICE
3. Cittadinanza e Costituzione
• Dentro la Costituzione
• Principi fondamentali
• Diritti
• Doveri
• L’ordinamento dello stato
4. La vita politica
• Votare
• Le regioni
• Le province
• I comuni
5. Simboli e immagini
• Gli stemmi delle città
• Simboli ufficiali dell’Italia
• Immagini rappresentative
• Pizza, mandolino e spaghetti?
• Luoghi comuni e stereotipi
7. Vita civile
• Regole e consuetudini
• Quando non si rispettano le regole
• Le norme della strada
• Norme di convivenza
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8. Vita sociale
• Far parte di un’associazione sportiva
• Altre associazioni
• Fare volontariato
• La protezione civile
• Volontari un po’ speciali
• Il servizio civile nazionale
9. Gli ambienti
• Il territorio
• La distribuzione della popolazione
• Le trasformazioni del territorio
• Luoghi da proteggere
• Le nuove “buone abitudini”
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1 DIVENTARE CITTADINI ITALIANI
Cittadini italiani si nasce, vale a dire che è cittadino italiano chi ha un genitore
italiano, in questo caso si ha la cittadinanza per filiazione. Ma cittadini italiani si
può anche diventare. L’acquisizione della cittadinanza è automatica in alcuni
casi, ad esempio i minori di 18 anni che sono stati regolarmente adottati da
italiani; oppure i figli di genitori ignoti trovati abbandonati sul territorio
italiano; o ancora i figli nati su territorio italiano da genitori apolidi, cioè senza
nessuna cittadinanza.
Ma si può anche acquisire la cittadinanza in altri numerosi casi previsti dalla
legge. Alcune persone la possono ottenere solamente facendo una
dichiarazione di volontà, altre invece, come vedremo, debbono presentare una
domanda. Ad esempio, il nostro amico Kevin non deve fare alcuna richiesta ma
basta che dichiari di voler diventare cittadino italiano perché la legge prevede
che “Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza
interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino italiano
se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla
suddetta data”. Kevin deve quindi esprimere la sua dichiarazione entro un
anno dal giorno in cui compie 18 anni.
Devi sapere
→ Le regole sulla cittadinanza
sono contenute nella Legge
- Nella tua vita finora hai avuto qualche n. 9 del 5 febbraio 1992 e in
problema per il fatto di non avere la
alcune norme successive.
Dichiarocittadinanza
di voler diventare
italianacittadino
? italia
Puoi trovare informazioni
- Sei interessato a diventare cittadino
dettagliate andando sul sito
italiano ? Per quale ragione ?
internet del Ministero
dell’Interno: www.interni.it
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Oltre alle persone che si trovano nella stessa situazione di Kevin, diventano
cittadini italiani, solamente facendo una dichiarazione, anche gli stranieri il cui
padre o la madre o uno “degli ascendenti in linea retta di secondo grado”
(quindi almeno un/a nonno/a) sono stati cittadini italiani. In questo caso essi
devono risiedere legalmente sul territorio italiano da almeno due anni al
momento in cui raggiungono la maggiore età. Questa regola interessa i
moltissimi cittadini stranieri discendenti da italiani emigrati nel passato
all’estero, in Sud e Nord America, in Australia, in paesi europei. E’ la situazione
di Lucia Teruggi Jmenez che ha 18 anni, è arrivata in Italia all’età di 12 anni, è
attualmente cittadina argentina ma sa che un nonno di parte paterna era un
cittadino italiano emigrato in Argentina ottant’anni fa e ha raccolto la
documentazione che lo dimostra.
Ma dove si deve
andare per fare la
dichiarazione di
volontà ?
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Chiedere la cittadinanza
Cominciano a essere molti i ragazzi, con genitori stranieri, che sono nati in
Italia e quindi nella condizione di dichiarare la volontà di diventare cittadini
italiani. Ma ci sono alcuni problemi. Infatti la legge prevede che essi debbano
risiedere legalmente in Italia, con un permesso regolare di soggiorno, fin dalla
nascita e senza interruzioni, cioè non debbano aver avuto la propria residenza
all’estero neanche per breve tempo. Purtroppo alcuni ragazzi sono nati in Italia
ma magari poi sono tornati all’estero, oppure la loro famiglia non ha avuto il
permesso di soggiorno cioè non è stata in regola per qualche tempo. Essi non
possono allora acquisire la cittadinanza solamente con la dichiarazione, ma possono
presentare una domanda di cittadinanza se hanno alcuni requisiti.
Devi sapere
→ Adesso che conosci le norme, leggi le
La legge del 1992, e le presentazioni di queste persone e metti una
modifiche successive, indicano crocetta nella casella che indica la procedura per
i casi in cui è possibile avere la cittadinanza.
presentare domanda di
cittadinanza. Eccone alcuni; gli Daniel: 18 anni; nato in Italia da genitori peruviani;
altri li trovi al sito internet del rimasto sempre regolarmente in Italia.
Ministero degli Interni. Possono
fare domanda persone: Nagwa: egiziana; in Italia regolarmente da 13 anni
per ricongiungimento con il marito.
- sposate con un/a
cittadino/a italiano/a;
Roman: viene dalla Romania; residente in Italia da
- residenti legalmente in
8 anni.
Italia da oltre dieci anni;
per i cittadini di uno Vladimir: 7 anni, viene dall’Ucraina; adottato da una
Stato dell’Unione coppia italiana.
Europea (vedi quali
sono a pag. 81) bastano Ke: tailandese; coniugata da 4 anni con un italiano.
quattro anni di residenza
legale;
- apolidi, cioè senza Cittadinanza Dichiarazione Domanda di
alcuna cittadinanza, o automatica di volontà cittadinanza
rifugiati residenti Daniel
legalmente da almeno Nagwua
dieci anni; Roman
- maggiorenni, figli o
La domanda Vladimir
nipoti di cittadini Ke
italiani, residenti in
Italia da almeno 3 anni.
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La domanda
Io e la mia famiglia siamo in Italia
da oltre 11 anni. Adesso so che
possiamo presentare la
domanda per avere la
cittadinanza. Concretamente che
cosa dobbiamo fare ?
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…finalmente cittadino italiano
“Sono nato in Albania e sono arrivato in Italia ormai 15 anni fa. I miei figli sono
nati qui e qui sarà la nostra vita. Due anni fa ho fatto domanda per la
cittadinanza che è stata accolta in tempi abbastanza rapidi, in meno di un
anno. Una mattina ho ricevuto una busta dalla Prefettura di Ancona, nella cui
provincia risiedo, con il Decreto del Presidente della Repubblica che mi
concedeva la cittadinanza italiana. Mi sono sentito davvero emozionato! Dopo
tanti anni e tante file per rinnovare i permessi di soggiorno... tutto questo è
finito. Io e la mia famiglia ora siamo italiani. Nella lettera di accompagnamento
mi si diceva che avevo tempo 6 mesi per presentarmi al comune di residenza
con due testimoni per prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
La legge dice che dal giorno seguente il giuramento si diventa cittadini italiani
a tutti gli effetti”.
Il giuramento di fedeltà
alla Repubblica di solito
viene pronunciato davanti
al Sindaco del Comune di
residenza, o a un suo
delegato. Nel locale c’è la
bandiera della Repubblica
e il testo della Costituzione
Italiana.
Parole da ricordare
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Che cosa significa essere cittadini italiani
L’Italia è uno dei paesi fondatori della attuale Unione Europea. Sui
passaporti di tutti gli stati che ne fanno parte compare la stessa scritta.
Possedendo la cittadinanza italiana, il cittadino può muoversi e
soggiornare liberamente negli Stati dell’Unione. Per fare ciò non è
necessario il passaporto ma basta la carta d’identità. Inoltre, se si trova
in un paese fuori dall’Unione in cui non vi è né l’ambasciata né il
consolato italiano, il cittadino può rivolgersi a una rappresentanza di
qualsiasi paese europeo in caso di necessità.
Bene, hai detto una cosa giusta ed errata allo stesso tempo. Infatti l’Italia
come territorio geografico, con la sua forma a stivale, c’era anche prima e, da
centinaia di anni, veniva chiamata con quel nome. Ma prima del 1861 era
divisa in piccoli stati: in quell’anno nasce lo Stato Italiano unitario e
indipendente. Nei secoli precedenti, sull’Italia divisa avevano avuto potere, di
volta in volta, altri paesi europei: Spagna, Francia e Austria. L’Unità d’Italia si
raggiunge dopo guerre, rivolte e
insurrezioni al nord contro l’Impero
d’Austria, che nella prima metà del
secolo XIX, occupava il Regno
Lombardo Veneto, al sud contro i
Borboni, casa reale che governava il
Regno delle due Sicilie.
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Risorgimento significa rinascita, “rialzarsi” di nuovo dopo un periodo negativo.
E’ stato un periodo di 30/40 anni durante il quale si sono attuati diversi
tentativi di affermare le idee di libertà che circolavano in tutta Europa, diffuse
in Italia da Giuseppe Mazzini. Dal Piemonte i Savoia, grazie all’opera del primo
ministro Cavour, appoggiavano le rivolte che scoppiavano in tutta Italia, come
le famose “Cinque giornate” di Milano quando dal 18 al 22 marzo 1848 tutto il
popolo di Milano si ribellò e cacciò l’esercito austriaco. Giuseppe Garibaldi,
sbarcando con i suoi mille uomini in Sicilia, contribuì alla caduta del Regno
delle due Sicilie governato dai Borboni.
No, non tutti. In generale ha partecipato la parte più istruita della popolazione,
che era una minoranza. Inoltre i combattenti per l’indipendenza erano divisi fra
coloro che volevano una Monarchia e quelli che volevano una Repubblica. Alla
fine il Regno di Sardegna ha guidato la lotta contro gli Austriaci e ha vinto. Il
suo re, Vittorio Emanuele II, è diventato il primo re dell’Italia unita.
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Il Regno d’Italia
Nei primi decenni dopo l’Unità l’Italia era molto povera; la stragrande
maggioranza della popolazione abitava nelle campagne e viveva di agricoltura.
Era un paese arretrato rispetto ai grandi stati europei. La maggior parte della
gente era analfabeta, non sapeva leggere e scrivere e, soprattutto, non
parlava italiano ma uno dei numerosi dialetti, fra di loro spesso incomprensibili.
Il sistema politico era una monarchia costituzionale, vale a dire che c’era una
costituzione, chiamata Statuto, secondo cui il re nominava il governo e i
ministri, ma le leggi erano decise dal Parlamento. Esso era costituito dal
Senato, i cui membri erano anch’essi nominati dal Re, e dalla Camera dei
Deputati che invece era eletta dai cittadini che avevano diritto di votare.
Tuttavia questi elettori erano solo i maschi adulti alfabetizzati e benestanti.
La maggior parte del popolo non aveva questo diritto.
Con il tempo ci fu uno sviluppo economico. Nelle regioni del Nord Italia si
svilupparono numerose industrie ma ciò non avvenne nell’Italia Meridionale, e
ancora oggi, anche se in misura diversa, c’è il problema del Sud Italia. La
povertà dell’Italia ha spinto milioni di persone a emigrare all’estero: l’Italia è
stata un paese di emigrazione fino al 1970. Oggi, secondo alcune statistiche,
nel mondo ci sono 60 milioni di persone che discendono da italiani emigrati!
Con lo sviluppo economico migliorarono anche le condizioni della gente e
aumentò il numero degli alfabetizzati. Furono fondati partiti politici popolari,
cattolici e socialisti, che riuscirono a far estendere il diritto di voto a tutti i
maschi adulti e a migliorare le condizioni di vita di contadini e operai. Questo
non avvenne pacificamente ma grazie a lotte, scioperi e conflitti sociali.
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Il fascismo
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Adunata fascista: tutti in camicia nera Partigiani nella lotta di Resistenza
La Repubblica
Nel 1946 ci fu il referendum: tutti gli italiani maggiorenni, per la prima volta
nella storia anche le donne, andarono a votare per decidere se mantenere la
monarchia o instaurare la repubblica. La maggioranza scelse la repubblica e
così l’ultimo re, Umberto II, se ne andò dall’Italia. Con la Repubblica nacque
una vera democrazia, come vedremo in uno dei capitoli del libro.
Dalla nascita della Repubblica, c’è stato un grande sviluppo economico, sociale
e culturale: l’Italia è diventata un paese industriale e avanzato; la maggior
parte degli italiani non vive in povertà, anche se essa non è scomparsa; tutti
vanno a scuola e non ci sono più analfabeti. Certo ci sono ancora molti
problemi fra i quali:
- lo sviluppo economico delle regioni meridionali è ancora debole rispetto al
resto d’Italia;
- ci sono grandi organizzazioni criminali –la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta-
che in certe zone del Sud sono molto potenti;
- l’uso del nostro territorio. La ricchezza ha consentito una vita migliore e sono
state costruite case, luoghi di lavoro e strade che però hanno distrutto
l’ambiente e, spesso, anche posti molto belli.
→ Ecco tre feste civili della Repubblica. Collegale alle loro spiegazioni.
Prima dell’Unità
L’Italia ha una storia molto antica che forse già conosci. In quasi ogni luogo si
trovano testimonianze del suo lungo passato: chiese ed edifici antichi, castelli,
monumenti quasi intatti o in rovina, pitture e sculture…
Sul territorio italiano sono sorte diverse civiltà e sono arrivati popoli diversi
che, con il tempo, si sono mischiati con la gente che c’era prima. Il popolo
italiano di oggi è il risultato di questa lunga storia. Pensa che Roma, l’attuale
capitale d’Italia, ha quasi tremila anni di storia perché, secondo la tradizione, è
stata fondata nel 757 prima di Cristo. Non possiamo riassumere una storia così
lunga in poche pagine ! Ma tu puoi imparare molto guardandoti attorno.
→ Ecco, in ordine cronologico, costruzioni di diversi periodi della storia italiana.
Collegale alle didascalie.
→ Vai in giro per il paese o la città dove abiti, o nella città più vicina, guarda gli
edifici storici, di solito c’è un cartello che dà qualche informazione. Leggi e poi
scrivi su di un foglio: di che edificio si tratta ? Come si chiama ? A che cosa
serviva ? In quale anno o secolo è stato costruito ? Chi l’ha costruito ?
Parole da sapere
Costituzione Dittatura Fascismo Indipendenza Monarchia
Referendum Repubblica Resistenza Risorgimento Statuto
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3.CITTADINANZA E COSTITUZIONE
→ Certamente hai già sentito
parlare della Costituzione; anche in
questo libro ci riferiamo ad essa
molte volte. Allora, con i tuoi
compagni, prova a mettere insieme
ciò che già sapete:
o Che cos’è
o Storia e origini
o Che cosa contiene.
Già sai che il 2 giugno 1946, dopo la fine della seconda guerra mondiale, ci fu il
referendum istituzionale: gli italiani decisero di mandare via il re e di instaurare la
Repubblica. In quelle elezioni, i cittadini votarono anche i propri rappresentanti
all’Assemblea Costituente. Infatti era necessario decidere in che modo ordinare lo
Stato. L’Assemblea Costituente, formata dai deputati di differenti partiti politici, lavorò
oltre un anno per scrivere la Costituzione, la legge fondamentale della Repubblica.
Essa entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
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L’Assemblea Costituente
Dentro la Costituzione
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle
forme e nei limiti della Costituzione.
Nella democrazia i
Devi sapere rappresentanti
eletti dal popolo
Democrazia è una parola di fanno le leggi.
origine greca che significa Quando non sono
governo (kratia) del popolo d’accordo fra di
(demos). loro, decidono a
Nei moderni stati democratici, maggioranza. Allora
che hanno milioni di cittadini, il il principio
popolo non decide direttamente fondamentale della
ciò che interessa il paese ma democrazia è la
elegge dei rappresentanti con legge della
questo scopo. Le elezioni maggioranza!
avvengono periodicamente, di
solito ogni quattro o cinque anni.
Perciò si parla di democrazia
rappresentativa.
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Sì, il principio della maggioranza è importante ma non è tutto. Infatti la
maggioranza potrebbe decidere anche cose dannose o pericolose per la
minoranza. Potrebbe magari vietare di praticare una religione seguita da pochi,
e questo non sarebbe giusto. La maggioranza non può fare tutto ciò che vuole.
Per questo motivo la Costituzione stabilisce delle regole generali che tutti
debbono rispettare.
Principi fondamentali
Parte II
Ordinamento della Repubblica
Parte I
Diritti e doveri dei cittadini Il Parlamento
Il Presidente della Repubblica
Rapporti civili COSTITUZIONE Il Governo
Rapporti etico-sociali La Magistratura
Rapporti economici Le Regioni, le Province, i
Rapporti politici Comuni
Garanzie costituzionali
I principi fondamentali
Assemblea Costituente
dovere
diritto
ordinamento
referendum
sovranità
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Diritti ….
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… Doveri
I cittadini non hanno solamente dei diritti da far valere ma devono anche
rispettare dei doveri. Infatti un paese non può funzionare e progredire se
ognuno fa solamente ciò che vuole, se chiede il rispetto dei propri diritti senza
assumersi delle responsabilità. La Costituzione cita chiaramente alcuni doveri:
essere fedeli alla Repubblica e osservare, cioè seguire, la sua
Costituzione e le altre leggi;
pagare le imposte e le tasse che servono per far funzionare lo Stato e i
servizi pubblici come la sanità, il sistema scolastico, l’esercito ecc.;
partecipare alle votazioni per eleggere i rappresentanti al Parlamento;
mantenere ed educare i figli;
difendere l’Italia in caso di guerra, anche andando a prestare il servizio
militare.
→ In un testo della Costituzione cerca gli articoli che riguardano i diritti e i
doveri che hai letto in queste pagine.
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Non basta fare le leggi, occorre anche Il Governo esercita il potere esecutivo.
metterle in pratica. Ad esempio non Il Governo è costituito dai ministri che
basta stabilire per legge che tutti i formano il Consiglio dei ministri. A capo
cittadini hanno diritto alla salute. c’è il Presidente del Consiglio. Il
Bisogna anche costruire gli ambulatori Governo mette in pratica le leggi ma
e gli ospedali, assumere i medici e gli anche può proporre leggi e decreti al
infermieri. Chi applica le leggi? Parlamento.
La magistratura
esercita il potere
Non tutti rispettano le leggi.
giudiziario: sono i
Occorre punire le persone
giudici che fanno le
che commettono reati, ad
indagini e i processi
esempio coloro che uccidono
nei tribunali. Per
o rubano. Chi decide se
diventare giudice
una persona è colpevole
bisogna studiare e
di qualcosa e deve essere
superare dei
punita?
concorsi.
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4. LA VITA POLITICA
Ma perché ci sono
tanti partiti ?
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Votare
A. B. C.
Ogni cittadino riceve a Il giorno delle Il Presidente consegna
casa una tessera elezioni, l’elettore all’elettore le schede
elettorale dove ci sono va al seggio con elettorali: ci sono i
scritti i dati personali, il la propria tessera simboli dei partiti e
numero del seggio elettorale e un anche i nomi dei
elettorale dove deve documento di canditati o il posto per
andare a votare e la identità che deve scrivere il nome di un
via dove si trova. La presentare al candidato. L’elettore va
tessera elettorale vale Presidente del nella cabina e, in
per molte elezioni. seggio. segreto, fa la sua scelta.
D.
L’elettore mette le schede chiuse nell’urna
elettorale. Il Presidente riconsegna
all’elettore il documento d’identità e la
tessera timbrata che dimostra che il
cittadino ha partecipato alle lezioni.
→ Ora collega i diversi
momenti del processo
elettorale alle immagini.
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E poi che Alla fine gli scrutatori di tutti i seggi d’Italia
succede ? contano i voti ricevuti da ogni partito e dai
candidati. Sulla base dei voti vengono eletti i
deputati e i senatori del Parlamento della
Repubblica.
Devi sapere
Le Regioni
→ Scrivi una sola parola per dire
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Le regioni
I cittadini
ogni cinque anni
Ogni regione ha la sua
eleggono bandiera. Ecco quella
della Lombardia.
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Le province
I comuni
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L’amministrazione comunale si occupa di molte cose:
- polizia locale
- strade comunali
- parchi, campi sportivi e di gioco
- anagrafe dove si richiedono i documenti come la carta d’identità;
- scuole dell’obbligo
- servizi sociali come gli asili nido …
.. e molto altro ancora.
Anche il sistema di governo del Comune è simile a quelli precedenti, ma non
viene eletto un Presidente bensì il Sindaco.
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5. SIMBOLI E IMMAGINI
In effetti tutti noi abbiamo provato che ci sono fotografie, oggetti, monumenti,
personaggi che ci fanno pensare immediatamente a un luogo, a un ambiente
conosciuto, a un popolo, a una festa particolare, a una religione, a un paese, a
uno stato…………
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Le fotografie che vediamo nella pagina
precedente sono conosciute e abbastanza
diffuse nel mondo. Possiamo dire che queste
immagini diventano “simboli” di un certo paese e
della sua gente proprio perché conosciute da
molti. Ogni paese ha le sue immagini simboliche,
che sono appunto legate a caratteristiche
ambientali, storiche o anche ad aspetti della
cultura, dell’arte e delle tradizioni, cioè del
folklore. Ci sono poi simboli ufficiali che uno Stato
sceglie: essi possono rappresentare le sue
caratteristiche, la sua storia, le tradizioni e i
valori del popolo ecc.
→ Anche i comuni italiani hanno stemmi con una storia antica. Scrivi il nome della
città sotto lo stemma corrispondente: Firenze, Milano,Torino, Venezia, Roma.
Per esempio nello stemma di Venezia c’è il leone che rappresenta San Marco, il patrono della
città.
→ Cerca in Internet il significato degli altri stemmi e magari quello del tuo Comune.
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I simboli ufficiali dell’Italia
Come tutti gli Stati, l’Italia ha dei simboli che sono definiti nella Costituzione:
la bandiera tricolore,l’emblema della Repubblica e l’Inno nazionale.
Come tutti gli Stati, anche l’Italia ha un inno nazionale. Sicuramente hai
sentito “Fratelli d’Italia” in qualche occasione, magari all’inizio di una partita di
calcio o di un’altra manifestazione sportiva. Le parole dell’inno furono scritte da
Goffredo Mameli e la musica fu composta da Novaro durante il periodo del
Risorgimento. Era un inno repubblicano e, benché a molti piacesse, durante la
monarchia non era cantato. E’ diventato di fatto l’inno nazionale della
Repubblica Italiana nel 1946 anche se non è scritto in nessuna legge. Puoi
trovare il testo e ascoltarlo cercando in www.wikipedia.it.
Devi sapere…
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Immagini rappresentative dell’Italia.
→ Guarda queste immagini. Le hai già viste? Scrivi a quale ambito appartiene il
soggetto raffigurato:
→Segna quelli che ti sembrano più rappresentativi dell’Italia. Se vuoi scrivi altri
personaggi, eventi, oggetti, monumenti, paesaggi che secondo te rappresentano
l’Italia.
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Pizza, mandolino e spaghetti ?
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Luoghi comuni e stereotipi
E’ vero, hai ragione. Quando molte persone hanno, su una certa cosa, la stessa
opinione, che però non corrisponde alla realtà, diciamo che quella opinione è
un “luogo comune” o anche uno “stereotipo”. Le immagini degli spaghetti e del
mandolino attribuite all’Italia possono far nascere luoghi comuni, se sono
l’unico modo di pensare all’Italia. Però possiamo usare luoghi comuni anche
quando pronunciamo frasi come queste
→ conosci immagini che danno rappresentazioni troppo semplificate della realtà del
paese d’origine della tua famiglia? Puoi descriverle? Quale idea suggeriscono?
………………………………………………………………………………………………………………………………………..
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40
6. LINGUA E LINGUE D’ITALIA
Hai mai sentito frasi e parole come queste ?
Sapere qualche parola in dialetto può aiutare a sentirsi parte di una comunità e
a farsi accettare.
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Le origini dell’italiano
Da dove arrivano
tutti questi dialetti e
l’italiano ?
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Cambiamenti e varietà dell’italiano
→ Questo è l’inizio della Divina Commedia. Prova a scrivere quello che capisci e poi
confrontalo con la “traduzione” in italiano moderno, scritta sotto. Hai capito tutto ?
“A metà della vita, mi sono trovato in una foresta buia perché mi ero perso, avevo perso la strada giusta.”
Ancora oggi possiamo capire l’italiano antico ma la lingua è una cosa viva e
cambia continuamente: la gente si sposta, arrivano popoli e persone che
parlano diversamente, si inventano nuovi oggetti e nascono nuove idee. Le
lingue si trasformano. Soprattutto nel lessico, cioè nel vocabolario, troviamo
molti termini che l’italiano ha preso da altre lingue. Oggi si usano parole
dell’inglese ma anche parole che sembrano italianissime in realtà derivano da
altre lingue.
E’ cambiato l’italiano parlato comunemente ed è cambiata
anche la lingua letteraria, quella usata dagli scrittori.
Sono molti i romanzieri, i poeti, i letterati che hanno
contribuito allo sviluppo dell’italiano. Fra essi ricordiamo
Alessandro Manzoni, un milanese che nel secolo 19°
scrisse un romanzo molto importante, I promessi sposi.
L’italiano di oggi non è tutto uguale. Abbiamo visto che si
usano ancora i dialetti. Ma ci sono anche diversi modi di parlare in italiano.
Nella vita di tutti i giorni si usa una lingua informale e colloquiale; altre volte
invece è necessario un linguaggio più istruito, specialistico e preciso,
soprattutto quando scriviamo.
→ Collega le frasi espresse nel linguaggio specialistico con quelle espresse nel
linguaggio informale e colloquiale.
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Chi parla oggi italiano ?
→ Conosci altre espressioni italiane usate in giro per il mondo ? Prova a cercarle con i
tuoi compagni e scrivile.
L’italiano però è anche lingua di cultura. In ogni paese del mondo ci sono
persone che si interessano di arte, artisti e studiosi di musica, amanti della
cultura italiana che studiano l’italiano proprio per comprendere la grande
tradizione artistica del nostro paese.
→ Cerca il significato di
quelle annotazioni in un
vocabolario
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Minoranze culturali e linguistiche
L’articolo 6 della Costituzione dice che “la Repubblica tutela con apposite
norme le minoranze linguistiche”. Lo stato protegge le differenze linguistiche
perché sono una ricchezza culturale e anche perché ogni persona ha il diritto di
mantenere la propria lingua materna. L’importante è che tutti conoscano anche
l’italiano. Nel 1999 è stata approvata una legge che riconosce le lingue delle
seguenti minoranze: albanese, catalana, germanica, greca, slovena e croata,
francese, franco-provenzale, friulana, ladina, occitana, sarda.
Ma perché ci sono
così tante minoranze
linguistiche in Italia ?
Innanzitutto dobbiamo dire che in quasi tutti gli stati del mondo ci sono
minoranze linguistiche, ma anche culturali e religiose. Le minoranze italiane
hanno storie e caratteristiche particolari Quelle indicate dalla legge sono
presenti in Italia da lungo tempo, a volte da secoli.
45
Minoranze linguistiche antiche
Gli arbëreshe
Sono i discendenti di antichi immigrati in Italia, provenienti
dall’Albania. Sono arrivati in Italia a gruppi fra il 15° e il 17°
secolo fuggendo dai Turchi che avevano occupato la loro
terra. Oggi sono circa centomila. Sono di religione cattolica
ma molti di loro sono di rito orientale e le loro celebrazioni
sono un po’ diverse da quelle tradizionali cattoliche. Hanno
vissuto per tanto tempo in villaggi quasi isolati e hanno perciò
mantenuto usi e costumi. Ma ora anche la lingua arbëreshe,
che è un po’ diversa dalla lingua parlata in Albania oggi,
rischia di sparire. Le comunità cercano di difenderla usandola
Matrimonio tradizionale arbëreshe in riviste e radio e facendo corsi nelle scuole.
Tedeschi e sloveni
Se vai in provincia di Bolzano troverai
indicazioni e documenti ufficiali (patenti, carte
d’identità, certificati ecc.) bilingui, scritti in
italiano e tedesco, in qualche zona anche in ladino.
La provincia di Bolzano è detta in italiano Alto
Adige, in tedesco invece Süd Tirol. Anche in Alto
Adige, quindi, c’è il bilinguismo. Così come c’è il
bilinguismo in alcuni comuni della regione Friuli
Venezia Giulia dove la gente parla sloveno. La
storia di queste minoranze è differente dalle altre.
Infatti i territori abitati da sudtirolesi e sloveni
fanno parte dell’Italia dalla fine della prima guerra
mondiale nel 1918. Durante il periodo fascista tutte
le minoranze linguistiche, in particolare quelle Scritte bilingue in italiano e sloveno
slovena e tedesca, sono state perseguitate: sono
state chiuse le loro scuole ed era proibito perfino
usare quelle lingue per pregare in chiesa.
46
7. VITA CIVILE
REGOLE E CONSUETUDINI
→ Ecco una serie di comportamenti. Segna con una crocetta se hanno a che fare
con norme di legge o con “consuetudini civili” o con entrambe.
47
Quando non si rispettano le regole
Devi sapere…
La patente a punti
Per condurre autovetture e moto di una certa cilindrata è necessario avere la patente di guida. Il
Codice della Strada, cioè la legge che regola i comportamenti da tenere durante la circolazione
stradale, stabilisce che in caso di infrazione vengano tolti punti in base alla sua gravità. I punti a
disposizione sono venti, esauriti i quali avviene il ritiro della patente.
Parole da sapere
48
Le norme della strada
Devi sapere …
a) Nel Codice della Strada molti comportamenti pericolosi non sono presentati singolarmente,
ma sono compresi fra i comportamenti che creano danno. Per esempio l’art.140 dice: “Gli utenti
della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la
circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale...”
b) Per poter guidare un motorino di cilindrata non superiore a 50 cc occorre aver compiuto 14
anni e portare con sé il certificato di circolazione e il proprio documento di identità. Per guidare
un motociclo di cilindrata fino a 125 cc bisogna avere 16 anni; 18 anni invece con una moto di
cilindrata massima 350 cc.
49
Non sostare
Nelle fotografie vedi delle autovetture poste in divieto di sosta che il Codice
della Strada sanziona con una multa o, in certi casi, con la rimozione forzata
del mezzo.
1 2 3
4 5
50
Norme di convivenza
Il fumo
Uffa! Non
Finalmente posso
mi fumo una Capisco, ma se tu fumi
Ti dispiace fumare è come se fumassi
bella se apro la neanche
sigaretta! anch’io. E io ho
finestra ? in casa smesso proprio perché
mia fa male!
51
I rumori
Ci sono rumori “inevitabili” quali ad esempio quelli prodotti dai lavori stradali
oppure dalle sirene delle autoambulanze o della polizia………….
Altri rumori invece sono causati da comportamenti scorretti.
Quando una persona per esempio sul treno parla a voce alta al cellulare
disturba chi gli sta intorno che invece vorrebbe leggere, riposare o lavorare.
Anche moto e motorini, che passano con lo scappamento aperto, danno molto
fastidio non solo durante le ore notturne, ma anche di giorno.
Fra le varie forme di inquinamento ormai, soprattutto nelle grandi città e nei
luoghi affollati, c’è anche l’inquinamento acustico.
→ Fra quelli dell’elenco quali sono rumori inevitabili ? Scrivi sì oppure no.
- la musica ad alto volume in auto
- suono ripetuto del clacson senza motivo
- martello pneumatico per lavori sotto il manto stradale
- sega elettrica per la potatura degli alberi
- moto e motorini con lo scappamento aperto
- gruppi di persone che parlano e rumoreggiano in modo
sguaiato sul marciapiede e davanti a locali pubblici
nelle ore notturne
- il volume molto alto di tv, radio, hifi in casa
- lavori di ristrutturazione in appartamenti in orari consentiti
Devi sapere…
I comportamenti che causano rumori molesti sono “passibili di ammenda”, cioè possono
prevedere una multa. Il Codice civile, il Regolamento condominiale, il Codice della Strada
definiscono e indicano le norme da rispettare e la multa quando prevista.
52
8. VITA SOCIALE
Quando avrò il passaporto
diventerò un cittadino italiano “vero”
a tutti gli effetti?
Per la legge sarai italiano con tutti i diritti e i doveri di qualsiasi altro cittadino. Ma ciò
che conta davvero è avere e sviluppare rapporti sociali ampi e significativi con le
persone che abitano sul territorio, italiani e stranieri. Avere relazioni con gli altri aiuta
ad essere meglio informati su ciò che accade intorno a noi e a partecipare alla vita
sociale del luogo dove viviamo. Insomma le relazioni sociali arricchiscono e rendono
più bella la vita di ognuno. Ci sono molti modi di partecipare attivamente alla vita
sociale; ciascuno può scegliere a seconda del suo carattere o dei suoi interessi. Fra i
tanti modi eccone due:
- far parte di una associazione del tempo libero con altri ragazzi che hanno interessi
simili ai tuoi
- fare volontariato, cioè usare del tempo per occuparti dei bisogni degli altri
53
Far parte di un’associazione sportiva
In Italia ci sono moltissime associazioni sportive per persone che fanno uno
sport come dilettanti, cioè per passione e non come lavoro. Anche i dilettanti
devono allenarsi per migliorare le proprie capacità e per partecipare a gare fra
squadre amatoriali. I membri delle associazioni sportive possono utilizzare le
palestre e i campi che molti comuni mettono a disposizione. Ci sono
associazioni di tutti gli sport: pallacanestro, pallavolo, rugby, pattinaggio,
tennis, kickboxing, canottaggio, atletica leggera. Di solito è prevista una quota
d’iscrizione per contribuire alle spese dell’associazione. Ci sono anche gruppi
musicali di vario genere e si può partecipare alla banda del posto, quando c’è.
In internet ci sono siti che raggruppano le diverse associazioni.
Per esempio per quanto riguarda Milano e provincia guarda
info@associazioni.milano.it
Se ti piacciono i giochi in scatola come risiko, scacchi, majong, ecc. cerca sul
sito www.casadeigiochi.it o www.universitàdeglisportdellamente.it
Devi sapere….
→ Cerca in internet alcuni nomi
Le associazioni dilettantistiche
di associazioni sportive, culturali,
musicali, ecc. della zona dove abiti.
(sportive, culturali, ambientali, ecc)
sono “senza fini di lucro”, cioè non
hanno lo scopo di guadagnare soldi.
→ Fai parte di una associazione o ONLUS significa Organizzazione
Non Lucrativa di Utilità Sociale
gruppi organizzati?
ONG è un’Organizzazione Non
Governativa, cioè non dipende
dallo Stato
54
Due associazioni diverse : scout e wwoof
Gli SCOUT
La parola inglese scout vuol dire “esploratore”. Fa pensare a persone
che sanno affrontare da sole anche le situazioni più difficili. Come vedi
dalla foto gli scout portano una divisa. Se vuoi avere altre informazioni
cerca in www.Wikipedia.it
WWOOF
La sigla sta per World Wide Opportunities On Organic
Farms : un’organizzazione nata in Gran Bretagna e poi
diffusa nel mondo. WWOOF Italia è l’Organizzazione dei
Lavoratori Volontari nelle Fattorie Biologiche. Il suo scopo
è far conoscere uno stile di vita biologico, cioè più
rispettoso dell’ambiente naturale. WWOOF offre la
possibilità di viaggiare in modo economico perché i
partecipanti lavorano in cambio dell’ospitalità. Nomi,
indirizzi ed altre informazioni sono nel sito www.WWOOF.it
Parole da sapere
55
Quando frequentavo la scuola media,
al pomeriggio andavo al doposcuola
dove c’erano ragazzi e signore che
aiutavano me e altri compagni a fare i
compiti, gratuitamente.
In Italia una persona su cinque dedica gratuitamente un po’ del suo tempo agli
altri. Moltissimi volontari fanno parte di organizzazioni di persone che fanno
delle attività con uno scopo preciso. Ci sono organizzazioni in diversi campi:
ambientale, sociale, culturale, ecc. Altre persone invece fanno attività come
volontari senza aderire a gruppi particolari e in tempi limitati. Per esempio
aiutano i bambini a fare i compiti, passano del tempo con loro a giocare, fanno
compagnia ad un anziano, portano a spasso i cani di chi non può farlo, vanno a
far la spesa per un ammalato…. Un’attività molto utile per gli amanti della
lettura è inserire i libri in rete (e-book o libro elettronico) o registrare libri per i
non vedenti. Altre informazioni sul sito www.liberliber.it
Cerca sul sito www.Italia.gov.it di che cosa si occupano e inseriscile nella tabella:
→ Per quale motivo, secondo te, una persona sceglie di fare volontariato? Segna
con un numero da 1 a 4 quali sono per te i motivi principali:
56
La protezione civile
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è stato istituito in Italia nel 1992:
coordina circa 2500 associazioni di volontariato per un totale di oltre 1.300.000
volontari. Alcune di queste associazioni sono nazionali, altre sono locali, legate
cioè a una regione, a una provincia o a un comune. In caso di calamità naturali
(terremoti, alluvioni, frane, ecc.) molti volontari appartenenti alla Protezione
Civile sono pronti a intervenire rapidamente. Nel caso del terremoto in Abruzzo
si è mobilitato tutto il Servizio Nazionale che ha organizzato vari gruppi
specializzati per il soccorso: falegnami, elettricisti, ingegneri, medici, cuochi,
infermieri, ecc. Il sito della Protezione civile è www.protezionecivile.it
57
Volontari un po’ speciali
Ci sono volontari che svolgono attività negli ospedali: giocano con i bambini, li
assistono durante il pasto, ecc. Per svolgere alcune attività è necessaria però
una formazione specifica.
Per esempio volontari, come quelli
della fotografia, collaborano con i
dottori e gli infermieri per rallegrare i
pazienti. In questo caso è necessario
essere preparati e quindi seguire i corsi
di formazione previsti. Infatti la
motivazione personale e la buona
volontà non bastano da sole: occorre
avere abilità e nello stesso tempo non
creare ostacoli al lavoro dei medici e
degli infermieri. Se vuoi avere maggiori
informazioni sulla clown terapia guarda
il sito www.clownterapia.it
Gruppo di volontari clown prima del servizio
all’ospedale pediatrico di Roma
Il Servizio Civile Nazionale
I volontari in Servizio Civile hanno diritto a un rimborso per le spese che fanno
che corrisponde a una paga mensile. Consulta il sito www.serviziocivile.it
Devi sapere…
Ci sono sportelli regionali e
comunali, siti internet, opuscoli con
La Banca del Tempo è un’associazione per lo
i nomi delle organizzazioni e le
scambio gratuito del tempo. I soci in base alle loro
informazioni utili a chi vuole
competenze, mettono a disposizione qualche ora
impegnarsi come volontario. E’
del loro tempo per svariate attività: lezioni di
perciò possibile trovare l’attività più
adatta alla motivazione personale,
cucina, riparazioni nelle case, babysitteraggio,
alle capacità, agli interessi e al cura di piante ed animali, aiuto nei compiti
tempo disponibile di ciascuno. scolastici, ecc. I soci della Banca del Tempo hanno
età, condizioni sociali e culturali diverse. Guarda il
sito www.tempomat.it
58
9. GLI AMBIENTI
Il territorio
→ Ricordi il nome delle due catene montuose? Scrivi accanto alla descrizione il
nome corrispondente : Alpi – Appennini
Hai proprio ragione. Infatti avere a disposizione ambienti tanto belli e diversi in
uno spazio abbastanza piccolo permette di uscire dalla zona di residenza e di
raggiungere in poco tempo località montane, marittime, collinari. Le bellezze
naturali attirano molti turisti italiani e stranieri. Certamente però la presenza
delle montagne e la forma allungata rendono difficili le comunicazioni. Ci sono
regioni dove è molto difficile costruire le strade, le autostrade e le linee
ferroviarie. In queste regioni la vita diventa più dura e gli abitanti
abbandonano i centri abitati che perciò non si sviluppano.
59
La distribuzione della popolazione
L’Italia è il decimo paese europeo
per estensione, al contrario è uno
dei più densamente popolati: 195
abitanti per chilometro quadrato.
Ma ci sono zone dove il numero è
maggiore perché altre, come
quelle di montagna o di collina,
sono abbandonate. Anche in
Italia, come in molti altri paesi nel
mondo, le persone spesso
scelgono di andare a vivere nelle
città dove è più facile trovare
lavoro. Molte città italiane hanno
un’origine antica, ma nel tempo si
sono ingrandite e hanno formato
un’unica grande area urbanizzata.
I centri abitati più densamente
popolati sono nelle pianure e
lungo le coste dove le condizioni di
vita sono migliori.
- Collega il nome delle regioni meno popolate con i motivi dello spopolamento come
nell’esempio.
60
Le trasformazioni del territorio
1 2 3 4
Etna in eruzione Terremoto in Abruzzo Inquinamento coste M.Tirreno Costruzioni abusive
Quello che tu hai visto è proprio un esempio dello stretto rapporto fra l’uomo e
l’ambiente. In passato per andare sul versante opposto di una montagna era
necessario percorrere strade strette, ripide, in salita, fino a un passo o valico e
poi cominciare la discesa. Quanto tempo! Quanta fatica nella guida! Ora ci
sono comode strade per le automobili e per i camion. Per passare dall’altra
parte della montagna si attraversano larghe gallerie illuminate. Ma per
costruirle gli uomini hanno abbattuto gli alberi. Molte zone sono state
disboscate: così, soprattutto quando piove, in quelle zone aumenta il rischio di
frane che possono distruggere case o anche interi paesi. Naturalmente anche
gli animali, che vivevano nei boschi, sono in difficoltà. Spesso scendono verso
valle a cercare cibo; alcuni rischiano di scomparire come gli orsi e i lupi.
Parole da sapere
61
Luoghi da proteggere
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si trova in parte in Valle d’Aosta e in parte
in Piemonte. E’ il più antico Parco Nazionale italiano ed è un territorio molto
vasto e con alte montagne. Ci sono fitti boschi di larici e abeti, praterie, rocce,
ghiacciai e naturalmente tanti animali di varie specie. I parchi si possono
visitare, ma ci sono regole precise che “gli ospiti” devono rispettare. In Italia ci
sono 22 parchi nazionali che sono nati per difendere l’ambiente. Oltre ai parchi
nazionali ci sono parchi regionali e riserve naturali. Sono molte e diffuse su
tutto il territorio della penisola. Molto importanti sono anche i parchi marini che
servono a proteggere il mare e le coste. Trovi l’elenco nel sito www.parks.it
→ Conosci alcuni dei parchi dell’elenco? Cerca sulla carta in quale regione si trovano
Parco Nazionale del Circeo
Parco Nazionale dello Stelvio
Parco Nazionale del Gran Sasso
Parco Nazionale del Gargano
Parco Nazionale del Pollino
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
Parco Nazionale delle Cinque Terre
Riserva Naturale Marina delle isole Tremiti
Riserva Naturale Marina delle isole Egadi
- Conosci le aree protette della tua regione? Sul sito trovi le più vicine alla tua
casa
Devi sapere…
La conservazione del patrimonio naturale non è l’unico obiettivo dei Parchi Nazionali. Essi
molto spesso evitano che gli abitanti abbandonino territori bellissimi dove sarebbe però
difficile vivere e trovare lavoro. Il Parco valorizza gli antichi centri storici e permette agli
abitanti di rimanere sulla loro terra. La bellezza della natura intatta è la risorsa principale per
sviluppare diverse attività, che coinvolgono la popolazione locale, legate al turismo
naturalistico, rispettoso dell’ambiente. Uno degli esempi più importanti è il grande Parco
Nazionale d’Abruzzo all’interno del quale ci sono piccoli centri storici di grande valore.
62
Ma allora nei parchi le persone riescono a vivere
bene e ad avere lavoro senza danneggiare
l’ambiente, anzi lo proteggono! Perché non
possiamo fare qualcosa di simile anche fuori dai
parchi?
Hai ragione, ma non è così semplice. Sicuramente hai già parlato e sentito
parlare dei problemi dell’ambiente, dell’inquinamento, dello sfruttamento delle
risorse. La televisione, la radio e i giornali ne parlano spesso e in modi
allarmanti. I rappresentanti degli stati si incontrano e si confrontano per
trovare soluzioni. Sono problemi che riguardano tutto il mondo, non solo
l’Italia. Le istituzioni nazionali e locali (province, comuni) poi devono avviare
iniziative, stabilire leggi e prendere provvedimenti opportuni. Le aree naturali
protette sono uno di questi provvedimenti. In molte grandi città per limitare il
traffico e ridurre l’inquinamento ci sono zone a traffico limitato, è stabilita la
durata e la temperatura dei riscaldamenti domestici, ci sono mezzi pubblici
meno inquinanti, sono state costruite piste per le biciclette, ecc…
→ Sai che cosa fa il Comune dove risiedi a proposito di:
- inquinamento
- rifiuti urbani
- traffico
63
Le nuove “buone abitudini”
Devi sapere…
Nel mondo diamo luogo ogni
giorno a un’enorme quantità di I rifiuti lasciati nei prati o quelli che finiscono nel
rifiuti. Nella sola UE ogni anno mare hanno dei tempi più o meno lunghi di
produciamo 1900 milioni di smaltimento a secondo della loro natura. Ecco alcuni
tonnellate, cioè circa quattro dati che riguardano oggetti molto comuni. Forse ci
tonnellate per ciascuno all’anno. possono aiutare a diventare un po’più attenti.
Ognuno di noi è responsabile non
solamente della situazione dei Tovagliolo di carta impiega da 2 /4 settimane in mare
luoghi che frequenta, ma anche 3 mesi nel prato
di quanto contribuisce, ogni Sigaretta con filtro 1 anno in mare
giorno, individualmente, a non 2 anni nel prato
aumentare la quantità di rifiuti Lattina bibite 200anni in mare
prodotta sul pianeta. 20/100 anni nel prato
Bottiglia di vetro 2/4 secoli in mare
4 secoli nel prato
Gomma da masticare 5 anni nel prato
(Beta
64
10. IL PATRIMONIO CULTURALE E
ARTISTICO
Secondo l’UNESCO l’Italia ha più del 50 % del patrimonio culturale, storico,
artistico del mondo.
Ma che cosa è il
patrimonio artistico di
uno stato? Perché è
importante conoscerlo?
Le fotografie seguenti riguardano sei siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell’Umanità
dell’Unesco. Come puoi vedere, non ci sono solamente chiese, palazzi, castelli, aree
archeologiche, musei… ma anche aree naturali di particolare rilievo. Sul sito
www.sitiunesco.it trovi l’elenco completo.
1 2 3
……………………………………. ………………………………………. ……………………………….
4 5 6
………………………………… …………………………………. ………………………………..
65
Il Patrimonio Mondiale dell’Unesco
→ - Nel luogo dove abiti ci sono monumenti e testimonianze del passato? Di che
tipo sono? Conosci la loro storia?
- Evidenzia nella carta i siti UNESCO della tua regione e nel sito
www.sitiunesco.it trova di che cosa si tratta.
Devi sapere…
66
Epoca Romana
Proprio così. I Romani erano un popolo con interessi pratici legati alle situazioni
concrete. Nei primi periodi della loro lunga storia erano poco interessati
all’arte, perché non aveva un’utilità pratica immediata. Ma quando
conquistarono terre e popolazioni lontane i Romani entrarono in contatto con
civiltà e culture diverse. Impararono molte cose da questi popoli (etruschi,
greci egizi, ecc). Gli artisti, i tecnici, gli ingegneri, gli architetti romani seppero
utilizzare questi insegnamenti e realizzare innovazioni e invenzioni. Soprattutto
l’architettura si sviluppò molto perché serviva a costruire edifici religiosi e civili
necessari alla vita del popolo: basiliche, fori, cioè piazze cittadine, anfiteatri,
teatri, terme, strade, ponti, ecc. Ci sono naturalmente molte statue, mosaici e
pitture famose, per esempio quelle delle ricche case di Pompei o della villa del
Casale in Sicilia che puoi facilmente trovare e vedere in internet.
Parole da sapere
architettura arco artisti
Il Rinascimento cupola ingegneri marmo pittura scultura statue tecnici
volta
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1 2 3 4 5
6 7 8 9
10 11 12 13
Conosci o hai già visto alcune di queste opere? Appartengono ad artisti fra i più
importanti del Rinascimento, il periodo compreso tra il XV e il XVI sec. Tutte le
arti in questi secoli si svilupparono grazie ad architetti, pittori, scultori,
letterati, musicisti, scienziati di incredibile ingegno. Nelle loro opere per alcuni
aspetti ritornarono ai modelli classici, per altri portarono innovazioni che
segnano il passaggio a una nuova era. Molti di essi eccelsero in vari campi.
Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Michelangelo furono architetti, pittori,
scultori, scienziati.
68
Città d’arte
Sicuramente
Roma, Venezia
e Firenze sono
nell’elenco
Siti naturali
→ Nell’Elenco dell’Unesco ci sono anche siti naturali: sono ambienti molto vari!
Eccone quattro: con l’aiuto dell’Elenco dell’Unesco scrivi la regione a cui appartengono
e cerca altri siti . www.sitiunesco.it
69
Personaggi della cultura
70
→ …………… Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) è stato un compositore
italiano.
È considerato uno dei massimi operisti della storia.
Dall’anno 2000 anche la città di Assisi con la basilica di san Francesco e gli altri
siti francescani fanno parte del Patrimonio dell’Umanità.
Nella motivazione l’Unesco ha sottolineato che Assisi "costituisce un esempio
unico di continuità storica di una città con il suo paesaggio culturale e l’insieme
del sistema territoriale". I suoi luoghi sono origine del "movimento francescano
che ha portato nel mondo un messaggio universale di pace e tolleranza".
Devi sapere…
71
11. LUOGHI E TRADIZIONI
In Italia ci sono molte città ricche di storia e di monumenti. Alcune poi sono
conosciute anche per gli eventi che si svolgono annualmente.
72
Manifestazioni tipiche
Devi sapere…
La quaresima è il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua, una delle principali feste del
Andiamo che
cristianesimo, a Siena perlailresurrezione
ricorda Palio di Gesù Cristo. La data della Pasqua cambia da un
anno all’altro perché si celebra la domenica seguente al primo plenilunio dopo il 21 marzo,
equinozio di primavera, quindi in un periodo fra il 22 marzo e il 25 aprile.
73
Andiamo a Siena per il Palio
Devi sapere……
74
Andiamo a Monza per il Gran Premio, una manifestazione moderna
Il circuito di Monza
Devi sapere…..
75
Andiamo a Palermo per la festa della Patrona
→ Conosci il Santo Patrono del luogo dove abiti? In quale giorno è festeggiato?
Prova ad unire il nome della città con il nome del suo Santo Patrono
Roma Sant’Ambrogio
Milano San Giovanni Battista
Torino San Marco Evangelista
Venezia San Pietro
Bologna San Gennaro
Napoli San Petronio
Devi sapere…
La festa del Patrono, che ha un’origine religiosa, è una tradizione molto sentita in Italia. Anche in
altre culture sono presenti divinità o personaggi particolari a cui le persone si rivolgono per
chiedere protezione. Ai nostri giorni, la festa del Patrono è diventata un’occasione per stare insieme
e per riconoscersi come cittadini di un certo luogo. Partecipare a queste manifestazioni dunque è
sentire che si fa parte della comunità dei cittadini.
76
Andiamo a Napoli nella Via dei Pastori
Napoli è una città della Campania. E’ conosciuta in tutto il mondo per le sue
bellezze artistiche e paesaggistiche: il golfo, il mare, il vulcano Vesuvio alle sue
spalle, molti monumenti e palazzi storici. E’ anche un luogo dove ci sono
tradizioni e consuetudini molto antiche che sono tramandate nel tempo. Una di
queste è la tradizione del presepe.
C’è una strada, nel quartiere di Spaccanapoli, chiamata la Via dei Pastori.
E’ via San Gregorio Armeno. Vi sono solo presepi e tutto quello che serve per
costruirli o per ampliarli. Ci sono quasi esclusivamente le botteghe degli
artigiani, aperte tutto l’anno. E’ possibile trovare ogni tipo di statuetta, di
dimensioni e di fattura diversissime. Accanto a quelle tradizionali ogni anno gli
artigiani aggiungono statuine che rappresentano personaggi famosi.
Devi sapere…
77
12. L’ITALIA CHE SARA’
Nei capitoli precedenti abbiamo fatto un viaggio attraverso luoghi, storia,
tradizioni, istituzioni, regole e altri aspetti. Ma il nostro Paese, come tutto il
mondo, è in continuo cambiamento: le idee e i pensieri si trasformano e ne
nascono di nuovi, le usanze cambiano, scienze e tecniche si evolvono; e così
anche le leggi.
Come sarà l’Italia di domani ? Ovviamente non è possibile prevederlo con
certezza ma possiamo invece individuare dei fenomeni attuali che avranno
evoluzioni e sviluppi nel futuro. Due di essi sembrano molto importanti:
l’immigrazione e i nuovi cittadini, l’Unione Europea, di cui l’Italia fa parte.
Migrazioni
E’ vero. Le migrazioni sono sempre
In Italia ci sono avvenute nella storia, a volte
tanti stranieri pacificamente, talvolta con violenza. Ai
immigrati, ma nostri tempi le migrazioni sono molto
non sono solo in intense. Il mondo sta diventando
Italia. E poi “piccolo”: le informazioni si
abbiamo trasmettono velocemente, in “tempo
studiato che reale”, e anche i mezzi di trasporto
anche gli italiani facilitano gli spostamenti. Le persone
un tempo cambiano paese per motivi diversi.
emigravano Però parliamo di migrazione non per
all’estero! qualsiasi spostamento ma quando
individui e gruppi si muovono per
andare in un altro posto con
l’intenzione di restarvi a lungo o, come
spesso accade, per tutta la loro vita.
→ Dividiamo i possibili motivi delle migrazioni in due gruppi: quelli che spingono la
gente ad andarsene da un posto; quelli che attirano le persone in un paese. Segna
con * i motivi del primo gruppo e con X quelli del secondo gruppo.
la guerra nel paese dove si abita le persecuzioni politiche o religiose
la possibilità di trovare lavoro la pace e la tranquillità
le opportunità di migliorare la vita propria e della famiglia la povertà e la fame
Tieni conto che le persone migrano per uno o più motivi insieme.
78
Chi va e chi viene
Per lungo tempo l’Italia è stata un paese di emigranti a causa soprattutto della
povertà della gente che viveva nelle campagne. La grande emigrazione è
iniziata poco dopo l’Unità, nella seconda metà del 19° secolo. Nei cento anni
successivi sono emigrati 24 milioni di italiani! La maggior parte non è più
tornata ed è rimasta in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Francia, Australia,
Germania, Canada ecc. dove tuttora vivono i loro discendenti.
Dopo la seconda guerra mondiale, fra il 1950 e il 1980, l’Italia ha avuto un
grande sviluppo economico e da paese agricolo è diventata industriale. In quel
periodo l’emigrazione verso l’estero è continuata ma c’è stata anche una
grande migrazione interna: dalle campagne verso le città e dalle regioni del
Sud verso quelle del Nord e del Centro Italia dove c’erano le fabbriche.
Oggi l’emigrazione di massa verso i paesi esteri è molto diminuita. Non partono
i più poveri in cerca di fortuna ma spesso vanno all’estero le persone istruite,
con una buona qualificazione professionale, a svolgere lavori meglio pagati.
Invece da quasi trent’anni siamo diventati un paese di immigrazione, in cui
giungono immigrati stranieri. Hai visto nella pagina precedente alcuni dei
motivi per i quali arrivano immigrati stranieri. Inoltre devi sapere che la società
italiana e la sua economia hanno bisogno di manodopera cioè di lavoratori.
Infatti ci sono lavori per i quali non c’è abbastanza gente disponibile o che gli
italiani non vogliono più fare.
→ Dopo aver letto il testo, completa il cruciverba. Le lettere delle caselle gialle
formano una parola che indica uno dei motivi delle migrazioni.
1. la grande emigrazione italiana è cominciata in quel secolo
2. si chiamano anche manodopera
3. la migrazione si chiama così quando avviene all’interno di un paese
4. la migrazione interna si è diretta verso le regioni di quella parte d’Italia
5. è uno dei paesi in cui sono emigrati tanti italiani
6. l’Italia è diventata un paese industriale dopo quella guerra mondiale
P
1 D
2 T La parola è P _ _ _ _ _ _
3 N
4
5 R
6 S
79
Una società in cambiamento
80
Oltre l’Italia, in Europa.
→ Guarda la carta
muta a fianco: gli stati
della UE sono colorati;
quelli che non vi
appartengono sono in
grigio. Sai dire i nomi di
tutti gli stati? Con l’aiuto
di una carta dell’Europa
scrivi l’elenco dei paesi
aderenti e quello dei
paesi non aderenti.
Ma perché è così
importante far parte
dell’Unione Europea ? E
quando e per quali
ragioni è nata ?
Andiamo con ordine. Intanto che cosa vuol dire per una persona essere
cittadino di uno stato dell’Unione ?
81
Cadono le frontiere
82
Storia dell’Unione
Ma come è
nata la UE ?
E’ nata dal desiderio di pace. Infatti nel passato i paesi europei sono stati
spesso in guerra fra di loro. Le guerre mondiali, scoppiate in Europa, hanno
provocato milioni di morti e distruzioni immense. Dopo la seconda guerra
mondiale è nata l’idea di creare una collaborazione fra i paesi. E’ iniziato
così un processo, che continua ancora oggi, di progressivo avvicinamento
fra gli stati. Il primo importante passo fu l’accordo economico fra Belgio,
Francia, Germania Federale, Italia, Lussemburgo e Olanda. Essi nel 1952
costituirono la CECA, la Comunità economica del carbone e dell’acciaio con
la quale si impegnarono a scambiarsi questi prodotti, importanti per lo
sviluppo dell’industria. Dopo diversi trattati e patti nasce finalmente la UE
nel 1993, ma la strada continua. Oggi il governo della UE è costituito da tre
istituzioni: il Parlamento, eletto da
tutti i cittadini europei ogni cinque Devi sapere
anni; la Commissione Europea che
Europa, una storia che continua…
ha sede a Bruxelles ed è nominata
1958: con il Trattato di Roma nasce la
dai diversi governi; il Consiglio dei
CEE, i sei stati della CECA allargano la
ministri di tutti paesi dell’Unione
loro collaborazione a diversi settori e
che prendono accordi per fondano la CEE, Comunità Economica
integrare sempre di più i diversi Europea.
stati fra di loro. 1968: nella CEE vengono eliminati i dazi
doganali fra un paese e l’altro sul
commercio dei prodotti industriali che
possono “viaggiare“ liberamente.
Dal 1973: successivi allargamenti della
CEE con l’ingresso di altri paesi.
1979: prime elezioni del Parlamento
Europeo con sede a Strasburgo.
1992: trattato di Maastricht, nasce la UE.
La sede della Commissione Europea. 1999: dodici paesi della UE (i sei paesi
fondatori più Spagna, Portogallo, Grecia,
Austria, Irlanda, Slovenia) decidono di
→ Per maggiori informazioni vedi il avere una collaborazione più stretta e di
sito ufficiale: http://europa.eu usare una sola moneta, l’euro.
Dal 2004: allargamento della UE fino a
→ Cerca su una carta geografica le comprendere gli attuali 27 stati.
città citate nei testi. In quali paesi si
trovano? 83